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Patate. Da dove cominciare?


eaglekeeper

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Ciao ragazzi,

Mi scuso in anticipo perché temo che sarà un post lungo, abbiate pazienza :)

 

Io non sono un professionista ma da qualche anno mi sono avvicinato a questo mondo affascinante, mi sono attrezzato un minimo (più che altro per le necessità di ordinaria conduzione di un uliveto) e ho aperto una piccola azienda per la produzione familiare.

 

Ora però ci sto prendendo gusto e vorrei provare a fare qualcosa in più e ho pensato, per il prossimo anno, di avviare una piccola coltivazione di patate.

 

E quindi ho tanti dubbi a livello tecnico e pratico che vorrei condividere con voi.

 

Innanzitutto le lavorazioni: pensavo di acquistare un ripuntatore leggero a tre ancore con cui fare una lavorazione iniziale del terreno, una sorta di aratura leggera. A questa farei seguire una fresatura per raffinare il terreno e poi passerei un assolcatore.

Quindi la semina e una passata di rincalzatore (quest'ultima da ripetere un paio di volte durante lo sviluppo delle piante mi pare di aver capito).

 

Ma in dettaglio come si opera con questi attrezzi in relazione ai passaggi da fare col trattore e alle file di coltura?

Credo di aver capito che dovrei ragionare pensando che la coltura sia all'interno della luce del trattore quindi nello spazio tra le spalle interne delle ruote. Perché in questo modo, passando con le ruote sempre negli stessi "binari" il trattore passerebbe sopra le piante senza schiacciarle con le ruote.

 

Questo dovrebbe voler dire che a ogni passaggio di trattore io dovrei lavorare una fila di piante centrale perché il "passo" tra le due ruote posteriori è 130 (ruote incluse) quindi credo che non ci sia spazio per due file.

Inoltre per lavorare a due file dovrei montare due assolcatori e due rincalzatori credo, e i costi dell'attrezzatura non sarebbero sostenibili.

 

Va da sé che, per risparmiare spazio, la seconda fila dovrei farla calpestando con la ruota sinistra il binario che alla fila precedente avevo fatto con la ruota destra (o viceversa), giusto?

 

E soprattutto: ci sono tecniche per andare dritti? Segni di gesso? Fili tirati? Cose simili?

 

Infine l'attrezzatura. Per risparmiare e guadagnare in flessibilità avevo pensato di comprare un telaio multy della DSV che potrei poi equipaggiare di volta in volta con l'attrezzo che mi serve. Così potrei anche spalmare gli acquisti sul lungo periodo: lo scavapatate non mi serve subito ebpotrò comprarlo a giugno dell'anno prossimo per esempio.

Tenendo conto che il trattore è un Carraro tigre 3100 da 26cv con 130cm di distanza tra le ruote (trincia da 120 e fresa da 125) sono indeciso se acquistare il telaio da 120 o da 140 ma credo che abbia più senso il primo.

E le ancore del ripuntatore? Ne potrebbero bastare due o ne servono tre?

 

Grazie e qualsiasi altro consiglio è ben accetto!

 

Buona giornata!!!

 

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Fai una fila sola dentro la carreggiata e sei a posto. Che tipo di terreni hai, in che zona sei
Piana del Tevere a nord di Roma. Dalle parti di Fiano Romano, poco più a nord.
La terra è abbastanza argillosa.
Quindi mi pare di capire che dovrei preferire un piccolo aratro al ripuntatore?

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4 ore fa, eaglekeeper ha scritto:

Piana del Tevere a nord di Roma. Dalle parti di Fiano Romano, poco più a nord.
La terra è abbastanza argillosa.
Quindi mi pare di capire che dovrei preferire un piccolo aratro al ripuntatore?

