Mapomac Inviato 23 Marzo 2009 Condividi Inviato 23 Marzo 2009 In merito alla modifica effettuata da Puntoluce per la realizzazione di un attrezzo per il taglio radicale, inseriamo questa discussione per discutere della pratica in questione. Intervento diffuso soprattutto nel pero e nello specifico negli impianti ad alta densità, per contenere la taglia ed il vigore vegetativo in sostituzione di prodotti fitoregolatori come il Cycocell revocato in tutti i paesi dell'UE. Come agisce ? - La classe delle citochinine è una classe di ormoni che stimolano la divisione cellulare. Sono sintetizzate anche negli apici radicali. Il taglio pertanto ne interrompe la sintesi, ma per avere l'effetto desiderato e non altri effetti collaterali occorre valutare bene il periodo d'intervento. - Riduzione dell'apparato radicale con conseguente minor capacità di assorbire acqua ed elementi nutritivi. - Riduzione di riserve stoccate nelle radici con conseguente calo di vigoria alla ripresa vegetativa. Inserisco uno schema decisionale per valutare necessità e tempi del taglio radicale, dove "poche" e "molte" sta per il numero di gemme miste presenti. Click for full size - Uploaded with plasq's Skitch Riferimenti: http://old.agrimodena.it/pere/radicale.pdf Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
HP90 Inviato 23 Marzo 2009 Condividi Inviato 23 Marzo 2009 Qualche volta questo tipo di potatura la faccio involontariamente con l'aratro, però una volta l'aratro si è portato appresso metà albero! :AAAAH: Ma non c'è la possibilità che anche Puntoluce se ne porti appresso qualcuno :cheazz: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 23 Marzo 2009 Condividi Inviato 23 Marzo 2009 caro mio, puntoluce, come puoi vedere dal video, ha già fatto quel che doveva fare e non ha sradicato nessun melo!! qualche quesito che mi è venuto mentre facevo il taglio radicale pur non avendo idea di ciò che facevo: visto che lavoravo su un meleto di 5-6 anni circa, capitozzato a 50 cm da terra ed innestato con due innesti, presumo che l'apparato radicale non fosse stato molto sviluppato, ergo, anche se ho tagliato 15-20 cm dal fusto non credo di aver tagliato molte radici. quindi qual'è la percentuale, approssivamente, di radici che vanno tagliate per avere l'effetto desiderato? tale pratica si applica solo a meli e peri? non mi hanno fatto lavorare ad esempio nei peschi. durante il lavoro l'unico problema che ho riscontrato era la sporadica rottura di alcuni rami potati corti (30-40 cm) sotto l'innesto. perchè li avevano lasciati? perchè solo ai meli e non ai peschi? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
HP90 Inviato 23 Marzo 2009 Condividi Inviato 23 Marzo 2009 Scerzavo Questa tecnica è recente? o è già da tempo che si fa Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giuba Inviato 23 Marzo 2009 Condividi Inviato 23 Marzo 2009 utilissima la discussione che è stata aperta. penso che inoltre il taglio consenta di rallentare i fenomeni di invecchiamento precoce a cui gli impianti superintensivi sono soggetti poichè riducendo l'apparato radiacale vengono meno alcune manifestazioni allelopatiche tipiche di tale tipologia di impainto; sostanzialmente è come se si avesse un rinnovamento dell'impianto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Plinio Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 Una considerazione: il taglio radicale è gestibile su piante con apparato radicale omogeneo e fascicolato. Perciò tale tecnica può trovare valida applicazione su cotogno C (pero) o M9 (melo), ma è improponibile su pero franco ad esempio visto l'apparato radicale disomogeneo o addirittura fittonante... lì potresti davvero portarti dietro mezzo albero! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 questa pratica quindi viene applicata su frutteti intensivi o super intensivi. ma nel mio caso, dove ho operato su piante tagliate e innestate? il sesto di impianto è circa 3,80 x 1; è intensivo? lì il lavoro credo sia fatto una tantum visto l'innesto, non credo poi che venga ripetuta tale operazione Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Plinio Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 2650 piante/ha, semi-intensivo... sai che portinnesto è quello? Hanno avuto dei ripensamenti sulla varietà? Pure io ho qualche perplessità sul momento in cui hai operato in effetti... magari si poteva aspettare il primo anno, fare una bella pianta e vedere di tagliare al secondo anno, però evidentemente ci saranno state altre considerazioni che hanno portato al taglio subito dopo l'innesto. