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Prezzi prodotti agricoli e strategie di mercato


DjRudy

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Il ragionamento non mi pare sbagliato, ma chiedo:

Chi trasforma e rivende il grano canadese, sono aziende agricole?

Chi coltiva, guadagna o perde in generale da questi accordi?

 

credo che

se alleva maiali ad es per il san daniele , si , ci guadagna

se alleva per fornire latte per il grana o il parmigiano , si , ci guadagna

se ha una vigna che produce prosecco , cannonau , ecc , si , ci guadagna

se alleva pecore per produrre il pecorino , si ci guadagna

se produce grano convenzionale , no in questo caso ci perde

 

 

queste sono le regole del commercio con cui ci si deve confrontare

i campetti italiani non possono fare concorrenza a quelli canadesi , o dell'est europa

 

in italia dovrebbero valorizzare il prodotto italiano indicandolo in etichetta

( che SAREBBE da preferire...per aiutare le nostre aziende e per l'impatto sull'ambiente , visto i km che fa il grano....)

e sopratutto il grano bio , che visto il clima del sud italia

metterebbe in una posizione di vantaggio le aziende del meridione

 

chi lavora il grano canadese solitamente sono grosse aziende italiane ( che ovviamente non coltivano )

che però danno lavoro a una marea di persone

Modificato da nhsard
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NH sard nessuno lo mette in discussione ma sono produzioni locali e se vuoi di nicchia

Non ci mandi avanti l'agricoltura nazionale con il prosecco e il prosciutto, per quanto lodevole e meritoria è la promozione all'estero dei prodotti trasformati

Se così fosse tutte le DOP e IGP sarebbero un successo, invece le statistiche dicono appunto che sono pochi i marchi che crescono, gli altri galleggiano o muoiono, e quelli che non hanno marchio per cui lavorare, solo per questo fatto li lasciamo crepare? È tutela dell'interesse nazionale, o dell'interesse particolare?

Non ravvedo equi compromessi nell'approccio attuale, anzi mi fa ridere il signore coi baffi che ha i ristoranti dei prodotti made in Italy, che poi va in televisione a dire che il grano italiano è di pessima qualità.

Mi viene in mente il libro di Levi "i sommersi e i salvati"

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per come la vedo io ,questi pseudo politici stanno facendo tutto meno che gli interessi degli agricoltori e si sono VENDUTI alle lobby industriali......

 

dopo aver smantellato e demolito diversi settori industriali (guardate il tessile che fine ha fatto), ora stanno picchiando duro verso l'unico settore in cui ancora possono, anzi potevano, succhiare......

ci hanno imposto la pac per calmierare i prezzi , ma che doveva compensare questo.........ora tra tutte le nefandezze e colpi bassi che abbiamo subito oggi ci troviamo con una pac decurtata (ma nn avevano detto che i titoli dovevano livellarsi a livello nazionale?...i miei sono sempre in calo e sono circa 200 euro/ha) e i prezzi medi di circa il 40% inferiori......(grano)......e prezzi dei mezzi tecnici alle stelle , urea a 36/37 gasolio agricolo a 70 cents , diserbi con aumenti anche del 100% (glyfosate) ........intanto però abbiamo aiutato i paesi che ne avevano più bisogno per fare spazio a tutti i menbri della ue, e ci fanno loro stessi una concorrenza sleale avendo costi diretti e indiretti 1/4 dei nostri(ci ricordiamo dell'olio tunisino?).

il resto del mondo poi , con una passatina di seccatutto( quello che per noi è cancerogeno per loro è buonapraticagricola!!!)fa la sua "sporca produzione" di cereali che viene a vendere da noi a migliaia di km di distanza facendo credere al mondo che la loro "merda" sia cioccolata.....grazie anche ad imprenditori itagliani senza scrupoli (vedi quel deficente di FARINETTI) spalleggiati dal governo e dai sindacati che intanto mantengono ben calde le loro poltrone, che dicono che sono INDISPENSABILI...

già la pasta si fa in italia con il grano che proviene da tutto il mondo con le schifezze più assurde e il nostro sano e "mediterraneo" viene snobbato e svenduto agli africani.....

