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Ospite albe 86

Quando si va a dimensionare l'impianto comunque si può tenere conto di un'eventualità di utilizzo di biomassa vegetale e comunque questi impianti a mio avviso sono più flessibili di quello che si pensi. Per quanto riguarda la svalutazione devi considerare però che i mutui sono fissi, e nell'interesse che ti fanno hanno già considerato l'inflazione.

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Ma che vi devo dire voi dite tutti che sti impianti non sono più redditizi per i piccoli agricoltori se non per chi può usare letame e liquame a costo zero, a me non sembra così male , ok non ci sarà più un guadagno come chi è riuscito ad avere un impianto a 0,28cent-kv, ma a conti fatti si prende sempre più che a vendere Mais a 22-23 euro al ql o frumento a 27-28 euro ql.... Faccio due rapidi conti, diciamo che uno è proprietario di un centinaio di ettari, quindi avrebbe la materia prima coltivando triticale e ceroso di mais oppure solo ceroso di mais per potere tranquillamente alimentare un impianto da 300kw, costo dell'impianto vedendo i prezzi che girano in questo momento 1,5 milioni di euro direi può andare volendo si può pure trovare qualcosa a meno ma facciano i conti stando sul sicuro. Diciamo che non mi interessano tutte le varie menate dell'abbattimento azoto, recupero calore ecc ecc ,quindi risparmio anche sull'impianto dato che non mi servono altre appendici oltre all'impianto fatto e finito, non avendo così ulteriori incentivi il prezzo finale sarebbe intorno ai 0,20 cent-kv giusto?(sarebbe qualcosina in più ma come detto facciamo i conti per starci dentro bene) quindi 0,20x300kv=60euro ora x 24 ore =1440 euro al giorno diciamo x 360 giorni = 518400euro annui..... Poi facciamo che la metà va destinata per l'ammortamento dell'impianto quindi 259200 euro in 6 anni l'impianto è ripagato, nel frattempo i 259200 euro restanti diviso i 90 ettari che occorrono per alimentare una centrale da 300kv sarebbero 2880 euro ettaro cioè come fare 120ql ettaro di granella di mais vendendolo a 24 euro ql...... considerando che il digestato lo riutilizzeresti tutto in azienda abbattendo i costi dei concimi azotati che attualmente vengono acquistati sono sempre in aumento e costano parecchio e che dopo 6 anni avendo ripagato l'impianto si passerebbe a 5760 euro ettaro si potrebbe affermare che non è poi cosi male come cosa..... certo si fa invidia chi è riuscito a farsi la centrale da 1Mkv a 0,28cent e che riesce a pagare affitti da 1500 euro ettaro, ma evidentemente sono stati più scaltri e lungimiranti di altri che invece di muoversi per tempo aspettano sempre che vadano avanti gli altri per vedere la fine che fanno e se poi le cose vanno bene poi si lamentano perché a loro non tocca mai..........L'unico ostacolo ragazzi è la burocrazia, per ottenere le nuove tariffe bisogna che l'impianto parta entro il 2015 e se pensate di mettervi in giro adesso siete già parecchio in ritardo......

Modificato da Brilan
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Per prima cosa devi calcolare una media di 7500 ore anno di funzionamento qualcuno che lavora bene arriva pure a 8000.

E non di certo 24 ore giorno per 360 giorni anno.

Poi sei sicuro di riuscire a tirare fuori sempre il 100%, non è facile neppure nel MW.

Poi tutti i costi di manutenzione non li metti?

Costi di trinciatura trasporto manodopera?

Pure i costi che metti del mais a 24 euro sono discutibili.

Cioè se io devo vendere il mais a 24 euro, e fare un investimento di 1.5 M (sempre che siano cosi perchè mi sembrano pochi a opera finita) per prendere sempre quei soldi chi melo fa fare?

Prevedi che nei prossimi 20 anni il prezzo del mais rimanga invariato?

Penso che se pur di poco sia destinato a crescere, e tu cosa fai che ha il prezzo bloccato?

Dunque cosi a spanne se devo buttare li 4 conti..

 

300 KW per 7500 ore a 020 sono 450000 euro anno.

Se togli 2900 euro ettaro del raccolto vengono via circa 260000 e ne rimangono 190000 per ripagare l'impianto.

