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Flavescenza dorata


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Salve a tutti,

 

vigneto di poco più di un anno, Chardonnay 130, stamane vado a tagliare l'erba e noto questa (e altre) barbatelle.. si tratta di flavescenza dorata secondo voi? Le foglie di una femminella presentano i bordi ripiegati, ma non ho visto pustole nerastre sul tralcio..

Possibile che si siano già ammalate?IMG_20210814_150024.jpgIMG_20210814_150002.jpgIMG_20210814_150032.jpg

 

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Il 14/8/2021 Alle 18:40, Same Rubin 200 ha scritto:

 

Salve a tutti,

 

vigneto di poco più di un anno, Chardonnay 130, stamane vado a tagliare l'erba e noto questa (e altre) barbatelle.. si tratta di flavescenza dorata secondo voi? Le foglie di una femminella presentano i bordi ripiegati, ma non ho visto pustole nerastre sul tralcio..

Possibile che si siano già ammalate?IMG_20210814_150024.jpgIMG_20210814_150002.jpgIMG_20210814_150032.jpg

 

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Mi par più un attacco di cicalina. Il germoglio sembra stia agostando piuttosto che rimanere di quel verde tipico della flavescenza. 

Comunque, sebbene di poco più di un anno, sarebbe possibile che abbia la flavescenza.

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Mi par più un attacco di cicalina. Il germoglio sembra stia agostando piuttosto che rimanere di quel verde tipico della flavescenza. 
Comunque, sebbene di poco più di un anno, sarebbe possibile che abbia la flavescenza.
Ti ringrazio per la risposta Alefriuli.
Per dovere di cronaca preciso che il vigneto si trova abbastanza distante dai vigneti confinanti (è separato da un muro a secco alto 3 metri da un lato, e da una capezzagna di 3 dall'altro), mentre sugli altri due lati confina con una strada di accesso e con un terreno incolto tenuto a prato. Questa stagione, così come la precedente, sono stati fatti due trattamenti contro il vettore della flavescenza dorata (Epik SL il primo, Trebon il secondo).

Se fosse cicalina come dici tu, non dovrebbero comparire quei puntini nerastri sul tralcio? Il tralcio lignificherebbe normalmente in autunno/inverno anziché rimanere verde e irregolare come accade per la flavescenza?
Cos'altro posso controllare per capire meglio di che si tratta?

Grazie!

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2 ore fa, Same Rubin 200 ha scritto:

Ti ringrazio per la risposta Alefriuli.
Per dovere di cronaca preciso che il vigneto si trova abbastanza distante dai vigneti confinanti (è separato da un muro a secco alto 3 metri da un lato, e da una capezzagna di 3 dall'altro), mentre sugli altri due lati confina con una strada di accesso e con un terreno incolto tenuto a prato. Questa stagione, così come la precedente, sono stati fatti due trattamenti contro il vettore della flavescenza dorata (Epik SL il primo, Trebon il secondo).

Se fosse cicalina come dici tu, non dovrebbero comparire quei puntini nerastri sul tralcio? Il tralcio lignificherebbe normalmente in autunno/inverno anziché rimanere verde e irregolare come accade per la flavescenza?
Cos'altro posso controllare per capire meglio di che si tratta?

Grazie!

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Prime 2 fotine (stesso tralcio?) sintomi da arricciamento, virus frequente sullo chardonnay (provenienza vivaio = chiamare rivenditore). Sulla 3* non distinguo le basali.

Se prendi in mano questa foglia

20210816_071911.jpg

e la stringi devi sentire il rumore tipico della carta come per l'fd o il legno nero. Se non e' elastica e' virosata = estirpo. Specie in un vigneto cosi' giovane. Come tutti i virus si diffonde mediante vettore (non da forbici ma da cocciniglia, in particolare la ficus ma non si escludono le altre).

Se fosse fd matura piu' che i puntini te ne accorgeresti dal colore del tralcio che vira verso un bluastro in controluce. Se ne trovo sul mio prima della vendemmia faccio una fotina. Anche i puntini sono un sintomo ma a quel punto il trancio ha gia' virato di colore ed e' un tralcio che diventa molle. Infatti non riesce ad agastore. Nell' arricciamento invece il tralcio lignifica e sul tuo vedo gia' che ci sono aree che stanno passando dall'erbaceo al legno.

