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Impianto serricolo


BIANCO86VE

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Avrei bisogno di un consiglio. Nel gennaio 2020,con la convinzione di diversificare le produzioni aziendali, ho partecipato ad un bando psr regione Veneto mis 4.1.1 per la costruzione di un piccolo complesso serricolo composto da multitunnel della superficie di circa 2500mq. La mia idea, ed avevo già preso contatti con una grossa cooperativa del Padovano, era di coltivare insalate da taglio per la quarta gamma. Poi è sopraggiunto il COVID... Settore in crisi e calo di vendite a doppia cifra. Nel frattempo Avepa mi comunica che mi sono classificato primo in graduatoria quindi sono finanziabile (40%in conto capitale sul totale investimento). Ad oggi ho preso contatti con altre cooperative della zona che trattano orticole di prima gamma, in coop. Bibione che lavora quasi esclusivamente in filiera per coop Italia. Vorrei un vostro parere :vale ancora la pena portare avanti questo progetto di diversificazione aziendale oppure le orticole di prima gamma non hanno dei margini remunerativi tali da rendere conveniente l'investimento (circa 50.000€).

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Immagino che rinunciando all’investimento saresti multabile/ pagheresti una sostanziosa penale?

In linea di massima io non spendo neanche 50’euro se non sono convinto di quello che sto facendo...figuriamoci una cifra così. Il COVID comunque non l’avremo vita natural durante. 

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13 minuti fa, fatmike ha scritto:

Immagino che rinunciando all’investimento saresti multabile/ pagheresti una sostanziosa penale?

In linea di massima io non spendo neanche 50’euro se non sono convinto di quello che sto facendo...figuriamoci una cifra così. Il COVID comunque non l’avremo vita natural durante. 

Per la rinuncia, siccome non ho fatto richiesta di anticipo del contributo non ho grosse difficoltà. Giusto che il COVID non sarà eterno, ma comunque per il momento la cooperativa ha grosse difficoltà ad assorbire anche la produzione dei soci storici quindi non avrei un mercato di sbocco. La mia idea di produrre per quarta gamma era data dal fatto che sono operazioni altamente meccanizzabili e con poca manodopera, cosa fondamentale per me in quanto ho da gestire anche vigneti e seminativi

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Guarda è un mercato che non conosco e quindi non so assolutamente consigli però ti riporto ciò che dice la compagna del cugino di mio papà che(ormai prossima alla pensione)lavora da vent'anni nella azienda Dimmidisi( non so se conosci) che fa quarta e quinta gamma. Comunque come già anticipato da te il covid ha messo in seria difficoltà il settore ma lasciando perdere quest'ultimo anno ti dico che gli anni precedenti quest'azienda nello specifico ha incrementato molto il lavoro e quindi penso ci sia anche un rispettivo aumento di richiesta da parte dei consumatori quindi come mercato aveva delle buone prospettive.

Quindi io ti riporto ciò che parlando normalmente mi dice, non è assolutamente un consiglio sul da farsi, i denari sono i tuoi quindi chiedi a chi è maggiormente nel settore magari proprio a chi produce che i conti li sa fare sicuramente 

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Io sono nel settore, ti do la mia personalissima opinione:

Ok il covid passerà e la quarta e quinta gamma riprenderanno, ma non come prima secondo me, perché vedo che la gente si è un po' disinnamorata della roba confezionata dopo aver fatto un anno a prenderla "intera": il gusto è tutt'altro. E poi il covid ha creato purtroppo una situazione con meno denaro da spendere se non povertà in tanti casi, e prendere dell'insalata a 8-10 euro al kg quando di fianco hai il cespo a un euro o forse due, ci siamo capiti.....

Quindi se non hai la certezza matematica del ritiro della merce, e se non devi pagare multe, io eviterei l'investimento 

Ripeto: mia personalissima opinione eh 

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Io sono nel settore, ti do la mia personalissima opinione:
Ok il covid passerà e la quarta e quinta gamma riprenderanno, ma non come prima secondo me, perché vedo che la gente si è un po' disinnamorata della roba confezionata dopo aver fatto un anno a prenderla "intera": il gusto è tutt'altro. E poi il covid ha creato purtroppo una situazione con meno denaro da spendere se non povertà in tanti casi, e prendere dell'insalata a 8-10 euro al kg quando di fianco hai il cespo a un euro o forse due, ci siamo capiti.....
Quindi se non hai la certezza matematica del ritiro della merce, e se non devi pagare multe, io eviterei l'investimento 
Ripeto: mia personalissima opinione eh 
Secondo me l'utente qui sopra ha fatto centro.
La quarta gamma riprenderà ma sempre meno di prima.
Per questi motivi.
Costi.
Ma ancor di più, Impatto ambientale.
Considerate che la quarta gamma consuma 10 volte l'acqua del tradizionale oltre a tutto il packaging.
Ai Baby boomers non gliene frega niente ma son sempre meno.
Alla generazione X interessa.
Per i Millennial è un must.
Per la categoria successiva i Greta Tundberg mode figuriamoci.

