pinox 291 Posted July 26 Share Posted July 26 https://www.confagricoltura.it/ita/area-stampa/comunicati/seminativi-con-le-deroghe-della-ue-più-flessibilità-agli-agricoltori-per-l-aumento-dei-raccolti Quote Link to post Share on other sites
superbilly1973 1265 Posted July 26 Share Posted July 26 Seee certo per grazia ricevuta dobbiamo seminare grano su grano? E questo risolve o migliora il problema? Al massimo un anno cambia quacosa ma poi? Quote Link to post Share on other sites
pinox 291 Posted July 26 Share Posted July 26 4 ore fa, superbilly1973 ha scritto: Seee certo per grazia ricevuta dobbiamo seminare grano su grano? E questo risolve o migliora il problema? Al massimo un anno cambia quacosa ma poi? Minkia, il bicchiere mezzo pieno mai? Tu programmi già la semina 2023? Quote Link to post Share on other sites
DjRudy 4044 Posted July 27 Author Share Posted July 27 Concordo con Pinox, intanto portiamo a casa il 2023, poi 2024 si vedrà tanto se continua la guerra e i prezzi alti, continueranno anche le deroghe a una PAC fatta da persone che non sanno nemmeno cosa sia la vera agricoltura. 2 Quote Link to post Share on other sites
superbilly1973 1265 Posted July 27 Share Posted July 27 16 ore fa, pinox ha scritto: Minkia, il bicchiere mezzo pieno mai? Tu programmi già la semina 2023? L'anno non è importante. Quello che conta è che si debba produrre e nelle condizioni migliori. Il cereale autunno vernino alternato , a parte casi particolari , a leguminosa o orticole varie, lo dovresti fare sempre. Certo che se loro dicono che devi fare grano un anno su cinque e ti "concedono" un bel 3 su 5 o 3 su 6 è una buona notizia. Ringranire è comunque un rischio per te perchè ti esponi a rese inferiori ma non hai costi inferiori. E' su questo che si dovrebbe discutere. Del fatto che devi fare concimi in europa , o che devi tenere sotto controllo il costo del gasolio. Al limite incentivare la coltivazione dove si hanno rese inferiori, che con questi costi, ti rendono la coltura antieconomica. Quello ti porterebbe una maggiore probabilità di avere un pò di grano in più. Da coltivatore , dimmi, se io comunità europea, oggi a giugno vedo che mi manca il grano e ti concedo di ringranire l'anno prossimo, sto risolvendo qualcosa? Per me a parte dare aria alla bocca non sto dicendo nulla. Io ora purtroppo, sto già cercando concime per la prossima semina , e non sto sentendo belle notizie. Di ringranire, non ci penso neanche. Per me il ringrano è al massimo orzo su grano per una semina ritardata e se il terreno non ha lavorato troppo anno prima o se avevo carciofo o medica due anni prima. Del resto non so neanche se sono vivo nel 2023! 1 1 Quote Link to post Share on other sites
1760michele 126 Posted August 1 Share Posted August 1 Ma l’Efa si lascia sempre in misura pari al 5% o si può mettere grano? O ce lo diranno a marzo come quest’anno? Le tre colture restano pure l’anno prossimo? Quote Link to post Share on other sites
casemx240magnum 543 Posted August 1 Share Posted August 1 Il 27/7/2022 Alle 16:33, superbilly1973 ha scritto: L'anno non è importante. Quello che conta è che si debba produrre e nelle condizioni migliori. Il cereale autunno vernino alternato , a parte casi particolari , a leguminosa o orticole varie, lo dovresti fare sempre. Certo che se loro dicono che devi fare grano un anno su cinque e ti "concedono" un bel 3 su 5 o 3 su 6 è una buona notizia. Ringranire è comunque un rischio per te perchè ti esponi a rese inferiori ma non hai costi inferiori. E' su questo che si dovrebbe discutere. Del fatto che devi fare concimi in europa , o che devi tenere sotto controllo il costo del gasolio. Al limite incentivare la coltivazione dove si hanno rese inferiori, che con questi costi, ti rendono la coltura antieconomica. Quello ti porterebbe una maggiore probabilità di avere un pò di grano in più. Da coltivatore , dimmi, se io comunità europea, oggi a giugno vedo che mi manca il grano e ti concedo di ringranire l'anno prossimo, sto risolvendo qualcosa? Per me a parte dare aria alla bocca non sto dicendo nulla. Io ora purtroppo, sto già cercando concime per la prossima semina , e non sto sentendo belle notizie. Di ringranire, non ci penso neanche. Per me il