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Pac 2023-2028


DjRudy

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4 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Seee certo per grazia ricevuta dobbiamo seminare grano su grano? E questo risolve o migliora il problema? Al massimo un anno cambia quacosa ma poi?

Minkia, il bicchiere mezzo pieno mai? Tu programmi già la semina 2023?

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Concordo con Pinox, intanto portiamo a casa il 2023, poi 2024 si vedrà tanto se continua la guerra e i prezzi alti, continueranno anche le deroghe a una PAC fatta da persone che non sanno nemmeno cosa sia la vera agricoltura.

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16 ore fa, pinox ha scritto:

Minkia, il bicchiere mezzo pieno mai? Tu programmi già la semina 2023?

L'anno non è importante. Quello che conta è che si debba produrre e nelle condizioni migliori. Il cereale autunno vernino alternato , a parte casi particolari , a leguminosa o orticole varie, lo dovresti fare sempre. Certo che se loro dicono che devi fare grano un anno su cinque e ti "concedono" un bel 3 su 5 o 3 su 6 è una buona notizia. Ringranire è comunque un rischio per te perchè ti esponi a rese inferiori ma non hai costi inferiori. E' su questo che si dovrebbe discutere. Del fatto che devi fare concimi in europa , o che devi tenere sotto controllo il costo del gasolio. Al limite incentivare la coltivazione dove si hanno rese inferiori, che con questi costi, ti rendono la coltura antieconomica. Quello ti porterebbe una maggiore probabilità di avere un pò di grano in più. Da coltivatore , dimmi, se io comunità europea, oggi a giugno  vedo che mi manca il grano e ti concedo di ringranire l'anno prossimo, sto risolvendo qualcosa? Per me a parte dare aria alla bocca non sto dicendo nulla. Io ora purtroppo, sto già cercando concime per la prossima semina , e non sto sentendo belle notizie. Di ringranire, non ci penso neanche. Per me il ringrano è al massimo orzo su grano per una semina ritardata e se il terreno non ha lavorato troppo anno prima o se avevo carciofo o medica due anni prima. Del resto non so neanche se sono vivo nel 2023! :sgrat:

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Il 27/7/2022 Alle 16:33, superbilly1973 ha scritto:

L'anno non è importante. Quello che conta è che si debba produrre e nelle condizioni migliori. Il cereale autunno vernino alternato , a parte casi particolari , a leguminosa o orticole varie, lo dovresti fare sempre. Certo che se loro dicono che devi fare grano un anno su cinque e ti "concedono" un bel 3 su 5 o 3 su 6 è una buona notizia. Ringranire è comunque un rischio per te perchè ti esponi a rese inferiori ma non hai costi inferiori. E' su questo che si dovrebbe discutere. Del fatto che devi fare concimi in europa , o che devi tenere sotto controllo il costo del gasolio. Al limite incentivare la coltivazione dove si hanno rese inferiori, che con questi costi, ti rendono la coltura antieconomica. Quello ti porterebbe una maggiore probabilità di avere un pò di grano in più. Da coltivatore , dimmi, se io comunità europea, oggi a giugno  vedo che mi manca il grano e ti concedo di ringranire l'anno prossimo, sto risolvendo qualcosa? Per me a parte dare aria alla bocca non sto dicendo nulla. Io ora purtroppo, sto già cercando concime per la prossima semina , e non sto sentendo belle notizie. Di ringranire, non ci penso neanche. Per me il ringrano è al massimo orzo su grano per una semina ritardata e se il terreno non ha lavorato troppo anno prima o se avevo carciofo o medica due anni prima. Del resto non so neanche se sono vivo nel 2023! :sgrat:

concordo in pieno...oltretutto quest'anno era anno 0 zero, per cui potevi fare quello che ti pareva anche ristoppio......però poi occhio che dai prossimi anni non si capisce ancora niente per cui si potrebbe poi rimanere con il "cerino" in mano e non poter più "pareggiare" le partite......o meglio perdere un anno poi

1 ora fa, 1760michele ha scritto:

Ma l’Efa si lascia sempre in misura pari al 5% o si può mettere grano? O ce lo diranno a marzo come quest’anno?
Le tre colture restano pure l’anno prossimo?

