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Lavoro dipendente e agricoltura


Newngel

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Ciao a tutti,

 

ho letto molti post interessanti circa l’avvio di imprese agricola e volevo chiederti delle informazioni.

 

La mia famiglia possiede delle terre e tutti noi lavoriamo da dipendenti e l’attività agricola non è la nostra principale fonte di reddito – ahimè.

 

Essendo ancora relativamente giovane, pensavo a come poter diventare coltivatore diretto o imprenditore agricolo. Premetto che sono lavoratore a tempo pieno.

 

Premetto che non ho alcun titolo di proprietà sulla terra, i cui proprietari sono i miei familiari. Vorrei inoltre mantenere il mio lavoro attuale.

 

Come potrei fare per divenire CD o IAP? C’è qualche possibilità? Avevo intenzione di divenirlo anche per poter acquistare dei macchinari agricoli necessari alla coltivazione dei miei ettari e per poter eventualmente edificare un domani sui miei poderi.

 

Premetto che sono laureato ma non in discipline agrarie.

 

Grazie a tutti

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Per diventare IAP devi dedicare all'attività agricola almeno il 50% del tuo tempo, devi ricavarne almeno il 50% del tuo reddito. Devi avere un titolo di studio inerente al settore agricolo e se non ce l'hai, devi fare almeno due anni di pratica in modo che ti certifichi le tue conoscenze, competenze e abilita. Ti devi rivolgere agli uffici STAP (servizi tecnici agricoltura provinciali).

Il CD deve avere almeno 1/3 della forza lavoro richiesta, sua (sia la sua personale che famigliare). Quindi con 2 lavoratori (es. imprenditore e figlio) + 3 dipendenti sei CD. Però ti devi rivolgere sempre agli uffici STAP.

Detto ciò, non penso che riesca ad avere il titolo di IAP...quanta terra possiedi?

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Nella tua pisizione puoi lavorare e aprire partita iva agricola non devi pagare contributi e puoi acquistare o vendere quello che vuoi cone imprenditore agricolo. Non essendo cd o iap non hai le agevolazioni riservate a queste categoria ossia l'1% per acquisto terreno oppure prelazione agraria

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Nella tua pisizione puoi lavorare e aprire partita iva agricola non devi pagare contributi e puoi acquistare o vendere quello che vuoi cone imprenditore agricolo. Non essendo cd o iap non hai le agevolazioni riservate a queste categoria ossia l'1% per acquisto terreno oppure prelazione agraria

 

proprio quello che mi serviva l'1% e la prelazione...

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io mi trovo in una situazione analoga, e vorrei che l'agricoltura diventasse il mio primo ed unico lavoro. pero con i ricavi medi attuali non riuscirei a pagare anche i contributi come cd. considerando che ho terra in collina e non irrigabile, cosa potrei fare per incrementare un po i ricavi rispetto alle colture tradizionali (grano duro e girasoli)? avevo pensato di provare con un ettaro di cipolla da seme il prossimo anno, ma so che per questa coltura i ricavi sono molto variabili di anno in anno. grazie per qualsiasi consiglio.

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Se per tempo pieno intendi 40 ore settimanali per un complessivo base di 1800 h/anno sei automaticamente escluso non solo dalla condizione di cd (prevalenza) e iap al 50% ma anche da quella di iap al 25% (zone svantaggiate e/o montane).

 

Un ula agricola vale 2200 h/anno. 1800*0,25= 450 h + 1800 = 2250 h/anno ovvero fuori parametro.

 

Forse ti proporanno un iscrizione con riserva (ex 5 ter) di cui qualcuno ha già scritto in un posto in precedenza (nessuna pratica, quella la fanno i professionisti. Quello che ti viene richiesto è la frequenza ad un corso di 150 h che qualcuno voleva anche togliere visto che è tanto inutile quanto dispendiosa).

