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Potatura vigna (Metodi,tecniche,soluzioni)


CBO

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2 ore fa, ALAN.F ha scritto:

Vento di garbino(La Curena) 16gradi...40mm....stamattina...la foresta comincia a vedersi

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1.5 metri per fare 10 gemme. 

Al posto di archettare dovrei balestrare.

Bravi quei pali a reggere quella vela. O son orientati bene o da te non tira proprio vento.

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48 minuti fa, CBO ha scritto:

1.5 metri per fare 10 gemme. 

Al posto di archettare dovrei balestrare.

Bravi quei pali a reggere quella vela. O son orientati bene o da te non tira proprio vento.

Si , quei capi a frutto hanno pochissime gemme, bisogna lasciarli belli lunghi....come le luminarie, ma sono proprio quelli che fan la differenza sfornando pigne da 2kg ...10pigne 20kg?.......la vigna è orientata a nord est, per essere il più possibile parallela alla bora.

L anno scorso le pigne non sono uscite... Quest' anno vorrei vedere un bel mare di pigne?

Modificato da ALAN.F
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Si , quei capi a frutto hanno pochissime gemme, bisogna lasciarli belli lunghi....come le luminarie, ma sono proprio quelli che fan la differenza sfornando pigne da 2kg ...10pigne 20kg.......la vigna è orientata a nord est, per essere il più possibile parallela alla bora.
L anno scorso le pigne non sono uscite... Quest' anno vorrei vedere un bel mare di pigne
Cosa vuoi che sappia di pigne il buon vecchio cbo, al massimo lassù sono abituati ai pinoli!!!

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Il 21/12/2019 Alle 15:55, Gianni il Folle ha scritto:

Cosa vuoi che sappia di pigne il buon vecchio cbo, al massimo lassù sono abituati ai pinoli!!!

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Non avevo mai sentito la massima sul trebbiano....che è come la marea....speriamo di affogarci  on grappoli da almeno 2 kg...devono essere più grappoli che foglie! 

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Avete cominciato la potatura !?

Mi dice un tecnico che per evitare problema mal del esca siccome devo convertire un impianto che un prodotto della basf (non so il nome) che si spruzza con una pompa a mano, tutto ciò per evitare di passare a mettere la pasta classica tipo con il pennello

 

 

 

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9 minuti fa, Toso ha scritto:

Avete cominciato la potatura !?

Mi dice un tecnico che per evitare problema mal del esca siccome devo convertire un impianto che un prodotto della basf (non so il nome) che si spruzza con una pompa a mano, tutto ciò per evitare di passare a mettere la pasta classica tipo con il pennello

 

 

 

Il mal dell esca non lo eviti, lo puoi limitare con trattMento sui vettori, scafoideo.

Da due anni si è  diffuso il remedier.

 

Tornando al 2019, ricordate le buttate irregolari che hanno caratterizzato  la primavera 2019....sto meditando molto, che abbiano influito non poco.

Quest anno a differenza anno scorso la vigma va a nanna con acqua ovunque .....vedremo, tanta curiosità  per il 2020

Modificato da ALAN.F
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Il 18/12/2019 Alle 04:31, 5500 ha scritto:

Ah il guyot mi tocca legarlo ogni anno...e forse viene più capannata se lasci tre cavi due lunghi e uno corto viene un bel zibaldone!  

Vero anche che invece di passare a legare puoi intrecciare tutto nel filo...ma se sei avanti con gemme grosse ne rompi parecchi.. 

Caro vecchio casarsa perché ti ho rinnovato? 

?

Mia esperienza una ventina di anni addietro , trebbiano romagnolo ....dopo 2 rinnovi ho mandato a quel paese il casarsa e sono ritornato (con successo) alla vecchia croce di sant'andrea cioè 2 tralci per parte legati al filo sottostante

con la raccolta manuale era diventato un casino con casarsa ...tutti grappoletti da ridere non si faceva resa oraria e nemmeno troppi quintali

unico vantaggio casarsa è il minor tempo per potatura , ma hai mesi a disposizione , è la raccolta che deve essere tempestiva nn si sa mai che piova di continuo poi son macelli

 

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Il 19/12/2019 Alle 20:27, ALAN.F ha scritto:

I vecchi mi dicevano che il Trebbiano  è  come la marea, un anno da, e un anno piglia..

