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Occupazione terreno agricolo


Cat power

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Certo, tutto corretto.
Infatti i 5 soggetti o li vendono a Caio, oppure vanno nella cassa con le loro 3 microparticelle, lasciando la rogna agli eredi.
I 5 soggetti stanno cercando di indurre Caio a comprare le microparticelle facendo un sacco di cinema, ben consapevoli che inevitabilmente finirà in quel modo.
Anche Caio però ha interesse che finisca in quel modo.
Quindi anche se nessuno lo ammetterà mai a tutti e 6 conviene sedersi parlare di €, e accordarsi.
Se ciò non avviene tutti ci perdono qualcosa.

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45 minuti fa, Cat power ha scritto:

Facciamo il punto della situazione.. Caio era a conoscenza all acquisto dei 6 Ha che dentro vi erano tre micro particelle con sopra una vecchia casa collabente.. Questi piccoli appezzamenti sono stati rifiutati pure dal sig Rossi, un signore che 18 mesi fa ha comprato dai 5 pensionati un lotto di un paio di ettari di forma regolare, (distante qualche 100m dai 3 mini campetti) con fronte strada. I 5 soggetti da tempo volevano vendere tutta la proprietà.. Un giorno hanno incontrato il sig Rossi che ha comprato "il prosciutto e avanzato l osso". Ora non possono pretendere  da Caio di realizzare gli stessi €/mq del corpo unico sui 3 piccoli appezzamenti. 

Mmm ecco l'inghippo. Però non capisco come mai il prezzo varia tanto da impuntarsi e arrivare alle vie legali. Cioè posso capire che uno tratti però se si parte da un valore x per ettaro quello è. Se il terreno è un bel terreno messo bene e senza complicanze posso anche capire una maggiorazione ma non capisco il deprezzamento se alla fine sono 30 are. Magari la vecchia casa se accatastata è una mezza rogna però...

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La via legale è il modo "elegante" per estorcere soldi a Caio mi sembra molto chiaro. Il vecchio proprietario conduceva le 3 micro particelle non per trarne profitto ma per sollevare i 5 pensionati dalle spese della buona pratica agricola per tenere in ordine i piccoli orti.. Una rogna che a detta di tanti non dovrebbe neanche finire in tribunale per il valore così basso in argomento. I 5 pensionati con il loro silenzio e il non volere ascoltare stanno solo rovinando il futuro della attività agricola a Caio

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3 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

se fanno danni pagano.

A costo di sembrare "fastidioso" ... non è mica detto che debbano pagare sempre.

Dipende dal danno e dal motivo che l'ha generato: supponiamo che il fondo servente abbia seminato l'intera superficie e supponiamo che il fondo dominante debba per forza di cose accedere nel periodo in cui la piantagione è in piena attività ... datosi che il fondo dominante non ha altra possibilità di accesso, se "spiana" una striscia di seminato non può essere chiamato a rifondere il danno ... poi si potrà discutere all'infinito sul fatto che poteva avvertire prima o che l'altro poteva pensarci prima di seminare ... eccetera eccetera ... ma non esiste una soluzione unica e certa

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un buon modo di affrontare le cause civili è quello di mettersi nei panni della controparte e pensare a cosa si farebbe nei loro panni ... le cause non le vince chi ha ragione ma chi ne sa più dell'altro

Modificato da martiz
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2 ore fa, Cat power ha scritto:

La via legale è il modo "elegante" per estorcere soldi a Caio mi sembra molto chiaro. Il vecchio proprietario conduceva le 3 micro particelle non per trarne profitto ma per sollevare i 5 pensionati dalle spese della buona pratica agricola per tenere in ordine i piccoli orti.. Una rogna che a detta di tanti non dovrebbe neanche finire in tribunale per il valore così basso in argomento. I 5 pensionati con il loro silenzio e il non volere ascoltare stanno solo rovinando il futuro della attività agricola a Caio

Ma scusa saltare quelle particelle gli verrebbe a costare così tanto? Fai delle manovre in più non lo metto in dubbio ma alla fine sono sempre 30 are in mezzo a sei ettari. D'accordo sul fatto che sia una grossa scocciatura ma non è che ti impedisce la coltivazione.

