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Trattori John Deere serie 7000, dalle origini ad oggi


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Trattori John Deere serie 7000 dalle origini ad oggi

 

PREMESSA

 

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Progettata, costruita e sviluppata integralmente a Waterloo (Iowa, USA) dal 1992 al 1996. All'interno della gamma 7000 si distinguono 2 configurazioni diverse:

 

Small Frame (telaio piccolo) con i modelli

 

- 7200, 92 hp pto, peso qli 57, motore 6 cilindri turbo da 5,9 litri (lo stesso del 3650) trasmissione Syncro plus 12+4 oppure pwr quad 20+20

 

- 7400, 100 hp pto, peso qli 59, motore 6 cilindri turbo da 6,8 litri, trasmissione Syncro plus 12+4 oppure pwr quad 16+12

 

da sottolineare che la gamma small frame serie 7000 è stata commercializzata solamente sui mercati nord e sud americani, mai importata in Europa dove invece viene commercializzata in questa fascia di potenza la serie 6000 6 cilindri. Tratteremo di questa macchina in modo marginale, approfondendo con maggiori dettagli la gamma pesante, che tanto successo ha avuto ed ha tuttora in Europa ed in Italia.

 

Large Frame (telaio grande) con i modelli

 

- 7600 130 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 6,8 litri, peso qli 65, trasmissione pwr quad e power shift

- 7700 150 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 7,6 litri, peso qli 66, trasmissione pwr quad e power shift

- 7800 170 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 7,6 litri, peso qli 67, trasmissione pwr quad e power shift

 

Questi tre modelli, al di là del buon credito di affidabilità e potenza che hanno saputo ricavarsi, hanno introdotto una nuova categoria di macchine, inserendosi tra le macchine di media potenza (130 - 160 cv fino a 55 qli di peso) e le macchine di alta potenza ( oltre 200 cv e oltre 80 qli di peso) fino ad allora disponibili sul mercato.

 

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SERIE 7000 CARATTERISTICHE E INNOVAZIONI

 

TELAIO PORTANTE

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L'elemento che caratterizza maggiormente la serie 7000 sia rispetto ai modelli precedenti, sia rispetto all'intero panorama trattoristico è sicuramente il telaio portante, costruito in acciaio ed ancorato alla cassa del differenziale entro il quali sono alloggiati in maniera modulare sia il cambio sia il motore ad esso fissato tramite silent block che attutiscono le vibrazioni trasmesse al trattore. Anteriormente il telaio supporta il fulcro del ponte anteriore basculante sostituendosi alla classica "barca" in fusione fissata al blocco motore. Questa soluzione offre diversi evidenti vantaggi rispetto alla configurazione convenzionale:

- aumentare il massimo carico ammesso a parità di peso

- minori sollecitazioni degli organi meccanici (motore e cambio)

- possibilità di montare il sollevatore anteriore senza necessità di ulteriori strutture di rinforzo

Ovviamente le dimensioni del telaio, così come quella della cassa differenziale, sono maggiori sui modelli della gamma large frame rispetto agli small frame.

 

MOTORE

La serie 7000 adotta motorizzazioni a 6 cilindri tra cui nuovo il 6068 turbo sui modelli 7400 e 7600 da 6,8 litri (106,5 x 127). Il 7700 ed il 7800 montano il collaudato 7636 cc turbo ereditato dalla serie 4000.

Per tutti i modelli è dichiarata una riserva di coppia elevata, oltre il 30%.

Questi motori sono diesel ad iniezione meccanica diretta a due valvole per cilindro.

 

TRASMISSIONE POWR QUAD

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E' per importanza la seconda grossa innovazione introdotta con la serie 6000. La PowrQuad fu sicuramente una delle chiavi del successo di queste macchine. Perdendo la canonica funzione portante è di dimensioni molto ridotte, è fissato alla cassa differnziale e prende il moto dal motore tramite un albero a giunti cardanici (il motore è montato elasticamente al telaio), al suo interno è alloggiato innanzitutto la frizione principale PermaClutch II del tipo multidisco a bagno d'olio, garantita a vita.

