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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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Tutti dubbi leciti...

Ma per verificarli vale il discorso di prima.

Biglietto, aereo e viaggetto a Roma ;)

 

Inviato dal mio MotoG3 utilizzando Tapatalk

Lo hanno fatto un paio di miei compaesani che però non conferiscono alla cooperativa. come arrivi lì capiscono subito che non sei un "cliente" ed nell'intervallo di tempo che passa tra l'ingresso e il box del tuo referente arriva merce da tutte le parti così vedi tutto pieno e loro poverini non fanno che confermarti che devono svendere.

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Lo hanno fatto un paio di miei compaesani che però non conferiscono alla cooperativa. come arrivi lì capiscono subito che non sei un "cliente" ed nell'intervallo di tempo che passa tra l'ingresso e il box del tuo referente arriva merce da tutte le parti così vedi tutto pieno e loro poverini non fanno che confermarti che devono svendere.
Allora non so che aggiungere..."prendiamo x buono quel che sentiamo" e proseguiamo a romperci la schiena per....?

PS: La mia è "abbastanza rotta", penso che con il carciofo avrò finito.

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ager bologna grano nord -20/10 cents................grano centro -50cents

 

è deciso.......non c'è niente da fare

Ti mando un pò di galline?!

Scherzo eh! e' veramente difficile capire cosa fare...o non fare?

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Manda pure elsi.....Di grano ne ho da "vendere"

Aghaghagh

 

Veramente non so più che fare...Aspetto fino ad aprile e decido se svendere o tenere fino a dicembre prossimo (costo 1 euro circa/q) e vedere quello che succede ......Certo che devo attingere ai fondi "personali" per arrivare fino a fine anno

Boh

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Allora non so che aggiungere..."prendiamo x buono quel che sentiamo" e proseguiamo a romperci la schiena per....?

PS: La mia è "abbastanza rotta", penso che con il carciofo avrò finito.

Cosa devo dirti Elsi? :boh: I soldi sui carciofi li fai a novembre e dicembre. Metti qualsiasi porcheria la legge italiana ti consenta di fare e poi stop. Quet'anno è gelato quindi c'è poca merce e pure brutta . Il punto è che quella brutta andrebbe distrutta e non messa in vendita tanto almeno 10 cent mi fa, come si ragiona. Solo che così il prezzo della buona crolla o almeno questa è la loro versione. Io sto tagliando carciofi di prima belli da circa 300-400 grammi a pezzo e gambo corto mo vediamo cosa mi fanno di prezzo. Ammesso e non concesso che tutti noi produttori si decida di vendere solo merce buona ( tanto i furbi o i pseudo furbi ci sono sempre....) secondo te i prezzi salgono? No importano alla grande e i prezzi scendono ma non al consumatore perchè poi loro vendono comunque a prezzi alti. I carciofi hanno lo stesso prezzo dell'anno scorso ma la passata stagione senza inverno tagliavamo carciofi a migliaia. Quindi? Dovresti chiudere i mercati generali perchè loro hanno di fatto il controllo del mercato oppure bloccare le importazioni dall'africa.....che la comunità europea invece permette e anzi incoraggia. Bohh se continua così sui pescherecci che arrivano in qua dall'africa come scendono oro ci saliamo noi e andiamo noi in africa.....:???:

 

Comunque non c'è proprio nessuno del lazio o giù di lì che potrebbe dirmi che prezzi hanno i carciofi al dettaglio? :leggi:

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Cosa devo dirti Elsi? :boh: I soldi sui carciofi li fai a novembre e dicembre. Metti qualsiasi porcheria la legge italiana ti consenta di fare e poi stop. Quet'anno è gelato quindi c'è poca merce e pure brutta . Il punto è che quella brutta andrebbe distrutta e non messa in vendita tanto almeno 10 cent mi fa, come si ragiona. Solo che così il prezzo della buona crolla o almeno questa è la loro versione. Io sto tagliando carciofi di prima belli da circa 300-400 grammi a pezzo e gambo corto mo vediamo cosa mi fanno di prezzo. Ammesso e non concesso che tutti noi produttori si decida di vendere solo merce buona ( tanto i furbi o i pseudo furbi ci sono sempre....) secondo te i prezzi salgono? No importano alla grande e i prezzi scendono ma non al consumatore perchè poi loro vendono comunque a prezzi alti. I carciofi hanno lo stesso prezzo dell'anno scorso ma la passata stagione senza inverno tagliavamo carciofi a migliaia. Quindi? Dovresti chiudere i mercati generali perchè loro hanno di fatto il controllo del mercato oppure bloccare le importazioni dall'africa.....che la comunità europea invece permette e anzi incoraggia. Bohh se continua così sui pescherecci che arrivano in qua dall'africa come scendono oro ci saliamo noi e andiamo noi in africa.....:???:

