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Concimazione vigneto (piccolo conto economico)


matteodc

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2 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Ok capo, quindi adesso torno indietro e mi rileggo tutte le storie di ale e cultivar, tutta roba che ho criticato così mi faccio una coltura e magari serve qualcosa... emoji16.png

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Ehmmm...non per fare il rompipalle di professione (seppur diventerei ricco se mi pagassero..), ma se è una caratteristica del clone, l'unica soluzione è l'estirpo, l'innesto o la convivenza. Ma secondo te cos'è che manca al grappolo? Porta pochi acini? O cadono? È corto il rachide? Ci son pochi grappoli perché le gemme son cieche? O le gemme fanno pochi germogli? Dare consigli on line è la peggior cosa, a volte fai solo confusione. Chiama un tecnico in campagna (non quello del boro...??) e vedi con lui. Chiamane anche un altro per sicurezza..

Alla fine, prima di farti pippe con boro, zinco e menate varie, fai come dice CBO. Fatti dire clone e portainnesto e una bella analisi del terreno con un campionamento ben fatto (se non sai, informati, il modo con cui raccogli il campione da analizzare è fondamentale). Non ti offendere, nemmeno io saprei fare un campionamento senza rileggermi la procedura. È che spesso si danno per scontato cose che sembrano banali ma non lo sono per nulla.

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Detto che sono d'accordo con Cbo, nel senso che, ad una domanda del genere, si può rispondere solo con analisi del terreno incrociate col portainnesto, tagliare il cotico può essere una buona soluzione, al di là del drenaggio, anche per tagliare le radici, che male non fa mai, anzi. Come lo si fa nei frutteti vale anche in vigneto. Occhio ad eccedere con l'azoto, è un attimo trovarsi con un vasto assortimento di malattie e tralci immaturi.
No ne, con le analisi del terreno non riesci ad essere preciso sull'azoto e quella fogliare più precosa la fai a giugno. La storia del legno 8mmaturo è perché c'è troppo ombreggiamento e competizione ma data dalla spinta dei portainnesti o dalla fertilità di fondo. Adesso dai una passata di azoto ma poi la gemma si fa con luce, fotosintesi e zuccheri quindi più con la chiona che non con radici e risorse azotate. Ma se si hanno piante stracariche di uva è il.motore gemma che sballa ormonalmente e in energia. Meno uva e meno tralci la pianta dura di più
Il grande problrma poi è la potatura che è diventata troppo anticipata, i tagli prima di gennaio fanno male come quelli prima di luglio.

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Ehmmm...non per fare il rompipalle di professione (seppur diventerei ricco se mi pagassero..), ma se è una caratteristica del clone, l'unica soluzione è l'estirpo, l'innesto o la convivenza. Ma secondo te cos'è che manca al grappolo? Porta pochi acini? O cadono? È corto il rachide? Ci son pochi grappoli perché le gemme son cieche? O le gemme fanno pochi germogli? Dare consigli on line è la peggior cosa, a volte fai solo confusione. Chiama un tecnico in campagna (non quello del boro...) e vedi con lui. Chiamane anche un altro per sicurezza..
Alla fine, prima di farti pippe con boro, zinco e menate varie, fai come dice CBO. Fatti dire clone e portainnesto e una bella analisi del terreno con un campionamento ben fatto (se non sai, informati, il modo con cui raccogli il campione da analizzare è fondamentale). Non ti offendere, nemmeno io saprei fare un campionamento senza rileggermi la procedura. È che spesso si danno per scontato cose che sembrano banali ma non lo sono per nulla.
Non lo so, ho dato un'occhiata veloce in pre vendemmia, mi sembravano grappoli piccoli nel senso con pochi acini, erano belli dorati (anche xke la vegetazione non è molta e quindi prendono parecchio sole) e con chicchi relativamente belli, ma pochi in numero.