1 ora fa, martiz ha scritto:

A costo di sembrare "fastidioso" ... non è mica detto che debbano pagare sempre.

Dipende dal danno e dal motivo che l'ha generato: supponiamo che il fondo servente abbia seminato l'intera superficie e supponiamo che il fondo dominante debba per forza di cose accedere nel periodo in cui la piantagione è in piena attività ... datosi che il fondo dominante non ha altra possibilità di accesso, se "spiana" una striscia di seminato non può essere chiamato a rifondere il danno ... poi si potrà discutere all'infinito sul fatto che poteva avvertire prima o che l'altro poteva pensarci prima di seminare ... eccetera eccetera ... ma non esiste una soluzione unica e certa

Certo che pagano. O la hai per iscritto che nel terreno che hai acquistato c'è la servitù di passaggio per quelle 3 particelle e allora non la devi neanche lavorare oppure lui se vuole passare nel tuo terreno e ti arreca danno , ogni anno che lo fa , se lo fa,  tu perizi il danno e glielo fai pagare. Oppure se il proprietario ( caio )  lo concede  lo vende per tot anni. Ma il fatto che i vecchietti debbano passare non vuole dire nè che ti devono dare quello che gli chiedi tu nè che passano dove vogliono loro e non devono pagare i danni.

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Le cause per le servitù di passaggio hanno arricchito molti avvocati.. Se i 5 pensionati pensano di potere passare con un autotreno (camion+rimorchio) sul seminativo di Caio per caricare il grano trebbiato su 1000mq.. Mi sa che sono già partiti male 

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Alt!
Mi era sfuggito o non si era mai parlato della vecchia casa collabente?
Che poi non sposta il problema, ma ora la storia diventa interessante... c'è ancora? O è stata spianata e trasformata in terreno coltivato?
Cambia niente, per carità, ma ora sono curioso...

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Le cause per le servitù di passaggio hanno arricchito molti avvocati.. Se i 5 pensionati pensano di potere passare con un autotreno (camion+rimorchio) sul seminativo di Caio per caricare il grano trebbiato su 1000mq.. Mi sa che sono già partiti male 
Altri tempi...quelli dei vecchi maestri che piantavano dieci cause al posto di un accordo rapido.
Ed incassavano laute parcelle

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Alla fine, questi 3.000 metri quanto valgono?
A prezzo di terreno agricolo intendo.
Si dimezza quel valore e si fa un'offerta.
Ti va bene? Lì prendi.
Non ti va bene, io il terreno lo coltivo, muoviti tu per impedirmelo.
Prima si devono trovare le particelle, sono segnate ma se non ci sono confini van messi, poi bisogna ottenere il passaggio, se non c'è servitù trascritta bisogna agire per il fondo intercluso, poi ci si trova con 3000 metri di terra da coltivare.
Tutto con la prospettiva di vedersi eccepire un'usucapione e rimetterci anche le mutande.
Bah, mi pare che stiamo a discutere del nulla...

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1 ora fa, Domyx ha scritto:

Alla fine, questi 3.000 metri quanto valgono?
A prezzo di terreno agricolo intendo.
Si dimezza quel valore e si fa un'offerta.
Ti va bene? Lì prendi.
Non ti va bene, io il terreno lo coltivo, muoviti tu per impedirmelo.
Prima si devono trovare le particelle, sono segnate ma se non ci sono confini van messi, poi bisogna ottenere il passaggio, se non c'è servitù trascritta bisogna agire per il fondo intercluso, poi ci si trova con 3000 metri di terra da coltivare.
Tutto con la prospettiva di vedersi eccepire un'usucapione e rimetterci anche le mutande.
Bah, mi pare che stiamo a discutere del nulla...

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Scusami ma non m trovo d'accordo quando dici che Caio possa continuare a lavorare le particelle di cui non è proprietario, anche se queste non hanno un confine definito sul posto.

Caio appena acquistato il terreno doveva, in base alla mappa catastale, individuare i confini del proprio terreno ( e quindi di fatto  individuare dove sono queste particelle ed evitare di coltivarle). In altre parole per coltivare il suo terreno deve prima individuarlo sul posto (non può dire: siccome non ci sono confini definiti nel dubbio coltivo tutto). 

