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23 ore fa, Anto97 ha scritto:


Si, dai primi di novembre


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Non lo sapevo....peccato però....magari l'avesse acquistata un azienda italiana....vabbè guarda Goldoni.... CNH intorno a loro fino alla fine ed all'ultimo la storia la sappiamo tutti....

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...
Il 19/12/2022 at 00:46, Trillium Farm ha scritto:

Adesso vi racconto di Kubota anni 70. Kubota mandava ingegneri dal Giappone qui in Ontario e così per il resto del Canada a parlare con rivenditori ed i loro clienti di come migliorare le macchine per le condizioni locali. Nessuno dei "Grandi" lo aveva mai fatto. Il mio rivenditore che rappresentava Kubota & Massey Ferguson, mi diceva che i compratori di Kubota li vedeva molto raramente, perchè non avevano guasti, mentre quelli di MF li conosceva per nome. Ovviamente uno scherzo, ma Kubota si guadagnò un'eccellente reputazione tanto che quando c'era una vendita all'asta di un agricoltore che andava in pensione i Kubota erano venduti già prima. Lo so perchè io avevo sempre sperato di accalappiarmene uno e mai ci riuscii.??

Confermo, da felice possessore di 2 Kubota. L'azienda giapponese in alcuni paesi affida delle macchine in uso ad alcuni agricoltori per verificare su campo come vanno. Tramite telemetria controllano molte cose e si confrontano con gli utilizzatori. Confondere Giappone con Cina ce ne passa!

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23 minuti fa, gimmo_rm ha scritto:

Confermo, da felice possessore di 2 Kubota. L'azienda giapponese in alcuni paesi affida delle macchine in uso ad alcuni agricoltori per verificare su campo come vanno. Tramite telemetria controllano molte cose e si confrontano con gli utilizzatori. Confondere Giappone con Cina ce ne passa!

io non generalizzerei, i Cinesi non sono da meno dei Giapponesi se vogliono fare le cose come si deve, lo dimostra il settore dell'automobile, ad oggi sono quelli che detengono più brevetti per nuove tecnologie, hanno capito che devono aprire centri ricerca in Europa e cosi stanno facendo attingendo personale da aziende di lustro, se lo fanno nelle auto non vedo il motivo per cui non possano farlo anche in agricoltura.

Anche Arbos/Lovol ha speso ore da terzisti intorno a Bologna per fare ore e test, lo fanno tutte le case, non è esclusiva di Kubota, come è prassi comprare i mezzi di altri costruttori per fare indagini e reverse engineering, come detto più volte il problema di Lovol è stato di scegliere le persone sbagliate (mia personale opinione)

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4 ore fa, gimmo_rm ha scritto:

Confermo, da felice possessore di 2 Kubota. L'azienda giapponese in alcuni paesi affida delle macchine in uso ad alcuni agricoltori per verificare su campo come vanno. Tramite telemetria controllano molte cose e si confrontano con gli utilizzatori. Confondere Giappone con Cina ce ne passa!

ma, ti dirò, la stessa cosa la fa il gruppo same-lamborghini-deutz/far. un'azienda qui vicino (famoso il titolare) ha continui lambo e deutz in "prova". in realtà li tengono per un po', li testano, e poi parlano con ingegneri per spiegare pregi e difetti riscontrati. una specie di beta-tester. il problema sta in sede (cosi mi spiegavano): l'ingegnerizzazione si scontra con il reparto business. se una modifica costa troppo per portarla su tutti i modelli di scala, viene bocciata.

 

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I cinesi possono senz'altro fare Cose buone quanto le nostre, ma se lo fanno il vantaggio di $$$ in meno nel prezzo spariscono e con quello il mercato. La tecnologia cinese é basata su quella che rubano in tutto il mondo. Purtroppo la Cina si è imbarcata sulla nave low-cost e qualità scadente e da questa gli sarà molto difficile sbarcare.

 

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I cinesi possono senz'altro fare Cose buone quanto le nostre, ma se lo fanno il vantaggio di $$$ in meno nel prezzo spariscono e con quello il mercato. La tecnologia cinese é basata su quella che rubano in tutto il mondo. Purtroppo la Cina si è imbarcata sulla nave low-cost e qualità scadente e da questa gli sarà molto difficile sbarcare.
 
Mah non credo sia proprio così o meglio, sono partiti alcuni decenni fa' facendo solamente prodotti di scarsa qualità e magari copiando palesemente qualche brand occidentale di tendenza. Ma poi con l'arrivo di manager e ingegneri dall'estero, hanno ottimizzato il know how amalgamandolo con il loro sistema economico fondato sulla produzione a larga scala a costi molto bassi (sia di manodopera che di energia e materie prime). Questo mix è risultato vincente e sono già parecchi anni che riescono a soddisfare quasi la totalità dei bisogni globali, dal cellulare da poche decine di euro agli iPhone da 1500 ecc ecc.

