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Pac 2023-2028


DjRudy

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58 minuti fa, #VG# ha scritto:

Esatto è proprio questo che intendevo con "si stanno fumando una sigaretta ". Non stanno facendo niente e quindi non c'è ancora niente di certo e ciò è veramente una troiata. Ieri ho chiesto in associazione e non c'è niente di certo, non sanno ancora nulla neppure loro finché non gli arrivano le disposizioni. Anche ciò che viene riportato sugli articoli postati anche qui sul forum per ora non hanno conferma.

Stessa identica cosa è successa a me, mi hanno anche detto di mantenere ancora l'obbligo delle due o tre colture con le rispettive percentuali, ma mi sembra di aver capito che quest'obbligo dalla prossima semina non sia più in vigore!!

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Piano piano mi sto leggendo i vari pdf sulla nuova pac. Chissà cosa si intenderà conseguire con l'ecoschema 3 e la salvaguardia degli ulivi di particolare interesse. Ma più li leggo e più ho il sospetto che i conti non possono tornre con una normale politica comune. Cioè al resto dell'europa cosa gliene può importare degli ulivi di particolare interesse paesaggisico . E gli altri alberi ? O solo gli ulivi contano?

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1 ora fa, superbilly1973 ha scritto:

Piano piano mi sto leggendo i vari pdf sulla nuova pac. Chissà cosa si intenderà conseguire con l'ecoschema 3 e la salvaguardia degli ulivi di particolare interesse. Ma più li leggo e più ho il sospetto che i conti non possono tornre con una normale politica comune. Cioè al resto dell'europa cosa gliene può importare degli ulivi di particolare interesse paesaggisico . E gli altri alberi ? O solo gli ulivi contano?

Chi si trova con grandi estensione di uliveto è ricco. Bio prende 500-600€ ad ha  a cui va aggiunto eco3 e eco5 che ammontano a 700€ circa (se uno li vuole fare sono volontari) e contributo accoppiato. Sono circa 1500€ ad ha di premio. 

E' una PAC troppo sperequata, grano duro e mais affossati.

L'olio va bene, il grano duro lo prendiamo dal canada e il mais dall'ucraina

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9 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

In questi gironi passati c'era un articoletto in prima pagina unione sarda  stile le copertine di crozza. In maniera ironica si commentava un ipotetico incarico di Salvini all'agricoltura. Spero siano voci infondate...

Senza voler fare politica spicciola o spaziare nell'ironia, ho comunque notato che nelle 2 giornate milanesi della Coldiretti, sono intervenuti, direi molto puntualmente, sia Salvini, che Meloni e va sottolieato con particolare puntiglio che la Meloni è molto silenziosa in questi giorni, ma proprio alla Coldiretti ha ritenuto di esprimersi con un intervento come a mettere il cappello ad una nuova impostazione dell'agricoltura nazionale.

E' stato un intervento breve e di ampio respiro ma che ha puntato il faro su tematiche sensibili a tutti noi.

Quello che ho notato è che generalmente la guida al comparto agricolo è quasi sempre stato "appioppato" a sottoprodotti della politica (quando non erano veri e propri cascami), mentre ora mi sembra ci sia un occhio di riguardo, riferito anche al fatto che non è ancora nato il governo, e questo fa pensare.

Stiamo infilandoci in un sentiero civile e politico internazionale molto stretto e disseminato di incognite e bisogna tenersi stretti.

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4 ore fa, marvi1 ha scritto:

Chi si trova con grandi estensione di uliveto è ricco. Bio prende 500-600€ ad ha  a cui va aggiunto eco3 e eco5 che ammontano a 700€ circa (se uno li vuole fare sono volontari) e contributo accoppiato. Sono circa 1500€ ad ha di premio. 

E' una PAC troppo sperequata, grano duro e mais affossati.

L'olio va bene, il grano duro lo prendiamo dal canada e il mais dall'ucraina

Appunto. Alla commissione stanno così a cuore gli ulivi? Spagnoli, greci, italiani, un pò di jugoslavia e poi ? Il resto d'europa ? Non so fanno le cose come se non vedessero che certi eventi hanno mischiato le carte in tavola. Tutti ora appresso al gas russo però nessuno pensa a come rendersi indipendenti dai concimi ( per cui ci vuole sempre gas ) e dalle derrate alimentari che mancano. E' come se sapessero già che le cose si andranno ad aggiustare , ma a beneficio di chi e a scapito di chi ?

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46 minuti fa, ricky75 ha scritto:

non è che sei rimasto indietro e ti riferisci all'altro "sottoprodotto della politica" (cit.),

Se ci voltiamo indietro abbiamo l'imbarazzo della scelta, ammesso di ricordarceli tutti; ad ogni modo non voglio fare politica stretta, ma far notare, che non ostante l'esecutivo si di la a venire, due importanti esponenti della compagine vincente, abbiano fatto la loro comparsa "puntuale" in un settore normalmente lasciato in disparte e assegnato quasi come punizione.

Cioè, capiamoci: c'è una emergenza energetica impellente, una guerra in fermento di la dal fosso, un governo da approntare, una buona ermeticità su come, cosa e quando, eppure la probabile capo del governo trova il tempo per andare ad una manifestazione Coldiretti per confermare alcuni messaggi. Prevedo cambiamenti di rotta.

