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Vendemmia 2019


alefriuli

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1 hour ago, CBO said:

Secondo voi e' proprio cosi'.

Traduco chi ha bisogno di uva ha bisogno della base produttiva o in annate come questa spinge fortemente al ribasso per stressare la base 

https://www.gazzettadalba.it/2019/09/sui-prezzi-delle-uve-si-vanno-diffondendo-contratti-tra-chi-produce-e-chi-poi-vinifica/

Va be; l'articolo parla di costi di produzione di oltre 1€/kg uva il che è assai difficile da seguire. 

( i scambi fuocosi fra i membri sono fatti aspettando di scaricare l'uva?  :) ) 

"Produrre uva costa poco meno di un euro al chilo per agricoltori che non assumano manodopera, invece costa 1,30-1,40 al chilo per gli imprenditori, senza contare gli ammortamenti per l’investimento"...

Modificato da Terranorum
citazione articolo aggiunta
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Qua in zona si comincia il prosecco verso fine settimana. È vero che chi ha cominciato nota che rende poco a causa dell'acinellatura? Mi è stato riferito da un terzista.
Acinellatura ha tantissime cause tra le quali anche flavescenza e virus... non é un problemino lo può esserecse si cura anche la concimazione allora si esclude altro.

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Secondo voi e' proprio cosi'.
Traduco chi ha bisogno di uva ha bisogno della base produttiva o in annate come questa spinge fortemente al ribasso per stressare la base 
https://www.gazzettadalba.it/2019/09/sui-prezzi-delle-uve-si-vanno-diffondendo-contratti-tra-chi-produce-e-chi-poi-vinifica/
Ormai é in uso usare sostanze psicotrope poi basta vedere e sapere chi scrive.
Conti fatti molto probabilmente dal nonno. In una zona decisamente fsmosa per non essere di pianure e tra le non amsnti dell'innovazione molto restia a spendere.
In pratica sono conti del ..... dove le colline e la siccotá sono leggendarie terre terribili da lavorare. Come sempre la carta prendede assorbe tutto e la penna può anche dimenticarsi o avere mal funzionamenti della sfera.


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2 ore fa, Terranorum ha scritto:

Va be; l'articolo parla di costi di produzione di oltre 1€/kg uva il che è assai difficile da seguire. 

( i scambi fuocosi fra i membri sono fatti aspettando di scaricare l'uva?  :) ) 

"Produrre uva costa poco meno di un euro al chilo per agricoltori che non assumano manodopera, invece costa 1,30-1,40 al chilo per gli imprenditori, senza contare gli ammortamenti per l’investimento"...

La mia domanda non era in punto economico.

La mia domanda era sulla considerazione finale dell'articolo e la ripeto: veramente il vinificatore ha bisogno di una base in salute?

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3 ore fa, alefriuli ha scritto:

Qua in zona si comincia il prosecco verso fine settimana. È vero che chi ha cominciato nota che rende poco a causa dell'acinellatura? Mi è stato riferito da un terzista.

Domani ti posto il convenzionale della bassa e vedrai che e' meno uniforme del glera in conversione postato.

Il secondo aveva la terza foglia in spunto che il primo ha iniziato a germogliare.

Il primo ha fiorito e ingrossato a inizio giugno con il serbatoio pieno di acqua. Il secondo ha fiorito bene e pulito ma ha iniziato ad ingrossare in piena calura di giugno.

Li la madre ha selezionato i figli da crescere da quelli da lasciare. La vite vive e si pesa da sola. 

Li aveva gia' fatto due fertirrigazioni ma corte perche' pluviometro alla mano scontavo una sufficienza di acqua e ho sbagliato.

Le spie di mda dovevano aiutarmi a capire che la pianta stava andando in stress.

Comunque per esperienza l'acinelatura su glera per produrre cali di resa deve essere veramente importante. 

Il glera che vedo non mi sembra cosi' colpito.

Il glera di oggi raccolto per un collega di Mareno ha riempito i 216 ql/ha ed era stato toccato da una leggera grandinata. La parte critica e' il babo ma ... . 

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7 ore fa, CBO ha scritto:

Secondo voi e' proprio cosi'.

