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Tecniche di coltivazione in regime di biologico


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5 ore fa, Sirol ha scritto:

Anche io penso come te che l'aratura sia imprescindibile in Biologico, Grano duro ne hai mai piantato? e Girasole?

Proprio quest'anno devo seminare in autunno circa 8 ettari di frumento e ci stavo proprio facendo un pensiero se mettere il tenero o il duro. Le quotazioni mi dicono certamente il duro ma le rese mi dicono il tenero, oltretutto da me sulle colline piacentine il duro non è molto di zona, forse più il sud. Girasoli non ne ho mai messi ma ci sto pensando...

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7 ore fa, Baroxi ha scritto:

Proprio quest'anno devo seminare in autunno circa 8 ettari di frumento e ci stavo proprio facendo un pensiero se mettere il tenero o il duro. Le quotazioni mi dicono certamente il duro ma le rese mi dicono il tenero, oltretutto da me sulle colline piacentine il duro non è molto di zona, forse più il sud. Girasoli non ne ho mai messi ma ci sto pensando...

Io quest'anno ho provato il grano duro, ma è stato un bagno di sangue a livello di resa (forse anche perché sono riuscito a seminare a metà Gennaio), mentre i Girasoli che ho seminato a metà Aprile x il momento sono discretamente belli. Nelle nostre zone secondo me è molto meglio provare i Girasoli piuttosto che il Grano Duro.

Modificato da mccormick64
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  • 1 mese dopo...

Ciao a tutti sono nuovo nel forum, volevo sapere dai più esperti cosa ne pensate in merito al progetto di agricoltura che vorrei attuare nella mia azienda.
Premesso che si tratta di una azienda biologica situata in collina (scomoda, con appezzamenti piccoli e tanti sassi), ad oggi coltivata ad indirizzo foraggero e in minima parte cerealicolo con alternanza di 1-2 anni di grano tenero e/o duro e a seguire medica per parecchi anni, sempre con arature estive a 20-25 cm. 
Volevo provare a scardinare questa agricoltura millenaria e provare a realizzare una rotazione un po' più seria ed affacciarmi all'agricoltura conservativa (per quanto possibile col bio) con i seguenti obiettivi:
-ridurre l'erosione e la perdita di terreno che si viene a creare con l'azione delle piogge sui terreni arati durante l'inverno
-ridurre le perdite per liscivazione delle sostanze nutritive all'interno del terreno arato durante l'inverno
-aumentare la fertilità e la sostanza organica nel suolo
-aumentare l'umidità dello strato più superficiale del terreno
-migliorare la struttura del terreno
-evitare di lavorare troppo in profondità i terreni per evitare di scavare troppi sassi
-creare una rotazione seria con maggiori vantaggi economici e agronomici
-ma soprattutto crearmi un modello di agricoltura più vantaggioso economicamente.
In sostanza vorrei effettuare varie prove e confronti di lavorazioni, per arrivare se tutto va bene a eseguire una rotazione di questo tipo:

1° anno 
Grano duro 

2° anno 
Triticale 

Cover crops di senape bianca con semina ad ottobre e terminazione a inizio primavera 

3° anno
Trifoglio alessandrino con semina in primavera (da foraggio) 

4° anno 
Grano duro

5° anno
Triticale

Cover crops di senape bianca con semina ad ottobre e terminazione a inizio primavera

6° anno
Erba medica o altra foraggera pluriennale con durata di 3-5 anni

Nella speranza che nel prossimo PSR se e quando uscirà ci saranno sostegni maggiori per quel che riguarda le misure agroambientali per chi semina colture di copertura in inverno e per agricoltura conservativa in generale (minori rischi di erosione). 

Che ne pensate? Ha senso l'avvicendamento colturale da me descritto? 

Modificato da Giulio5846
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Il 15/9/2020 Alle 14:01, Giulio5846 ha scritto:

Ciao a tutti sono nuovo nel forum, volevo sapere dai più esperti cosa ne pensate in merito al progetto di agricoltura che vorrei attuare nella mia azienda.
Premesso che si tratta di una azienda biologica situata in collina (scomoda, con appezzamenti piccoli e tanti sassi), ad oggi coltivata ad indirizzo foraggero e in minima parte cerealicolo con alternanza di 1-2 anni di grano tenero e/o duro e a seguire medica per parecchi anni, sempre con arature estive a 20-25 cm. 
Volevo provare a scardinare questa agricoltura millenaria e provare a realizzare una rotazione un po' più seria ed affacciarmi all'agricoltura conservativa (per quanto possibile col bio) con i seguenti obiettivi:
-ridurre l'erosione e la perdita di terreno che si viene a creare con l'azione delle piogge sui terreni arati durante l'inverno
-ridurre le perdite per liscivazione delle sostanze nutritive all'interno del terreno arato durante l'inverno
-aumentare la fertilità e la sostanza organica nel suolo
-aumentare l'umidità dello strato più superficiale del terreno
-migliorare la struttura del terreno
-evitare di lavorare troppo in profondità i terreni per evitare di scavare troppi sassi
-creare una rotazione seria con maggiori vantaggi economici e agronomici
-ma soprattutto crearmi un modello di agricoltura più vantaggioso economicamente.
In sostanza vorrei effettuare varie prove e confronti di lavorazioni, per arrivare se tutto va bene a eseguire una rotazione di questo tipo:

