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Pac 2023-2028


DjRudy

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6 ore fa, DjRudy ha scritto:

Nuova pac: nessun ristoppio ne di mais ne di grano, mentre ristoppio di soia permesso.

2023 anno zero, quindi prossimo anno si può fare ristoppio per accorpare gli appezzamenti in modo da semplificare la logistica aziendale per gli anni successivi.

Orzo dopo grano, avena dopo grano, farro dopo grano tutti considerati ristoppi (pazzia pura ma purtroppo é così).

Ricordo che chi risiede in zone svantaggiate ha la deroga per il ristoppio per quanti anni ancora non é chiaro.

Si calcola comunque dal 2024 una riduzione della produzione di grano duro in Italia del 25 %(per la gioia dei pastai che così potranno importare ancora più grano canadese) grazie alla nuova pac così come il crollo della produzione di orzo in quanto essendo considerando ristoppio nessuno lo farà più.

Calcolo veloce di quanta pac perde un cerealicolture del centro Italia:

Oggi: titolo pac 180 euro + 170 greening totale 350 euro/ha + aiuti accoppiati di grano duro e girasole, titolo totale medio su tutta la superficie aziendale circa 400 euro ha

2023: titolo pac 180 euro - 24 % + 0 greening + aiuti accoppiati di grano duro e girasole + ecoschemi di fatto non applicabili viste le regole assurde. Titolo totale medio su tutta la superficie aziendale circa 200 euro/ha.


Allego gli ecoschemi 4 & 5, ricordo che le cifre ad ettaro degli ecoschemi non sono fisse ma hanno un budget limitato di milioni di euro/anno, quindi se tutti si mettono a fare miellifere é ovvio di sognarsi 500 euro/ha potrebbero diventare anche 100 o meno euro/ha.





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IMG-20220217-WA0543.jpgIMG-20220217-WA0544.jpg

Ma è vietato il ristoppio anche per chi fa un secondo raccolto? O due raccolti annuali è considerato alla stregua di una rotazione. 

Nel mio caso semino in autunno generalmente frumento o orzo e poi alterno i secondi raccolti tra Zucche, radicchio e cavolfiori o soia. 

Nel 2021 ho provato a fare soia di primo raccolto con risultati pessimi, il mais è andato discretamente, ma non penso di ripetere nei prossimi anni. 

Quindi nel mio caso il cereale autunno vernino è fondamentale, e le colture principali non son così remunerative da sostituire il frumento con un sovescio. 

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10 minuti fa, enri94 ha scritto:

Ma uno può affittare i terreni dello zio e quindi i titoli e percepire premio giovane e accesso alla riversa  e qualche eco schema come in quel pdf che avete messo 

Se è un nuovo agricoltore direi di si. Quindi partita iva etc etc non dipendente o coadiuvante

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Nuova pac: nessun ristoppio ne di mais ne di grano, mentre ristoppio di soia permesso.
2023 anno zero, quindi prossimo anno si può fare ristoppio per accorpare gli appezzamenti in modo da semplificare la logistica aziendale per gli anni successivi.

Orzo dopo grano, avena dopo grano, farro dopo grano tutti considerati ristoppi (pazzia pura ma purtroppo é così).

Ricordo che chi risiede in zone svantaggiate ha la deroga per il ristoppio per quanti anni ancora non é chiaro.

Si calcola comunque dal 2024 una riduzione della produzione di grano duro in Italia del 25 %(per la gioia dei pastai che così potranno importare ancora più grano canadese) grazie alla nuova pac così come il crollo della produzione di orzo in quanto essendo considerando ristoppio nessuno lo farà più.

Calcolo veloce di quanta pac perde un cerealicolture del centro Italia:

Oggi: titolo pac 180 euro + 170 greening totale 350 euro/ha + aiuti accoppiati di grano duro e girasole, titolo totale medio su tutta la superficie aziendale circa 400 euro ha

2023: titolo pac 180 euro - 24 % + 0 greening + aiuti accoppiati di grano duro e girasole + ecoschemi di fatto non applicabili viste le regole assurde. Titolo totale medio su tutta la superficie aziendale circa 200 euro/ha.


Allego gli ecoschemi 4 & 5, ricordo che le cifre ad ettaro degli ecoschemi non sono fisse ma hanno un budget limitato di milioni di euro/anno, quindi se tutti si mettono a fare miellifere é ovvio di sognarsi 500 euro/ha potrebbero diventare anche 100 o meno euro/ha.





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Gli stessi eco-schemi valgono anche per il biologico?

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speriamo che qualcuno faccia capire a questi imbecilli che il bio è una cosa (e già contribuita) e il convenzionale è un altro par de maniche......

dovesse passare tutto così comè, spero in una mobilitazione generale degli agricoltori........................che almeno non facciamo la figura dei fessi che sottostanno a regole alla cazzodicane e poi ci mangiamo le schifezze più immani di prodotti che chissà come sono stati coltivati...........

lo diciamo pure a quell'idiota di FARINETTI ??????

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1 ora fa, marvi1 ha scritto:

Questi più che escoschemi mi sembrano ecoscemi. Ma come si fa ad applicare l'ecoschema 5? Lo fai a perdere? Il cereale non lo trebbi. Cose da pazzi.

 http://www.ilnuovoagricoltore.it/trifoglio-traseminato-su-cereale-ci-si-prepara-allecoschema-5/

 

 

Ma il trifoglio in mezzo al grano in certe zone d'italia lo potresti anche fare. Diserbi  poi spandiconcime e poi aspetti la pioggia. Poi ovvio SE cresce devi mietere alto e personalmente penso che un pò di umidità la lasci al grano però avrebbe un senso soprattutto se poi sfalci e fai una specie di foraggio misto paglia . Ma non può essere la regola in tutta italia. Altro quesito. Ma come si fa a fargli capire che questi schemi avrebbero diciamo delle criticità?

