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John Deere: le antiche origini


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John Deere: Le antiche origini

 

John Deere oggi, il produttore di macchine agricole per antonomasia, un nome familiare, oramai anche in Europa, anche ai profani di agricoltura e, tanto più, di macchine agricole.

I perché della familiarità diffusa delle macchine giallo verdi, sono da ricercarsi innanzitutto nella indiscussa capacità e determinazione di produrre macchine tecnologicamente all’avanguardia unitamente alla meritata fama di una proverbiale affidabilità, ma anche nel grande peso attribuito da sempre dai vertici JD alla comunicazione, sempre tesa a voler trasmettere agli utilizzatori la grande spinta e coerenza con cui la casa cerca di fornire i giusti mezzi ai professionisti dell’agricoltura.

Il fatto stesso che questa grande casa sia rimasta gelosamente legata al nome e cognome del fondatore a rappresentarla è sintomatico. Il vecchio John Deere (persona fisica), probabilmente non poteva neanche lontanamente immaginare quanto famoso e diffuso sarebbe divenuto il suo nome con il quale coniò (come spesso accade) il nome della sua modesta Ditta…. Nonostante quindi, col passare degli anni, la natura stessa di quest’azienda cambiava di dimensione, di diffusione, di fatturato, di obbiettivi …alcune cose sono rimaste immutate nel tempo: il nome e la filosofia.

 

La filosofia di John Deere, come uomo prima e come Azienda poi, si può riassumere nelle parole del vecchio: “ I will not put my name on an implemente that doesn’t have in it the best that is in me” - “non legherò mai il mio nome ad un prodotto che non porti in sé il meglio di me”, da qui, probabilmente, la consapevole scelta di mantenere Nome e Cognome ad identificare il marchio.

Grande coerenza poi anche nel mantenere l’immagine del cervo come logo, scelto dal fondatore fin dal 1876, ispirandosi all’assonanza del nome con quello, per l’appunto, del cervo (deer).

L’esigenza di depositare un marchio col quale stampigliare i versoi prodotti da John Deere era, soprattutto all’epoca, un’esigenza per proteggersi dalle imitazioni; dopo 39 anni di attività, aveva prodotto oltre 60.000 aratri.

Da allora, le successive evoluzioni dello stemma, furono sempre coerenti a quell’immagine, emblema di continuità ed affidabilità che ossessivamente la casa vuole trasmettere. Singolare il fatto che il cervo riportato nel logo del 1876, rappresentasse una razza di cervo originaria dell’Africa, solo nel primo restyling del logo avvenuto nel 1912, viene rappresentato un esemplare di cervo bianco originario del Nord America.

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Nel 1837 Il sign. John Deere di Moline (Illinois, vicino a Chicago) di professione fabbro, mette a punto un aratro (ovviamente per la trazione animale) forgiato di uno speciale acciaio la cui particolare caratteristica è quella di non aderire alle collose terre del Midwest; nel 1838 fonda la Ditta “John Deere”, nell’anno successivo produce e vende 10 esemplari di quell’aratro…Nel 1849 la Ditta conta 16 dipendenti e produce 2136 aratri. Dieci anni dopo il vecchio John passa la direzione della ditta passa al figlio ventunenne Charles Deere, e rimarrà in mano sua per 49 anni. Nel 1861 scoppia la guerra civile, i coltivatori del Midwest prosperano dovendo rifornire le milizie nordiste, il prezzo del grano aumenta così come le richieste del formidabile aratro “John Deere”, nel 1863 ha inizio la produzione, oltre al consueto aratro, di un moderno coltivatore. Sette anni dopo la produzione della John Deere Moline, ampliandosi, verte su diversi prodotti: aratri, erpici coltivatori, trivelle, seminatrici, vagoni. Nel 1872, nel pieno della depressione del 1870, il vecchio John Deere (ancora presidente della omonima ditta) viene eletto Sindaco di Moline, carica che manterrà per 2 anni; nel 1886, all’età di 82 anni, muore nella sua città.

L’azienda entra nel XXI secolo occupandosi prevalentemente di aratri, seminatrici, erpici …occorrerà attendere il 1918 prima che la “John Deere” entri nel settore dei trattori, e lo fa acquistando la fabbrica dove vengono prodotti i Waterloo Boy, dalla quale, in quell’anno, escono 5600 esemplari, contro i 35.000 Fordson prodotti dalla Ford Motor Company. Siamo alle porte delle prime, violente rivendicazioni sindacali e della grande depressione. Nel 1921 vengono venduti 79 Waterloo Boy. Nel 1923 la John Deere lancia il “model D” (38 hp, 1923-1953) con il classico schema a 2 cilindri orizzontali (il cui peculiare suono li identificherà col nomignolo di “poppins”) che caratterizzerà la produzione trattoristica di John Deere per 30 anni. La International Harverster lancia il “Farmall” nel 1924 col quale sbaraglierà il mercato dei trattori conquistandone il 60% nel giro di pochi anni. Nel 1927 viene prodotta la “n°2” , la prima mietitrebbia John Deere che, stranamente, anticipa di un anno il lancio della “n° 1”, più piccola della precedente. Già nel 1930, in america, esistono sei aziende di macchine agricole full-line: John Deere, IH, Case, Oliver, Allis-Chalmers, Minneapolis-Moline e Massey-Harris. Deere e IH dominano il mercato nella maggior parte delle categorie dei prodotti. Nel 1934 malgrado la depressione, l'azienda dà risalto allo sviluppo delle proprie macchine. Il trattore modello “A„ (33 hp-pto, 1934 – 1952) entra in produzione, poco dopo un modello simile ma più piccolo, il “B„ (25pto-hp, 1935-1952), saranno i trattori più popolari nella storia dell'azienda.

Entrambe i modelli mantengono il motore a cilindri orizzontali “poppins”, tale configurazione caratterizzerà l’intera produzione trattoristica John Deere fino al 1961.

Modificato da Andrea terratech
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  • 3 mesi dopo...

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