anche qui.......mi dicono che il 5% non ci sarà più ma sarà il 4%.....di questo 4 non si sa ancora se sarà possibile coltivarlo e come coltivarlo,differenza sostanziale perchè se possibile eviterei di ararlo se devo fare incolto........ ma sopratutto gli ecoschemi partiranno?..........

perchè preparare tutti i terreni a questi costi e poi andare alla cieca mi fa sentire un IDIOTA......

purtroppo so per certo che l'italia sarà guidata dai vari professoroni che avranno il compito di mettere una parola definitiva sulla nuova pac.....uno su tutti che non nomino neanche più ........ ci stanno combinando dei bei casini .... con le loro teorie strampalate

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Ma l’Efa si lascia sempre in misura pari al 5% o si può mettere grano? O ce lo diranno a marzo come quest’anno?
Le tre colture restano pure l’anno prossimo?
Stando a quel che dicono, nel 2023 sulle superfici EFA potremo coltivare in modo convenzionale ma solo colture a destinazione feed (alimentazione umana), quindi non foraggere. Poi (=entro ottobre) vedremo come e se applicheranno questa deroga.


Il 4% è la probabile superficie che andrà lasciata a riposo quando entrerà in vigore la nuova PAC. Ma nulla di sicuro, ad oggi.
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38 minuti fa, Gibo93 ha scritto:

Stando a quel che dicono, nel 2023 sulle superfici EFA potremo coltivare in modo convenzionale ma solo colture a destinazione feed (alimentazione umana), quindi non foraggere. Poi (=entro ottobre) vedremo come e se applicheranno questa deroga.


Il 4% è la probabile superficie che andrà lasciata a riposo quando entrerà in vigore la nuova PAC. Ma nulla di sicuro, ad oggi.

Un efa non foraggera e a destinazione alimentazione umana? Cosa ? Ceci? Fagioli? Orticole? Ma allora non hanno segatura al posto del cervello , è proprio m....a. E gli animali cosa mangiano?

Modificato da superbilly1973
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Quindi prepariamo i terreni alla cieca 
E infatti io mi ritrovero 12ha ad alessandrino, perche principalmente vorrei provare a risolvere delle problematiche di struttura e di fertilità di un appezzamento, vabbene è una mia problematica e ci sta, però lasciarci così allo sbando booo, se partiranno gli ecoschemi lo si potrà raccogliere? Quesito posto a coldiretti mi hanno detto probabilmente a novembre si saprà qualcosa in più ma stiamo scherzando o pensano che durante il giorno pettiniamo bambole

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E infatti io mi ritrovero 12ha ad alessandrino, perche principalmente vorrei provare a risolvere delle problematiche di struttura e di fertilità di un appezzamento, vabbene è una mia problematica e ci sta, però lasciarci così allo sbando booo, se partiranno gli ecoschemi lo si potrà raccogliere? Quesito posto a coldiretti mi hanno detto probabilmente a novembre si saprà qualcosa in più ma stiamo scherzando o pensano che durante il giorno pettiniamo bambole

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E quindi anche le associazioni agricole non hanno idea di come si fa' a coltivare una pianta di grano, mais, cece o quello che sia perché se dicono novembre....senza battete ciglio....come siamo soli!

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Finché ci sono ricchi agricoltori che pagano la tessera ma arriveremo al punto che chi sta ai vertici nazionali e europei dovrà fare dei grossi tagli al bilancio e sappiamo tutti qual'e il settore più sacrificabile e con meno voti dell'economia 

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3 ore fa, Simone 83 ha scritto:

Se ne sbattono e fanno bene...

Mica hanno a che fare con gli agricoltori francesi o olandesi

Siamo divisi. Troppo divisi. Divisi su tutto. 
Agricoltori ricchi e agricoltori poveri. Agricoltori del nord e agricoltori del sud. 
Chi vuole il sodo e chi il bio, chi nessuna delle due precedenti. 
Se il vicino cambia il trattore siamo invidiosi, allora e colpa dei finanziamenti che drogano il mercato e quindi coi soldi miei quello cambia il trattore. 
La 4.0 va bene, tutti i settori la possono sfruttare, ma se la sfrutta il mio vicino non va bene ed è una cosa che non serve all’ agricoltura. 
Se c’è la siccità al sud siamo i soliti parassiti, se c’è la siccità al nord cazzo allora è vero che c’era la siccità e si stanno pure abbassando i fiumi e i laghi. 
Se viene un politico a sentire il parere degli agricoltori: non ci vado perché cerca solo voti. Se scrivono la pac a cazzo di cane: ma perché non ascoltano il parere di chi sta in campo?