Se avessi frutto con l'fd o legno nero hai una caduta del fiore o del frutto con un finto anticipo di maturazione. L'acino infatti non e' piu' nutrito dalla mamma e come imput entra in invaiatura ma se lo assaggi senti uno sfasamento neutro. Manca completamente di acidita' e la parte zuccherina non e' cosi' predominante.

Nell'arricciamento invece il frutto risulta piu' diradato (difficilmente vedi il raspo completamente dissecato) e raggiunge la maturazione che puo' essere piu' o meno equilibrata in base al momento fenologico in cui si manifestano i sintomi.

Sintomi: la fd rispetto al legno nero si manifesta fin dal germogliamento. Il legno nero dalla fioritura.

Ergo da inizio giugno in poi possiamo distinguere la patologia solo con esame in laboratoria. Se invece abbiamo sintomi a maggio e' molto probabile che sia fd. Molto probabile ma non certo.

L'arricciamento invece si esprime da invaiatura ben avviata: fine giugno inizio luglio. E ripeto il raspo difficilmente disseca completamente. 

In tutti i 3 i casi consiglio l'estirpo. A maggior ragione in caso di vigneto ex novo. 

Chiama il rivenditore o il tuo tecnico.

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2 minuti fa, CBO ha scritto:

Prime 2 fotine (stesso tralcio?) sintomi da arricciamento, virus frequente sullo chardonnay (provenienza vivaio = chiamare rivenditore). Sulla 3* non distinguo le basali.

Se prendi in mano questa foglia

20210816_071911.jpg

e la stringi devi sentire il rumore tipico della carta come per l'fd o il legno nero. Se non e' elastica e' virosata = estirpo. Specie in un vigneto cosi' giovane. Come tutti i virus si diffonde mediante vettore (non da forbici ma da cocciniglia, in particolare la ficus ma non si escludono le altre).

Se fosse fd matura piu' che i puntini te ne accorgeresti dal colore del tralcio che vira verso un bluastro in controluce. Se ne trovo sul mio prima della vendemmia faccio una fotina. Anche i puntini sono un sintomo ma a quel punto il trancio ha gia' virato di colore ed e' un tralcio che diventa molle. Infatti non riesce ad agastore. Nell' arricciamento invece il tralcio lignifica e sul tuo vedo gia' che ci sono aree che stanno passando dall'erbaceo al legno.

Se avessi frutto con l'fd o legno nero hai una caduta del fiore o del frutto con un finto anticipo di maturazione. L'acino infatti non e' piu' nutrito dalla mamma e come imput entra in invaiatura ma se lo assaggi senti uno sfasamento neutro. Manca completamente di acidita' e la parte zuccherina non e' cosi' predominante.

Nell'arricciamento invece il frutto risulta piu' diradato (difficilmente vedi il raspo completamente dissecato) e raggiunge la maturazione che puo' essere piu' o meno equilibrata in base al momento fenologico in cui si manifestano i sintomi.

Sintomi: la fd rispetto al legno nero si manifesta fin dal germogliamento. Il legno nero dalla fioritura.

Ergo da inizio giugno in poi possiamo distinguere la patologia solo con esame in laboratoria. Se invece abbiamo sintomi a maggio e' molto probabile che sia fd. Molto probabile ma non certo.

L'arricciamento invece si esprime da invaiatura ben avviata: fine giugno inizio luglio. E ripeto il raspo difficilmente disseca completamente. 

In tutti i 3 i casi consiglio l'estirpo. A maggior ragione in caso di vigneto ex novo. 

Chiama il rivenditore o il tuo tecnico.

... si esprime da allegagione ben avviata ...

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Cbo, grazie mille per la spiegazione esauriente, si vede che la tua professione ti appassiona molto.

Letto il messaggio, sono andato sul campo a verificare ciò che mi dicevi riguardo alla consistenza della foglia da te evidenziata nella mia foto (p.s. le foto riguardano tutte la stessa vite). La foglia non è "croccante", ma bensì morbida come una qualunque foglia sana. Fra l'altro sono più che sicuro che i sintomi sono apparsi durante il mese di luglio, perché fino all'ultimo trattamento eseguito verso il 20 luglio non avevo notato nulla. Da questo si evince che non si dovrebbe trattare di fd ma di arricciamento come probabilmente intendeva anche Alefriuli.

