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Manutenzione vigneto, gestione gps


Nicco

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Salve a tutti, vorrei chiedervi come gestite la manutenzione dei vigneti. Spiego il mio metodo e avrei bisogno di un suggerimento.

Utilizzo l'app della https://play.google.com/store/apps/details?id=lt.noframe.fieldsareameasure 

Decido di inserire un punto di interesse (POI) e lo classifico come passone, testata, filo rotto ecc.. così quando sono in vigna per fare manutenzione apro la mappa e trovo subito i punti (prima utilizzavo un foglio excel con i numeri dei filari ma così è decisamente meglio).

Ovviamente tutto questo lo faccio sul mio smartphone ma c'è qualche applicativo che permette di gestire i punti di interesse e lavorarci da più smartphone?

Così i dipendenti lo vedono subito

Grazie

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Non ci sono arrivato ancora a questa fase, per adesso mi sono limitato a iniziare a studiare le fasi vegetative delle piante.

Prossimamente ci attacchiamo la gestione della irrigazione in automatico e poi ci sono parecchie idee sul tavolo ma andiamo un passo alla volta.

Chiaramente facciamo tutto in casa dai sensori (mutuati da un'altra attività che abbiamo in famiglia) al software.

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Io non posso ancora parlare perchè ho appena registrato due brevetti e fatto domanda finanziamento per progetto tracciamento sanità uva/produzione appena posso ti spiego le diavolerie che ho messo in azione.......
Addirittura registrato brevetti?
Complimenti!

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Io per vigna 2.0 intendo un sistema per conoscere automaticamente e in continuo:

La salute della vite rilevata tramite posizionamento e strumenti per mappare filare per filare lo stato vegetativo

Lo stato di stress idrico delle piante con appositi sensori

Dalla rilevazione con gli stessi strumenti si passa alle lavorazioni in funzione dello stato attuale rapportato all'andamento storico medio 

E per lavorazioni intendo: concimazione defogliatura cimatura e trattamenti.

Il tutto per mappare memorizzare tutte le lavorazioni di quella vite e certificare i grappoli di quale pianta vanno in quale bottiglia.

Lo so che sono strano ma non ci posso fare nulla.   

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Io per vigna 2.0 intendo un sistema per conoscere automaticamente e in continuo:
La salute della vite rilevata tramite posizionamento e strumenti per mappare filare per filare lo stato vegetativo
Lo stato di stress idrico delle piante con appositi sensori
Dalla rilevazione con gli stessi strumenti si passa alle lavorazioni in funzione dello stato attuale rapportato all'andamento storico medio 
E per lavorazioni intendo: concimazione defogliatura cimatura e trattamenti.
Il tutto per mappare memorizzare tutte le lavorazioni di quella vite e certificare i grappoli di quale pianta vanno in quale bottiglia.
Lo so che sono strano ma non ci posso fare nulla.   
Queste cose all'inizio saranno difficili e costose, ma alla lunga ripagano.


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Andrò controcorrente ma non credo che tutto questo ammasso di sensori porterà la viticoltura in una nuova dimensione. Alla fine le cose semplici sono sempre le migliori, più una cosa si complica e diventa piena di tecnologia e più si rischia che qualcosa non vada e si inceppi. Riguardo all'irrigazione non credo sia difficile capire il fabbisogno idrico di una pianta cm la vite, idem x la concimazione, negli anni un agricoltore si fa un bagaglio di esperienze che non sono sostituibili con 4 sensori. Poi c'è il discorso terreno non uniforme, piante diverse in posizioni diverse, si dovrebbero avere mille sensori e impianti variabili. Lascio volentieri perdere tutta questa tecnologia, mi sembra un surplus inutile, più o meno cm il tizio sopra che vuole tracciare tramite app nel telefono tutti i campi e segnalare i vari interventi da fare in modo che gli operai abbiamo in tempo reale anch'essi sul loro telefono le varie operazioni bla bla bla...ma dai, siamo veramente arrivati a questi livelli??? Boh. Ha ragione cbo, nastro edile e buona notte. La concretezza è un'arte preziosa, e chi fa più strada spesso la possiede.

 

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Ma è  chiaro che la tecnologia serve e non serve dalla notte dei tempi si fa il vino. 