Modificato da Tiziano
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52 minuti fa, Tiziano ha scritto:

Se ci voltiamo indietro abbiamo l'imbarazzo della scelta, ammesso di ricordarceli tutti; ad ogni modo non voglio fare politica stretta, ma far notare, che non ostante l'esecutivo si di la a venire, due importanti esponenti della compagine vincente, abbiano fatto la loro comparsa "puntuale" in un settore normalmente lasciato in disparte e assegnato quasi come punizione.

Cioè, capiamoci: c'è una emergenza energetica impellente, una guerra in fermento di la dal fosso, un governo da approntare, una buona ermeticità su come, cosa e quando, eppure la probabile capo del governo trova il tempo per andare ad una manifestazione Coldiretti per confermare alcuni messaggi. Prevedo cambiamenti di rotta.

una bella fetta dei fondi PNRR andranno spesi anche per l'agricoltura, ergo diventa settore "appetibile"

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Il 30/9/2022 Alle 14:07, Nick670H ha scritto:

e se dovessi cambiare ogni anno destinazione all'incolto, puoi anche farlo wireless... e magari con le rotelle. Stile banchi di un paio d'anni fa a scuola.

Incolto non ha obbligo di rotazione, una volta individuato l'appezzamento puoi anche tenerlo per 5 anni incolto.

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12 ore fa, DjRudy ha scritto:

Incolto non ha obbligo di rotazione, una volta individuato l'appezzamento puoi anche tenerlo per 5 anni incolto.

Si ma cosa vuol dire che si può raccogliere da un terreno incolto , tutto fuorchè mais, soia e un altra coltura che non ricordo? Cioè quando si capirà o ci capiranno qualcosa ?

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Il 1/10/2022 Alle 18:46, marvi1 ha scritto:

Chi si trova con grandi estensione di uliveto è ricco. Bio prende 500-600€ ad ha  a cui va aggiunto eco3 e eco5 che ammontano a 700€ circa (se uno li vuole fare sono volontari) e contributo accoppiato. Sono circa 1500€ ad ha di premio. 

E' una PAC troppo sperequata, grano duro e mais affossati.

L'olio va bene, il grano duro lo prendiamo dal canada e il mais dall'ucraina

A me PARE di aver capito che gli ecoschemi non si possano sommare al biologico. Sbaglio?

Non ci sto capendo molto?

Modificato da mandorleto
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A me PARE di aver capito che gli ecoschemi non si possano sommare al biologico. Sbaglio?
Non ci sto capendo molto
Si possono sommare al bio.

L'ecoschema 5 come tutti gli ecoschemi é a plafon, se verranno fatti tanti ettari cala contributo ad ettaro, difficilmente saranno più di 100 euro/ha con PAC nuova a regime.

Inviato dal mio KB2003 utilizzando Tapatalk

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11 ore fa, DjRudy ha scritto:

Si possono sommare al bio.

L'ecoschema 5 come tutti gli ecoschemi é a plafon, se verranno fatti tanti ettari cala contributo ad ettaro, difficilmente saranno più di 100 euro/ha con PAC nuova a regime.

Inviato dal mio KB2003 utilizzando Tapatalk
 

Quindi,(sui seminativi) già produrre in regime Biologico vuol dire produrre meno, poi si aggiunge l'incertezza nel caso molti scegliessero di convergere nella produzione Bio...praticamente qualsiasi scelta si adotterà l'incertezza la farà aumentare il rischio d'impresa sempre di più. 

Sinceramente ci sto facendo un serio pensiero al Bio, ma se il plafond dovrà bastare per tutti, vuol dire prenderla sempre a quel posto. 

Modificato da FabioFG
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Il 8/10/2022 Alle 17:34, mandorleto ha scritto:

A me PARE di aver capito che gli ecoschemi non si possano sommare al biologico. Sbaglio?

Non ci sto capendo molto?

l'eco 5 per le colture arboree è certo per i seminativi tocca capire come si comporteranno. Nel senso che nel bio le colture devono produrre reddito mentre per l'eco 5 sono colture a perdere. Nulla vieta di fare la coltura a perdere nel caso dei seminativi ma in tal caso si prenderebbe solo il premio eco5. Sicuramente per prendere il premio eco5 devi seminare un miscuglio di semi a fioritura scalare e seme pure certificato. Lascio a voi le considerazione. Mentre per le colture arboree è certo che si possono sommare. Probabilmente valgono anche le erbe spontanee, quindi premio senza seminare

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3 ore fa, FabioFG ha scritto:

Quindi,(sui seminativi) già produrre in regime Biologico vuol dire produrre meno, poi si aggiunge l'incertezza nel caso molti scegliessero di convergere nella produzione Bio...praticamente qualsiasi scelta si adotterà l'incertezza la farà aumentare il rischio d'impresa sempre di più. 

Sinceramente ci sto facendo un serio pensiero al Bio, ma se il plafond dovrà bastare per tutti, vuol dire prenderla sempre a quel posto. 

con questa pac si prende in quel posto a prescindere. Si parte con riduzione al 48% di quello che si ha. Poi semi certificati e splafonamento ecoschemi sicuro. 

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  • 2 settimane dopo...
Il 24/10/2022 Alle 06:38, Agrigalpad ha scritto:

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Le associazioni di categoria e le lobby industriali comandano, i ministri obbediscono. 

Lollobrigida potrà fare poco o niente. 

Non mi aspetto niente di positivo. 

Da quanto non sentite un proclama di sciopero e proteste da parte dei sindacati? 

Tutti zitti, che le cose evidentemente vanno bene. 

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