1° anno 
Grano duro 

2° anno 
Triticale 

Cover crops di senape bianca con semina ad ottobre e terminazione a inizio primavera 

3° anno
Trifoglio alessandrino con semina in primavera (da foraggio) 

4° anno 
Grano duro

5° anno
Triticale

Cover crops di senape bianca con semina ad ottobre e terminazione a inizio primavera

6° anno
Erba medica o altra foraggera pluriennale con durata di 3-5 anni

Nella speranza che nel prossimo PSR se e quando uscirà ci saranno sostegni maggiori per quel che riguarda le misure agroambientali per chi semina colture di copertura in inverno e per agricoltura conservativa in generale (minori rischi di erosione). 

Che ne pensate? Ha senso l'avvicendamento colturale da me descritto? 

Sono anni che penso ad una rotazione equilibrata in base a tanti fattori (procedure bio- assenza irrigazione- collina- meccanizzazione essenziale). Orbene, sono arrivato alla convinzione che la rotazione che attuo mi soddisfa ed è la seguente:

Tenero-farro-pisello-tenero-medica-medica-medica-medica-medica

Sono indeciso di provare il girasole tra il tenero e il farro...vediamo.

Modificato da Baroxi
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Il 18/9/2020 Alle 06:14, DjRudy ha scritto:

Ben vengano le cover, ma per esperienza in bio, quando si abbandona l'aratro si hanno solo disastri.

Tu dici? Io proverò ad effettuare alcune prove su piccoli appezzamenti per vedere il risultato. Non dico abbandonare completamente l'aratro, ma utilizzarla solo in alcune occasioni.

Il 18/9/2020 Alle 09:32, Baroxi ha scritto:

Sono anni che penso ad una rotazione equilibrata in base a tanti fattori (procedure bio- assenza irrigazione- collina- meccanizzazione essenziale). Orbene, sono arrivato alla convinzione che la rotazione che attuo mi soddisfa ed è la seguente:

Tenero-farro-pisello-tenero-medica-medica-medica-medica-medica

Sono indeciso di provare il girasole tra il tenero e il farro...vediamo.

Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza, molto interessante. Il pisello lo trebbi? Con che risultati?
Anche a me piacerebbe molto tentare i girasoli, ma il fattore principale che mi frena è che raggiungono la maturazione piuttosto avanti e diventa poi difficile entrare in campo con la mietitrebbia nei miei terreni. 

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Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza, molto interessante. Il pisello lo trebbi? Con che risultati?
Anche a me piacerebbe molto tentare i girasoli, ma il fattore principale che mi frena è che raggiungono la maturazione piuttosto avanti e diventa poi difficile entrare in campo con la mietitrebbia nei miei terreni. 

Dipende dal tipo, io ho raccolto verso la fine di agosto e si entra ovunque in quel periodo.
Per il resto le prove fai bene a farle ma vedrai che L aratro lo dovrai sempre usare, semina su sodo,minima o conservativa in biologico non vanno e questo è assodato


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Il 21/9/2020 Alle 10:43, Giulio5846 ha scritto:

Tu dici? Io proverò ad effettuare alcune prove su piccoli appezzamenti per vedere il risultato. Non dico abbandonare completamente l'aratro, ma utilizzarla solo in alcune occasioni.

Grazie mille per aver condiviso la tua esperienza, molto interessante. Il pisello lo trebbi? Con che risultati?
Anche a me piacerebbe molto tentare i girasoli, ma il fattore principale che mi frena è che raggiungono la maturazione piuttosto avanti e diventa poi difficile entrare in campo con la mietitrebbia nei miei terreni. 

Tre anni fa varietà Aviron Ragt trebbiato resa circa 29 q.li ettaro.