Ma se non ti interessa non la devi neppure denigrare, io non denigro chi fa uva da vendere a 30 centesimi al chilo ma ne' fa 400 quintali a ettaro, ma il mio scopo è dire quale grappolo è entrato in quella bottiglia e fare la storia della coltivazione e la sua tracciatura comprensiva di analisi chimica. 

Chi compera quel vino deve sapere oltre a quanta passione metto nel mio lavoro anche quanta perizia ci sia nella lavorazione.

Alla fine puoi fare la pubblicità del Tavernello con la tipa che butta le infradito che sale sul 766 del nonno oppure vendere le bottiglie a 15 euro in cantina. 

Entrambi modi di vendere il prodotto ognuno alla sua maniera ma io non denigro il Tavernello e la guida  a piedi nudi.

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Il 2/9/2019 Alle 23:52, Johndin ha scritto:

ma il mio scopo è dire quale grappolo è entrato in quella bottiglia e fare la storia della coltivazione e la sua tracciatura comprensiva di analisi chimica. 

 

...tu sei pazzo..vuoi destabilizzare il sistema..

finirai avvelenato col polonio...

?

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Il 3/9/2019 Alle 06:53, Gianni il Folle ha scritto:

Non denigro nessuno John, penso solo che se dovessi impiegare tempo e risorse non lo farei in questo modo. Punto. Poi per fortuna siamo tutti diversi quindi magari molte aziende adotteranno gli stessi tuoi sistemi.

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Non va bene parlare per contrapposti: la tecnologia serve e servirà. Pensiamo alle operazioni di campo aperto: si è sempre fatto senza, ma ora diverse cose funzionano meglio. anche nell'impianto vigneto: si è sempre tracciato il vigneto traguardando le fila: adesso con il gps si è velocizzato il lavoro e si hanno mappe molto più in fretta.

Tuttavia, la sensoristica, il computer o come accidenti vuoi chiamare l e nuove tecnologie, DEVONO essere accompagnate da una testa pensante e bisogna interpretare i dati, cosa che un computer da solo non potrà mai fare.

Come dice la mia collega impiegata: il computer non sbaglia mai...se gli dico che cosa fare.

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Non va bene parlare per contrapposti: la tecnologia serve e servirà. Pensiamo alle operazioni di campo aperto: si è sempre fatto senza, ma ora diverse cose funzionano meglio. anche nell'impianto vigneto: si è sempre tracciato il vigneto traguardando le fila: adesso con il gps si è velocizzato il lavoro e si hanno mappe molto più in fretta.

Tuttavia, la sensoristica, il computer o come accidenti vuoi chiamare l e nuove tecnologie, DEVONO essere accompagnate da una testa pensante e bisogna interpretare i dati, cosa che un computer da solo non potrà mai fare.

Come dice la mia collega impiegata: il computer non sbaglia mai...se gli dico che cosa fare.

C'è da fare un distinguo xò: ci sono tecnologie che facilitano enormemente il lavoro, impattano in modo immediato e si ripagano in fretta. Altre invece che sono altresì molto sofisticate ma a dir poco futili. Credo che x un sistema gps utilizzato nel trapianto l'ammortamento è breve considerate le ore di manodopera risparmiate e la precisione assoluta, invece x sensori idrici, sensori per la vigoria o addirittura x la mappatura delle criticità (tipo filo rotto, palo piegato, robe del genere) beh, francamente mi tengo in tasca quelle migliaia di €. Il progresso non va fermato, xò deve essere indirizzato in modo da sfruttarlo x reali esigenze e non per esigenze indotte da chi ha interesse nel costruirle.

 

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1 ora fa, Gianni il Folle ha scritto:

C'è da fare un distinguo xò: ci sono tecnologie che facilitano enormemente il lavoro, impattano in modo immediato e si ripagano in fretta. Altre invece che sono altresì molto sofisticate ma a dir poco futili. Credo che x un sistema gps utilizzato nel trapianto l'ammortamento è breve considerate le ore di manodopera risparmiate e la precisione assoluta, invece x sensori idrici, sensori per la vigoria o addirittura x la mappatura delle criticità (tipo filo rotto, palo piegato, robe del genere) beh, francamente mi tengo in tasca quelle migliaia di €. Il progresso non va fermato, xò deve essere indirizzato in modo da sfruttarlo x reali esigenze e non per esigenze indotte da chi ha interesse nel costruirle.

