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Credito d'imposta 2020-2023


t101

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EDIT By Dj Rudy

Modifico questo vecchio argomento che riguardava Super ed Iperammortamento, per parlare del Credito D'imposta  della finanziaria 2020.

 

Di seguito l'articolo scritto su "Il Sole 24 ore" da Gian Paolo Tosoni, massimo esperto in materia fiscale, riguardo il "nuovo" credito d'imposta che sostituirà il super ed iper ammortamento:

"Beni strumentali, l’agevolazione si estende a forfettari e agricoli
Credito di imposta per i nuovi investimenti in beni strumentali nuovi acquistati nel 2020 anche per imprese agricole ed contribuenti in regime forfettario. Si tratta della agevolazione sostitutiva del super ed iper ammortamento che non ha più come presupposto la determinazione del reddito secondo le regole del reddito di impresa. Infatti l'ambito soggettivo viene individuato nelle imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito. È chiaro quindi che sia le persone fisiche che esercitano una attività di impresa che opera in regime forfettario (legge 190/2014), sia le imprese agricole che determinano il reddito su base catastale, possono usufruire del credito di imposta a fronte di nuovi investimenti in beni strumentali. Lo prevede l'articolo 1, commi 185 e seguenti, della legge di Bilancio 2020, definitivamente approvata dal Parlamento.

Il credito di imposta relativamente ai beni strumentali nuovi, già oggetto dell'iper ammortamento, ammonta al 40% del costo per la quota di investimenti fino all'ammontare di 2,5 milioni e nella misura del 20% del costo per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni e fino al limite massimo ammissibile di 10 milioni. Nel settore della meccanizzazione agricola vengono utilizzate macchine operatrici (trattori, mietitrebbie e simili) con funzionamento controllato da sistemi computerizzati, come pure i robot (funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale) di cui all'allegato A della legge 232/2016.

 Per i beni strumentali normali, non tecnologici, il credito di imposta è fissato nel 6% del costo entro il limite massimo di investimento di 2 milioni; ne possono beneficiare anche i titolari di reddito professionale. 

I contribuenti in regime forfettario, sia professionisti che imprenditori, è maggiormente probabile che possano utilizzare il credito di imposta a fronte dell'acquisto di beni ammortizzabili “normali”; il che comunque rappresenta un vantaggio, in quanto per loro il super o l’iper ammortamento non erano deducibili. Il vantaggio è più ghiotto per le imprese agricole le quali possono usufruire di un risparmio su imposte e contributi dovuti, fino al 40% se acquistano robot o attrezzature comandate da remoto.

Non è escluso, per agricoltori e forfettari, anche il credito d’imposta del 15% del costo (massimo ammesso 700mila euro) per l'acquisto di software connessi ai beni sui quali scatta il credito di imposta del 40 o 20 per cento. Si ricorda che il credito di imposta è ripartito in cinque rate annuali di pari importo a partire dall'anno successivo a quello di entrata in funzione del bene ovvero a quello della avvenuta interconnessione. 

Il beneficio esce quindi dalla determinazione del reddito di impresa ma entra nel quadro “RU” della dichiarazione dei redditi e prescinde dal reddito realizzato. Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione, quindi esclusivamente mediante il modello F24. I forfettari potranno compensare l'imposta sostitutiva del 5-15%, nonché con i contributi previdenziali anche propri dovuti all'Inps ed Inail. Le imprese agricole potranno compensare il credito di imposta anche con l'Iva a debito oltre a tutte le altre imposte e contributi previdenziali dei dipendenti e, per le imprese agricole individuali, anche i propri."

 

Per ricevere il 40 % di credito d'imposta bisogna acquistare trattori o trebbie dotati di telemetria, e guida gps, oppure spandiconcimi con controllo sezioni, stessa cosa per le irroratrici ecc,  oppure seminatrici di precisione a rateo variabile, ovvero tutte macchine considerate agricoltura 4.0.

Se si prende un erpice rotante o un aratro o un coltivatore o una normale seminatrice a righe il credito d'imposta sarà solo il 6 %.

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  • 3 anni dopo...
1 ora fa, Edo ha scritto:

Credito d' imposta cosa sarebbe?