 

Comunque non c'è proprio nessuno del lazio o giù di lì che potrebbe dirmi che prezzi hanno i carciofi al dettaglio? :leggi:

I prezzi qui da me sono minimo 0,70€ e poi ci sono anche quelli da 2€. Dipende dal negozio e dalle offerte che ci sono

 

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I prezzi qui da me sono minimo 0,70€ e poi ci sono anche quelli da 2€. Dipende dal negozio e dalle offerte che ci sono

 

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Grazie dell'informazione. Appena ho i miei listati delle vendite vedremo di fare un pò di considerazioni.

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Grazie dell'informazione. Appena ho i miei listati delle vendite vedremo di fare un pò di considerazioni.
Considera che x "calcolare" i prezzi di vendita all'ingrosso, "solitamente"devi dividere x 2 dai prezzi al dettaglio .

Ps. Ma parli di Violetti, o altra qualità?

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Considera che x "calcolare" i prezzi di vendita all'ingrosso, "solitamente"devi dividere x 2 dai prezzi al dettaglio .

Ps. Ma parli di Violetti, o altra qualità?

Io per la maggior parte ho violetto. Un pò di romanesco di quello viola non quello che si è ibridato con chissà cosa come ho visto da diverse persone e che sinceramente lo avessi io avrei già fresato tutto, e poi un campo di capriccio. Quello lo stanno vendendo un pò al fresco e i primi tagli soprattutto quello centrale se lo fai crescere però, è veramente un bel carciofo. Ha un gusto un pò amaro che ricorda un pò i cardi selvatici o almeno a me lo ricorda. Il fatto dei prezzi è comunque una fregatura ma se vendi carciofi a 70 centesimi e a me arrivano lordi 35 che netti diventano 10-15 centesimi può andare bene quando vendi 10-15 mila carciofi alla settimana non quando ne mandi 2000. Allora cosa fanno di ragionamento? Partono da quello che vogliono guadagnare loro e poi se ne rimane per noi bene altrimenti pazienza? I carciofi belli ora come ora li pagano al massimo 70 centesimi da qui ad arrivare a due euro? Chi li vende che rischi ha ? carica la cassetta e vende stop. Zero pioggia, zero spese e zero fatica. E che non tirino fuori la storia che poi non li vendono.....

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Superbilly, leggi un po' cosa scrivono sul giornale CD:

 

Dop e Igp, crescita record per la vendita diretta

09/02/2017

 

La vendita diretta è il settore che fa registrare la maggiore crescita nella filiera dei prodotti a denominazione di origine (Dop e Igp) con un balzo in avanti del 26 per cento. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti sulla base del rapporto Qualivita Ismea 2016 che conferma l'Italia leader mondiale per numero di prodotti certificati, ben 814 prodotti Food.

 

Un patrimonio che ha raggiunto i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, per una crescita del +2,6% su base annua e un peso del 10% sul fatturato totale dell'industria agroalimentare nazionale. Le Indicazioni Geografiche continuano a rappresentare un fattore chiave della crescita del made in Italy nel mondo, con un valore all'export di 7,8 miliardi di euro, pari al 21% delle esportazioni del settore agroalimentare e un trend positivo che sfiora la doppia cifra con un +9,6%.Il settore Food - composto da oltre 80mila operatori - vale 6,35 miliardi di euro alla produzione (-1,5% su base annua) e registra una crescita al consumo del +1,7%, trainata anche dal balzo in avanti fatto registrare dalla vendita diretta.

 

Un settore dove l’Italia ha conquistato pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete di commercializzazione degli agricoltori organizzata con proprio marchio grazie alla Fondazione Campagna Amica alla quale vanno riferimento oggi quasi ventimila agricoltori. Tra i vari comparti, il prodotto a denominazione di origine che ha fatto registrare il maggior balzo in avanti nella vendita diretta è l’olio extravergine, grazie anche al percorso di trasparenza avviato con l’etichettatura d’origine, seguito dalle carni fresche e dai formaggi.

