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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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Nonostante questo i pastai, i mugnai e la Barilla non sono tanto d'accordo neanche a questa etichettatura ....Io continuo a scrivere, ma che "paura" si deve avere a mostrare "la carta d'identità" di ciò che si produce ai consumatori?

 

https://www.google.it/amp/www.repubblica.it/sapori/2016/12/21/news/pasta_guerra_etichetta_origine_grano-154569012/amp/?client=ms-android-motorola

 

 

Infatti a volere etichette poco chiare significa voler nascondere informazioni. I consumatori , che grazie alle iniziative come quelle di " Grano Salus " ,

premieranno sicuramente " marchi " con etichette chiare . I pastai , che non hanno nulla da nascondere , potranno adottare etichette molto più chiare di quelle previste e .... fuorvianti come detto da Argilloso . Ricordate che in questa guerra l'ultima parola spetta a chi quella pasta e quel pane lo devono mangiare . Io continuo a non capire l'atteggiamento di Barilla che ha nella pasta Voiello la sua punta di diamante con tanto di etichetta chiara :leggi:sull'origine tutta italiana del grano usato e poi non essere d'accordo sull'etichettatura in " chiaro " della pasta da " battaglia" .... secondo mè la mano sinistra non sà quello che fà la destra :cheazz:

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Tutte strategie di mercato x portare il grano al loro mulino al minor prezzo possibile, poi è chiaro... anche loro hanno i loro rischi e le difficoltà, ma con questo andazzo noi siamo come una nave che non ha guida in balia delle onde e a nessuno frega niente se affondiamo, tanto...ce ne sono di navi!

 

Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk

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Tutte strategie di mercato x portare il grano al loro mulino al minor prezzo possibile, poi è chiaro... anche loro hanno i loro rischi e le difficoltà, ma con questo andazzo noi siamo come una nave che non ha guida in balia delle onde e a nessuno frega niente se affondiamo, tanto...ce ne sono di navi!

 

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Quali sarebbero i loro rischi e le loro difficoltà? Guarda che anche le marche che vedi nei discount spesso sono stabilimenti satellite dei grandi marchi che lavorano no-brand per i discount. Loro o guadagnano bene o guadagnano di più. Poi se qualcuno dei grossi chiude ( vedi agnesi ) è un caso. Certo che se si continuano a comportare così i consumi continueranno a scendere.

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I " trasformatori " di grano prima si renderanno conto che ogni quintale in meno di grano prodotto in Italia lo dovranno pagare a caro prezzo all'estero e tanto meglio sarà per tutti ! Nel mio piccolo seminerò quanto meno possibile grano duro ... quest'anno ho piselli l'anno prox metterò ceci ...poi favino ...e vaff...ulo il duro . Ho consegnato Iride con 14 di proteine per € 20 ? Ma rivaff..cu.o a Barilla e chi se la magna ! O no ? :fiufiu:

 

P.S. Oggi ho comperato al super DOC per 70 cent 1/2 kg di spagetti della Granoro "dedicato" ecco cosa scrivono :Dedicato , una pasta orgogliosamente prodotta da grano duro pugliese al 100%, con un contenuto proteico del 13%, trafilata al bronzo, essiccata dolcemente e dal colore giallo oro ecc.ecc.

Non ci vuole molto a fare un'etichetta chiara a tutti.

 

http://granorodedicato.it/it/c/7/la-pasta-di-puglia/17/grano-selezionato

Modificato da Amendola
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I " trasformatori " di grano prima si renderanno conto che ogni quintale in meno di grano prodotto in Italia lo dovranno pagare a caro prezzo all'estero e tanto meglio sarà per tutti ! Nel mio piccolo seminerò quanto meno possibile grano duro ... quest'anno ho piselli l'anno prox metterò ceci ...poi favino ...e vaff...ulo il duro . Ho consegnato Iride con 14 di proteine per € 20 ? Ma rivaff..cu.o a Barilla e chi se la magna ! O no ? :fiufiu:

 

P.S. Oggi ho comperato al super DOC per 70 cent 1/2 kg di spagetti della Granoro "dedicato" ecco cosa scrivono :Dedicato , una pasta orgogliosamente prodotta da grano duro pugliese al 100%, con un contenuto proteico del 13%, trafilata al bronzo, essiccata dolcemente e dal colore giallo oro ecc.ecc.

