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Vendemmia 2020


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Io non ci credevo nella raccolta meccanica già in anni giovanili, quando si sbausciava di doc, docg e si indoravano le igt. I primi tentativi erano nel puacentino zona Bobbio zona definita fredda un pò snob e snobbata. Si meccanizzava solo la gestione ma poi si pretendeva la rifinituravprecosa a mano e la vendemmi ultra tradizionale superando anche gli Amish se fosse stato possibile, si parla già del 1997 quando... la Bassa, la vera Bassa rra avanti qualche annetto rispetto al piccolo mondo antico ad ovest di modena e il Veneto lottava per attuarla in default.
Ad oggi o meglio dopp il 2012 le cose sono cambiate e la raccolta meccanica è, è veramente una necessità e non sulle piante nane nella Francia del nord. In effetti è una necessità d8 cui il legislstore se ne ébfrgato anche per atavico terrore del Surplus, si come se fosse un vrro mostro.
La leg8slatura economuco e politica è zoppa e azzoppa innovazione.
Io ho avuto problemi sulla riconversionevdei noccioleti e dei boschi, o vigneto o paradossalmente frane e neppure questo è messo in conto.
Le quote viticole sono generiche e zoppe ormai sempre più fuori portata, mi hanno ch8esto 20k in Oltrepo ales pavese. Di seguire certi vitigni ho perso la voglia e attualmente settore vite zona ovest prevale la voglia di dar via tutto, i rossi sono in rianimazione. In molte zone o vite o morte, adesso siamo al paradosso nocciola cosa che nel 2014 era da tso valeva 1 euro al kilo con uva pari se non più ambita e di vendita certa. Siamo all'amaro in bocca.
Resta il fatto che poi la potatura e il controllo deve comunque essrre finito a mano e il meccanizzato ha problemi fitosanitari non meno che il manuale.
Il cuore del problema è chi ci mandi in vigna e che nessuno arriva al 100% di lavoro e sorveglianza ovvio che qualcosa scappa.
A quote attuali la vite non è mrglio della vacca seppur in certi ambiti riesci ancora a vender uva-latte piuttosto che vinoa-formaggio. Ripeto il comparto ha bisogno di spinta culturale e conoscitiva. Non di respinta monotematica sugli argomrnti, trattamenti che ben conosciamo.


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Ho sbagliato ad inserirlo in discussione, argomrnto quote viticole.

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Il 25/9/2020 Alle 12:40, CBO ha scritto:

Il countdown e' iniziato.

Tralasciando la bruttezza della bottiglia, sono curioso di sapere cosa ne pensate di questa comunicazione.

Grazie

https://www.google.com/amp/s/www.mixerplanet.com/ponte1948-presenta-il-prosecco-doc-rose_178659/amp/

 

A me il rosé piace . Mi piace anche il colore. Ad esempio io faccio fermentare un giorno il bianco proprio per non averlo troppo chiaro. La bottiglia non mi sembra così brutta o meglio per me quello che conta è senza dubbio il contenuto . Non avendo mai fatto un corso da somellier non so se si sentono tutti i gusti e gli aromi dell'articolo . Cioè io le sinfonie le sento alla radio o in tv poi non so come "suonanano" pesche e mele delicious però compatibilmente con le finanze e le intenzioni di tenersi a dieta delle donzelle di casa , ne verrà preso. Concordo sul discorso dei costi che se è lo stesso prodotto, deve tenere la stessa linea di prezzi . Poi non so se per covid o per beata ignoranza qualcuno se ne ricorderà . Sinceramente credo di no. Non si ricordano neanche di quanto costa il pane figurati il resto. Al massimo tò un bel cartellino rosso di offerta con un presunto sconto su un presunto prezzo precedente mai visto ed è tutto a posto. Magari la tendenza alla Smoderata avidità da parte dei gestori dei vari locali , quella sì potrebbe notare un ipotetico aumento di prezzo, però in fin dei conti, secondo te, quanti dovendo comprare una o più bottiglie di prosecco, guardano più l'etichetta del prezzo ?

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Speriamo aumentino i prezzi invece. In generale, il vino italiano è svenduto rispetto al francese se facciamo un rapporto qualità/prezzo. È simpatico come i produttori di uva da vino si lamentino di prezzi troppo altri delle bottiglie. Mah. Per me un Prosecco (o prodotti doc similari) dovrebbero essere introvabili a meno di 7 euro/bottiglia. Introvabili. Di conseguenza tutto il resto. Bottiglie  di vini friulani doc a 2,5 euro son cose che mi fanno vomitare. Poi ovviamente c'è chi ne sa ben più di me di queste cose ma nessuno mi toglie dalla testa che il vino italiano è, in via generale, tremendamente svalutato.

