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Tecniche di coltivazione in regime di biologico


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Inviato (modificato)

Quindi diciamo che si tende giustamente a tenere il letto di semina più pulito possibile...

 

Il problema ,non so su che terreni lavorate, ma su argilla ,quella tosta, facendo più ripassi ci ritroveremo a novembre al momento delle semine con un letto di semina praticamente di polvere, e in caso di forti piogge poi per entrare a seminare sarebbe un bel problema...

Altro dubbio è la nascita delle infestanti in primavera.....a volte mi capita magari per errore di lasciare un fazzoletto non diserbato(parlo di 1 metro si no) e in quel punto è un macello di infestanti tra avena loietto papavero senape......

Mi domando se poi almeno un paio di sfrigliate fatte in inverno riescano a contenere....anche perché poi ogni anno i campi si sporcheranno sempre di piu

 

Per quello che invece riguarda le certificazioni?

Costi.....bisogna fare obbligatoriamente le analisi?.....quanto incide il tutto?...

 

Per i piselli o colture simili....non è meglio tentare di seminarli a file da 50(pur perdendo molta produzione) ma con la possibilità di sarchiare almeno 2 volte

Modificato da casemx240magnum
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Per T6050 di solito faccio 1 o 2 passaggi di morgano dopo la trebbiatura in base all' erba che c'e' e che viene fuori, poi da meta' agosto fino a settembre passo il ripuntatore sempre in base alle infestanti, se ce ne sono poche ritardo altrimenti anticipo, prima della semina un paio di passaggi di vibro.

 

Per DucatiTB, in molti fanno cosi' e sicuramente e' una buona tecnica, probabilmente la migliore, io infatti come ho scritto ho sempre un po' di problemi con le infestanti, l' aratro pero' lo tengo come ultima spiaggia, probabilmente alternando negli anni ripuntatore e aratro si ha un buon compromesso.

 

Altro punto su cui sicuramente sbaglio, e come consiglia Dj, e' fare una buona rotazione con colture tipo medica, io sono orientato sul trifoglio.

 

dopo anni di Bio l'aratro è indispnsabile per trenere a regime le infestanti , il ripuntatore lo si usa con moderazine , la rotazione che accenna DJ è ineccepibile

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Mi sono un po impuntato sull abbandono dell aratro anche perché su tutti i prontuari e manuali che trovo sulle tecniche del biologico si sconsiglia sempre il ribaltamento della zolla e l' uso di erpici rotanti, per questo stavo ragionando sul migliorare le rotazioni

 

Per casemx, per la certificazione io per circa 30 ettari spendo poco piu di 600€ con uno o due controlli all anno, analisi del terreno una volta ogni 5 anni, compilazione registro acquisti, registro vendite, registro colturale e registro preparazione se fai vendita al dettaglio di prodotti agroalimentari bio.

Sono certificato con ccpb, ho sentito che icea fa prezzi leggermente piu convenienti

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Io non sono certificato ma lavoro in bio. Per le concimazioni non ho problemi in quanto ho letame di produzione interna. Ho notato su cereali meglio fare liquame per coprire in modo omogeneo l'appezzamento e non avere sbalzi di taglia del prodotto lungo le passate dello spandiletame.

L'aratro per me è d'obbligo. Aro tutto tutti gli anni. Su farro orzo e frumento tenero per ora non ho problemi di infestanti mentre sui ceci sono 3 anni che non riesco a avere un buon prodotto e contenere l'erbaccia (favorita inoltre dal letame). L'anno scorso ho trinciato tutto..

nella zona di terrenopiu povero dove faccio segale e farro ora sono praticamente obbligato dopo 2 di farro e1 disegale a fare una leguminosa e pensavo al pisello.

Su mais non ho problemi facendo due sarchiature e alla seconda rincalzo per coprire l'erba sullafila. Faccio mais su mais per 2/3 anni poi giro su patata .

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Sono arrivato anche a 70 q.li/ha però con qualità antiche da polenta. Pignoletto rosso, rostrato, Otto file e nostrano.

Dovrei iniziare l'anno prossimo Con ibridi più produttivi darestinare all'ingrasso dei Torelli in azienda.

