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Però si brancola nel buio, è una situazione molto precaria visti i prezzi delle merci, che lo ricordo sono merci vitali servono per nutrire direttamente o indirettamente l'essere umano a differenza di altre che per carità sono altrettanto importanti in una società globalizzata ma che comunque ci si potrebbe rinunciare senza dover necessariamente perire...poi oltre i prezzi bassi ,direi "fondi" proprio (vedesi grano duro), questa pac non si sa come sarà attribuita ai singoli agricoltori ,insomma incertezza totale, chi vorrebbe investire in agricoltura poi ovviamente non lo fa o lo fa con forti preoccupazioni

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Miglior contributo in questa discussione

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per fare gli imprenditori bisogna essere pazzi, per fare gli imprenditori in agricoltura bisogna essere pazzi e avere pazienza e un ottima dose di ottimismo.

 

comunque sia da noi c'e' in giro una nuova normativa.......chi non semina grano riduzione quote....

chi lo semina per non piu di due anni aumento delle quote in piccola percentuale

premi per rotazioni fatte bene

impossibilità di seminar "fieno" per sfalcio per chi non possiede animali(e bravi gli asini, perchè gli allevatori qui hanno milioni di ettari quindi di sicuro gli basterà!).

 

comunque sia la farsa è sempre nella giostra, chi ci vuol capire qualcosa di certo di sicuro non saprebbe mai cosa seminare. Ci son anche esami di trienni per calcolare riduzione o aumento valore quote....

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perchè da alcuni documenti vedo che dipende cosa si è o non si è seminato in un trienno di riferimento tipo 2005 .08 se non ricordo male le quote possono diminuire , specie se si son lasciati incolti per prendere solo la pac e non rischiare.....

 

Mi prende il nervoso perchè.....

 

Prima o semini grano o niente "integrazione"....... e tutti mega ringrani (e la qualità?)

poi o semini o no la pac ti viene retribuita lo stesso (quindi lo si faceva per la rotazione e la qualità???) ........ma molti facendo porcate con poche spese hanon rischiato meno di poco e addio qualità......il resto lascia i campi "maggese" vuoti........

 

Ora se semini per due anni ti riducono le quote....... e cosi faranno qualità?

 

la cosa che piu mi fa riflettere è l ignoranza estrema di persone che devono decidere per gli altri. Anche se avessi il compito di far entrare una persona a lavorare per amicizia.......prima lo manderei a zappare.....almeno sa di cosa parleremo!

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Però si brancola nel buio, è una situazione molto precaria visti i prezzi delle merci, che lo ricordo sono merci vitali servono per nutrire direttamente o indirettamente l'essere umano a differenza di altre che per carità sono altrettanto importanti in una società globalizzata ma che comunque ci si potrebbe rinunciare senza dover necessariamente perire...poi oltre i prezzi bassi ,direi "fondi" proprio (vedesi grano duro), questa pac non si sa come sarà attribuita ai singoli agricoltori ,insomma incertezza totale, chi vorrebbe investire in agricoltura poi ovviamente non lo fa o lo fa con forti preoccupazioni

 

di fatto una delle mie perplessità riguardo a questa politica è che mi sembra che si stia perdendo sempre di+ il concetto che produciamo derrate alimentari di prima necessità..

Ok, la fame in UE non c'è + (o quasi) per cui il problema dei politici è quello di mantener gli agricoltori nelle loro zone rurali e cerca di garantirgli un reddito..

Ma siccome parliam di CIBO, penso che un minimo di politica per il continuo approvigionamento ci debba essere..

il 2007 potrebbe esser stato un campanello d'allarme..

che succederebbe se passassero altri anni del genere?(parlo di risvolti sociali..mi distacco dalla categoria agricola)..

forse ho + confusione io in testa, ma ribadisco che x me mettere la produzione di beni di prima necessità in libero mercato non è il modo + sicuro per garantircelo..

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Ho appena visto questo argomento, non ho letto tutto ma solo gli ultimi post. Appena riesco leggo tutto, quindi scusate se dico già detto.

 

Per quanto riguarda la futura PAC ci sono state varie bozze, anche contraddittorie fra loro, quindi non è che tanti non sanno, ma non possono sapere o sbagliano perché le bozze cambiano quindi si fa presto ad essere smentiti o dire cose sbagliate.

 

perchè da alcuni documenti vedo che dipende cosa si è o non si è seminato in un trienno di riferimento tipo 2005 .08 se non ricordo male le quote possono diminuire , specie se si son lasciati incolti per prendere solo la pac e non rischiare.....

 

Mi prende il nervoso perchè.....