 

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Sei partito male per atterrare bene, infatti condivido perfettamente il tuo pensiero e la logica che ispira il progetto è questa.

Fare qualcosa per aiutare il tuo lavoro, avere una situazione tempo reale e correlarla allo storico ti permette di:

Parametrare le tue iniziative in funzione dei risultati ottenuti e scegliere se continuare sullo storico oppure adottare strategie alternative.

Lo so che si può fare anche a vista lo faccio anche io adesso ma tenere traccia permette di avere uno storico dei risultati. 

Scegliere quando irrigare permette di scegliere di fare microirrigazioni magari più corte e più diffuse per mantenere uno standard costante di umidità del terreno non troppo alto e non troppo basso ideale per la vigoria delle piante (questo lo puoi fare solo se raccogli dati storici ragione dei sensori).

Avere un sistema per mappare lo stato di salute delle piante permette di gestire interventi mirati senza per questo dover passare pianta pianta per fare le attività. 

Ti faccio un esempio se ho carenza di ferro e ho la mappa di vigoria non passo dove non serve e non tratto le piante sul filare dove serve che non hanno bisogno di minerale risparmio un sacco di concime e uniformo la vigoria del mio vigneto.

E le lavorazioni verrebbero mirate e si risparmierebbe tempo e denaro in prodotti.

Ho fatto un riassunto, la relazione di presentazione delle mie farneticazioni è 150 pagine.

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Sei partito male per atterrare bene, infatti condivido perfettamente il tuo pensiero e la logica che ispira il progetto è questa.
Fare qualcosa per aiutare il tuo lavoro, avere una situazione tempo reale e correlarla allo storico ti permette di:
Parametrare le tue iniziative in funzione dei risultati ottenuti e scegliere se continuare sullo storico oppure adottare strategie alternative.
Lo so che si può fare anche a vista lo faccio anche io adesso ma tenere traccia permette di avere uno storico dei risultati. 
Scegliere quando irrigare permette di scegliere di fare microirrigazioni magari più corte e più diffuse per mantenere uno standard costante di umidità del terreno non troppo alto e non troppo basso ideale per la vigoria delle piante (questo lo puoi fare solo se raccogli dati storici ragione dei sensori).
Avere un sistema per mappare lo stato di salute delle piante permette di gestire interventi mirati senza per questo dover passare pianta pianta per fare le attività. 
Ti faccio un esempio se ho carenza di ferro e ho la mappa di vigoria non passo dove non serve e non tratto le piante sul filare dove serve che non hanno bisogno di minerale risparmio un sacco di concime e uniformo la vigoria del mio vigneto.
E le lavorazioni verrebbero mirate e si risparmierebbe tempo e denaro in prodotti.
Ho fatto un riassunto, la relazione di presentazione delle mie farneticazioni è 150 pagine.
Se ti devo dire la verità, non mi hai fatto cambiare idea. Con una agricoltura in estrema crisi sia di prezzi che di burocrazia, aggredita dai costi bassi dei paesi esteri, messa in ginocchio dal meteo impazzito, non credo che un lavoro del genere sia realmente utile. Per rispondere al tuo esempio, sono convinto che le piante con carenze si vedano e sta all'operatore capire dove trattare e dove no. Se nel vigneto mandiamo il personale, questo deve essere pensante. É lo stesso discorso del fendt vigneto con guida autonoma per fare i trattamenti, e poi il tizio lo vedi al telefono che chatta con la fidanzata. Xò chi mi paga i 20 mila€ del costo? Troppo comodo scaricare responsabilità e farle pagare al datore di lavoro. Alcune tecnologie le giustifico, altre proprio no.

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Beh io non voglio convincere nessuno, vedo che sei troppo focalizzato sul discorso chissà cosa costa tutta sta roba, la pianta che ha sete la vedo pure io a occhio.

Ti assicuro che neanche io sono cieco e le vedo benissimo le carenze, ma il discorso come lo metti tu è troppo semplificato, bisogna guardare ala qualità di quello che è il risultato finale che è la bottiglia venduta a un certo prezzo e a una certa qualità costante con la certezza da parte di ci acquista di come viene gestita quella pianta che ha dato quella bottiglia e perchè la fase produttiva in campo sia elevata alla ricerca della massima qualità per garantire il cliente finale.