Prevedo annata record per il ravennate. Alan F. 19-12-2019....10 mesi e vedremo se i vecchi battono i giovani scienziati.

Intanto per potare ci vuole il machete.

Riguardo la piana romagnola sono del tuo parere , 2020 salvo brinate dovrebbe essere molto produttivo perchè 2019 hanno tirato il fiato ...avrei piacere di sbagliarmi però ..

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15 ore fa, martinaz ha scritto:

Mia esperienza una ventina di anni addietro , trebbiano romagnolo ....dopo 2 rinnovi ho mandato a quel paese il casarsa e sono ritornato (con successo) alla vecchia croce di sant'andrea cioè 2 tralci per parte legati al filo sottostante

con la raccolta manuale era diventato un casino con casarsa ...tutti grappoletti da ridere non si faceva resa oraria e nemmeno troppi quintali

unico vantaggio casarsa è il minor tempo per potatura , ma hai mesi a disposizione , è la raccolta che deve essere tempestiva nn si sa mai che piova di continuo poi son macelli

 

Orca cosa mi dici del casarsa....io non ho notato il fatto dei grappolini...la resa oraria...siamo sui 210kg  ora...il record max è stato di 275 kg ora! Non capiterà mai più.... io non ho il filo sotto alla banchina...ho pensato dove non eseguo il rinnovo di fare 2 cavi per parte legarli solo a metà in modo che la parte terminale sia libera di andare verso il basso...

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Orca cosa mi dici del casarsa....io non ho notato il fatto dei grappolini...la resa oraria...siamo sui 210kg  ora...il record max è stato di 275 kg ora! Non capiterà mai più.... io non ho il filo sotto alla banchina...ho pensato dove non eseguo il rinnovo di fare 2 cavi per parte legarli solo a metà in modo che la parte terminale sia libera di andare verso il basso...

Intendi dove esegui il rinnovo! Dove non lo esegui fai un casarsa normale tirando un tralcio che poi andrai a speronare il prox anno mantenendo le 40/45 gemme. Dove invece rinnovi puoi benissimo fare come dici tu ma credo che con solamente due tralci non riuscirai ad arrivare al numero di gemme necessarie, quindi ne lascerei 3 o anche 4 se le viti sono in forma, due per parte. Se non vuoi legarle troppo fai passare sopra il filo e dai un punto in mezzo. Stop. E dagli da bene d'estate.

 

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Il 22/12/2019 Alle 17:33, ALAN.F ha scritto:

Il mal dell esca non lo eviti, lo puoi limitare con trattMento sui vettori, scafoideo.

Da due anni si è  diffuso il remedier

Scafoideo + n (?) = f.d.

Mda = complesso di funghi (?)

Remedier, Patriot e Tellus. Il piu' recente e' il Vitis che si differenzia un po' dai genitori.. Sempre tricoderma

Il 22/12/2019 Alle 17:28, Toso ha scritto:

Avete cominciato la potatura !?

Mi dice un tecnico che per evitare problema mal del esca siccome devo convertire un impianto che un prodotto della basf (non so il nome) che si spruzza con una pompa a mano, tutto ciò per evitare di passare a mettere la pasta classica tipo con il pennello

 

Tessior. L' attrezzo costa un botto ma Basf mette a disposizione un app per calcolare la convenienza o meno dell'applicazione.

Forse i tecnici di Basf leggono il fol e han capito che sui calcoli economici andiamo un po' alla cazzum. Non tutti, qualcuno si salva per fortuna.

Finora sui tagli da castro (rinnovo) masticciavo. Sugli impianti giovani ho trattato con i prodotti suindicati preferendo ultimamente il Tellus per motivi economici miei personali. 

Come detto piu' volte non chiedete se ho osservato qualcosa. Troppo giovani i primi (2010/2012) e per di piu i primi sono potati a speronato che in teoria e' una potatura poco invasiva.