 

Prima o semini grano o niente "integrazione"....... e tutti mega ringrani (e la qualità?)

poi o semini o no la pac ti viene retribuita lo stesso (quindi lo si faceva per la rotazione e la qualità???) ........ma molti facendo porcate con poche spese hanon rischiato meno di poco e addio qualità......il resto lascia i campi "maggese" vuoti........

 

Ora se semini per due anni ti riducono le quote....... e cosi faranno qualità?

 

In parziale risposta al Conte, guardando per adesso alla PAC 2010 scomparirà l'articolo 69, in sostanza quello che prevedeva i premi per il seme certificato e sarà attivato l'articolo 68.

 

In pratica cosa succede?

 

La media dei premi supplementari ricevuti del periodo 2005-2008 verranno aggiunti sui titoli ordinari dell'azienda o verranno creati dei titoli speciali se è un'azienda senza terra.

Con i fondi dell'articolo 68 invece verranno dati dei nuovi aiuti sia per le vacche nutrici che per le macellazioni se si aderisce a dei disciplinari di produzione. Sempre con questi soldi verranno finanziate le assicurazioni agevolate.

In brevissimo è quello che vale per il Nord, mentre per il Sud c'è una postilla che non ricordo e devo rivedere.

Ci sono varie sfaccettature, quindi mi risulta difficile riassumere in un post le nuove regole, a seconda dell'azienda si può aderire all'art. 68 in modo diverso...

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Ospite albe 86

La comunità europea dice di voler puntare più sulle strutture (secondo pilastro) che sull'aiuto diretto al reddito dell'agricoltore (primo pilastro), tutto questo per motivi dei trattati internazionali di mercato. Il problema è che si sa esattamente quanto ci tolgono dal primo pilastro, ma poi accedere ai fondi psr è molto difficile, ed in pratica quello che ci tolgono da una parte non è vero che ce lo reintegrano dall'altra, perchè mettono tali e tanti paletti da non poter accedervi, e anche accedendovi la politica delle strutture non è poi così efficace viste le scarse economie di scala in agricoltura. Un altro grosso problema, che mi infastidisce non poco, è che il psr varia da regione a regione, ad esempio in Piemonte è molto più difficile prendere degli aiuti rispetto all'adiacente Lombardia...non è giusto! Siamo tutti italiani ed europei o no???

Inoltre comunque non vedo perchè con questi trattati internazionali si debbano accettare regole che ci vogliono imporre paesi che con i nostri non hanno niente a che fare (vedi cina, india, sud est asiatico). Bisognerebbe che ogni nazione valuti la sua politica agricola in base alla realtà nazionale ed ai problemi nazionali, anche perchè il cibo non può essere una cosa totalmente liberalizzata e globalizzata, per motivi sia di sicurezza alimentare ed ambientale, che per motivi economici e geografici. Senza contare che ogni nazione che può permetterselo dovrebbe avere la convenienza economica a produrre la quantità per essere autosufficienti, invece in Italia, nonostante importiamo una valanga di prodotti esteri, non abbiamo più la convenienza a produrre e corriamo enormi rischi in caso di eventuali conflitti (che purtroppo di questi tempi non si possono più escludere a priori come pensavo anni fa).

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infatti! è del incredibile cercare di andare avanti in colline siciliane con produzioni max 30 quintali(e in certe zone per farli vedono pure guai) . Cosi vuol dire chiudere la maggior parte di terreno collinare che per chi non lo sapesse ancora.......

 

la collina ricopre in Italia il 41,6% della superficie, contro il 35,2% della montagna ed il 23,2% della pianura... Il totale delle aziende agricole.... 1.361.203 sono in collina, 501.203 sono in montagna e 731.883 sono in pianura...(Dati ISTAT).. Sarà anche un'ambiente particolare ma è pur sempre il maggioritario... le leggi prese da paesi dove fanno 90 100 quintali a ettaro fanno ridere!

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Sono concorde che passare i soldi dal primo al secondo pilastro che si basa su decisioni regionali molto discutibili (nelle marche solo chi fa trasformazione può accedere alle misure di ammodernamento come se le altre aziende sopratutto quelle giovani facessero agricoltura di serie B ...... fortuna che mio padre e mia madre con sacrificio hanno messo da parte dei risparmi che mi permettono di rinnovare il parco macchine e di fare un capannone se no.... altro che incentivare l'impreditoria giovanile!!!!!!).

Detto questo ci si dimentica sempre come funzionano gli aiuti del paese più liberista del mondo gli USA. Sono di tipo anticiclico ovvero aumentano al diminuire del prezzo di mercato.

Questo sarebbe il miglior metodo niente aiuto fisso ad ettaro o fisso aggiuntivo al prezzo di mercato.

assicurerebbe un redditto garantito al agricoltore senza essere assistenziale in quanto stimola il produttore a produrre ed ad essere quindi imprenditore.