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anche vicino a me diverse aziende cerealicole si sono affacciate al biologico...

mi pare che il motivo principale sia la quotazione dei cereali bio..

chi l ha programmato per bene (epoca di semina, rotazioni, false semine,etc) sta andando avanti con discreto successo nel bio

chi si è tuffato sta consumando la zappa e annaspa in mezzo alle erbacce..

qualcuno dopo due anni di bio ha ringraziato ed è ritornato al tradizionale prima che le infestanti prendessero il sopravvento per sempre..

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No diabrotica zero. Ma conta che nella mia regione saremo in due a fare mais e entrambi con queste qualità perciò penso che non vi sia rischio di epidemia.

sulle epoche di semina forse sono un po' un caso a parte perché sto in Valle d'Aosta e per di più a 1000 mt slm. Le primaverili le ritardo per via del clima. Il mais lo butto giù a fine aprile primo di maggio.

sulle autunnali non ho ancora tanta esperienza in ogni caso aro non appena libero il campo letamando prima. Poi rotante per preparare e una seconda passata prima di seminare.

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Che tipo di rotazione è preferibile fare?

Esempio

Grano favino farro cece orzo pisello ...poi di nuovo grano.....

 

Troppo intensivo??

Nessuno ha provato a sseminare cereali a file binate?

Il favino ceci piselli a 50 cm in modo da fare più sarhiature?... Anche favino e piselli

Intendo

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  • 4 mesi dopo...

Macchina molto interessante, che unitamente a concimazioni può portare a rese interessanti. Per i semi ormai la semina è terminata.

 

 

@marvi1 basta guardare sulla borsa merci e vedi quanto costano i prodotti bio rispetto ai convenzionali

 

http://www.agerborsamerci.it/listino/listino.html

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  • 4 settimane dopo...
  • 4 settimane dopo...

Il favino procede soprattutto il seme selezionato protabat 69 in deroga, il seme biologico stenta un po. Il grano seminato il 1 dicembre causa nessuna pioggia fino a gennaio, poi neve e gelo, poi temperature sottomedia tutto gennaio, è nato poco. Inoltre senza concime alla semina non procede, rimane piccolo. Qualche giorno fa mi hanno proposto un azotato 12,5 a base di cuoio e pelli idrolizzate, appena riesco ad entrare lo provo.

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Il favino procede soprattutto il seme selezionato protabat 69 in deroga, il seme biologico stenta un po. Il grano seminato il 1 dicembre causa nessuna pioggia fino a gennaio, poi neve e gelo, poi temperature sottomedia tutto gennaio, è nato poco. Inoltre senza concime alla semina non procede, rimane piccolo. Qualche giorno fa mi hanno proposto un azotato 12,5 a base di cuoio e pelli idrolizzate, appena riesco ad entrare lo provo.

 

la deroga per le sementi biologiche come funziona?.............nel senso .......posso scegliere io senza sbattermi troppo a trovare seme bio e chiedendo la deroga, o sono gli enti certificatori che ti dicono di comprarlo?....

 

non ho mai capito bene questa cosa sui semi........so che comunque molti semi bio sono molto difficili da reperire (ad esempio girasole bio)

 

grazie in anticipo...........

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ma chi si accerta che effettivamente non c'è seme bio?

esempio

a settembre comunicherò all'ente di seminare grano duro saragolla e tenero bologna.........faccio 2/3 telefonate non trovo il seme bio.....lo comunico a loro e mi danno la deroga?...tutto così informale?

e se invece non mi sbatto per niente per cercarlo e dico che non c'è seme bio (anche per risparmiare)?......

come fa l'ente a verificare che effettivamente il seme non c'è?(mica posso chiamare tutta italia)...

 

dove sta l'inghippo?

 

scusate ma vorrei capire bene questo passaggio che vedo sempre molto poco chiaro

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Le ditte sementiere non c'entrano niente con le deroghe....

 

le deroghe per l'utilizzo di semente "convenzionale" non conciata le da l'ente qui sotto:

 

http://scs.entecra.it/sementi_biologiche.htm

 

Si può richiedere deroga di una determinata varietà solo se a catalogo non è presente la stessa varietà BIO.

 

Vale la regola del silenzio/assenso da parte del CRA.

 

Per gli ortaggi da seminare si può fare la richiesta 10 gg prima della semina, per i cereali se non ricordo male sono 30 gg....

 

Va da se che anche la ditta sementiera deve rilasciare una dichiarazione che non esiste la determinata varietà "BIO"

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