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Rendiamoci conto della realtà


Frio87

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però non dimentichiamoci che la colpa è anche di noi agricoltori!!! a volte abbiamo paura dei nostri dipendenti (asoociaz.) se ti espellono non succde niente, io sono stato espulso da Coldiretti e sono ancora vivo!!!!!! poi a volte ci basta prendere di più del nostro vicino e siamo già contenti!!!

cambiare associazione hai ragione Ricki, te lo chiesto ma non dapperttutto è facile, da noi adesso abbiamo confagricoltura che è meglio delle altre, per adesso! però ti dico questo agricoltori che hanno cambiato da coldiretti a confagricoltura nobn si sarebbero aspettati così una differenza: 1) tessera costa la metà 2) maggior rispetto x i soci 3) dialogo molto diretto con i dirigenti ecc. ecc.

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Giustissimo..è difficile camiare anche per quegli agricoltori + giovani..(conosco vari casi), cmq c'è da dire anche che coldiretti è "un ente" finanziato in parte dallo stato! e non come le altre che si auto finanziano.

 

Cmq GTA, hai un programma per questa manifestazione di Faenza e Modena?

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giovedì 17 ore 10 nel parcheggio centro commerciale le maioliche a Faenza, adiacente al casello autostradale. alle ore 11 intervento dei presidenti nazionali di CIA, CONFAGRICOLTURA, COPAGRI e poi si dovrebbe continuare con il presidio continuo fino al 30. modena sempre vicino al casello autostradale alle 15 intervento dei presidenti nazionali e dopo presidio continuo anche loro fino al 30.

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secondo me bisogna comunque dire che:

le associazioni,buone o cattive che siano dovrebbero tutelare il lato "burocratico",cioè il confronto con lo stato (oppure l'UE),e qui invece mi sembra che ci sguazzano,più pratiche da fare uguale più lavoro......

invece il proiblema economico inteso come vendita dei prodotti agricoli non dovrebbe fare parte delle responsabilità sindacali.

quindi,più che uscire da un associazione per entrare in un altra,ormai io vedrei di più il passaggio successivo:

buttare fuori dai consigli di amministrazione delle cooperative i vari sindacalisti(di tutti i colori) e metterci gente con i ........... quadri!

ho appena letto che le varie cooperative delle mele trentine e altoatesine si sono associate per fare promozione in russia,questo è un esempio di come dovremmo fare.

io non credo che ad esempio confindustria si dia da fare per fare il prezzo dei prodotti dei propri associati,perchè mai dovrebbero farlo i nostri sindacati?

siamo o non siamo imprenditori? e allora fuori la paglia dal c.....e guai a regalare la NOSTRA roba!!

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daccordissimo con te ricky! infatti se vedi la protesta organizzata nn riguarda la situazione dei prezzi, bensì il mancato finanziamento del fondo di solidarietà nazionale che in un anno così pesante sarebbero spese in + per le aziende gia in carenza di ossigeno.

OTTIMO!TOGLIAMO I SINDACATI DALLE COOP! E per fortuna che il movimento di codiretti è stato bloccato da fedagri!!

eh, gli altotesini hanno sempre avuto una marcia in +..il nostro prof di cooperazione ci parlò spesso dell'esempio di mezzo corona...nn so se qualcuno lo conosca..

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Cmq..ricordo a tutti che domani INIZIA IL SIT IN nel centro commerciale le maioliche a Faenza (RA), congiunti con Modena fino al 30 di settembre per poter riavere il nostro fondo di solidarietà!

Per l'occasione parteciperanno le massime cariche delle associazioni di Confagricoltura, CIA, e Copagri.

 

Ovviamente siete tutti invitati a partecipare per far si che la nostra voce venga sentita e le nostre richieste accolte. (mi riferisco in particolar modo agli agricoltori tesserati in una associazione che aveva garantito fin dal principio il finanziamento del fondo e che nonostante tutto decidone di non aderire ad una manifestazione tanto importante e delicata)

 

PARTECIPATE!!!

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Sciopero del latte

 

Latte, sciopero dei produttori - cronaca -Tgcom - pagina 1

Francia: Comincia lo sciopero del latte, l'Italia segue a ruota - Newsfood.com

 

http://www.aplpianurapadana.it/folder_site/rassegnaYCRMxPc/56.pdf

 

E' bello vedere come gli allevatori europei stiano convergendo verso un unico punto, interessante che sia sorto l'european milk board europeanmilkboard.eu con lo scopo di coordinare le "operazioni" a livello europeo.