Poi eventualmente saranno i vecchietti ( qualora non dovessero accettare la sua interpretazione della mappa catastale), a rivolgersi ad un tecnico e chiedere ( a loro spese) una nuova riconfinazione. A quel punto potrebbe anche aprirsi una causa anche solo per individuare con esattezza il confine.

Anche il comportamento del vecchio proprietario non è stato corretto. O coltivava il terreno perchè riteneva di averlo usucapito ( e allora doveva far valere l'usucapione) o non poteva coltivare il terreno di un altro ( per quanto piccolo) solo per tenerlo pulito dalle infestanti.

Se un agricoltore ritiene che un terreno confinante incolto possa procurare dei danni, può e deve chiedere al legittimo proprietario di quel terreno di evitare questi danni ( ad esempio obbligandolo a coltivare o anche solo a tenere pulito diserbando o trinciando), ma non può senza dire nulla appropriarsi di quel terreno.

Con un po' di buon senso capisco anche lo stato d'animo di Caio, perchè si ritrova con questo problema e sembra evidente che i vecchietti vogliano approfittarne della situazione, ma purtroppo la proprietà deve essere rispettata e in mancanza di un accordo Caio non può coltivare quei terreni (anche se sono molto piccoli) che non ha acquistato e quindi non sono i suoi.

Se puoi queste piccole particelle sono davvero intercluse, per potervi accedere i tre vecchietti devo fare causa a Caio e chiedere di poter passare sul proprio terreno. Il giudice, in una eventuale causa, prima accerta che effettivamente siano interclusi ( che non ci sia un altro accesso) e poi stabilisce un percorso che sia il più breve possibile e sopratutto che faccia il minor danno a Caio. Stabilito quale sia questo percorso, il giudice emette una sentenza con la quale viene trascritta la servitù di passaggio e lo stesso giudice fissa la somma a titolo di indennizzo che i tre vecchietti devono pagare a Caio. 

 

 

 

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La casa pericolante e disabitata da oltre 50 anni c è ancora.. Caio si è fatto fare un preventivo per rimuoverla.. Tra permesso del comune, geometra, camio, centro ritiro inerti etc siamo intorno ai 13000 euri.. Quindi un minus, un valore negativo. (da un po di tempo non costano più niente le case in centro al paese.. Figuriamoci quelle a 4km dal centro... In mezzo alla valle..) poi in caso di compravendita c è il notaio da pagare.. Salvo diverso accordo spetta all acquirente pagare l atto.. Circa 4000€.. Ci sono circa 17.000 euri da smenare per 3 fazzoletti di terra non irrigui, senza pac, senza fronte strada.. Tra un po pieni di rovi ed erbacce vista l inerzia dimostrata dai proprietari.. Ma di cosa stiamo parlando??? 

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10 ore fa, martiz ha scritto:

con troppe certezze si perdono le cause

Non ho detto che pagano quello che gli dico io ma se fanno un danno nel  campo lo devono risarcire perchè loro ad oggi non hanno nel terreno di caio una servitù di passaggio scritta e di fatto se la vogliono la devono ottenere da un giudice se non gliela concede caio. Del resto stiamo ragionando come coltivatori dotati di buon senso che non vogliono pagare parcelle ad avvocati. Come dice Marco1983 Caio non può coltivare i le particelle incluse come se fossero sue ma non può neanche permettere che i vecchietti passino sul suo per coltivare 1000 metri a testa e senza pure chiedere il permesso. Tutto il discorso nasce proprio dal fatto che i vecchietti vogliono passare come vogliono e non vogliono dare niente e probabilmente fanno leva su questo per battere cassa. Tu come legale sei sicuro di fare ottenere ai vecchietti una servitù di passaggio a gratis ? Solo per il fatto che loro si rivolgano a te quella servitù gratis non lo potà mai essere a meno che tu non mi dica che sei un legale che lavora gratis.

 

6 ore fa, Marco 1983 ha scritto:

Scusami ma non m trovo d'accordo quando dici che Caio possa continuare a lavorare le particelle di cui non è proprietario, anche se queste non hanno un confine definito sul posto.