Ho provato a togliere il tutore per vedere da dove nasceva il tralcio sintomatico, e ho notato che parte da una gemma dello sperone che avevo lasciato durante la potatura. In totale ho scovato una decina di viti sintomatiche, e in più di una ho riscontrato questa cosa dello sperone (coincidenza?).

La cosa che mi lascia più perplesso è che la maggior parte delle viti sintomatiche si trova sul filare di destra (nella foto sotto) mentre in quello di sinistra c'è ne sono forse un paio. Quel filare li, causa dimensione e disposizione del terreno, è stato praticamente piantato in corrispondenza di quello estirpato (forse 20 cm di distanza, ma neanche..), mentre l'altro no.
Ora, secondo la tua esperienza, ciò potrebbe aver contribuito in qualche modo allo sviluppo dell'arricciamento oppure dici che dipende esclusivamente dal vivaio da dove sono arrivate le viti?

Il vigneto preesistente lo aveva piantato mio nonno per farsi il bianco buono, e era costituito da Trebbiano Toscano (qui in Trentino una rarità al giorno d'oggi!) e Moscato Giallo. Dopo averlo estirpato ho arato (togliendo contemporaneamente le radici), passata di erpice per livellare il terreno e infine fresato prima della messa a dimora delle nuove barbatelle. L'aratura non sono riuscito a farla a più di 30 cm con i mezzi in mio possesso, causa massiccia presenza di roccia calcarea in metà appezzamento. Nel vigneto preesistente non mi sembrava ci fossero viti con questi sintomi, e avevano per lo meno 40 anni sulle spalle.

A titolo informativo, se lasciassi piantate le viti sintomatiche l'arricciamento si propagherebbe in tutto il vigneto alla pari della flavescenza dorata oppure continuerebbe ad affliggere solo le viti già colpite?

Allego le foto fatte oggi, perdonate la qualità è quello che è..
IMG_20210816_173012.jpgIMG_20210816_173332.jpgIMG_20210816_173435.jpgIMG_20210816_173649.jpgIMG_20210816_174141.jpg

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42 minuti fa, Same Rubin 200 ha scritto:

Cbo, grazie mille per la spiegazione esauriente, si vede che la tua professione ti appassiona molto.

Letto il messaggio, sono andato sul campo a verificare ciò che mi dicevi riguardo alla consistenza della foglia da te evidenziata nella mia foto (p.s. le foto riguardano tutte la stessa vite). La foglia non è "croccante", ma bensì morbida come una qualunque foglia sana. Fra l'altro sono più che sicuro che i sintomi sono apparsi durante il mese di luglio, perché fino all'ultimo trattamento eseguito verso il 20 luglio non avevo notato nulla. Da questo si evince che non si dovrebbe trattare di fd ma di arricciamento come probabilmente intendeva anche Alefriuli.

Ho provato a togliere il tutore per vedere da dove nasceva il tralcio sintomatico, e ho notato che parte da una gemma dello sperone che avevo lasciato durante la potatura. In totale ho scovato una decina di viti sintomatiche, e in più di una ho riscontrato questa cosa dello sperone (coincidenza?).

La cosa che mi lascia più perplesso è che la maggior parte delle viti sintomatiche si trova sul filare di destra (nella foto sotto) mentre in quello di sinistra c'è ne sono forse un paio. Quel filare li, causa dimensione e disposizione del terreno, è stato praticamente piantato in corrispondenza di quello estirpato (forse 20 cm di distanza, ma neanche..), mentre l'altro no.
Ora, secondo la tua esperienza, ciò potrebbe aver contribuito in qualche modo allo sviluppo dell'arricciamento oppure dici che dipende esclusivamente dal vivaio da dove sono arrivate le viti?

