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2020 in vigneto


CBO

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1 ora fa, alefriuli ha scritto:

Polithiol non sulla farinosa, tempo perso, per quel che è la mia esperienza. Su quella con lo scudetto funziona parecchio.

Va sempre meglio dare il Polisolfuro di calcio, il Momento dopo più tardi a pianta bene attiva. Le temperature ci sono i costi siamo li per cui meglio il polisolfuro che agisce su più patogeni. Specie adesso meglio meglio il Polithiol e il polisolfuro di calcio, lasciate stare altro e combattete le femmine gravide e le forme svernanti specie adesso tempo tiepido che tentano ad assotigliare lo scudetto e mollare i ripari invernali. Poi ad aprile con le giornate ventose sulle cocciniglie andate di regolatori di crescita IGR. Le cocciniglie del corniolo hanno covi sulle rive sui boschetti e spesso partono da noccioli, cornioli sui bordi poi a poco a poco via vento e maledette formiche si diffondono. Lotta alle formiche mi pare giusta adesso.

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3 minuti fa, CBO ha scritto:

Come spiegavo la fico e' rognosa perche' va sotto corteccia nei vigneti maturi e puo' scappare ad un occhio poco attento.

Il corni al contrario tende a rimanere in superficie e soprattutto basta' la rottura di 2/3 scudetti e la superficie interessata lascia un segno che difficilmente passa innosservato.

Il Polithiol per il suo meccanismo di azione e' piu' efficacie sulla prima ma deve essere fatto bene ovvero la pianta deve essere lavata ma lavata che devi vedere il cordone piangere. Ripeto lavata. Il legno deve essere lavato non nebulizzato come si fa spesso come se si trattasse di un trattamento ordinario.

Ed e' proprio per questo che c'e' il cd. "limite di gemma" oltre il quale il Polithiol puo' causare danni.

Leggesi l'etichetta.

Bagnare bagnare e bagnare. 

Io ho il corno sul nuovo lotto di pg nel veneziano. E' a spot. In un bilanciamento economico abbian deciso di controllarlo in stagione dopo aver posto attenzione in potatura.

I pseudococcidi soprattutto le  cocciniglie flocculose e le cerose sono portatori di virus specie l'accartocciamento è fondamentale controllarle con accanimento anche con lanci dei parassitoidi sia su specie europee sia sulla giapponese, scortecciate e alzate la scorza anche per prendere le altre che nono sono dannosissime di per se ma sono vettori di virus.

I nuovi impianti occhio ai virus, il mosaico del Pg è in aumento e non si sa con certezza il vettore.

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3 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Non spariamo a casaccio, le spaccature dove? Su Caki? Fa più danni l'acqua irrigazione e pioggia poi siamo sempre lì, dipende dalle dosi di urea fogliari non sono quelle granulari. Sulle spaccature se hai squilibrio Calcio, magnesio, boro sei fottuto comunque ma su Kaki è l'acqua non è solo e tanto l'azoto, quello potenzia l'effetti acqua ma poi c'è il melanogramma e le rughe e anche lì non è solo l'azoto e l'acqua ma in generale le annate climatiche sempre più di merda da non dimenticare l'effetto portainnesto sempre e ovunque. Col portainnesto Diosphyrus D. virginiana hai l'effetto razzo comunque per cui difficile controllare a prescindere da ogni altra attività, l'effetto che ha il portainnesto sulla vigoria legato alla spinta climatica.

Spingere forse vale dopo settembre, post vendemmia uno o due giri di urea fogliare e poi una parte al terreno.

ICL li ho visti sul riso e da allora ho cambiato parere, costano una bomba atomica ma effettivamente fanno quello che dicono in tempi ragionevoli, in frutticultura hanno poco senso se no sui giovani impianti ma su riso valgono parlo di prove su 150 ettari con ICL originale Israeliano.

Il Melanogramma non è uno sproloquio o una parolaccia ma l'effetto che fa il frutto del Caki o kaky o loto simile ad un pentagramma a strisce nere in rilievo a rughe fa la buccia. Non è dannoso ma per i narcisisti della frutta è un brutto guardare.

 

Grazie della risposta  .  Io ho kaki vainiglia ... varietà tipica e storica  campana eduli alla raccolta ma con semi  e dove il melanogramma  è quasi una caratteristica  , 

 NON  usiamo funghicidi  per combatterlo  , al massimo un pò di nitrato di potassio  , se davvero sono sporchi . 