Non ci vuole molto a fare un'etichetta chiara a tutti.

 

http://granorodedicato.it/it/c/7/la-pasta-di-puglia/17/grano-selezionato

Si però va detto in tutta onestà che grano duro estero se ne è sempre comprato. Una certa percentuale se vuoi arrivare a certi contenuti proteici la devi prendere. Diversi pastifici che etichettano il duro italiano comunque una minima percentuale di duro estero la usano. Quello che deve essere capito e che tu giustamente hai rimarcato è che se prendi a 30 quello estero a 16% di proteine ad esempio ed il nostro lo prendi a 13-14 % ( comunque sufficienti se devi fare pasta a 13,5-14% di proteine ) non puoi pagarlo a 18 euro al quintale perchè è un furto. Allora dato che ti piace tanto il duro estero l'anno prossimo al posto di importarne un milione di tonnelate a 30 importane 1,5 milioni e l'anno dopo 2 milioni finchè non arriveranno esposti alle varie procure perchè qualcuno inevitabilmente andrà a scoprire che i duri importati per mare in vecchie petroliere sono tutto tranne che un prodotto sano e allora i vari industriali verranno sputtanati per bene etichetta o meno.

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Pensi che se gli agricoltori italiani smettono di fare grano duro...la Barilla o simili chiudano?!Ma figuriamoci...

Prendono quello di cui hanno bisogno al prezzo che vogliono loro e fine dei discorsi.Purtroppo noi a livello mondiale contiamo come una scoreggia.

Per il fatto delle navi con prodotto non sano vi ricordo che a Bari avevano sequestrato una nave di grano duro perchè contaminato da micotossine ma poi tutto è finito lì.Il grano importato dall'estero è aumentato del 10% e difatti vedi che in questi giorni stanno scaricando 3 navi proprio a Bari.

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Pensi che se gli agricoltori italiani smettono di fare grano duro...la Barilla o simili chiudano?!Ma figuriamoci...

Prendono quello di cui hanno bisogno al prezzo che vogliono loro e fine dei discorsi.Purtroppo noi a livello mondiale contiamo come una scoreggia.

Per il fatto delle navi con prodotto non sano vi ricordo che a Bari avevano sequestrato una nave di grano duro perchè contaminato da micotossine ma poi tutto è finito lì.Il grano importato dall'estero è aumentato del 10% e difatti vedi che in questi giorni stanno scaricando 3 navi proprio a Bari.

 

Io la penso come te. Ma sono convinto che se i consumatori , italiani , ue e soprattutto extra ue , premieranno l'acquisto di prodotti " certificati " le cose cambiano . Già in Canada , per le loro norme più restrittive sul limite ammesso di micotossine ( 750 nanogrammi per milione invece di 1750 della ue ) non possono usare il loro grano nemmeno per i porci ( gli animali non i nostri politici ) e lo mandano a noi a caro prezzo , quando nemmeno qui potranno smerciarlo bè il nostro verrà giustamente valutato per quello che è ... il migliore . Vi ricordo che il bubbone dell'olio di oliva che veniva dalla Tunisia e poi tramite maneggi attraverso il Portogallo diventava europeo e quindi italiano e venduto in Usa ..sono stati gli americani a scoprirlo ...quindi anche all'estero sono sensibili alla qualità ..ed è l'unica via . Ricordate sempre la fine che sta facendo l'olio di palma !

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Come ha scritto amendola i prezzi dipendono dal consumo alimentare che fa il popolino, più la domanda dei prodotti agricoli tradizionali e più ci sarà surplus del prodotto e il prezzo diminuirà.