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Se non è mai stato arato, una bella girata è l'ideale

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..invece, per le modalità, correggetemi se dico castronerie, e i tempi, potresti fare ad agosto una aratura, una o più estirpature ad ottobre/novembre, erpicare a gennaio, fare un solco nel mezzo per innaffiare e ai lati piantare le file di patate e poi, quando le piante sono cresciute rincalzare.
Se la distanza tra le ruote (incluse) è 130 cm, probabilmente lo spazio utile sotto il trattore potrebbe essere 70 cm? Quindi 2 file insieme non le fai considerando che le file potresti farle a 100 cm o più.
Ho visto anche io dsv ma poi ho optato per altro. Se acquisti facci sapere le tue impressioni

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  • 2 mesi dopo...
..invece, per le modalità, correggetemi se dico castronerie, e i tempi, potresti fare ad agosto una aratura, una o più estirpature ad ottobre/novembre, erpicare a gennaio, fare un solco nel mezzo per innaffiare e ai lati piantare le file di patate e poi, quando le piante sono cresciute rincalzare.
Se la distanza tra le ruote (incluse) è 130 cm, probabilmente lo spazio utile sotto il trattore potrebbe essere 70 cm? Quindi 2 file insieme non le fai considerando che le file potresti farle a 100 cm o più.
Ho visto anche io dsv ma poi ho optato per altro. Se acquisti facci sapere le tue impressioni

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Il ripuntatore dsv è arrivato stamattina!!!
Se riesco domani faccio qualche foto e appena lo provo (ora è un po' bagnato il campo) vi dico...

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Ma invece per la cultivar avete consigli?
Ho cercato di informarmi un po' e ho visto che nel Lazio Spunta Desirée e Monalisa danno in genere buoni risultati però nella Tuscia e a Leonessa.

Non so se dalle mie parti (piana del Tevere a nord di Fiano) ci sono altre cultivar più adatte (adatte al clima umido, più resistenti alle avversità, qualità o resa migliore)

Se qualcuno sa darmi qualche consiglio in questo senso ne sarei grato.

Grazie

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Il 5/11/2021 Alle 23:32, eaglekeeper ha scritto:

Ma invece per la cultivar avete consigli?
Ho cercato di informarmi un po' e ho visto che nel Lazio Spunta Desirée e Monalisa danno in genere buoni risultati però nella Tuscia e a Leonessa.

Non so se dalle mie parti (piana del Tevere a nord di Fiano) ci sono altre cultivar più adatte (adatte al clima umido, più resistenti alle avversità, qualità o resa migliore)

Se qualcuno sa darmi qualche consiglio in questo senso ne sarei grato.

Grazie

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Verrano fatte in asciutta su terreno argilloso?

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Terreno pesante senza irrigazione, se non piove per 10 giorni muore tutto o fai delle palline da ping pong, impensabile.
Vabbè è una prova hobbistica... Eventualmente l'anno prossimo potrei mettere un'ala gocciolante.
Ma esistono varietà più adatte all'asciutta?

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11 ore fa, eaglekeeper ha scritto:

Vabbè è una prova hobbistica... Eventualmente l'anno prossimo potrei mettere un'ala gocciolante.
Ma esistono varietà più adatte all'asciutta?

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Il terreno argilloso lavorando bene un po' di acqua la può trattenere il problema, il problema è che poi con l'avanzare della stagione in assenza di pioggia il terreno si ritrae e offre resistenza ai tuberi in formazione. Quindi lavorazione del terreno fatta in maniera impeccabile, prima lavorazione prima delle gelate invernali, ripasso del terreno dopo i geli con terreno ben asciutto mai lavorarlo ancora un po' bagnato altrimenti il danno alla struttura è irreparabile. Epoca di semina va scelta molto bene, perchè troppo anticipata si rischia di avere danni sulla vegetazione da ritorni da freddo, invece ritardata porta in ciclo colturale troppo avanti con i rischi dell'assenza di pioggia. Scelta delle varietà, prediligere le precoci, puntare su una patata novella con raccolta intorno a giugno: quindi bene spunta anche monalisa, desiree invece è tardiva. Poi ci sono varietà che ancor di più sono adattabili a terreni più pesanti o a ambienti più siccitosi esempio primura, il problema è poi trovarle localmente per piccole coltivazioni. Poi curare la sarchiatura, sempre con terreno in condizioni ottimali. A livello hobbistico qualcosa si riesce a produrre, chiaramente le produzioni e le pezzature che si otterranno in queste condizioni saranno molto influenzate dalla piovosità, che se cade nelle fasi critiche del ciclo colturale porta ad avere risultati accettabili. Da dire che purtroppo in annate estreme come quest'anno in asciutta quando si combinano più fattori negativi come per esempio impossibilità di fare piantamenti in epoca ottimale e assenza di pioggia continua durante tutto il ciclo colturale la resa risulterà bassissima o nulla.

