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Infatti avevo sentito anche da altri questa cosa.

Mi informo a sto punto sul 100...volevo andare a vedere l'85 di un mio amico che l'ha fatto l'anno scorso.

Funzionerebbe tutto con i liquami?

 

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sarà credo un paio di anni, ha avuto dei problemi all'inizio, ma adesso dice che va benone.

 

mi parlava di una ditta belga oppure olandese, non ricordo in quanto io non sono interessato, l'avevo visto ma così tanto per, quando sono andato a trovarlo

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  • 4 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
  • 9 mesi dopo...
  • COSA NE PENSATE?
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    Legge di bilancio 2020: nuove misure e incentivi per il biogas

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  • La manovra prevede un nuovo sistema incentivante collegato all’utilizzo di almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici e alla riconversione della produzione giornaliera secondo un nuovo regime programmabile

bilancio 2020 biogas

Foto di Gerald Krieseler da Pixabay

 

CIB: “L’approvazione delle norme nella legge di bilancio 2020 è un segnale politico forte e di indirizzo per il settore del biogas agricolo”

(Rinnovabili.it) – Con il voto di fiducia in Senato sul maxi-emendamento, si è concluso il 16 dicembre il primo passaggio parlamentare della legge di Bilancio 2020. La manovra è passata così alla Camera dove però, per mancanza di tempi, è improbabile vengano apportate modifiche. In altre parole, il testo uscito da Palazzo Madama può considerarsi quello definitivo, così come definitive sono tutte le novità inserite in tema energia.

Tra queste un capitolo a sé lo occupa il biogas, inserito tra le “Misure per favorire l’economia circolare del territorio”. L’articolo 60 della legge introduce un nuovo sistema incentivante per il comparto, legato all’utilizzo di rifiuti e deiezioni prodotti dagli allevamenti.

Nel dettaglio la norma prevede che gli impianti di produzione di elettrica esistenti alimentati a biogas ed en­trati in esercizio entro il 31 dicembre 2007, “con l’obbligo di utilizzo di almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici, e che riconvertano la loro pro­duzione giornaliera secondo un nuovo regime programmabile”, possano godere di nuovi sussidi.

Ovviamente l’erogazione dell’incentivo è subordinata al via libera della Commissione europea in base alle norme sugli aiuti di Stato. Il testo spiega anche che toccherà ad ARERA definire le modalità con cui le risorse per tale regime troveranno copertura, tramite le componenti tariffarie dell’energia elettrica.

 

>>leggi anche Biogas, il modello italiano aiuta l’agricoltura sostenibile<<

 

Nell’articolo successivo vengono invece definite nome e condizioni per l’Utilizzazione agronomica del “digestato equiparato”, ossia di quel prodotto ottenuto dalla digestione anaerobica la cui azione sul suolo può essere equiparata a quella di elementi di origine chimica. La legge di bilancio 2020 dà a tutte le aziende la possibilità di valorizzare il digestato equiparato in funzione dalla possibilità, grazie al riconosciuto potere fertilizzante e ai suoi nutrienti, di ridurre il ricorso ai concimi di sintesi.

 

“L’approvazione di queste norme è per noi un segnale politico forte e di indirizzo per il settore del biogas agricolo – ha commento Piero Gattoni, Presidente del CIB – Consorzio Italiano Bioga  – Si premiano gli sforzi compiuti negli ultimi quindici anni, durante i quali sono stati investiti oltre 4 miliardi e generati oltre 12 mila posti di lavori stabili. Si tratta di un primo importantissimo passo per dare continuità al patrimonio infrastrutturale strategico realizzato dalle aziende agricole che, investendo in tecnologia e sostenibilità, hanno implementato negli anni, un modello di economia circolare in agricoltura, divenuto un’eccellenza del nostro ‘made in Italy’. A ciò si aggiunge il riconoscimento di uno dei principi fondanti del Biogasfattobene […] L’impiego del digestato, unito a tecnologie e pratiche agronomiche innovative, può favorire la ricarbonizzazione dei suoli contribuendo al contrasto dei cambiamenti climatici”.