Oltre alla moda dei falsi integratori , del prodotto senza glutine ipercalorico, anche la Filiera del Falso BIO ha dato un bel colpo ai prezzi dei prodotti e alla fama dell'agricoltura tradizionale:

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/falso-grano-biologico-finisce-scaffali-coop-ed-esselunga/81d1e422-8d7b-11e6-9a19-d25a64455d65.shtml

Modificato da Argilloso
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Io la penso come te. Ma sono convinto che se i consumatori , italiani , ue e soprattutto extra ue , premieranno l'acquisto di prodotti " certificati " le cose cambiano . Già in Canada , per le loro norme più restrittive sul limite ammesso di micotossine ( 750 nanogrammi per milione invece di 1750 della ue ) non possono usare il loro grano nemmeno per i porci ( gli animali non i nostri politici ) e lo mandano a noi a caro prezzo , quando nemmeno qui potranno smerciarlo bè il nostro verrà giustamente valutato per quello che è ... il migliore . Vi ricordo che il bubbone dell'olio di oliva che veniva dalla Tunisia e poi tramite maneggi attraverso il Portogallo diventava europeo e quindi italiano e venduto in Usa ..sono stati gli americani a scoprirlo ...quindi anche all'estero sono sensibili alla qualità ..ed è l'unica via . Ricordate sempre la fine che sta facendo l'olio di palma !

Già il punto è anche quello...i consumatori esteri non hanno nessuna intenzione di farsi rifilare prodotti esteri di scarsa qualità solo perchè hanno la fama di essere prodotti di eccellenza. La bontà del prodotto a cui segue il giusto prezzo va dimostrata e non solo millantata. Altra cosa di quello che succede in italia in cui basta che ti metti una pasta famosa in tutto il mondo a 50 cent/kg e te la pigliano a vagonate......sai chi se ne importa se poi usano grano estero o pagano quello italiano una miseria...Comunque meno si semina qui e più è quello che andranno a comprarsi all'estero a prezzo molto più alto ( ammesso e non concesso che lo si consegni a loro il nostro duro e non vada direttamente in africa ). Si certo lo so, è inutile che due o tre % seminino di meno se poi il restante 97 % semina anche se in perdita per loro. Il punto è quanto andremo avanti così? Perchè a questi prezzi non puoi seminare in perdita

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Come ha scritto amendola i prezzi dipendono dal consumo alimentare che fa il popolino, più la domanda dei prodotti agricoli tradizionali e più ci sarà surplus del prodotto e il prezzo diminuirà.

Oltre alla moda dei falsi integratori , del prodotto senza glutine ipercalorico, anche la Filiera del Falso BIO ha dato un bel colpo ai prezzi dei prodotti e alla fama dell'agricoltura tradizionale:

http://www.corriere.it/inchieste/reportime/societa/falso-grano-biologico-finisce-scaffali-coop-ed-esselunga/81d1e422-8d7b-11e6-9a19-d25a64455d65.shtml

mia impressione personale su questa vicenda è che la "furbizia Italiana" quando vede che in un settore è facile speculare perché il sistema "lo permette"....trova sempre qualcuno pronto ad approfittare
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mia impressione personale su questa vicenda è che la "furbizia Italiana" quando vede che in un settore è facile speculare perché il sistema "lo permette"....trova sempre qualcuno pronto ad approfittare

a parte questo, non riesco a capire come il consumatore possa farsi trascinare in modo massivo verso queste "mode", il consumatore italiano è un pò tordo eh..

http://alessandromanunta.it/boom-degli-integratori-alimentari/

http://www.coldiretti.it/News/Pagine/251-%E2%80%93-3-Aprile-2016.aspx

Modificato da Argilloso
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Le mode in Italia hanno avuto sempre tanto seguito, non per niente i migliori stilisti sono Italiani.O0

Scherzi a parte, nel mio paese qualche anno fa stava un po' ritornando la moda del pane fatto in casa, c'erano un paio di signore anziane che ne facevano x loro e un po' ne vendevano...Poi con l'avanzare dell'età han mollato e non c'è stato più nessuno che ha portato avanti questa antica tradizione.

