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Fitosanitari


Az69

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Evita assolutamente il Decis soprattutto adesso. Non esiste un tempo precoce o tardivo, esiste un trattamento e poi il secondo alla presenza dell'insetto, non esiste una pratica preventiva come sui funghi. Dovresti quantomeno avere delle trappole cromotropiche gialle e poi avere in mano i bollettini di difesa perchè la lotta ha senso non solo aziendalmente ma a livello di comprensorio.

Mai fidarsi di un solo prodotto adesso vale la pena di mettere un ovo larvicida e di associare il trattamento della cicalina a quello delle tignole sempre in ambito di lotta guidata ma non con piretroidi e mai con un solo prodotto. Non esiste un prodotto che fa miracoli.

I piretroidi in generale hanno tanti effetti collaterali soprattutto in questo periodi, non sono selettivi e favoriscono gli acari. Durano molto poco come effetto e si degradano rapidamente con luce e calore essendo poi solo abbattenti hanno poco senso su insetti molto mobili e che si nascondono agendo in pratica solo sugli adulti. Nei bollettini di difesa sono menzionati anche i più appropriati prodotti per una difesa più ragionata e meno di pancia. Trovarsi adesso il ragnetto rosso è una cosa irrazionale e antistorica certo può capitare ma andarlo a favorire con trattamenti sbagliati direi che è da fessi... spendere meno per spendere oltre... anche no.

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Scusa CultivarSe' ma mi sono spiegato male, il mio dubbio è cosa intendono quando nelle etichette mettono dei vincoli alle distanze dai corpi idrici per la deriva in relazione all'applicazione tardiva o precoce. 

Nel caso del Decis (mi sembra vi siano 3 versioni x lo scaphoideus.) la distanza di sicurezza cambia molto,  era solo un esempio che i piacerebbe capire

Grazie comunque

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Il 21/6/2021 Alle 21:10, Az69 ha scritto:

Scusa CultivarSe' ma mi sono spiegato male, il mio dubbio è cosa intendono quando nelle etichette mettono dei vincoli alle distanze dai corpi idrici per la deriva in relazione all'applicazione tardiva o precoce. 

Nel caso del Decis (mi sembra vi siano 3 versioni x lo scaphoideus.) la distanza di sicurezza cambia molto,  era solo un esempio che i piacerebbe capire

Grazie comunque

Che corpi idrici hai tu cosi rispondiamo in via generale su una concetto spesso frainteso valido per il Decis cone per tutti i fito.

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2 ore fa, CBO ha scritto:

Che corpi idrici hai tu cosi rispondiamo in via generale su una concetto spesso frainteso valido per il Decis cone per tutti i fito.

Ciao CBO, 

grazie dell'attenzione,

io ho piccolo vigneto che ha su due lati due canali consorziali di bonifica, sono nel Veneto orientale (doc Lison Pramaggiore), la vigna si trova a 8,5 metri dal ciglio dei canali, 10 mt dal livello medio dell.'acqua ( ma mi dicono che ora bisogna guardare il ciglio non il livello medio come una volta... ) 

Appena potrò rifaccio il vigneto più lontano dai canali ma per ora cerco di conviverci.... 

PS Il Decis non è che devo usarlo ma solo che guardando qua e là i vari prodotti ho beccato sta storia dell applicazione precoce e tardiva chei ha incuriosito e volevo capire. 

Tanta passione ma anche tanti dubbi.. 

Grazie e buona serata. 

Ciao

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7 ore fa, Johndin ha scritto:

Se leggi nell'etichetta ti dice la distanza minima da tenere dai corsi d'acqua a seconda che tratti con che dose (minima/massima)in che periodo e con che tipo di apparecchiatura.

Ciao Jonhdin, 

e proprio questo che non capisco, nell'etichetta dicono come periodo Applicazioni Precoci e Applicazioni Tardive.  Ma a che periodo si riferiscono? 

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15 ore fa, Az69 ha scritto:

Ciao CBO, 

grazie dell'attenzione,

io ho piccolo vigneto che ha su due lati due canali consorziali di bonifica, sono nel Veneto orientale (doc Lison Pramaggiore), la vigna si trova a 8,5 metri dal ciglio dei canali, 10 mt dal livello medio dell.'acqua ( ma mi dicono che ora bisogna guardare il ciglio non il livello medio come una volta... ) 

Appena potrò rifaccio il vigneto più lontano dai canali ma per ora cerco di conviverci.... 