 

TRASMISSIONE FULL POWERSHIFT

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Disponibile solo sui modelli Large Frame, di nuova concezione rispetto a quello utilizzato sulla serie 4000 (15+4), dispone di 19 rapporti in avanti e 7 rapporti in retromarcia. La gestione del cambio ora è elettronica e l'attuatore, se ancora ricorda nelle forme il vecchio powershift, non agisce direttamente su un devio idraulico, ma bensì su elettrovalvole gestite elettronicamente. Notare l'estrema compattezza anche di questa trasmissione grazie all'adozione del telaio portante.

 

TRAZIONE ANTERIORE CASTER ACTION

Apprezzatissima sui serie 4000, con i suoi 13 brevettatissimi gradi di inclinazione dei fuselli rispetto alla verticale, viene ereditata dalla serie 7000, garantendo un ottima maneggevolezza per queste macchine di queste dimensioni. Maneggevolezza accentuata dalla notevole (forse troppo) agilità dello sterzo con soli 3,75 giri di volante da fermo a fermo contro i 5,5 giri della serie 4000. Il ponte anteriore su questa serie viene integralmente costruita negli stabilimenti di Waterloo.

 

 

SOLLEVATORE ED IMPIANTO IDRAULICO

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L'impianto idraulico rimane l'eccellente e performarmante centro chiuso con un unica pompa a pistoni a portata variabile a 200 bar, sia per il sollevatore che per l'idroguida che per i servizi. Il sollevatore viene rivoluzionato nell'architettura, viene abbandonato il pistone unico posizionato orizzonatalmente sotto alla postazione di guida e sostituito da un doppio pistone esterno che agiscono direttamente sulle parallele superiori. Fino ad allora questo sistema era utilizzato solo per i pistoni di rinforzo al pistone centrale, con questa innovativa e radicale soluzione si ottiene una maggior potenza dell'impianto con minor peso ed elaborazione costruttiva. La pompa a portata variabile, che sulla serie 4000 era posizionata anteriormente prendendo il moto direttamente dall'albero motore (lontano dalla cassa-serbatoio e dal sollevatore..) ora è razionalmente posizionata sopra la cassa differenziale da cui attinge e a pochi centimetri dal sollevatore e dai distributori, con l'effetto di ridurre praticamente a zero le condutture in aspirazione e, ancor peggio in pressione, causa di trafilaggi, noie e perdite di rendimento...

Il controllo del sollevatore sulla serie 6000 è integralmente elettronico, i distributori a fungo sono provvisti di regolazione di portata e di velocità di flusso.

 

 

CABINA TECH CENTER

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Viene abbandonato uno degli elementi di eccellenza dei trattori John Deere delle precedenti serie 2-3000. La cabina Sound Gard II lascia il posto (con perplessità dai "puristi" JD) al nuovo modulo guida denominato Tech Center. Il personalissimo styling rotondeggiante lascia il posto ad una più classica ed austera cabina dalle forme squadrate, ma non per questo priva di contenuti. Innanzitutto viene definitivamente risolto una delle (poche) pregiudiziali che di cui ha sempre sofferto lo studio SG: la spaziosità. L'adozione del tubo di scarico a filo piantone di derivazione CaseIH rende la linea dei 7000 molto accattivante e moderna...finalmente una linea molto apprezzata anche da quanti che non hanno mai apprezzato le caratteristiche forme tondeggianti e personali dei predecessori 4000

Rivoluzionario, caratteristico ed apprezzatissimo il cruscotto degli strumenti solidale al piantone di sterzo, che mantiene l'esclusiva, ampia possibilità di regolazione sia come angolazione (per agevolare l'accesso al posto di guida come per SG) sia come estensione. La strumentazione, completamente digitale a cristalli liquidi, molto bella apprezzata e funzionale.

I comandi (cambio, sollevatore, distributori, pto) sono razionalmente raggruppati su un'ampia consolle a destra. Caratteristico ed imitatissimo, per la prima volta appare il comando di profondità del sollevatore "a mezzaluna". La climatizzazione, anche questa per la prima volta, è di tipo automobilistico, con le bocchette di aerazione distribuite su tutto l'abitacolo e non più solo dall'alto come lo standard trattoristico di allora prevedeva, e questo grazie al posizionamento dello scambiatore del climatizzatore non più sotto al tettuccio, ma sotto al sedile di guida, configurazione che poi ha fatto scuola per la totalità della produzione negli anni a seguire.