Certo lo spruzzino e' molto piu' pratico. Provato (da me ha piovuto parecchio anche a dicembre. La pellicola della prova di meta' novembre u.s. fatta su legno bagnato tra l'altro e' ancora li'. Si e' un po' sbordata ma il grosso del taglio e' coperto. Ripeto: a piovuti veramente tanto. Da capire se e come quella pellicola influisca sulla cicatrizzazione pero').

Due le pecche secondo me se  vogliamo fare il pelo. La prima, irrilevante per chi era abituato alle vecchie forbici elettriche che avevano una centrale atomica a seguito, sono le bretelline che nei movimenti veloci, qui ti muovi molto piu' velocemente di una forbice elettrica con movimenti anche diversi, danno fastidio. La seconda si dovrebbe usare una maschera come dip (l'etichetta riporta chiaramente che non va usato con vento. Non e' stabile, ergo obbligo di mascherina). Ora stare 8/10 ore con una mascherina non e' il top.

Altro aspetto e' l'attenzione per il tubicino di mandata. Diversamente dal cavo della forbice che spesso e' tenuto erratamente a zonzo, qui se non vuoi far danni devi tenerlo per forza di cose vicino al braccio e con certe braccia maschili meglio farsi una casco.

Sarebbe il lavoro adatto a me. Per capire come funzionava questa ci ho messo un po'. Troppi comandi. Il tris a confronto e' un giochetto per bambini.

20191223_191426.jpg

Quando ho capito che c'era da spingere e quindi faticare era gia' troppo tardi. Avevo chi mi guardava e fotografava. Ho dovuto far finta che fosse un giochetto. 

20191223_193017.jpg

E adesso vi auguro un Buon Natale a modo mio

 

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Tessior. L' attrezzo costa un botto ma Basf mette a disposizione un app per calcolare la convenienza o meno dell'applicazione.
Forse i tecnici di Basf leggono il fol e han capito che sui calcoli economici andiamo un po' alla cazzum. Non tutti, qualcuno si salva per fortuna.
Finora sui tagli da castro (rinnovo) masticciavo. Sugli impianti giovani ho trattato con i prodotti suindicati preferendo ultimamente il Tellus per motivi economici miei personali. 
Come detto piu' volte non chiedete se ho osservato qualcosa. Troppo giovani i primi (2010/2012) e per di piu i primi sono potati a speronato che in teoria e' una potatura poco invasiva.
Certo lo spruzzino e' molto piu' pratico. Provato (da me ha piovuto parecchio anche a dicembre. La pellicola della prova di meta' novembre u.s. fatta su legno bagnato tra l'altro e' ancora li'. Si e' un po' sbordata ma il grosso del taglio e' coperto. Ripeto: a piovuti veramente tanto. Da capire se e come quella pellicola influisca sulla cicatrizzazione pero').
Due le pecche secondo me se  vogliamo fare il pelo. La prima, irrilevante per chi era abituato alle vecchie forbici elettriche che avevano una centrale atomica a seguito, sono le bretelline che nei movimenti veloci, qui ti muovi molto piu' velocemente di una forbice elettrica con movimenti anche diversi, danno fastidio. La seconda si dovrebbe usare una maschera come dip (l'etichetta riporta chiaramente che non va usato con vento. Non e' stabile, ergo obbligo di mascherina). Ora stare 8/10 ore con una mascherina non e' il top.
Altro aspetto e' l'attenzione per il tubicino di mandata. Diversamente dal cavo della forbice che spesso e' tenuto erratamente a zonzo, qui se non vuoi far danni devi tenerlo per forza di cose vicino al braccio e con certe braccia maschili meglio farsi una casco.
Sarebbe il lavoro adatto a me. Per capire come funzionava questa ci ho messo un po'. Troppi comandi. Il tris a confronto e' un giochetto per bambini.
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Quando ho capito che c'era da spingere e quindi faticare era gia' troppo tardi. Avevo chi mi guardava e fotografava. Ho dovuto far finta che fosse un giochetto. 
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E adesso vi auguro un Buon Natale a modo mio
 
Cbo, se questa primavera ti si rompono i tris ti vedo molto bene come sostituto manuale! Hai già fatto esperienza, passare 200 ettari sarà un gioco da ragazzi... primo sprayerboy d'Italia, e vedi che fila di casalinghe ingrifate a bordo vigneto!!!