Traduco chi ha bisogno di uva ha bisogno della base produttiva o in annate come questa spinge fortemente al ribasso per stressare la base 

https://www.gazzettadalba.it/2019/09/sui-prezzi-delle-uve-si-vanno-diffondendo-contratti-tra-chi-produce-e-chi-poi-vinifica/

A parte che il discorso dei costi di produzione fatto così a pera è meglio di una barzelletta ma se anche fosse secondo questo tizio qua chi vende l'uva per anni a 30-35 cent al cosa è fesso ? Gli venisse il dubbio che forse ha sparato una minchiata  che non ci crede neanche il mio gatto.

2 ore fa, CBO ha scritto:

La mia domanda non era in punto economico.

La mia domanda era sulla considerazione finale dell'articolo e la ripeto: veramente il vinificatore ha bisogno di una base in salute?

Dipende dall'età del vinificatore direi però se facessi un'analogia con altri comparti, un vinificatore di oggi penso ( purtroppo )  che se riesce a prendere per il collo un produttore ne verrebbe sicuramente avvantaggiato. E quindi no non ha bisogno di una base in salute . Il punto è solo se facendo così non si corra il rischio che si rompi il giocattolo ? Cioè Anche un produtore DEVE guadagnare o alla fine molla . Però parlo più che altro per avere visto la fine che hanno fatto le vigne dalle mie parti

Domanda : Se dovessi gradare l'uva in maniera un pò più veloce che non farmi un giro  di almeno un paio di filari magari al mattino quando ho meno tempo, schiacciare , colare e poi graduare , Cosa potrei usare ? Che non mi costi un occhio della testa ovviamente.

Modificato da superbilly1973
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Domani ti posto il convenzionale della bassa e vedrai che e' meno uniforme del glera in conversione postato.
Il secondo aveva la terza foglia in spunto che il primo ha iniziato a germogliare.
Il primo ha fiorito e ingrossato a inizio giugno con il serbatoio pieno di acqua. Il secondo ha fiorito bene e pulito ma ha iniziato ad ingrossare in piena calura di giugno.
Li la madre ha selezionato i figli da crescere da quelli da lasciare. La vite vive e si pesa da sola. 
Li aveva gia' fatto due fertirrigazioni ma corte perche' pluviometro alla mano scontavo una sufficienza di acqua e ho sbagliato.
Le spie di mda dovevano aiutarmi a capire che la pianta stava andando in stress.
Comunque per esperienza l'acinelatura su glera per produrre cali di resa deve essere veramente importante. 
Il glera che vedo non mi sembra cosi' colpito.
Il glera di oggi raccolto per un collega di Mareno ha riempito i 216 ql/ha ed era stato toccato da una leggera grandinata. La parte critica e' il babo ma ... . 
...tutto sto aggiusta.

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6 ore fa, alefriuli ha scritto:

Qua in zona si comincia il prosecco verso fine settimana. È vero che chi ha cominciato nota che rende poco a causa dell'acinellatura? Mi è stato riferito da un terzista.

Acinellatura....... sembra proprio che  sia un problema che coinvolge tutta la penisola..... e per questo che magari  il materiale manca.......io credo che sia colpa di un maggio abbastanza bizzarro....

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3 hours ago, CBO said:

La mia domanda non era in punto economico.

La mia domanda era sulla considerazione finale dell'articolo e la ripeto: veramente il vinificatore ha bisogno di una base in salute?

La tua domanda implica che il fornitore della materia grezza (contadino) ed il proprietario del marchio e creatore dell’oggetto di valore rappresentano un unica catena interconnessa ed interdipendente; come se entrambi fossero una ditta unica (tipo holding).

Esempio; industria automobilistica tedesca. Contratti firmati. I nuovi manager incontrano qualche difficoltà e dicono al fornitore: “ma cosa me ne frega del contratto firmato, vai a fare causa, che prima che il tribunale risolve la cosa...”. In altre parole; una volta contava la parola, oggi nemmeno il contratto legale. (esempio: si ordinavano macchinari costosissimi per la produzione e dopo…)

Oggi giorno quello che produce per il cliente finale cerca di scaraventare i propri problemi di gestione, pianificazioni produttive o di mercato, marketing sbagliato, mal-investimenti, qualità, etc. su qualcun altro. Difficile farlo sulle spalle dei clienti ben informati in un mercato aperto unico, cosi rimane il fornitore.

L’Italia del dopoguerra, dove tutti si aiutavano a vicenda e si conosceva il significato d’onore sta sparendo.

Se i fornitori non riescono a badare ai propri interessi finiscono di pagare i conti altrui.

