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Eco-Aratri: l'aratura da 12 a 20 cm


DjRudy

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Apro questo argomento dedicato agli ecoaratri, ovvero aratri adatti ad arature molto molto leggere per chi fa agricoltura biologica oppure anche in convenzionale per chi vuole ridurre l'utilizzo di fitofarmaci, ma vuole comunque risparmiare rispetto all'aratura tradizione over 30-40 cm.

 

Sono aratri entrosolco fino a 4-5 corpi, soprasolco da 5 corpi in su, questo perché avendo dei versoi piccoli non lasciano un solco molto largo, per cui sopra 4-5 corpi servono trattori over 150 cv che di solito sono gommati 650-710 e quindi "pesterebbero" troppa terra vicino al solco non rendendo l'aratura uniforme, inoltre arando a profondità limitata agronomicamente parlando è sempre meglio non pestare il fondo del solco.

 

Molti sono a larghezza di lavoro fissa altri anche variabile, ma a mio parere aratri del genere devono essere semplici e leggeri, quindi passi il fuorisolco per i motivi precedentemente elencati ma per il resto bene che siano a larghezza di lavoro fissa tanto la profondità di lavoro è quella quindi la giusta "fetta" da prendere la imposta il costruttore in base alle caratteristiche del versoio e festa finita.

 

Aratri che hanno luce da terra di 75-80 cm e distanza tra i corpi di 70-75 cm, questo comporta spesso l'assenza degli avanvomeri (che comporterebbero problemi di intasamento in caso di erba alta o molto residuo) sostituiti dai deflettori per incrementare la capacità di interramento dei residui.

 

Tra i molti costruttori Italiani di aratri, l'unico che da qualche anno propone l'ecoaratro è Emmegiemme con una gamma completa di entrosolco (fino a 6 corpi) e fuorisolco (fino a 10 corpi).

 

7 Corpi in risaia con avanvomeri e deflettori

 

 

8 Corpi con deflettori su terreno pesante

 

 

Varie versioni di ecoaratro

 

 

Kverneland da molti anni propone l'Ecomat

 

[video=youtube;aLZ-huUUuDA]

 

 

Rumptstad (costruttore Olandese) è l'unico che integra gli avanvomeri nel coltello per poter interrare i residui senza avere grossi problemi di intasamento.

 

https://www.youtube.com/watch?v=uydfNoFYrGw

 

Ovlac propone il Mini

 

 

Costruzione molto semplice e forse tra gli ecoaratri quello con versoio più "corto".

 

Dowdeswell

 

 

In questo caso ha gli avanvomeri "tradizionali" sono presenti ma per lasciare più luce tra avanvomere e vomere non sono presenti i coltelli.

 

Kuhn Multimaster 113

 

 

Quest'anno in un'azienda bio dove faccio lavori conto terzi dopo farro per fare favino hanno voluto fare minima lavorazione per "risparmiare" per cui ho passato l'erpice a dischi per rompere le stoppie e luglio, poi a settembre ha piovuto è nata erba, passato disco-chisel per eliminare l'erba rinata (è andata bene perché dopo il passaggio non ha piovuto per 10 giorni e quindi l'erba è morta) e infine semina con la combinata, ora il favino è bello ma un po di erba inizia a nascere, se avessi avuto un aratro del genere l'azienda avrebbe speso circa uguale con un risultato a mio parere migliore dal punto di vista delle malerbe in nascita attuale.

 

Pensiero finale...

 

I nostri bisnonni aravano con le vacche a queste profondità, poi è arrivata la meccanizzazione e solo in Italia l'abbiamo sfruttata per incrementare la profondità di aratura, mentre nel resto del Mondo chi è andato verso la minima (nord America), oppure chi è rimasto con l'aratura (praticamente tutto il nord Europa e anche gran parte dell'est) ha sfruttato la meccanizzazione e l'aumento delle potenze per aumentare la larghezza di lavoro in aratura e non la profondità della stessa (e non mi sembra siano falliti anzi....), riflettiamoci su queste cose ogni tanto.

 

A voi i commenti.