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37 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Mah non credo sia proprio così o meglio, sono partiti alcuni decenni fa' facendo solamente prodotti di scarsa qualità e magari copiando palesemente qualche brand occidentale di tendenza. Ma poi con l'arrivo di manager e ingegneri dall'estero, hanno ottimizzato il know how amalgamandolo con il loro sistema economico fondato sulla produzione a larga scala a costi molto bassi (sia di manodopera che di energia e materie prime). Questo mix è risultato vincente e sono già parecchi anni che riescono a soddisfare quasi la totalità dei bisogni globali, dal cellulare da poche decine di euro agli iPhone da 1500 ecc ecc.

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Si in alcuni campi per  la più parte technologia di cell phones e computer hanno avuto successo, ma SOLO nella messa insieme a causa del basso costo di assemblaggio, le invenzioni provengono da altrove, anche le chips non sono loro, ma vengono da Taiwan. Forse la differenza di percezione è dovuta alla differenza geografica, ma qui il Made in China = basso costo e qualità scadente. Hanno cercato di vendere pneumatici, macchine agricole etc senza risultati, perchè non hanno concezione del marketing nostro e quello che si deve fare per ottenere "Market-Share" Loro costruiscono macchine e poi non costruiscono più i pezzi di ricambio. Qui quelli che comprano il Made in China sanno che è compra e butta, perchè i guasti non si possono riparare a meno che uno non mandi in Cina il pezzo. Il Giappone fece questo sbaglio dopo la 2a guerra, ma grazie ad un americano W. Edwards Deming che dimostrò loro l'importanza di fare cose di qualità riuscirono a scaricarsi di quel fardello, ma la mentalità collettiva giapponese è ben differente da quella cinese.😁

 

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Si in alcuni campi per  la più parte technologia di cell phones e computer hanno avuto successo, ma SOLO nella messa insieme a causa del basso costo di assemblaggio, le invenzioni provengono da altrove, anche le chips non sono loro, ma vengono da Taiwan. Forse la differenza di percezione è dovuta alla differenza geografica, ma qui il Made in China = basso costo e qualità scadente. Hanno cercato di vendere pneumatici, macchine agricole etc senza risultati, perchè non hanno concezione del marketing nostro e quello che si deve fare per ottenere "Market-Share" Loro costruiscono macchine e poi non costruiscono più i pezzi di ricambio. Qui quelli che comprano il Made in China sanno che è compra e butta, perchè i guasti non si possono riparare a meno che uno non mandi in Cina il pezzo. Il Giappone fece questo sbaglio dopo la 2a guerra, ma grazie ad un americano W. Edwards Deming che dimostrò loro l'importanza di fare cose di qualità riuscirono a scaricarsi di quel fardello, ma la mentalità collettiva giapponese è ben differente da quella cinese.
 
Si certo, è per lo più in lavoro di assemblaggio riguardo i prodotti di alta gamma, xo vedrai anche tu che io made in prc può essere esplicito oppure, come accadde in una miriade di volte, è implicito cioè il manufatto viene quasi completamente prodotto in Cina per poi essere importato dal brand occidentale, che a quel punto termina l'assemblaggio. Così facendo sembra un prodotto occidentale invece tecnicamente lo è molto poco. Il settore agricolo ê rimasto riparato dall'assalto cinese, ma tutto il resto ne è pieno e strapieno, molte volte si acquista un utensile magari top di gamma e quindi si dà per scontato non sia cinese, ma poi se guardi bene in fondo alle varie etichette trovi "mare in Cina". E cmq la qualità c'è se vogliono farla.

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9 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si certo, è per lo più in lavoro di assemblaggio riguardo i prodotti di alta gamma, xo vedrai anche tu che io made in prc può essere esplicito oppure, come accadde in una miriade di volte, è implicito cioè il manufatto viene quasi completamente prodotto in Cina per poi essere importato dal brand occidentale, che a quel punto termina l'assemblaggio. Così facendo sembra un prodotto occidentale invece tecnicamente lo è molto poco. Il settore agricolo ê rimasto riparato dall'assalto cinese, ma tutto il resto ne è pieno e strapieno, molte volte si acquista un utensile magari top di gamma e quindi si dà per scontato non sia cinese, ma poi se guardi bene in fondo alle varie etichette trovi "mare in Cina". E cmq la qualità c'è se vogliono farla.