Modificato da Terranorum
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40 minuti fa, superbilly1973 ha scritto:

A parte che il discorso dei costi di produzione fatto così a pera è meglio di una barzelletta ma se anche fosse secondo questo tizio qua chi vende l'uva per anni a 30-35 cent al cosa è fesso ? Gli venisse il dubbio che forse ha sparato una minchiata  che non ci crede neanche il mio gatto.

Dipende dall'età del vinificatore direi però se facessi un'analogia con altri comparti, un vinificatore di oggi penso ( purtroppo )  che se riesce a prendere per il collo un produttore ne verrebbe sicuramente avvantaggiato. E quindi no non ha bisogno di una base in salute . Il punto è solo se facendo così non si corra il rischio che si rompi il giocattolo ? Cioè Anche un produtore DEVE guadagnare o alla fine molla . Però parlo più che altro per avere visto la fine che hanno fatto le vigne dalle mie parti

Domanda : Se dovessi gradare l'uva in maniera un pò più veloce che non farmi un giro  di almeno un paio di filari magari al mattino quando ho meno tempo, schiacciare , colare e poi graduare , Cosa potrei usare ? Che non mi costi un occhio della testa ovviamente.

Un mostimetro a colonna che viene accompagnato con le tabelle di correzione per temperatura.

https://www.polsinelli.it/mostimetro-babo-con-termometro-P1132.htm?gclid=EAIaIQobChMIkeyQ3YDM5AIVSeR3Ch1BnwsjEAQYASABEgLDN_D_BwE

Prendi anche il cilindro.

Piu' che due filari io ti consiglio di dividere il lotto da provinare in zone. Lascia stare i 2/3 filari piu' esterni. La teoria vuole un prelievo di 200/250 acini alla cieca. 

Prelevi da un filare esterno esclusi i suddetti. In modo equilibrato tra testa centro e coda. Idem per l'altro estremo. E quindi un filare centrale. 

Il tutto alla cieca. Mentri cammini metti la mano e via dentro un sacchettino. Cerca di prelevare da tutta la fascia grappolo.

Se vai in un qualsiasi negozio di materiali/prodotti enoligici ti spiegheranno come usarlo.

E' molto semplice. 

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Un mostimetro a colonna che viene accompagnato con le tabelle di correzione per temperatura.
https://www.polsinelli.it/mostimetro-babo-con-termometro-P1132.htm?gclid=EAIaIQobChMIkeyQ3YDM5AIVSeR3Ch1BnwsjEAQYASABEgLDN_D_BwE
Prendi anche il cilindro.
Piu' che due filari io ti consiglio di dividere il lotto da provinare in zone. Lascia stare i 2/3 filari piu' esterni. La teoria vuole un prelievo di 200/250 acini alla cieca. 
Prelevi da un filare esterno esclusi i suddetti. In modo equilibrato tra testa centro e coda. Idem per l'altro estremo. E quindi un filare centrale. 
Il tutto alla cieca. Mentri cammini metti la mano e via dentro un sacchettino. Cerca di prelevare da tutta la fascia grappolo.
Se vai in un qualsiasi negozio di materiali/prodotti enoligici ti spiegheranno come usarlo.
E' molto semplice. 
Nei rossi vanno presi da parti diverse del grappolo e in aree diverse del filare non solo un s8ngolo acino, le alinsononpiù lunghe da rirmpirevdi zuccheri.

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Eccomi di ritorno, clima infuocato, cominciAmo bene nella nuova cantina.

Però devo dire che l aria era interessante.

Intanto nessuna scorta rimasta dei 2mln di qli dell' anno prima, interessante, proiezione 2019 a 1,5/1,7..quindi -20%,....prezzi sono quelli....17/22.....

 

Gente incavolata per orari....ma a quello ero messo peggio io anno scorso?

 

Si apre il 18, ma la rumba sarà dal 21...

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6 ore fa, CBO ha scritto:

Nel pomeriggio a Fontanelle sono stati scaricati oltre 500 ql di doc molto buono proveniente dal coneglianese ?

Produzione/ha over ma senza eccessi.

I numeri del veneto sono impressionanti, CBO li conosce meglio di me, l Incremento della superficie vitata con i diritti provenienti dal sud ha creAto una rivoluzione e disequilibrio del mercato, 

Niente sarà  più  come prima.Il Veneto oramai è  la regione guida., nel bene e nel male.

Ricordiamo che il vino oltre a produrlo bisogna pure venderlo....

Assisteremo ad un riassetto. 