Il vigneto preesistente lo aveva piantato mio nonno per farsi il bianco buono, e era costituito da Trebbiano Toscano (qui in Trentino una rarità al giorno d'oggi!) e Moscato Giallo. Dopo averlo estirpato ho arato (togliendo contemporaneamente le radici), passata di erpice per livellare il terreno e infine fresato prima della messa a dimora delle nuove barbatelle. L'aratura non sono riuscito a farla a più di 30 cm con i mezzi in mio possesso, causa massiccia presenza di roccia calcarea in metà appezzamento. Nel vigneto preesistente non mi sembrava ci fossero viti con questi sintomi, e avevano per lo meno 40 anni sulle spalle.

A titolo informativo, se lasciassi piantate le viti sintomatiche l'arricciamento si propagherebbe in tutto il vigneto alla pari della flavescenza dorata oppure continuerebbe ad affliggere solo le viti già colpite?

Allego le foto fatte oggi, perdonate la qualità è quello che è..
IMG_20210816_173012.jpgIMG_20210816_173332.jpgIMG_20210816_173435.jpgIMG_20210816_173649.jpgIMG_20210816_174141.jpg

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Nella seconda foto c'è una puntura di cicalina bufala, quel rigonfiamento che si vede a metà dell'internodo vicino alla tua mano. Certo che ci sono alcune tue descrizioni che possono far pensare anche alla virosi descritta da CBO (che non conosco). Di certo i danni da cicalina e quelli da virosi son cose diverse. Nel primo caso potrebbe non essere preoccupante e spesso trascurabile, nel secondo caso va subito estirpata. Una cosa è certa: se hai la possibilità, fai venire un tecnico. Dalle foto è un po' difficile trarre conclusioni certe. Certo che, a guardare le foglie arricciate solo da un punto in poi, direi cicalina, che però mi aspettavo pungesse molte più piante. 

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Queste cose non le fare piu'. Scarichi la pianta. Se ne hai tagliali alti e poi rifili il prossimo anno.

20210816_205433.jpg

Vedi che c'e' agostamento? Ergo no fd o legno nero. 

Se mi dice che le foglie sono elastiche allora non e' nemmeno arricciamento.

https://fitogest.imagelinenetwork.com/it/malattie-piante/malattie-parassiti/virus-e-virosi/virus-e-virosi/accartocciamento-fogliare-della-vite/2615

Segna le piante per il momento. Sappi pero' che essendo un virus si diffonde. Il consiglio di Ale e' molto valido specie da te dove fd/virus sono particolarmente attenzionati. Quindi c'e' esperienza.

Il fatto di aver piantato in prossimita' di un filare e di non aver aperto in profondita' per arieggiare (io quando pianto non aro mai. Rippo in profondita' a mo di griglia, livello e passo con un erpice rotante. Arare rivoltando il terreno nobile (primi 30/40 cm non e' cosa buona e giusta) certamente condiziona le piccole, specie con queste calure. Di sicuramente non c'e' la mia afa ma il sole in montagna abbronza di piu' di quello della spiaggia. 

Se mi dici che il preesistente non presentava stranezza escluderei la presenza di nematodi. Cosa buona sarebbe stato aspettare un anno, seminando brasicacee e interrarle e poi piantare.

Anche i nematodi sono portatori di un virus che porta un arricciamento fogliare.

Da me non ne ho esperienza purtroppo.

Ripeto segna le piante ed elimina quei germogli da sperone che ormai non ti servono piu'. La prossima volta eliminali dopo 30/40 giorni dalla ripartenza. La pratica della ribattuta la condivido pienamente ma una volta partito il germoglio principale e' inutile allevare il secondo germoglio. 

Appena puoi fai intervenire un tecnico. 

Puntura di bufala o dissociazione cellulare. Controlla se ne hai ancora e non sottovalutarla

20210816_202941.jpg

 

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Grazie mille a entrambi per i consigli e le dritte sempre ben accette, non si finisce mai di imparare.

Stamattina ho provveduto a contattare il tecnico che in settimana dovrebbe passare a controllare.

Appena so qualcosa vi faccio sapere, intanto grazie

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Come vi avevo anticipato oggi è passato il tecnico della cantina a controllarmi il vigneto. Ebbene si tratta di attacco di cicalina: come prontamente individuato da Alefriuli si hanno delle punture sul tralcio, e dal tratto che va dalla puntura verso la parte terminale dello stesso le foglie si arricciano.
Non c'è necessità di estirpo a suo avviso, quindi è andata "bene".