Modificato da Andrea terratech
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serie 7010 - caratteristiche e innovazioni

 

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Prodotta dal 1997 al 2003 è una delle serie più longeve mai prodotte in epoca moderna, perciò è anche una delle serie che ha subito aggiornamenti importanti nel corso della sua vita.

I modelli Large Frame sono:

 

- 7610 130 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 6,8 litri, peso qli 65, trasmissione pwr quad e power shift

- 7710 160 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 8,1 litri, peso qli 66, trasmissione pwr quad e power shift

- 7810 175 cv motore, motore 6 cilindri turbo da 8,1 litri, peso qli 67, trasmissione pwr quad e power shift

 

La John Deere decide di non importare in Italia il modello 7610

 

 

MOTORE

I modelli 7710 e 7810 adottano il "sovradimensionato" motore Powertech da 8100 cc della serie 8000 in versione turbocompressa. La generosa cilindrata consente a questi modelli riserve di coppia poderose, fino al 45(!)%. Il 7610 continua a a montare il consueto 6800 cc.

 

SERIE 7010, EVOLUZIONE 1998

 

SOSPENSIONE TLS

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Nel 1998, dopo un anno dalla presentazione della serie 7010, la John Deere introduce la rivoluzionaria sospensione TLS (Triple Link Suspension). Anche questo sistema si integra razionalmente al modulo telaio. In modo singolare ed esclusivo il ponte anteriore ammortizzato TLS è ancorato all'autotelaio del trattore tra motore e cambio, e non a livello della "barca" anteriore su cui normalmente sono infulcrati gli assali basculanti canonici. Questa soluzione fondamentelmente offre 2 grossi vantaggi rispetto alla generalità dei sistemi ammortizzanti disponibili sul mercato:

- possibilità di godere di un'escursione dell'assale molto più lunga

- la posizione dell'ancoraggio consente un miglior aderenza del ponte anteriore all'aumentare dello sforzo di trazione da esso sostenuto.

L'effetto ammortizzante avviene tramite 2 bocce idrauliche ad azoto collegate a due pistoni-ammortizzatori che consentono una dolcezza ed una progressività della sospensione da primato. Caratteristiche le 2 antiestetiche catene visibili anteriormente che fungono da "stabilizzatori" degli ammortizzatori. Tale sistema, a differenza dei sistemi utilizzati dai concorrenti, non consente di bloccare le sospensioni, in quanto non interferisce col buon funzionamento dello sforzo controllato del sollevatore.

 

GESTIONE AUTOMATICA DELLE MANOVRE IMS

l'IMS (Implement Management System) che consente la gestione automatica delle manovre fine cambio fino a 9 funzioni, inserimento/disinserimento 4wd, pto, blocco diff. sollevatore. Risulta un'innovazione apprezzata in quanto riduce l'impegno dell'operatore nello svolgimento delle ripetitive manovre di fine campo.

 

CRUISE CONTROL

La 7010 può disporre di questa opzione. Si tratta di un comando elettronico di gestione del regime di rotazione del motore, consente di fissare il regime massimo raggiungibile dal motore indipendentemente dall'accelleratore sia dal comando a mano che da quello a piede, per rendere più precisi i lavori con la pto

 

INVERSORE ELETTROIDRAULICO AL VOLANTE

Disponibile a richiesta solo sulla trasmissione powr quad, viene adottata, spinta dalle specifiche richieste degli utilizzatori europei.

 

SERIE 7010, EVOLUZIONE 2001

 

TRASMISSIONI POWR QUAD PLUS - AUTOQUAD II - AUTOPWR

 

La serie 7010 si rinnova esce con 4 tipi diversi di trasmissioni disponibili: 3 di tipo meccanico (powrquad plus, autoquadII e full powershift) ed una di tipo continuo (autopwr).

 

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- powrquad plus, praticamente è la powrquad ad inserimento gestitto elettronicamente delle marce sotto carico grazie al quale, durante i passaggi di gamma, un software consente di passare alla gamma superiore o inferiore nella velocità più indicata, ad esempio passando dalla 4°C al settore D entra automaticamente in 3° D e viceversa.

- autoquad, come powrquad plus con la differenza che è possibile la gestione completamente automatica dei cambi di velocità all'interno della gamma in base al carico cui è sottoposto il trattore.