Tornando al tema urea  e  spaccatura  mai avuto problemi del genere  in circa 30 anni che ricordo  ... feci una prova in una parcella di 4000 metri circa  che resta separate della altre e che uso come test .    Volevo farlo su altri ma causa vento lascia stare .  Non è detto che ripeterò  l'esperimento quest'anno da un' altra parte  .

Icl  il 20.10.10 con mg e zolfo 35%  azoto avvolto   viene circa 50€  a quintale  che è circa  lo stesso prezzo di nitroposka o altri  quindi per me è meglio  .  

Soprattutto sugli alberi molto vecchi 50 / 70 anni  che entrano in vegetazione molto tardi certe volte a Maggio... la lenta cessione aiuta molto  , il kaki non è 

albicocco o ciliegio che a Giugno spariscono dalle piante  , ha bisogno di nutrirsi a lungo e lentamente .

Tutto  questo, come premesso ,  nel mio territorio ,    con le mia varietà , no irrigazione , le mie esigenze produttive e commerciali,in altri contesti un discorso che può  valere meno di 0  

Lo specifico riso costa tanto .. perchè  la % di azoto è alta  e questo si fa pagare  ... serve a garantire  la nutrizione per la piante in un 'unico passaggio al max 2 . 

Domanda il polisolfuro di Calcio può essere utile sul bruno adesso ... contro le cocciniglie che si insidiano  in mezzo alla corteccia ?  I nonni  d'inverno 

scortecciavano  , specie  nell'attacatura fra branche e fusto . La corteccia del kaki  è  perfetta come rifugio per la cocciniglia bianca e la metcalfa .

Altra mezza idea zeolite per limitare il melogramma ...  può essere buona ? Il caolino macchina un pò troppo e il kaki si mangia con la buccia .

Poi la smetto col kaki ... che siamo in vigneto . ?

 

 

 

 

 

 

Modificato da mikebiker
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Grazie della risposta  .  Io ho kaki vainiglia ... varietà tipica e storica  campana eduli alla raccolta ma con semi  e dove il melanogramma  è quasi una caratteristica  , 
 NON  usiamo funghicidi  per combatterlo  , al massimo un pò di nitrato di potassio  , se davvero sono sporchi . 
Tornando al tema urea  e  spaccatura  mai avuto problemi del genere  in circa 30 anni che ricordo  ... feci una prova in una parcella di 4000 metri circa  che resta separate della altre e che uso come test .    Volevo farlo su altri ma causa vento lascia stare .  Non è detto che ripeterò  l'esperimento quest'anno da un' altra parte  .
Icl  il 20.10.10 con mg e zolfo 35%  azoto avvolto   viene circa 50€  a quintale  che è circa  lo stesso prezzo di nitroposka o altri  quindi per me è meglio  .  
Soprattutto sugli alberi molto vecchi 50 / 70 anni  che entrano in vegetazione molto tardi certe volte a Maggio... la lenta cessione aiuta molto  , il kaki non è 
albicocco o ciliegio che a Giugno spariscono dalle piante  , ha bisogno di nutrirsi a lungo e lentamente .
Tutto  questo, come premesso ,  nel mio territorio ,    con le mia varietà , no irrigazione , le mie esigenze produttive e commerciali,in altri contesti un discorso che può  valere meno di 0  
Lo specifico riso costa tanto .. perchè  la % di azoto è alta  e questo si fa pagare  ... serve a garantire  la nutrizione per la piante in un 'unico passaggio al max 2 . 
Domanda il polisolfuro di Calcio può essere utile sul bruno adesso ... contro le cocciniglie che si insidiano  in mezzo alla corteccia ?  I nonni  d'inverno 
scortecciavano  , specie  nell'attacatura fra branche e fusto . La corteccia del kaki  è  perfetta come rifugio per la cocciniglia bianca e la metcalfa .
Altra mezza idea zeolite per limitare il melogramma ...  può essere buona ? Il caolino macchina un pò troppo e il kaki si mangia con la buccia .
Poi la smetto col kaki ... che siamo in vigneto . 
 
 
 
 
 
 
È da usare adesso anche sul cachi qualunque varietà. Ma il cachi ga gemme molli per cui se lo fai fallo subito e bagna brne il tronco perchè fa fuori anche le sesie se si muovono presto. Il melanovramma è fisiopatia poi solo dopo arrivano ancuni funghi sopra. Spaccature se poovevranto non c'è verso. Le spaccature sono comuni in tutte le frutticolture.
Da noi il cachi soffre la mancanza di magnesio è più pericoloso che la mancanza di calcio trattare a calendario o a storia con il kno3 è un falso storico, le nervature gialle del cachi sono segno di squilobrio ed è lo stesso che si vede su vite solo che da seccume del rachide che è peggio.

