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Drupacee. .all alba di un disastro annunciaro


ALAN.F

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  • 4 settimane dopo...

Un paio di anni fa, sempre in analisi, su nostro melone serra, trovarono principio attivo di antioidico non ammesso e nemmeno più in produzione; cosa che assolutamente non avevo mai fatto.

Si capì in seguito, che invece il principio attivo usato per l'odio -regolarmente registrato, ammesso in disciplinare nonchè rispetto dei giorni di carenza, dosi e tutto il resto- nel degradarsi, rilasciava tracce di altre molecole.

Vi garantisco che presi un bello spighetto, comunque si risolse tutto in poche ore e penso fosse stato già nota la cosa al laboratorio.

Quindi, riguardo a tracce del 2,4d presumo ci sia qualcos'altro di mezzo, anche perchè tale diserbante, su frutticole, i rischi di danneggiamento pianta sono altissimi.

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1 ora fa, mandorleto ha scritto:

Come è possibile che si trovi residuo di 2,4d dalle analisi del prodotto senza che quel principio attivo non sia mai stato utilizzato? Da cos'altro può dipendere, errore di laboratorio a parte?

Tipico diserbante ormonico ma attenzione, molti ormonici sono usati come veri e propri ormoni di sintesi quindi fitoregolatori, attenzione quindi. Il 2,4 d è un diserbante usato contro le dicotiledoni perenni anche in frutteti ma spesso sulle erbacee non di rado lo si trova per deriva. Può essere benissimo usato come fitoregolatore su albicocco e quindi facilissimo che nell'uso su albicocco vada più avanti, anche su agrumi, uso fitoregolatore vero e proprio. Ormonico lo dice la parola stessa.

Difficile pensare che si tratti di qualcosa di sporco o non svuotato perchè  le irroratrici per diserbo e trattamenti alla chioma sono diversi. Facilissimo che sia dovuto alla deriva di un diserbo o di un trattamento fitoregolatore,

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Lo hanno trovato su mio prodotto. Ma io non lo mai usato. Né come diserbo, né come fitoregolatore. Unico dubbio potrebbe essere qualche prodotto che lo conteneva, magari non indicato in etichetta. Ma non riesco a capire quale. Ho usato prodotti bio, alghe e azoto organico all'ingrossamento. Tra l'altro quest'anno ho spinto pochissimo e ultimo trattamento fogliare non meno di tre mesi prima della raccolta

 

Modificato da mandorleto
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3 ore fa, mandorleto ha scritto:

Lo hanno trovato su mio prodotto. Ma io non lo mai usato. Né come diserbo, né come fitoregolatore. Unico dubbio potrebbe essere qualche prodotto che lo conteneva, magari non indicato in etichetta. Ma non riesco a capire quale. Ho usato prodotti bio, alghe e azoto organico all'ingrossamento. Tra l'altro quest'anno ho spinto pochissimo e ultimo trattamento fogliare non meno di tre mesi prima della raccolta

 

A seconda della formulazione il 2,4D può arrivare da deriva e da vapori. Hai avuto danni alle piante ? Hai campi di grano che vengono diserbati con quello ?

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12 minuti fa, mandorleto ha scritto:

I vicini è possibile che lo usino 

Principalmente ha due formulazioni che io sappia. Da sale e da estere. Da sale non da grossi problemi a parte quelli noti e cioè la deriva ma da estere potresti avere gli effetti da vapori portati dal vento . Cioè in primavera diserbi con assenza di vento , poi la temperatura sale, evapora e basta una folata di vento e vedi danni per centinaia di metri soprattutto se hai piante in germogliamento o leguminose tipo medica appena emerse. Per quello ti chiedevo se hai visto danni sulle piante. Hai capito come potrebbe averlo assorbito? Cioè deriva direttamente sul frutto o assorbito da foglie ed entrato in circolo ? Solo una mia curiosità. Giusto per capire quanto devo premunirmi nel caso lo dovessi usare in certi periodi

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35 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Principalmente ha due formulazioni che io sappia. Da sale e da estere. Da sale non da grossi problemi a parte quelli noti e cioè la deriva ma da estere potresti avere gli effetti da vapori portati dal vento . Cioè in primavera diserbi con assenza di vento , poi la temperatura sale, evapora e basta una folata di vento e vedi danni per centinaia di metri soprattutto se hai piante in germogliamento o leguminose tipo medica appena emerse. Per quello ti chiedevo se hai visto danni sulle piante. Hai capito come potrebbe averlo assorbito? Cioè deriva direttamente sul frutto o assorbito da foglie ed entrato in circolo ? Solo una mia curiosità. Giusto per capire quanto devo premunirmi nel caso lo dovessi usare in certi periodi

Non ci ho capito molto. Devo fare controanalisi. Quest'anno il quantitativo è minimo, mi preoccupo per il futuro.