Caio appena acquistato il terreno doveva, in base alla mappa catastale, individuare i confini del proprio terreno ( e quindi di fatto  individuare dove sono queste particelle ed evitare di coltivarle). In altre parole per coltivare il suo terreno deve prima individuarlo sul posto (non può dire: siccome non ci sono confini definiti nel dubbio coltivo tutto). 

Poi eventualmente saranno i vecchietti ( qualora non dovessero accettare la sua interpretazione della mappa catastale), a rivolgersi ad un tecnico e chiedere ( a loro spese) una nuova riconfinazione. A quel punto potrebbe anche aprirsi una causa anche solo per individuare con esattezza il confine.

Anche il comportamento del vecchio proprietario non è stato corretto. O coltivava il terreno perchè riteneva di averlo usucapito ( e allora doveva far valere l'usucapione) o non poteva coltivare il terreno di un altro ( per quanto piccolo) solo per tenerlo pulito dalle infestanti.

Se un agricoltore ritiene che un terreno confinante incolto possa procurare dei danni, può e deve chiedere al legittimo proprietario di quel terreno di evitare questi danni ( ad esempio obbligandolo a coltivare o anche solo a tenere pulito diserbando o trinciando), ma non può senza dire nulla appropriarsi di quel terreno.

Con un po' di buon senso capisco anche lo stato d'animo di Caio, perchè si ritrova con questo problema e sembra evidente che i vecchietti vogliano approfittarne della situazione, ma purtroppo la proprietà deve essere rispettata e in mancanza di un accordo Caio non può coltivare quei terreni (anche se sono molto piccoli) che non ha acquistato e quindi non sono i suoi.

Se puoi queste piccole particelle sono davvero intercluse, per potervi accedere i tre vecchietti devo fare causa a Caio e chiedere di poter passare sul proprio terreno. Il giudice, in una eventuale causa, prima accerta che effettivamente siano interclusi ( che non ci sia un altro accesso) e poi stabilisce un percorso che sia il più breve possibile e sopratutto che faccia il minor danno a Caio. Stabilito quale sia questo percorso, il giudice emette una sentenza con la quale viene trascritta la servitù di passaggio e lo stesso giudice fissa la somma a titolo di indennizzo che i tre vecchietti devono pagare a Caio.

Si è il ragionamento che farei io stesso se fossi Caio. Lasciavo una porzione di terreno grosso modo di quella estensione e poi cntinuavo a lavorare il mio. Poi se vogliono rogne che mi cerchino. Se fossi stato Caio al limite avrei discusso bene questa cosa con il vecchio proprietario in modo da fare esercitare a lui l'usocapione come giustamente dici tu.

 

1 ora fa, Cat power ha scritto:

La casa pericolante e disabitata da oltre 50 anni c è ancora.. Caio si è fatto fare un preventivo per rimuoverla.. Tra permesso del comune, geometra, camio, centro ritiro inerti etc siamo intorno ai 13000 euri.. Quindi un minus, un valore negativo. (da un po di tempo non costano più niente le case in centro al paese.. Figuriamoci quelle a 4km dal centro... In mezzo alla valle..) poi in caso di compravendita c è il notaio da pagare.. Salvo diverso accordo spetta all acquirente pagare l atto.. Circa 4000€.. Ci sono circa 17.000 euri da smenare per 3 fazzoletti di terra non irrigui, senza pac, senza fronte strada.. Tra un po pieni di rovi ed erbacce vista l inerzia dimostrata dai proprietari.. Ma di cosa stiamo parlando??? 

Ma scusa glielo ha ordinato il dottore di comprare quelle particelle? No. Allora che compri quello che gli è comodo e se glielo vendono. La casa tracollante che se la tengano pure. La vogliono vendere? Ok demoliscono e bonificano a loro spese e dopo Caio , se vuole gli paga la superficie libera rimasta. Se è generoso magari allo stesso prezzo dei sei ettari.