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Buongiorno, è da 3/4 anni che nel mio orto ho problemi di virosi sia nelle zucchine che nei pomodori, non riesco quasi a raccoglierne. Sicuramente  il virus sta nel terreno, ma non si può fare niente oltre a piantare varietà resistenti? 
No purtroppi no, le virosi stanno nell'ambiente e nelle afidi e nelle mosche bianche sempre che siano virosi conclamate. Su zucchino ne sono arrivare di nuove per cui ogni anno è una scoprrta. In parte arriva da chi fa e vende piantine.
Non vengono da seme o terreni ma da vettori animali... attenzione, uomo compreso come es. Tmv.
Essenziale è pulire orto o campagna e dintorni, lotta pesante ad insetti, vestiti dedicati solo all'orto e non fumare. Eliminare il più possibile infestanti e controllare anche ortaggi vicini perchè molti virus sono più diffusi e ppssono non manifestarsi vistosamente. Conoscrre gli afidi e gli insetti perchè non sono tutti vettori.

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  • 2 mesi dopo...
9 ore fa, Calle 89 ha scritto:


Una cosa simile si era già vista sul forum però era montata davanti se nn ricordo male, però quante stradate fai in un campo con quel cantiere?


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Si ma qui stanno raccogliendo anche il seme di lolium per non aumentare la seedbank.

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  • 1 mese dopo...

é una specie di rasa erba multifila. Ovviamente per una grande campagna ci vuole un grande rasaerba e quindi saranno una ventina di elementi per un attrezzo da nove metri ? Nn ho preso nota delle dimensioni però sono importanti. Non ho capito neanche su cosa lavorava. Ovviamente coltura con semina di precisione. Percosa lo vorresti usare?

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Lui lo stava usando su soia, chiedevo a chi fa già biologico se hanno mai visto quest'attrezzatura; nei video di questo signore c'è anche un attrezzo, WEED ZAPPER, che fulmina le infestanti con la corrente elettrica.......

Mi sto informando sulle attrezzature da impiegare in biologico, perchè mi sembra che l'anno prossimo in ER apriranno un bando per iniziare la conversione al bio, e sto valutando se aderire con parte di una azienda; però non con medica e grano, che non mi sembra che facciano una grande differenza di reddito dal convenzionale, ma con le colture tradizionali (soia, mais, girasole, sorgo e grano/orzo).

Saranno 5 anni da panico e sarà sicuramente complesso, ma almeno ne dovrebbe valere la pena.

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17 ore fa, ansimoni ha scritto:

Lui lo stava usando su soia, chiedevo a chi fa già biologico se hanno mai visto quest'attrezzatura; nei video di questo signore c'è anche un attrezzo, WEED ZAPPER, che fulmina le infestanti con la corrente elettrica.......

Mi sto informando sulle attrezzature da impiegare in biologico, perchè mi sembra che l'anno prossimo in ER apriranno un bando per iniziare la conversione al bio, e sto valutando se aderire con parte di una azienda; però non con medica e grano, che non mi sembra che facciano una grande differenza di reddito dal convenzionale, ma con le colture tradizionali (soia, mais, girasole, sorgo e grano/orzo).

Saranno 5 anni da panico e sarà sicuramente complesso, ma almeno ne dovrebbe valere la pena.

Io ho capito che di Bandi nuovi fino alla nuova PAC non ne fanno, solo per il mantenimento ci sono(più che altro mio padre che c'è stato lui in coldiretti)...

Io per la stalla compro le materie prime che poi mi macino io.

Il mais l'ho pagato 25 da agricoltore 

Orzo 19 da agricoltore 

Pisello 42 da commerciante 

Favino 45 da commerciante.

A parte il favino comprato prima di Natale, l'altra roba presa tutta sotto trebbiatura.

Con l'agricoltore guardiamo la borsa di Bologna.

Favino e pisello è da 2/3 anni che costano tanto perché si fa molta fatica a produrre.

Per me il più interessante rimane il grano duro

 

Modificato da davide lei
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2 ore fa, davide lei ha scritto:

Io ho capito che di Bandi nuovi fino alla nuova PAC non ne fanno, solo per il mantenimento ci sono(più che altro mio padre che c'è stato lui in coldiretti)...

Io per la stalla compro le materie prime che poi mi macino io.

Il mais l'ho pagato 25 da agricoltore 

Orzo 19 da agricoltore 

Pisello 42 da commerciante 

Favino 45 da commerciante.

A parte il favino comprato prima di Natale, l'altra roba presa tutta sotto trebbiatura.

Con l'agricoltore guardiamo la borsa di Bologna.

Favino e pisello è da 2/3 anni che costano tanto perché si fa molta fatica a produrre.

Per me il più interessante rimane il grano duro

 

A me l'ha detto il mio tecnico che segue i PSR, comunque sono cose che verso Settembre/Ottobre dovrebbero essere chiarite;

Sicuramente il grano duro insieme alla soia è il più interessante; mentre la medica mi sembra poco attraente.