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14 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Non lo so, ho dato un'occhiata veloce in pre vendemmia, mi sembravano grappoli piccoli nel senso con pochi acini, erano belli dorati (anche xke la vegetazione non è molta e quindi prendono parecchio sole) e con chicchi relativamente belli, ma pochi in numero.

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Questo è quello che c'è scritto nel sacco del boro che uso io. Però lo ripeto: se è il clone fattene una ragione e fai le analisi del terreno, ancor meglio le fogliari e il top assoluto è l'analisi del picciolo.

15704661331277319918065851734950.jpg

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  • 2 settimane dopo...
FERROUMATO

FERROUMATO FERROUMATO  = Prodotti ammessi in agricoltura biologica

Concime organico azotato. Miscela di concimi organici azotati con microelementi (Ferro).

Caratteristiche

Formulazione: Pellet

Tipo di trattamento: Concimazione di copertura, Al terreno, Pre-semina / Pre-trapianto

Tipo di fertilizzante: Concimi organici - Concimi organici azotati

Composizione

  • 3 % Azoto organico
  • 3 % Anidride fosforica
  • 7,5 % Anidride solforica
  • 10 % Ferro
  • 16 % Carbonio organico
  • 4,5 % Carbonio umico e fulvico (HA+FA)

COMPOSIZIONE
FERROUMATO
FERROUMATO
FERROUMATO
PRODOTTO PER REAZIONE NATURALE
CONCIME ORGANICO NP
MISCELA DI CONCIMI ORGANICI NP (SO3)
CON FERRO (Fe)
3-3 (7,5)
EXPORT
EXPORT
10%
FERRO
CONCIME ORGANICO AZOTATO
MISCELA DI CONCIMI ORGANICI AZOTATI CON MICROELEMENTI (FERRO)
∞ Maggiore persistenza di azione e capacità di rilascio nel tempo.
∞ Contiene il 10% di Ferro chelato naturalmente.
∞ Indicato per le colture arboree e per i vigneti, per le colture erbacee.
Applicazione
al terreno
Dose media
d'impiego
4-8
q/Ha
CARATTERISTICHE
FERROUMATO è un concime organico NP con Azoto e Fosforo di origine naturale ed interamente in
forma organica, con Ferro e Zolfo ad azione rinverdente ed acidificante. Il prodotto si completa anche
grazie alla presenza di microelementi. La peculiarità del prodotto è quella di permettere una interazione
umo-minerale grazie alla presenza di sostanze umiche tra la sostanza organica selezionata, con il Ferro
e lo Zolfo (complessati naturalmente) così da ottenere nel tempo una buona azione acidificante e
rinverdente. Grazie a tale meccanismo, FERROUMATO, riesce ad avere una specifica azione nutritiva per
consentire il miglior assorbimento oltre che del Ferro e dello Zolfo, anche di tutti i microelementi, presenti
nel concime o immobilizzati nel terreno. Infatti grazie alle ottimali condizioni di pH intorno al capillizio radicale della pianta molti nutritivi, che
per reazione alcalina del terreno, non possono essere assorbiti, vengono rimobilizzati e resi disponibili per le colture. Per le colture arboree e
per i vigneti il momento migliore per la distribuzione di FERROUMATO è indicativamente dopo la raccolta o alla ripresa vegetativa primaverile,
con l’accortezza di interrare il prodotto e se il terreno è inerbito, di spargerlo prima dello sfalcio.