Le aziende francesi sono mediamente grandi, in Italia la situazione è diversa, almeno per ora perché il trend è quello. 

Come facciamo a metterci d’accordo?
 

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Siamo divisi. Troppo divisi. Divisi su tutto. 
Agricoltori ricchi e agricoltori poveri. Agricoltori del nord e agricoltori del sud. 
Chi vuole il sodo e chi il bio, chi nessuna delle due precedenti. 
Se il vicino cambia il trattore siamo invidiosi, allora e colpa dei finanziamenti che drogano il mercato e quindi coi soldi miei quello cambia il trattore. 
La 4.0 va bene, tutti i settori la possono sfruttare, ma se la sfrutta il mio vicino non va bene ed è una cosa che non serve all’ agricoltura. 
Se c’è la siccità al sud siamo i soliti parassiti, se c’è la siccità al nord cazzo allora è vero che c’era la siccità e si stanno pure abbassando i fiumi e i laghi. 
Se viene un politico a sentire il parere degli agricoltori: non ci vado perché cerca solo voti. Se scrivono la pac a cazzo di cane: ma perché non ascoltano il parere di chi sta in campo?
Le aziende francesi sono mediamente grandi, in Italia la situazione è diversa, almeno per ora perché il trend è quello. 

Come facciamo a metterci d’accordo?
 
Serve ricambio generazionale, che non c'è o non abbastanza.
Daltronde da questo settore se scappano tutti ci sarà un motivo...
Ma serve soprattutto cultura, open minded, capacità di visione comune e non di quartiere.
Serve che i nostri ragazzi viaggino, scoprano il mondo, costruiscano le loro menti sulle loro esperienze, parlino inglese, si confrontino in un altra lingua.
Sviluppino i loro pensieri in modo aperto, modo che solo la Cultura può darti.
Qui dentro troppo spesso vedo errori di ortografia da terza elementare, questa è la ns realtà, e quanto scrivi ne è la conseguenza.

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La verità come avete detto giustamente è che gli agricoltori non contano una cicca essendo quattro gatti. Chi prende le decisioni sa che se dice "domattina aboliamo tutti i pesticidi e convertiamo tutta l'agricoltura a bio" si guadagna un sacco di gente, mentre a troppi pochi tipo noi si chiude la vena.
E i media per quanto mi riguarda sono altrettanto colpevoli, o fanno servizi dove ti fanno credere che l'agricoltura buona è quella simil-bucolica della lenticchia del faraone di 4000 anni fa oppure trattano i convenzionali come degli inquinatori seriali a tradimento. Che potrà mai pensare poi il consumatore?

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19 minuti fa, Niky199 ha scritto:

La verità come avete detto giustamente è che gli agricoltori non contano una cicca essendo quattro gatti. Chi prende le decisioni sa che se dice "domattina aboliamo tutti i pesticidi e convertiamo tutta l'agricoltura a bio" si guadagna un sacco di gente, mentre a troppi pochi tipo noi si chiude la vena.
E i media per quanto mi riguarda sono altrettanto colpevoli, o fanno servizi dove ti fanno credere che l'agricoltura buona è quella simil-bucolica della lenticchia del faraone di 4000 anni fa oppure trattano i convenzionali come degli inquinatori seriali a tradimento. Che potrà mai pensare poi il consumatore?

I media sono colpevoli di dire solo quello che i loro editori dicono di dire. In ogni cavolo di servizio sento un riferimento ai cambiamenti climatici. E non sanno neanche cosa è. Qualcuno ha mi sentito che ora in groenlandia e islanda sta nevicando? Eppure sono in estate. Il nostro punto debole è che non abbiamo un rapporto alla pari con l'industriale. Dovremo riuscire a fare impianti ee gestirli noi o farli gestire ai nostri figli o parenti stretti. Secondo voi cosa è più probabile che un agricotore impari a trasformare o che un industriale si metta a coltivare? Allora vediamo se la pac la fanno anche con le nostre direttive

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Scusate chiedo lumi, come qualcuno già sa dopo 126 anni che la mia famiglia lavorava i terreni la fondazione onlus che a aumentato gli affitti con con la perdita di mio nonno non vuole farmi continuare contratto e nemmeno a mia zia coltivatrice diretta e non vogliono neanche pagare le migliorie.