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per sommi capi e da quel poco che ne so, fai degli investimenti, una quota degli importi spesi sono utilizzati per compensare soldi che devi allo stato. Per chi deve spendere penso sia molto interessante

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23 ore fa, pinox ha scritto:

per sommi capi e da quel poco che ne so, fai degli investimenti, una quota degli importi spesi sono utilizzati per compensare soldi che devi allo stato. Per chi deve spendere penso sia molto interessante

Esatto, io l'ho fatto nel lontano 2004, all'epoca si poteva compensare metà dell'importo speso, non ho pagato i contributi INPS per un pò di anni?

Modificato da NH2
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1 ora fa, Edo ha scritto:

Tutta Italia ovviamente...

Ma parlano del 6% ?

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a scalare a seconda della dimensione aziendale, per le piccole si parla del 45%

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21 ore fa, daniele74 ha scritto:

https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/iper-e-super-ammortamento

sarà da vedere come vorranno implementarlo per le imprese con reddito catastale

come al solito le varie associazioni non ne sanno nulla.............

 

Questo è vecchio , datato 12 aprile 2019.          Dategli qualche settimana per capire.

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Non sono mai stato ferrato in materia, qualcuno può spiegarmi in parole povere in cosa consiste?

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Il 15/12/2019 Alle 21:23, enri94 ha scritto:

Se uno deve fare investimenti si scarica l iva il credito di imposta con f24 però bisogna leggere bene il bando 

Non e' un bando.

Il 15/12/2019 Alle 20:46, Gianni il Folle ha scritto:

Non sono mai stato ferrato in materia, qualcuno può spiegarmi in parole povere in cosa consiste?

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E' molto semplice.

Finora tu che sei in regime catastale eri escluso di fatto dal beneficio degli ammortamenti che presuppongono una contabilita' in termini di ricavi - costi dove il costo capitale di acquisto di un bene viene fittiziamente aumentato del 30% a salire a seconda dell'inquadramento e caricato sul bilancino annuale in base alle aliquote di ammortamento. 

Sottolineo che il rincaro si applicava sul capitale non sull'iva. Quindi trattasi di operazione contabile (deduzione) 

Dal 2020 sparisce il beneficio del rincaro e si ritorna ad uno strumento vecchio: il credito d'imposta: lo stato ti "rimborsa" una quota parte del costo capitale di acquisto sotto forma di "rinuncia" a imposte che altrimenti dovresti pagare.

Non piu' operazione contabile quindi ma una partita di giro tra te e lo stato, un rimborso che in quanto tale prescinde dal tuo regime fiscale. 

Pure tu che sei in regime catastale e che normalmente vedevi l'iva come un costo secco dal 1 gennaio 2020 acquistando un fendino da 100mila eurini capitali + 22mila di iva avrai un potenziale risparmio d'imposta di 6mila eurini ovvero 6mila eurini da compensare con altre imposte (detrazione) che possono anche essere contributi inps ... (qui ci sarebbe da fare una nota ma evito perche' le sedi locali Inps sono molto birichine sul punto).

Se l'ammortamento (deduzione) seguiva le normali % di ammortamento, il credito (detrazione) avverra' su 5 anni a partire da quello successivo a quello di uscita.

Ergo i 6mila eurini di cui sopra inizierai ad usarli dal 2021 fino al 2025.

Spero di essere stato chiaro. 

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E' molto semplice.
Finora tu che sei in regime catastale eri escluso di fatto dal beneficio degli ammortamenti che presuppongono una contabilita' in termini di ricavi - costi dove il costo capitale di acquisto di un bene viene fittiziamente aumentato del 30% a salire a seconda dell'inquadramento e caricato sul bilancino annuale in base alle aliquote di ammortamento. 
Sottolineo che il rincaro si applicava sul capitale non sull'iva. Quindi trattasi di operazione contabile (deduzione) 
Dal 2020 sparisce il beneficio del rincaro e si ritorna ad uno strumento vecchio: il credito d'imposta: lo stato ti "rimborsa" una quota parte del costo capitale di acquisto sotto forma di "rinuncia" a imposte che altrimenti dovresti pagare.
Non piu' operazione contabile quindi ma una partita di giro tra te e lo stato, un rimborso che in quanto tale prescinde dal tuo regime fiscale. 
Pure tu che sei in regime catastale e che normalmente vedevi l'iva come un costo secco dal 1 gennaio 2020 acquistando un fendino da 100mila eurini capitali + 22mila di iva avrai un potenziale risparmio d'imposta di 6mila eurini ovvero 6mila eurini da compensare con altre imposte (detrazione) che possono anche essere contributi inps ... (qui ci sarebbe da fare una nota ma evito perche' le sedi locali Inps sono molto birichine sul punto).
Se l'ammortamento (deduzione) seguiva le normali % di ammortamento, il credito (detrazione) avverra' su 5 anni a partire da quello successivo a quello di uscita.
Ergo i 6mila eurini di cui sopra inizierai ad usarli dal 2021 fino al 2025.
Spero di essere stato chiaro. 
Io ho una impresa individuale in regime ordinario quindi compenso già l'Iva. Ma questo iper ammortamento quindi dovrebbe essere un ulteriore compensazione del 6% sull'imponibile di ciò che acquisto?è valido anche per materiale impiantistico (da vigneto?) E fanno tutto in automatico i commercialisti?