COMPONENTI ORGANICHE
Letame essiccato, pennone
AZOTO (N) organico
3%
ANIDRIDE FOSFORICA (P2 05) Totale
3%
COMPONENTI MINERALI
ANIDRIDE SOLFORICA (SO3) Totale
7,5%
Sale di Ferro (solfato, carbonato).
FERRO (FE) Totale
10%
CARBONIO ORGANICO (C)
16%
FORMULAZIONE
25%
TASSO DI UMIFICAZIONE
CARBONIO ORGANICO (C) UMICO E FULVICO (HA+FA)
4,5%
Pellettato
C/N
5,3
CONFEZIONI
kg 25
COLTURE
PERIODO APPLICAZIONE
DOSE
AGRUMI
Autunno, inverno
6-8 q/Ha
VITE DA VINO
Inizio primavera, post raccolta, autunno
6-8 q/Ha
VITE DA TAVOLA
Autunno, inverno
8-12 q/Ha
PESCO, ACTINIDIA
Inizio primavera, post raccolta, autunno
8-10 q/Ha
MELO, PERO
Inizio primavera, post raccolta, autunno
4-8 q/Ha
SUSINO, CILIEGIO, ALBICOCCO
Inizio primavera, post raccolta, autunno
5-8 q/Ha
FRAGOLA
In presemina o pretrapianto
4-8 q/Ha
COLTURE ERBACEE
In presemina o pretrapianto
4-8 q/Ha
ORTIVE A PIENO CAMPO
In presemina o pretrapianto
4-8 q/Ha
COLTURE PROTETTE
In presemina o pretrapianto
30-60 kg/1000 mq
COLTURE FLORICOLE
In presemina o pretrapianto
40-80 kg/1000 mq
PIANTE DA FRONDA VERDE
In presemina o pretrapianto
100-150 kg/1000 mq
SIEPI E ORNAMENTALI
Autunno, fine inverno
80-150 kg/1000 mq

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Nessuno ha mai provato sta roba ??

Nel reparto giallume son 3 anni ormai che spendo soldi e tempo senza risolvere il problema , oggi 1 Kg. a pianta (sesto 3.20 x 1.20) dopo aver messo sotto al gocciolatore in funzione 20 grammi di sequestrene ..

??se non fonzia mi impicco !!

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5 minuti fa, martinaz ha scritto:

Nessuno ha mai provato sta roba ??

Nel reparto giallume son 3 anni ormai che spendo soldi e tempo senza risolvere il problema , oggi 1 Kg. a pianta (sesto 3.20 x 1.20) dopo aver messo sotto al gocciolatore in funzione 20 grammi di sequestrene ..

??se non fonzia mi impicco !!

ferro chelato in fertirrigazione con acidi umici e fulvici lo hai già provato? nei nostri terreni i granulari con tanto ferro hai un risultato scarso rispetto le aspettative, molto rimane insolubile 

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1 ora fa, martinaz ha scritto:

Nessuno ha mai provato sta roba ??

Nel reparto giallume son 3 anni ormai che spendo soldi e tempo senza risolvere il problema , oggi 1 Kg. a pianta (sesto 3.20 x 1.20) dopo aver messo sotto al gocciolatore in funzione 20 grammi di sequestrene ..

??se non fonzia mi impicco !!

A parte che il sequestrene costa la follia, spesso il problema del ferro è che non viene assorbito perché bloccato nel terreno. Io ho problemi di clorosi molto pesanti e diffusi (caratteristici della zona). Le analisi dicono che il ferro c'è nel terreno. I fogliari, ovviamente, sono come acqua fresca. Quest'anno ho fatto blocchi alternati con e senza somministrazione di acidi fulvici in granuli, 15 giorni fa, da ripetere ad inizio primavera (totale 4 q.li/ha, 100euro/q.le...). In una piccola parcella ho dato il ferro con palo iniettore a 10gr/pianta, che ripeterò, stessa dose, ad inizio stagione. Ferro chelato EDDHA con una frazione orto-orto di 4,8, quindi un buon prodotto. Nonostante ciò, credo che non otterrò nulla in quanto, appunto, il problema è che non verrà assorbito.

Questo per dire di non aspettarti miracoli dal sequestrene.

Non so quanto costi il prodotto che hai postato ma il concetto è corretto: concimare assieme ad acidi unici e, soprattutto, fulvici. 

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2 ore fa, martinaz ha scritto:

Nessuno ha mai provato sta roba ??