 

Il comparto Wine - che raggiunge una produzione certificata di 2,84 miliardi di bottiglie - vale invece 7,4 miliardi di euro alla produzione con una crescita del +5,8%.Ma il Sistema delle Dop e Igp in Italia garantisce qualità e sicurezza anche attraverso una rete che, nel 2016, conta 247 Consorzi di tutela riconosciuti dal Mipaaf e oltre 162mila interventi annui - in Italia, all'estero e sul web - effettuati dagli Organismi di controllo pubblici.

 

Non a caso la qualità Made in Italy spinge anche il record storico delle esportazioni di prodotti agroalimentari che nel 2016 hanno raggiunto il massimo di sempre, arrivando a quota 38 miliardi di euro, grazie a una crescita del 3 per cento.

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Elsi mica li puoi vendere ai sardi i tuoi carciofi se dovessimo farlo solo per il mercato interno ne dovresti piantare un dcimo delle superfici....se noi dobbiamo vendere in tutta italia chi li fa i mercati campagna amica? Io? Parto con il furgonee me li vendo così?Se non avessi anche altro da seguire forse farei più soldi ma poi il resto chi lo fa? Quello va bene se hai la possibilità di farti vendere i prodotti da altre persone di tua fiducia . Hai mai sentito di una gestione simile di campagna amica alla coldiretti? Cioè tu fornisci un prodotto e qualcuno sempre all'interno di questa iniziativa si occupa di vendere i tuoi prodotti. Si se fosse organizzato così si potrebbe fare ma campagna amica prevede che sia il produttore a vendere direttamente nei luoghi di origine o almeno in un ristretto ambito. Cioè non puoi andare a vendere i prodotti sardi a bologna con i mercati di campagna amica. A bologna vendono gli emiliani. Se facessi qcosì quello sarebbe vendita ambulante e i km 0 che fine fanno?

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Quando era nato il progetto di campagna amica era prevista anche la bottega di campagna amica a Cagliari si parlava di trovare qualche locale statale o comunale in disuso da restaurare e destinare alla vendita dei prodotti dei coltivatori che non potevano partecipare ai mercati, se ne è parlato per un po'...ma poi non si è fatto più nulla, ma non so dirti x quale motivo.

Si parlava anche di fare rete con le botteghe della Penisola, ma non essendo nate...non si è parlato più neanche di questo

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consiglio di leggere la lettera del Sig. Marino Mosconi nelle prime pagine de L'Informatore Agrario n.3/2017. E' emblematica e ha perfettamente ragione.

 

prendo l'esempio dell'umbria: le grandi aziende "eccellenze" sono tutto meno che agricoltori puri, sono aziende industriali o commerciali che hanno una branca agricola che campa serenamente solo ed esclusivamente perchè beneficia dell'avere come società "madre" l'industria o il commercio con tutte le "sinergie" che ne derivano.

 

di agricoltori "puri" ce ne sono ben pochi (e a loro va la mia vera ammirazione) mentre le aziende piu' grandi e considerate "modello" in realtà sono contoterzisti camuffati da agricoltori; senza il contoterzismo un "puro" agricoltore di che camperebbe? col grano? sopravvivi solo perchè prendi la terra di altri dieci che abbandonano.Poi potrai fare anche 4000 ettari con dieci trattori da 400 cavalli ma tanto tra ucraina romania canada turchia etc ci sono e ci saranno sempre piu' aziende che hanno costi irrisori rispetto a tuoi e a cui l'europa apre le porte perchè come noto a tutti in cambio vendiamo noi e soprattutto i tedeschi prodotti industriali.

 

come dissero alcuni accademici pragmatici e lungimiranti oltre 40 anni fa, la nostra agricoltura a livello nazionale è "di sopravvivenza".

