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Credito d'imposta 2020-2023


t101

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Il 10/10/2020 Alle 17:26, biemme ha scritto:

Quindi su una spesa di 100 il calcolo del credito è il seguente o sbaglio qualcosa ?

100x40/100= 40 credito 4.0

restano 60 60*45/100= 27 credito del mezzogiorno

quindi su 100 il totale del credito è 67 e in più ci potrebbe essere la sabatini.

io penso  40 + 45  = 85%    almeno come mi hanno in messo in prospetto  per un escavatore Caterpillar ...  lo trovi  più indietro in questa discussione . 

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Direttamente dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico

 

"Avvertenza 13 ottobre 2020

In relazione all’applicazione della disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali di cui all’articolo 1, commi 185-197, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, sono pervenuti a questo Ministero numerosi quesiti concernenti la corretta interpretazione della disposizione in materia di adempimenti documentali, prevista dal comma 195 del predetto articolo 1. Tale disposizione, si ricorda, richiede che “…le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’espresso riferimento alle disposizioni dei commi da 184 a 194…”. In particolare, è stato chiesto se la mancata apposizione di tale espresso riferimento nella fattura di acquisto dei beni possa determinare in sede di controllo il disconoscimento del beneficio.

Al riguardo, si segnala che la questione ha formato oggetto di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.

In particolare, con la Risposta n. 438 del 5 ottobre 2020, è stato anzitutto precisato che “la fattura sprovvista del riferimento all'articolo 1, commi da 184 a 197, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, non è considerata documentazione idonea e determina, quindi, in sede di controllo la revoca della quota corrispondente di agevolazione”. L’Agenzia delle Entrate ha, tuttavia, chiarito che tale eventuale irregolarità può essere sanata dal soggetto acquirente, prima che inizino le attività di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria, attraverso diverse modalità. In particolare, nel caso di fattura in formato cartaceo, il riferimento alle disposizioni agevolative può essere riportato dal soggetto acquirente sull'originale di ogni fattura, sia di acconto che di saldo, con scrittura indelebile, anche mediante l'utilizzo di un apposito timbro; nel caso di fattura elettronica, è possibile stampare il documento di spesa apponendo la predetta scritta indelebile oppure, in alternativa, realizzare un'integrazione elettronica da unire all'originale e conservare insieme allo stesso.

Il documento pubblicato dall’Agenzia delle Entrate è consultabile al seguente link: Risposta n. 438 del 5 ottobre 2020."

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Il 8/10/2020 Alle 17:49, Edo ha scritto:

È facile, ma se devi prenderlo comunque tanto vale tentare
Peccato per i 3000 euro persi in caso non paghino

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Rientra tutto ... nel normale rischio d'impresa ...  . Peccato che per le imprese italiane ci sia rimasto davvero poco di normale ,

specie per quelle sane .. 

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Concessionari che spingono per 4.0 su qualsiasi attrezzo e trattore, geometri intasati di lavoro per eco-bonus e sisma-bonus. Eccezion fatta per l'introito IVA di quest'anno ma nei prossimi anni il sistema fiscale italiano è in grado di sopportare tutte queste detrazioni? A pensare male è peccato però... Non vorrei che l'obbiettivo era di fare subito cassa e poi lasciare nei casini i prossimi che verranno.

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16 ore fa, Fabio_89 ha scritto:

Concessionari che spingono per 4.0 su qualsiasi attrezzo e trattore, geometri intasati di lavoro per eco-bonus e sisma-bonus. Eccezion fatta per l'introito IVA di quest'anno ma nei prossimi anni il sistema fiscale italiano è in grado di sopportare tutte queste detrazioni? A pensare male è peccato però... Non vorrei che l'obbiettivo era di fare subito cassa e poi lasciare nei casini i prossimi che verranno.

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Per il 4.'0 punto zero ...  se ci metti il maggio introito per iva ... 22%   irpef  ires ... dei produttori e concessionari ...  e che molte aziende sono più stimolate a pagare i contributi 

che poi tanto poi li recuperano il  conto  è quasi pari ....  

