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Nuovo impianto partendo da zero... o sotto zero


Petras

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Ciao,

Scrivo dalla Puglia... Sto dismettendo 4ettari di vigneto da tavola irrigui. Tale scelta è dettata dal fatto che li ho di fatto ereditati coi miei fratelli ma ognuno di noi fa un altro lavoro. Vorremmo però continuare la tradizione di famiglia passando però ad un impianto di uva da vino meccanizzabile per ridurre la quota di manodopera.

Il vero guaio è la questione quote. La regione puglia ha concesso 1400mq ad ogni richiedente nel 2020. Di questo passo non riusciremmo a piantumare prima del nostro exitus finale ?. Se frazionassimo fra fratelli ognuno riuscirebbe ad ottenere 1400mq? Esistono altre maniere? La richiesta quote possono farla solo le aziende o anche le persone fisiche prive di partita iva? Scusate le domande molto basic ma dopo anni che seguo il forum è il primo sbilanciamento verso la viticoltura da vino.

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Allora per le quote... o aspetti e un po alla volta oppure apri piu di una azienda ma sai k poi è un casino per riunir il tutto... io farei le richieste anno per anno... oppure le vie del vil denaro sono infinite 

Modificato da mitomane
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16 ore fa, Petras ha scritto:

Ciao,

Scrivo dalla Puglia... Sto dismettendo 4ettari di vigneto da tavola irrigui. Tale scelta è dettata dal fatto che li ho di fatto ereditati coi miei fratelli ma ognuno di noi fa un altro lavoro. Vorremmo però continuare la tradizione di famiglia passando però ad un impianto di uva da vino meccanizzabile per ridurre la quota di manodopera.

Il vero guaio è la questione quote. La regione puglia ha concesso 1400mq ad ogni richiedente nel 2020. Di questo passo non riusciremmo a piantumare prima del nostro exitus finale ?. Se frazionassimo fra fratelli ognuno riuscirebbe ad ottenere 1400mq? Esistono altre maniere? La richiesta quote possono farla solo le aziende o anche le persone fisiche prive di partita iva? Scusate le domande molto basic ma dopo anni che seguo il forum è il primo sbilanciamento verso la viticoltura da vino.

Devi avere una p.i.

Con la divisione della comunione ereditaria ognuno di voi, aprendo la sua p.i., puo' concorrere per l' assegnazione di autorizzazioni. La divisione ereditaria mortis causa non e' considerata un modo per aggirare i limiti di legge. 

Da valutarne la convenienza. 

L' alternativa e' trovare un corregionale intenzionato a dismettere il proprio vigneto e quindi a vendere, mediante un affitto, i proprio diritti cioe' titoli pre 31.12.2015. 

Mentre i 1400 mq che hai citato sono gratuiti. I diritti "costano" e anche in Puglia non e' piu' tanto facile trovarli.

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6 ore fa, Petras ha scritto:

Quindi davvero un rebus irrisolvibile...

CBO sei uno dei neo acquavivesi??????

Purtroppo quando parlo di convenienza penso anche e soprattutto ai mezzi. 

Foste dei c.d. il problema sarebbe in parte aggirabile ma se mi dici che siete tutti impegnati in altro ci sarebbe un unico modo per non avere 4 trattori, 4 ato/nebu e via discorrendo: rete di impresa. Ma ne vale la pena per 4 ettari che andranno coperti in 

40mila mq *0.97 = 38800 mq/(1400*n eredi) = n anni? 

Nun so. La rete e' una delle poche cose intelligenti partorite dalla politica recente ma e' un modello che si presta ad altre metrature e soprattutto ad altre logiche di sinergie dal mio punto di vista. 

Informati dopo aver fatto il conto di cui sopra. Dismettere una produzione (forse in perdita nel 2021. Ne e' rimasta su tanta purtroppo) senza un progetto non e' bene. 

Auguri. 

Ps.: io ti attraverso se scendo senza la compagnia di un altro collega ma per arrivare a casa ho ancora 80 km c.a. verso sud. 