Comunque sono appena tornato dall'assemblea pre-vendemmiale, dove ha tenuto banco il discorso flavescenza dorata.. sta diventando un problema enorme, diffusione centuplicata nel giro di un paio d'anni qui in provincia di Trento. Tre tattamenti contro scaphoideus titanus questa stagione, controlli in campo e incontri formativi per sensibilizzare i viticoltori ma l'avanzata non sembra arrestarsi. Speriamo di venirne a capo..

Troppi sottovalutano il problema e non estirpano.. nel mio piccolo preferisco "disturbare" il tecnico per niente se ho qualche dubbio piuttosto che creare un potenziale problema per me e per i confinanti.

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16 ore fa, Same Rubin 200 ha scritto:

Come vi avevo anticipato oggi è passato il tecnico della cantina a controllarmi il vigneto. Ebbene si tratta di attacco di cicalina: come prontamente individuato da Alefriuli si hanno delle punture sul tralcio, e dal tratto che va dalla puntura verso la parte terminale dello stesso le foglie si arricciano.
Non c'è necessità di estirpo a suo avviso, quindi è andata "bene".

Comunque sono appena tornato dall'assemblea pre-vendemmiale, dove ha tenuto banco il discorso flavescenza dorata.. sta diventando un problema enorme, diffusione centuplicata nel giro di un paio d'anni qui in provincia di Trento. Tre tattamenti contro scaphoideus titanus questa stagione, controlli in campo e incontri formativi per sensibilizzare i viticoltori ma l'avanzata non sembra arrestarsi. Speriamo di venirne a capo..

Troppi sottovalutano il problema e non estirpano.. nel mio piccolo preferisco "disturbare" il tecnico per niente se ho qualche dubbio piuttosto che creare un potenziale problema per me e per i confinanti.

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Con cosa tratti?

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Allora, premetto che ho iniziato a organizzare e eseguire i trattamenti di persona solamente dal 2016, quindi non ho molta esperienza. Io seguo il protocollo di difesa integrata, quindi non faccio ""biologico"".

Detto ciò, fino a tre anni fa era obbligatorio eseguire un solo trattamento contro la f.d., e utilizzavo Applaud Plus della Sipcam. Successivamente alla revoca di questo (da protocollo non era più ammesso l'utilizzo) e una volta smaltite le giacenze sono passato a Epik SL sempre di Sipcam.

Da due anni a questa parte però, con ordinanza della Provincia di Trento, i trattamenti obbligatori sono diventati due, da eseguire a 10 gg di distanza l'uno dall'altro. Prima stagione ho alternato Epik SL a Evure Pro di Syngenta.
Questa stagione invece ho alternato Epik SL (smaltimento giacenze) con Trebon Up ancora una volta di Sipcam.
Attenzione però: sebbene i trattamenti obbligatori fossero due, quest'anno era facoltativo (ma caldamente consigliato) eseguire un terzo trattamento, utilizzando tau-fluvalinate (Evure Pro o equivalenti per capirci).
Trattamenti eseguiti sempre di sera, con il solo principio attivo nella notte, bagnando anche il fusto, quindi raggiera tutta aperta.

Visto l'andazzo è plausibile che dalla prossima stagione si debbano obbligatoriamente eseguire 3 trattamenti, ma non è così facile. Ieri sera ci spiegavano che il vettore della f.d. vanta un raggio di azione che può arrivare fino a 3 km.. Quindi una singola vite infetta crea un potenziale problema in un'area di 6 km!

Prendendo questo per buono, nella nostra realtà dove ci sono tante piccole aziende con appezzamenti sparsi qui e là, può capitare che in 6 km ci siano anche una cinquantina di soci conferitori, quindi le stesse cantine si ritrovano ad avere gran parte delle superfici vitate con presenza (più o meno grave, si intende) di giallumi.
Al momento non sembra esserci alternativa valida all'estirpo e alla pronta segnalazione.
Purtroppo c'è chi si ostina a non capire e fa finta di niente.. la provincia non sembra molto interessata al tema.