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Il 11/2/2021 Alle 20:38, BIANCO86VE ha scritto:

Per la rinuncia, siccome non ho fatto richiesta di anticipo del contributo non ho grosse difficoltà. Giusto che il COVID non sarà eterno, ma comunque per il momento la cooperativa ha grosse difficoltà ad assorbire anche la produzione dei soci storici quindi non avrei un mercato di sbocco. La mia idea di produrre per quarta gamma era data dal fatto che sono operazioni altamente meccanizzabili e con poca manodopera, cosa fondamentale per me in quanto ho da gestire anche vigneti e seminativi

Non ci hai detto in quanti siete a lavorare, le serre hanno bisogno di manutenzione. Se c'è vento forte o neve, il nylon o la struttura si possono rompere. Comunque è da cambiare ogni 4 anni max, serviranno pure anche macchinari per la lavorazione della verdura, trattamenti da fare a mano, erbacce. 

Poi hai l'azienda agricola. 

Io avevo 1500 mq di serre con rete per ravanelli da seme che mi garantivano ogni hanno 7000 €, manodopera pochissima ma non meccanizzabili. Ho abbandonato perché la raccolta era assieme alla trebbiatura del grano e non potevo delegare. Adesso i miei 140 ettari sono completamente delegabili al contoterzista in caso di mio infortunio, visto che sono da solo

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Il 13/2/2021 Alle 12:00, Cri78 ha scritto:

Io sono nel settore, ti do la mia personalissima opinione:

Ok il covid passerà e la quarta e quinta gamma riprenderanno, ma non come prima secondo me, perché vedo che la gente si è un po' disinnamorata della roba confezionata dopo aver fatto un anno a prenderla "intera": il gusto è tutt'altro. E poi il covid ha creato purtroppo una situazione con meno denaro da spendere se non povertà in tanti casi, e prendere dell'insalata a 8-10 euro al kg quando di fianco hai il cespo a un euro o forse due, ci siamo capiti.....

Quindi se non hai la certezza matematica del ritiro della merce, e se non devi pagare multe, io eviterei l'investimento 

Ripeto: mia personalissima opinione eh 

Grazie di aver condiviso la tua esperienza. Forse mi sono spiegato male, la mia idea di produrre baby leaf per convertire in coop per produrre quarta gamma ormai è accantonata, appunto per i motivi di cui sopra. La mia domanda era se, visto che comunque avrei diverse cooperative (principalmente coop. Bibione che lavora in filiera con coop Italia e conad) che avrebbero spazio per nuovi soci, potrebbe essere una soluzione percorribile e redditualmente accettabile convertire l'idea di progetto in produzione di prima gamma. Principalmente pomodoro, peperone, cetriolo zucchino e melone in coltura protetta. 

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Il 13/2/2021 Alle 13:53, valeriol25 ha scritto:

Non ci hai detto in quanti siete a lavorare, le serre hanno bisogno di manutenzione. Se c'è vento forte o neve, il nylon o la struttura si possono rompere. Comunque è da cambiare ogni 4 anni max, serviranno pure anche macchinari per la lavorazione della verdura, trattamenti da fare a mano, erbacce. 

Poi hai l'azienda agricola. 

Io avevo 1500 mq di serre con rete per ravanelli da seme che mi garantivano ogni hanno 7000 €, manodopera pochissima ma non meccanizzabili. Ho abbandonato perché la raccolta era assieme alla trebbiatura del grano e non potevo delegare. Adesso i miei 140 ettari sono completamente delegabili al contoterzista in caso di mio infortunio, visto che sono da solo

In azienda saremo in 3 me compreso, la mia azienda è più piccola della tua, ho 7, 5ettari a vigneto e circa 50 a seminativo. Attualmente collaboro anche con un terzista per effettuazione di lavori c/terzi in particolare vigneti. La mia idea delle serre era, oltre per diversificare la produzione, anche per slegarmi dal conto terzi, attività sempre meno redditizia e sempre più soggetta a concorrenza becera oltre che a non permettere più una qualità di vita quantomeno dignitosa. 

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48 minuti fa, BIANCO86VE ha scritto:

Grazie di aver condiviso la tua esperienza. Forse mi sono spiegato male, la mia idea di produrre baby leaf per convertire in coop per produrre quarta gamma ormai è accantonata, appunto per i motivi di cui sopra. La mia domanda era se, visto che comunque avrei diverse cooperative (principalmente coop. Bibione che lavora in filiera con coop Italia e conad) che avrebbero spazio per nuovi soci, potrebbe essere una soluzione percorribile e redditualmente accettabile convertire l'idea di progetto in produzione di prima gamma. Principalmente pomodoro, peperone, cetriolo zucchino e melone in coltura protetta. 