 

Attenzione perchè se sfrutti la ppc e poi a fine del biennio non soddisfi i requisiti per l'iscrizione a iap son razzi amari perché sei soggetto a integrazione delle imposte. Occhio. Se poi (e chi non lo fa) hai fatto una domanda di primo insediamento magari (sempre) agganciata ad un ex 121 a mo di finanziamento allora i razzi amari sono anche di più visto che stiamo parlando di storno di tutte le somme:fiufiu:

 

Occhio.

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Se hai gia un altro lavoro hai una posizione inps questo ti preclude la possibilità di fare l'imprenditore agricolo a titolo prinncipale o il coltivatore diretto in quanto per certe figure è necessario aprire una nuova posizione inps che tu non puoi aprire perchè gia ce l'hai e l'iscrizione alla camera di commercio che non puoi fare perchè vorrebbe dire che fai l'attività imprenditoriale a titolo principale.

l'attività la puoi svolgere solo se lo fai con carattere di saltuarietà ed occasionalità e per il reddito che ne deriva se inferiore a 5000€ a livello previdenziale non devi fare nulla ma solo inserire questo reddito nella denuncia dei redditi al quadro altri redditi, se invece lo superi puoi arrivare fino al 49% del tuo reddito da lavoro dipendente però oltre a denunciare il reddito sulla tua denuncia dei redditi annuale devi anche fare dei versamenti all'inps.

Devi avvisare il tuo datore di lavoro circa il tipo di attività che vai a svolgere che ti deve autorizzare a fare tale lavoro e non ci devono essere conflitti di interesse fra primo e secondo lavoro (questa ultima parte vale per i dipendenti pubblici non so per i privati)

Infine essendo dipendente puoi avere quote di società ma non essere amministratore delle stesse o socio di maggioranza, puoi collaborare nell'attività di famiglia, ma in questo caso non so bene i termini entro i quali ti puoi muovere dentro l'azienda di famiglia.

Ma sei dipendente pubblico o privato?

Perchè credo che ci sono differenti normative a seconda dei casi.

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L'iscrizione alla camera di commercio è obbligatoria se si genera un volume d'affari superiore ai 7000 euro, come specificato nel link, che allego.

http://www.fisco7.it/2014/02/iscrizione-dellimprenditore-agricolo-nel-registro-delle-imprese/

Non è escusività degli IAP (o CD).

 

Non ho trovato riferimenti in merito per quanto riguarda i dipendenti di settore privato, sull'Obbligo di avvisare il datore di lavoro, se inizio a fare l'agricoltore come secondo lavoro.

Ammetto che ho guardato anni fa, quando ho iniziato a farlo come secondo lavoro, e non mi sono più aggiornato.

Riesci a darmi un riferimento di legge o simili ? Grazie

 

Altra cosa, io sono il titolare della mia Azienda Agricola (ovviamente anche amministratore, impiegato, e trattorista) anche se il mio lavoro principale è da dipendente in un'altra ditta.

Su una cosa sono certo, hai l'obbligo dei corsi (trattorista, fitofarmaci ... ecc) come gli IAP (salvo diverse disposizioni caso per caso)

 

Buon Lavoro !

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L'iscrizione alla camera di commercio è necessaria anche se si ha un reddito inferiore ai 7000€ però si usufruisce di gasolio agricolo

 

Un soggetto con reddito inferiore a 7000 € non è obbligato a iscriversi in camera di commercio, lo deve fare solo se intende chiedere il gasolio agevolato.

 

Punto uno. Punto due, dove sta scritto che avendo un posizione inps preesistente non possa ottenere la qualifica di iap o cd? Io eseguo la vendemmia meccanica per un signore che è tecnico radiologo in una struttura privata con contratto a 18 ore/settimanali ed è coltivatore diretto. Come la mettiamo?

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Un soggetto con reddito inferiore a 7000 € non è obbligato a iscriversi in camera di commercio, lo deve fare solo se intende chiedere il gasolio agevolato.