Da ignorante mi verrebbe da dire che FORSE i prodotti fin'ora utilizzati sono troppo blandi, che ci vorrebbe qualcosa di più specifico.. ma qui si entra in un terreno molto scivoloso.. già quest'anno quando è arrivata la notizia dell'inserimento del Trebon nel protocollo è scoppiato un mezzo pandemonio a suon di titoli sui giornali locali, perché ritenuto troppo forte e quindi pericoloso per la salute.

Alcuni in assemblea hanno anche ipotizzato che parte del problema derivi da quelle aziende che fanno ""biologico"", in quanto il Piretro dimostra di avere un'azione di disturbo che persiste solo per alcune ore.

Non so, forse i miei trent'anni non mi permettono di avere una visione molto chiara riguardo a possibili rimedi, ma sta di fatto che le vigne continuano a morire e si espiantano anche appezzamenti di dimensioni considerevoli per la nostra realtà (1 HA).



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1. riguardo al Trebon il pandemonio è scoppiato in quanto dannoso per gli insetti pronubi (api) ... e obiettivamente è da scemi pensare a salvare le viti sterminando le api ... guardacaso i "tecnici" consigliavano il Trebon di notte (api a riposo), previo sfalcio dei fiori a terra e solo dopo la fioritura delle viti

2. il potenziale sarà anche di 3 km ma l'insetto non è masochista ... ed infatti le maggiori infestazioni si manifestano a confine di vigneti "abbandonati" o mal gestiti

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riguardo al piretro, sinceramente (esperienza aziendale), vediamo che "ammazza tutto".
per cui per scafoideo funziona bene. basta darlo di notte.

Sicuramente funziona meglio che non un intervento con i succitati epik etc fatto male, tant'è che sto pensando il prossimo anno di farmelo io il trattamento notturno (invece che farlo fare al terzista come quest'anno) con il solo piretro.

Aggiungiamo poi materiale vivaistico non all'altezza: l'1% di moria su piante (impianto del 2017) mi sembra un cicino strano per esser stata solo incuria di mio suocero...

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14 ore fa, Francesco F. ha scritto:

riguardo al piretro, sinceramente (esperienza aziendale), vediamo che "ammazza tutto".
per cui per scafoideo funziona bene. basta darlo di notte.

Sicuramente funziona meglio che non un intervento con i succitati epik etc fatto male, tant'è che sto pensando il prossimo anno di farmelo io il trattamento notturno (invece che farlo fare al terzista come quest'anno) con il solo piretro.

Aggiungiamo poi materiale vivaistico non all'altezza: l'1% di moria su piante (impianto del 2017) mi sembra un cicino strano per esser stata solo incuria di mio suocero...

Uhm. Che mi dici della persistenza del piretro?

Ocio.

Sui trattamenti alla cazzum concordo. 

Modificato da CBO
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Il 20/8/2021 Alle 21:48, martiz ha scritto:

1. riguardo al Trebon il pandemonio è scoppiato in quanto dannoso per gli insetti pronubi (api) ... e obiettivamente è da scemi pensare a salvare le viti sterminando le api ... guardacaso i "tecnici" consigliavano il Trebon di notte (api a riposo), previo sfalcio dei fiori a terra e solo dopo la fioritura delle viti

2. il potenziale sarà anche di 3 km ma l'insetto non è masochista ... ed infatti le maggiori infestazioni si manifestano a confine di vigneti "abbandonati" o mal gestiti

Tutti gli insetticidi prevedono come pratica preliminare lo sfalcio.

Tutti gli insetticidi andrebbero fatti dalle ore serali quando l'insetto e' meno mobile.

Trattare per l' fd prima o durante la fioritura non ha senso alcuno. Fai scoppiare una bomba in una piazza semivuota se non vuota e invece di passare alla storia come un bamborolo sei solo un discolo che si diverte a disturbare la quiete pubblica. Nulla di piu'. 

Concordo sul resto.

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6 ore fa, martiz ha scritto:

Epik viene dato come rispettoso delle api ed in quanto sistemico, dovrebbe entrare nella linfa di cui si nutre lo scafoideo.

Per cui, notte o giorno, cambia poco.

O sbaglio?

Rispettoso non significa selettivo. Tant'e' che nelle note tecniche si dichiara espressamente che si possono reintrodurre i bombi dopo 24 ore.