Se sono soldi che vogliono allora o trovano un accordo o si attaccano. Se la casa è accatastata avrebbe anche delle tasse da pagare

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La casa pericolante e disabitata da oltre 50 anni c è ancora.. Caio si è fatto fare un preventivo per rimuoverla.. Tra permesso del comune, geometra, camio, centro ritiro inerti etc siamo intorno ai 13000 euri.. Quindi un minus, un valore negativo. (da un po di tempo non costano più niente le case in centro al paese.. Figuriamoci quelle a 4km dal centro... In mezzo alla valle..) poi in caso di compravendita c è il notaio da pagare.. Salvo diverso accordo spetta all acquirente pagare l atto.. Circa 4000€.. Ci sono circa 17.000 euri da smenare per 3 fazzoletti di terra non irrigui, senza pac, senza fronte strada.. Tra un po pieni di rovi ed erbacce vista l inerzia dimostrata dai proprietari.. Ma di cosa stiamo parlando??? 
È proprio vero che con l'età ci si r...

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Scusami ma non m trovo d'accordo quando dici che Caio possa continuare a lavorare le particelle di cui non è proprietario, anche se queste non hanno un confine definito sul posto.
Caio appena acquistato il terreno doveva, in base alla mappa catastale, individuare i confini del proprio terreno ( e quindi di fatto  individuare dove sono queste particelle ed evitare di coltivarle). In altre parole per coltivare il suo terreno deve prima individuarlo sul posto (non può dire: siccome non ci sono confini definiti nel dubbio coltivo tutto). 
Poi eventualmente saranno i vecchietti ( qualora non dovessero accettare la sua interpretazione della mappa catastale), a rivolgersi ad un tecnico e chiedere ( a loro spese) una nuova riconfinazione. A quel punto potrebbe anche aprirsi una causa anche solo per individuare con esattezza il confine.
Anche il comportamento del vecchio proprietario non è stato corretto. O coltivava il terreno perchè riteneva di averlo usucapito ( e allora doveva far valere l'usucapione) o non poteva coltivare il terreno di un altro ( per quanto piccolo) solo per tenerlo pulito dalle infestanti.
Se un agricoltore ritiene che un terreno confinante incolto possa procurare dei danni, può e deve chiedere al legittimo proprietario di quel terreno di evitare questi danni ( ad esempio obbligandolo a coltivare o anche solo a tenere pulito diserbando o trinciando), ma non può senza dire nulla appropriarsi di quel terreno.
Con un po' di buon senso capisco anche lo stato d'animo di Caio, perchè si ritrova con questo problema e sembra evidente che i vecchietti vogliano approfittarne della situazione, ma purtroppo la proprietà deve essere rispettata e in mancanza di un accordo Caio non può coltivare quei terreni (anche se sono molto piccoli) che non ha acquistato e quindi non sono i suoi.
Se puoi queste piccole particelle sono davvero intercluse, per potervi accedere i tre vecchietti devo fare causa a Caio e chiedere di poter passare sul proprio terreno. Il giudice, in una eventuale causa, prima accerta che effettivamente siano interclusi ( che non ci sia un altro accesso) e poi stabilisce un percorso che sia il più breve possibile e sopratutto che faccia il minor danno a Caio. Stabilito quale sia questo percorso, il giudice emette una sentenza con la quale viene trascritta la servitù di passaggio e lo stesso giudice fissa la somma a titolo di indennizzo che i tre vecchietti devono pagare a Caio. 
 
 
 
Tutto giusto, ma io cercavo di essere pratico.
Le particelle di terreno dicevo di lavorarle come ha fatto il precedente proprietario perché comunque, se lo faceva chi ha venduto senza contestazioni, a naso, ci sono tutti i presupposti per usicapirle: unisci il tuo possesso attuale al precedente e vai assolutamente tranquillo.
Tra l'altro, causa che costa poco perché si ragiona sul valore catastale sia per il contributo all'iscrizione sia per gli onorari dell'avvocato (che devi avere, ovvio).
Se la casa è collabente, la lascerei li, che se la grattino gli attuali proprietari:
bisogna concedere un passaggio? Ci si ragiona.
Malissimo che vada un giro di rete e non ci si avvicina.
Fermo restando che i proprietari sono poi responsabili degli eventuali danni che arreca l'edificio.


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Poi, continuando ad essere pratico, parliamo di particelle sicuramente intercluse, quindi un passaggio glielo si dovrà concedere.
Però lo devono chiedere loro, ed è una cosa lunga.
E costa.
Possibilità di avere il passaggio di urgenza ne vedo poche, se veramente non utilizzano quelle particelle da anni.
Direi zero.
A quel punto il ragionamento su costi e benefici lo devono fare loro, e secondo me o cercano un accordo o lasciano perdere del tutto

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È proprio vero che con l'età ci si r...