Su entrambe le trasmissioni, dopo l'adozione dei motori common rail grazie alla gestione elettronica dell'iniezione elettronica, viene introdotto il "soft -shift" un sistema che ad ogni cambio marcia crea un taglio all'alimentazione istantaneo consentendo un cambio marcia dolce senza necessariamente far "lavorare" le frizioni del power shift, causa di eccessive sollecitazione che possono pregiudicarne la durata. Caratteristica di questa soluzione il gustosissimo ed evidente effetto acustico di "doppietta d'accelleratore" percepito ad ogni cambio marcia in power shift.

 

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- powershift, rimane uguale a sè stesso nella consueta configurazione 19+7, tanto cara ai farmer USA

 

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- autopwr, la serie 7010 nel 2001 viene proposta con questo nuovo tipo di trasmissione. E' una trasmissione IVT ibrida a due stadi progettata, costruita e sviluppata integralmente dal management di Waterloo.

Modificato da Andrea terratech
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serie 7020 - caratteristiche e innovazioni

 

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Prodotta dal 2003 al 2006, al contrario della precedente è forse la gamma John Deere meno longeva della storia, in quanto ben presto sostituita dalla serie 7030 non tanto per motivi di obsolescenza, quanto per riadeguamento alle norme anti inquinamento delle motorizzazioni. Lanciata con un ritardo di oltre un anno rispetto alle serie 6020 e 7020, forse anche perchè subisce una evoluzione molto più radicale rispetto alle due serie citate. Infatti i nuovi modelli 7020 large frame non hanno più nulla in comune rispetto ai predecessori 7010.

 

I modelli 7020 Large Frame sono:

 

- 7720, 170 cv - 204 max, motore 6,8lt turbo intercooler Common Rail, trasmissione Powrquad, Autoquad, Autopowr, peso qli 77,7

- 7820, 185 cv - 220 max, motore 6,8lt turbo intercooler Common Rail, trasmissione Powrquad, Autoquad, Autopowr, peso qli 77,7

- 7920, 200 cv - 243 max, motore 8,1lt turbo intercooler Common Rail, trasmissione Autopowr, peso qli 79,4

 

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TELAIO PORTANTE

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E', fra le tante, la novità strutturale più importante. Il telaio integralmente d'acciaio, tanto apprezzato, che ha caratterizzato le precedenti serie 7000, viene abbandonato per far posto ad un nuovo telaio integrale non più di sagoma lineare, ma ad un nuovo composito disegno, la parte posteriore ancorata alla cassa differenziale sempre in acciaio a sua volta imbullonato al telaio in fusione di ghisa di supporto al motore dalla sagoma a "clessidra". Tale nuova configurazione comporta diversi vantaggi rispetto alla precedente:

- maggiore luce a disposizione dei pneumatici per migliorare il raggio di sterzata

- maggior massa sull'avantreno del trattore migliorandone il bilanciamento e la possibilità di supportare un carico maggiore.

La nuova configurazione del telaio consente un nuovo posizionamento del radiatore, ora posto più in baso e più in avanti rispetto alle ruote anteriori, in tal modo migliora notevolmente la visibilità anteriore e contemporaneamente la maggior dimensione del nuovo radiatore non va ad influire sul raggio di sterzo.

 

MOTORE

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Completamente nuove le motorizzazioni. Sia il 6068 di 6,8 litri del 7720 e 7820 che il 6081 da 8,1 litri del 7920 sono TIER II Common Rail a 4 valvole per cilindro. Erogano un extra potenza del 17-20% durante i lavori di pto e durante i trasporti stradali oltre i 15 km/h.

 

TRASMISSIONE

Completamente rinnovato anche il comparto cassa differenziale-sollevatore, di nuova progettazione che non ha più nulla in comune rispetto ai 7010, mentre i cambi derivano strettamente dagli stessi utilizzati dai modelli precedenti nelle 3 versioni powrquad, autoquad ed autopwr. Criticata la scelta di commercializzare il modello più potente della gamma, il 7920, con la sola opzione autopwr, che in taluni casi ha fatto propendere la scelta verso il 7820 causa l'indisponibilità per il modello superiore del cambio powrquad o autoquad...