 

forse cominciando a togliere gli aiuti PAC a superficie trasformandoli in parte in aiuti sulle unità di lavoro anche in forma associata, a cestinare gli attuali sindacati degli agricoltori (me ne viene in mente uno il cui presidente dichiaratamente appoggia il Ttip e di fatto la migrazione della cerealicoltura al contoterzismo) , a pressare all'infinito affinchè i prodotti abbiano l'etichetta ultratrasparente, allora - puo' darsi - che qualche spazio per limitare il crollo dell'occupazione in agricoltura ci sia, anzichè constatarne il de profundis

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Gia.....oggi hanno di fatto siglato il ceta....vorrei sapere quali sono le oppotunità che hanno le aziende europee di andare a lavorare in canada o peggio ancora perchè dare ad aziende canadesi l'opportunità di venire in europa per partecipare agli appalti statali....qua si stanno bevendo il cervello. Io dico solo che se voto un parlamentare europeo mi aspetto che faccia i miei interessi mica della comunità europea o del canada.....ed il grano scende sempre più....ora togliamo anche i dazi per i prodotti canadesi poi leviamo l'embargo in russia e vedrete che a dieci euro al quintale ci arriviamo.....e non mi venite a dire che un etichetta trasparente può fare la differenza....per favore questo è un sopruso fatto da chi ci dovrebbe rappresentare......

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Eliminati i dazi con Canada, esporteremo la più facilmente formaggi, prosciutti ecc ma ovviamente loro non avranno più dazi per portare il grano duro qui da noi

 

Accordo Ceta

 

Canada ha 35 milioni di abitanti, la metà dell'Italia, per vendere a loro 4 prosciutti e un po di formaggio ci facciamo invadere ancora più di grano duro.

 

Ottime strategie.... davvero brava Europa.

Modificato da DjRudy
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Eliminati i dazi con Canada, esporteremo la più facilmente formaggi, prosciutti ecc ma ovviamente loro non avranno più dazi per portare il grano duro qui da noi

 

Accordo Ceta

 

Canada ha 35 milioni di abitanti, la metà dell'Italia, per vendere a loro 4 prosciutti e un po di formaggio ci facciamo invadere ancora più di grano duro.

 

Ottime strategie.... davvero brava Europa.

Veramente l'accordo prevede che il canada si impegna a difendere il vero made in italy dalle contraffazioni alimentari....non è implicito che mangino più grana...potrebbero semplicemente cambiare le etichette.....Io gli farei mangiare la pasta fatta con il grano che loro esportano in italia....ah no loro i prodotti di importazione li controllano mica fanno come qua....Ora ditemi che strategia di mercato si potrebbe adottare per sopravvivere.....:sob:

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Eliminati i dazi con Canada, esporteremo la più facilmente formaggi, prosciutti ecc ma ovviamente loro non avranno più dazi per portare il grano duro qui da noi

 

Accordo Ceta

 

Canada ha 35 milioni di abitanti, la metà dell'Italia, per vendere a loro 4 prosciutti e un po di formaggio ci facciamo invadere ancora più di grano duro.

 

Ottime strategie.... davvero brava Europa.

 

 

però è anche vero che il margine di utile su un chilo di prosciutto o formaggio o vino

è ben diverso dal margine di un kg di grano.......

 

senza contare che poi ci sono molte aziende italiane

che usano il grano canadese , lo trasformano e spediscono là , vari prodotti lavorati

 

oltretutto CREDO.....

che in canada grano bio , sia quasi impossibile produrne

nel sud italia invece..........

 

 

per ogni accordo, in ogni caso ci sarà sempre qualche azienda scontenta

e qualche azienda che si sfrega le mani......

bisognerebbe vedere se sono più i vantaggi o gli svantaggi ....

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però è anche vero che il margine di utile su un chilo di prosciutto o formaggio o vino

è ben diverso dal margine di un kg di grano.......

 

senza contare che poi ci sono molte aziende italiane

che usano il grano canadese , lo trasformano e spediscono là , vari prodotti lavorati

 

oltretutto CREDO.....

che in canada grano bio , sia quasi impossibile produrne

nel sud italia invece..........

 

 

per ogni accordo, in ogni caso ci sarà sempre qualche azienda scontenta

e qualche azienda che si sfrega le mani......

bisognerebbe vedere se sono più i vantaggi o gli svantaggi ....

Il ragionamento non mi pare sbagliato, ma chiedo:

Chi trasforma e rivende il grano canadese, sono aziende agricole?

Chi coltiva, guadagna o perde in generale da questi accordi?

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Il ragionamento non mi pare sbagliato, ma chiedo:

Chi trasforma e rivende il grano canadese, sono aziende agricole?

Chi coltiva, guadagna o perde in generale da questi accordi?

 

Esatto.

Chi guadagna sono in pochi, non lo dico io ma ripeto l'informatore agrario

http://www.informatoreagrario.it/ita/News/scheda.asp?ID=3200

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