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56 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Io ho una impresa individuale in regime ordinario quindi compenso già l'Iva. Ma questo iper ammortamento quindi dovrebbe essere un ulteriore compensazione del 6% sull'imponibile di ciò che acquisto?è valido anche per materiale impiantistico (da vigneto?) E fanno tutto in automatico i commercialisti?

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Non e' una compensazione tra iva per forza di cose.

Ripeto la base di calcolo e' il capitale speso esclusa Iva.

Poi decidi tu su quale imposta diretta o indiretta o finanche sulla contribuzione previdenziale calare quel credito. 

Se lo so io che sono un contadino, do per scontato che un professionista del settore sia molto piu' esaustivo e preciso.

Certo che il telaio di un vigneto vale come titolo per il credito. E' un bene strumentale e durevole soprattutto ovvero un bene che ti serve per produrre reddito. Ovviamente la parte da contribuzione per ristrutturazione non rientra nel calcolo. 

Non aspettare il 2020 per avere in mano il preventivo dei lavori. Consiglio spassionato. 

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Non e' una compensazione tra iva per forza di cose.
Ripeto la base di calcolo e' il capitale speso esclusa Iva.
Poi decidi tu su quale imposta diretta o indiretta o finanche sulla contribuzione previdenziale calare quel credito. 
Se lo so io che sono un contadino, do per scontato che un professionista del settore sia molto piu' esaustivo e preciso.
Certo che il telaio di un vigneto vale come titolo per il credito. E' un bene strumentale e durevole soprattutto ovvero un bene che ti serve per produrre reddito. Ovviamente la parte da contribuzione per ristrutturazione non rientra nel calcolo. 
Non aspettare il 2020 per avere in mano il preventivo dei lavori. Consiglio spassionato. 
Quindi c'è da fare una domanda con relativo preventivi ecc? Bisogna che senta il commercialista. Grazie!

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19 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Quindi c'è da fare una domanda con relativo preventivi ecc? Bisogna che senta il commercialista. Grazie!

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Nessuna domanda. Non fasciarti la testa.

La cosa importante (ne parlavamo proprio lunedi' in fiera) e' che la fattura riporti l'articolo della finanziaria che ammette il credito. 

Consiglio: se accedi al bando di ristrutturazione come immagino fatti predisporre una bozza di fattura del materiale da qualche associazione se il tuo commercialista ha dei dubbi. In fiera un produttore locale con cui collaboro si poneva proprio il problema di scorporare l'aiuto dalla spesa visto che la fattura puo' essere di marzo ma la conferma di graduatoria mesi dopo. 

Fatti un appunto. 

Per il resto il commercialista' ti preparera' il relativo F24. 

Stai tranquillo. Non c'e' nulla di cosi' spaziale. 

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Nessuna domanda. Non fasciarti la testa.
La cosa importante (ne parlavamo proprio lunedi' in fiera) e' che la fattura riporti l'articolo della finanziaria che ammette il credito. 
Consiglio: se accedi al bando di ristrutturazione come immagino fatti predisporre una bozza di fattura del materiale da qualche associazione se il tuo commercialista ha dei dubbi. In fiera un produttore locale con cui collaboro si poneva proprio il problema di scorporare l'aiuto dalla spesa visto che la fattura puo' essere di marzo ma la conferma di graduatoria mesi dopo. 
Fatti un appunto. 
Per il resto il commercialista' ti preparera' il relativo F24. 
Stai tranquillo. Non c'e' nulla di cosi' spaziale. 
Provvederò

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A parte il fatto del CAI (Confederazione Agromeccanici Italiani) che è contraria alla trasformazione di superammortamento ed iperammortamento in credito d'imposta per agevolare  le aziende agricole, io dico che era ora che pensassero anche alle aziende agricole pure e non "miste" conto proprio/contoterzi...