 

 

SOSPENSIONE TLS

La differenza più evidente della nuova sospensione TLS sui 7020 sta nel nuovo sistema di ancoraggio al telaio che non adotta più le classiche ed inestetiche catene la cui funzione ora viene svolta dal nuovo posizionamento dei pistoni ammortizzanti, reso possibile dalla diversa configurazione del telaio rispetto alla serie 7010.

 

CABINA

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Sulla serie 7020 viene montata pari pari la TechCenter della serie 8000, ereditandone anche gli interni, che nel caso delle versioni Autopwr ne ricalca appieno anche la consolle di comando al bracciolo Command Arm, mentre sui modelli con trasmissione Autoaquad o Powrquad, adottano una inedita consolle fissa per questo tipo di cabina per dare alloggiamento alla tiranteria del comando manuale di selezione delle gamme. Anche il sedile a sospensione elettropneumatica gestito elettronicamente Activeseat tanto apprezzato sugli 8020 è disponibile anche su questi modelli.

Inedito per questa cabina anche il comando dell'inversore elettroidraulico al volante. I ditributori idraulici sono a gestione elettronica sui modelli autopwr integrati al Command Arm, mentre sono forniti in versione standard a comado manuale sui modelli a cambio convenzionale, ed a comando elettronico a richiesta. Sparisce il pratico ed imitatissimo comando del sollevatore elettronico a "mezzaluna" sostituito da un meno pratico comando monointerrutore, non troppo gradito ai johndeeristi assuefatti al precedente sistema.

 

PNEUMATICI

La serie 7020, grazie alla nuova configurazione del telaio, può alloggiare pneumatici da 42" posteriori abbianti ai 30" anteriori senza per questo subire gravi penalizzazioni a livello di agilità causa il limitato raggio di sterzata (i 7000 ed i 7010 solo quelli da 38"post e 28"ant). I serie 7020 possono montare larghi pneumatici posteriori da 710 mm di larghezza senza oltrepassare i 255 cm di sagoma regolare, opportunità questa preclusa a molte macchine concorrenti.

Modificato da Andrea terratech
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serie 7030 caratteristiche ed innovazioni

 

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Nel 2007 viene presentata la serie 7030, sia esteticamente che tecnicamente non si discosta molto dalla serie 7020. Sostanzialmente:

 

- 7730 190 cv - 220 max, motore 6,8lt, trasmissione Powrquad, Autoquad, Autopowr

- 7830 205 cv - 235 max, motore 6,8lt, trasmissione Powrquad, Autoquad, Autopowr

- 7930 220 cv - 250 max, motore 6,8lt, trasmissione Powrquad, Autoquad, Autopowr

 

MOTORE

 

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Di rilievo l'adozione sull'intera gamma (7930 compreso) del motore 6,8 litri emissionato TIER III dotato di valvola EGR per il recupero dei gas di scarico e di turbina a geometria variabile VGT.

 

TRASMISSIONE

 

Nessuna novità degna di nota se non l'opportunità di adottare anche il modello "top" di gamma, il 7930, del cambio powr quad e autoquad, oltre ovviamente all' autopwr che era l'unica opzione possibile sul precedente 7920. Questa opportunità la si è potuto cogliere grazie sempre all'adozione del motore 6,8 lt anche su questo modello, mentre il poderoso 8,1 litri del 7920 era evidentemente incompatibile con il cambio powrquad, tantomeno sul 7930 che, anzi, avrebbe dovuto montare il 9 litri emissionato...

 

 

Una piccola tabella riassuntiva a testimonianza dell' evoluzione della serie 7000 John Deere nella sua storia ventennale:

 

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Modificato da Andrea terratech
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  • 3 settimane dopo...
Complimenti Andrea,volevo però fare un piccolo appunto per quanto riguarda la serie 7010:con il passare degli anni non è stata leggermente aumentata anche la potenza del motore?

 

Sì, effettivamente l'ultima evoluzione dei 7010 (quella che prevedeva anche l'IVT per intenderci) adottava il sistema PowerManagement sul motore, grazie all'impianto di iniezione a gestione elettronica, che consentiva di godere di un extra potenza nei lavori PTO e su strada, il 7810 ricordo poteva arrivare a 195 cv se non sbaglio.