Ti trovi in un area economicamente valida della Puglia anche se verso l' interno. Lo sbocco autostradale e' una fortuna.

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4 ore fa, CBO ha scritto:

 

Informati dopo aver fatto il conto di cui sopra. Dismettere una produzione (forse in perdita nel 2021. Ne e' rimasta su tanta purtroppo) senza un progetto non e' bene. 

Auguri. 

Ps.: io ti attraverso se scendo senza la compagnia di un altro collega ma per arrivare a casa ho ancora 80 km c.a. verso sud. 

Ti trovi in un area economicamente valida della Puglia anche se verso l' interno. Lo sbocco autostradale e' una fortuna.

Ne è rimasta su tantissima per come sono andati i ritmi fino ad ora. Peraltro il verietale attualmente in possesso sta subendo una bella discesa dopo anni di fortuna.

Il progetto che non c'è è quanto sto toccando con mano negli ultimi giorni (motivo per cui mi sono rivolto al forum) ma il guaio è...cosa piantumare? 

Kiwi stiamo messi malino con le varie patologie, noccioleti in discesa a causa della Turchia, ulivo in superintensivo?

L'uva da vino resta il mio vero e romantico obiettivo e sarei pronto anche a spendere per le quote ma, come hai ben detto, non se ne trovano.

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  • 3 settimane dopo...
Ne è rimasta su tantissima per come sono andati i ritmi fino ad ora. Peraltro il verietale attualmente in possesso sta subendo una bella discesa dopo anni di fortuna.
Il progetto che non c'è è quanto sto toccando con mano negli ultimi giorni (motivo per cui mi sono rivolto al forum) ma il guaio è...cosa piantumare? 
Kiwi stiamo messi malino con le varie patologie, noccioleti in discesa a causa della Turchia, ulivo in superintensivo?
L'uva da vino resta il mio vero e romantico obiettivo e sarei pronto anche a spendere per le quote ma, come hai ben detto, non se ne trovano.
Kiwi il problema è solo il terreno, actinidia e calcare proprio non vanno d'accordo sarebbe una lotta eterna coi carbonati e le varie clorosi. La vite non è meglio.ma i portainnesti alleviano ka causa. Un'arborea va ptogettata bene se no sono noie eterne.
Partire già con un impianto irriguo è cosa da leccarsi 8 baffi.

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Purtroppo quando parlo di convenienza penso anche e soprattutto ai mezzi. 
Foste dei c.d. il problema sarebbe in parte aggirabile ma se mi dici che siete tutti impegnati in altro ci sarebbe un unico modo per non avere 4 trattori, 4 ato/nebu e via discorrendo: rete di impresa. Ma ne vale la pena per 4 ettari che andranno coperti in 
40mila mq *0.97 = 38800 mq/(1400*n eredi) = n anni? 
Nun so. La rete e' una delle poche cose intelligenti partorite dalla politica recente ma e' un modello che si presta ad altre metrature e soprattutto ad altre logiche di sinergie dal mio punto di vista. 
Informati dopo aver fatto il conto di cui sopra. Dismettere una produzione (forse in perdita nel 2021. Ne e' rimasta su tanta purtroppo) senza un progetto non e' bene. 
Auguri. 
Ps.: io ti attraverso se scendo senza la compagnia di un altro collega ma per arrivare a casa ho ancora 80 km c.a. verso sud. 
Ti trovi in un area economicamente valida della Puglia anche se verso l' interno. Lo sbocco autostradale e' una fortuna.
Scusa Cbo ma se ho uno storico, perchè devo chiedere quote su 4 ettari se ho spiantato prima del 2015 per ovvi motivi fitosanitari. Intuibile mix FD, LN e Mde. Nel focus parliamo nel mio caso, sta volta di Lombardia. Con le quote uno non ci capisce più niente. Se l'OltrePo ha prrso oltre 14000 ha di storico cosa vado a chiedere, una cosa che era mia la drvo ripagare? Sai i Pavesi da buoni liberalu non amano i pagamenti allo Stato preferiscono il nero in tutti i sensi.