Se fai della roba già spremuta prima che arrivi in cantina e magari stai 4 ore a aspettare di scaricare così inizia la fermentazione calda non ci possiamo capire.  

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Beh io non voglio convincere nessuno, vedo che sei troppo focalizzato sul discorso chissà cosa costa tutta sta roba, la pianta che ha sete la vedo pure io a occhio. Ti assicuro che neanche io sono cieco e le vedo benissimo le carenze, ma il discorso come lo metti tu è troppo semplificato, bisogna guardare ala qualità di quello che è il risultato finale che è la bottiglia venduta a un certo prezzo e a una certa qualità costante con la certezza da parte di ci acquista di come viene gestita quella pianta che ha dato quella bottiglia e perchè la fase produttiva in campo sia elevata alla ricerca della massima qualità per garantire il cliente finale. Se fai della roba già spremuta prima che arrivi in cantina e magari stai 4 ore a aspettare di scaricare così inizia la fermentazione calda non ci possiamo capire.  

 

 

Credo che per fare qualità non serva quella roba, di fatti sono già parecchi anni che chi ha puntato sulla qualità, è riuscito ad ottenerla. Per una vera espansione del settore top orienterei le risorse verso un marketing più spinto, lì ci sono i margini per ottenere quel valore aggiunto (riuscendo ad entrare in nuovi mercati fin'ora sconosciuti). Se poi mi colleghi il discorso di tutta la tecnologia che hai esposto ad una questione di marketing e non meramente alla pura agronomia, beh qui potrei darti più ragione. Se tutto il marasma di sensori, centraline, valvole automatiche ecc servisse per infiocchettare un prodotto finale già di qualità di per sé, allora mi trovi d'accordo. Ma non la bevo la storia che per fare qualità serve tutto ciò. Probabilmente sarò semplicistico e facilone io, perdonami.  Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

 

 

 

 

 

 

 

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Se tutti fossimo d'accordo su tutto non potremmo ragionare, se tutti facessero sempre le stesse cose che fanno gli altri non ci potrebbe essere innovazione.

Quindi tanto vale discutere, potrebbe capitare che tra qualche hanno ti capiti di fare cose che ho menzionato io non si sa mai oppure no..................

 

Intanto ti mando una anteprima del web che è in versione sperimentale va sistemato nell'immagine vedi dove sto e le due centraline che abbiamo montato 

Immagine sensore fogliare.png

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Scusate, ho cambiato Cell e tapat non mi inviava le notifiche. Credevo di non aver ricevuto risposte invece ho aperto un bel dibattito anche se molto OT.

Sì il nastro da cantiere lo metto anche io però allo stesso tempo segno sulla mappa dove è avvenuto il problema... Altrimenti in una vigna di 4 ettari fai avanti e indietro per tutti i filari con lo scavatore per cercare il nastro.... mi sembra poco sensato

Per quanto riguarda l'agricoltura 2.0 per me ben venga... Anche se le cose migliori sono le più semplici è vero.
Secondo me l'obiettivo finale sul vigneto è:

- foto aeree con il drone per ricerca di infezioni
- drone che tratta solo le le viti infette... Ecco quello secondo me è il traguardo finale e sono convinto che ci arriveremo

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Il 14/9/2019 Alle 15:36, Nicco ha scritto:

Scusate, ho cambiato Cell e tapat non mi inviava le notifiche. Credevo di non aver ricevuto risposte invece ho aperto un bel dibattito anche se molto OT.

Sì il nastro da cantiere lo metto anche io però allo stesso tempo segno sulla mappa dove è avvenuto il problema... Altrimenti in una vigna di 4 ettari fai avanti e indietro per tutti i filari con lo scavatore per cercare il nastro.... mi sembra poco sensato

Per quanto riguarda l'agricoltura 2.0 per me ben venga... Anche se le cose migliori sono le più semplici è vero.
Secondo me l'obiettivo finale sul vigneto è:

- foto aeree con il drone per ricerca di infezioni
- drone che tratta solo le le viti infette... Ecco quello secondo me è il traguardo finale e sono convinto che ci arriveremo

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Il nastro lo metti anche in testata, altrimenti diventi matto, e soprattutto ti ricordi di toglierli quando hai finito il lavoro. Poi segna anche in mappa se vuoi.

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