 

Il Resto Del Carlino - Ravenna - La protesta dei cinquecento trattori

 

Inutile dire che coldiretti ne rimane fuori, questo porterà ad un maggiore calo dei consensi nei suoi confronti.

Un plauso a copagri

Modificato da Gianpi
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Son appena tornato da Bologna, e metre scorrevo l'autostrada sia verso rimini che verso bologna ho ritrovato con grande piacere bandiere, cartelli attaccati su trattori, pali, impianti delle 3 associazioni (copagri, confagricoltura e CIA).è bello vedere questa unità in un momento cosi difficile!

Speriamo servi a qualcosa!

Bella anche l'iniziativa degli allevatori tra Francia Italia e altri..Questa è una azione forte!

Ed è quella che dovremo fare anche nella frutticoltura!!

attendiamo cmq il no del governo per il FSN e poi adremo a ROMA!

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Faccio il punto della situazione riferendomi alle mie esperienze (vedi crisi delle pesche).

Siamo in un sistema dove dobbiamo produrre qualità perchè con la quantità nn saremo competitivi.

-La qualità è stata prodotta (e per qualità intendo:

certificazioni ISO 9001,

certificazioni etica,

BRC,

regolamenti UE,

regolamenti delle GDO

ecc..............

ma anche miglioramento delle qualitàorganolettiche del prodotto anche se le pesche che fanno schifo ci sono ancora sul mercato, ma le varietà sono migliorate notevolmente!),

-la filiera nn può essere lunga (guardate: agricoltore-cooperativa-GDO-consumatore). + corta di così come dobbiamo fare?(nn so voi, ma 2000q.li di pesche le vendete voi sulla strada).

MA LE PESCHE QUEST'ANNO VERRANNO LIQUIDATE A 20cent!!!! (e nn è vero che i costi di produzione sono di 40cent (se lavoro a gratis si che lo sono!)

Cmq. perchè!?

 

-Perchè il mercato nn è regolamentato..nn dico che sono contro alla globalizzazione, ma la liberalizzazione totale ci penalizza troppo!

- perchè purtroppo è vero.. abbiam pesanti problemi di organizzazione, sistemi macchinosi e lenti, e situazioni sindacali nn proprio delle migliori.

-politica...direi assente.

NN VOGLIAMO DEI CONTRIBUTI e nemmeno delle DOGANE, ma visto che abbiamo rispettato le richieste della UE sarebbe doveroso che ci garantisse un reddito attraverso:

-strutture per la gestione della crisi

- munima regolazione del mercato (es. i saldi nei negozi di vestiti ci sono in periodi stabiliti: perchè nella GDO la frutta è rigorosamente in saldo e i costi di questo scaricati sui produttori?MISERIA BOIA! è tutto allo sbaraglio allora!).

- valorizzare questo prodotto (di interventi dello stato a riguardo ne ho visti pochi).

- rispettare almeno il FNZ!

 

ps: LA CRISI DELLE PESCHE, DEL LATTE, DEI CEREALI NN C'è SOLO QUI, MA ANCHE IN FRANCIA, SPAGNA GERMANIA!! nn siate miopi e ottusi.la questione va oltre i nostri confini nazionali.

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Faccio il punto della situazione riferendomi alle mie esperienze (vedi crisi delle pesche).

Siamo in un sistema dove dobbiamo produrre qualità perchè con la quantità nn saremo competitivi.

-La qualità è stata prodotta (e per qualità intendo:

certificazioni ISO 9001,

certificazioni etica,

BRC,

regolamenti UE,

regolamenti delle GDO

ecc..............

ma anche miglioramento delle qualitàorganolettiche del prodotto anche se le pesche che fanno schifo ci sono ancora sul mercato, ma le varietà sono migliorate notevolmente!),

-la filiera nn può essere lunga (guardate: agricoltore-cooperativa-GDO-consumatore). + corta di così come dobbiamo fare?(nn so voi, ma 2000q.li di pesche le vendete voi sulla strada).

MA LE PESCHE QUEST'ANNO VERRANNO LIQUIDATE A 20cent!!!! (e nn è vero che i costi di produzione sono di 40cent (se lavoro a gratis si che lo sono!)

Cmq. perchè!?

 

-Perchè il mercato nn è regolamentato..nn dico che sono contro alla globalizzazione, ma la liberalizzazione totale ci penalizza troppo!

- perchè purtroppo è vero.. abbiam pesanti problemi di organizzazione, sistemi macchinosi e lenti, e situazioni sindacali nn proprio delle migliori.

-politica...direi assente.