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16 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Scusa Cbo ma se ho uno storico, perchè devo chiedere quote su 4 ettari se ho spiantato prima del 2015 per ovvi motivi fitosanitari. Intuibile mix FD, LN e Mde. Nel focus parliamo nel mio caso, sta volta di Lombardia. Con le quote uno non ci capisce più niente. Se l'OltrePo ha prrso oltre 14000 ha di storico cosa vado a chiedere, una cosa che era mia la drvo ripagare? Sai i Pavesi da buoni liberalu non amano i pagamenti allo Stato preferiscono il nero in tutti i sensi.

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Il collega come da lui indicato aveva 4 ettari di uva da tavola. Se estirpa non ha titoli utile per convertire a uva da vino.

Uva da tavola e' cosa diversa da uva per vino da tavola.

Una si mangia, l' altra per essere immessa in commercio va vinificata.

1) Se tu avevi titoli per uva da vino, hai estirpato e venduto il b1 relativo ante 31.12.2015 tu per 5 campagne dall' estirpo non potevi nemmeno partecipare all' assegnazioni di quelle che oggi si chiamano autorizzazioni.

Assegnazione che avviene a titolo gratuito ma che ti precludono il premio di ristrutturazione. 

Il mercato degli ex diritti ha sicuramente impoverito certe regioni e arrichito altre non solo nel breve ma anche nel lungo perche' l'1% di assegnazioni secondo il sistema in vigore almeno fino al 2030 si base sul B1 regionale al 1.1.2016 in aumento di anno su anno sommando anche le nuove autorizzazioni. 

Aver perso 14mila ettari (mi sembrano tanti onestamente per la Lombardia che non e' una regione a intensita' viticola) ha significato perdere subito 140 ettari in autorizzazioni. Moltiplica per 7 (2016/2022) = 1000 ettari c.a. con un calcolo della serva. In realta' di piu'. 

2) Se invece tu hai estirpato uva da vino ante 31.12.2015 e non hai venduto avevi il B1 generato dall' estirpo caricato nel tuo fascicolo aziendale.

Entro il 2018 e poi entro il 2020 dovevi fare domanda di conversione in autorizzazione perdendo il premio di ristrutturazione. Fatta la conversione il relativo B1 va consumato entro il 31.7.2023, cioe' entro il prossimo anno. Salvo interventi di ulteriore proroga come chiedono le associazioni.

Non scommetto nulla sulla proroga. L' attuale governo e' il peggiore interlocutore che il nostro settore poteva sperare. Distratto, distante e disinteressato: basta vedere il pisolino fatto sulla questione del Prosek che doveva essere chiusa prima che si aprisse essendoci tutti gli strumenti; basta vedere il menefreghismo verso la situazione del lattierocaseario che e' un impiccato ambulante.

Non so se ho risposto alla tua curiosita'.

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16 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Kiwi il problema è solo il terreno, actinidia e calcare proprio non vanno d'accordo sarebbe una lotta eterna coi carbonati e le varie clorosi. La vite non è meglio.ma i portainnesti alleviano ka causa. Un'arborea va ptogettata bene se no sono noie eterne.
Partire già con un impianto irriguo è cosa da leccarsi 8 baffi.

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In terre vicine la clorosi è il vero nemico ed il Sequestrene il compagno di vita. La cosa che spaventa però resta la moria da batteriosi.