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Qua la situazione si fa grave. Mancano una ventina di ettari di cabernet ma i campi sono impraticabili e anche stanotte 30mm. Solo martedì e mercoledì bello e poi un'altra settimana piovosa. Un casino. 
Stanotte 22mm, il terzista dovrebbe venire domani da me, le previsioni cmq qui sono buone, una settimana soleggiata ma fresca.

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Da me piogge e vento da venerdì. Però vedo che l'attimo buono qualcuno lo  ha trovato per tornare in vigna. Evidentemente dopo la nera un pò di bianca gli serviva...e va bé cose che capitano...Per fortuna sono seguaci anche loro della " moderata avidità " ?

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Il 26/9/2020 Alle 17:53, Leo89 ha scritto:

È gente che non si fa certo impressionare dalla vigilanza rurale

Mi riferivo alla "guardiania" di ordine superiore non la guardiania (esercito) che paghiamo in Sicilia perche' non facciano tabula rasa dopo Banco di Vicenza presso le tenute dell'ex presidente. 

Il 25/9/2020 Alle 20:05, EnricoTr ha scritto:

-Da come scrivono sembrano loro gli "ideatori e realizzatori " del prosecco rosé, è veramente così?

-effettivamente sembra che il prosecco rosé l'abbiamo sempre bevuto, io no, non l'ho mai bevuto, lo assaggerò sicuramente, più e più volte sicuramente, ma non credo diventi un'abitudine come con l'altro prosecco, il rosa è il colore delle *ifgette, e le f*ghette non bevono...

Chiaramente spero di sbagliarmi

Magari in estremo Oriente piace

Non so dirti onestamente ma visto il tipo di comunicazione poco "intelligente" potrebbe essere. Io produco rose' da glera (prosecco in vino) + varietali autoctoni della famiglia del raboso dal 2014. Quello certo.

Dimenticavo di dire che il Conegliano Valdobbiadene Docg non ammette la versione prosecco rose' anche dopo il 15 ottobre p.v. 

Sicuro di non aver mai bevuto prosecco rose'? Ho validi motivi che ti ho gia' esposto sopra per dubitare della tua verginita'.

Cerca di fare mente locale: hai mai bevuto uno spumante con la semplice dizione "rose'" a base di uva glera + varietale a bacca rossa con minima macerazione su buccia? Mentre ci pensi ti segnalo uno dei maggiori casi di prosecco rose' ante litteram. Questo tra l'altro era proprio un prosecco rose' ovvero glera + pn ma aveva il difetto di essere in anticipo di 3 anni. 

https://www.google.com/amp/s/www.vinialsupermercato.it/joe-bastianich-furbetti-prosecco-rose-consorzio-azioni-legali/amp/

E siamo solo all'inizio. Nel 2020 mi aspetto e spero un articolo alla settimana

https://www.ilsole24ore.com/art/i-buyer-stranieri-conquistati-prosecco-doc-rose-ADPeJjp

Il 25/9/2020 Alle 19:36, mitomane ha scritto:

Ragazzi.... k bombe a mano che hanno tirato come difesa... ovvio che arrivi pulito.... non hanno badato a spese no!

Ti riferisci ad entrambe le linee? 

Il 26/9/2020 Alle 18:17, CultivarSé ha scritto:

Io non ci credevo nella raccolta meccanica già in anni giovanili, quando si sbausciava di doc, docg e si indoravano le igt. I primi tentativi erano nel puacentino zona Bobbio zona definita fredda un pò snob e snobbata. Si meccanizzava solo la gestione ma poi si pretendeva la rifinituravprecosa a mano e la vendemmi ultra tradizionale superando anche gli Amish se fosse stato possibile, si parla già del 1997 quando... la Bassa, la vera Bassa rra avanti qualche annetto rispetto al piccolo mondo antico ad ovest di modena e il Veneto lottava per attuarla in default.
Ad oggi o meglio dopp il 2012 le cose sono cambiate e la raccolta meccanica è, è veramente una necessità e non sulle piante nane nella Francia del nord. In effetti è una necessità d8 cui il legislstore se ne ébfrgato anche per atavico terrore del Surplus, si come se fosse un vrro mostro.
La leg8slatura economuco e politica è zoppa e azzoppa innovazione.
Io ho avuto problemi sulla riconversionevdei noccioleti e dei boschi, o vigneto o paradossalmente frane e neppure questo è messo in conto.
Le quote viticole sono generiche e zoppe ormai sempre più fuori portata, mi hanno ch8esto 20k in Oltrepo ales pavese. Di seguire certi vitigni ho perso la voglia e attualmente settore vite zona ovest prevale la voglia di dar via tutto, i rossi sono in rianimazione. In molte zone o vite o morte, adesso siamo al paradosso nocciola cosa che nel 2014 era da tso valeva 1 euro al kilo con uva pari se non più ambita e di vendita certa. Siamo all'amaro in bocca.
Resta il fatto che poi la potatura e il controllo deve comunque essrre finito a mano e il meccanizzato ha problemi fitosanitari non meno che il manuale.
Il cuore del problema è chi ci mandi in vigna e che nessuno arriva al 100% di lavoro e sorveglianza ovvio che qualcosa scappa.
A quote attuali la vite non è mrglio della vacca seppur in certi ambiti riesci ancora a vender uva-latte piuttosto che vinoa-formaggio. Ripeto il comparto ha bisogno di spinta culturale e conoscitiva. Non di respinta monotematica sugli argomrnti, trattamenti che ben conosciamo.