Per il 110%   la vedo  meno rosea ... ma anche nelle costruzioni  c'è tanto nero ... si cerca di far emergere quello ...    Poi  ti bastonano su imu per 

casa di maggior pregio ... già me la vedo soprattutto si sisma bonus . 

Modificato da mikebiker
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Riporto sotto uno stralcio di questo Articolo appena letto , dal quale si evince che la verifica del non superamento della soglia di contributo del 100% mediante la somma di credito d'imposta beni strumentali + credito d'imposta mezzogiorno per le aziende tassate "a bilancio", cioè sulla base del reddito d'impresa, non è poi così immediato come pareva inizialmente.


"Il cumulo con altre agevolazioni
Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali  è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.

A condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto (art., comma 192, Legge 160/2019).
Ad esempio,  ipotizzando che un’impresa richieda sia il credito d’imposta investimenti in beni strumentali sia il credito d’imposta per gli investimenti nel mezzogiorno:

-le tasse risparmiate sul primo credito d’imposta (il 2° invece è tassato), devono essere sommate al totale dei crediti ‘imposta spettanti.
Ai fini della verifica delll’eventuale superamento del costo sostenuto per l’acquisto dei beni agevolabili.

Circa la cumulabilità tra le due misure si è già espressa l’Agenzia delle entrate con la risposta n°360/2020

In pratica, l’importo ottenuto cumulando le due agevolazioni e il risparmio d’imposta, non deve essere superiore al costo dell’investimento.

Detassazione credito d’imposta beni strumentali: il calcolo del risparmio d’imposta?
Individuate le condizioni di cumulo, è necessario capire come deve essere calcolato il risparmio d’imposta da sommare al credito d’imposta spettante.

Ebbene, a tal fine deve essere considerata l’aliquota marginale.

Ai fini della quantificazione della Detassazione credito d’imposta beni strumentali.

Cosa si intende per aliquota marginale?
Per aliquota marginale, si intende l’aliquota applicata alla fascia più alta di reddito conseguito in uno specifico anno (periodo d’imposta).

Rimanendo sull’Irpef, entrano in gioco le aliquote dal 23% al 43%.

Ad esempio, laddove il reddito di un’impresa individuale sia tassato con un’aliquota marginale del 38%, questa dovrà essere applicata al credito d’imposta investimenti in beni strumentali. Per individuare il risparmio conseguito in termini Irpef.

Le tasse risparmiate, devono essere sommate al totale dei crediti d‘imposta che si intende cumulare."

 

 

L'azienda pinco pallino, con sede nel mezzogiorno, acquista un bene strumentale 4.0, pertanto potrà accedere sia al credito d'imposta beni strumentali 4.0 (40%) che al credito d'imposta  per investimenti nel mezzogiorno (45%), per un totale di credito d'imposta dell'85%.

L'azienda pinco pallino, acquistando quel bene strumentale, supera l'intensità d'aiuto del 100%? Dipende....

caso 1: l'azienda pinco pallino è tassata sulla base del reddito catastale, quindi il credito d'imposta non genera alcun risparmio d'imposta, pertanto sommando i due crediti, non viene superato il 100%.

caso 2: l'azienda pinco pallino è tassata sulla base del reddito d'impresa, quindi il credito d'imposta genera un risparmio fiscale, quindi questo andrà quantificato e sommato al beneficio dei crediti d'imposta. Nel caso in cui si tratti di impresa individuale, quindi soggetta ad IRPEF, nel migliore dei casi genera un risparmio d'imposta del 23% (scaglione minimo), pertanto 40%+45%+23% = 108%. Se fosse lo scaglione di appartenenza fosse del 43%, avremmo un totale del 128% ! 

Nel caso in cui il cumulo sia superiore al 100%, non si sa ancora se viene ridotta l'agevolazione sino al raggiungimento del 100%, oppure se una delle due dovrà essere rinunciata.