ringrano è al massimo orzo su grano per una semina ritardata e se il terreno non ha lavorato troppo anno prima o se avevo carciofo o medica due anni prima. Del resto non so neanche se sono vivo nel 2023! concordo in pieno...oltretutto quest'anno era anno 0 zero, per cui potevi fare quello che ti pareva anche ristoppio......però poi occhio che dai prossimi anni non si capisce ancora niente per cui si potrebbe poi rimanere con il "cerino" in mano e non poter più "pareggiare" le partite......o meglio perdere un anno poi 1 ora fa, 1760michele ha scritto: Ma l’Efa si lascia sempre in misura pari al 5% o si può mettere grano? O ce lo diranno a marzo come quest’anno? Le tre colture restano pure l’anno prossimo? anche qui.......mi dicono che il 5% non ci sarà più ma sarà il 4%.....di questo 4 non si sa ancora se sarà possibile coltivarlo e come coltivarlo,differenza sostanziale perchè se possibile eviterei di ararlo se devo fare incolto........ ma sopratutto gli ecoschemi partiranno?.......... perchè preparare tutti i terreni a questi costi e poi andare alla cieca mi fa sentire un IDIOTA...... purtroppo so per certo che l'italia sarà guidata dai vari professoroni che avranno il compito di mettere una parola definitiva sulla nuova pac.....uno su tutti che non nomino neanche più ........ ci stanno combinando dei bei casini .... con le loro teorie strampalate 1 Quote Link to post Share on other sites
Gibo93 312 Posted August 1 Share Posted August 1 Ma l’Efa si lascia sempre in misura pari al 5% o si può mettere grano? O ce lo diranno a marzo come quest’anno? Le tre colture restano pure l’anno prossimo?Stando a quel che dicono, nel 2023 sulle superfici EFA potremo coltivare in modo convenzionale ma solo colture a destinazione feed (alimentazione umana), quindi non foraggere. Poi (=entro ottobre) vedremo come e se applicheranno questa deroga.Il 4% è la probabile superficie che andrà lasciata a riposo quando entrerà in vigore la nuova PAC. Ma nulla di sicuro, ad oggi. Quote Link to post Share on other sites
superbilly1973 1265 Posted August 1 Share Posted August 1 (edited) 38 minuti fa, Gibo93 ha scritto: Stando a quel che dicono, nel 2023 sulle superfici EFA potremo coltivare in modo convenzionale ma solo colture a destinazione feed (alimentazione umana), quindi non foraggere. Poi (=entro ottobre) vedremo come e se applicheranno questa deroga. Il 4% è la probabile superficie che andrà lasciata a riposo quando entrerà in vigore la nuova PAC. Ma nulla di sicuro, ad oggi. Un efa non foraggera e a destinazione alimentazione umana? Cosa ? Ceci? Fagioli? Orticole? Ma allora non hanno segatura al posto del cervello , è proprio m....a. E gli animali cosa mangiano? Edited August 1 by superbilly1973 Quote Link to post Share on other sites
1760michele 126 Posted August 1 Share Posted August 1 3 ore fa, Gibo93 ha scritto: Poi (=entro ottobre) vedremo come e se applicheranno questa deroga. Quindi prepariamo i terreni alla cieca Quote Link to post Share on other sites
eugeniobufano886 85 Posted August 1 Share Posted August 1 Quindi prepariamo i terreni alla cieca E infatti io mi ritrovero 12ha ad alessandrino, perche principalmente vorrei provare a risolvere delle problematiche di struttura e di fertilità di un appezzamento, vabbene è una mia problematica e ci sta, però lasciarci così allo sbando booo, se partiranno gli ecoschemi lo si potrà raccogliere? Quesito posto a coldiretti mi hanno detto probabilmente a novembre si saprà qualcosa in più ma stiamo scherzando o pensano che durante il giorno pettiniamo bambole Inviato dal mio SM-G975F utilizzando Tapatalk 1 Quote Link to post Share on other sites
ROBERTO69 215 Posted August 1 Share Posted August 1 E infatti io mi ritrovero 12ha ad alessandrino, perche principalmente vorrei provare a risolvere delle problematiche di struttura e di fertilità di un appezzamento, vabbene è una mia problematica e ci sta, però lasciarci così allo sbando booo, se partiranno gli ecoschemi lo si potrà raccogliere? Quesito posto a coldiretti mi hanno detto probabilmente a novembre si saprà qualcosa in più ma stiamo scherzando o pensano che durante il giorno pettiniamo bambole Inviato dal mio SM-G975F utilizzando TapatalkE quindi anche le associazioni agricole non hanno idea di come si fa' a coltivare una pianta di grano, mais, cece o quello che sia perché se dicono novembre....senza battete ciglio....come siamo soli!Inviato dal mio LM-X420 utilizzando Tapatalk Quote Link to post Share on other sites