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6 ore fa, CBO ha scritto:

Come spiegavo la fico e' rognosa perche' va sotto corteccia nei vigneti maturi e puo' scappare ad un occhio poco attento.

Il corni al contrario tende a rimanere in superficie e soprattutto basta' la rottura di 2/3 scudetti e la superficie interessata lascia un segno che difficilmente passa innosservato.

Il Polithiol per il suo meccanismo di azione e' piu' efficacie sulla prima ma deve essere fatto bene ovvero la pianta deve essere lavata ma lavata che devi vedere il cordone piangere. Ripeto lavata. Il legno deve essere lavato non nebulizzato come si fa spesso come se si trattasse di un trattamento ordinario.

Ed e' proprio per questo che c'e' il cd. "limite di gemma" oltre il quale il Polithiol puo' causare danni.

Leggesi l'etichetta.

Bagnare bagnare e bagnare. 

Io ho il corno sul nuovo lotto di pg nel veneziano. E' a spot. In un bilanciamento economico abbian deciso di controllarlo in stagione dopo aver posto attenzione in potatura.

Non so, a quei dosaggi poi i conti tornano, soprattutto in relazione ai benefici? Perché ok che costa poco, ma se devi lavare, come dici tu, i costi salgono. Oltretutto, bisogna pure andar piano, se è quel che ho capito come "bagnare".

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30 minuti fa, alefriuli ha scritto:

Non so, a quei dosaggi poi i conti tornano, soprattutto in relazione ai benefici? Perché ok che costa poco, ma se devi lavare, come dici tu, i costi salgono. Oltretutto, bisogna pure andar piano, se è quel che ho capito come "bagnare".

su cocciniglie devi comunque bagnare bene che si usi polithiol, olio bianco o polisolfuro, più ridotta è la massa e meglio fai specie se si passano le spazzolatrici rotanti questi asfisianti sono fatti per entrare a dosi e ricoprire. Fossero anche olii vegetali emulsionati bisogna spennellare o spruzzare bene. poca acqua  e tanto prodotto ma la velocità è per forza bassa.Bassa pressione poca acqua ma tanta pellicola di prodotto se no è inutile deve coprire scudetto e gemme. Qualcuno usa il silicato di sodio ma è molto più caustico e alla fine costa tanto e forse più degli altri. Andando sul bruno si può meglio controllare la copertura seppur il bersaglio è misero ma non si arrivano alle dosi di acqua che si fanno sul verde. I prodotti sono questi e indubbio seguire l'evoluzione delle bestie più che della pianta.

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Il 20/3/2020 Alle 21:56, CultivarSé ha scritto:

su cocciniglie devi comunque bagnare bene che si usi polithiol, olio bianco o polisolfuro, più ridotta è la massa e meglio fai specie se si passano le spazzolatrici rotanti questi asfisianti sono fatti per entrare a dosi e ricoprire. Fossero anche olii vegetali emulsionati bisogna spennellare o spruzzare bene. poca acqua  e tanto prodotto ma la velocità è per forza bassa.Bassa pressione poca acqua ma tanta pellicola di prodotto se no è inutile deve coprire scudetto e gemme. Qualcuno usa il silicato di sodio ma è molto più caustico e alla fine costa tanto e forse più degli altri. Andando sul bruno si può meglio controllare la copertura seppur il bersaglio è misero ma non si arrivano alle dosi di acqua che si fanno sul verde. I prodotti sono questi e indubbio seguire l'evoluzione delle bestie più che della pianta.

Se si continua a far confusione tra cocciniglie non ci si capisce. La farinosa e quella con lo scudetto reagiscono in maniera estremamente diversa all'olio bianco. Trattando con olio per lo scudetto, l'efficacia è eccellente con un trattamento "normale" (io non supero mai i 6,5km/h). Lo stesso trattamento sulla farinosa è acqua fresca e tempo sprecato. Evidentemente bisogna calare la velocità e aumentare la dose per la farinosa. 

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Allora non riusciamo a capirci e quindi mi e' gia' piu' chiaro perche' in certi areali sta rimontando.

Corni= scudetto, tendenziamente rimane sul legno esterno ed e' la piu' immediata all'occhio.