Danni alle piante non ne ho. Deriva dai vicini è possibile, ma mi lascia perplesso per il valore trovato che è di 0.030 mg/kg quando il limite è 0.005. 

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57 minuti fa, mandorleto ha scritto:

Non ci ho capito molto. Devo fare controanalisi. Quest'anno il quantitativo è minimo, mi preoccupo per il futuro.

Danni alle piante non ne ho. Deriva dai vicini è possibile, ma mi lascia perplesso per il valore trovato che è di 0.030 mg/kg quando il limite è 0.005. 

Ah un valore fuori dai parametri proprio. Indaga e vedi un pò. Mi piacerebbe sapere come ci è finito il 2,4D nei frutti.

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Sicuro che la roba era tua? Campionato in tua presenza. Usato nessun prodotto per albicocco? Stiamo parlando di prodotti volatili con le temperature che c'erano altro che volatili. In effetti le quantità di rilevamento sono minime e solitamente si usano kit di analisi già prefabbricati... Non so, sta cosa dei resisdui è sempre una cosa misteriosa adita a mille pensieri.

Se stiamo parlando di mandorle è una cosa a sé, se parliamo di pesco o drupa a polpa la cosa è diversa è un pò più significativa, non dico grave ma sulle pesche non dovrebbe esserci all'immagazzinamento. Tempo del diserbo alla raccolta che sia pesco o mandorlo la spiegazione èpuò essere solo il diserbo di mais, sorgo o aree non coltivate se non frutteti vicini con Kyara prodotti misti glifosate e 2,4d. Leggere sempre e comunque, informarsi il che non vuol dire fare gli affari del vicino.  Sappi che sui bordi tutti noi siamo vulnerabili anche chi fa il bio, all'interno dell'appezzamento la cosa potrebbe essere inquietante.

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52 minuti fa, martinaz ha scritto:

Ecco ,non sarebbe la prima volta ..

Confermo. In SNQPI , per esempio, prelevano 2 campioni. Uno lo portano via loro e uno lo conservi tu per eventuali controdeduzioni. Già successo scambiare campioni ma, per fortuna, con nessuna rilevanza ai fini formali. Speriamo si risolva tutto nel migliore dei modi.

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  • 2 settimane dopo...
3 ore fa, mandorleto ha scritto:

Effettuate analisi presso altro laboratorio, il 2,4d è sparito. O errore di laboratorio o furbata.... chissà!!!

 

Nel frattempo uno ha "la camicia che non tocca la pelle" poichè viene compromessa la vendita oppure chissà quale supplizio guridico.

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  • 3 mesi dopo...
  • 8 mesi dopo...

Una volta esistevano i ditiocarbammati per fare i canonici 3 trattamenti su bruno anche su pomacee.

Le spore di Monilia ecc. venivano tenute bene sottocontrollo, per cui alla ripresa vegetativa ovvero successiva fioritura/germogliamento le piante risultavano senza attacchi di severità grave, per cui era più facile mantenere la protezione anche da vegetanti.

Quali tecniche e prodotti consigliate per riproporre questo tipo di difesa su bruno?

Grazie

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3 ore fa, Ninjarosso ha scritto:

Una volta esistevano i ditiocarbammati per fare i canonici 3 trattamenti su bruno anche su pomacee.

Le spore di Monilia ecc. venivano tenute bene sottocontrollo, per cui alla ripresa vegetativa ovvero successiva fioritura/germogliamento le piante risultavano senza attacchi di severità grave, per cui era più facile mantenere la protezione anche da vegetanti.

Quali tecniche e prodotti consigliate per riproporre questo tipo di difesa su bruno?