NN VOGLIAMO DEI CONTRIBUTI e nemmeno delle DOGANE, ma visto che abbiamo rispettato le richieste della UE sarebbe doveroso che ci garantisse un reddito attraverso:

-strutture per la gestione della crisi

- munima regolazione del mercato (es. i saldi nei negozi di vestiti ci sono in periodi stabiliti: perchè nella GDO la frutta è rigorosamente in saldo e i costi di questo scaricati sui produttori?MISERIA BOIA! è tutto allo sbaraglio allora!).

- valorizzare questo prodotto (di interventi dello stato a riguardo ne ho visti pochi).

- rispettare almeno il FNZ!

 

ps: LA CRISI DELLE PESCHE, DEL LATTE, DEI CEREALI NN C'è SOLO QUI, MA ANCHE IN FRANCIA, SPAGNA GERMANIA!! nn siate miopi e ottusi.la questione va oltre i nostri confini nazionali.

 

Quoto al 100%.

 

Purtroppo noi agricoltori siamo sempre considerati l'ultima scoreggia del diavolo...

 

ma se lasciassimo che la gente si cibasse di intimo firmato e telefonini supermegafigosi, e per un anno intero facessimo noi sciopero, lasciando tutto a setaside volontario, vuoi vedere che la gente se non vuol fare le ragnatele al culo, metterebbe giudizio e indirizzerebbe i consumi verso l'agroalimentare.

 

 

Lo so che ho appena scritto una boiata immensa, è che lo sciopero delle produzioni agricole è una pura utopia, ma finchè vedo gente che mangia cipolla per comprarsi l'iPhone, o che fa le rate per andare in ferie, mi girano un bel po' le scatole!

 

E la gente comune comunque non immagina che se trova le pesche sui banchi a 2,59 noi abbiamo preso 25 centesimi, per cui agli occhi del popolino siamo noi gli affamatori, PORKAPUPAZZA!!!

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mah, in effetti nn sarebbe una cattiva idea..sarebbe bello metterci con i nostri carri a buttar per le autostrade nostre pesche!!questa si che sarebbe una protesta.....

si vede che quelli del latte hanno maroni un po + quadrati...nn so..

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clip_image002.jpg

 

In occasione del MACFRUT (Cesena) il G.T.A vi invita a partecipare alla seguente conferenza stampa, solo essendo numerosi possiamo essere credibili!

 

Fe.N.A.T - IL MOVIMENTO UNITARIO DEGLI AGRICOLTORI DIVENTA UNA REALTA'

08/10/2009 12:00 SALA AGRICOLTURA

promossa da: Fe.N.A.T. – Federazione Nazionale Agricoltori Trasversali

 

Ore 12.00

 

APERTURA LAVORI

Michele Umana

Coordinamento produttori agricoli siciliani

Giorgio Fidenato

Agricoltori Federati - Friuli V.G

Duilio Campagnolo

Pres. Futuragra

Silvano dalla libera

Vicepres. Futuragra - Friuli V.G.

Stefano Gianmatteo

Pres. A.S.P.AL - Roma

Calvani Danilo

C.R.A - Latina

Pesciarca Mario

C.R.A - Latina

Fabiano Mazzotti

Pres. G.T.A

Sauro Zoffoli

Vicepres. G.T.A

Paolo Rubino

Tavolo Verde Puglia

Franco Parisi

Pres. Ortay Coop. Agricola

Gabriele Squaiella

A.L.A - Assoc.liberi Agricoltori Macerata

 

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  • 3 settimane dopo...

ecco delle proteste sensate..

APCOM- Francia/ Protesta agricoltori: strade invase da letame a Tolosa

Francia, agricoltori in protesta:  trattori sugli Champs-Elysées - Il Sole 24 ORE

Proteste in Francia degli agricoltori - Sciopero : notizie, mondo | euronews

 

mentre invece il nostro caro marini..pensa alle solite cose...

Per gli alimenti "made in Italy" disposti a pagare di più - economia - Repubblica.it

 

MA ALLORA!

PER FARE UNA PROTESTA COME SI DEVE DOBBIAM CHIEDERE AIUTO AI FRANCESI!!!??SIAM PROPRIO DEI PATACCONI

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Penso che non ci si può aspettare aiuto da chi dice che stalle sotto i 500 bovini non hanno motivo di esistere.

Repubblica dice che > Per gli alimenti "made in Italy" disposti a pagare di più

e questa affermazione un po mi preoccupa. Non so se qualcuno l'ha notato, ma da quando ci sono prodotti Cinesi in giro, diversi prodotti occidentali hanno subito un calo di prezzo, questo fatto più di una volta mi ha fatto pensare che il commercio mette il prezzo che il consumatore medio è disposto a pagare, in questo modo ha danneggiato chi lo produce e chi lo compra.