Se devi ripagarti 1.5 milioni di euro con circa 200000 anno hai voglia di 6 anni con i tassi di interesse attuali non ci riesci manco i 10 anni

Tenendo sempre buono come es 1.5 milioni di euro, che per m'è ad opera finita sono pochi.

Poi da li devi togliere i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, manodopera, maggiori costi di lavorazioni (Trinciare 90 ettari di terra ti costano quasi il triplo del trebbiare) trasporto liquami ecc.

Per il digestato e il risparmio di concimi pure li non mi trovi pienamente d'accordo.

PErchè se butti sotto gli stocchi del mais alla fine asporti solo gli elementi nutritivi della granella.

Poi ci sono i vari costi tasse assicurazioni burocrazia ecc.

Insomma io non la vedo proprio cosi bella, meglio prende 24 euro sotto trebbia e poi mene vado in montagna.

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altra domanda

come mai girano voci e anche fondate che chi ha impianti di biogas a tutt'oggi si trovano a non rispettare le scadenze di pagamenti ,visto che esistono contratti di lavorazioni con pagamento a 60 gg data fattura e sono gia' a 180 e ancora nulla visto ?

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Be su quello non posso approvare.

Perchè gli impianti a 0.28 guadagnano un sacco (SEMPRE E SOLO SE LAVORANO BENE) dunque hanno i margini per pagare.

Io conosco impianti che pagano regolari come un orologio, e altri che si sentono cattive voci.

Dunque tutto il mondo è paese.

 

Per la legge 60 giorni vale solo su prodotti deperibili, cioè il mais grano ecc. e non sulle lavorazioni.

E quello è una splendida cosa per qualcuno, ma brutta per altri.

Perchè adesso se io devo pagare e sono in difficoltà cosa faccio?

Pago le sementi e le materie sotto Art.68 e lascio in dietro gli altri, terzisti ecc.

Dunque, è l'ennesima prova che questa legge è un C....a si devono fa girare i soldi e non intimare alla gente di pagare, se non hanno i soldi non pagano.

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Ospite albe 86

Brilan ho fatto due conti rapidi ed i tuoi calcoli mi spiace ma proprio non tornano.

Ammettiamo di fare un impianto da 300 kW con assetto cogenerativo (che sfrutta anche il calore) e che incassa 0,236 a kWh.

Considerando 8000 ore di lavoro, un autoconsumo del 10,5% (potrebbe essere meno ma anche di più) e delle perdite di consegna dell'1,5%, incassi 500 mila euro all'anno tondi tondi.

 

Veniamo alle spese, la rata di un mutuo di 15 anni, con un capitale di 2 milioni (compreso tutto, tra cui trincee, vasche di stoccaggio, separatore, sistema di riscaldamento, imprevisti, ecc...) ti costa 185 mila all'anno.

Manodopera considera almeno 3,5 ore al giorno, per 365 giorni, sono 13 mila all'anno, ma a mio avviso se consideri anche il costante lavoro di controllo del gestore dell'impianto il costo sale.

Costo di spandimento ammettiamo che hai tutti terreni vicini all'azienda e fai due botti in un'ora. Con botte da 20 mc muovi 40 mc al costo di circa 80 euro, quindi viene 2 €/mc, per circa 10.000 mc da spandere hai 20.000 euro solo di spandimento.

L'assicurazione dell'impianto ti costa almeno 5.000 euro.

Un contratto di assistenza biologica completa sei ad altri 5.000.

L'iscrizione ad un consorzio sei ad altri 1.000.

Aggiungi circa 15.000 euro di manutenzioni straordinarie sull'impianto.

Aggiunti 7.000 euro di olio motore

Aggiungi 30.000 euro di un contratto full service solo sul motore.

Aggiungiamo un IRAP di 5000 euro.

E veniamo alla nota dolente.

Un 300 kW "mangia" 3450 metri cubi di gas al giorno, per farli ti occorrono 17,2 ton/gg di un buon insilato di mais.

Per 365 giorni sono 6.300 ton di silomais stoccato, consideriamo le perdite di insilamento e sei a 6.925 ton di trinciato fresco.