Io cinque anni fa proposi 150€ (perche volevo prendere titoli dei precedenti affittuari che coprivano quella cifra) per testare il polso e mi dissero di no perchè volevano 250€ che per 150 € ci facevano crescere le spine ( che è quello che è successo).

Premetto che sto facendo già il passaggio dei titoli pac di mio nonno, Mercoledì sono andato, e quando gli ho detto della scorsa proposta di 150€, di rimandarla così la discutevano ( anche se prima mi avevano detto  di avevano trovato compratori che avrebbero pagato per seminativo  un incolto produttivo) penso quindi che sia una presa in giro nei miei confronti.

Volevo chiedere:

Se dovessi rioffrire 150€ considerando di dare la pac a loro è probabile che con la nuova pac ci perderei sicuro per la diminuizione della quota? non vorrei rimanere con il cerino in mano,

Siccome per come si pongono ogni volta che devo trattare con loro mi trattano come una m...a, perchè a loro dire quando si autorinnovato il contratto alle stesse condizioni io avrei dovuto comunque non registralo e rifarlo a 250€/ha, sto pensando se riprenderli o no, anche perchè se accettassi dovrei spendere circa 350€ per pagare affitto su circa due ettari di fossati e da conti fatti negli ultimi 4 anni dove divido il terreno e metto colture primaverili se prendo esempio il trifoglio con affitto di 150 €/ha io da quella quota di terreno sarei andato in perdita di  200€.

Alcuni vorrebbero darmi terreni gratis, quindi se riesco a fare contratti prima di rifare la domanda pac posso piazzarci i titoli che sto riprendendo, se non li semino posso fare domanda?, perchè quest'anno non ho potuto farla come indicato dall'associazione e ho due anni prima che decadano i titoli.

Poi domanda diversa, mio nonno ha realizzato circa due ettari di uliveto, sempre andando a chiedere il permesso, adesso non vogliono pagare le migliorie perchè dicono che abbiamo pagato poco d'affitto.

Parlando però con il loro geometra che rifece le stime mi ha detto che è stata fatta stima in regola con il mercato del 2002 per quella tipologia di terreno, quindi non mi hanno regalato nulla.

Se non vogliono pagare è possibile estirpare l'uliveto?.

 

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  • 1 mese dopo...

Pac 2023-2028 articolo di Frascarelli 

Come ha scritto Frascarelli in questo articolo e come ha spiegato ad alcuni miei amici che sono andati a trovarlo la pac si riduce del 38% per i cerealicoltori che non rientrano in nessuno dei 5 ecoschemi. 

Il sostegno a ettaro si ridurrà da 330€ a 170€. 

Per il sostegno accoppiato hanno riconosciuto soli 105€/ha al grano, circa 350€ al riso e 650€ alla barbabietola da zucchero.
Per il grano (tutto il centro sud) stanziati 91 mln, per il riso (Piemonte, Lombardia e Veneto) 74 mln.
 

Neanche Bossi avrebbe saputo scrivere una Pac peggiore per il sud. 
 

Le associazioni di categoria dormono mentre gli agricoltori del sud ancora non sanno che le nuove regole entrano in vigore da questa semina, forse non sanna proprio delle nuove regole, si accorgeranno dei tagli quando faranno la nuova domanda ma sarà tardi. Qualche rappresentante sindacale verrà scuoiato vivo secondo me, è in arrivo una rivoluzione. 
Al sud molte aziende grosse terranno i trattori nel capannone quest’anno. 

Modificato da 1760michele
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2 ore fa, 1760michele ha scritto:

Pac 2023-2028 articolo di Frascarelli 

Come ha scritto Frascarelli in questo articolo e come ha spiegato ad alcuni miei amici che sono andati a trovarlo la pac si riduce del 38% per i cerealicoltori che non rientrano in nessuno dei 5 ecoschemi. 

Il sostegno a ettaro si ridurrà da 330€ a 170€. 

Per il sostegno accoppiato hanno riconosciuto soli 105€/ha al grano, circa 350€ al riso e 650€ alla barbabietola da zucchero.
Per il grano (tutto il centro sud) stanziati 91 mln, per il riso (Piemonte, Lombardia e Veneto) 74 mln.
 