PS Il Decis non è che devo usarlo ma solo che guardando qua e là i vari prodotti ho beccato sta storia dell applicazione precoce e tardiva chei ha incuriosito e volevo capire. 

Tanta passione ma anche tanti dubbi.. 

Grazie e buona serata. 

Ciao

Ciao carissimo collega corregionale. 

Premetto che ti ho inserito di default tra gli hobbisti come il sottoscritto. Gli hobbisti si contrappongono ai pro. I primi non leggono le etichette e se le leggono non le applicano, i pro leggono e applicano. 

Tu, come me, non leggi e se leggi non comprendi. E' una condizione diffusa e dobbiamo conviverci.

Venendo al tuo quesito, visto che tu non sei interessato ai canali e alla loro classificazione perche' hai gia' deciso di rifare il vigneto, ti faccio osservare questo piccolo particolare: 

20210624_101421.jpg

C'e' una doppia idicazione, la seconda ben precisa. La prima e' vaga. Cosa significa "comparsa". L'uovo e' gia' una gallina? Non ho dormito stanotte per pensarci. Se tu credi in un ente superiore non dovresti avere dubbi. Il che ci porta a pensare che Bayer strizzi l'occhio a chi crede in qualcosa di superiore. 

1) precoce: trattamento sulle uova (per la vite significa entro la prima decade di maggio in modo approsimativo perche' dipende dalla latitudine e dal meteo, vds 2021)

2) tardiva: trattamento contro gli adulti (vite significa entro la seconda decade max terza decade di giugno. Da noi).

Il Decis e' una piretrina. Come tale e' tutto fuorche' selettiva. Abbatte buoni e cattivi. 

Le piretrine anche se schermate dai coformulati rimangono comunque soggette a condizionamenti di temperatura. La persistenza si misura in termini di irragiamento e tempetatura.

Un po' come lo zolfo ventilato solo che lo zolfo si nutre di certe temperature per attivarsi. 

Tu sei sicuro di non voler sapere nulla sui canali? Non voglio insistere.

Ciao caro. 

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12 minuti fa, CBO ha scritto:

Ciao carissimo collega corregionale. 

Premetto che ti ho inserito di default tra gli hobbisti come il sottoscritto. Gli hobbisti si contrappongono ai pro. I primi non leggono le etichette e se le leggono non le applicano, i pro leggono e applicano. 

Tu, come me, non leggi e se leggi non comprendi. E' una condizione diffusa e dobbiamo conviverci.

Venendo al tuo quesito, visto che tu non sei interessato ai canali e alla loro classificazione perche' hai gia' deciso di rifare il vigneto, ti faccio osservare questo piccolo particolare: 

20210624_101421.jpg

C'e' una doppia idicazione, la seconda ben precisa. La prima e' vaga. Cosa significa "comparsa". L'uovo e' gia' una gallina? Non ho dormito stanotte per pensarci. Se tu credi in un ente superiore non dovresti avere dubbi. Il che ci porta a pensare che Bayer strizzi l'occhio a chi crede in qualcosa di superiore. 

1) precoce: trattamento sulle uova (per la vite significa entro la prima decade di maggio in modo approsimativo perche' dipende dalla latitudine e dal meteo, vds 2021)

2) tardiva: trattamento contro gli adulti (vite significa entro la seconda decade max terza decade di giugno. Da noi).

Il Decis e' una piretrina. Come tale e' tutto fuorche' selettiva. Abbatte buoni e cattivi. 

Le piretrine anche se schermate dai coformulati rimangono comunque soggette a condizionamenti di temperatura. La persistenza si misura in termini di irragiamento e tempetatura.

Un po' come lo zolfo ventilato solo che lo zolfo si nutre di certe temperature per attivarsi. 

Tu sei sicuro di non voler sapere nulla sui canali? Non voglio insistere.

Ciao caro. 

Ti ringrazio CBO, 

Sei stato chiarissimo mi spiace solo che ti ho fatto star sveglio la scorsa notte....

Per i canali se hai tempo sarei felice di aver qualsiasi info che mi possa aiutare a non fare errori. 

Ti ringrazio molto ciao. 

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18 ore fa, Az69 ha scritto:

Ti ringrazio CBO, 

Sei stato chiarissimo mi spiace solo che ti ho fatto star sveglio la scorsa notte....

Per i canali se hai tempo sarei felice di aver qualsiasi info che mi possa aiutare a non fare errori. 

Ti ringrazio molto ciao. 

Ciao caro. 