Sò che è fantascienza ma di questo passo noi agricoltori forse scompariremmo (il mangiare per il nostro sustentamento comunque sarebbe garantito.....che amarezza..) ma i guai maggiori sarebbero della società tutta che dipenderebbe sempre più dalle decisioni dei grandi esportatori (canada, brazile, australia) che farebbero il buono e il cattivo tempo con rischi seri di avere molti 2007 e anche di penuria di cibo.

Sembra uno scenario catastrofico ma assenza di un aiuto sopratutto in periodi di crisi e di prezzi non remunerativi le aziende chiuderebbero e anche se dopo alcuni anni si creaserro le condizioni per riprendere l'attività nessuno avrebbe le forze per riprendere.

Speriamo bene....

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"Un altro grosso problema, che mi infastidisce non poco, è che il psr varia da regione a regione, ad esempio in Piemonte è molto più difficile prendere degli aiuti rispetto all'adiacente Lombardia...non è giusto! Siamo tutti italiani ed europei o no???"

I PSR hanno subito la regionalizzazione in modo tale che ogni regione possa adottarli nei migliore dei modi (o almeno si spera). cmq, devono sottostare ai PSN (piani di sviluppo nazionale ) che a loro volta devono mirare a soddisfare gli obiettivi degli OSC (obiettivi strategici comuni) decisi in ambito UE. Fa parte delle novità introdotte nelle politiche di sviluppo rurale.

Albe, a quali regolamenti ti riferisci?

"Bisognerebbe che ogni nazione valuti la sua politica agricola in base alla realtà nazionale ed ai problemi nazionali, " la politica a cui facciam riferimneto non è + nazionale ma solo europea. Purtroppo l'autoapprovvigionamento e gli obiettivi previsti dalla PAC furono gia raggiunti nel lontano 1970. Ora le politiche mirano a mantenere l'agricoltura e gli agricoltori nei loro ambienti, cercando di favorire gli aspetti + sostenibili.

Peril conte: ma le aziende agricole italiane non eran 1,2milioni?

cmq se tt i collina facessero grano avrebbero gia chiuso. La multifunzionalità (anche se nn può piacere) serve anche per questo.. Se vedi in toscana hanno dei gran terreni argillosi con del grano a 30q.li ma nn campano di li...

cmq. che l'applicazione del PSR sia una cosa maledettamente infernale son d'accordissimo pure io!maledetti a loro e a quelli che stanno negli uffici!non hanno un'idea di quello che facciam noi qua!lavori solo con della carta per avere nulla!

CMQ landini 13500C: mi spiegheresti come funzionano le sovvenzioni in usa= sinceramente pensavo che fossero a livello delle nostre, con politiche molto chiuse.(almeno un tempo), mentre so che tra i paesi meno sovvenzionati c'è sicuramente l'australia..

se si dovesse arrivare ad una situazione di instabilità alimentare, la PAC verrebbe stravolta in pochissimo tempo!quello che mi chiedo io..ma con questi prezzi: chi riesce a sopravviverci?allora..

Italiani? del val padana..ci vanno in patta?

i francesi?

i rumeni?(c'è da dire in romania oltre il 30% dei lavoratori è occupato in agricoltura e per questo, anche se fanno parte dell'UE a loro gli è stato affidato un periodo di trasizione per applicargli interamente la PAC )

i canadesi?

o come la penso io...qui di agricoltori non ci guadagna nessuno (o forse solo alcuni???)..

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  • 6 mesi dopo...

Per avere diritto alla PAC devi avere gli appositi titoli, che hanno un valore determinato in base a dei dati storici di questi titoli...i modi per averli sono o acquistarli da agricoltori che li vendono (causa cessazione attività ad esempio) oppure se sei giovane agricoltore acquistarli presso la riserva nazionale...

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  • 2 mesi dopo...

Ciao a tutti, io abito in Lombardia.

E ho sentito che l'anno prossimo ci sono delle novità sulla PAC, riferita alle minime lavorazioni.

E in teoria ci dovrebbe essere anche una misura PSR che aiuti l'acquisto di tali macchine.

Qualcuno sa come funziona.

Quanti soldi sono previsti.

Se tale sistema deve essere usato su tutta la superficie o se si può limitare a alcune zone o colture?

e soprattutto come si stabilisce i parametri della minima lavorazzione?

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dovrebbe essere prevista anche una modulazione come la chiamano, cioè chi riceve pagamenti da 5000 euro fino a 300000 euro dal 2011 gli sarà applicata una riduzione del 10 %, chi supera i 300000 euro il 14% mentre chi riceve meno di 5000 euro resterà invariata...confermate o sapete altro?