Ad oggi continuo ad avere l'obiettivo dell'uva da vino. Incontrerò un consulente per capire che strada prendere

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Il collega come da lui indicato aveva 4 ettari di uva da tavola. Se estirpa non ha titoli utile per convertire a uva da vino.
Uva da tavola e' cosa diversa da uva per vino da tavola.
Una si mangia, l' altra per essere immessa in commercio va vinificata.
1) Se tu avevi titoli per uva da vino, hai estirpato e venduto il b1 relativo ante 31.12.2015 tu per 5 campagne dall' estirpo non potevi nemmeno partecipare all' assegnazioni di quelle che oggi si chiamano autorizzazioni.
Assegnazione che avviene a titolo gratuito ma che ti precludono il premio di ristrutturazione. 
Il mercato degli ex diritti ha sicuramente impoverito certe regioni e arrichito altre non solo nel breve ma anche nel lungo perche' l'1% di assegnazioni secondo il sistema in vigore almeno fino al 2030 si base sul B1 regionale al 1.1.2016 in aumento di anno su anno sommando anche le nuove autorizzazioni. 
Aver perso 14mila ettari (mi sembrano tanti onestamente per la Lombardia che non e' una regione a intensita' viticola) ha significato perdere subito 140 ettari in autorizzazioni. Moltiplica per 7 (2016/2022) = 1000 ettari c.a. con un calcolo della serva. In realta' di piu'. 
2) Se invece tu hai estirpato uva da vino ante 31.12.2015 e non hai venduto avevi il B1 generato dall' estirpo caricato nel tuo fascicolo aziendale.
Entro il 2018 e poi entro il 2020 dovevi fare domanda di conversione in autorizzazione perdendo il premio di ristrutturazione. Fatta la conversione il relativo B1 va consumato entro il 31.7.2023, cioe' entro il prossimo anno. Salvo interventi di ulteriore proroga come chiedono le associazioni.
Non scommetto nulla sulla proroga. L' attuale governo e' il peggiore interlocutore che il nostro settore poteva sperare. Distratto, distante e disinteressato: basta vedere il pisolino fatto sulla questione del Prosek che doveva essere chiusa prima che si aprisse essendoci tutti gli strumenti; basta vedere il menefreghismo verso la situazione del lattierocaseario che e' un impiccato ambulante.
Non so se ho risposto alla tua curiosita'.
Non hanno venduto e sono paddati 5 anni, estirpo a pezzo dal 2013 perchè per due anni pioveva sempre. Abevano detto di tenerli in quarantena per un minimo di 5 anni e poi riconoscevano lo storico come da classoficazione di catasto.

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3 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Non hanno venduto e sono paddati 5 anni, estirpo a pezzo dal 2013 perchè per due anni pioveva sempre. Abevano detto di tenerli in quarantena per un minimo di 5 anni e poi riconoscevano lo storico come da classoficazione di catasto.

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Quindi hanno estirpato ante 31.12.2015 e adesso non li trovano piu. 

Significa che non hanno fatto domanda di conversione del diritto in autorizzazione con la conseguenza che il diritto maturato con l' estirpo e' bruciato ovvero il terreno non e' piu' coperto da B1.

Mi sembra molto strano perche' la domanda di conversione significa eurini di burocrazia spicciola per l' associazione di riferimento. Molto molto strano questa "negligenza" da parte del tecnico fermo restando che e' il titolare del diritto a doversi attivare per tempo.

Qui la normativa che ribadisce quanto scritto nel mio post precedebte

Screenshot_20220222-165843_Samsung Internet.jpgScreenshot_20220222-165730_Adobe Acrobat.jpgScreenshot_20220222-165325_Adobe Acrobat.jpg

Il tuo cliente ha creato un danno a tutto il B1 nazionale. Con le autorizzazioni infatti e' stata chiusa anche la cd riserva regionale dove confluivano i diritti non esercitati successivamente assegnati con bando. 

Mi dispiace ma lo perdono. Il perdono e' manifestazione di potere.

Forse dovrei perdonare anch'io i bulli allo stesso modo. Devo meditarci. 

 

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Ma se li anno concesso 1,1 ha da dove cavolo li hanno presi? Persi per forza, morte decuius, il fratello se ne sbatteva, terreno in vendita senza nessun compratore. Passati 5 anni e seguendo la nuova rinascita dopo i tristi meati patologici... O fare grano su grano, ceci, cipolle e zucche o tornare a fare vite. 20pm per incominciare, buttale via con 5 ha di rossi storici e classici. 20 ha non a Reaslingh di questi tempi dove li trovi... No nessuna passione per soluzioni classiche, l'ambito è la tradizione ma i vitigni sono diversi, dovrei andare a vedere del materiale per un impianto a marzo... visti i tempi. Impiantino è, nulla di grande.