 

Punto uno. Punto due, dove sta scritto che avendo un posizione inps preesistente non possa ottenere la qualifica di iap o cd? Io eseguo la vendemmia meccanica per un signore che è tecnico radiologo in una struttura privata con contratto a 18 ore/settimanali ed è coltivatore diretto. Come la mettiamo?

 

beh 18h/sett sono la metà delle 40h/sett che svolgo io.. lì magri può subentrare il discorso della prevalenza...

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beh 18h/sett sono la metà delle 40h/sett che svolgo io.. lì magri può subentrare il discorso della prevalenza...

 

Certo che si e non solo per il fattore tempo ma anche per quello redittuale visto che con poco più di 2.3 ettari di vigneto gli verso ogni anno più o meno 50mila eurini di conferimento :ahhhhh:

 

Certo che non riguarda la tua situazione per la quale ho già scritto. Il mio intervento era rivolto a chi ha scritto che una posizione inps preesistente è preclusiva a priori per la qualifica di cd o di iap, affermazione del tutto erronea.

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Con 30 ore settimanali nel settore privato si puo' essere cd o iap?

 

30*46= 1380/2200 = 0,62 . Con un indice di questo genere pur utilizzando il massimale tempo (1800/2200) non ci sono le condizione per un cd o uno iap 50 ma solo per uno iap 25 che però si applica alle aree svantaggiate o montane.

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  • 4 anni dopo...
  • 2 settimane dopo...

Scusate e mi dilungo, ma io ho una situazione moolto particolare.

la nostra famiglia lavora da più di 100 anni dei terreni che sono di una fondazione religiosa (anche se non so se c'era prima la mia famiglia come mezzadri per un proprietario che poi le ha donate)

Nel 2002 sono venuti a ricontrollarle dal 1948 e il geometra vedendo le condizioni, ci ha fissato un canone di circa 50€/ha per 15 anni con contratto  in cui le clausole sono indicate con legge 203 del 1982.

nel 2017 ad un mese dalla scadenza ci dicono che volevano 250-300€/ha, allora leggendo il contratto e andando da un avvocato, ho risposto che il contratto si era autorinnovato alle stesse condizioni, perchè non ci avevano inviato disdetta l'anno prima,loro, non potendo dire nulla pur allungando di molto , perchè dicevano che non potevo registrarlo alla fine ho registrato quello di mio nonno.

Poi c'erano anche altri affittuari anziani che avevano lasciato, quindi io gli avevo fatto la proposta a 150€/ha per prendermele io e diventare imprenditore (all'epoca non lavoravo), Risposta," piuttosto ci facciamo crescere le spine" (incarogniti perchè secondo loro dovevo disdire il contratto di mio nonno e accettare 250€/ha) e mi dissero anche "tanto se non è oggi o domani tuo nonno...... e noi ci riprendiamo i terreni".

Adesso siccome tra le clausole della legge 203 c'è scritto che se c'è un erede coltivatore o imprenditore, nel caso di morte potrebbe subentrare nella coltivazione.

E qui il mio dilemma ora lavoro per un'azienda che costruisce macchine agricole part time, ho mezzo ettaro di uliveto, patente trattore, patentino agrofarmaci, partita iva senza iscrizione che avevo aperto per comprare il trattore e due trattori, potrei diventare coltivatore o imprenditore?

Siccome però sto sentendo che ci vogliono terreni, e nelle mie zone trovarne che non siano della chiesa (quindi sempre 250€/ha) o di privati, ma non vogliono contratti, come potrei fare? Ne avevamo trovati, io e mio padre, ma adesso che  è venuto a mancare per lavorarli mi servirebbe un trattore gommato.