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1 ora fa, superbilly1973 ha scritto:

Ma il trifoglio in mezzo al grano in certe zone d'italia lo potresti anche fare. Diserbi  poi spandiconcime e poi aspetti la pioggia. Poi ovvio SE cresce devi mietere alto e personalmente penso che un pò di umidità la lasci al grano però avrebbe un senso soprattutto se poi sfalci e fai una specie di foraggio misto paglia . Ma non può essere la regola in tutta italia. Altro quesito. Ma come si fa a fargli capire che questi schemi avrebbero diciamo delle criticità?

Non puoi diserbare e veleni tutto l'anno

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46 minuti fa, valeriol25 ha scritto:

Non puoi diserbare e veleni tutto l'anno

Scusa ma allora faresti la mellifera in mezzo a quale coltura erbacea? Perchè penso di essermi perso qualche nuova coltura che semineresti anche a 50 o 75 di interfila e con in mezzo una mellifera che vegeta e arriva in fioritura . Perchè non fanno qualche esempio di colture che potrebbero soddisfare questi ecoschemi ? Altrimenti prende piede l'ipotesi di marvi1 cioè che questi non sono ecoschemi ma ecoscemi!

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30 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

Scusa ma allora faresti la mellifera in mezzo a quale coltura erbacea? Perchè penso di essermi perso qualche nuova coltura che semineresti anche a 50 o 75 di interfila e con in mezzo una mellifera che vegeta e arriva in fioritura . Perchè non fanno qualche esempio di colture che potrebbero soddisfare questi ecoschemi ? Altrimenti prende piede l'ipotesi di marvi1 cioè che questi non sono ecoschemi ma ecoscemi!

Si sono scemi, io la potrei considerare solo per terreni marginali dove ci metti una pianta mellifera , dopo la fioritura ci sarà il seme.  trinci tutto per l'anno dopo che ricrescerà abbondante.

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Mah.... a me viene il dubbio che stiano facendo di tutto per farci rinunciare alla pac o per toglierla... Non trovo altre spiegazioni.

Solo un masochista può scrivere una normativa il cui effetto è quello di una sostanziale riduzione della produzione agricola ( a parte il miele.... vorrà dire che diventeremo l'alveare ď europa ?‍♂️) e una crisi del settore con un'aumento quindi dell'import alla faccia del made in italy... mi sembra tanto la storia del marito che per non avere figli si taglia le palle e poi chissà come si ritrova la moglie gravida..... 

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2 ore fa, valeriol25 ha scritto:

Si sono scemi, io la potrei considerare solo per terreni marginali dove ci metti una pianta mellifera , dopo la fioritura ci sarà il seme.  trinci tutto per l'anno dopo che ricrescerà abbondante.

Ecco fare la coltura mellifera in purezza magari potrebbe anche starci in terreni che comunque lasceresti fermi . solo che tra preparazione e semina mi sa che la pac te la sei già mangiata e allora tanto vale lasciare a erbe spontanee che trinci appena sei fuori del periodo temporale per la pac e vada a seme l'infestante.

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2 ore fa, 409 vario ha scritto:

Pensa se nella vacca da latte per avere i contributi ti costringessero a fare a meno della sincronizzazione dei calori e all' ossitocina 3/4 dei pochi rimasti rinuncerebbero se non vuoi dimezzare la mandria in un anno

 

Penso che una delle condizionalità del benessere sia lo stato brado o semibrado, praticamente impensabile se non in zone di montagna. Per la riduzione degli antibiotici (partendo da che base non so) penso non rientrino PG e GNRH però non so... ormai non mi stupirei più di nulla. Comunque senza sincronizzazione si può lavorare ugualmente anche se PG e GNRH servono assolutamente uguale. Sull'ossitocina non so?‍♂️ mai usata....

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Gli stessi eco-schemi valgono anche per il biologico?

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Sono solo per chi fa bio.
Visto che sia il 4 che il 5 ci si impegna a non fare nessun trattamento.
In pratica si fa bio (o superiore visto che in bio qualcosa si può fare) e si vende da normale....


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Penso che una delle condizionalità del benessere sia lo stato brado o semibrado, praticamente impensabile se non in zone di montagna. Per la riduzione degli antibiotici (partendo da che base non so) penso non rientrino PG e GNRH però non so... ormai non mi stupirei più di nulla. Comunque senza sincronizzazione si può lavorare ugualmente anche se PG e GNRH servono assolutamente uguale. Sull'ossitocina non so mai usata....
Non credo che chiedano il pascolo.
Sarebbe ridicolo specie per i maiali

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Mah.... a me viene il dubbio che stiano facendo di tutto per farci rinunciare alla pac o per toglierla... Non trovo altre spiegazioni.
Solo un masochista può scrivere una normativa il cui effetto è quello di una sostanziale riduzione della produzione agricola ( a parte il miele.... vorrà dire che diventeremo l'alveare ď europa ) e una crisi del settore con un'aumento quindi dell'import alla faccia del made in italy... mi sembra tanto la storia del marito che per non avere figli si taglia le palle e poi chissà come si ritrova la moglie gravida..... 
Caro VG, il bello è ci stiamo/stanno dando la zappa sui piedi da soli. Meno produzione in Europa vuol dire:
-più emissioni di CO2 visto che la merce va importata
-delegazione della nostra quota di materie prime a paesi che usano prodotti da noi banditi negli anni '90
-più deforestazione
Un harakiri meraviglioso.
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