Il trinciato fresco, considerando il suo valore di marcato attuale, vale circa 4,8 €/qle posto in trincea, il che vuol dire 69250*4,8= 332.000 euro.

Tirando le somme il tuo impianto ti fa incassare circa 500 mila euro all'anno e te ne costa circa 615 mila.

Quindi il tuo "investimento" ti fa perdere circa 115 mila euro all'anno.

Se non fai 700 q.li/ha di trinciato di primo raccolto non ti bastano nemmeno 100 ettari, magari col doppio raccolto ce la fai, però vuol dire che considerando insieme il risultato della coltivazione (332.000 euro) sottratto della perdita dell'impianto (115 mila) ti rimangono in tasca 217 mila euro come unico ricavo aziendale.

Lo stesso ricavo lo ottieni producendo 120 q.li ettaro di granella secca venduti a 18 euro.

L'impianto qualche anno potrebbe produrre anche per più di 8000 ore/anno, ma potrebbero anche esserci anni non costanti a causa di eventuali problemi.

Quindi, a conti fatti, sei proprio sicuro che sarebbe conveniente??

p.s. senza contare che poi devi avere i soldi per anticipare tutta l'IVA e tenere fermo il valore di tutta la tua produzione per diversi mesi senza incassare un solo euro, che è un duro colpo per ogni impianto.

 

Per Massimo G: quando un impianto inizia ad incassare, generalmente e salvo problemi meccanici o biologici, è regolare come incassi, il problema è all'inizio, in cui devi sborsare cifre elevate per l'iva e l'approvvigionamento, e poi però devi aspettare anche diversi mesi per i primi incassi.

Modificato da albe 86
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Come sempre non concordo con i calcoli fatti da albe sulla redditività degli impianti a biogas, detto questo appena ho tempo carico un bell'articolo dell'informatore agrario che valuta la redditività dell'impianto in base alla taglia in virtú delle nuove tariffe.

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Ospite albe 86

Se Brilan produce 70 mila quintali di insilato di mais con i suoi terreni, li vende a 4 euro al quintale ad un digestore già attivo ed incassa 280 mila euro più IVA 10% puliti e senza fare niente. Forse irriga solo un po' di più, ma poi si trova il campo pulito a fine agosto, il digestato sparso GRATIS, e lui può permettersi di andare 6 mesi in montagna, come piace a tonytorri, libero come l'aria e senza l'assillo di una macchina a casa che per rendere deve girare 24 al giorno per 365 giorni, notti, natale e pasqua compresi. E per giunta guadagnerebbe di più. Per cui la domanda è: "chi glielo farebbe fare??????"

p.s. parlo di trinciato verde in campo, pianta in piedi non trinciata, al 33% di s.s.

I 4,8 €/qle dei miei conti relativi all'impianto a biogas comprendono anche tutti i costi di raccolta, trasporto ed insilamento.

Modificato da albe 86
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Come sempre non concordo con i calcoli fatti da albe sulla redditività degli impianti a biogas, detto questo appena ho tempo carico un bell'articolo dell'informatore agrario che valuta la redditività dell'impianto in base alla taglia in virtú delle nuove tariffe.

 

Come mai non condividi?

Di certo i miei conti erano molto più fatti male, lui sa meglio di m'è i costi.

Ma non mi sembrano proprio sbagliati.

Si può togliere la manodopera il trasporto liquami.

MA di certo se vado a lavorare per nulla per fare una patta mi sa che sono un c....e.

 

Pure io ci continuo a guardare (ma neanche per la testardaggine di farlo o meno, ma perchè sono in contatto con persone che sono interessate come m'è e dunque ci guardiamo assieme).

Ma non ci vedo, una bella strada.

Poi se uno ha il liquame non costa nulla e ha la certezza di averlo per i prossimi 20 anni ci può stare.

 

Proprio sabato è sceso un tipo della Schmack che fanno gli impianti modulari.

Io non ho potuto andare, adesso aspetto che mi facciano vedere un pò i conti fatti.

Ma da quello che ho capito senza grandi quantità di liquame non è conveniente.

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come funziona l'ipotizzata tassazione a bilancio degli impianti a biogas, ventilata e poi mi sembra non ancora messa in pratica.

non è che se il burocrate di turno si sveglia una mattina e vuole fare cassa, passa tutti i digestori a bilancio, e tutti i calcoli fatti sopra fanno puff....