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Su certi impianti un caro amico e collega si gioca la stagione sotto le 40 ore/ha potatura compresa che per lui rappresenta l'operazione piu' dispendiosa in termini di tempo. Se non fosse che certi impianti non sono mai stati nelle mie corde tecniche nemmeno da impiantista quest'anno a marzo/aprile quando dicevo che mi avevano fatto una proposta importante a cui il mio moderato ottimismo mi avevano spinto a dire di no c'era parecchia ciccia sul fuoco per chi ha cuore per simili impianti.

Tutto dipende da cosa ti proponi. Se devi massimizzare nel corto con impianti a rischio di decadenza (che poi tanto corto non e' se pensiamo che tutti ormai diamo per scontato una durata max per un vigneto di 15/20 anni senza distinzione di sorta) devi meccanizzare a spiano. C'e' poco da fare specie se hai un disciplinare che gioca a tuo favore. 

Un amico e noto terzista mi parla di gestione tutto compreso con fito/conci/diserbo con 4mila eurini i.e. quando io solo di potatura ne spendo 1300 i.e. in regola. 

Il 27/9/2020 Alle 12:23, alefriuli ha scritto:

Speriamo aumentino i prezzi invece. In generale, il vino italiano è svenduto rispetto al francese se facciamo un rapporto qualità/prezzo. È simpatico come i produttori di uva da vino si lamentino di prezzi troppo altri delle bottiglie. Mah. Per me un Prosecco (o prodotti doc similari) dovrebbero essere introvabili a meno di 7 euro/bottiglia. Introvabili. Di conseguenza tutto il resto. Bottiglie  di vini friulani doc a 2,5 euro son cose che mi fanno vomitare. Poi ovviamente c'è chi ne sa ben più di me di queste cose ma nessuno mi toglie dalla testa che il vino italiano è, in via generale, tremendamente svalutato.

Spiega come fare e ragioniamoci.

Il 27/9/2020 Alle 10:42, superbilly1973 ha scritto:

A me il rosé piace . Mi piace anche il colore. Ad esempio io faccio fermentare un giorno il bianco proprio per non averlo troppo chiaro. La bottiglia non mi sembra così brutta o meglio per me quello che conta è senza dubbio il contenuto  ... secondo te, quanti dovendo comprare una o più bottiglie di prosecco, guardano più l'etichetta del prezzo ?

L' aspetto della bottiglia vale c.a. il 30% della valutazione da parte del cliente ignorante. 

Chi sottovaluta il packaging commette un grosso errore. Mi sembra di averlo scritto che noi lucidiamo ogni 4/5 anni le nostre linee. 

La bottiglia e' il primo veicolo di comunicazioni per chi vende. E' come il vestito per il commerciale. La prima impressione e' fondamentale. A parita' di prezzo tu sceglierai al 100% la bottiglia che piu' si avvicina ai tuoi gusti. Lo devi fare perche' se non conosci il produttore e non potendo assaggiare il contenuto ti affiderai al tuo occhio e il tuo occhio ti dira' di scegliere la bottiglia piu' bella per te. Se poi la trovi di tuo gusto molto probabilmente la prossima volta non ti chiederai piu' cosa acquistare perche' mentalmente sei portato a scegliere quello che gia' conosci e una volta che si e' instaurato questo rapporto di "fiducia" inizia il gioco del prezzo. 

Chi studia queste cose parla di "scelta conveniente". Quando seguivo il commerciale mi e' capitato tra le mani un articolo di una rivista americana di settore che confrontava la forza di brandizzare nel tempo il cliente da parte di Coca Cola e di Pepsi e con mia sorpresa ho scoperto che Pepsi ha o aveva una capacita' di legarsi al cliente molto piu' forte di Coca Cola. Mentre il 60% di consumatori di Coca beveva anche Pepsi solo il 20% di chi beveva Pepsi era didponibile a sostituirla con la Coca.

Non e' poca cosa. Tant'e' che Pepsi si e' mangiata la Coca Cola in America pur essendo una bevanda piu' calorica. 