Fico= farinosa e' quella piu' rognosa perche' sverna sotto legno.

Proprio per questa sua caratteristica a volte prima di accendare i motori si fa una pulizia con le spatole in modo da eliminare una buona porziobe di legno vecchio esterno.

Se non si opera cosi' e si tratta come se fosse un trattamento di inizio stagione con volumi al minimo e velicita' sostenute non si fa nulla. Perche' il trattamenti abbia efficacia sul fico tu devi vedere percolare a terra. 

Son stato chiaro? Se vuoi ti do il cell di un collega di Maserada che nel 2005/2006 si e' trovato la fico anche in camera da letto.

Lo chiami e gli chiedi cosa ha fatto: spazzole + trattamenti da cavallo.

La fico su certi varietali te li porta a morte produttiva nel giro di qualche anno se non stai attento e poi devi fare quarantena perche' i vicini hanno diritto di sparo a vista.

Non si scherza nemmeno con il corno ma il fico e' molto molto piu' rognoso se gli dai tempo di insediarsi specie in questi anni di impoverimento di principi attivi.

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Allora non riusciamo a capirci e quindi mi e' gia' piu' chiaro perche' in certi areali sta rimontando.
Corni= scudetto, tendenziamente rimane sul legno esterno ed e' la piu' immediata all'occhio.
Fico= farinosa e' quella piu' rognosa perche' sverna sotto legno.
Proprio per questa sua caratteristica a volte prima di accendare i motori si fa una pulizia con le spatole in modo da eliminare una buona porziobe di legno vecchio esterno.
Se non si opera cosi' e si tratta come se fosse un trattamento di inizio stagione con volumi al minimo e velicita' sostenute non si fa nulla. Perche' il trattamenti abbia efficacia sul fico tu devi vedere percolare a terra. 
Son stato chiaro? Se vuoi ti do il cell di un collega di Maserada che nel 2005/2006 si e' trovato la fico anche in camera da letto.
Lo chiami e gli chiedi cosa ha fatto: spazzole + trattamenti da cavallo.
La fico su certi varietali te li porta a morte produttiva nel giro di qualche anno se non stai attento e poi devi fare quarantena perche' i vicini hanno diritto di sparo a vista.
Non si scherza nemmeno con il corno ma il fico e' molto molto piu' rognoso se gli dai tempo di insediarsi specie in questi anni di impoverimento di principi attivi.
Avete foto esplicative? Cioè foto dove si vede bene la differenza tra le due?

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4 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Avete foto esplicative? Cioè foto dove si vede bene la differenza tra le due?

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Del corni che avevo trovato da un collega durante una prova in campo avevo postato l'anno scorso.

Il thread pero' non me lo ricordo.

Credo sia su "potatura ..." tra febbraio/marzo 2019.

Comunque qui: sono bellini come solo la natura puo' essere

20200322_170854.jpg

20200322_170951.jpg

20200322_170928.jpg

Dentro il cerchio puntinato c'era uno scudetto. Il bianchetto da non confondere con la fumagine della farinosa ...

Per il fico non ho fotine. Chiedo all'erede maggiore se ne ha. 

Comunque qui. Notare l'atto di scortecciamento ... ?

http://foglie.tv/int-video.php?id=989&titolo=L'importanza del controllo della cocciniglia farinosa della vite

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14 minuti fa, luca ha scritto:

Scovate anche io...su vigna di 7 anni

 

 

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4d28b72284d9a220baa8735be5a0b4b1.jpg

Corni. Tanta roba. Troppa. 

E' localizzata o diffusa.

Un passaggio veloce di guanto, e poi trattamento ma sei al limite.

Io lo farei se non l'hai fatto. Domani mettono bel tempo. 

Comunque da monitorare in stagione. Se e' localizzato segna le piante e controlla il perimetro.

Ps. tutto bene per il resto? Ho letto ...