 

ma in che cazzo di agricoltura viviamo.......sembra un racconto kafkiano.......anche un ebete si renderebbe conto che questa situazione sta per esplodere e quando esploderà.......................vedrete che bel botto!!!!!!!!!

mah e pensare che io ci credevo..........

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Ci credono- ci crediamo in tanti, suppongo, è che lo facciamo silenziosamente da bravi lavoratori, ma manchiamo di unità sindacale

 

unità sindacale ??

 

ci vuole una rappresentanza in parlamento

...altrochè sindacati in agricoltura.......

 

 

quelle che ho citato in precedenza non sono produzioni di nicchia

o almeno non credo , ci lavorano una marea di aziende

ad es in sardegna chi alleva pecore , e conferisce per produrre il pecorino

se in america mettono dazi , in sardegna l'80% delle aziende finisce col culo per terra

ma è impensabile che i consumi interni assorbano tutto il pecorino fatto in sardegna

 

e stesso discorso vale per i prosciutti , formaggi ecc , prodotti in italia

non tutte le aziende lavorano per far finire i loro prodotti all'estero

ma sono moltissime quelle che lo fanno

 

mi dispiace che ci siano persone che non stiano passando un bel momento

come Casemx ,

ma non credo che la situazione sia destinata a migliorare per i cerealicoltori

o il governo agevola aziende che trasformano grano nazionale

o forse conviene iniziare a pensare ,

a quali pesanti cambiamenti fare in azienda...

Modificato da nhsard
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Meglio sarebbe avere entrambi , guarda i francesi se non erro hanno sindacato unico, non le mille sigle, e nelle commissioni parlamentari comunque entrano le associazioni di categoria

Ma noi ne abbiamo 'trenta' e nessuna è incisiva

Perché anche tra noi colleghi non sappiamo spesso accordarci

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Meglio sarebbe avere entrambi , guarda i francesi se non erro hanno sindacato unico, non le mille sigle, e nelle commissioni parlamentari comunque entrano le associazioni di categoria

Ma noi ne abbiamo 'trenta' e nessuna è incisiva

Perché anche tra noi colleghi non sappiamo spesso accordarci

 

non è questione di accordi interni da trovare tra sindacati .....

......quello è un motivo apparente , uno specchietto per le allodole !!!

.....la stessa cosa succede in politica................

 

il vero motivo è che se accorpano , devono tagliare poltrone , POLTRONE PESANTI ............

 

 

Per far aumentare le poltrone ( e per non farne saltare, quindi... ) conviene dividersi ,

ognuno con APPARENTI idee differenti...........

ma con un solo scopo.....trovare LA poltrona PIù REDDITIZIA POSSIBILE....

.......e il più possibile duratura......

Modificato da nhsard
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unità sindacale ??

 

ci vuole una rappresentanza in parlamento

...altrochè sindacati in agricoltura.......

 

 

quelle che ho citato in precedenza non sono produzioni di nicchia

o almeno non credo , ci lavorano una marea di aziende

ad es in sardegna chi alleva pecore , e conferisce per produrre il pecorino

se in america mettono dazi , in sardegna l'80% delle aziende finisce col culo per terra

ma è impensabile che i consumi interni assorbano tutto il pecorino fatto in sardegna

 

e stesso discorso vale per i prosciutti , formaggi ecc , prodotti in italia

non tutte le aziende lavorano per far finire i loro prodotti all'estero

ma sono moltissime quelle che lo fanno

 

mi dispiace che ci siano persone che non stiano passando un bel momento

come Casemx ,

ma non credo che la situazione sia destinata a migliorare per i cerealicoltori

o il governo agevola aziende che trasformano grano nazionale

o forse conviene iniziare a pensare ,

a quali pesanti cambiamenti fare in azienda...