Tornando al rose'. Del rose' vendi prima di tutto il colore.  Noi abbiamo scelto una linea minimal ma elegante in cui l'etichetta e' un vedo non vedo eccetto per il marchio che deve rimanere da collante per l'occhio. Il colore riempie la bottiglia. 

Per rispondere alla tua domanda richiamo un trafiletto dell'articolo del sole in cui un collega spera "che il successo di questo prodotto non vada ad erodere quote di mercato dell'altro prosecco". 

E' un dubbio fondato. Il rose' deve fare da apripista per altri milioni di prosecco. Laddove rappresentasse solo una rotazione di gusti non solo sarebbe un fallimento ma un pericolo stesso per il prosecco perche' sposterebbe la curiosita' del cliente su un mondo quello del rose' in cui altre denominazioni stanno facendo passi da giganti con prodotti simile e forse migliori ma con costi di esercizio molto piu' bassi. 

La mia posizione su questo progetto che chiamero da oggi prose' penso sia chiara ormai. Se il valore aggiunto e' del 10% chi lo fa ci perde considerati i costi di produzione in campo e in cantina rispetto ad un rose' di attuale produzione. 

Un valore aggiunto di questa misura e' giustificato se la produzione deriva da materiale diverso dal glera rivendicabile. Se lo realizzo con prosecco la bottiglia deve costare di piu' per non confondersi con il prosecco ordinario altrimenti il rischio di sovrapposizione di prodotti e' veramente dietro l'angolo. 

Di piu'. Se invece di 5 euro lo vendo a 5.50 mi gioco fin da subito una partita tutta in salita in termini di immagine del prodotto. 

Per me stiamo facendo un grave errore di comunicazione facendo passare un prodotto di cui andrebbe comunicato il carattere "elitario" come prodotto qualunquista il tutto per raggiungere certi numeri il piu' velocemente possibile nella speranza che rimanga alternativo e non sostitutivo al classico prosecco ma il differenziale di prezzo e' troppo basso. 

Parere da hobbista delle vendite.

Nel dubbio io ogni tanto me lo riguardo. Maestro di convincimento.

Mi fa andar via di testa e secondo me qui non rende veramente quello che era. Grande Orlando.

 

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penultimo giorno di trebbiatura uva a mano...il trebbiano non mi delude mai guardate com'è bello...siamo sui 300 q.li al 11.4 di grado...piantato nel 1992

vendemmia lenta per scaramacai addormentati....spronati per tre giorni...poi calato paga....

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20200928_162445.jpg

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20 minuti fa, 5500 ha scritto:

penultimo giorno di trebbiatura uva a mano...il trebbiano non mi delude mai guardate com'è bello...siamo sui 300 q.li al 11.4 di grado...piantato nel 1992

vendemmia lenta per scaramacai addormentati....spronati per tre giorni...poi calato paga....

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20200928_162445.jpg

Meraviglioso

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33 minuti fa, CBO ha scritto:

Mi riferivo alla "guardiania" di ordine superiore non la guardiania (esercito) che paghiamo in Sicilia perche' non facciano tabula rasa dopo Banco di Vicenza presso le tenute dell'ex presidente. 

Non so dirti onestamente ma visto il tipo di comunicazione poco "intelligente" potrebbe essere. Io produco rose' da glera (prosecco in vino) + varietali autoctoni della famiglia del raboso dal 2014. Quello certo.

Dimenticavo di dire che il Conegliano Valdobbiadene Docg non ammette la versione prosecco rose' anche dopo il 15 ottobre p.v. 

Sicuro di non aver mai bevuto prosecco rose'? Ho validi motivi che ti ho gia' esposto sopra per dubitare della tua verginita'.

Cerca di fare mente locale: hai mai bevuto uno spumante con la semplice dizione "rose'" a base di uva glera + varietale a bacca rossa con minima macerazione su buccia? Mentre ci pensi ti segnalo uno dei maggiori casi di prosecco rose' ante litteram. Questo tra l'altro era proprio un prosecco rose' ovvero glera + pn ma aveva il difetto di essere in anticipo di 3 anni. 

https://www.google.com/amp/s/www.vinialsupermercato.it/joe-bastianich-furbetti-prosecco-rose-consorzio-azioni-legali/amp/

E siamo solo all'inizio. Nel 2020 mi aspetto e spero un articolo alla settimana

https://www.ilsole24ore.com/art/i-buyer-stranieri-conquistati-prosecco-doc-rose-ADPeJjp

Ti riferisci ad entrambe le linee? 

..................................

L' aspetto della bottiglia vale c.a. il 30% della valutazione da parte del cliente ignorante. 

Chi sottovaluta il packaging commette un grosso errore. Mi sembra di averlo scritto che noi lucidiamo ogni 4/5 anni le nostre linee. 