Simone 83 242 Posted August 2 Share Posted August 2 Se ne sbattono e fanno bene... Mica hanno a che fare con gli agricoltori francesi o olandesi 1 2 Quote Link to post Share on other sites
409 vario 130 Posted August 2 Share Posted August 2 Finché ci sono ricchi agricoltori che pagano la tessera ma arriveremo al punto che chi sta ai vertici nazionali e europei dovrà fare dei grossi tagli al bilancio e sappiamo tutti qual'e il settore più sacrificabile e con meno voti dell'economia Quote Link to post Share on other sites
1760michele 126 Posted August 2 Share Posted August 2 3 ore fa, Simone 83 ha scritto: Se ne sbattono e fanno bene... Mica hanno a che fare con gli agricoltori francesi o olandesi Siamo divisi. Troppo divisi. Divisi su tutto. Agricoltori ricchi e agricoltori poveri. Agricoltori del nord e agricoltori del sud. Chi vuole il sodo e chi il bio, chi nessuna delle due precedenti. Se il vicino cambia il trattore siamo invidiosi, allora e colpa dei finanziamenti che drogano il mercato e quindi coi soldi miei quello cambia il trattore. La 4.0 va bene, tutti i settori la possono sfruttare, ma se la sfrutta il mio vicino non va bene ed è una cosa che non serve all’ agricoltura. Se c’è la siccità al sud siamo i soliti parassiti, se c’è la siccità al nord cazzo allora è vero che c’era la siccità e si stanno pure abbassando i fiumi e i laghi. Se viene un politico a sentire il parere degli agricoltori: non ci vado perché cerca solo voti. Se scrivono la pac a cazzo di cane: ma perché non ascoltano il parere di chi sta in campo? Le aziende francesi sono mediamente grandi, in Italia la situazione è diversa, almeno per ora perché il trend è quello. Come facciamo a metterci d’accordo? 5 1 Quote Link to post Share on other sites
tripleboss 486 Posted August 3 Share Posted August 3 Siamo divisi. Troppo divisi. Divisi su tutto. Agricoltori ricchi e agricoltori poveri. Agricoltori del nord e agricoltori del sud. Chi vuole il sodo e chi il bio, chi nessuna delle due precedenti. Se il vicino cambia il trattore siamo invidiosi, allora e colpa dei finanziamenti che drogano il mercato e quindi coi soldi miei quello cambia il trattore. La 4.0 va bene, tutti i settori la possono sfruttare, ma se la sfrutta il mio vicino non va bene ed è una cosa che non serve all’ agricoltura. Se c’è la siccità al sud siamo i soliti parassiti, se c’è la siccità al nord cazzo allora è vero che c’era la siccità e si stanno pure abbassando i fiumi e i laghi. Se viene un politico a sentire il parere degli agricoltori: non ci vado perché cerca solo voti. Se scrivono la pac a cazzo di cane: ma perché non ascoltano il parere di chi sta in campo? Le aziende francesi sono mediamente grandi, in Italia la situazione è diversa, almeno per ora perché il trend è quello. Come facciamo a metterci d’accordo? Serve ricambio generazionale, che non c'è o non abbastanza.Daltronde da questo settore se scappano tutti ci sarà un motivo...Ma serve soprattutto cultura, open minded, capacità di visione comune e non di quartiere.Serve che i nostri ragazzi viaggino, scoprano il mondo, costruiscano le loro menti sulle loro esperienze, parlino inglese, si confrontino in un altra lingua.Sviluppino i loro pensieri in modo aperto, modo che solo la Cultura può darti.Qui dentro troppo spesso vedo errori di ortografia da terza elementare, questa è la ns realtà, e quanto scrivi ne è la conseguenza.Inviato dal mio SM-G525F utilizzando Tapatalk 4 1 Quote Link to post Share on other sites
Niky199 732 Posted August 3 Share Posted August 3 La verità come avete detto giustamente è che gli agricoltori non contano una cicca essendo quattro gatti. Chi prende le decisioni sa che se dice "domattina aboliamo tutti i pesticidi e convertiamo tutta l'agricoltura a bio" si guadagna un sacco di gente, mentre a troppi pochi tipo noi si chiude la vena.E i media per quanto mi riguarda sono altrettanto colpevoli, o fanno servizi dove ti fanno credere che l'agricoltura buona è quella simil-bucolica della lenticchia del faraone di 4000 anni fa oppure trattano i convenzionali come degli inquinatori seriali a tradimento. Che potrà mai pensare poi il consumatore? Quote Link to post Share on other sites
