Vai al contenuto

Messaggi raccomandati

Eee ma infatti sono io che come dicevo...non mi stacco dal pensiero che " bisogna arare"....quest anno mi sa che provo a rippare anche dove metto il frumento grazie ancora 

Figurati,chiaro che poi la situazione può cambiare da zona a zona,io ho solo riferito ciò che faccio da un po’ di tempo nella mia terra,cmq provare nn nuoce,L anno prossimo vedi i risultati e decidi di conseguenza


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Figurati,chiaro che poi la situazione può cambiare da zona a zona,io ho solo riferito ciò che faccio da un po’ di tempo nella mia terra,cmq provare nn nuoce,L anno prossimo vedi i risultati e decidi di conseguenza


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
In alcune zone del piacentino l'aratro se possono la evitano ma perchè storicamente si trattavano come argille ma argille non sono, sono maledettamente limose, limo giallo pesante e un pò di argiĺa ma maledettissimamente plastiche. Mi ricordo decenni fa un autunno secchissimi xhe era impossibile tirare i limi fini. Su questi terreni è parecchio pesante coltivare. Da me c'è una zona così, non drenano meppure a ripparle con le tslpe della metropolitana.... va da se che in pianura sono destinati a riso, neppure il pomodoro li vuole, terreni limosi chiari e freddi. Dipende tantissimo dalle zone ma soprattutto dalle tecniche. Però dove vanno le cover e pe piante fittonanti.... non c'è storia, cambiano anche loro seppur restano terracce. Su questi terreni, per la prima volta, ho visto seminare la medica so sodo in terrrni appena scalfibili... eppure dopo decenni riuscivano a far partire meglio la medica, meglio che minima e arato.... terreni limite.

Inviato dal mio SM-J600FN utilizzando Tapatalk

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

11 ore fa, CultivarSé ha scritto:

In alcune zone del piacentino l'aratro se possono la evitano ma perchè storicamente si trattavano come argille ma argille non sono, sono maledettamente limose, limo giallo pesante e un pò di argiĺa ma maledettissimamente plastiche. Mi ricordo decenni fa un autunno secchissimi xhe era impossibile tirare i limi fini. Su questi terreni è parecchio pesante coltivare. Da me c'è una zona così, non drenano meppure a ripparle con le tslpe della metropolitana.... va da se che in pianura sono destinati a riso, neppure il pomodoro li vuole, terreni limosi chiari e freddi. Dipende tantissimo dalle zone ma soprattutto dalle tecniche. Però dove vanno le cover e pe piante fittonanti.... non c'è storia, cambiano anche loro seppur restano terracce. Su questi terreni, per la prima volta, ho visto seminare la medica so sodo in terrrni appena scalfibili... eppure dopo decenni riuscivano a far partire meglio la medica, meglio che minima e arato.... terreni limite.

Inviato dal mio SM-J600FN utilizzando Tapatalk
 

Però in collina ormai molti fanno il bio e l'aratro è praticamente insostituibile per il controllo delle malerbe.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

42 minuti fa, Baroxi ha scritto:

Però in collina ormai molti fanno il bio e l'aratro è praticamente insostituibile per il controllo delle malerbe.

Non per essere polemico ma come arano e dove arano? Non giriamoci in torno, in certe zone serve il controllo dellle frane e dell'erosione, in questi casi la conservativa ha senso come ha senso l'aratura periodica ma più che altro .... della copertura invernale che sia cover, sovescio o prato. Come giustamente si diceva dipende dalle zone, questo è un esempio e credo fra i più significativi per chi le vive le colline che sia poi OltrepPo o colline piacentine non ha importanza essendo quella la zona geografica.

Bio non vuol dire, in Usa ci sono sistemi per far convivere entrambi, prima è la protezione del suolo vero e propeio poi di tutto il resto. Il Caso dei LImi è emblematico, lì si che se riduci le lavorazioni fai più che il bio. Sono casi estremi ma che sono degni di vederli. Io anni fa mi ero spaventato.... entrava la zolla..... usciva la zolla..... altro che argilla.

Casa mai in terreni simili, semplicemente ristagna da palude, non puoi troppo mediare quindi diventa, giustamente, un atro mondo.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

49 minuti fa, Baroxi ha scritto:

Però in collina ormai molti fanno il bio e l'aratro è praticamente insostituibile per il controllo delle malerbe.