Neanche Bossi avrebbe saputo scrivere una Pac peggiore per il sud. 
 

Le associazioni di categoria dormono mentre gli agricoltori del sud ancora non sanno che le nuove regole entrano in vigore da questa semina, forse non sanna proprio delle nuove regole, si accorgeranno dei tagli quando faranno la nuova domanda ma sarà tardi. Qualche rappresentante sindacale verrà scuoiato vivo secondo me, è in arrivo una rivoluzione. 
Al sud molte aziende grosse terranno i trattori nel capannone quest’anno. 

Io non trovo niente sulla nuova PAC... Si riesce a trovare qualcosa?

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2 ore fa, 1760michele ha scritto:

Pac 2023-2028 articolo di Frascarelli 

Come ha scritto Frascarelli in questo articolo e come ha spiegato ad alcuni miei amici che sono andati a trovarlo la pac si riduce del 38% per i cerealicoltori che non rientrano in nessuno dei 5 ecoschemi. 

Il sostegno a ettaro si ridurrà da 330€ a 170€. 

Per il sostegno accoppiato hanno riconosciuto soli 105€/ha al grano, circa 350€ al riso e 650€ alla barbabietola da zucchero.
Per il grano (tutto il centro sud) stanziati 91 mln, per il riso (Piemonte, Lombardia e Veneto) 74 mln.
 

Neanche Bossi avrebbe saputo scrivere una Pac peggiore per il sud. 
 

Le associazioni di categoria dormono mentre gli agricoltori del sud ancora non sanno che le nuove regole entrano in vigore da questa semina, forse non sanna proprio delle nuove regole, si accorgeranno dei tagli quando faranno la nuova domanda ma sarà tardi. Qualche rappresentante sindacale verrà scuoiato vivo secondo me, è in arrivo una rivoluzione. 
Al sud molte aziende grosse terranno i trattori nel capannone quest’anno. 

Si ma gli ecoschemi sono una minchiata colossale. Non puoi fare leguminosa da granella senza diserbo

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ringraziamo i professoroni che hanno scritto ed avallato questo schifo.....

in soldoni 170 euro ad ettaro più 105 per il solo grano.....totale 270 euro ad ettaro per metà superfice

l'altra metà dedicata alle colture da rinnovo , solo premio base più gli accoppiati (cifre modeste) e basta perchè non si potranno fare diserbi....

un azienda come la mia perde 20.000 euro secchi all'anno..........mi domando al sud cosa succederà.....ma questi non ce stanno con la capoccia.....ma si può fare impresa così?.......con i mercati in caduta libera e i concimi a 120 euro/q , questi tagliano la pac di un 40/45 %

però semo diventati SMART

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Scusate come avevo scritto per i titoli che sto riprendendo da mio nonno che di base prendeva sui 1550€ su 8 ettari di superfice, come potrei fare il calcolo con la nuova Pac?

Purtroppo non so se fare causa alla fondazione onlus che non vuole farmi subentrare ne pagarmi le migliorie e vuole affitto tra i 150 e 200€ ettaro (anche sui fossati e me ne ritrovo circa 2 ettari).

Ho fatto foglio excel con spese uscite ed entrate degli ultimi 5 anni e con contratto attuale e pac attuale qualcosina di guadagno usciva,

poi ho fatto prova con pac attuale e nuovo affitto  e dovrei stare molto attento perchè diciamo che tra ricavarci ancora meno e perderci  basta che si rompa qualche cavolata al trattore (tra l'altro guadagnerebbero più loro che io che lavoro e mi prendo i rischi,

ho provato a fare previsione togliendo il 40 %della pac con nuovo affitto e sarei sempre in perdita di qualche centinaio di euro esclusi imprevisti.

Se non riuscissi a trovare tutti e 8 gli ettari per i titoli, come è possibile affittarli ad altri?

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http://www.ilnuovoagricoltore.it/pac-2023-cancellati-vincoli-di-rotazione-e-set-aside/

A parte il fatto che ho chiesto in associazione e naturalmente non sanno nulla, anche se fosse così mi chiedo cosa si potrà fare nel 2024. Esempio, mettiamo che quest’anno uno semini il 70% dei terreni a frumento e il restante 30% a primaverili, nel 2024 potrà seminare frumento solo sul 30% visto che non si può fare ristoppio?

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