 

purtroppo per i nostri areali l'alternativa è pessima.....

non avendo acqua a disposizione le alternative non ci sono......puoi fare solo cerali (e il grano duro o tenero siamo li) orzo farro (che li pagano si e no 14 euro oggi) e in rotazione con i soliti che non hanno bisogno di irrigazioni , quindi girasoli (come prezzo ci sarebbe ma i rischi sopratutto per l'invasione di piccioni comincia ad essere notevole) favino (da me 17 euro) piselli ........comunque tutte colture da avvicendare con i cereali....

 

c'è poco da cambiare ......aziende votata alla cerialicoltura con investimenti ingenti in termini di macchine (poi c'è pure chi si è fatto prendere dalla moda del trattorone più figo........ma quelli oggi se ne pentono amaramente).....non posso mettermi a fare investimenti e rischiare perchè certezza su cosa e come si andrà finire non c'è .....e così fare programmazione è impossibile.....

 

personalmente come già detto se il prezzo del grano non riparte (da me oggi lo pagano 16.8 più iva 12 proteine e 80 ps) sono costrtto a non metterlo più e decidere se lasciare incolto o buttare orzo ......cosa che molti hanno già fatto e infatti già sono partite le idiote chiacchier del prezzo per il prossimo anno molto basso(ma come siamo deficitari e lo importiamo)...per dire come ti muovi ti fregano...

 

comunque intanto martedì a milano il grano duro è ancora sceso...........e ieri hanno avuto il coraggio di propormi un nuovo funghicida da miscelare al diserbo che ora non ricordo il nome, ad un prezzo del 20/25 % dei soliti che normalmente uso......

ovviamente li ho mandati a caga......

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constatiamo appunto che siamo già divisi dentro il forum, pensa un governante che ci leggesse che diavolo di dubbi gli vengono su quale politica adottare...

per questo dico che dovremmo avere un sindacato unico, non mille sigle che campano solo per la pac, e certamente una rappresentanza politica (per dire..i 5 stelle? o chi sarà)

 

seconda osservazione: nessuno ti vuole impedire di fare il DOP pecorino o prosciutto che sia, ma un modello di agricoltura in qualche modo deve essere "scalabile", cioe' applicato su vasta scala, se deve essere oggetto di una estesa politica nazionale o meglio ancora europea.

 

siamo arrivati in passato, piu' volte, a contingentare di tutto, grano burro latte etc

 

puo' essere un "modello" il DOP? credo di si', ma limitato ad un numero grande ma non enorme di aziende, altrimenti tutto farebbero prosecco e montalcino e come sappiamo invece le produzioni sono severamente contingentate.

 

quello che contesto alla politica attuale, è che si confonde il DOP o peggio l'industria di trasformazione con il "modello di agricoltura".... è cherrypicking come dicono gli inglesi.. prendiamo il meglio e il resto lo lasciamo affogare.

 

vogliamo smettere la cerealicoltura? benissimo. si imposta la politica nazionale o comunitaria con l'obiettivo a 20 anni di chiuderla, si regolano le barriere tariffarie di conseguenza e si incentivano progressivamente e dichiaratamente le alternative, in modo chiaro, come se fosse una PAC.

Con l'attuale sistema invece ognuno è lasciato a se stesso, in balìa di mercati mondiali che nessuno di noi puo' sfidare o forse neanche comprendere.

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Concordo, FIAT 100c, unione nella protesta e negli intenti aiuterebbero a combattere questo mercato regolato sempre più dai poteri forti, andare a far gruppi x dite soli che" il mio è più o meno bravo del tuo" credo serva a poco.