Sono omissioni consapevoli in quanto più da considerare come aggiornamenti e anteprime di soluzioni adottate poi dalla successiva serie, come consuetidine JD.

 

Altra consapevole omissione è data dall'adozione sui modelli 2003 fine serie del motore 6081 da 8,1 lt in versione Common Rail, ma non si può certo dire che, vista l'esiguità degli esemplari prodotti, la serie 7010 fosse Common Rail.....

Modificato da Andrea terratech
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Te l'ho chiesto perchè un depliant della serie 7010 datato ottobre 2000 dichiara 171cv di potenza masima per il 7710 e 187cv per il 7810.Considerando che questi non sono i motori common rail penso che si tratti di un leggero innalzamento della potenza dovuto ad un aggiornamento della macchina.

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Bei macchinoni anche questi,sinceramente. (E 3!!!)

Ho provato un 7710,buonissima macchina.Il motore con il suo rombo faceva paura e mi sembrarono buoni sia la trasmissione che il sollevatore in generale.Ora al tempo in cui lo provai aveva un trivomere reversibile da 35,40 cm di profondità;un attrezzo troppo grande per 160cv e 66qli (nelle mie zone) per questo il trattore aveva sempre il collo molto tirato ein certi casi fumava anche,ma in altr applicazioni mi è sembrato ottimo come la semina in combinata o i trasporti.

Provato anche un 7920 con rotopressa John Deere,aveva l'autopower e quindi era ottimo come cambio.Il motore c'era solo che l'attrezzo era un pò sottodimensionato per la sua potenza e le sue prestazioni (almeno in quel contesto).Viene adoperato anche per preparazione del terreno e aratura e trasporti (per forza) dato che è l'unico che in quell'azienda può portare via il rimorchio da 22 posti per i balloni.Si lamentano dei connsumi che in certi casi sembrano elevati.

E' arrivato anche un 7930 (a dir la verità sono 2)che ancora purtroppo non ho avuto la possibilità di provare.L'ho visto in trasporto e preparazione ma non ho nessuna considerazione dato che come ho già detto non ho provato.Però c'è già pronto per lui un aratro da scasso e vedremo come se la caverà.

Il mio modello preferito è il 7930,aspetto le foto da chiunque le abbia e considerazioni!!!Grazie.O0

Modificato da RobertinoTrattorista
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Sì, effettivamente l'ultima evoluzione dei 7010 (quella che prevedeva anche l'IVT per intenderci) adottava il sistema PowerManagement sul motore, grazie all'impianto di iniezione a gestione elettronica, che consentiva di godere di un extra potenza nei lavori PTO e su strada, il 7810 ricordo poteva arrivare a 195 cv se non sbaglio.

Sono omissioni consapevoli in quanto più da considerare come aggiornamenti e anteprime di soluzioni adottate poi dalla successiva serie, come consuetidine JD.

 

Altra consapevole omissione è data dall'adozione sui modelli 2003 fine serie del motore 6081 da 8,1 lt in versione Common Rail, ma non si può certo dire che, vista l'esiguità degli esemplari prodotti, la serie 7010 fosse Common Rail.....

 

in effetti io ho un 7810 autopowr del 2003 e ne sono contento sia come tiro che come che come affidabilità. i consumi sono sempre alti invece, come da tradizione john deere

Modificato da puntoluce
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Ospite albe 86

Confermo il parere di puntoluce, il mio 7710 è del 1997 ed ha quasi raggiunto le 7000 ore, macchina molto affidabile, caratterizzata da grandi prestazioni e...grandi consumi!

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Ciao a tutti

volevo chiedere, se qualcuno lo sa, secondo voi perchè con la serie 7020 hanno abbandonato il cambio powershift?

grazie

 

Il full powershift senza dubbio è una tipologia di cambio che offre indiscutibili vantaggi, semplificando i cambi di velocità sull'intero range operativo, retromarce compreso. E' la trasmissione che contraddistinto il prodotto John Deere dal 1963, così come è stata la prima casa ad introdurlo sulle macchine ad alta potenza creando poi una vera e propria tendenza cui si sono dovuti adeguare più o meno tutti i competitori, dapprima sulle macchine più grandi estendone l'adozione anche sulle categorie di media potenza.