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Il terreno argilloso lavorando bene un po' di acqua la può trattenere il problema, il problema è che poi con l'avanzare della stagione in assenza di pioggia il terreno si ritrae e offre resistenza ai tuberi in formazione. Quindi lavorazione del terreno fatta in maniera impeccabile, prima lavorazione prima delle gelate invernali, ripasso del terreno dopo i geli con terreno ben asciutto mai lavorarlo ancora un po' bagnato altrimenti il danno alla struttura è irreparabile. Epoca di semina va scelta molto bene, perchè troppo anticipata si rischia di avere danni sulla vegetazione da ritorni da freddo, invece ritardata porta in ciclo colturale troppo avanti con i rischi dell'assenza di pioggia. Scelta delle varietà, prediligere le precoci, puntare su una patata novella con raccolta intorno a giugno: quindi bene spunta anche monalisa, desiree invece è tardiva. Poi ci sono varietà che ancor di più sono adattabili a terreni più pesanti o a ambienti più siccitosi esempio primura, il problema è poi trovarle localmente per piccole coltivazioni. Poi curare la sarchiatura, sempre con terreno in condizioni ottimali. A livello hobbistico qualcosa si riesce a produrre, chiaramente le produzioni e le pezzature che si otterranno in queste condizioni saranno molto influenzate dalla piovosità, che se cade nelle fasi critiche del ciclo colturale porta ad avere risultati accettabili. Da dire che purtroppo in annate estreme come quest'anno in asciutta quando si combinano più fattori negativi come per esempio impossibilità di fare piantamenti in epoca ottimale e assenza di pioggia continua durante tutto il ciclo colturale la resa risulterà bassissima o nulla.
Grazie. Non posso aggiungere altro. Mi hai dato tutte le informazioni che mi servivano spiegando la logica che c'è dietro. Lo apprezzo molto. Grazie!

Ovviamente posterò gli aggiornamenti

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  • 4 mesi dopo...

Alla fine ho optato per la Twister che a detta del produttore è adeguata in asciutta e molto resistente alle avversità.
Seminate proprio oggi con una settimana di ritardo rispetto a quanto avevo stabilito per motivi di forza maggiore.

È andato tutto abbastanza bene tranne la chiusura dei solchi con il rincalzatore.
L'inesperienza e il terreno in leggera pendenza hanno fatto un sacco di problemi: quando il disco iniziava a lavorare la pendenza del terreno lo spostava verso il basso e anche il retrotreno veniva spostato. Correggere verso monte con lo sterzo peggiorava il problema perché l'attrezzo ovviamente scendeva ancora più a valle e il trattore non più allineato al solco faceva una marea di danni...
Forse anche i dischi troppo inclinati... Trattore leggero... bracci del sollevatore con troppo gioco ...


Alla fine ho dovito chiudere a mano...



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  • 3 mesi dopo...

Ciao ragazzi,
Si avvicina il momento di raccogliere e mi sta venendo un dubbio. Spero possiate darmi un consiglio.

Innanzitutto non ho un cavapatate e per stare basso coi costi pensavo per quest'anno di usare l'assolcatore.
Ho paura di rovinarle ma ho visto qualche video su YouTube in cui lo usano senza grossi problemi.
Voi che ne pensate?

E soprattutto: ovviamente devo trinciare prima di raccogliere, giusto?

Grazie, come sempre

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