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  • 3 mesi dopo...

C'è qualcuno che ha delle notizie fresche riguardo la pac post-2013? devo prendere delle decisioni per il rinnovo dei contratti d'affitto che mi scadono , e mi sparano delle cifre insostenibili, cioè fare contratti sapendo già matematicamente di perdere, infatti sto valutando l'acquisto di terreni poveri e distanti per non trovarmi con l'azienda rimpicciolita

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Ospite albe 86

La verità sulla Pac post 2013 è che non c'è niente di sicuro e nemmeno chi ci lavora ha le idee chiare. Sicuramente un po' calerà, perchè la media italiana dovrebbe calare, però di sicuro saranno colpiti gli aiuti ad ettaro più elevati, quelli che già sono bassi non si sa di preciso. Purtroppo penso che fino al 2013 non se ne saprà molto di più.

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dicono sempre di riformare semplificare ecc... poi invece fanno tutto il contrario ,quando si è preso come riferimento il triennio 2000-1-2 hanno tolto il limite dei capi a premio, che se non ricordo male era di 90 capi mi ricordo che il settore era in crisi proprio perchè i grossi allevatori ben informati avevano aumentato a dismisura l'allevamento. Quindi adesso mi aspetterei di tutto ,ho letto sul coltivatore che avrà una forte rilevanza il numero di persone addette all'azienda cioè conteranno anche le ore lavorative, invece di contare solo ettari e capi .Chissa se terranno conto dei vecchi titoli o verra azzerato il tutto?

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Per il settore carne, è vero che hanno quote ,molto alte.

Ma se le tolgono, è meglio che facciano contratti con l'estero per la carne, perche in italia sparisce tutto.

Comunque sarebbe opportuno che dessero i soldi solo a chi veramente ha il bestiame e non quote, che una volta in posesso si prendano i soldi per un mucchio di anni senza avere manco le stalle.

Perchè Ho la vaga sensazione che in ogni caso ci rimettero, e non poco.....

Modificato da tonytorri
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ma,siamo sempre nel forse,inutile fasciarsi la testa.

in effetti però fare la carne senza la pac non ha alcun senso economico,già ne ha poco così...

vedremo cosa riusciranno a fare i nostri rappresentanti(?),ma dubito fortemente.

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ma,siamo sempre nel forse,inutile fasciarsi la testa.

in effetti però fare la carne senza la pac non ha alcun senso economico,già ne ha poco così...

vedremo cosa riusciranno a fare i nostri rappresentanti(?),ma dubito fortemente.

In questo momento sfido qualsiasi allevamento, specie come il mio a ciclo chiuso a fare guadagni e non perdite con il costo dell'alimentazione e la fiacca dei prezzi .Dubito che si riprenda a breve perchè con l'art. 68 è stato reitegrato una spece di premio, 90 euro a capo e se costituissero una quota futura? nessuno vuole disfarsi degli allevamenti in questo momento pur sapendo di perdere

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Scusa mi spieghi di questi 90 euro?

Sono su vitelli che ti nascono in azienda o per quelli da ingrasso?

Comunque se si spera su quello che devono fare i nostri rapresentanti...

Mamma mia è meglio che vada a comperare le bende per fasciarmi la testa.....

Diciamo comunque che un po celo meritiamo, perchè i produttori di latte e di maiali si lamentano della crisi, quelli della carne non si sono mai fatti sentire.

Penso che in questo stesso Foorum non tutti sappiano quanto sia in crisi questo settore, figuriamoci la gente comune.

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Scusa mi spieghi di questi 90 euro?

Sono su vitelli che ti nascono in azienda o per quelli da ingrasso?

Comunque se si spera su quello che devono fare i nostri rapresentanti...

Mamma mia è meglio che vada a comperare le bende per fasciarmi la testa.....

Diciamo comunque che un po celo meritiamo, perchè i produttori di latte e di maiali si lamentano della crisi, quelli della carne non si sono mai fatti sentire.

Penso che in questo stesso Foorum non tutti sappiano quanto sia in crisi questo settore, figuriamoci la gente comune.

 

Mi dispiace, ma ho perso il link, in fondo l' ho trovato quasi due mesi fa....comunque riguarda l'art 68, praticamente vengono premiati i seguenti capi:vitelli nati da vacche iscritte al libro genealogico 100 euro, da primipare 200 euro ,capi iscritti al l. detenuti in stalla almeno sette mesi e avviati alla macellazione 90 euro, sempre che l'allevameto sia iscritto ai consorzi di tutela es. (coalvi).

Vale a dire che per esempio premiano anche i garronesi asprocarne iscritti . Così prendono lo storico e il nuovo (teè capii!!)

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