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Ospite albe 86

Dj di solito non concorda con me sulla valutazione del mais a prezzo di mercato.

Ma in questo caso però, salvo la prima parte dove ho valutato solamente il risultato economico dell'impianto, ho poi valutato il risultato complessivo dell'azienda "impianto+coltivazione", e quindi ho utilizzato il metodo di Dj, per cui non credo di poter essere criticabile nemmeno dal suo punto di vista, ma i risultati sono comunque negativi.

In secondo luogo comunque, soprattutto in questo caso dove si parla solo ancora di un'ipotesi, bisogna valutare l'ipotesi zero, che in economia agraria mi hanno insegnato essere quella di considerare il risultato economico dopo aver fatto l'investimento, con il risultato economico che avresti non facendo l'investimento, e quindi va fatto il confronto tra il trasformare la propria produzione in energia con il vendere il prodotto sul mercato, a prezzo di mercato.

 

Tolto questo aspetto, magari si può provare a spendere meno sul costo d'impianto, ma anche qui occorre andarci coi piedi di piombo ed in fase di redazione di un business plan è meglio stare larghi, perchè non ci vuol niente a spendere qualche centinaia di migliaia di euro in più del previsto, magari per degli imprevisti sul cantiere oppure perchè possono cambiare le leggi e quindi essere obbligati a delle ulteriori spese non preventivate.

Quindi sul costo d'impianto meglio partire leggermente larghi e poi ridurre piuttosto che trovarsi bruttissime sorprese. Se i conti tornano stando larghi sui costi, puoi essere tranquillo, mentre se fai i conti al centesimo spesso poi puoi prendere sonore cantonate.

Per tutti gli altri costi invece non credo si possa intervenire più di tanto, c'è chi può considerare meno la propria manodopera, ma che comunque c'è e andrebbe considerata, c'è chi considera meno l'uso dei propri mezzi (es trattore+botte) ma comunque hanno un'usura e andrebbero considerati ammortamenti e quote di reintegrazione.

C'è chi non fa il full service e si fa la manutenzione da solo, ma occorre essere capaci e non tutti lo sono, senza contare poi che, senza un contratto, ho la sensazione che le ditte, in caso di guasto, ti facciano passare dopo tutti gli altri. E' vero che con lo 0,236 la perdita in caso di fermo è inferiore rispetto a lavorare con lo 0,28.

Per quanto riguarda poi l'alimentazione non prendete per oro colato quello che dicono le ditte, perchè pur di vendere tendono sempre a minimizzare i consumi, salvo poi rimangiarsi il tutto.

I dati che ho usato io sono confermati dall'esperienza mia e di molti altri, è facile invece parlare basandosi solo sulla carta. E poi non va trascurato il calo peso in trincea, io ho considerato un 10%, può essere poco meno (7%) ma anche di più (13%) per cui occhio.

 

Però ammettiamo che rispetto ai miei conti si riescano a anche togliere ancora un 50 mila euro annui di costi (cosa su cui andrei molto cauto), però comunque il risultato economico non cambia molto, rimarrebbe comunque inferiore o uguale a produrre 120 q.li/ha di granella secca e venderli a 22 euro, oppure produrne 130 q.li/ha a 20 euro, oppure produrre 70 mila quintali di trinciato fresco in piedi venduto in campo a 4 euro al quintale, senza però avere tutti i casini di gestire (e pagare in caso di problemi) un impianto che dovrà girare al massimo per pagarsi.

 

Io ho considerato un mutuo su 15 anni, magari su 20 inciderebbe ancora qualcosa meno, ma bisogna vedere se le banche ti fanno un mutuo del genere e poi comunque gli interessi sarebbero, alla fine dell'investimento, una quota molto rilevante.

 

Discorso diverso se si hanno abbondanti liquami e letami, che a costo zero permetterebbero di ottenere la stessa produzione. A quel punto tutto il costo della biomassa sarebbe un guadagno aggiuntivo, limato solamente in parte dai maggiori costi d'impianto (vasche più grandi) e dai maggiori autoconsumi per movimentarle.

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Dai conti che ho con 300 capi da ingrasso Ch ci farei 30KW a dir tanto....