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Corni. Tanta roba. Troppa. 
E' localizzata o diffusa.
Un passaggio veloce di guanto, e poi trattamento ma sei al limite.
Io lo farei se non l'hai fatto. Domani mettono bel tempo. 
Comunque da monitorare in stagione. Se e' localizzato segna le piante e controlla il perimetro.
Ps. tutto bene per il resto? Ho letto ...
Allora la foto è di un mese fa abbondante...ero di stralcio ed erano sul legno che è stato trinciato...il capo a frutto rimasto è pulito ed in legatura non ho visto situazioni come in foto...trattamenti sul bruno mai fatti...ma sto imparando anno per anno..sono indietro coi lavori...atomizzatori sono ancora dove erano a settembre...fai te
Per l'altra cosa si naviga a vista..oggi sembrava fossero spariti tutti...il pianeta ringrazierà di certo

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La fico ma non solo c'è la parente giapponese che muovendosi più tardi a nessuno viene in mente di ricolpire con l'olio bianco, se specie sono diverse. Le spazzole fanno tanto secie all'epoca della potatura, spazzola di saggina- bruscia e sapone. Cìè gente di origine tedesca che ha macchine stile carwash che usano anche come diserbo in estate con le spazzole di polietilene grosso e fine sulle coccinigli, sommaria ma ripetuta li limita molto certo non è mirata.

Su quella del corniolo, euulvinarie ecc... il polisolfuro funziona assai adesso bisogna aspettare il freddo. La fico reagisce bene ai suoi parassitoidi e ai controllori naturali, se esplode è quella giapponese che ovviamenete di limitatori nostrani ne ha pochi e quindi bisogna di lanci del parassitoide o predatore specifico spesso asiatico.

Una volta funzionavano gli igr che si usavano sulle uova di scafoideo e cicaline ma bisogna seguire i cicli biologici delle cocciniglie che si hanno. Togliete la corteccie e guardate sotto anche al fusto al ceppo regno delle pulvinarie. La fico è più fastidiosa su viti da uva da tavola la si porta dietro da adesso a tutta estate, vola e si diffonde. Attenzione agli accartocciamenti dopo più avanti giusto per evitare sorprese.

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Altra info: in zona abbiamo piantato in parecchi circa un mesetto fa. Ora vedo che molti stanno irrigando, dal trapianto hanno preso solo una spruzzata di 7/8 mm (ne avevo approfittato per fare il pre emergenza, xò si è asciugato tutto subito)...voi pensate che abbiano veramente bisogno imminente di acqua? Le barbatelle sono ancora ferme, non hanno nemmeno gonfiato le gemme...

 

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8 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Altra info: in zona abbiamo piantato in parecchi circa un mesetto fa. Ora vedo che molti stanno irrigando, dal trapianto hanno preso solo una spruzzata di 7/8 mm (ne avevo approfittato per fare il pre emergenza, xò si è asciugato tutto subito)...voi pensate che abbiano veramente bisogno imminente di acqua? Le barbatelle sono ancora ferme, non hanno nemmeno gonfiato le gemme...

 

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Lascia passare questa goccia di freddo.

Poi valuti. 

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Da domani inizia a fare freddo. Sono previste temperature sotto zero anche da me ( -1 o -2 massimo ). In casa ho una pianta di lugliana che ha già le prime foglie. Questa sera la ho coperta con dei teli di plastica leggerissimi. Ora secondo voi è maggiore il rischio che si stronchi qualche germoglio per delle folate di vento o che mi bruci le foglie e i primi grappolini che non mi pare di avere visto ?  L'uva è buona e siccome ne ho mangiato solo un anno , il primo che ne ha fatto , quest'anno vorrei mangiarne dopo ben 4 anni che tra formiche,uccelli, gelo e vento , di fatto non ne ho assagiato un acino. :tickedoff:

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Doserbo è da fare più in la possibile specie col glif che adesso non funziona, su vite funziona da Dio insieme all'ac. acetico ma solo se fa caldo minimo a fine aprile, io mi diletterei con i trattamenti estintivi e al bruno contro tutti gli svernanti ma è da passà a' nuttata di bolla gelida, giusto polithiol o olio bianco, il resto non è da dare col meteo imminente.... a parte che noi dobbiamo rivedere un po' di potature e monde, fare un po' di pulizie e legare, Il polisolfuro va lungo per via del freddo e dello stop nel movimento delle brutte bestie. Diserbare non se ne parla, solo manutenzione vediamo dopo anche per paura del fuoco freddo.

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6 ore fa, CultivarSé ha scritto:

E anche del Tristo mietitore perché la paura fa 90 ed è chiuso anche il Lotto.

Lotto e super enalotto li avrebbero dovuti chiudere subito . Eh potere ai soldi. Intanto da me inizia a fare freddino . Alcune vigne con le foglie già fuori. Io oggi controllo

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2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Brrr...d92f9239a898c69936a15b51260e15fe.jpg

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Quell'erba li' non e' il massimo per questa goccia di freddo.

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