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1 ora fa, marvi1 ha scritto:

Se non ho capito male al credito mezzogiorno può accedere solo soggetto con tassazione ires

non lo so. Non essendo interessato, non ho approfondito la questione del "credito mezzogiorno"

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Il 15/10/2020 Alle 17:58, marvi1 ha scritto:

Se non ho capito male al credito mezzogiorno può accedere solo soggetto con tassazione ires

Sono escluse dal beneficio le imprese che rientrano nel settore economico incluso nella sezione A della Classificazione Ateco, ovvero le imprese operanti nel settore dell’agricoltura, della caccia e della silvicultura.

Da sito Mise , brutta notizia . 

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Io ho un po' di timore ad utilizzare questi pacchetti economici per la 4.0. Anche perché oltre al costo dello strumento, perderei la detrazione del costo trattore, e sarebbero dolori. Qualcuno riferiva della necessità di poter intervenire sul mezzo da remoto. Confermate?

Ecco perché parlano di guida assistita. Io in materia di guida non capisco una mazza. Ma ogni rivenditore dice la sua e non so che fare. Si passa dai circa 3000 di cobo e simili, a 15.000 di guida automatica... 

Avete certezze?

Modificato da mandorleto
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Il 22/10/2020 Alle 17:09, mandorleto ha scritto:

Io ho un po' di timore ad utilizzare questi pacchetti economici per la 4.0. Anche perché oltre al costo dello strumento, perderei la detrazione del costo trattore, e sarebbero dolori. Qualcuno riferiva della necessità di poter intervenire sul mezzo da remoto. Confermate?

Ecco perché parlano di guida assistita. Io in materia di guida non capisco una mazza. Ma ogni rivenditore dice la sua e non so che fare. Si passa dai circa 3000 di cobo e simili, a 15.000 di guida automatica... 

Avete certezze?

Caro amico le certezze non le ha neanche il legislatore .... , visto che il decreto  attuativo ancora non è uscito  .

Teoricamente   la guida attiva non serve ... ma basta un collegamento con un server aziendale ,  anche in cloud  ,  per scarire i dati dell'uso della macchina 

ore  / ettari lavorati  ecc .    Che poi il legislatore  cambi idea ... non lo sa nessuno  ... si vedono kit  4.0 sulle vangatrici .. 

E' da poco uscita la graduatoria ... finalmente definitiva del PSR  Campania   2018  ... leggi bene 2018  un buon 70 % delle domande  pure avendo tutto in regola resta fuori  

per esaurimento fondi . E tutte le spese di pratica  chi le paga ???    Questo è il mare in cui nuotiamo ... sto giro o si rischia  o si resta fuori . 

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Ieri parlavo con un costruttore il quale mi diceva che, per soddisfare la 4.0, non solo la macchina deve avere le corrette caratteristiche ma anche l'azienda che acquista la macchina deve dimostrare l'utilità che porta la nuova macchina in termini di interconnessione al processo produttivo interno. Scorrendo l'allegato A, credo facesse riferimento a questo passaggio:

"....interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivoe/o con altre macchine del ciclo produttivo..."

Attualmente parrebbe non ci sia un'interpretazione certa di cosa deve fare l'azienda per adeguarsi a questi passaggi. Da profano, leggendo queste righe, mi vien da fare un esempio:

La macchina, a seguito di X ore di lavoro, redige un report o segnale delle manutenzioni consigliare da svolgere (cambiare X cuscinetti per esempio). Io, a seguito del report, mi rivolgo al conce o al costruttore, provvedo ad effettuare la manutenzione (acquistando i ricambi o facendo svolgere loro l'intero lavoro) il quale emette ovviamente regolare fattura. In questo modo.

In questo modo dimostro la: "...interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo..."

Insomma, attenzione: non è solo il costruttore che deve adempiere a dei doveri ma anche l'acquirente. Questa cosa può rivelarsi potenzialmente una bomba come una bolla di sapone. Tutto sta a capire cosa intende il MiSE. 

Nel frattempo, per questo delicato passaggio so di periti che non han fatto passare la macchina e han chiesto adeguamenti al cliente, in quanto il costruttore aveva effettivamente adempiuto agli obblighi.

Qualcuno ha informazioni a riguardo?

