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Pac 2023-2028


DjRudy

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1 ora fa, casemx240magnum ha scritto:

se fai bio devi stare sotto tutta un altra normativa , conversione terreni, certificazioni etc etc.....e vendi poi per bio

così faresti bio ma vendi convenzionale.......

ok tu dirai, allora fai bio.................e no, non tutte le aziende possono trasformarsi in bio, dipende dai terreni......

guarda un annata come questa che qui ancora si deve seminare il grano e dove è stato seminato è tutto pieno di acqua.....vai un po a fare bio in collina argillosa, voglio vedere a passare lo strigliatore in salita del 20/30 % sul pantano....ovvio non lo fai e non raccogli niente.....

non è fattibile, per la mia zona, chi ci ha provato ha fatto un macello , praticamente se si trebbiava si trebbiava in perdita

da noi il bio solo se fai erba medica, ma su tutta la superfice

Vabbè ma se è stato seminato nel bagnato e i campi sono ancora allagati anche il convenzionale non andrà benissimo...

Il problema del bio è che devi fare le rotazioni lunghe e arare per avere meno problemi...

 

 

 

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42 minuti fa, davide lei ha scritto:

Vabbè ma se è stato seminato nel bagnato e i campi sono ancora allagati anche il convenzionale non andrà benissimo...

Il problema del bio è che devi fare le rotazioni lunghe e arare per avere meno problemi...

 

 

 

E anche letame! Soprattutto letame! Ma te che ne hai in abbondanza te lo dimentichi?

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Però se non si aderisce al 4 ecoschema puoi fare monocoltura? Vengono eliminati i vincoli di 3 colture?
 
 
 
Non credo l'ossatura è quella, un ristoppio biennale non dicono niente ma 3 colture e greening rimane. La base è quella.

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E anche letame! Soprattutto letame! Ma te che ne hai in abbondanza te lo dimentichi
Sì ma le restrizioni sui nitrati, in bio che fai? Ul paradosso di darlo in aratura? Poi aspetti a marzo per concimare con gli organici perchè da metà novembre fino a metà febbraio non puoi dare fonti significatove di azoto? Amche il bio se fatto bene è dura avventura burocratica.
Ci sono comuni che impongono persino orari di spandimento. Evadere la dorettiva notrsti, se presi, porta a blocco e problemi sulla Pac amche per uno o due gg.
Spiegatemi adesso, senza pioggie, su prati stabili e grano... cosa percola o dilava rssendo praticamente tutto organico con paglia e fibre?

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24 minuti fa, CultivarSé ha scritto:

Sì ma le restrizioni sui nitrati, in bio che fai? Ul paradosso di darlo in aratura? Poi aspetti a marzo per concimare con gli organici perchè da metà novembre fino a metà febbraio non puoi dare fonti significatove di azoto? Amche il bio se fatto bene è dura avventura burocratica.
Ci sono comuni che impongono persino orari di spandimento. Evadere la dorettiva notrsti, se presi, porta a blocco e problemi sulla Pac amche per uno o due gg.
Spiegatemi adesso, senza pioggie, su prati stabili e grano... cosa percola o dilava rssendo praticamente tutto organico con paglia e fibre?

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Ma non ho capito?

In bio hai il limite dei  170 kg/ha come se fossi in zona vulnerabile

36 minuti fa, casemx240magnum ha scritto:

e grazie , un genio......

stiamo parlando di pac 

Ma infatti!! Non so come si possa fare senza...

 

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Ma infatti!! Non so come si possa fare senza...
 
I limiti sono limiti, zone vulnerabili sono zone di protezione degli acquiferi, non centra il bio o non bio.
Nessuco fa correlazione dei nitrati e delle risorse. Copiata legge tedesca sui nitrati, con carico e pedologia tedesca. Mancano le industrie che sono sempre considerate ... immacolate. Si contano gli abitanti e bè ... allora a che servono i depuratori? Forse perchè gli oaliani cagano fuori dal vaso? Siamo alla folloa tecnica e scientifica, non mi meraviglio dei no vax. Sarà un caso che sono in Austria e Germania. Germania che da secoli ha le maggiori aziende chimiche del mondo... la Cina è una bomba a dirla tutta e noi facciamo solo discorsi di merda.