Grazie

Sul bruno ormai niente perchè la monilia specialmente la fructigena è già dentro il ramo. La monielia entra subito con ogni tipo di intacco specie con grandine o raccolta. Il pericolo è la fioritura. Meglio la monda e togliere le mummie i frutti marci. Casomai come prodotto cult era il tiofanatedimetile e famiglia per le monilie. Ad oggi i prodotti sono tutti da usare in fase vegetante. Sul bruno c'è da curare la potatura e la monda usando anche biocidi. I carbammati qualcosa esiste ancora da unire ai vari rameici ma bisogna vedere se restano autorizzati su pesco seppur su bruno fa meno danno. Giusto la repressione dell'inoculo ma la monilia resta dentro e in molte zone difficilissime da coprire ma all'esterno è attaccabile da tantissimi prodotti non necessariamente specifici chiamiamoli biocidi larghi, disgraziatamente detti bio ma sono usati da millenni. I tre trattamenti con carbammati e ditiocarbammati si usavano sulla bolla meglio, sulle bolle ma anche lì ad oggi a dire il vero da un pò si inizi a trattare a foglie gialle e si segue la caduta delle foglie, ogni cicatrice è una via per monilia, bolla e corineo ben prima del bruno e del riposo. Curare la fioritura e se piove c'è da piangere, i prodotti sono quelli non proprio a buon mercato da usare in fioritura.

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Ormai con i fitofarmaci che (restano) c'è poco da combattere comunque al Bruno consiglio poltiglia bordolese è dopo un mese ossicloruro dì rame al 50 con dosi dì 1kg per 100lt poi da scamiciatura in avanti Folicur e Luna Experience ogni settimana (salvo autorizzazione) poi affidarsi al buon dio che non ci sono piogge Aprile Maggio

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  • 2 mesi dopo...
Il 15/12/2023 at 18:45, NICOLA 67 ha scritto:

Ormai con i fitofarmaci che (restano) c'è poco da combattere comunque al Bruno consiglio poltiglia bordolese è dopo un mese ossicloruro dì rame al 50 con dosi dì 1kg per 100lt poi da scamiciatura in avanti Folicur e Luna Experience ogni settimana (salvo autorizzazione) poi affidarsi al buon dio che non ci sono piogge Aprile Maggio

Per quello che ho ad oggi resto pieno di cancri e monilia. NOn riesco a liberarmi da mal del piombo e monilia anzi monilie. Sempre per quel che resta in gestione autonoma perchè i frutteti ormai sono sempre meno. Una fioritura così in acqua neppure sotto la pioggia è comunque un incubo.

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17 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Per quello che ho ad oggi resto pieno di cancri e monilia. NOn riesco a liberarmi da mal del piombo e monilia anzi monilie. Sempre per quel che resta in gestione autonoma perchè i frutteti ormai sono sempre meno. Una fioritura così in acqua neppure sotto la pioggia è comunque un incubo.

P

 

17 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Per quello che ho ad oggi resto pieno di cancri e monilia. NOn riesco a liberarmi da mal del piombo e monilia anzi monilie. Sempre per quel che resta in gestione autonoma perchè i frutteti ormai sono sempre meno. Una fioritura così in acqua neppure sotto la pioggia è comunque un incubo.

Purtroppo oggi abbiamo medicinali che non riescono più a controllare le varie infezioni poi come ben sai ci sono certe cultivar molto sensibili tipo Big Top  Crimson Lady etc etc ormai la peschicoltura nazionale è in crisi totale io ho ridotto di un terzo è forse ridurrò ancora 😔

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2 ore fa, NICOLA 67 ha scritto:

P

 

Purtroppo oggi abbiamo medicinali che non riescono più a controllare le varie infezioni poi come ben sai ci sono certe cultivar molto sensibili tipo Big Top  Crimson Lady etc etc ormai la peschicoltura nazionale è in crisi totale io ho ridotto di un terzo è forse ridurrò ancora 😔

Io come gestione non ne ho più, ho solo due aziende con piccoli frutteti a scopo commerciale e tre aziende con frutteti troppo grossi per essere puramente didattici ma tutti stanno pensando seriamente di chiudere. L'ultimo serio frutteto erano prugneti bellissimi di cui un pezzo avevo i affitto insieme alla casa. A malincuore ho dovuto dare una mano a disfarlo anche perchè ormai era una piaga unica. Una bellissima zona a Stanley che ormai non interessava a nessuno e una parte a prugne da essicazione che non ritiravano. Anche se hai la roba bella non te la ritirano e i costi di trasporto sono abnormi. 

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