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Mapomac Inviato 24 Marzo 2009 Autore Condividi Inviato 24 Marzo 2009 Scerzavo Questa tecnica è recente? o è già da tempo che si fa L'efficacia è risaputa da tempo, mentre l'esigenza è cosa abbastanza recente vista l'introduzione di sesti più fitti. questa pratica quindi viene applicata su frutteti intensivi o super intensivi. ma nel mio caso, dove ho operato su piante tagliate e innestate? il sesto di impianto è circa 3,80 x 1; è intensivo? lì il lavoro credo sia fatto una tantum visto l'innesto, non credo poi che venga ripetuta tale operazione Strano che questa operazione ti sia stata richiesta con piante così giovani. In genere non ce ne dovrebbe esserne la necessità. A meno che non siano stata sbagliata la scelta del portainnesto, ipotesi che forse trova fondamento vedendo il video: sembra infatti che il reinnesto fatto sia non direttamente sul portainnesto ma su un'altro intermediario. (A mio avviso comunque non è proprio quello il modo di partire con un frutteto, so che si esula dal contenuto della discussione, ma non posso fare a meno di notarlo. Ad esempio quanti anni di produzione si perderanno con tutti questi tagli-cuci ?) Tornando invece in tema ti chiedo: - che capacità oraria stimi ? - che velocità fai ? - quanto fai pagare l'operazione ? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 capacità oraria limitata dovuta al fatto che l'attrezzo andrebbe perfezionato; l'inconveniente maggiore sono i rami potati lunghi 40-50 cm che battendo nel telaio rischiano la rottura se si procede a velocita sopra i 4 km/h. altro fattore che pregiudica la produttività è il frutteto stesso in cui si opera: io ho dovuto lavorare su un terreno abbastanza accidentato con buche lungo il filare piene d'acqua, quini con scarsa trazione e scarsa stabilità; in più c'erano dei tratti con i pali piegati dal vento che dovevano essere scansati da un secondo operatore. quindi velocità medie di 2-3 km/h e due persone per fare l'operazione. per quel che riguarda il prezzo, non saprei dire, visto che è la prima volta che lo facciocomunque i consumi sono contenuti circa sui 5-8 litri ora Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
martinaz Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 beh, da frutticoltore lasciatemi dire la mia, secondo mè il taglio radicale è stato fatto per permettere al sopra\innesto un attecchimento più omogeneo dovuto alla stra\potenza della radice di 5 o 6 anni, si cerca di ricreare le situazioni "radice di un anno e innesto". anni addietro feci un soprainnesto su pesco di qualche anno ma fù un insuccesso dovuto alla esplosione del punto d'innesto (gomma in quantità )negli anni successivi. comunque scommetterei un euro che tutte le volte che l'attrezzo nel video agganciava un ramo e dava la "scrollata" , l'innesto di sicuro non avrà goduto!ci sono seri rischi che il nesto si sia scollato dal catrame. scusate ...comunque saluti da ...:martini:AZ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 come detto la velocità è molto bassa proprio per evitare grane; io sono ignorante in materia, ritieni che delle vibrazioni, anche se modeste, possano fare il danno che dici? comunque dietro avevo un agronomo che guardava e non mi ha detto nulla, quindi presumo che non si fosse presentato quel problema Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Mapomac Inviato 24 Marzo 2009 Autore Condividi Inviato 24 Marzo 2009 Preoccupazione quanto mai legittima ! Tra qualche mese sarà tutto più chiaro... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 ma questo scollamento è una cosa evidente, tipo che linnesto cade o si piega ecc... o basta che succeda qualcosa a livemmo microscopico? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
martinaz Inviato 24 Marzo 2009 Condividi Inviato 24 Marzo 2009 Beh Puntoluce non voglio far del terrorismo gratuito, se avevi un competente accanto....puoi star tranquillo. Però , sul serio, se erano mie le piante mi si rizzavano i capelli giuro Ciao Punto&luce Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 3 Maggio 2009 Condividi Inviato 3 Maggio 2009 ecco i primi risultati: giusto per la cronaca gli innesti sono stati fatti (sia su pesco che su melo) da una squadra di innestini venuti dalla romagna Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Mapomac Inviato 7 Novembre 2010 Autore Condividi Inviato 7 Novembre 2010 Ciò di cui Puntoluce ha bisogno: Unitamente a questa: http://www.agrofer.it/index.php?page=prodotti&id=4&name=decompattatori_d.a.r. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 23 Novembre 2010 Condividi Inviato 23 Novembre 2010 attrezzo per il taglio radicale migliore, sicuramente, di quello che feci io.... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Mapomac Inviato 23 Novembre 2010 Autore Condividi Inviato 23 Novembre 2010 Mi sembrano molto flessibili le lame. Probabile che la profondità ne risenta e non raggiunga ad esempio quella della macchina in video ? La frutticoltura aretina, pare quindi sensibile al taglio radicale; dovresti investire in previsione di commesse future Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
puntoluce Inviato 24 Novembre 2010 Condividi Inviato 24 Novembre 2010 non sò se le lame flettano anche se credo di no. per la profondità di lavoro sicuramente la macchina da te postata fa un altro lavoro, ma negli impianti di pero super intensivi della val di chiana probabilmente la scarsa forza del portainnesto limita anche l'apparato radicale e quindi credo possa bastare Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.