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Se non si riesce a fare quadrare i conti senza i contributi è meglio fare altro , pura economia , all'estero ci sono realtà come la Nuova Zelanda dove negli anni 80 hanno tolto i sostegni e sono ancora vivi e in piedi nonostante un mercato di sbocco dove conta solo in prezzo come quello asiatico. Parlo per la mia realtà dove fino al 2015 non ho visto uno spicciolo causa quote latte in una zona vocata con biogas e prezzi di affitto fuori di testa , ma ho comprato anche due fendt in quegli anni senza mutui o leasing e un po'di terreno.

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Per quanto riguarda invece l'eco 5 colture di interesse mellifero, sono 500 euro ha per seminativi senza poter raccogliere. E' chiaro che in zone irrigue e produttive dove hai una lunga lista di colture da poter seminare questa misura è poco rilevante, ma in zone non irrigue, collinari, dove d'estate passano 3 mesi senza pioggia, dove fai favino girasole pisello proteico come rinnovo.....500 euro senza fare niente, solo semina. Per es nella mia zona penso che per molti può essere interessante. E già vedo i prezzi degli affitti che si alzano ancora di più, già qui da me sono a mio avviso assurdi.

dimenticavo: 0(zero) rischi.

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9 ore fa, 409 vario ha scritto:

Se non si riesce a fare quadrare i conti senza i contributi è meglio fare altro , pura economia , all'estero ci sono realtà come la Nuova Zelanda dove negli anni 80 hanno tolto i sostegni e sono ancora vivi e in piedi nonostante un mercato di sbocco dove conta solo in prezzo come quello asiatico. Parlo per la mia realtà dove fino al 2015 non ho visto uno spicciolo causa quote latte in una zona vocata con biogas e prezzi di affitto fuori di testa , ma ho comprato anche due fendt in quegli anni senza mutui o leasing e un po'di terreno.

Se sei una zona dove la zootecnia non è sviluppata e la terra produce un 30/40% in meno che in pianura padana, i conti fanno molta fatica a quadrare

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33 minuti fa, ROBERTO69 ha scritto:

Per quanto riguarda invece l'eco 5 colture di interesse mellifero, sono 500 euro ha per seminativi senza poter raccogliere. E' chiaro che in zone irrigue e produttive dove hai una lunga lista di colture da poter seminare questa misura è poco rilevante, ma in zone non irrigue, collinari, dove d'estate passano 3 mesi senza pioggia, dove fai favino girasole pisello proteico come rinnovo.....500 euro senza fare niente, solo semina.

Caspita non ci avevo pensato, ho l'azienda in pianura ma ho anche 7 ettari in collina incolto, trinciato, che tenevo per il greening. Bisogna solo capire come seminarlo su residui. Magari è giunta l'ora di comprare una dischiera con sopra la seminatrice a spaglio , da usare così anche per sovescio .  Altri soldi ancora si incassano.

Modificato da valeriol25
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Anno scorso ho aderito all’oasi Galbusera, 500 €/ha per seminare mellifere; facelia, rafano, trifoglio e asteracee. Seminate su lavorato hanno fatto la loro bella fioritura, sono andate a seme e gli ho dato una discata leggera in ottobre. Adesso ho di nuovo l’impianto per quest’anno praticamente a gratis.
Certo è un piccolo campo scomodo pieno di pali, però mi Sa che li l’eco 5 ci starà a pennello


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12 ore fa, 409 vario ha scritto:

Se non si riesce a fare quadrare i conti senza i contributi è meglio fare altro , pura economia , all'estero ci sono realtà come la Nuova Zelanda dove negli anni 80 hanno tolto i sostegni e sono ancora vivi e in piedi nonostante un mercato di sbocco dove conta solo in prezzo come quello asiatico. Parlo per la mia realtà dove fino al 2015 non ho visto uno spicciolo causa quote latte in una zona vocata con biogas e prezzi di affitto fuori di testa , ma ho comprato anche due fendt in quegli anni senza mutui o leasing e un po'di terreno.

Diciamo che coi soldi risparmiati dall'acquisto delle quote latte o dall'affitto o dalle multe non pagate e magari coi soldi ricavati dalla vendita di quelle che avevi( non so se è il tuo caso quest'ultimo) i fendini e la terra ti sono rimasti gratis....

concordo però sul fatto che devi essere in grado di far quadrare i conti senza pac o aiuti vari, oggi ci sono domani????