 

 

Per i calcoli, io non sono in grado di fare un bilancio come dio comanda.

E sò pure che tutti difendono il discorso di DJ, e che si dovrebbe mettere il costo di produzzione e non quello di mercato.

Però io la penso come Albe.

Cioè facendo un es.

 

Se io produco il mais trinciato a 4 euro al q, e sul mercato vale 6.

E se lo vado ad inserire in un impianto di biogas e lo trasformo alla fine arrivo a prendere sempre 6 euro, con i calcoli di DJ si dovrebbe fare.

Mentre per m'è non è cosi perchè il guadagno lo avrei con la terra e non con l'impianto.

 

A meno chè di non mettere nel bilancio altre chiamate che tengono in considerazione il rischio di impresa dell'impianto e dei una parte di guadagno che si dovrebbe comunque essere.

A sto punto se ci stanno queste entrate mi sta bene.

Ma allora pur facendo conti più semplici prenderei più dei 6 euro q del mercato.

Insomma come detto in economia ne capisco poco, ma mi sembra ridicolo calcolare la biomassa al costo di produzione, mettiamo il caso limite che invece di 6 euro riesca a ricavarne 5,5 se io calcolo il tutto a 4 euro q ci starei dentro, però prenderei di più a venderlo.

Non so se mi sono spiegato?:cheazz:

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.....ok condivido !........però dimmi si possono alimentare di solo letame ??? o bisogna in ogni caso aggiungere del ....che so io triticale o altro??..........e se uno possedesse un'allevamento multi specie , dai polli alle vacche , passando per i suini .......si possono far defluire tutti i liquami in un unico impianto......magari invece che da un mega da 1/2 .......?????

Nella mia regione neanche ad arborea si è ancora realizzato un impianto .....(e li ci sono tutte le premesse......) ........ed inoltre sento spesso dire che non sia compatibile con l'allevamento ovino ...........eppure nella mia zona in un raggio di 5 km si contano 20000 capi ovini .......e 200 suini ad esempio !

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Questa notte ho fatto un sogno: anche un'azienda che non ha un allevamento e quindi letame da usare può ancora fare biogas!

 

Premesso che la cosa è un investimento a lunghissimo termine, per un giovane ventenne-trentenne che vuole mettersi la palla al piede per buona parte della sua vita.

 

Ecco la dimostrazione, prima a parole, poi con i numeri. Partiamo con quella a parole: metto su una stalla di un 800 bovini, ricopro i tetti di pannelli fotovoltaici (senza incentivi, vendo in ritiro dedicato tutta l'energia che produco) in modo da avere un'ulteriore entrata, costruisco un biogas da 300kw alimentato interamente a letame bovino a costo zero.

 

Passiamo ai conti.

 

· Stalla di 800 capi bovini

16.000mq di capannoni = 1.500.000€ circa

· 800 bovini = 1.500.000€ circa

· Impianto fotovoltaico 2MW su tutte le coperture dei capannoni = 2.500.000€ circa

Stimando una produzione di 1.100kwh/kw ho una produzione annua di 2.200.000kwh x 0,08€ (solo rid no incentivi) = 175.000€/anno di ricavo - 15.000€/anno tra assicurazione, manutenzione, accantonamento fondi per sostituzione inverter dopo 10 anni. restano 160.000€/anno di utile

· Impianto Biogas 300kw = 2.000.000€ circa

300kw * 8000 ore =2.400.000kwh x 0,236€ = 560.000€/anno di ricavo - 30.000€ fullservice – 15.000€ manodopera – 20.000€ spandimento – 5.000€ assicurazione – 5.000 assistenza biologica – 7.000€ olio motore – 5.000€ irap. Ricavo 470.000€

· COSTO TOTALE INVESTIMENTO 7.000.000€

 

RICAVI:

· 160.000€/anno fotovoltaico

· 470.000€/anno biogas

· RICAVO TOTALE 630.000€/anno

 

Con mutuo 20 anni di 7.000.000€ tasso 3.5% mettendo in garanzia tutto il terreno di proprietà e immobili possibili, e facendo cessione credito con mandato di incasso irrevocabile incentivo gse del biogas: 500.000€/anno di rata

 

630.000€ - 500.000€ = 130.000€/anno di utile x 20 anni = 2.600.000€

 

Notare che non ho considerato i ricavi dell'allevamento.