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OT. La moto più venduta in Italia è costruita in Cina anche se è marchio Benelli e chi l'ha acquistata lo sa, ed in più ora i cinesi hanno sfornato il camion più potente al mondo (800 cv) e con la bramosità di avere cavalli sotto il culo che abbiamo noi europei............

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4 ore fa, Agridicolo ha scritto:

OT. La moto più venduta in Italia è costruita in Cina anche se è marchio Benelli e chi l'ha acquistata lo sa, ed in più ora i cinesi hanno sfornato il camion più potente al mondo (800 cv) e con la bramosità di avere cavalli sotto il culo che abbiamo noi europei............

(OT anch'io)

Beh, in termini di pura classifica è come dici, in termini reali, la moto più venduta in italia, è sempre la BMW GS. ;)

l'inghippo sta nel fatto che benelli TRK è una moto conteggiata in un solo motociclo (stradale e X), mentre la GS viene divisa in 2 segmenti (adventure e normale) anche se è la medesima moto. la BMW vende il doppio di benelli.... (cosa strana visto che tutti ci lamentiamo di essere poveri in canna e poi, si comprano moto da 30k eurozzi... anche se tutte a rate) :D  :D

PS poi, che la benelli abbia avuto un exploit eccezionale, non ci piove... ma secondo me, è dovuto tutto al prezzo a cui riescono a proporla...certo, la qualità "vera" è un'altra cosa però...e non c'è da sindacare  ;)

Modificato da alexbrown
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poi ce' anche la nostra ex ducati ormai tedesca ma che comunque vende alla grande nonostante come dice alexbrown non e' che costi propio poco ma come nei trattori si preferisce pagare magari a rate perche' poi alla fine qualcosa ti resta,provate a vendere una benelli...... poi provate a vendere una bmw o ducati ecc.ecc. hai un fendt jonh deere o cnh be' lo valutiamo magari poco ma lo valutiamo comprate un arbos poi ne parliamo

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poi ce' anche la nostra ex ducati ormai tedesca ma che comunque vende alla grande nonostante come dice alexbrown non e' che costi propio poco ma come nei trattori si preferisce pagare magari a rate perche' poi alla fine qualcosa ti resta,provate a vendere una benelli...... poi provate a vendere una bmw o ducati ecc.ecc. hai un fendt jonh deere o cnh be' lo valutiamo magari poco ma lo valutiamo comprate un arbos poi ne parliamo
Si ma la grande mano cinese arriva ovunque, anche in settori dove apparentemente sembra non esserci. Se vogliamo essere obiettivi, anche su prodotti considerati occidentali, c'è parecchia roba made in china, ormai tutta l'elettronica volenti o nolenti passa da là, le plastiche, i semilavorati, gli acciai, tutta la componentistica anche fatta in Italia attinge molto dalla Cina essendosi accaparrata tutte le terre rare, le batterie ecc ecc. Tutti i ritardi di consegna post COVID sono dovuti alrl rallentamento della supply chain orientale, mica xchè in USA o Europa si lavori meno di prima. Per non parlare di tutti i fondi d'investimento cinesi entrati nei capitali Occidentali più o meno velatamente, ma questo è un altro discorso.

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gianni hai perfettamente ragione,pero' non la buttare in caciara (come se dice a roma ) pe' nun paga' il pranzo che si parlava giorni indietro

Lo sai cicciolino che sarebbe un onore offrirti il pranzo, senza problemi.
Col mio discorso volevo solo dire che i cinesi, se vogliono, possono fare anche prodotti di qualità eccelsa, dipende solo da che fascia di mercato vogliono aggredire. Ci sono fior fiore di ingegneri pure là (guardare solo l'aeroporto di Pechino e mettetelo a paragone coi nostri )

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ma senza dubbi sono piccolini ma sono di una grandezza unica come popolo e sono daccordo,hanno copiato molto e' il loro forte lo l'hanno sfruttato e' da plauso ,detto questo ribadisco il fatto che la qualita' con la quantita' non sono andate mai di pari passo e anche in questo caso non ci vanno se si vuole un prodotto cinese di qualita' lo paghi come o quasi il piu' blasonato prodotto (tedesco ) detto questo stiamo facendo la lista sull' altra discussione quindi non sono solo al pranzo prepara la viacard😄

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ma senza dubbi sono piccolini ma sono di una grandezza unica come popolo e sono daccordo,hanno copiato molto e' il loro forte lo l'hanno sfruttato e' da plauso ,detto questo ribadisco il fatto che la qualita' con la quantita' non sono andate mai di pari passo e anche in questo caso non ci vanno se si vuole un prodotto cinese di qualita' lo paghi come o quasi il piu' blasonato prodotto (tedesco ) detto questo stiamo facendo la lista sull' altra discussione quindi non sono solo al pranzo prepara la viacard