La bottiglia e' il primo veicolo di comunicazioni per chi vende. E' come il vestito per il commerciale. La prima impressione e' fondamentale. A parita' di prezzo tu sceglierai al 100% la bottiglia che piu' si avvicina ai tuoi gusti. Lo devi fare perche' se non conosci il produttore e non potendo assaggiare il contenuto ti affiderai al tuo occhio e il tuo occhio ti dira' di scegliere la bottiglia piu' bella per te. Se poi la trovi di tuo gusto molto probabilmente la prossima volta non ti chiederai piu' cosa acquistare perche' mentalmente sei portato a scegliere quello che gia' conosci e una volta che si e' instaurato questo rapporto di "fiducia" inizia il gioco del prezzo. 

Chi studia queste cose parla di "scelta conveniente". Quando seguivo il commerciale mi e' capitato tra le mani un articolo di una rivista americana di settore che confrontava la forza di brandizzare nel tempo il cliente da parte di Coca Cola e di Pepsi e con mia sorpresa ho scoperto che Pepsi ha o aveva una capacita' di legarsi al cliente molto piu' forte di Coca Cola. Mentre il 60% di consumatori di Coca beveva anche Pepsi solo il 20% di chi beveva Pepsi era didponibile a sostituirla con la Coca.

Non e' poca cosa. Tant'e' che Pepsi si e' mangiata la Coca Cola in America pur essendo una bevanda piu' calorica. 

Tornando al rose'. Del rose' vendi prima di tutto il colore.  Noi abbiamo scelto una linea minimal ma elegante in cui l'etichetta e' un vedo non vedo eccetto per il marchio che deve rimanere da collante per l'occhio. Il colore riempie la bottiglia. 

Per rispondere alla tua domanda richiamo un trafiletto dell'articolo del sole in cui un collega spera "che il successo di questo prodotto non vada ad erodere quote di mercato dell'altro prosecco". 

E' un dubbio fondato. Il rose' deve fare da apripista per altri milioni di prosecco. Laddove rappresentasse solo una rotazione di gusti non solo sarebbe un fallimento ma un pericolo stesso per il prosecco perche' sposterebbe la curiosita' del cliente su un mondo quello del rose' in cui altre denominazioni stanno facendo passi da giganti con prodotti simile e forse migliori ma con costi di esercizio molto piu' bassi. 

La mia posizione su questo progetto che chiamero da oggi prose' penso sia chiara ormai. Se il valore aggiunto e' del 10% chi lo fa ci perde considerati i costi di produzione in campo e in cantina rispetto ad un rose' di attuale produzione. 

Un valore aggiunto di questa misura e' giustificato se la produzione deriva da materiale diverso dal glera rivendicabile. Se lo realizzo con prosecco la bottiglia deve costare di piu' per non confondersi con il prosecco ordinario altrimenti il rischio di sovrapposizione di prodotti e' veramente dietro l'angolo. 

Di piu'. Se invece di 5 euro lo vendo a 5.50 mi gioco fin da subito una partita tutta in salita in termini di immagine del prodotto. 

Per me stiamo facendo un grave errore di comunicazione facendo passare un prodotto di cui andrebbe comunicato il carattere "elitario" come prodotto qualunquista il tutto per raggiungere certi numeri il piu' velocemente possibile nella speranza che rimanga alternativo e non sostitutivo al classico prosecco ma il differenziale di prezzo e' troppo basso. 

Parere da hobbista delle vendite.

Nel dubbio io ogni tanto me lo riguardo. Maestro di convincimento.

Mi fa andar via di testa e secondo me qui non rende veramente quello che era. Grande Orlando.

 