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Ma no...io qui ci vedo la mano di figli/nipoti che vogliono lucrare.
Ovviamente ben consigliati dal tecnico del paese...
In queste materie sguazzano esperti e consulenti che non hanno idea di cosa siano, tanto poi i casini se li grattano le persone interessate, mai loro

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Se io fossi Caio eviterei di coltivare le te particelle ma individuerei il confine sul posto (anche in maniera molto approssimata). Un conto è essere accusato di aver male definito il confine, un altro è essere accusato di coltivare il terreno altrui.

Potrebbe tentare la strada dell' usucapione, ma i tempi sono lunghi e costosi e non potendo vantare un possesso di 20 anni credo che la perderebbe, in quanto dovrebbe essere il vecchio proprietario a far valere l' usucapione.

Credo che la soluzione migliore per tutti sia trovare un accordo. Ma allo stesso tempo, quello che dovrebbe spingere il più possibile per l'accordo credo che sia proprio Caio. Alla fine è lui che ha il disagio maggiore dalla presenza di queste piccole particelle.

Se fossi al posto di Caio io lasciare stare la casa ( anche perchè già adesso il sedime della casa non è coltivabile) e cercherei di trovare un accordo sul resto. Nel fare la proposta di acquisto secondo me Caio, non deve solo valutare il valore di queste piccole particelle, ma deve decidere quanto è disposto a spendere per non avere il disagio di lasciarle incolte. In altre parole, dipende anche da quanto fastidio provoca il doverle lasciare incolte. 

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Io sono dell avviso che le case pericolanti e isolate in campagna vanno abbattute e portate via prima che una tegola cada in testa a un cacciatore o un bel giorno te la trovi farcite di gomme usate o eternit.. A parte quello oggi ho visto Caio.. Mi ha detto che non coltivera' più le tre mini particelle.. E che non gli interessano più.. Ne in affitto, ne da acquistare.. 

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51 minuti fa, Cat power ha scritto:

Io sono dell avviso che le case pericolanti e isolate in campagna vanno abbattute e portate via prima che una tegola cada in testa a un cacciatore o un bel giorno te la trovi farcite di gomme usate o eternit.. A parte quello oggi ho visto Caio.. Mi ha detto che non coltivera' più le tre mini particelle.. E che non gli interessano più.. Ne in affitto, ne da acquistare.. 

Mi sembra la soluzione migliore, lasciare marcire le 3 mini parcelle e i loro 5 proprietari, fino allo sfinimento, fin quando non saranno disposti a vendere a un prezzo accomodante per Caio. Nel frattempo ogni anno raccomandata con cui si ricorda di tenere pulito i terreni perché possibile inoculo per insetti dannosi ecc.. e far pagare i danni se danneggiano le colture di Caio per entrare nei propri terreni. Prima o poi arriveranno a più miti consigli e smetteranno di fare i galletti, e se non lo fanno loro lo, faranno gli eredi. E per aggiungere un po di pepe lettera al sindaco per informarlo che c'è un immobile pericolante cui i proprietari non si occupano della sua custodia e rischia di creare un danno alla proprietà di Caio. 

Il tutto non con cattiveria altrimenti si finisce dalla parte del torto, ma spiegando che è la legge che obbliga ad agire cosi. Inoltre ogni anno facendo un offerta molto al di sotto delle loro aspettative, per fargli capire che Caio è disposto a chiudere bonariamente la questione. 

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7 minuti fa, Ambrosius88 ha scritto:

...Il tutto non con cattiveria altrimenti si finisce dalla parte del torto, ma spiegando che è la legge che obbliga ad agire cosi. Inoltre ogni anno facendo un offerta molto al di sotto delle loro aspettative, per fargli capire che Caio è disposto a chiudere bonariamente la questione. 