Si tratta di sera per 2 motivi:

1) i pronubi ma piu' in generale tutta la "popolazione" che durante il giorno stazione nel vigneto fa ritorno a casa. Se trincio, come devo, elimino buona parte dell'ospitalita' verso quella "popolazione" che durante il giorno migra dal basso verso l'alto e quindi rendo il vigneto un ambiente positivamente sterile. Se tu vai in vigneto alle 5 a.m. e cammini sull'erba svegli un intera popolazione che durante il giorno cerca punti di ombra nella vegetazione.

2) nelle ore serali il bersaglio del tuo bombardamento e' molto meno reattivo. Soprattutto si concentra nella vegetazione trattata a maggior ragione se trova un interfila trinciato. Ricordo che la ciccalina si osserva in prima battuta sui polloni basali, cioe' piu' vicini a terra.

L'Epik e' sistemico. In particolare e' un sistemico che lavora per ingestione. L'ingestione e' il limite dei prodotti attuali.

I fosforganici di inizio secolo lavoravano per respirazione creando una camera a gas. Tutto quello che era all'interno del lotto trattato era sterminato. 

L'ingestione invece presuppone un azione specifica e meno totalizzante specie in tempi in cui ci si vanta di trattare con 150 litri/ha: il vettore deve incontrare l'Epik.

E io devo facilitare questo incontro. Da un lato preparando l'ambiente (sfalcio e pulizia sottofila) e dall'altro cogliendolo nel momento in cui e' meno mobile ovvero quando ritorna dal suo volo diurno.

Tutta questa attivita', pero', e' aria fritta sia che si usi un piretro con persistenza di 48 ore o un Epik venduto come sistemico. E' aria fritta se non centro il trattamento. E per centrarlo ho bisogno di monitorare l'insetto e per farlo ho bisogno di posizionare un po' di trappole del costl di pochi centesimi e un po' di tempo e di occhio per "leggere" queste trappole.

La capacita' abbattente decade con la sua diluizione. Se consideri che tu spari un Sivanto a fine giugno e un Epik entro il 20 luglio con una vegetazione che cresce di 1.5/2 cm giorno ...

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56 minuti fa, martiz ha scritto:

grazi mille dell'ottima disamina

dove si possono trovare queste trappole?

Da te in agraria non mancano. 

Oppure se vuoi contribuire a distruggere il commercio tradizionale

https://www.amazon.it/LVkele-Trappole-Appiccicose-Biadesivo-Ecologiche/dp/B093D5DHCY/ref=mp_s_a_1_31?dchild=1&keywords=trappole+cromotropiche+gialle&pd_rd_r=ff3f763a-a443-4e00-b75b-5b016253faaa&pd_rd_w=ePsmo&pd_rd_wg=s5YUH&pf_rd_p=c483e500-fe7d-4007-ba7c-185a522de640&pf_rd_r=H7CN26TFMNF61959MQNV&qid=1629879805&sr=8-31

Poi ci sono quelle squadrettate. Quelle gia' pronte per essere spezzate a meta'.

Insomma ce ne sono. L'importante e' usarle e saperle leggere individuando cio' che serve.

Noi facciamo una fotina fronte retro e poi una volta in ufficio la mettiamo a video per l'ingrandimento. In 5 minuti ne passi decine e ti mantini uno storico delle precedenti catture.

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Ottima informazione e ottimo metodo CBO, per la prossima stagione mi attrezzo anch'io allora!
Tu ingrandisci l'immagine a computer così capisci meglio cosa hai catturato, altrimenti immagino che serva quantomeno una lente di ingrandimento.

Per capirci, dove le posizioni e quante ne metti mediante all'interno del vigneto?

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1 ora fa, CBO ha scritto:

Da te in agraria non mancano. 

ok ... avevo capito (male) che esistessero delle trappole dedicate al singolo insetto

chiederò alla prossima occasione ... grazie ancora

Modificato da martiz
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21 ore fa, Same Rubin 200 ha scritto:

Ottima informazione e ottimo metodo CBO, per la prossima stagione mi attrezzo anch'io allora!
Tu ingrandisci l'immagine a computer così capisci meglio cosa hai catturato, altrimenti immagino che serva quantomeno una lente di ingrandimento.