Non so a che livello di ignoranza mi posiziono però della bottiglia la prima cosa che devo vedere è il nome della cantina o del produttore e poi si deve vedere il colore del vino che sia bianco, rosso o rosé. Essendo un hobbista della domenica mattina solo perchè leggo l'etichetta dei fito , devo leggere l'etichetta anche del vino . Diffido di tutte la aziende che imbottigliano o che hanno nomi in codice e mando a quel paese tutti quelli che danno al vino nomi del piffero. Purtroppo sul discorso come dovrebbe essere definito il disciplinare di produzione del rosé cioè se glera + pinot nero o altre varietà ,come chiamarlo, etc etc  questo spetta a voi che siete i diretti interessati. Io posso solo dire se mi piace o no. Magari se in etichetta mettete anche i varietali di uve posso dire se mi piace più uno piuttosto che l'altro. Sul discorso differenziale di prezzo la penso come te nonostante io sia un consumatore e quindi dovrei premere per avere un prezzo più basso. Il differenziale sul prezzo ci deve essere anche se non giustificato. Nel senso che se mandi a rosé gli esuberi o le quantità non rivendicabili o un varietale specifico, il prezzo finale deve essere quello e basta. Purtroppo da consumatore ti dico che se bevo 10 bottiglie di prosecco all'anno , non è che se vedo il rosé ne bevo dodici . Magari all'inizio si però poi ne berrò 8 di prosecco e due di rosé ma non guardo il prezzo . O meglio una volta che trovo quello che mi piace , se non è un'esagerazione ovviamente e la mia quasi dolce metà me lo consente, non sto a guardare il prezzo. Cioè compro quello che conosco e se devo osare assaggio qualcosa che potrebbe valere di più non di meno . Ma per poter scegliere dovrei trovare il tempo di diminuire la mia ignoranza.  Ovviamente se devo dare da bere agli assetati guardo il prezzo ma senza andare troppo in basso . Può essere però che statisticamente , un certo numero di consumatori mostri dipendenza dal prosecco e ne incrementi il consumo come purtroppo potrebbe anche essere che il numero dei potenziali clienti ( dato che si parla di centinaia di milioni di bottiglie ) venga ridotto o veda diminuire il suo potere di acquisto e scelga di bere altro ma non credo che questo vi riguardi ancora. A questo punto entra in gioco il concetto di ignoranza alimentare dell'acquirente ma questo  è un discorso a 360 gradi e si rischia di andare OT.

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Ma secondo Voi esperti , dopo che mi ha fatto parecchi mm. circa 35\40 in una settimana , considerando che finirò tra 2 settimane , ha senso sparare bicarbonato e zeo nella parte finale almeno ? 

qualche grappolo ,pochi per la verità, sta dando segnali di cedimento 

 

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4 ore fa, CBO ha scritto:

Sicuro di non aver mai bevuto prosecco rose'?

Beh sicuro al 100% no, di vino ne bevo abbastanza in giro e può essere che in qualche circostanza abbia trangugiato qualcosa senza aver visto la bottiglia... Ma dubito....

Per quanto riguarda i falsi prosecchi che già circolano, io so di un prosecco rosé in un listino oltre confine già a fine 2018..che mi aveva fatto pensare a quanto l'italian sounding fosse deleterio e sfacciato; tempo 2 mesi e lessi dell'iniziativa prosecco rosé,

Questo mi fece pensare che ciò che avevo letto nel listino non fosse un tentativo fraudolento ma un "saggio" di mercato di un ipotetico prosecco rosé. E ne sono convinto tutt'ora, infatti l'articolo da te postato nel quale il basettone dice di prendere provvedimenti mi sembra una dichiarazione doverosa ma solo di facciata, quelle bottiglie avevano una funzione ben precisa.

Sono fuori strada secondo te?

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7 ore fa, martinaz ha scritto:

Ma secondo Voi esperti , dopo che mi ha fatto parecchi mm. circa 35\40 in una settimana , considerando che finirò tra 2 settimane , ha senso sparare bicarbonato e zeo nella parte finale almeno ? 

qualche grappolo ,pochi per la verità, sta dando segnali di cedimento 

 

2 settimane son tante, sun fa be' un fa gnik mel

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8 ore fa, martinaz ha scritto:

Ma secondo Voi esperti , dopo che mi ha fatto parecchi mm. circa 35\40 in una settimana , considerando che finirò tra 2 settimane , ha senso sparare bicarbonato e zeo nella parte finale almeno ? 

qualche grappolo ,pochi per la verità, sta dando segnali di cedimento 

 

Intervento inutile. Con le temperature di settembre la botrite avanza molto più lentamente. In più, se già dici che hai solo qualche spia..segnati un grappolo appena colpito e guarda come avanza in 3/4 giorni. Non va da nessuna parte ormai e certamente i prodotti che hai elencato non fanno un tubo adesso se non in quantità folli (forse). Certamente non il kiletto/hl. Tieniti i soldi in tasca, non son momenti di buttarli.

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8 ore fa, EnricoTr ha scritto:

Beh sicuro al 100% no, di vino ne bevo abbastanza in giro e può essere che in qualche circostanza abbia trangugiato qualcosa senza aver visto la bottiglia... Ma dubito....

Per quanto riguarda i falsi prosecchi che già circolano, io so di un prosecco rosé in un listino oltre confine già a fine 2018..che mi aveva fatto pensare a quanto l'italian sounding fosse deleterio e sfacciato; tempo 2 mesi e lessi dell'iniziativa prosecco rosé,

Questo mi fece pensare che ciò che avevo letto nel listino non fosse un tentativo fraudolento ma un "saggio" di mercato di un ipotetico prosecco rosé. E ne sono convinto tutt'ora, infatti l'articolo da te postato nel quale il basettone dice di prendere provvedimenti mi sembra una dichiarazione doverosa ma solo di facciata, quelle bottiglie avevano una funzione ben precisa.