Ti rispondo entro 48 ore. Promesso. 

Sui canali e sul rispetto c'e' piu' di un fraintendimento. 

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CBO attendo tue notizie quando puoi. Ciao

 

Il 25/6/2021 Alle 08:10, CBO ha scritto:

Ciao caro. 

Ti rispondo entro 48 ore. Promesso. 

Sui canali e sul rispetto c'e' piu' di un fraintendimento. 

Il 25/6/2021 Alle 10:20, Az69 ha scritto:

Grazie CBO, gentilissimo. 

 

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Il 3/7/2021 Alle 08:47, Az69 ha scritto:

CBO attendo tue notizie quando puoi. Ciao

 

 

Ciao caro. Ero sicuro di averti risposto. Scusasse il ritardo.

Iniziamo da una questione semplice che avevi posto: da dove si misurano le distanze 

20210703_094506.jpg

E adesso la questione piu' importante in cui spesso si incorre in errore: che cosa si intende per corpo idrico di superficie rilevante per la direttiva ambientale del 2000 a cui si rifanno le etichette.

Per noi Veneti e' molto molto semplice. 

https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/direttiva-2000-60-ce/acque-interne-superficiali#Edentif_Corpi_Idrici

Si apre il link di geolocalizzazione alla voce "identificazione corpi idrici" si spunta "grafo idrografica" e ci si geolocalizza. 

http://geomap.arpa.veneto.it/maps/89/view

Banale ma in pochi sanno che esiste e quindi spesso si qualifica il proprio canale in base a quello che si sente al baretto. Ho voluto risvegliare il tuo interesse proprio per questo. 

Di primo impatto e' evidente che dalla direttiva mancano completamente le cd. canalette (eppure tutto si puo' dire ma che la canaletta non sia un corpo idrico di superficie proprio no, eppure e' cosi') ma mancano anche tantissimi banali canali di scorrimento funzionali alla nostra attivita' o di semplice scolo meteoritico che a rigor di logica hanno un percolamento in falda per staticita' oppure scaricano direttamente su corpi idrici cartografati e quindi sensibili per la direttiva.

Spero sia utile.

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8 ore fa, CBO ha scritto:

Ciao caro. Ero sicuro di averti risposto. Scusasse il ritardo.

Iniziamo da una questione semplice che avevi posto: da dove si misurano le distanze 

20210703_094506.jpg

E adesso la questione piu' importante in cui spesso si incorre in errore: che cosa si intende per corpo idrico di superficie rilevante per la direttiva ambientale del 2000 a cui si rifanno le etichette.

Per noi Veneti e' molto molto semplice. 

https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/acqua/direttiva-2000-60-ce/acque-interne-superficiali#Edentif_Corpi_Idrici

Si apre il link di geolocalizzazione alla voce "identificazione corpi idrici" si spunta "grafo idrografica" e ci si geolocalizza. 

http://geomap.arpa.veneto.it/maps/89/view

Banale ma in pochi sanno che esiste e quindi spesso si qualifica il proprio canale in base a quello che si sente al baretto. Ho voluto risvegliare il tuo interesse proprio per questo. 

Di primo impatto e' evidente che dalla direttiva mancano completamente le cd. canalette (eppure tutto si puo' dire ma che la canaletta non sia un corpo idrico di superficie proprio no, eppure e' cosi') ma mancano anche tantissimi banali canali di scorrimento funzionali alla nostra attivita' o di semplice scolo meteoritico che a rigor di logica hanno un percolamento in falda per staticita' oppure scaricano direttamente su corpi idrici cartografati e quindi sensibili per la direttiva.

Spero sia utile.

Siamo sicuri che sia il modo giusto? Se mi fanno un controllo posso contestargli un corpo idrico dicendo che non è presente in questa mappa?

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15 ore fa, EnricoTr ha scritto:

Siamo sicuri che sia il modo giusto? Se mi fanno un controllo posso contestargli un corpo idrico dicendo che non è presente in questa mappa?

E' una cartografia disponibile anche presso i comuni o l'ente consortile. Nel dubbio (io sono il primo a dubitare di me stesso. E non ho problemi a dirti che gia' una volta un collega che abita a 30 km da me mi ha corretto su un aspetto amministrativo di distanze dal confine e, dopo verifica, ho scoprerto che non ero sufficientemente aggiornato) si va si chiede si verifica e si agisce di conseguenza.