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5 ore fa, CBO ha scritto:

Scafoideo + n (?) = f.d.

Mda = complesso di funghi (?)

Remedier, Patriot e Tellus. Il piu' recente e' il Vitis che si differenzia un po' dai genitori.. Sempre tricoderma

Tessior. L' attrezzo costa un botto ma Basf mette a disposizione un app per calcolare la convenienza o meno dell'applicazione.

Forse i tecnici di Basf leggono il fol e han capito che sui calcoli economici andiamo un po' alla cazzum. Non tutti, qualcuno si salva per fortuna.

Finora sui tagli da castro (rinnovo) masticciavo. Sugli impianti giovani ho trattato con i prodotti suindicati preferendo ultimamente il Tellus per motivi economici miei personali. 

Come detto piu' volte non chiedete se ho osservato qualcosa. Troppo giovani i primi (2010/2012) e per di piu i primi sono potati a speronato che in teoria e' una potatura poco invasiva.

Certo lo spruzzino e' molto piu' pratico. Provato (da me ha piovuto parecchio anche a dicembre. La pellicola della prova di meta' novembre u.s. fatta su legno bagnato tra l'altro e' ancora li'. Si e' un po' sbordata ma il grosso del taglio e' coperto. Ripeto: a piovuti veramente tanto. Da capire se e come quella pellicola influisca sulla cicatrizzazione pero').

Due le pecche secondo me se  vogliamo fare il pelo. La prima, irrilevante per chi era abituato alle vecchie forbici elettriche che avevano una centrale atomica a seguito, sono le bretelline che nei movimenti veloci, qui ti muovi molto piu' velocemente di una forbice elettrica con movimenti anche diversi, danno fastidio. La seconda si dovrebbe usare una maschera come dip (l'etichetta riporta chiaramente che non va usato con vento. Non e' stabile, ergo obbligo di mascherina). Ora stare 8/10 ore con una mascherina non e' il top.

Altro aspetto e' l'attenzione per il tubicino di mandata. Diversamente dal cavo della forbice che spesso e' tenuto erratamente a zonzo, qui se non vuoi far danni devi tenerlo per forza di cose vicino al braccio e con certe braccia maschili meglio farsi una casco.

Sarebbe il lavoro adatto a me. Per capire come funzionava questa ci ho messo un po'. Troppi comandi. Il tris a confronto e' un giochetto per bambini.

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Quando ho capito che c'era da spingere e quindi faticare era gia' troppo tardi. Avevo chi mi guardava e fotografava. Ho dovuto far finta che fosse un giochetto. 

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E adesso vi auguro un Buon Natale a modo mio

 

Io ho la Volpi a precarica, molto meglio

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6 ore fa, Toso ha scritto:

Per riassumere
Quello della basf costa caro e funziona bene!
Ma se uno vuole risparmiare senza rinunciare al risultato che prodotti si possono usare ?!
Ne avete detti molti di nome,mi sono perso

 Io ho scritto che lo spruzzino che propone Basf costa parecchio. 

Dire se, al netto dello spruzzino, costi di piu' l'uno o l'altro non e' facile. Certamente il Remedier e i suoi fratelli scontano un applicazione piu' semplice e massiva.

Remedier: costo prodotto 40/45 eurini/ha i.e. + costo trattamento fatto con un ato tradizionale (no tris e soprattutto no recupero che alcuni sconsigliano per questo tipo di trattamento per una maggiore colonizzazione).

Se decidi di fare 2 passaggi moltiplichi per 2.

Tessior: questo il loro calcolo su un guyot con una fittanza di 5000 piante = c.a. 5 centesimi/pianta

20191227_171441.jpg

Se rapporto alla mia fittanza di c.a. 3300/2650/2700 il prodotto costa piu' o meno quanto il Remedier. 

Il costo di manodopera vale c.a. 55/60 eurini/ha.

Lo spruzzino rimane un problema. Nessuno puo' ancora dire quanto durera' ma da quello che ho visto non e' un semplice assemblato di plastica e ammortarlo a valori molto piu' bassi di quelli indicati da Basf non dovrebbre essere un problema.