Sono fuori strada secondo te?

Un cicino si. In realta ci abbiamo provato anche noi per il tramite di un azienda piemontese.

Se l'asino non si muove l'unico modo e' usare una punta elettrificata. Idem nel caso del rose'. Indubbiamente il prodotto andava e non serviva testarlo visto che sui rose' come dicevo si son buttate anche denominazioni che non hanno mai spumantizzato. Da qualche anno ci interessa molto la Puglia per i costi di esercizio.

L'asino pero' ha tante anime e non tutte sono cosi' reattive alle rotazioni di mercato e quindi vanno sollecitate anche perche' c'e' un polmone di glera tal quale da rivalutare in ottica di medio termine ?

Il problema e' che l'asino si sta muovendo in modo sbagliato e pericoloso dal nostro punto di vista. 

Speren ben.

1 ora fa, alefriuli ha scritto:

Intervento inutile. Con le temperature di settembre la botrite avanza molto più lentamente. In più, se già dici che hai solo qualche spia..segnati un grappolo appena colpito e guarda come avanza in 3/4 giorni. Non va da nessuna parte ormai e certamente i prodotti che hai elencato non fanno un tubo adesso se non in quantità folli (forse). Certamente non il kiletto/hl. Tieniti i soldi in tasca, non son momenti di buttarli.

Non penso sia solo un problema di botrite ma di tenuta fisica del grappolo. 

Capita anche con il glera di collina che e' ancora in pianta. Il grappolo si sfalda nelle mani dei janizeri. 

Queste escursioni termiche poi rovinano il poco di buono che e' rimasto. Soprattutto lavorano velocemente sul raspo. 

Domenica pomeriggio un collega mi diceva di aver raccolto in settimana dalle tue parti l'ultimo

 glera over 15.5 babo con ph a 3.80/3.85. Acqua zuccherata. Da un punto di vista di cantina non so.

11 ore fa, mitomane ha scritto:

Si cbo.... mi sembra alquanto prudenziale come linea di difesa.... ovvio che arrivi pulito.... ma di resistenze ne usciranno piu avanti secondo me 

Anche quella in collina con oltre 300 ml a ridosso della fioritura con temperature medie over 15*?

Non so. Come linea quella di collina e' simile alla mia in pianura come logica dove il fosfi non puo' mancare anche se loro usano un disodio e io un potassico per non avere limiti di trattamenti e quindi cumularlo in modo piu' graduale fino alla fioritura e poi stop. 

Non c'e' uso di fosetil. 

Diversa la strategia per l'oidio ma io parto al 1* max al 2* trattamento con un Karathane che mi pulisce tutto quello che c'e' dell'anno precedente quindi poi in pianura lavoro piu' easy. Ho usato anch'io 2 vivando comunque. 

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18 ore fa, 5500 ha scritto:

penultimo giorno di trebbiatura uva a mano...il trebbiano non mi delude mai guardate com'è bello...siamo sui 300 q.li al 11.4 di grado...piantato nel 1992

vendemmia lenta per scaramacai addormentati....spronati per tre giorni...poi calato paga....

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Direi che ti pavoneggi per due grappolini attaccati alla pianta...................................... fai lo smargiasso.....................?

Io tutta quella roba li ce l'ho in un filare di 50 metri che invidia con mezzo ettaro farei tutto.

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3 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

300 quintali all'11 sei al top, plv ottima emoji106.pngemoji106.pngemoji106.pngemoji772.pngemoji772.pngemoji772.png

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plv buona anno scorso....quest' anno la vedo più dura!

comunque oggi finito!!!!!annata con grado spettacolare...con picchi di produzione alti e alcuni bassi (non sono riuscito a capire il motivo ma penso al freddo in primavera) ...nel totale dei q.li però in linea con un anno medio...

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8 ore fa, Johndin ha scritto:

Direi che ti pavoneggi per due grappolini attaccati alla pianta...................................... fai lo smargiasso.....................?

Io tutta quella roba li ce l'ho in un filare di 50 metri che invidia con mezzo ettaro farei tutto.

si si è vero mi pavoneggio!mi piaceva il colore d'orato...come carica si può aver di meglio....ma mi consenta... ci si accontenta  ?

il problema sarà .... economico..

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Arrivati i dati della vendemmia di ieri:

429 quintali/ettaro con grado medio dell' 8.20 baumè (12,55 babo). Gradazione ridicola ma d'altronde la carica era parecchia, credo che con la scaletta remunerativa odierna della mia cantina, stare sull'8 sia il massimo in termini di plv, come montegradi è più alto un 430 quintali all'8 che un 300 quintali all'11 (roba non molto facile da fare...)