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9 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si certo, è per lo più in lavoro di assemblaggio riguardo i prodotti di alta gamma, xo vedrai anche tu che io made in prc può essere esplicito oppure, come accadde in una miriade di volte, è implicito cioè il manufatto viene quasi completamente prodotto in Cina per poi essere importato dal brand occidentale, che a quel punto termina l'assemblaggio. Così facendo sembra un prodotto occidentale invece tecnicamente lo è molto poco. Il settore agricolo ê rimasto riparato dall'assalto cinese, ma tutto il resto ne è pieno e strapieno, molte volte si acquista un utensile magari top di gamma e quindi si dà per scontato non sia cinese, ma poi se guardi bene in fondo alle varie etichette trovi "mare in Cina". E cmq la qualità c'è se vogliono farla.

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Se il prodotto è fatto in Cina in una fabbrica controllata da una ditta che si conosce, allora questo può andar bene perchè questa usa la sua "Quality Control". Ci sono problemi in generale perchè tante ditte occidentali adesso stanno lasciando la Cina e cercano altri paesi di bassa manodopera come il VietNam, Indonesia ed India. Il Covid ha fatto che tutti adesso stanno riconsiderando la loro "Supply Line". Chissà forse ritornerà la Classe Media nella nostra società 😇😁

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4 ore fa, cicciolino ha scritto:

poi ce' anche la nostra ex ducati ormai tedesca ma che comunque vende alla grande nonostante come dice alexbrown non e' che costi propio poco ma come nei trattori si preferisce pagare magari a rate perche' poi alla fine qualcosa ti resta,provate a vendere una benelli...... poi provate a vendere una bmw o ducati ecc.ecc. hai un fendt jonh deere o cnh be' lo valutiamo magari poco ma lo valutiamo comprate un arbos poi ne parliamo

La Ducati è tedesca adesso?! Io avevo una 125cc anni 50 quella che aveva la ruota anteriore più piccola di quella posteriore.

Modificato da Trillium Farm
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Il 18/1/2023 at 12:26, Gianni il Folle ha scritto:

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Lo sai cicciolino che sarebbe un onore offrirti il pranzo, senza problemi.
Col mio discorso volevo solo dire che i cinesi, se vogliono, possono fare anche prodotti di qualità eccelsa, dipende solo da che fascia di mercato vogliono aggredire. Ci sono fior fiore di ingegneri pure là (guardare solo l'aeroporto di Pechino e mettetelo a paragone coi nostri emoji85.pngemoji85.pngemoji85.png)

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in fatto di meccanica non sono fenomeni, toccato con mano sul lavoro , se europei e americani non avessero portato tecnologia e lavoro,in tutti i settori , per produrre a basso costo ,sfruttando la popolazione con l'appoggio del governo lungimirante in questo senso , per migliorare rapidamente e sfruttando la nostra deficenza mentale . Per l'aeroporto di Pechino hanno fatto consulenze a tecnici europei .

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in fatto di meccanica non sono fenomeni, toccato con mano sul lavoro , se europei e americani non avessero portato tecnologia e lavoro,in tutti i settori , per produrre a basso costo ,sfruttando la popolazione con l'appoggio del governo lungimirante in questo senso , per migliorare rapidamente e sfruttando la nostra deficenza mentale . Per l'aeroporto di Pechino hanno fatto consulenze a tecnici europei .
Certo, ti dò perfettamente ragione, ma se il loro sistema permette di attirare i tecnici occidentali e sfornare prodotti validi (e meno validi ovviamente, in base alla fascia di prezzo da aggredire) ad un costo più contenuto del nostro, beh in questo caso non c'è niente da eccepire. E difatti se si ferma la Cina, si ferma un mezzo mondo al giorno d'oggi, ormai tutto passa da lì.

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27 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Certo, ti dò perfettamente ragione, ma se il loro sistema permette di attirare i tecnici occidentali e sfornare prodotti validi (e meno validi ovviamente, in base alla fascia di prezzo da aggredire) ad un costo più contenuto del nostro, beh in questo caso non c'è niente da eccepire. E difatti se si ferma la Cina, si ferma un mezzo mondo al giorno d'oggi, ormai tutto passa da lì.

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Piccolo OT Per questo che la rallenteranno nei prossimi anni già da adesso più di qualche fabbrica è andata in sud korea, india e qualcun'altra riaprirà in Est Europa perciò hanno già la soluzione....

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  • 3 mesi dopo...

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