Insomma dipende da quanti trattamenti con il Remedier decido di fare. Con un trattamento il Tessior perde sicuramente. Con 2 trattamenti a fronte di certe fittanze e di sistemi di potatura minima (guyoy e doppio capovolto) il Tessior se la gioca in punto economico se uso un ato tradizionale. 

Piu' aumenta la fittanza e/o si hanno potature di taglio (silvoz) piu' il Tessior divente costoso e quindi perdente.

Quello che mi lascia perplesso e che mi fa dubitare che questo sistema possa avere successo pero' e' la sua applicazione in termini di tempestivita' rispetto ad un trattamento puro e semplice.

Personalmente non mi e' dispiaciuto ma nel mio purtroppo il Tessior risulta sempre perdente causa mezzi a recupero. Lo valutero' seriamente invece quando andro' a rinnovo o convertiro' il sylvoz a doppio capovolto vista la sezione di taglio a cui andro' incontro. 

Altro aspetto e' se questi prodotti, tutti, funzionino veramente. Il Tellus non ha storico su larga scala; il Remedier ha uno storico che ad aprile 2020 arriva a 10 stagioni e sembra avere una qualche efficacia. Io prima di esprimermi dovro' aspettare ancora un po'.

Cosa usare in alternativa.

Mastici a base ramata usati anche per altri alberi da frutto. Nelle agrarir si trovano facilmente. 

Catramati liquidi ad uso edilizio (si usano per impermeabilizzare le pareri esterne dei muri sotto piano camagna) e hanno una buona resistenza al dilavamento.

Mastici di fabbricazione casalinga: solfato di granitello sciolto (1 kg: 1 litro) mescolato con vinavil fino a creare una pasta. Alcuni preferiscono mescolare il granitello tal quale dopo averlo sminuzzato a mo di polvere.

Il Tessior segue la filosofia di questi ultimi: prima di tutto creare un filler (con un polimero) sulla sezione di taglio poi un fungicida o altro elemento abbattente.

Nulla di nuova insomma.

Ultima cosa che ho gia' scritto ma che e' la base di tutto: rinnovo o conversione che sia il punto di taglio deve essere il piu' lontano possibile dal rinnovo o dal punto di conversione. Se decidiamo di convertire valutiamo sempre se non vada la pena ricostruire un porzione di tronco piuttosto di trovarci un grossi callo o cono di dissecamento a ridosso dei 2. Il taglio va fatto orizzontale e non diagonale. E' vero che in diagonale l'acqua scorre di piu'. E' vero anche che un taglio diagonale aumenta la superficie "viva".

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Qualcuno della bassa modenese che ha esperienze con la potatura meccanica del Lambrusco di Sorbara? 

Pare ancora poco praticata per questo vitigno, per il quale prevale la potatura a Sylvoz con archetti di una decina di gemme. Ha una bassissima fertilità delle gemme basali. 

 

 

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 Io ho scritto che lo spruzzino che propone Basf costa parecchio. 

Dire se, al netto dello spruzzino, costi di piu' l'uno o l'altro non e' facile. Certamente il Remedier e i suoi fratelli scontano un applicazione piu' semplice e massiva.

Remedier: costo prodotto 40/45 eurini/ha i.e. + costo trattamento fatto con un ato tradizionale (no tris e soprattutto no recupero che alcuni sconsigliano per questo tipo di trattamento per una maggiore colonizzazione).

Se decidi di fare 2 passaggi moltiplichi per 2.

Tessior: questo il loro calcolo su un guyot con una fittanza di 5000 piante = c.a. 5 centesimi/pianta

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Se rapporto alla mia fittanza di c.a. 3300/2650/2700 il prodotto costa piu' o meno quanto il Remedier. 

Il costo di manodopera vale c.a. 55/60 eurini/ha.

Lo spruzzino rimane un problema. Nessuno puo' ancora dire quanto durera' ma da quello che ho visto non e' un semplice assemblato di plastica e ammortarlo a valori molto piu' bassi di quelli indicati da Basf non dovrebbre essere un problema.