Ci sono acido acetico e poi bisogna vedere come va a finire la questione dell'acido pelargonico, certamente non sono completamente sistemici ma un aiuto lo danno. Poi chiaro, a furia di ripetere le tecniche le erbe si adattano oppure si selezionano quindi la conservativa come l'aratro seleziona alcuni tipi e fa sparire o ridurre altri. In bio poi c'è tutto il resto di tecniche da usare e comunque il girasole ha sempre il limite del diserbo in post. Ha la fortuna di essere sarchiabile ma non essere un fusto elastico però essere transitabile anche se alto, cosa che il mais ha più difficoltà per la massa.

Link al commento
Condividi su altri siti

57 minuti fa, CultivarSé ha scritto:

Non per essere polemico ma come arano e dove arano? Non giriamoci in torno, in certe zone serve il controllo dellle frane e dell'erosione, in questi casi la conservativa ha senso come ha senso l'aratura periodica ma più che altro .... della copertura invernale che sia cover, sovescio o prato. Come giustamente si diceva dipende dalle zone, questo è un esempio e credo fra i più significativi per chi le vive le colline che sia poi OltrepPo o colline piacentine non ha importanza essendo quella la zona geografica.

Bio non vuol dire, in Usa ci sono sistemi per far convivere entrambi, prima è la protezione del suolo vero e propeio poi di tutto il resto. Il Caso dei LImi è emblematico, lì si che se riduci le lavorazioni fai più che il bio. Sono casi estremi ma che sono degni di vederli. Io anni fa mi ero spaventato.... entrava la zolla..... usciva la zolla..... altro che argilla.

Casa mai in terreni simili, semplicemente ristagna da palude, non puoi troppo mediare quindi diventa, giustamente, un atro mondo.

Ognuno è libero di attuare tutte le forme di agricoltura che vuole e che sono contemplate nei disciplinari. In ogni studio di elaborazione delle tecniche in regime biologico, si descrive l'aratura come unica tecnica efficace di controllo delle malerbe. Poi ci sono anche altre tecniche come il pirodiserbo ma poco utilizzato. Ovvio che l'aratura ha anche controindicazioni come descritte da te ma in Val Tidone e in Val Luretta chi aveva cominciato con minima o sodo dopo pochi anni invaso dalle malerbe ha dovuto ricredersi e ritornare alle tecniche tradizionali. 

Link al commento
Condividi su altri siti

Io essendo un amministratore pubblico, a suo tempo, avevo contribuito alla stesura del PSR RER e affermo con certezza che la causa dell'erosione dei versanti o del dissesto idrogeologico NON è imputabile alle lavorazioni agricole. Semmai bisogna ricercare le cause nell'incuria generalizzata che ormai è una costante delle nostre colline. Nessuno libera gli scolatori dopo le piogge, nessuno pulisce più gli argine, nessuno decespuglia gli argini bordo strada, nessuno fa più drenaggi privati, nessuno regima le acque delle strade interpoderali ecc ecc.

  • Like 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Io sono nelle colline piacentine e concordo sia con chi dice che le frane sono dovute al incuria perché è vero ma anche per le lavorazioni,io vedo molta gente che ha smesso di arare perché sennò il raccolto lo faceva sulla strada e da quando hanno smesso il problema si è risolto o cmq attenuato.
Io ho scelto questa strada per comodità perché sono quasi sempre da solo e arare nn ci stavo con i tempi poi col tempo ho notato un netto miglioramento del terreno e risultati uguali se nn migliori,certo il diserbo va fatto ma lo fa anche chi ara,quello che molte persone nn capiscono è che i terreni nn sono tutti uguali e quindi ciò che faccio io può nn andar bene dal vicino,L unica cosa che ormai possiamo dire essere inutile ovunque è la mania di cercare il petrolio.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

  • Thanks 2
Link al commento
Condividi su altri siti

39 minuti fa, Calle 89 ha scritto:

Io sono nelle colline piacentine e concordo sia con chi dice che le frane sono dovute al incuria perché è vero ma anche per le lavorazioni,io vedo molta gente che ha smesso di arare perché sennò il raccolto lo faceva sulla strada e da quando hanno smesso il problema si è risolto o cmq attenuato.
Io ho scelto questa strada per comodità perché sono quasi sempre da solo e arare nn ci stavo con i tempi poi col tempo ho notato un netto miglioramento del terreno e risultati uguali se nn migliori,certo il diserbo va fatto ma lo fa anche chi ara,quello che molte persone nn capiscono è che i terreni nn sono tutti uguali e quindi ciò che faccio io può nn andar bene dal vicino,L unica cosa che ormai possiamo dire essere inutile ovunque è la mania di cercare il petrolio.