Per capirci, dove le posizioni e quante ne metti mediante all'interno del vigneto?

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Se hai una piccola superfice e quindi un numero limitato di trappole va benissimo anche il controllo in campo con o senza lente in base al proprio occhio. Io la lente ce l'ho sempre nel mio marsupio. La uso soprattutto sui polloni per capire la partenza dell'insetto. Sulle trappe finisce l'insetto maturo. Sul pollone le dimensioni sono piu' piccole e ad occhio lo becchi quando si muove, quindi dopo la schiusa. A me invece piace capire anche il potenziale della schiusa.

Sulle trappole con un occhio pratico (non serve uno scienziato atomico) lo distingui ma tu usa la lente che e' sempre un ottimo ausilio all'inizio.

Avere le trappole a computer pero' ti permette di confrontrare la nuova foto con quella precedente dove avrai gia' spuntato le catture e quindi il conteggio delle nuove e' immediato. 

Noi da quest'anno forniamo e leggiamo anche le trappole dei conferitori (loro le posizionano e ci mandano le foto). Purtroppo per vari motivi sono ripartiti i focolai storici di fd della nostra zona. Servira' prendere misure piu' drastiche a livello amministrativo come trattamenti collettivi obbligatori entro le 48 per chi si trova entro un certo perimetro monitorato.  E' una cosa che abbiamo chiesto e a cui si arrivera'. O cosi' o l'obbligatorieta' di 3 trattamenti con un piretroide finale di default. Non si puo' trattare a random in base a bollettini che interessano province intere. Io ho vicini che hanno bombardato l' aria. Nel 100% del coneglianese che bazzico per il mio chi ha bombardato in ribattuta (i famosi 20 giorni dalla prima bomba del tecnico dell'agraria) entro la prima quindicina di luglio ha bombardato l' aria. Dove ho lo chardonnay piu' maturato (l'altro, quello del video e' sperso e quindi viaggia da solo praticamente. Li' non ho una e dico una pianta di fd. Lascio da sfalciare di proposito) ho cacciato l'ultimo piretro a inizio agosto. La conta infatti e' diventata interessante solo a sul finire luglio. E gia' da 10 giorni le perimetrali chiamano un altro piretro. Da dove arrivano quelle ciccaline? Il piretro fatto bene in un ambiente preparato stermina. Non e' persistente ma non e' possibile che abbia 7/8 catture nuove settimanali gia' dopo 10 giorni. Non e' naturale.

Posizionamento. Conoscendo lo stato del mio vigneto per averlo monitorato negli anni precedenti la mia prima preoccupazione e' quella di monitorare il perimetro specie se ho vigneti confinanti: devo capire se e quanta migrazione c'e'. Non posso sapere se e' una migrazione pericolosa ma do per scontato che lo sia e la devo monitorare.

Ergo posiziono trappole una trappola ogni 40/50 metri su tutto il perimetro. Internamente creo lo stesso perimetro di dimensioni piu' ridotte ovviamente a 60/70 metri dalla trappola perimetrale. Il cuore del lotto mi interessa relativamente. Posiziono a ramdom (localizzandole ovviamente) delle trappole qui e li. 

Il conteggio che mi da lo start per sganciare la bomba pero' e' sempre e sola la conta dei due perimetri. 

Ripeto il presupposto e' conoscere il proprio vigneto. 

Le trappole si mettono appena dopo la fioritura. E vanno cambiate. Quando? Non c'e' un termine. Io le cambio quando vedo che la mia lettura e' rallentata perche' la trappola si e' riempita. Le trappole non distinguono gli insetti. Catturano tutto: mosche api ciccaline di vari tipi ... Non ho mai trovato cimici. Non so perche' adesso che ci penso.

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  • 3 settimane dopo...

Prima di iniziare la vendemmia ho steso circa 3200 mq di merlot con l' uva in avanzato stato di invaiatura.

La cosa che mi lascia perplesso è che alla maggiorparte die miei confinanti non sia stato intimato l' estirpo immediato nonostante l' elevata presenza di piante sintomatiche.

Forse sto sul cazzo a qualcuno.....

 

 

estirpo.jpg

Modificato da Twin Spark
  • Confused 1
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