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Scherzi a parte, nel mio paese qualche anno fa stava un po' ritornando la moda del pane fatto in casa, c'erano un paio di signore anziane che ne facevano x loro e un po' ne vendevano...Poi con l'avanzare dell'età han mollato e non c'è stato più nessuno che ha portato avanti questa antica tradizione.

Sono rimasti in pochi a fare il pane col lievito madre, sempre meno anche chi ne esalta le proprietà.

Con i batteri presenti nel pane tradizionale e con farina formata dal chicco di grano integrale non ci sarebbe bisogno di fermenti lattici o integratori, ma questo non deve essere saputo dalla massa e dal popolo che l'industria vuole ignorante altrimenti il business industriale va a farsi friggere.

Il prodotto agricolo viene brutalmente deupaperato dall'industria, ecco perchè il prezzo dei prodotti agricoli è basso.

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Vabbeh, quest'anno se diminuiscono ancora il prezzo...Il mio grano anziché venderlo...lo trasformo tutto in pane carasauO0:asd:

Buona Vigilia...e non mangiate e(se non dovete guidare) bevete poco e soprattutto consumate prodotti tipici delle vostre zone, noi abbiamo agnello in umido con carciofi (spinosi naturalmente) e Carignano del Sulcis:HIC:

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Cercare alternative, al momento credo sia una delle cose più immediate x provare a

non sottostare a questi prezzi, però qua da noi la vedo dura, le alternative che ci sono (carciofi, pomodoro da industria, agrumeti è un po' di ortaggi in genere) sono abbastanza inflazionate e aumentare le superfici non credo porti miglioramenti, bisognerebbe trovare qualcosa di nuovo....ma non è facile.

Da voi quali sono le alternative?

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Qui di alternative al grano duro ce ne sono 3000: orzo, tenero (come ho fatto io quest'anno, dato che per pochi centesimi al q non ha senso fare il duro, eccezion fatta per il premio pac forse), girasole (che in genere non richiede molto lavoro e si guadagna benino specialmente con l'alto oleico), mais a ciclo corto, sorgo da granella e da biomassa, pomodoro (un po' più impegnativo e richiede irrigazione), favino, triticale, avena, trifoglio, erba medica, colza...

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Qui di alternative al grano duro ce ne sono 3000: orzo, tenero (come ho fatto io quest'anno, dato che per pochi centesimi al q non ha senso fare il duro, eccezion fatta per il premio pac forse), girasole (che in genere non richiede molto lavoro e si guadagna benino specialmente con l'alto oleico), mais a ciclo corto, sorgo da granella e da biomassa, pomodoro (un po' più impegnativo e richiede irrigazione), favino, triticale, avena, trifoglio, erba medica, colza...

Alcune colture qua da noi sono da irrigare perchè da aprile sei a forte rischio siccità. Il favino si semina solo per pac e azotare il terreno ma econda delle annate sei in perdita. Quest'anno se vedo che alcuni campi si sporcano troppo li sfalcio. Il pisello proteico come il favino ha avuto la stessa strategia dell'industriale del grano. Cioè a giugna giù i prezzi di 6-7 euro. Il trifoglio da seme se produce lo devi svendere. Ok che almeno non ti costa quasi nulla come coltura e se non hai attrezzatura o il tempo non ti viene incontro al posto di sfalciare trinci tutto e mandi a seme. Triticale, tenero e mais ciclo breve li fai per biomassa e devi avere superfici adeguate e litigare con quelli del termoconvettore che devono venire per tempo. Mais per granella lasciamolo fare ogm a chi può. La colza la fecero un tempo ma si perse nel dimenticatoio. In teoria per oleaginose c'è l'impianto ad ottana mi sembra ma non lavora. Non so perchè ma non c'è programmazione industriale per cui centinaia di ettari incolti e stabilimento fermo....bah e quindi girasole ( che a me piace e non so neanche se va irrigato ) scarse possibilità di riuscita oggi come oggi. La medica necessita di atrezzature e soprattutto ha il suo mercato. Inondare il mercato di medica sarebbe un errore. Avena devi fare superficie per fare lavorare la trebbia quando la chiami tu perchè non puoi mietere quando ci passa il terzista. Come vedi da me in Sardegna altre colure industriali hanno dei margini moolto risicati.