 

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I numeri del veneto sono impressionanti, CBO li conosce meglio di me, l Incremento della superficie vitata con i diritti provenienti dal sud ha creAto una rivoluzione e disequilibrio del mercato, 
Niente sarà  più  come prima.Il Veneto oramai è  la regione guida., nel bene e nel male.
Ricordiamo che il vino oltre a produrlo bisogna pure venderlo....
Assisteremo ad un riassetto. 
 
Cioè?

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2 ore fa, ALAN.F ha scritto:

I numeri del veneto sono impressionanti, CBO li conosce meglio di me, l Incremento della superficie vitata con i diritti provenienti dal sud ha creAto una rivoluzione e disequilibrio del mercato, 

Niente sarà  più  come prima.Il Veneto oramai è  la regione guida., nel bene e nel male.

Ricordiamo che il vino oltre a produrlo bisogna pure venderlo....

Assisteremo ad un riassetto. 

 

Solo fascia grappolo 40 cm stimo 160/170 ql/ha. Il resto del capo a frutto ...

Il convenzionale leggermente toccato da grandine. 

Sta pompando alla grandissima con i 60 ml abbondanti tra venerdi e domenica scorsa.

Si inizia a vedere qualche spia di marciume. Nulla di che ma da non sottovalutare ? 

Lo lascio li fino a giovedi' p.v. e poi si scanna.

 

Modificato da CBO
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2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Cioè?

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Aumento della produzione e superficie vitata ultimi 3anni tramite acquisto diritti da altre regioni. Nel 2021a pieno regime sarà impressionante la produzione, già è la prima regione italiana

Modificato da ALAN.F
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Aumento della produzione e superficie vitata ultimi 3anni tramite acquisto diritti da altre regioni. Nel 2021a pieno regime sarà impressionante la produzione, già è la prima regione italiana
Si ma mi sembra una lettura molto superficiale. I diritti italiani sono stati accentrati nelle zone dove il prodotto si vende e c'è richiesta, come in tutti i settori. Inutile continuare a produrre vino in zone dove non si riesce a commercializzarlo, meglio farlo dove si vende. Come volumi il Veneto è al primo posto ma ha un motore prestante in modo da farlo partire, altre regioni con numeri molto inferiori sono percentualmente più in difficoltà a collocare il prodotto. L'Emilia Romagna credo sia seconda come volumi ma si tratta di categorie estremamente diverse e destinazioni differenti, non vedo tutta questa sovrapposizione.

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Intanto ieri sera su telefriuli sullo speciale Friuli economia si parlava di Ribolla con prezzi al collasso.la soluzione paventata sia dall'assessore regionale e dagli organismi delle doc friulane è quella di estirpare il prodotto di pianura.qualcuno proponeva addirittura la distillazione obbligatoria per il vino Ribolla perché è un prodotto che ad oggi non prova collocazione nel mercato.

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1 ora fa, CBO ha scritto:

Solo fascia grappolo 40 cm stimo 160/170 ql/ha. Il resto del capo a frutto ...

Il convenzionale leggermente toccato da grandine. 

Sta pompando alla grandissima con i 60 ml abbondanti tra venerdi e domenica scorsa.

Si inizia a vedere qualche spia di marciume. Nulla di che ma da non sottovalutare ? 

Lo lascio li fino a giovedi' p.v. e poi si scanna.

 

bellissimo niente da dire però se non rispettiamo i disciplinari di produzione ci troveremo sempre inondati di prodotto in più e non capiremo mai la lezione subito all'anno scorso. Non capisco il senso di andare tanto sopra il disciplinare.anzi poi se lo capisco quest'anno poi con un Pinot grigio mediamente poco produttivo sicuramente in cantina sapranno aggiustarsi la rese e non ci sarà tanta variabilità rispetto agli anni di carica.

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1 ora fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si ma mi sembra una lettura molto superficiale. I diritti italiani sono stati accentrati nelle zone dove il prodotto si vende e c'è richiesta, come in tutti i settori. Inutile continuare a produrre vino in zone dove non si riesce a commercializzarlo, meglio farlo dove si vende. Come volumi il Veneto è al primo posto ma ha un motore prestante in modo da farlo partire, altre regioni con numeri molto inferiori sono percentualmente più in difficoltà a collocare il prodotto. L'Emilia Romagna credo sia seconda come volumi ma si tratta di categorie estremamente diverse e destinazioni differenti, non vedo tutta questa sovrapposizione.

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Non mi ricordo i numeri esatti ma doppia l Emilia Romagna, preso diritti da 80qli della Sicilia ne escono 300.....

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