Nel reparto giallume son 3 anni ormai che spendo soldi e tempo senza risolvere il problema , oggi 1 Kg. a pianta (sesto 3.20 x 1.20) dopo aver messo sotto al gocciolatore in funzione 20 grammi di sequestrene ..

??se non fonzia mi impicco !!

Io quest'anno nel veneziano ho scaricato 3 ql/ha di questo e lo riprendo con 1.5 qol/ha a marzo p.v. nella fascia ingiallita quest'anno. Sfuso 240 ql trattato a 27 eurini/ql i.e.

https://www.fomet.it/it/prodotti/fertilizzanti-minerali/33-fermag-plusr.html

Sei andato giu' pesante anche di portafoglio.

Comunque Scam fa ottimi prodotti.

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3 ore fa, martinaz ha scritto:

Nessuno ha mai provato sta roba ??

Nel reparto giallume son 3 anni ormai che spendo soldi e tempo senza risolvere il problema , oggi 1 Kg. a pianta (sesto 3.20 x 1.20) dopo aver messo sotto al gocciolatore in funzione 20 grammi di sequestrene ..

??se non fonzia mi impicco !!

Prima di impiccarti, ti consiglio vivamente di considerare il pH del terreno.

I nostri terreni romagnoli hanno un pH basico compreso fa 7,7/8,5.....che rende difficilmente assimilabile il ferro ed altri elementi. 

Forse l uovo di colombo sarebbe somministrare del volgarissimo zolfo ventilato a terra o aghi di pino.

A volte la soluzione è più facile di quello che uno pensa 

Zolfo ventilato 95% siciliano lo si trova a circa 1euro kg., In quantità sicuramente a meno..secondo me una prova la farei....1kg per pianta d inverno così viene assorbito dal terreno dovrebbe fare differenza

Modificato da ALAN.F
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42 minuti fa, CBO ha scritto:

Io quest'anno nel veneziano ho scaricato 3 ql/ha di questo e lo riprendo con 1.5 qol/ha a marzo p.v. nella fascia ingiallita quest'anno. Sfuso 240 ql trattato a 27 eurini/ql i.e.

https://www.fomet.it/it/prodotti/fertilizzanti-minerali/33-fermag-plusr.html

Sei andato giu' pesante anche di portafoglio.

Comunque Scam fa ottimi prodotti.

ph e calcare attivo nei tuoi terreni? csc e % argilla ?...scam ottimi però per me in romagna dare ferro al terreno in granuli sono soldi quasi buttati, con la manichetta è diverso già, per chi non ha irrigazione rimangono solo i fogliari (sempre veicolati) e fare concimazioni organiche 

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Cmq il reparto giallume è una striscia trasversale di 20\30 metri che mi prende quasi tutte le fila , in totale nemmeno le ho contate , so di certo che circa 6 Q. li ho distribuiti a terra manualmente con paletta 1Kg. pianta ..

primo anno.con ferro chelato EDDHA problema poi ricomparso l'anno seguente ....

secondo anno  prodotto Timac per acidificare in fertirr. alternato a ferro EDDHA , l'anno seguente forse ancora peggio (cioè 2019)

st'anno solfato ferroso + acido citrico in fertirr. alternato a ferro chelato ma non mi convince ..poi oggi provo pure questa carta del ferroumato , come si dice da me "a starò d'avdéé*

 

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5 minuti fa, martinaz ha scritto:

Cmq il reparto giallume è una striscia trasversale di 20\30 metri che mi prende quasi tutte le fila , in totale nemmeno le ho contate , so di certo che circa 6 Q. li ho distribuiti a terra manualmente con paletta 1Kg. pianta ..

primo anno.con ferro chelato EDDHA problema poi ricomparso l'anno seguente ....

secondo anno  prodotto Timac per acidificare in fertirr. alternato a ferro EDDHA , l'anno seguente forse ancora peggio (cioè 2019)

st'anno solfato ferroso + acido citrico in fertirr. alternato a ferro chelato ma non mi convince ..poi oggi provo pure questa carta del ferroumato , come si dice da me "a starò d'avdéé*

 

Dato che non è tanto proverei lo zolfo ventilato a dose generosa che ti ho detto.