 

In questo modo dopo 20 anni mi ritrovo un bel gruzzoletto da parte e un allevamento di 800 capi in piena attività.

 

Cosa ne dite, al di là della difficoltà di farsi dare i 7 milioni da qualche banca?

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Cosa ne dite, al di là della difficoltà di farsi dare i 7 milioni da qualche banca?

 

Se hai da parte 3 o 4 milioni di € ci può stare come investimento, se devi farteli dare tutti e 7 è un suicidio. Inoltre se avessi da parte 3 o 4 milioni di €......li spenderei per altri tipi di vacche!

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Concordo con albe86: sui numeri non ho la sua esperienza e quindi non discuto, ma se voglio fare un confronto sul guadagno o meno a fare il biogas devo dare al trinciato il valore di mercato e non quello di produzione: questo perchè sto considerando come riferimento la situazione attuale, quando trincio/faccio granella.

 

Faccio un esempio forse un po' sciocco, ma che rende l'idea: se mi regalano una tanica di benzina e la vendo ad un euro al litro ci guadagno una ventina di euro, ma in realtà mi sono fatto fregare perchè il suo valore è maggiore.

 

Eppure anche ad un euro ho guadagnato, perchè mi è costata meno.

 

Altrimenti paradossalmente mi potrebbe venir fuori che conviene fare il biogas ma il mio guadagno a quintale di mais è minore che a far granella, con costi, rischi, investimenti e fatica maggiore..

 

Oltre al fatto che potrebbe pure succedere di doverlo comprare del trinciato.

 

 

Per atzo: il problema del biogas da reflui sta nelle dimensioni: senza voler dare numeri precisi, ma per darti un idea, con le vasche di un megawatt a silomais a liquami farai neanche 200 kw..

 

Comunque con i costi di impianto siamo oltre i 5000 euro a kw..

 

 

Per i costi di manutenzione full service dovrei avere un preventivo qua a casa

 

 

ciao

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@Purin.

Concordo con tè, su tutto, e pure sui costi si serve più di 5000 euro KW.

Per un 100 KW per m'è servono pure 7000 euro KW.

Se si riuscisse a fare un 100 KW con 5000 euro KW e si avesse il 50% di liquami da buttare dentro (Che sono comunque tanti capi), l'investimento avrebbe pure un senso.

Ma comunque servono dati abbastanza precisi per fare conti precisi.

Già è un campo molto complesso con molti costi difficilmente calcolabili precisamente, se poi si butano li a caso siamo dietro a poco.

 

@Giovanta.

PEr m'è il tuo discorso, non è molto bilanciato (ok se è un sogno sei un fenomeno, perchè i miei sogni sono più materialistici in genere.....).

 

Per il tuo bilancio, a parte tasse e casini vari nella gestione di una stalla anzi da stalle (perchè mi sa dura afre una stalla da bovini simile).

Ma comunque con i capi che hai citato per m'è farai sui 100KW di energia( se sono bovini da ingrasso mentre se sono vacche in lattazione è diverso ma mi pare impensabile mettere sù una stalla con simili numeri da latte).

Dunque se fai 100KW ti rimangono 200kw scoperti.

Per fare 200kw ti servono circa 100 q giorno di trinciato.

Ad un valore di 4.5 euro quintale (penso sia il minimo) ti servono 165000 euro anno di trinciato.

 

Altra cosa per avere 7 milioni di euro (a parte che non sò se spunti il 3,5 % tasso fisso per 20 anni mi sembrano pochini) le banche vogliono garanzie.

Per averli per m'è devi portare la parecchi rogiti......

Quando dico che è un investimento legato all'allevamento e non è una bela cosa, lo dico per un ragionamento molto semplice.

Adesso supponiamo che la banca ti dia i soldi e in cambio gli porti là più di 100 ettari di terra di rogiti.

Frà 3/4 anni capita un casino di qualsiasi tipo, dal'economico al sanitario (se ci guardiamo in dietro negli ultimi 10 anni non c'è stat specie di animale colpita da una malattia tra mucca pazza lingua blu aviaria ecc.).

Se per disgrazia ti salta l'allevamento cosa fai?