superbilly1973 1265 Posted August 3 Share Posted August 3 19 minuti fa, Niky199 ha scritto: La verità come avete detto giustamente è che gli agricoltori non contano una cicca essendo quattro gatti. Chi prende le decisioni sa che se dice "domattina aboliamo tutti i pesticidi e convertiamo tutta l'agricoltura a bio" si guadagna un sacco di gente, mentre a troppi pochi tipo noi si chiude la vena. E i media per quanto mi riguarda sono altrettanto colpevoli, o fanno servizi dove ti fanno credere che l'agricoltura buona è quella simil-bucolica della lenticchia del faraone di 4000 anni fa oppure trattano i convenzionali come degli inquinatori seriali a tradimento. Che potrà mai pensare poi il consumatore? I media sono colpevoli di dire solo quello che i loro editori dicono di dire. In ogni cavolo di servizio sento un riferimento ai cambiamenti climatici. E non sanno neanche cosa è. Qualcuno ha mi sentito che ora in groenlandia e islanda sta nevicando? Eppure sono in estate. Il nostro punto debole è che non abbiamo un rapporto alla pari con l'industriale. Dovremo riuscire a fare impianti ee gestirli noi o farli gestire ai nostri figli o parenti stretti. Secondo voi cosa è più probabile che un agricotore impari a trasformare o che un industriale si metta a coltivare? Allora vediamo se la pac la fanno anche con le nostre direttive Quote Link to post Share on other sites
d9n 70 Posted Friday at 11:04 AM Share Posted Friday at 11:04 AM Scusate chiedo lumi, come qualcuno già sa dopo 126 anni che la mia famiglia lavorava i terreni la fondazione onlus che a aumentato gli affitti con con la perdita di mio nonno non vuole farmi continuare contratto e nemmeno a mia zia coltivatrice diretta e non vogliono neanche pagare le migliorie. Io cinque anni fa proposi 150€ (perche volevo prendere titoli dei precedenti affittuari che coprivano quella cifra) per testare il polso e mi dissero di no perchè volevano 250€ che per 150 € ci facevano crescere le spine ( che è quello che è successo). Premetto che sto facendo già il passaggio dei titoli pac di mio nonno, Mercoledì sono andato, e quando gli ho detto della scorsa proposta di 150€, di rimandarla così la discutevano ( anche se prima mi avevano detto di avevano trovato compratori che avrebbero pagato per seminativo un incolto produttivo) penso quindi che sia una presa in giro nei miei confronti. Volevo chiedere: Se dovessi rioffrire 150€ considerando di dare la pac a loro è probabile che con la nuova pac ci perderei sicuro per la diminuizione della quota? non vorrei rimanere con il cerino in mano, Siccome per come si pongono ogni volta che devo trattare con loro mi trattano come una m...a, perchè a loro dire quando si autorinnovato il contratto alle stesse condizioni io avrei dovuto comunque non registralo e rifarlo a 250€/ha, sto pensando se riprenderli o no, anche perchè se accettassi dovrei spendere circa 350€ per pagare affitto su circa due ettari di fossati e da conti fatti negli ultimi 4 anni dove divido il terreno e metto colture primaverili se prendo esempio il trifoglio con affitto di 150 €/ha io da quella quota di terreno sarei andato in perdita di 200€. Alcuni vorrebbero darmi terreni gratis, quindi se riesco a fare contratti prima di rifare la domanda pac posso piazzarci i titoli che sto riprendendo, se non li semino posso fare domanda?, perchè quest'anno non ho potuto farla come indicato dall'associazione e ho due anni prima che decadano i titoli. Poi domanda diversa, mio nonno ha realizzato circa due ettari di uliveto, sempre andando a chiedere il permesso, adesso non vogliono pagare le migliorie perchè dicono che abbiamo pagato poco d'affitto. Parlando però con il loro geometra che rifece le stime mi ha detto che è stata fatta stima in regola con il mercato del 2002 per quella tipologia di terreno, quindi non mi hanno regalato nulla. Se non vogliono pagare è possibile estirpare l'uliveto?. Quote Link to post Share on other sites
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.