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Il 3/11/2020 Alle 06:46, alefriuli ha scritto:

Ieri parlavo con un costruttore il quale mi diceva che, per soddisfare la 4.0, non solo la macchina deve avere le corrette caratteristiche ma anche l'azienda che acquista la macchina deve dimostrare l'utilità che porta la nuova macchina in termini di interconnessione al processo produttivo interno. Scorrendo l'allegato A, credo facesse riferimento a questo passaggio:

"....interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivoe/o con altre macchine del ciclo produttivo..."

Attualmente parrebbe non ci sia un'interpretazione certa di cosa deve fare l'azienda per adeguarsi a questi passaggi. Da profano, leggendo queste righe, mi vien da fare un esempio:

La macchina, a seguito di X ore di lavoro, redige un report o segnale delle manutenzioni consigliare da svolgere (cambiare X cuscinetti per esempio). Io, a seguito del report, mi rivolgo al conce o al costruttore, provvedo ad effettuare la manutenzione (acquistando i ricambi o facendo svolgere loro l'intero lavoro) il quale emette ovviamente regolare fattura. In questo modo.

In questo modo dimostro la: "...interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo..."

Insomma, attenzione: non è solo il costruttore che deve adempiere a dei doveri ma anche l'acquirente. Questa cosa può rivelarsi potenzialmente una bomba come una bolla di sapone. Tutto sta a capire cosa intende il MiSE. 

Nel frattempo, per questo delicato passaggio so di periti che non han fatto passare la macchina e han chiesto adeguamenti al cliente, in quanto il costruttore aveva effettivamente adempiuto agli obblighi.

Qualcuno ha informazioni a riguardo?

Non la vedo chiara sta cosa.... 

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Ieri parlavo con un costruttore il quale mi diceva che, per soddisfare la 4.0, non solo la macchina deve avere le corrette caratteristiche ma anche l'azienda che acquista la macchina deve dimostrare l'utilità che porta la nuova macchina in termini di interconnessione al processo produttivo interno. Scorrendo l'allegato A, credo facesse riferimento a questo passaggio:
"....interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivoe/o con altre macchine del ciclo produttivo..."
Attualmente parrebbe non ci sia un'interpretazione certa di cosa deve fare l'azienda per adeguarsi a questi passaggi. Da profano, leggendo queste righe, mi vien da fare un esempio:
La macchina, a seguito di X ore di lavoro, redige un report o segnale delle manutenzioni consigliare da svolgere (cambiare X cuscinetti per esempio). Io, a seguito del report, mi rivolgo al conce o al costruttore, provvedo ad effettuare la manutenzione (acquistando i ricambi o facendo svolgere loro l'intero lavoro) il quale emette ovviamente regolare fattura. In questo modo.
In questo modo dimostro la: "...interconnessione ai sistemi informatici di fabbrica con caricamento 
da remoto di istruzioni e/o part program, 
integrazione automatizzata con il sistema logistico della fabbrica o 
con la rete di fornitura e/o con altre macchine del ciclo produttivo..."
Insomma, attenzione: non è solo il costruttore che deve adempiere a dei doveri ma anche l'acquirente. Questa cosa può rivelarsi potenzialmente una bomba come una bolla di sapone. Tutto sta a capire cosa intende il MiSE. 
Nel frattempo, per questo delicato passaggio so di periti che non han fatto passare la macchina e han chiesto adeguamenti al cliente, in quanto il costruttore aveva effettivamente adempiuto agli obblighi.
Qualcuno ha informazioni a riguardo?

Verissima sta cosa. Ci si deve appoggiare ad un software che dica esattamente cosa è successo il tal giorno nel tal posto, quindi attestare che si utilizzi concretamente e si sfrutti tutta la tecnologia impiegata.
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59 minuti fa, fabio03 ha scritto:


Verissima sta cosa. Ci si deve appoggiare ad un software che dica esattamente cosa è successo il tal giorno nel tal posto, quindi attestare che si utilizzi concretamente e si sfrutti tutta la tecnologia impiegata.

Ma cosa vuol dire "attestare che si utilizzi concretamente e si sfrutti tutta la tecnologia impiegata."?

L'esempio della manutenzione è sufficiente secondo te?

 

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