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mi pare scontato che oggi il reddito non si fa con la pac, ma è una integrazione al reddito, visto che comunque non possiamo essere imprenditori al 100% se il prezzo lo fa chi compra (caso unico), quindi tutti avremo un reddito più basso almeno per la quota pac.....a prescindere.....

detto ciò, sto cercando di capire cosa implicherà la cosiddetta condizionalità rafforzata , si capisce ancora poco

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4 ore fa, ROBERTO69 ha scritto:

Per quanto riguarda invece l'eco 5 colture di interesse mellifero, sono 500 euro ha per seminativi senza poter raccogliere. E' chiaro che in zone irrigue e produttive dove hai una lunga lista di colture da poter seminare questa misura è poco rilevante, ma in zone non irrigue, collinari, dove d'estate passano 3 mesi senza pioggia, dove fai favino girasole pisello proteico come rinnovo.....500 euro senza fare niente, solo semina. Per es nella mia zona penso che per molti può essere interessante. E già vedo i prezzi degli affitti che si alzano ancora di più, già qui da me sono a mio avviso assurdi.

dimenticavo: 0(zero) rischi.

bisogna vedere quanto costa seminare questi semi, scommetto che se molti penseranno di fare così i "semini" quadruplicheranno il costo di acquisto

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bisogna vedere quanto costa seminare questi semi, scommetto che se molti penseranno di fare così i "semini" quadruplicheranno il costo di acquisto
Sicuramente anche perché ci sarà poi carenza sul mercato. La pac cosi formulata sposta le produzioni che non seguono le richieste di mercato

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Per VG come gratis , sono i ricorsi fatti per decenni per errori commessi da altri , diciamo che entrambi abbiamo pagato tu e altri carta straccia io e pochi altri una persona per difendermi da uno stato inesistente. Nel 96/97 andavo alle elementari purtroppo altrimenti sarebbe andata diversamente. C'è una sentenza della corte europea che dice in soldoni che in Italia non è stata applicata la normativa comunitaria sulla distribuzione delle quote produttive ( no quota A, quota B e zona montane o svantaggiate) e che và ricalcolato tutto .

 

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Per quanto riguarda invece l'eco 5 colture di interesse mellifero, sono 500 euro ha per seminativi senza poter raccogliere. E' chiaro che in zone irrigue e produttive dove hai una lunga lista di colture da poter seminare questa misura è poco rilevante, ma in zone non irrigue, collinari, dove d'estate passano 3 mesi senza pioggia, dove fai favino girasole pisello proteico come rinnovo.....500 euro senza fare niente, solo semina. Per es nella mia zona penso che per molti può essere interessante. E già vedo i prezzi degli affitti che si alzano ancora di più, già qui da me sono a mio avviso assurdi.
dimenticavo: 0(zero) rischi.
È il problema, fai conto che le mellifere sono in pratica colture da cover o da sovescio, in irriguo vale doppio in collina sono quelle autunno vernine. Il problema è come considerare le leguminose e il girasole, una medica da seme come è considerata, una luppinella, una sulla, i miscigli. Sono cose da limare.

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27 minuti fa, strov ha scritto:

Quindi è ancora conveniente acquistare titoli pac in vista della riforma? L azienda è in biologico.

Presupposto che finché a giugno l'Europa non valuta la proposta dell'Italia, nulla è certo .

Se hai i soldi, io li comprerei adesso, ad un prezzo massimo di quello che ti torna indietro a maggio nella domanda unica PAC. 

E comunque sui 200-250 massimo a ettaro che sarà un valore medio futuro.

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Il 14/1/2022 Alle 14:33, 409 vario ha scritto:

Per VG come gratis , sono i ricorsi fatti per decenni per errori commessi da altri , diciamo che entrambi abbiamo pagato tu e altri carta straccia io e pochi altri una persona per difendermi da uno stato inesistente. Nel 96/97 andavo alle elementari purtroppo altrimenti sarebbe andata diversamente. C'è una sentenza della corte europea che dice in soldoni che in Italia non è stata applicata la normativa comunitaria sulla distribuzione delle quote produttive ( no quota A, quota B e zona montane o svantaggiate) e che và ricalcolato tutto .

 

Ok che era carta straccia ma ti serviva per produrre e poi alcuni si sono ritrovati con una bella pensione.

 

 

 

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Le quote ci hanno dilaniato economicamente, ma soprattutto nel morale e nei rapporti, chiudiamola qui altrimenti rischiamo di discuterne all'infinito.
Tornando in tema pac, concordo che la pac non possa essere la nostra principale fonte di reddito, ma con i prezzi e i costi che girano, capire se è cosa ci daranno è fondamentale per le scelte future.

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