Secondo me devi valutare anche quali atrezzature ti servono per coltivare queste serre, non so quanto siano alte, ma non so se con un cabinato riesci ad entrare. Percio dovresti avere come minimo un frutteto con arco, una vangatrice per smuovere il terreno, un atomizzatore a cannone per trattamenti, degli assolcatori per preparare le baulature dove trapiantare pomodori peperone ecc.

Dopo considera che zucchine vanno raccolti tutti i giorni, possibilmente di mattina, durante il pomeriggio fa troppo caldo, solo 3 persone iniziano essere tirate ne servono 4-5 per fare tutto in 3-4ore. Peperone raccogli ogni 6-7 giorni, quindi riesci a scaglionare il raccolto in una frazione di 1/6 ogni giorno, ma inizi a raccogliere da meta luglio fino a ottobre inoltrato. Mentre il ciclo di raccolta del melone è di 20-25 giorni, ma si raccoglie tutti i giorni domenica inclusa, ma devi fare una seconda coltura in sucessione che potrebbe essere zucchino. Perciò devi valutare se queste nuove colture si incastrano con il tempo lasciato libero da vigneto e seminativi

E forse, punto cruciale 2500 mq sono pochi per giustificare l'investimento in atrezzature oltre il costo delle serre.

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1 ora fa, BIANCO86VE ha scritto:

Grazie di aver condiviso la tua esperienza. Forse mi sono spiegato male, la mia idea di produrre baby leaf per convertire in coop per produrre quarta gamma ormai è accantonata, appunto per i motivi di cui sopra. La mia domanda era se, visto che comunque avrei diverse cooperative (principalmente coop. Bibione che lavora in filiera con coop Italia e conad) che avrebbero spazio per nuovi soci, potrebbe essere una soluzione percorribile e redditualmente accettabile convertire l'idea di progetto in produzione di prima gamma. Principalmente pomodoro, peperone, cetriolo zucchino e melone in coltura protetta. 

Le colture che hai elencato sono tutte ad alta intensità di manodopera. Mi è sembrato di capire che ti orientavi sulle baby leaf perché sono meccanizzabili quindi non hai tempo o manodopera disponibile. E poi sono colture che se non sei in serra riscaldata vengono comunque appena prima o appena dopo del ciclo normale, quindi non in un  periodo di alti prezzi

Io se potessi fare un tunnel, lo metterei ad asparagi. Perché se cominci presto spunti veramente prezzi alti, e vengono in un periodo in cui c'è più tempo per la raccolta.

Sicuramente devi smettere quando arrivano le grandi quantità di pieno campo, quindi fine aprile massimo. E cominciare prima possibile, con forzature tipo doppio telo e tessuto non tessuto a terra magari 

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17 minuti fa, Cri78 ha scritto:

Le colture che hai elencato sono tutte ad alta intensità di manodopera. Mi è sembrato di capire che ti orientavi sulle baby leaf perché sono meccanizzabili quindi non hai tempo o manodopera disponibile. E poi sono colture che se non sei in serra riscaldata vengono comunque appena prima o appena dopo del ciclo normale, quindi non in un  periodo di alti prezzi

Io se potessi fare un tunnel, lo metterei ad asparagi. Perché se cominci presto spunti veramente prezzi alti, e vengono in un periodo in cui c'è più tempo per la raccolta.

Sicuramente devi smettere quando arrivano le grandi quantità di pieno campo, quindi fine aprile massimo. E cominciare prima possibile, con forzature tipo doppio telo e tessuto non tessuto a terra magari 

Ma probabilmente lui vuole fare le serre con larghezza archi di 6-8 metri e altezza colmo di di 5-6 metri, per fare asparagi bastano le classiche serre veronesi larghe 3 metri e alte colmo di di 2,5-3 metri, molto più economiche. Anche se l'asparago è una coltura reditizzia ma ha un ciclo di raccolta di 30-40 giorni, e non penso garantiscono un ritorno economico per un investimento di 50 mila euro per 2500 mq. Inoltre non permette di fare una seconda coltura. Mentre con colture a cespo, cocurbitacee o solanacee, o una loro rotazione permettono raccolte da inizio primavera ad autunno inoltrato. Esempio mettendo giù insalate a cespo penso siano possibili anche 5 raccolti in un anno, dovrebbero avere cicli di circa 40-45 giorni. 

Il problema più grosso è trovare colture che si incastrano tra loro per fare più cicli annui. Ad esempio qua nel veronese, verso la città che ci sono parecchie serre dovrebbero fare pomodoro come coltura principale e un ciclo di insalata con raccolta in tardo autunno, e magari un altro turno sempre di insalata con raccolta a entro marzo. 

Mio papà tanti anni fa aveva serre, quelle basse classiche del veronese e faceva meloni con raccolta a giugno  e seconda coltura zucchine in autunno, altrimenti un singolo ciclo di peperone pomodori o melanzane. 

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