 

 

LINK :http://www.rinnovabili.it/energia/legge-bilancio-2020-incentivi-biogas/

Modificato da bu$ine$$
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  • 1 mese dopo...
  • Lidl, in arrivo 5 camion Iveco alimentati a biometano

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  • Taglio delle emissioni e focus sull’economia circolare: realizzati grazie alla collaborazione con Iveco, Lc3 Trasporti ed Edison, i 5 nuovi mezzi alimentati a biometano saranno impiegati da Lidl per per il rifornimento dei punti vendita nel Nord Italia

Ottenibile da fonti rinnovabili, il biometano rappresenta un utile alleato verso la transizione energetica e l’economia circolare

(Rinnovabili.it) – Lidl allarga la sua flotta con cinque nuovi camion alimentati a biometano. Prodotti da Iveco insieme a Lc3 Trasporti ed Edison, i nuovi tir Stralis Np 460Cv Cng  sono stati svelati ieri presso il centro logistico Lidl di Somaglia (Lodi) e verranno impiegati per il rifornimento dei punti vendita nel Nord Italia. 

Siamo molto orgogliosi di essere la prima azienda retail italiana a impiegare i nuovissimi mezzi alimentati a biometano, un combustibile che promuove un modello economico fondato su sostenibilità e circolarità delle risorse – ha dichiarato Pietro Rocchi, amministratore delegato Vendite e Logistica Lidl Italia – Come obiettivo di lungo periodo, vogliamo gradualmente passare da un trasporto principalmente basato su combustibili fossili, a combustibili alternativi ad emissioni ridotte di CO2, come il biometano e il gas naturale liquido (Lng), che già impieghiamo con una nutrita flotta di mezzi”.

Questo carburante è ottenuto dal biogas a seguito di un processo di raffinazione e purificazione. La possibilità di usare scarti agricoli, reflui zootecnici, rifiuti agroindustriali e fanghi come materie prime rendono il biofuel finale una perfetta risorsa dell’economia circolare.  Secondo le stime di Enea, solamente la frazione organica dei rifiuti solidi urbani permetterebbe di produrre entro il 2030, da 430 a 860 milioni di metri cubi di biometano, pari allo 0,6%-1,1% dell’attuale consumo di gas fossile. Ancora meglio se si guarda al settore agricolo: biomasse di scarto di origine agricola e zootecnica o biomasse vegetali e sottoprodotti potrebbero fornire, secondo il Consorzio Italiano Biogas e Crpa, fino a 8,5 miliardi di metri cubi di biometano al 2030. 

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  • 5 mesi dopo...
  • 8 mesi dopo...

Eni: acquisisce FRI-EL Biogas, leader Italia produzione biogas 22/03/2021 12:25 - MF-DJ

ROMA (MF-DJ)--Eni, attraverso Ecofuel, la societa'' di Eni deputata a gestire gli investimenti nell''economia circolare, e FRI-EL Green Power, holding della famiglia Gostner leader nei settori della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, hanno raggiunto un accordo per l''acquisizione da parte di Eni della societa'' FRI-EL Biogas Holding, leader italiana nel settore della produzione di biogas. FRI-EL Biogas Holding, informa una nota, possiede 21 impianti per la generazione di energia elettrica da biogas e un impianto per il trattamento della Forsu - la frazione organica dei rifiuti solidi urbani - che Eni intende convertire alla produzione di biometano, con l''obiettivo di immettere in rete, a regime, oltre 50 milioni di metri cubi anno. Con questa acquisizione Eni rafforza la propria crescita nell''economica circolare ponendo le basi per diventare il primo produttore di bio-metano in Italia. L''operazione rientra nell''ambito della piu'' ampia strategia di decarbonizzazione di Eni, che prevede l''obiettivo del totale abbattimento delle emissioni di processi industriali e prodotti al 2050, e rappresenta una delle leve per una rapida crescita delle produzioni rinnovabili al fine di mettere a disposizione dei propri clienti una quota crescente di prodotti green e bio (biocarburanti liquidi e bio-metano), e si integra con l''incremento delle stazioni di servizio Eni che erogheranno CNG (Compressed Natural Gas) e LNG (Liquefied Natural Gas) sulla rete italiana. "Con questa operazione abbiamo posto le basi per una forte crescita nel settore del biometano - ha dichiarato Claudio Descalzi, a.d. di Eni - che verra'' distribuito nelle stazioni di servizio Eni, sia come gas naturale compresso che come gas naturale liquefatto. Un''area di business per noi strategica nel percorso di completo abbattimento delle nostre emissioni, e un contributo rilevante alla decarbonizzazione dei trasporti e all''offerta di prodotti sostenibili ai nostri Clienti. Il cammino che abbiamo delineato nella nostra strategia prosegue con un nuovo e importante elemento di concretezza". L''accordo e'' soggetto ad alcune condizioni sospensive, tra cui l''autorizzazione delle autorita'' Antitrust competenti.
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Sarebbe ora utile capire se oltre a Eni si muovono anche gruppi medio piccoli e cominciano a raggruppare impianti biogas a fine incentivazione per girarli a bioetanolo...che Dite?