 

Lo sviluppo di questo tipo di trasmissione è stato abbandonato da JD dal momento in cui, a partire dal 2001, e cioè dall'introduzione sulle serie 6010 e 7010 dei primi cambi IVT che saranno destinati all'allestimento top di tutte le gamme.

 

Dal momento del lancio della serie 7020, l'opzione full powershift, che prevedeva una nuova ed inedita riprogettazione rispetto a quella del 7010, fu completamente abbandonata, in quanto ritenuta non più adeguata ed appetita dagli utilizzatori, in quanto gli svantaggi di questa trasmissione rispetto all'IVT sono:

 

- maggiore assorbimento di potenza e in generale maggiori consumi

- copertura completa di ogni range di velocità a partire da 0,2 km/h

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Il full powershift senza dubbio è una tipologia di cambio che offre indiscutibili vantaggi, semplificando i cambi di velocità sull'intero range operativo, retromarce compreso. E' la trasmissione che contraddistinto il prodotto John Deere dal 1963, così come è stata la prima casa ad introdurlo sulle macchine ad alta potenza creando poi una vera e propria tendenza cui si sono dovuti adeguare più o meno tutti i competitori, dapprima sulle macchine più grandi estendone l'adozione anche sulle categorie di media potenza.

 

Lo sviluppo di questo tipo di trasmissione è stato abbandonato da JD dal momento in cui, a partire dal 2001, e cioè dall'introduzione sulle serie 6010 e 7010 dei primi cambi IVT che saranno destinati all'allestimento top di tutte le gamme.

 

Dal momento del lancio della serie 7020, l'opzione full powershift, che prevedeva una nuova ed inedita riprogettazione rispetto a quella del 7010, fu completamente abbandonata, in quanto ritenuta non più adeguata ed appetita dagli utilizzatori, in quanto gli svantaggi di questa trasmissione rispetto all'IVT sono:

 

- maggiore assorbimento di potenza e in generale maggiori consumi

- copertura completa di ogni range di velocità a partire da 0,2 km/h

 

Ho capito!

il full powershift della serie 7010 assorbe più potenza dell'IVT della serie 7020??????

se così fosse è un discorso che riguarda anche il full poweshift degli 8000/10/20/30????

grazie

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Volevo sapere cosa consuma questo modello,visto che già in due si sono lamentati.

Ciao,grazie.

 

acallioni non è che mi lamenti, ho solo constatato il maggior consumo rispetto ad altri concorrenti. bisogna poi vedere il consumo d ettaro, è quello che mi interessa, e li non mi lamento

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Mi dispiace contraddirti caro Andrea ma il cambio IVT è sicuramente più comodo, in lavori come la livella da il meglio di se permettendo di sfruttare al meglio il trattore, ma ha un assorbimento di potenza maggiore rispetto ai PS:

 

Grafici fatti su dati di traino del Nebraska.

 

Che poi i cambi a variazione continua siano il futuro su questo non c'è dubbio.

 

7930 PQ vs IVT

 

7930_aq.jpg

 

7930_ivt.jpg

 

Uno mi potrebbe dire ma il PQ è un semi PS, è vero, ma anche con gli 8000 che hanno un full PS (e per giunta a 3 alberi quindi teoricamente con più dispersioni) il discorso non cambia:

 

8430_ps_vero.jpg

 

8430_ivt_vero.jpg

 

Le differenze sono al massimo del 5% quindi poca roba, e alla fine visti i vantaggi che da l'IVT e la raggiunta affidabilità di queste trasmissioni ormai la scelta (soprattutto se si prende in considerazione una macchina full optional in poche parole "elite") è quasi obbligata su questo tipo di trasmissione. Rimane comunque il fatto che in valore assoluto di rendimento il PS a oltre 40 anni dalla sua introduzione dice ancora la sua.

Modificato da DjRudy
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Mi dispiace contraddirti caro Andrea ma il cambio IVT è sicuramente più comodo, in lavori come la livella da il meglio di se permettendo di sfruttare al meglio il trattore, ma ha un assorbimento di potenza maggiore rispetto ai PS:

 

Grafici fatti su dati di traino del Nebraska.

 

Che poi i cambi a variazione continua siano il futuro su questo non c'è dubbio.