Premesso che, da come ho letto, tutti gli acquisti di beni strumentali potranno beneficiare del credito d'imposta del 6%, per beneficiare del credito d'imposta più vantaggioso, ossia del 40%, la macchina deve rispondere ai requisiti "4.0", gli stessi che erano richiesti per l'iperammortamento: ma quali sono?
Quando possiamo definire un trattore 4.0? E' sufficiente la guida automatica? Serve anche il section-control? Oppure è necessario che la macchina comunichi con un PC in remoto e tra questi ci possa essere scambio di dati in tempo reale?

Chi sa, e magari c'è già passato con l'iperammortamento, se ci potesse spiegare ci farebbe un favore.

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Quindi anche uno spandiconcime con chiusura delle sezioni modulare (e magari anche VRT), oppure una seminatrice combinata con chiusura automatica e VRT?

Chi certifica che la macchia è 4.0? Il costruttore?

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Riposto di seguito l'articolo scritto su "Il Sole 24 ore" da Gian Paolo Tosoni, massimo esperto in materia fiscale, riguardo il "nuovo" credito d'imposta che sostituirà il super ed iper ammortamento:

"Beni strumentali, l’agevolazione si estende a forfettari e agricoli
Credito di imposta per i nuovi investimenti in beni strumentali nuovi acquistati nel 2020 anche per imprese agricole ed contribuenti in regime forfettario. Si tratta della agevolazione sostitutiva del super ed iper ammortamento che non ha più come presupposto la determinazione del reddito secondo le regole del reddito di impresa. Infatti l'ambito soggettivo viene individuato nelle imprese, indipendentemente dalla loro forma giuridica e dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito. È chiaro quindi che sia le persone fisiche che esercitano una attività di impresa che opera in regime forfettario (legge 190/2014), sia le imprese agricole che determinano il reddito su base catastale, possono usufruire del credito di imposta a fronte di nuovi investimenti in beni strumentali. Lo prevede l'articolo 1, commi 185 e seguenti, della legge di Bilancio 2020, definitivamente approvata dal Parlamento.

Il credito di imposta relativamente ai beni strumentali nuovi, già oggetto dell'iper ammortamento, ammonta al 40% del costo per la quota di investimenti fino all'ammontare di 2,5 milioni e nella misura del 20% del costo per la quota di investimenti oltre 2,5 milioni e fino al limite massimo ammissibile di 10 milioni. Nel settore della meccanizzazione agricola vengono utilizzate macchine operatrici (trattori, mietitrebbie e simili) con funzionamento controllato da sistemi computerizzati, come pure i robot (funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale) di cui all'allegato A della legge 232/2016.

Per i beni strumentali normali, non tecnologici, il credito di imposta è fissato nel 6% del costo entro il limite massimo di investimento di 2 milioni; ne possono beneficiare anche i titolari di reddito professionale. 

I contribuenti in regime forfettario, sia professionisti che imprenditori, è maggiormente probabile che possano utilizzare il credito di imposta a fronte dell'acquisto di beni ammortizzabili “normali”; il che comunque rappresenta un vantaggio, in quanto per loro il super o l’iper ammortamento non erano deducibili. Il vantaggio è più ghiotto per le imprese agricole le quali possono usufruire di un risparmio su imposte e contributi dovuti, fino al 40% se acquistano robot o attrezzature comandate da remoto.

Non è escluso, per agricoltori e forfettari, anche il credito d’imposta del 15% del costo (massimo ammesso 700mila euro) per l'acquisto di software connessi ai beni sui quali scatta il credito di imposta del 40 o 20 per cento. Si ricorda che il credito di imposta è ripartito in cinque rate annuali di pari importo a partire dall'anno successivo a quello di entrata in funzione del bene ovvero a quello della avvenuta interconnessione. 

Il beneficio esce quindi dalla determinazione del reddito di impresa ma entra nel quadro “RU” della dichiarazione dei redditi e prescinde dal reddito realizzato. Il credito di imposta è utilizzabile in compensazione, quindi esclusivamente mediante il modello F24. I forfettari potranno compensare l'imposta sostitutiva del 5-15%, nonché con i contributi previdenziali anche propri dovuti all'Inps ed Inail. Le imprese agricole potranno compensare il credito di imposta anche con l'Iva a debito oltre a tutte le altre imposte e contributi previdenziali dei dipendenti e, per le imprese agricole individuali, anche i propri."

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