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

Do ragione ad entrambi ma si parla di integrazione delle tecniche. Anche gli incolti se due o tre volte l'anno decespugli e trituri vedi che la cosa cambia. Lo stesso vale per il nosco, se posizionato male viene giù, ci sono terre e terre o meglio suoli pedon che reggono il bosco e altri no. Val Tidone e Arda c'è da cagarsi addosso appunto per i reticoli idrici, colatori, scoline e fiumi, Arda su tutti e torrenti. Io ero sullo Staffora e so bene.

Link al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, BIANCO86VE ha scritto:

Girasoli sy excelio. Dalla semina in totale hanno preso 32mm di pioggia. 

IMG_20210725_075258.jpg

IMG_20210725_075254.jpg

In cm quanto diventerà grande la calatide e che resa ti attendi? Io ne ho pioneer da olio. Seminati prima dei miei almeno 3 settimane sono già sfioriti  e calatidi in media intorno ai 25-30 cm anche di più dove magari mancava qualche pianta.  I miei fioriranno a breve. Però seminati a metà maggio e con il caldo sono alla terza irrigazione , se ci riesco ,dappertutto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque se non piove anche il girasole non credo che faccia produzioni eclatanti. Sicuramente nella mia zona non arriverà a quelle dell'anno scorso.
Nel 2017 da noi con zero pioggia e 40 gradi fece sui 18 quintali/ha. Giusto il necessario per ripagarsi le spese. Pero ora è aumentato anche il prezzo.

Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk

  • Thanks 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Io sarei contento di fare anche 15 per ettaro, sono allibito dal fatto che alcuni sorghi nemmeno si trebbiano, per non parlare del mais. La soia per il momento tiene perché è stata seminata tardi, ma urge una pioggia con estrema urgenza. Credevo che il sorgo tenesse meglio la siccità, anzi domani farò delle foto in terreni vicini addirittura sta soffrendo tanto quanto il mais. 

Link al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

In cm quanto diventerà grande la calatide e che resa ti attendi? Io ne ho pioneer da olio. Seminati prima dei miei almeno 3 settimane sono già sfioriti  e calatidi in media intorno ai 25-30 cm anche di più dove magari mancava qualche pianta.  I miei fioriranno a breve. Però seminati a metà maggio e con il caldo sono alla terza irrigazione , se ci riesco ,dappertutto.

Non so, attendo la fine fioritura poi ti aggiorno

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Per chi irriga. Irrigate fino all'emissione della calatide a prescindere dal caldo? Io ho fatto contratto per 38 franco arrivo in lombardia e non penso che concedano.

Domanda : Ma che quotazione si prende come riferimento per il girasole? Io vedo solo olio di girasole grezzo o alimentare a 1155 €/t e 1355 €/t rispettivamente.

Modificato da superbilly1973
Link al commento
Condividi su altri siti

Nel 2017 da noi con zero pioggia e 40 gradi fece sui 18 quintali/ha. Giusto il necessario per ripagarsi le spese. Pero ora è aumentato anche il prezzo.

Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk

Certo che una buona parte la fa anche la tecnica che ti consente comunque di portare a casa qualcosa. Da me ci sono girasoli seminati a fine maggio senza neanche fare il pre emergenza alti 1 metro che stanno quasi per fiorire.
Link al commento
Condividi su altri siti

Veramente il contratto non ce lo ha ancora consegnato, ma sapendo che l'azienda è in lombardia ho dedotto che fosse milano. Le quotazioni sono della borsa di milano.
Si hai ragione ho controllato anche io non vedo quotazione girasole (almeno in acheni) sulla borsa di Milano. Quella di Bologna alla quale ci si riferisce nella mia zona non si ha un prezzo generalmente fino alla fine di agosto.

  • Like 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Ragazzi purtroppo sono arrivati i cinghiali a diateuggere i miei girasoli. Purtroppo il campo non è recintato e si puo accedere ovunque. Domani provwro a sentire gli enti della caccia competenti se hanno dei selettori in zona... Altrimenti non so che fare... Per quando è ora di trebbiarli, hanno lavorato anche il campoIMG-20210726-WA0006.jpg

  • Sad 1
Link al commento
Condividi su altri siti

7 ore fa, Lory26 ha scritto:

Ragazzi purtroppo sono arrivati i cinghiali a diateuggere i miei girasoli. Purtroppo il campo non è recintato e si puo accedere ovunque. Domani provwro a sentire gli enti della caccia competenti se hanno dei selettori in zona... Altrimenti non so che fare... Per quando è ora di trebbiarli, hanno lavorato anche il campoIMG-20210726-WA0006.jpg

Ma cosa cercano? Non sembrano mangiati

Link al commento
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

×
×
  • Crea Nuovo...