In un colpo solo perdi allevamento biogas e pure terra....

In pratica sei rovinato, a meno che uno non abbia i soldi o 5/600 ettari di terra in proprietà.

A sto punto se devo buttarti li 2 conti se hai più di 100 ettari di terra tuoi prendi 7 mil in prestito e tene prendi altri 120 e poi l'affitti a 1500 euro ettaro a chi ha già un'impianto e fra 20 anni a tè rimangono quasi 250 ettari e il biogas tanto cemento da smaltire.....

Per carità pure il mio è un discorso che non stà in piedi, ma quello che voglio dire è che i conti li si devono fare in maniera un pò più precisa, e non a spanne.

Poi se tornano meglio, mi fa solo piacere, anzi, chissà che non riesca finalmente a fare qualcosa pure io.

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Questa notte ho fatto un sogno: anche un'azienda che non ha un allevamento e quindi letame da usare può ancora fare biogas!

 

Premesso che la cosa è un investimento a lunghissimo termine, per un giovane ventenne-trentenne che vuole mettersi la palla al piede per buona parte della sua vita.

 

Ecco la dimostrazione, prima a parole, poi con i numeri. Partiamo con quella a parole: metto su una stalla di un 800 bovini, ricopro i tetti di pannelli fotovoltaici (senza incentivi, vendo in ritiro dedicato tutta l'energia che produco) in modo da avere un'ulteriore entrata, costruisco un biogas da 300kw alimentato interamente a letame bovino a costo zero.

 

Passiamo ai conti.

 

· Stalla di 800 capi bovini

16.000mq di capannoni = 1.500.000€ circa

· 800 bovini = 1.500.000€ circa

· Impianto fotovoltaico 2MW su tutte le coperture dei capannoni = 2.500.000€ circa

Stimando una produzione di 1.100kwh/kw ho una produzione annua di 2.200.000kwh x 0,08€ (solo rid no incentivi) = 175.000€/anno di ricavo - 15.000€/anno tra assicurazione, manutenzione, accantonamento fondi per sostituzione inverter dopo 10 anni. restano 160.000€/anno di utile

· Impianto Biogas 300kw = 2.000.000€ circa

300kw * 8000 ore =2.400.000kwh x 0,236€ = 560.000€/anno di ricavo - 30.000€ fullservice – 15.000€ manodopera – 20.000€ spandimento – 5.000€ assicurazione – 5.000 assistenza biologica – 7.000€ olio motore – 5.000€ irap. Ricavo 470.000€

· COSTO TOTALE INVESTIMENTO 7.000.000€

 

RICAVI:

· 160.000€/anno fotovoltaico

· 470.000€/anno biogas

· RICAVO TOTALE 630.000€/anno

 

Con mutuo 20 anni di 7.000.000€ tasso 3.5% mettendo in garanzia tutto il terreno di proprietà e immobili possibili, e facendo cessione credito con mandato di incasso irrevocabile incentivo gse del biogas: 500.000€/anno di rata

 

630.000€ - 500.000€ = 130.000€/anno di utile x 20 anni = 2.600.000€

 

Notare che non ho considerato i ricavi dell'allevamento.

 

In questo modo dopo 20 anni mi ritrovo un bel gruzzoletto da parte e un allevamento di 800 capi in piena attività.

 

Cosa ne dite, al di là della difficoltà di farsi dare i 7 milioni da qualche banca?

io se fossi in te al momento di firmare mi farei portare un'ambulanza con defibrillatore sul posto.. giusto per essere tranquilli!! :2funny:

comunque fai anche che guadagni solo 2.000.000€ nelle peggiori delle ipotesi sarebbe comunque un bel ritorno! perchè stai tranquillo che i conti non torneranno mai come sono sulla carta! una cosa è la teoria, cosa ben diversa è la pratica!!

io non dormirei la notte a sentire quei numeri lì.. inoltre cerca di considerare tutto materiale di qualità... pannelli solari Schott o altre marche rinomate, non tamarrate cinesi.. altrimenti vedi quanto durano!!

spiegami con cosa fai girare l'impianto a biogas?? solo gli scarti delle vacche??

insomma se lo fai devi farlo più che perfetto, perchè sai quanti lo hanno fatto alla CDC e ora si ritrovano a pagare penali perchè non hanno o non forniscono l'energia stabilita nel contratto!!