Può essere la mossa definitiva?

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  • 2 mesi dopo...
Il 27/5/2021 Alle 19:12, 409 vario ha scritto:

Con 120 capi in lattazione più la rimonta quanti KW si ottengono ? Gli animali sono su lettiera permanente 

Bhe con 250/300 vacche in  lattazione sei sui 190 kw, con 450/500 sei sui 300 kw. Alimentazione 70% reflui zootecnici e il 30 %triticali e mais seconda semina. Dove consegno il latte io abbiamo fatto un biogas da 1 Mw 100% liquame ma con il liquame di quasi tutti i soci con annesso denitrificatore per abbassare i nitrati. Più o meno le dimensioni sono queste grossomodo

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Bhe con 250/300 vacche in  lattazione sei sui 190 kw, con 450/500 sei sui 300 kw. Alimentazione 70% reflui zootecnici e il 30 %triticali e mais seconda semina. Dove consegno il latte io abbiamo fatto un biogas da 1 Mw 100% liquame ma con il liquame di quasi tutti i soci con annesso denitrificatore per abbassare i nitrati. Più o meno le dimensioni sono queste grossomodo
Per curiosità che dimensioni hanno i digestori per 1 mega a liquame?

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12 ore fa, Fuzzy3 ha scritto:

Per curiosità che dimensioni hanno i digestori per 1 mega a liquame?

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Sono 4 vasche da 250 kw... se mi chiedi però le dimensioni in metri cubi sinceramente non lo so 

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Io solo liquame 250 kw digestore da circa 3000mc....
Fai le proporzioni.... Ma i mega mettono anche biomasse.... E riducono volumi.....
Si appunto per quello ero curioso di sapere la dimensione di un impianto da mega a solo liquame, immagino avrà un assorbimento doppio rispetto ad uno alimentato a insilati

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5 minuti fa, Fuzzy3 ha scritto:

Si appunto per quello ero curioso di sapere la dimensione di un impianto da mega a solo liquame, immagino avrà un assorbimento doppio rispetto ad uno alimentato a insilati

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Ho fatto il tirocinio in un impianto da 1 mega consortile.....usavano sia liquame che letame oltre a 3t giorno di sottoprodotti dell' industria agroalimentari

2 vasche di raccolta dei liquami con separatore da 790mc cadauna

2 vasche di miscelazione da 235

2 digestori da 3700mc

4 stoccaggi temporaneo per il separatore del digestato da 550mc/cadauna

2 stoccaggi finali da 4100mc

Il grosso del liquame si muove in linea interrata 

 

 

 

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  • 3 settimane dopo...

A letame non funziona bene, il biogas e biometano sempre meglio farlo con razione mista mai solo liquami ma sempre insilati, sottoprodotti e pastone integnando con paglia e fieno perchè l'acetato e quindi poi il metano viene dalla fibra e il restante dagli amidi. Non credete nei monoalimenti.

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reputo il biogas un opportunità da perseguire, ma aborro i grandi impianti in particolare quelli solo a biomasse senza un metro cubo di refluo....
imho il futuro saranno i piccoli impianti, tutti, anche i piccoli allevatori, devono essere messi in condizione di poter sfruttare i reflui e i prodotti della propria azienda...
 
quando alla fine del 2009 chiesi preventivi a ditte di impianti, molti nemmeno mi presero in considerazione...
da aprile sono in parallelo con un 250kw alimentato esclusivamente da liquame suino dell'allevamento....


L'avevo scritto 10 anni fa....

Qui da noi in zona ho visto un paio di stalle da 350/400 vacche (ad occhio) che stanno facendo vascone del biogas... sapete se c'è qualche nuovo incentivo? Mi sembra strano che si mettano a farlo ora...


Sotto i 300kw con determinate condizioni prendi 0,233...

A letame non funziona bene, il biogas e biometano sempre meglio farlo con razione mista mai solo liquami ma sempre insilati, sottoprodotti e pastone integnando con paglia e fieno perchè l'acetato e quindi poi il metano viene dalla fibra e il restante dagli amidi. Non credete nei monoalimenti.



Dal 93 che faccio biogas con solo liquame
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