Io penso che sia sbagliato concentrarsi a convincere il consumatore a pagare il prodotto certificato, il doppio, in questo modo facciamo gli interessi del commercio perché la politica attuale non va a controllare se il produttore ha avuto il giusto ricompenso, ma la politica si limita solo a dare qualche contributo che per ottenerlo devi stare appresso le scartoffie e i sindacati.

Secondo me la protesta va diretta sui controlli, non in senso repressivo, ma per riequilibrare i vari passaggi.

Ci devono essere delle certezze.

Quando si produce una cosa, ci deve essere la certezza che quella cosa avrà un prezzo alla produzione, e un prezzo al consumatore.

Basta con le campagne di ribasso che gli ipermercati praticano per attirare clientela.

Una cosa che vale 10 deve essere pagata 10,

e non andare in giro per il mondo a vedere se qualcuno te la da a 5

e il prezzo della salute?

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è la stessa cosa x i vini: quest'anno in valpolicella pagano 100 euro il q.le l'uva raccolta in plateaux per fare l'amarone e poi come sempre le bocce le vendono a partire da 35-40 euro il litro. quanto durerà ancora?

In compenso il bardolino già da qalche anno sta pagando lo scotto di questa situazione.. bottiglie a prezzi alti se ne vendono sempre meno e l'uva di conseguenza ogni anno è sempre più in basso per via di prezzi. Attualmente non si va oltre i 25 euro/ quintale.

I commericanti purtroppo ci mangiano troppo ed il mercato è sempre più in crisi. Sono pienamente d'accordo coi Francesi che fanno sciopero!

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è la stessa cosa x i vini: quest'anno in valpolicella pagano 100 euro il q.le l'uva raccolta in plateaux per fare l'amarone

 

 

Sempre se li prendi......100 euro al q....parlano addirittura di 85........le cantine private tirano il collo........qui in vallata chi non ha abbassato i prezzi non sta lavorando,o lavora poco.................sono costretti ad abbassare i prezzi,altrimenti gli resta il vino sul groppone.......la gente non ha più soldi,per spendere 40 e passa euro per una bottiglia di amarone............

Nessuno lo vuol capire ma....."schei no ghe ne più!!!!!!!!"

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ma si poi la coldiretti è un organizzazzione ridicola quando mi arriva il giornaletto mensile mi sembra un' associazione di agricoltori del tempo libero, mai una volta che organizzino una protesta anzi s dissociano dalle altre associazioni di categoria

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ma si poi la coldiretti è un organizzazzione ridicola quando mi arriva il giornaletto mensile mi sembra un' associazione di agricoltori del tempo libero, mai una volta che organizzino una protesta anzi s dissociano dalle altre associazioni di categoria

 

jijijij....nn sarebbe ora di cambiare sindacato?

cmq..quell'indagine di coldiretti è tutta da verificare..una cosa è dire che il consumatore pagherebbe il 30% in +, un'altra è che lo faccia!!non sono quanto possa essere un'indagine di mercato attendibile..

 

Difendere il made in italy..allora..

rendiamoci conto che: importiamo il 90% della soia che usiamo (tra cui OGM),

il 50% del grano, + tutta una sfilza di prodotti di cui non siamo autosufficienti..

per cui in senso strenno, il mady in italiy nn sarebbe proprio possibile..

se poi ci vogliamo limitare ai prodotti di nicchia..questa è un'altra cosa.. sicuramente ci vogliono questi prodotti, sono importanti per la loro funzione con il territorio, ma non possiamo risolvere i nostri problemi con questi prodotti!QUESTO ASSOLUTAMENTE NO!

Insomma..di tutta la frutta che produciamo solo una piccola parte potrà essere venduta come prodotti di nicchia..il resto fa parte del mercato europeo (e mondiale).

Ci troviamo purtroppo in una situazione difficilissima; parlando con un commerciale di un'importante gruppo cesenate, mi disse: "noi?non abbiamo nemmeno la punta della lama del coltello!"..rendetevi conto della situazione.

i grossi della GDO in italia sono 5 (coop,conad,esselunga, carrefour, auchan), e sono questi 5 strozzini che a mio avviso fanno anche bene ad approfittarsene di un che non è in grado di opporsi. chi non lo farebbe?

allora, se nn abbiam una politica che ci tuteli, nn sarebbe ora di muoversi per organizzarci in un sistema + forte e stabile?

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