Ottimo O0, ritorniamo sempre all'aforisma: <<Parla gentilmente e portati un grosso bastone>>

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Il 10/4/2021 Alle 07:52, Cat power ha scritto:

La casa pericolante e disabitata da oltre 50 anni c è ancora.. Caio si è fatto fare un preventivo per rimuoverla.. Tra permesso del comune, geometra, camio, centro ritiro inerti etc siamo intorno ai 13000 euri.. Quindi un minus, un valore negativo. (da un po di tempo non costano più niente le case in centro al paese.. Figuriamoci quelle a 4km dal centro... In mezzo alla valle..) poi in caso di compravendita c è il notaio da pagare.. Salvo diverso accordo spetta all acquirente pagare l atto.. Circa 4000€.. Ci sono circa 17.000 euri da smenare per 3 fazzoletti di terra non irrigui, senza pac, senza fronte strada.. Tra un po pieni di rovi ed erbacce vista l inerzia dimostrata dai proprietari.. Ma di cosa stiamo parlando??? 

Cat immagino che 3 pezzetti in un altro fondo x voi siano due bei marun... Ma qui in collina montagna sono situazioni molto facili... Poderi nel tempo divisi tra eredi che hanno particelle piccole sparse che costa di più il notaio e il passaggio di proprietà che il terreno. Un podere abbandonato vicino a un terreno che lavoro è stato diviso in 14 proprietari..... 

L'unica x me sarebbe proporre un contratto di affitto gratuito agli anziani e se ragionano accettano. 

Cmq io all'inizio pensavo che gli anziani volessero la loro terra x farci tipo l'orto o tenere polli robe così non che volevano rompere i maroni a Caio.... 

Modificato da davide87
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Alcune osservazioni sul concetto di fondo intercluso.

Il fondo intercluso non è costituito per disposizione divina o generato dalla notte dei tempi, ma nasce da qualche accadimento ben preciso.

Infatti può nascere per cause naturali, ovvero frane, alluvioni, terremoti ecc, oppure per volontà dell'ente pubblico, tipo la costruzione di un'autostrada, di una ferrovia, di un aeroporto ecc, oppure per volontà dei proprietari, che hanno costituito le divisioni in epoche passate.

Nel terzo caso, la divisione può nascere da una divisione interna, tipo le spartizioni tra eredi oppure in accordo tra parti diverse.

Chiaro che, nel caso in cui l'interclusione avvenga per causa "esterna", il proprietario del fondo servente non può accollarsi l'onere di una modifica che non ha cercato, per tanto è giusto che ottenga un indennizzo.

Invece, nel caso delle divisioni tra privati, visto che l'accesso dal cielo non è contemplato, il passaggio terrestre è sempre valido e non è risarcibile, in quanto nasce nel medesimo momento in cui sono state effettuate le divisioni, ovvero nel medesimo momento in cui è nata l'interclusione. Di fatto, nell'accordo di divisone è già compreso il passaggio, che lo si abbia trascritto o meno.  Poi succede che i proprietari passano e i ricordi svaniscono e si arriva a rivendicare diritti inesistenti od opporsi a diritti consolidati.

Nel caso specifico sarebbe interessante, oltreché doveroso, stabilire da dove è nata l'interclusione e solo dopo ergersi ad esecutori giustizialisti, imponendo ai tre vecchietti spese per il riconoscimento del passaggio. Difficile che decenni orsono le 5 particelle non avessero accessi, tanto più per la presenza della casa.

Inoltre è interessante notare che l'indennizzo è citato in molti articoli del C.C., ma non nel 1051 ... evidenza che non è scontato.

Ricordo infine che il diritto del fondo intercluso è un diritto autonomo svincolato dall'usucapione, ovvero non si perde non usandolo.

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Martiz mi complimento per l ultima spiegazione.. Chiara e ben documentata.. Se non sono indiscreto che lavoro fai? I precedenti proprietari, (n. 6 soggetti) avevano suddiviso il fondo (terreno agricolo) in 6 parti uguali. Poi avevano creato un frazionamento civile (più che agricolo) della corte (creando un mappale con dentro fabbricati e circa 5m di terra intorno, denominato corte comune) che ha originato 6 pezzetti di terra x fare orto e 6 pezzetti di terra x fare il pagliaio. A questi vanno aggiunti altri 6 pezzettini maceratoio per canapa distanti 400m dalla corte. Il maceratoio non esiste più.. L origine delle micro particelle risale a 100 anni fa e i 5 pensionati sono proprietari di 1/6 del frazionamento fatto un secolo fa. 

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