Oppure ci sarebbe mia zia iscritta, ma inizialmente  aveva accettato  di riprendere l'affitto dei 12 ettari, ma adesso dice che  gli aumenterebbero le tasse da pagare,

vi risulta questo fatto? perchè lei non dovrebbe preoccuparsi di niente, affitto, spese, e tutto lo farei io.

Scusatemi la lungaggine e forse mi darete del pazzo (anche io lo penso, perchè lavorare, e poi non potersi neanche far intestare l'assegno quando consegni il grano è brutto), ma, mi piacciono i trattori, lavorare la terra e vedere i risultati, poi da quando sono piccolo ho visto questi terreni coltivati dalla mia famiglia , e cosa più importante le ultime cose con cui ho potuto ragionare con mio padre, era proprio il fatto di continuare e non darla vinta a quei 4 pezzenti dentro la curia.

 

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Scusate e mi dilungo, ma io ho una situazione moolto particolare.
la nostra famiglia lavora da più di 100 anni dei terreni che sono di una fondazione religiosa (anche se non so se c'era prima la mia famiglia come mezzadri per un proprietario che poi le ha donate)
Nel 2002 sono venuti a ricontrollarle dal 1948 e il geometra vedendo le condizioni, ci ha fissato un canone di circa 50€/ha per 15 anni con contratto  in cui le clausole sono indicate con legge 203 del 1982.
nel 2017 ad un mese dalla scadenza ci dicono che volevano 250-300€/ha, allora leggendo il contratto e andando da un avvocato, ho risposto che il contratto si era autorinnovato alle stesse condizioni, perchè non ci avevano inviato disdetta l'anno prima,loro, non potendo dire nulla pur allungando di molto , perchè dicevano che non potevo registrarlo alla fine ho registrato quello di mio nonno.
Poi c'erano anche altri affittuari anziani che avevano lasciato, quindi io gli avevo fatto la proposta a 150€/ha per prendermele io e diventare imprenditore (all'epoca non lavoravo), Risposta," piuttosto ci facciamo crescere le spine" (incarogniti perchè secondo loro dovevo disdire il contratto di mio nonno e accettare 250€/ha) e mi dissero anche "tanto se non è oggi o domani tuo nonno...... e noi ci riprendiamo i terreni".
Adesso siccome tra le clausole della legge 203 c'è scritto che se c'è un erede coltivatore o imprenditore, nel caso di morte potrebbe subentrare nella coltivazione.
E qui il mio dilemma ora lavoro per un'azienda che costruisce macchine agricole part time, ho mezzo ettaro di uliveto, patente trattore, patentino agrofarmaci, partita iva senza iscrizione che avevo aperto per comprare il trattore e due trattori, potrei diventare coltivatore o imprenditore?
Siccome però sto sentendo che ci vogliono terreni, e nelle mie zone trovarne che non siano della chiesa (quindi sempre 250€/ha) o di privati, ma non vogliono contratti, come potrei fare? Ne avevamo trovati, io e mio padre, ma adesso che  è venuto a mancare per lavorarli mi servirebbe un trattore gommato.
Oppure ci sarebbe mia zia iscritta, ma inizialmente  aveva accettato  di riprendere l'affitto dei 12 ettari, ma adesso dice che  gli aumenterebbero le tasse da pagare,
vi risulta questo fatto? perchè lei non dovrebbe preoccuparsi di niente, affitto, spese, e tutto lo farei io.
Scusatemi la lungaggine e forse mi darete del pazzo (anche io lo penso, perchè lavorare, e poi non potersi neanche far intestare l'assegno quando consegni il grano è brutto), ma, mi piacciono i trattori, lavorare la terra e vedere i risultati, poi da quando sono piccolo ho visto questi terreni coltivati dalla mia famiglia , e cosa più importante le ultime cose con cui ho potuto ragionare con mio padre, era proprio il fatto di continuare e non darla vinta a quei 4 pezzenti dentro la curia.
 

I saggi dicono “dove ci sono i preti fortuna non ne fai”
Di che superficie si parla?




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