 

Uno mi potrebbe dire ma il PQ è un semi PS, è vero, ma anche con gli 8000 che hanno un full PS (e per giunta a 3 alberi quindi teoricamente con più dispersioni) il discorso non cambia:

 

Le differenze sono al massimo del 5% quindi poca roba, e alla fine visti i vantaggi che da l'IVT e la raggiunta affidabilità di queste trasmissioni ormai la scelta (soprattutto se si prende in considerazione una macchina full optional in poche parole \"elite\") è quasi obbligata su questo tipo di trasmissione. Rimane comunque il fatto che in valore assoluto di rendimento il PS a oltre 40 anni dalla sua introduzione dice ancora la sua.

 

 

Al di là di quanto asserito dal Sign. Nebraska, posso convenire con te relativamente al fatto che forse sui consumi possa esserci un vantaggio per il powershift (anche se durante l'utilizzo pratico nutro seri dubbi), le opportunità insite nella trasmissione continuo relativamente ai consumi, sono scontate ed evidenti...vedi ad esempio i 1450 giri/min indicati a 42km/h durante i trasferimenti stradali........

 

Un ultimo appunto relativo ai 3 alberi del powershift degli 8000, sulla cui configurazione e progettazione qualche competitore dovrebbe specchiarsi (!!!), sul quale il marketing JD al momento del lancio si espresse in tutt'altri termini a proposito degli assorbimenti di potenza....

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Ospite albe 86

Il fatto che il trattore dotato di trasmissione a variazione continua ha un rendimento inferiore di qualche punto percentuale mi sembra appurato. Da ciò si potrebbe quindi pensare che, grazie al rendimento superiore, un powershift permetta di consumare meno. Ciò in realtà non è del tutto vero, nel senso che potrebbe esserlo in lavorazioni che "impiccano" il trattore, mentre in tutte le condizioni di carichi parziali o consistenti variazioni di velocità il vario permette di ottimizzare i consumi orari ed anche ad ettaro.

Inseriso un'immagine che confronta in un unico grafico i rendimenti di Jd 7930 Ivt e Ps a 4 stadi, tenendo conto inoltre degli slittamenti.

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Veramente una bella descrizione dell'evoluzione di questa mitica serie complimenti...io ho avuto un 7810 dotato di full power shift 19+7 del 1998 ahimè acquistato a fine 97 e arrivato in azienda a giugno 98 prima dell'evoluzione che inroduceva l'adozione a richiesta della tanto bene amata sospensione tls... la macchina ha mi ha dato grandi soddisfazioni ma anche grandi dolori quando ho dovuto revisionare la trasmissione e il differenziale posteriore dopo non moltissime ore di lavoro...

P.S. per quanto riguarda le trasmissioni a me l'ispettore jd disse all'epoca dell'acquisto che il pst rendeva di più del pwqd nelle marce basse mentre il rendimento calava di parecchio nelle marce alte e dalla mia esperinza è stato un bene che jd abbia mandato in pensione il 19+7 per niente paragonabile al pst della serie 8000...

Modificato da Daniele
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ma il signor puntoluce è sempre esagerato.......anche perchè se non sbaglio il suo 7810 ivt ha il motore 8000 di cilindrata(se non qualcosina in piu)......ed in base alla massa, cilindrata, anzianità del progetto, cambio ivt.......consuma il giusto e di tirare , anche se ahimè è un pò leggero al anteriore, (beh lui è miserbile......sollevatore anteriore e 1150 kg blocco unico e andrebbe da dio.......)ha un tiro paragonabile a trattori odierni.

Affermo ciò perchè ho avuto la fortuna(o sfortuna) di averlo in mano il tempo giusto per distruggere l ivt(ma non ci son riuscito), distruggere il motore(ma non ci son riuscito), ma ho apprezzato tantissimo quel cambio che secondo me economizza i consumi, poi possibilmente ci son lavorazioni andando sui 13 14 orari dove quel ivt per me perde di rendimento....o per strada quel cambio non va per nulla(morto di 90 anni in coma reversibile)........beh ma il conte risolve tutto, basta spostare la manopola a 0 (funziona come un powershift)........ma se il mezzo canta ....puntoluce grida.....

 

scusate se mi son dilungato, mi farò perdonare la prossima volta con delle foto

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