Insomma dipende da quanti trattamenti con il Remedier decido di fare. Con un trattamento il Tessior perde sicuramente. Con 2 trattamenti a fronte di certe fittanze e di sistemi di potatura minima (guyoy e doppio capovolto) il Tessior se la gioca in punto economico se uso un ato tradizionale. 

Piu' aumenta la fittanza e/o si hanno potature di taglio (silvoz) piu' il Tessior divente costoso e quindi perdente.

Quello che mi lascia perplesso e che mi fa dubitare che questo sistema possa avere successo pero' e' la sua applicazione in termini di tempestivita' rispetto ad un trattamento puro e semplice.

Personalmente non mi e' dispiaciuto ma nel mio purtroppo il Tessior risulta sempre perdente causa mezzi a recupero. Lo valutero' seriamente invece quando andro' a rinnovo o convertiro' il sylvoz a doppio capovolto vista la sezione di taglio a cui andro' incontro. 

Altro aspetto e' se questi prodotti, tutti, funzionino veramente. Il Tellus non ha storico su larga scala; il Remedier ha uno storico che ad aprile 2020 arriva a 10 stagioni e sembra avere una qualche efficacia. Io prima di esprimermi dovro' aspettare ancora un po'.

Cosa usare in alternativa.

Mastici a base ramata usati anche per altri alberi da frutto. Nelle agrarir si trovano facilmente. 

Catramati liquidi ad uso edilizio (si usano per impermeabilizzare le pareri esterne dei muri sotto piano camagna) e hanno una buona resistenza al dilavamento.

Mastici di fabbricazione casalinga: solfato di granitello sciolto (1 kg: 1 litro) mescolato con vinavil fino a creare una pasta. Alcuni preferiscono mescolare il granitello tal quale dopo averlo sminuzzato a mo di polvere.

Il Tessior segue la filosofia di questi ultimi: prima di tutto creare un filler (con un polimero) sulla sezione di taglio poi un fungicida o altro elemento abbattente.

Nulla di nuova insomma.

Ultima cosa che ho gia' scritto ma che e' la base di tutto: rinnovo o conversione che sia il punto di taglio deve essere il piu' lontano possibile dal rinnovo o dal punto di conversione. Se decidiamo di convertire valutiamo sempre se non vada la pena ricostruire un porzione di tronco piuttosto di trovarci un grossi callo o cono di dissecamento a ridosso dei 2. Il taglio va fatto orizzontale e non diagonale. E' vero che in diagonale l'acqua scorre di piu'. E' vero anche che un taglio diagonale aumenta la superficie "viva".

Sì ti assicuro subito che altri prodotti non funzionano e il mastice che funziona è quello con benzimidazolici tiofanate e company con ditiocarbammati perchè sono carie e ascomiceti eutipha.rame e granitello essendo metalli pesanti bloccano la cicatrizzazione e intossiano il cambio. Il taglio avanzato ossia a fetta di salame va ancora benissimo su tutte le altre piante ma sulla vite si è tornati ai tagli che facevano nel 1800, piatto e vicino al nodo. Tessior o il Tellis, costa un botto per via del brevetto sul collante con pellicolante e Farco che anche come forbici non è mai stata a buon mercato. Le cesoie a doppio battente non le vogliono più ma sulla dme c'è ancora molto da fare mail problema è il.cambiamento climatico e i super stress, circolo o gorgo della morte che stanno avendo le piante dal 1997. Non solo la vite ma anche altre piante da frutto hanno problemi con cariogeni ma sono poù che altro le condizioni meteoclimatiche. Drupacee con monilia invincibile che porta a Cylindrocarponstereum e sd altri funghi della morte.

 

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Qualcuno della bassa modenese che ha esperienze con la potatura meccanica del Lambrusco di Sorbara? 
Pare ancora poco praticata per questo vitigno, per il quale prevale la potatura a Sylvoz con archetti di una decina di gemme. Ha una bassissima fertilità delle gemme basali. 
 
 
Il.Sorbara come il Salamino sono particolari molto delucati in fecondazione non amano potature anticipate anche meccaniche. Tendono a partire presto e a bruciare. Sì pochi grappoli per nodo specie basali poichè selezioni forti e forte squilibrio ormonale con tendenza ad alternare.

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