Modificato da DjRudy
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condivido il pensiero il pensiero sull aratura dei bisnonni , nei nostri terreni che hanno un franco di coltivazione limitato da 20-25 cm max 40-45 cm ho notato che dove lavorano ancora con trattori piccoli 50-60 hp e arano a 25 max 30 cm in estate le colture soffrono meno la siccità rispetto a chi usa fare arature più profonde

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Ottimo argomento Dj! Io mi ero gia espresso a favore di questa soluzione, anche se il problema di fare una suola di lavorazione piu superficiale un po mi spaventa. Parlo per la mia zona, terreni pesanti e collinari, dove si pratica aratura a 40 cm eppure ci sono sempre problemi di ristagni, si vede proprio che l acqua scorre verso valle lungo il solco di aratura, e poi a valle si accumula nel punto in cui i solchi longitudinali si incrociano con quelli trasversali di chiusura campo. E quindi poi si e’ costretti a passare con un drenante, oppure ci si convince che bisogna arare ancora piu in profondita’. Anche io avevo questi problemi, poi con 3 anni di minima con ripper a soli 15-20 cm, ogni traccia di ristagno e’ sparita!

Conunque, tornando in tema, io credo che i mini aratri siano un ottima soluzione, purche integrati con il passaggio regolare di aratro talpa, oppure con un piccolo ripuntatore applicato direttamente ai corpi dell aratro per evitare il problema della suola.

 

 

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ho visto personalmente al lavoro emmegiemme 8 corpi su un g240 in zona da me, fa ottimo lavoro, devo pero fare una correzzione, emmegiemme non è il solo costruttore italiano, mi pare che lo proponga pure Viviani

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Io da possessore di un vari master 123 3corpi dico che l'ho pagato caro ma va alla grande aro quasi tutti i tipi di terreni basta avere la possibita' di programmare i lavori per le condizioni giuste

L'aratura col secco non e' roba per lui ma su inerbito, paglie trinciate, sovescio, terra umida, aratura autunnale invernale pre semina è spaziale

Se lo si alterna a ripuntatura o aratro talpa il drenaggio è anche meglio dell'aratura fonda specie se entrosolco

 

Lo tiro col 130 90 anche in media collina che ha le 420 anziché col t6050 colle 580/Michelin per non sprecare le gomme

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Ottima discussione, ho visto pure io Emmegiemme alle prove in campo a Portomaggiore, era in configurazione 8 corpi fuorisolco abbinato ad un Lamborghini 270, e nonostante non sia sabbia la terra la accompagnava bene veramente, e con quella profondità non escono zolle enormi difficili da affinare. Insomma un ottimo lavoro che ritengo migliore di erpice a dischi o dissodatori vari che poco dopo esce nuovamente erba.

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Un aratro che fa 20-22 cm (misurati) lo ha preso il mio vicino in conversione bio.

A me spaventa, più che altro, una suola di lavorazione così superficiale (qui siamo abituati ad arare a 40-45 cm). Però lo si può alternare al ripper ad una profondità maggiore (25-30 cm) in modo da eliminare questa suola.

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Un aratro che fa 20-22 cm (misurati) lo ha preso il mio vicino in conversione bio.

A me spaventa, più che altro, una suola di lavorazione così superficiale (qui siamo abituati ad arare a 40-45 cm). Però lo si può alternare al ripper ad una profondità maggiore (25-30 cm) in modo da eliminare questa suola.

 

è cosi'

e poi oltre agli ottimi appunti di DJ secondo me riesci a sfruttare i residui colturali portandoli alla profondità utile a degradarsi e utile per le piante:

quando aravo fondo, ero abbastanza depresso ogni volta nel vedere le paglie dell'aratura di due anni prima ritornare su, tutte "bruciate"

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Ma intendete alternare a ripper tipo un anno rippare e anno dopo usare ecoaratro oppure usare entrambi in stessa annata? Suppongo vogliate intendere prima opzione

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Oppure mettere ancore su ecoaratro, dubito però che poi si riesca ad andare con 8 corpi e 240cv, sentiamo comunque cosa ne pensa dj del problema suola di lavorazione superficiale

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Oppure mettere ancore su ecoaratro, dubito però che poi si riesca ad andare con 8 corpi e 240cv, sentiamo comunque cosa ne pensa dj del problema suola di lavorazione superficiale

 

Secondo me questa e’ la soluzione migliore, togli due corpi all aratro e metti le ancore, tanto non devono andare molto in profondita’ per rompere la suola.

 

 

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Secondo me questa e’ la soluzione migliore, togli due corpi all aratro e metti le ancore, tanto non devono andare molto in profondita’ per rompere la suola.

 

 

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Si ma così non usufruisci di uno dei vantaggi dell'eco aratro ovvero larghezza fronte di lavoro abbinato a pochi cv

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E per chi ha liquame/letame da interrare (anche di notevoli quantità), come si comportano questi aratri? Riescono ad interrare tutto o no?