Arriva anche online, 40/50gr x metro quadro......3/4pugni per pianta e via.

Con 30euro. Ti cavi lo sfizio 

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7 ore fa, PGS 35 ha scritto:

ph e calcare attivo nei tuoi terreni? csc e % argilla ?...scam ottimi però per me in romagna dare ferro al terreno in granuli sono soldi quasi buttati, con la manichetta è diverso già, per chi non ha irrigazione rimangono solo i fogliari (sempre veicolati) e fare concimazioni organiche 

Il punto è questo. Non serve ferro, serve fare in modo che la pianta lo assimili. Son due cose molto diverse. Anche lo zolfo di Alan è, teoricamente, una soluzione corretta, a dosi anche maggiori.

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7 ore fa, martinaz ha scritto:

Cmq il reparto giallume è una striscia trasversale di 20\30 metri che mi prende quasi tutte le fila , in totale nemmeno le ho contate , so di certo che circa 6 Q. li ho distribuiti a terra manualmente con paletta 1Kg. pianta ..

primo anno.con ferro chelato EDDHA problema poi ricomparso l'anno seguente ....

secondo anno  prodotto Timac per acidificare in fertirr. alternato a ferro EDDHA , l'anno seguente forse ancora peggio (cioè 2019)

st'anno solfato ferroso + acido citrico in fertirr. alternato a ferro chelato ma non mi convince ..poi oggi provo pure questa carta del ferroumato , come si dice da me "a starò d'avdéé*

 

Che frazione orto-orto aveva il ferro che hai dato? Ad ogni modo, il sequestrene costa un botto ma sei certo della qualità.

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Mio padre sull'Abate sono anni che spara il ferro chelato con l'interratore, circa 5gr pianta e non ha più nessun problema di clorosi. Il ferro funziona di norma ma costa parecchio, nel melone sarebbe da fare anche tutte le settimane ma arrivi alla fine che ti sei mangiato il raccolto quindi optiamo per massimo due interventi in fertirrigazione, e già il giorno dopo lì trovi molto più verdi

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22 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Mio padre sull'Abate sono anni che spara il ferro chelato con l'interratore, circa 5gr pianta e non ha più nessun problema di clorosi. Il ferro funziona di norma ma costa parecchio, nel melone sarebbe da fare anche tutte le settimane ma arrivi alla fine che ti sei mangiato il raccolto quindi optiamo per massimo due interventi in fertirrigazione, e già il giorno dopo lì trovi molto più verdi

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gianni e poi i tuoi terreni per la clorosi sono molto più facili da gestire, farlo già da te a senso, esempio io ho terreni con 45% argilla e 45% limo csc da 24 calcare attivo alle stelle e so intorno al 1,8... se butto ferro granulare diventa sasso, anche i chelatati liquidi migliorano ma di poco, martinaz ha proprio centrato il segno, bisogna rendere disponibile il ferro acidificando, ergo so e acidi umici e fulvici, poi il resto del lavoro lo fa la pianta acidificando la rizosfera però una mano bisogna dargliela...lo zolfo ha effetto molto momentaneo perché viene subito dilavato però potrebbe essere un idea in primavera, comunque io vado controcorrente qui ma i fogliari non li denigro una mano la danno sempre ho visto

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forse ripeto concetto già espresso da qualcuno: senza la possibilità di assimilare, puoi buttar quello che vuoi ma la pianta non migliora.

per assimilare, la pianta necessita di carbonio, sostanza organica, che rendono biodisponibili le sostanze presenti nel terreno.