 

 

Se hai da parte 3 o 4 milioni di € ci può stare come investimento, se devi farteli dare tutti e 7 è un suicidio. Inoltre se avessi da parte 3 o 4 milioni di €......li spenderei per altri tipi di vacche!

 

vedo che sei longimirante!!

inoltre credo che il nostro amico non fosse qua se avesse 4 milioni da parte!! :asd: ovviamente non voglio farmi gli affari tuoi..

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Guarda in provincia di Ferrara a Bondeno ci sono 2 impianti da 1MW che quest'anno hanno vinto il premio produzione stando fermi in pratica solo una settimana ciascuno quindi se un impianto è fatto bene arriva anche a 8600 ore annue e producono sempre a pieno regime. Con 1,5 milioni di euro ti garantisco che attualmente ti costruiscono impianto da 300kw chiavi in mano, d'altronde lo hai detto anche tu che ci vogliono circa 5000 euro a kw 5000x300=1500000 euro non si scappa.Un impianto dopo l'innesco iniziale fatto necessariamente con il liquame poi può funzionare perfettamente alimentato solo da ceroso di mais,che dalle varie prove fatte sembra essere l'alimentazione che crea meno problemi ai digestori, infatti triticale scarti di frantoi, polpe o scarti organici sono di difficile miscelazione tra loro e ci vuole molto tempo per trovare la giusta composizione che faccia rendere l'impianto al 100%, un impianto da 300kw consuma circa 15t al giorno di ceroso quindi con 90 ettari ci stai dentro, tanto è vero che molto spesso parlano che per alimentare un impianto da 1MW servono 300 ettari,ho visto alcuni piani di ammortamento di impianti a Biogas e tutti hanno un piano quinquennale, cioè ripagano l'impianto in 5 anni,è vero dai conti che ho fatto io un po' alla buona non ho messo i costi di manutenzione che sicuramente incidono, ma di margine ne rimane eccome.Per quanto riguarda il costo dello spargimento del digestato, attualmente a distribuire 4/5ql di urea ad ettaro per 45-46 euro/ql non ho costi maggiori???

Per prima cosa devi calcolare una media di 7500 ore anno di funzionamento qualcuno che lavora bene arriva pure a 8000.

E non di certo 24 ore giorno per 360 giorni anno.

Poi sei sicuro di riuscire a tirare fuori sempre il 100%, non è facile neppure nel MW.

Poi tutti i costi di manutenzione non li metti?

Costi di trinciatura trasporto manodopera?

Pure i costi che metti del mais a 24 euro sono discutibili.

Cioè se io devo vendere il mais a 24 euro, e fare un investimento di 1.5 M (sempre che siano cosi perchè mi sembrano pochi a opera finita) per prendere sempre quei soldi chi melo fa fare?

Prevedi che nei prossimi 20 anni il prezzo del mais rimanga invariato?

Penso che se pur di poco sia destinato a crescere, e tu cosa fai che ha il prezzo bloccato?

Dunque cosi a spanne se devo buttare li 4 conti..

 

300 KW per 7500 ore a 020 sono 450000 euro anno.

Se togli 2900 euro ettaro del raccolto vengono via circa 260000 e ne rimangono 190000 per ripagare l'impianto.

Se devi ripagarti 1.5 milioni di euro con circa 200000 anno hai voglia di 6 anni con i tassi di interesse attuali non ci riesci manco i 10 anni

Tenendo sempre buono come es 1.5 milioni di euro, che per m'è ad opera finita sono pochi.

Poi da li devi togliere i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, manodopera, maggiori costi di lavorazioni (Trinciare 90 ettari di terra ti costano quasi il triplo del trebbiare) trasporto liquami ecc.

Per il digestato e il risparmio di concimi pure li non mi trovi pienamente d'accordo.

PErchè se butti sotto gli stocchi del mais alla fine asporti solo gli elementi nutritivi della granella.

Poi ci sono i vari costi tasse assicurazioni burocrazia ecc.

Insomma io non la vedo proprio cosi bella, meglio prende 24 euro sotto trebbia e poi mene vado in montagna.

Modificato da Brilan
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