Il mio vicino aveva trattato anche l'Emmegiemme, però l'ha scartato subito per il fatto che non avendo gli avanvomeri, gli stocchi di mais non riesce ad interrarli, a distanza di un mese dalla trebbiatura...e che per non avere problemi ad interrarli, doveva aspettare la primavera in modo che siano marciti. Questo gliel'ha detto direttamente il proprietario.

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E per chi ha liquame/letame da interrare (anche di notevoli quantità), come si comportano questi aratri? Riescono ad interrare tutto o no?

Il mio vicino aveva trattato anche l'Emmegiemme, però l'ha scartato subito per il fatto che non avendo gli avanvomeri, gli stocchi di mais non riesce ad interrarli, a distanza di un mese dalla trebbiatura...e che per non avere problemi ad interrarli, doveva aspettare la primavera in modo che siano marciti. Questo gliel'ha detto direttamente il proprietario.

Infatti chiedo: perché non ce li montano?

L'avanvomere sul varimaster se lavora bene (=se il perno del terzo punto oscilla sull'asola) spara lo strato di residuo con un filo di terra a metà altezza di solco e i vomeri lunghi finiscono di coprire

 

Meglio ancora se uno monta anche il disco di taglio

Allora con quello sei certo che spara nel solco anche il residuo eventualmente rimasto a mucchio (es Trebbia che rallenta)

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Nella prima pagina parlo del discorso avanvomeri e comunque l'ecoaratro può averli optional come in questo caso:

 

 

In pianura ovviamente per iniziare a usare ecoaratri e ancora di più minima o sodo è importante avere campi con sistemazioni idrauliche-agrarie in ordine, quindi niente buche, campi ben livellati, rete idrica funzionante ecc.

 

Per la suola poi alternando un anno l'ecoaratro e un anno minima con ripper oppure aratro talpa+ecoaratro problemi non ce ne sono come ben spiegato da Fiat 100c.

 

Ancore su Ecoaratro a mio parere non ha molto senso perché poi servono cavalli e struttura dell'aratro più robusta, che comporta aumento di peso ecc ecc. Ci sono colture che non hanno grosse esigenze di profondità di lavoro e in quel caso ecoaratro e via, se c'è bisogno di profondità maggiore (colture particolarmente esigenti oppure pericolo ristagno) aratro talpa a 45-50 cm e aratura a 18-20.

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A me è da un po' che frulla l'idea in testa di diminuire la profondità di aratura che oggi si attesta sui 35 max, e portarla sui 20 25 usando però lo stesso aratro per poi provvedere alla suola con un ripper che non ho, di quelli alti e con i rulli in modo da fare un mezzo ripasso oltre che la rottura della suola, sono convinto che tra velocità più alta e larghezza aratro al max con minor sforzo si riesce a compensare abbastanza il costo della rippatura e con il vantaggio di non avere nemmeno la suola a 35 come ora, e poter recuperare qualcosa anche nel successivo ripasso, reso più agevole dal passaggio del ripper rispetto allo stesso effettuato direttamente su zolle di aratura

Modificato da simtractor4v
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Secondo me questa cosa del levare la suola di aratura in ripasso non è una furbata.

Perchè se ti metti ad arare, con tutti i suoi contro, è per non aver la minima traccia di residuo sopra, o infestante. se ti metti a passare con un'ancora riporti in superficie quello che hai voluto interrare.

lo si vede già dando un normale estirpatore dopo aver arato a 25 cm anzichè 35: viene tutto su.

Piuttosto ripunterei prima. L'ottimo rimangono gli scalpelli come fa Lemken e faceva Kverneland che rompono la suola d'aratura contestualmente al passaggio del singolo vomere.

Passare un attrezzo ad ancore dopo una aratura del genere vuol dire aver avuto i costi di una aratura e le infestanti di una minima.

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Quoto in pieno Luca.

O si usa l'ecoaratro, o si usa il ripper. Fare tutti e due, per me, non è che abbia molto senso. Perché alla fine si viene anche a spendere come una aratura tradizionale a 30-35 cm e quindi non ne vale la pena, per me. E poi in un anno solo non è che si crea tutta questa suola...se invece si continua a quella profondità per tanti anni sì.

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Il problema non si potrebbe ovviare allora usando ripper e facendo 1 falsa semina, evitando quindi l'aratro? Utilizzando buone pratiche agronomiche e diserbi in qualche anno si riesce ad abbattere un po' la seed bank? Se uno dovesse aderire al psr per la minima deve comunque tener l'aratro fuori dal campo...una soluzione va trovata.

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