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Si, naturalmente io parlavo delle mie zone. In genere qui penso trincino anche pochi ha tanto devono fare il giro credo. Il favino secondo me va fatto a poca spesa, cioè 2 q di perfosfato, 150 kg/ha di seme 70 di combinata e stop o su sodo ancora meglio, così penso diventi difficile andarci in rimessa. Orzo e tenero come siete messi?

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Si, naturalmente io parlavo delle mie zone. In genere qui penso trincino anche pochi ha tanto devono fare il giro credo. Il favino secondo me va fatto a poca spesa, cioè 2 q di perfosfato, 150 kg/ha di seme 70 di combinata e stop o su sodo ancora meglio, così penso diventi difficile andarci in rimessa. Orzo e tenero come siete messi?

Il tenero solo biomassa che io sappia. I pochi campi che vedo vengono trinciati a maggio e per me in ritardo per cui meno massa da bruciare. L'orzo si può fare per il zootecnico però anche quello giù i prezzi. L'anno scorso è arrivato a 16 €/q.le. E' forse un pelo meglio del duro perchè risparmi qualcosa sul seme e sui concimi però diserbo e trattamento fungicida lo devi fare uguale. Resiste meglio del grano alla siccità per cui difficilmente vai sotto rese dei 40 q.li/ha. L'anno scorso da me il duro dove non ha piovuto è andato a circa 20 q.li/ha quindi ti sono venuti ricavi di circa 650 € per l'orzo e circa 450 per il duro sempre riferiti ad ettaro.

Il favino purtroppo si sporca molto e lo devi diserbare per cui sono circa altri 70 euro ad ettaro. Se poi metti siccità e rese da circa 15 q.li/ha a 23 €/q.le come lo ha pagato al confronto dell'anno precedente a 29€ sono circa 300 € ad ettaro. e ci metti 80€ di trebbia sei al limite delle spese se non conti ammortamenti mezzi.....altrimenti ad essere precisi sei in perdita!

Modificato da superbilly1973
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Da voi quali sono le alternative?

da noi la crescita di domanda di un prodotto agricolo integro e non depauperato la fa il popolo consumatore, questa è l'alternativa più saggia, far scoprire ai palati il vero pane e la vera pasta, solo così il prezzo del grano potrà aumentare...

https://www.sustainweb.org/realbread/

apriamo una campagna "realpasta"?

 

Alcune colture qua da noi sono da irrigare perchè da aprile sei a forte rischio siccità.

le diverse zone italiane hanno una biodiversità che non deve essere persa.

Le varietà di qualunque coltura sono globalizzate per essere commerciate.

Nessuna multinazionale di sementi creerà varietà adatte al Campidano o all'Andalusia e i prodotti agricoli perderanno di valore perdendo la propria biodiversità agricola.

Modificato da Toso
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le diverse zone italiane hanno una biodiversità che non deve essere persa.

Le varietà di qualunque coltura sono globalizzate per essere commerciate.

Nessuna multinazionale di sementi creerà varietà adatte al Campidano o all'Andalusia e i prodotti agricoli perderanno di valore perdendo la propria biodiversità agricola.

Ma infatti da me si continua a fare grano capelli ed il favino è sempre del seme dell'anno prima idem orzo. Non prendo semi ibridi per il duro. Se devo prendere semenze sempre certificate e non ibridi dl piffero.

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  • 2 settimane dopo...

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