Vedremo gli sviluppi, sicuramente non è oro e ne farei volentieri a meno; purtroppo però ho l'impressione che sia meglio iniziare a capire come si possa produrre (guadagnando) anche chinando la testa dove vuole il padrone, vedi Green Deal e Farm to fork, senza contare il probabile prossimo bando del Round up

 

 

 

 

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4 ore fa, ansimoni ha scritto:

A me l'ha detto il mio tecnico che segue i PSR, comunque sono cose che verso Settembre/Ottobre dovrebbero essere chiarite;

Sicuramente il grano duro insieme alla soia è il più interessante; mentre la medica mi sembra poco attraente.

Vedremo gli sviluppi, sicuramente non è oro e ne farei volentieri a meno; purtroppo però ho l'impressione che sia meglio iniziare a capire come si possa produrre (guadagnando) anche chinando la testa dove vuole il padrone, vedi Green Deal e Farm to fork, senza contare il probabile prossimo bando del Round up

 

 

 

 

Ma adesso ne fai del fieno? Se si vendi all' allevatore o al commerciante?

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13 ore fa, davide lei ha scritto:

Ma adesso ne fai del fieno? Se si vendi all' allevatore o al commerciante?

No, tutto seminativo estensivo, anche per quello sono poco interessato al fieno: dovrei attrezzarmi per il fieno ed anche per il biologico, per cui farò un passo alla volta orientandomi sulle colture industriali bio.

Tu allevi biologico da carne o da latte?

Per un attimo avevo pensato di pianificare una linea vacca vitello bio, ma dopo avere fatto due conti mi sono spaventato....ed ho mollato

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No, tutto seminativo estensivo, anche per quello sono poco interessato al fieno: dovrei attrezzarmi per il fieno ed anche per il biologico, per cui farò un passo alla volta orientandomi sulle colture industriali bio.
Tu allevi biologico da carne o da latte?
Per un attimo avevo pensato di pianificare una linea vacca vitello bio, ma dopo avere fatto due conti mi sono spaventato....ed ho mollato
In effetti partire da zero con l'allevamento, al giorno d'oggi, è un investimento sostanzioso con tempi di ammortamento molto lunghi. Senza contare l'impegno di tutti i giorni, festivi compresi.

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1 ora fa, ansimoni ha scritto:

No, tutto seminativo estensivo, anche per quello sono poco interessato al fieno: dovrei attrezzarmi per il fieno ed anche per il biologico, per cui farò un passo alla volta orientandomi sulle colture industriali bio.

Tu allevi biologico da carne o da latte?

Per un attimo avevo pensato di pianificare una linea vacca vitello bio, ma dopo avere fatto due conti mi sono spaventato....ed ho mollato

Facciamo linea vacca-vitello con ingrasso. A me piacerebbero mettere su anche le vacche da latte ma nessuno mi appoggia quindi vedremo...

Eh se uno si deve attrezzare è una altro costo ma una condizionatrice,  un voltafieno e un ranghinatore usati non è una spesa folle. Per imballare terzista( magari con big-baler).

Di stalle bio ce ne sono e la medica bella di pianura è ricercata sia in zona Parmigiano che in Trentino. Inoltre secondo me è l'unica coltura che da bio a convenzionale cambia poco(se ben concimata).

Di dove sei?

Per il  discorso vacca-vitello non so.. .. bisognerebbe almeno avere già la struttura anche se le vacche da carne costano abbastanza e in pianura non so quanto sia remunerativo...

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18 minuti fa, davide lei ha scritto:

 

Di dove sei?

Per il  discorso vacca-vitello non so.. .. bisognerebbe almeno avere già la struttura anche se le vacche da carne costano abbastanza e in pianura non so quanto sia remunerativo...

Sono di Molinella,

e qui non ci sono stalle vacca vitello, e quelle da ingrasso o da latte si contano sulle dita di una mano (sia bio che conv)....ci sarà un motivo;

relativamente alla medica oltre all'attrezzatura avrei bisogno anche di un magazzino dove stoccarla, comunque non escludo totalmente questa coltura, anche se per il momento sono più interessato a quelle industriali.

1 ora fa, davide lei ha scritto:

Facciamo linea vacca-vitello con ingrasso. A me piacerebbero mettere su anche le vacche da latte ma nessuno mi appoggia quindi vedremo...

 

Se fai bio ho letto che devi rispettare almeno 75 cm a capo in corsia di alimentazione, e nei box ti servono almeno 5 mq/capo + 1.6 - 2 mq/capo per i vitelli fino a 200 kg, ho capito bene?

In più non ho ancora capito se è obbligatorio il pascolo o basta un recinto con 15-20 mq/capo di libero accesso.

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