Quindi molto contento, tutto sommato riesco a limitare i danni dell'altro appezznamento dove sono andato relativamente male.

Media aziendale 318 quintali con grado medio del 9.5 baumè.

 

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3 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Arrivati i dati della vendemmia di ieri:

429 quintali/ettaro con grado medio dell' 8.20 baumè (12,55 babo). Gradazione ridicola ma d'altronde la carica era parecchia, credo che con la scaletta remunerativa odierna della mia cantina, stare sull'8 sia il massimo in termini di plv, come montegradi è più alto un 430 quintali all'8 che un 300 quintali all'11 (roba non molto facile da fare...)

Quindi molto contento, tutto sommato riesco a limitare i danni dell'altro appezznamento dove sono andato relativamente male.

Media aziendale 318 quintali con grado medio del 9.5 baumè.

 

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Non so nemmeno cosa siano 430 q.li/ha mq qua c'è gente che i 12 babo li ha fatti con metà produzione della tua. Non so le potenzialità delle tue varietà ma a me non pare affatto male. Anzi.

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Ma secondo Voi esperti , dopo che mi ha fatto parecchi mm. circa 35\40 in una settimana , considerando che finirò tra 2 settimane , ha senso sparare bicarbonato e zeo nella parte finale almeno ? 
qualche grappolo ,pochi per la verità, sta dando segnali di cedimento 
 
La botrite non si ferma neppure a settembre, rallenta no perchè si diffonde per altre vie per cui14 obpsssa giorni fanno cedere qualità e aumentano laccasi nella buccia. Il.meteo non é carino ne favorevole ma bisogna vedere dopo domenica.
Da domenica so ragiona. Bicarbonsto adesso è preferibile il bicarbonato di sodio anche a 7g/l con zeolite, io farei la miscela che sul Garda la stanno adottando. Su molte uve rosse la certezza di botrite c'è poi chiaramente non tutte le uve riescono a contenere i danni. Su nebbioli ovvio che si tratta a pieno.

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Stavo girando in tondo sul piazzale durante lo stacco pubblicitario dal gf vip,  per non far crescere esageratamente la panza, quando mi uozappa gentilmente un incappucciato moderato.

40 minuti dopo mi son trovato faccia a faccia con un macchinone che annunciava la smoderata avidita' del guidatore.

Piu' lo guardavo avvicinarsi piu' avevo la sensazione di averlo gia' visto. Poi mi son girato verso la mia bestia e ne ho visto uno identico (non sono sicuro pero' che siano proprio identici come motorizzazione) parcheggiato a lato.

E mi son rattristato assai. La smoderata avidita' e' ritornata e me ne sono accorto solo oggi. D'altra parte ieri a quest'ora sarebbe stato impossibile ad essere proprio precisi.

Mesi e mesi a battere e ribattere e ribattere per sicurezza sulla necessita' di praticare una moderata avidita' visti i tempi di carestia, convintissimo che il messaggio fosse ormai passato per il cervellino oltre che dalle orecchie e invece nada. 

Purtroppo cari colleghi mi duole ammettere che nemmeno corona e' riuscito a scalfire certe brutte abitudini dei bei tempi adatti che mai piu' torneranno. 

Non so di chi sia. Spero sia di uno dei nostri ragazzi e quindi non di un famigliare in senso stretto. Spero ma temo.

Deluso e rattristato ho ascoltato i 3 incappucciati (uno era brandizzato dalla mascherina fino ai pantaloni. Come se mr geox andasse a fare diesel con le scarpe bucate insomma) scesi da quell'oggetto di pura ostentazione.

In poco piu' di 30 mq c'era il valore di oltre 2 ettari di glera atto a doc. Questo quello che ho pensato immediatamente da zappatore di terra per l'inverno e a breve anche per la primavera.

Mentre li ascoltavo,  con un occhio rivolto al gf vip, mi son anche chiesto "che c'entro io, umile hobbista della terra di confine, con questa gente che vuole rimanere appesa ai pali marci piantati dal trisavolo?".

Non sono sicuro di aver capito tutto. Ho preso alcuni appunti mentali. Stanotte devo ripassarli se la mia nipotina mi lascia 5 minuti tranquillo

Nel mentre cosi'

Cantina_Italia_23_settembre_2020.pdf

Uno scatolone brutto forte al quadrato ? non ci siamo proprio con il posteriore. Mi sembra lo stesso della q8. Niente like. Nein.

Quanta ignoranza mi circonda.

 

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Non so nemmeno cosa siano 430 q.li/ha mq qua c'è gente che i 12 babo li ha fatti con metà produzione della tua. Non so le potenzialità delle tue varietà ma a me non pare affatto male. Anzi.

Fai conto che qua trovi gente che produce 350 quintali al 12....Mah

 

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