Oramai sembra una lotta contro i mulini a vento

 

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Come ho sempre detto nulla possiamo contro le multinazionali . Si lottiamo contro i mulini a vento.L'unica possibilità è nei consumatori ,quelli che il pane e la pasta la vanno a comperare tutti i giorni.O li portiamo dalla nostra parte informandoli sulle problematiche dei grani canadesi e quindi con etichette chiare sull'origine delle materie prime o possiamo chiudere il capitolo grano duro.Lo dirò fino ad esaurimento nervoso considerate che ormai i marchi più importanti ci tengono a specificare che non usano " olio di palma " perchè i consumatori sono stati sensibilizzati/informati a dovere.Ecco la via da seguire , io rispetto molto il lavoro che fà " GRANO SALUS " ma ho paura che li lascino da soli a combattere questa guerra ,a questo link un altro articolo che dimostra l'impegno che stanno mettendo in questa porcata aizzata dai grandi pastai contro il grano italiano : http://www.inuovivespri.it/2017/02/15/ceta-ecco-i-nomi-dei-servi-e-di-chi-recita-a-soggetto-come-giuffrida-e-chinnici/#_

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personalmente avrò mandato almeno 10 segnalazioni del problema a striscia la notizia (magari un po di casino lo fanno)

 

sarai disposto ad autotassarmi per comperare spazi pubblicitari da utilizzare per dire la nostra.....se qualcuno riesce a sapere quanto potrebbe costare una pagina in quotidiano nazionale e ha qualche aggancio fatelo sapere si potrebbe organizzare una colletta sul forum e scrivere 2 righe con i suggerimenti di tutti e pubblicarlo.....

utopia??...forse.....ma se uno nemmeno ci prova...

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Appena letto un articolo mooolto interessante sulla reazione ad alti livelli dei canadesi sull'intezione italiana di rendere le etichette trasparenti /esaustive a riguardo dell'origine del grano duro impiegato per produrre la pasta . Come volevasi dimostrare sono i consumatori che faranno la differenza e " loro " lo sanno. http://www.granosalus.com/2017/02/16/l-etichettatura-della-pasta-solleva-le-preoccupazioni-canadesi/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=facebook

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.Ecco la via da seguire , io rispetto molto il lavoro che fà " GRANO SALUS " ma ho paura che li lascino da soli a combattere questa guerra ,a questo link un altro articolo che dimostra l'impegno che stanno mettendo in questa porcata aizzata dai grandi pastai contro il grano italiano : http://www.inuovivespri.it/2017/02/15/ceta-ecco-i-nomi-dei-servi-e-di-chi-recita-a-soggetto-come-giuffrida-e-chinnici/#_

 

giusto postare nomi cognomi e partiti che ci rovinano, giusto.

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Penso che se il motivo dello sciopero non sia sufficientemente "reclamizzato" sarebbe inutile,tanto vale trovare un modo efficace di informare i consumatori e mi sembra ottima l'idea di Striscia o di qualsiasi altro programma a risonanza nazionale...anche se devo dire qualcosa si è mosso nei mesi scorsi.Ma bisogna insistere ..io non saprei come contattare chi si è occupato della campagna contro l'olio di palma ecco questo potrebbe aiutarci a capire la strada giusta da percorrere , comunque l'etichetta " chiara " fà paura questo è poco ma sicuro! Quindi deve essere uno dei nostri punti forti perchè interessa vari settori agroalimentari e potremmo avere aiuti/alleanze determinanti per la causa del grano.

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personalmente avrò mandato almeno 10 segnalazioni del problema a striscia la notizia (magari un po di casino lo fanno)

 

sarai disposto ad autotassarmi per comperare spazi pubblicitari da utilizzare per dire la nostra.....se qualcuno riesce a sapere quanto potrebbe costare una pagina in quotidiano nazionale e ha qualche aggancio fatelo sapere si potrebbe organizzare una colletta sul forum e scrivere 2 righe con i suggerimenti di tutti e pubblicarlo.....

utopia??...forse.....ma se uno nemmeno ci prova...

Sarebbe bello, io ci sto... ma cosa possiamo scrivere? Che idee hai?

 

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Mah, in zona nostra stanno andando allo sfascio le polizze contro calamità naturali su orticole e grano e ora vogliono proporle sul reddito del grano.

Io ho un po' di perplessità...

 

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