E, dal mio punto di vista, parlare di azoto, in senso stretto, è assolutamente fuorviante perchè non si crea equilibrio nel vigneto.

andiamo a lavorare sulla struttura, sulla sostanza organica, sull'umificazione: sappiamo bene che negli ultimi 50 anni l'Italia ha perso quasi tutto il suo potenziale di fertilità, a causa del depauperamento di sostanza organica.

 

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1 ora fa, Gianni il Folle ha scritto:

Mio padre sull'Abate sono anni che spara il ferro chelato con l'interratore, circa 5gr pianta e non ha più nessun problema di clorosi. Il ferro funziona di norma ma costa parecchio, nel melone sarebbe da fare anche tutte le settimane ma arrivi alla fine che ti sei mangiato il raccolto quindi optiamo per massimo due interventi in fertirrigazione, e già il giorno dopo lì trovi molto più verdi

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C'è clorosi e clorosi. Da me il ferro c'è, analisi alla mano, ma non viene assimilato. I fogliari, da me, sono come acqua fresca, e non è un modo di dire. In altri areali, con due colpi di fogliare risolvi.

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26 minuti fa, Francesco F. ha scritto:

forse ripeto concetto già espresso da qualcuno: senza la possibilità di assimilare, puoi buttar quello che vuoi ma la pianta non migliora.

per assimilare, la pianta necessita di carbonio, sostanza organica, che rendono biodisponibili le sostanze presenti nel terreno.

E, dal mio punto di vista, parlare di azoto, in senso stretto, è assolutamente fuorviante perchè non si crea equilibrio nel vigneto.

andiamo a lavorare sulla struttura, sulla sostanza organica, sull'umificazione: sappiamo bene che negli ultimi 50 anni l'Italia ha perso quasi tutto il suo potenziale di fertilità, a causa del depauperamento di sostanza organica.

 

Io ho una sostanza organica molto elevata, tra i 4,5 e i 5,3 nonostante il terreno sia a frutteto da 50 anni. Eppure non basta. Ovviamente ho il calcare attivo alto, visti i sassi che ho, ma non quanto ci si aspetterebbe e il ph è intorno al 7,8.

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14 ore fa, alefriuli ha scritto:

Che frazione orto-orto aveva il ferro che hai dato? Ad ogni modo, il sequestrene costa un botto ma sei certo della qualità.

Sò gnorante ...che intendi per frazione ?

cmq non potrei dirtelo le confezioni vuote sono bell'è che sparite...l'ultima che ho in casa è Sequestrene della Singenta..credo...

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1 ora fa, martinaz ha scritto:

Sò gnorante ...che intendi per frazione ?

cmq non potrei dirtelo le confezioni vuote sono bell'è che sparite...l'ultima che ho in casa è Sequestrene della Singenta..credo...

Il ferro è suddiviso in due parti. Una parte è detta "orto-orto" ed è quella più facilmente assimilabile, l'altra è la "orto-paro", che è molto più difficile da assorbire e si fissa facilmente al terreno. Solitamente le soluzioni in vendita sono al 6% di ferro. Un buon ferro è considerato tale, al di là dell'agente chelante, se la frazione orto-orto è maggiore/uguale al 4,8%. Non chiedermi oltre,  non so nulla di più.

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Il ferro è suddiviso in due parti. Una parte è detta "orto-orto" ed è quella più facilmente assimilabile, l'altra è la "orto-paro", che è molto più difficile da assorbire e si fissa facilmente al terreno. Solitamente le soluzioni in vendita sono al 6% di ferro. Un buon ferro è considerato tale, al di là dell'agente chelante, se la frazione orto-orto è maggiore/uguale al 4,8%. Non chiedermi oltre,  non so nulla di più.
È il.modo in cui si fissa all'agente chelante che lo deve appunto.chelare prendere con le chele. L'agente chelante serve e non sono tutti uguali. Serve tantissimo acidificare e dare organico a piene mani con inerb8mento fondamentale. Ma non è possibile che sia solo il ferro c'é altro. Fogliare aiuta molto di più ma la clorosi resta una palla al piede anche per via dei portainnesti.

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