Io riporto la mia esperienza perche' venendo dalla collina ho scoperto tardi l'esistenza delle canalette e nella mia ignoranza avevo dato per scontato che rilevassero ai fini delle distanze e, quindi, mi sono informato non una ma piu' volte perche' mi sembrava impossibile che una canaletta parallela ad un filare che spesso da noi corre a 1/1.5 metri dal bordo non rilevi. Eppure e' cosi'. O chi mi ha risposto mi ha preso in giro (non lo posso escludere) oppure deve essere cosi'.

Il mio mentore nel 2016 ha voluto piantare a tutti i costi poco meno di 5 ettari di chardonnay sul sasso, non proprio tutto sasso a dire il vero. C'e' una fascia che sembra materiale di riporto. 

Personalmente non lo avrei fatto. Li vicino c'e' una cava e si sa che anche i cavatori sono una razza che ama fare le cose di notte quando gli altri dormono specie quando la proprieta' e' completamente disinteressata. 

Non contento di aver minimizzato le tare vista la regolarita' del lotto mi ha fatto piantare (non risulta dal disegno inserito nella sceda della piantumatrice) un filare perpendicolare ai filari a 50 cm da un canale di scolo che separa il terreno da una strada pubblica.

A mio modesto parere e' fuori norma e come ho scritto non l'ho inserito nel progettino di piantumazione perche' riconoscente come un figlio ad un babbo si ma non fesso.

Di fatto ci sono pattuglie che stazionano con l'autovelox proprio nel rientro di una delle due entrate al vigneto.

Non si sono accorti che c'e' un filare a 0,8/1 metri dalla strada in un comune che ha un r.p.r. che fissa una distanza minima per i nuovi impianti di 7/10 metri da strade pubbliche? Evidentemente no o piu' probabilmente non vogliono vedere.

Comunque c'e' anche un canale di scolo. Il terzista che lo segue bestemmia per 70/80 metri (lunghezza filare perche' deve manovrare di fino per non entrare dal vicino che e' uno attento ai confini.

Siamo in un paese in cui non si puo' essere certi di nulla.

Non e' l'ignoranza della legge che limita ma la sua applicazione discrezionale.  

 

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Condivido tutto,  

purtroppo i mie due canali ci sono nella mappa e per non saper ne leggere ne scrivere  per il futuro vigneto mi terrò oltre i 7 mt e poi ugelli anti deriva, trattamenti verso l'interno e attenzione attenzione e attenzione alle etichette... . 

Se a qualcuno può interessare ho visto sul sito del Veneto che, per chi come me ha atomizzatori un po' datati,  ti danno la possibilita di modificarli con delle paratie per la chiusura del flusso d'aria sui due lati questo per avere un ulteriore percentuale di riduzione delle distanze dai corpi idrici.

Se qualcuno ha altre notizie sarei ben lieto di riceverle. 

Grazie 

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Condivido tutto,  
purtroppo i mie due canali ci sono nella mappa e per non saper ne leggere ne scrivere  per il futuro vigneto mi terrò oltre i 7 mt e poi ugelli anti deriva, trattamenti verso l'interno e attenzione attenzione e attenzione alle etichette... . 
Se a qualcuno può interessare ho visto sul sito del Veneto che, per chi come me ha atomizzatori un po' datati,  ti danno la possibilita di modificarli con delle paratie per la chiusura del flusso d'aria sui due lati questo per avere un ulteriore percentuale di riduzione delle distanze dai corpi idrici.
Se qualcuno ha altre notizie sarei ben lieto di riceverle. 
Grazie 
Sempre in Veneto, che distanza bisogna tenere dalle abitazioni con l' atomizzatore?
O sono regolamenti comunali?

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk

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Il 6/7/2021 Alle 12:35, Edo ha scritto:

Sempre in Veneto, che distanza bisogna tenere dalle abitazioni con l' atomizzatore?
O sono regolamenti comunali?

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
 

Nella docg non puo' trattare entro i 5 metri da abitazioni o pertinenze. Diversamente anche a ridosso di aree sensibili con un recupero potrei scendere sotto i 5 metri.

Valgono i regolamenti di polizia rurale comunali. 

Ove assenti regione e quindi pan. 

Modificato da CBO
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Nella docg non puo' trattare entro i 5 metri da abitazioni o pertinenze. Diversamente anche a ridosso di aree sensibili con un recupero potrei scendere sotto i 5 metri.
Valgono i regolamenti di polizia rurale comunali. 
Ove assenti regione e quindi pan. 
Mi informo in comune allora.
Grazie

Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk

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