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Il 22/2/2022 Alle 07:42, CBO ha scritto:

Il collega come da lui indicato aveva 4 ettari di uva da tavola. Se estirpa non ha titoli utile per convertire a uva da vino.

Uva da tavola e' cosa diversa da uva per vino da tavola.

Una si mangia, l' altra per essere immessa in commercio va vinificata.

1) Se tu avevi titoli per uva da vino, hai estirpato e venduto il b1 relativo ante 31.12.2015 tu per 5 campagne dall' estirpo non potevi nemmeno partecipare all' assegnazioni di quelle che oggi si chiamano autorizzazioni.

Assegnazione che avviene a titolo gratuito ma che ti precludono il premio di ristrutturazione. 

Il mercato degli ex diritti ha sicuramente impoverito certe regioni e arrichito altre non solo nel breve ma anche nel lungo perche' l'1% di assegnazioni secondo il sistema in vigore almeno fino al 2030 si base sul B1 regionale al 1.1.2016 in aumento di anno su anno sommando anche le nuove autorizzazioni. 

Aver perso 14mila ettari (mi sembrano tanti onestamente per la Lombardia che non e' una regione a intensita' viticola) ha significato perdere subito 140 ettari in autorizzazioni. Moltiplica per 7 (2016/2022) = 1000 ettari c.a. con un calcolo della serva. In realta' di piu'. 

2) Se invece tu hai estirpato uva da vino ante 31.12.2015 e non hai venduto avevi il B1 generato dall' estirpo caricato nel tuo fascicolo aziendale.

Entro il 2018 e poi entro il 2020 dovevi fare domanda di conversione in autorizzazione perdendo il premio di ristrutturazione. Fatta la conversione il relativo B1 va consumato entro il 31.7.2023, cioe' entro il prossimo anno. Salvo interventi di ulteriore proroga come chiedono le associazioni.

Non scommetto nulla sulla proroga. L' attuale governo e' il peggiore interlocutore che il nostro settore poteva sperare. Distratto, distante e disinteressato: basta vedere il pisolino fatto sulla questione del Prosek che doveva essere chiusa prima che si aprisse essendoci tutti gli strumenti; basta vedere il menefreghismo verso la situazione del lattierocaseario che e' un impiccato ambulante.

Non so se ho risposto alla tua curiosita'.

Nessuna curiosità, ho curato un impiantino work in progress dei soliti rossi della zona, vista l'operazione dilettantistica ma veramente dilettantistica, hanno rimesso su il cinema della vigna però a bianchi. Assegnato 1,1 ha da scegliere portainnesto e clone non di tipologie precoci. Mi chiedo da dove cavolo venga il titolo se autorizzati 5 aspetti 3-4 anni per averne 1,1. Pena seminare legumi.... in zona notoriamente asciutta o quasi, con pozzi.... 

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Buongiorno colleghi, 

oggi un info che e' in quanche modo legato alla questione, emersa in vendemmia con @monster se mi conviene imbottigliare in Puglia o nel padovano, ove possibile, per ottimizzare l' impianto.

Meglio spostare bottiglie o una cisterna? Qui il pg ha un grosso vantaggio rispetto al prosecco in questo momento.

https://www.google.com/amp/s/amp24.ilsole24ore.com/pagina/AE3eQIDB

Tutto sta filando come deve. Ieri sono passati in pesa poco piu' di 210 ql di cippato (nel padovano sono stoccate 530 ton c.a. di cippato che a settembre saranno diventate 23/2400 ql di energia da campo a ciclo chiuso. Altre 300/320 ton da esterni diventeranno altro.

Nel coneglianese solitamente devo sbattermi per scaricare il cippato da terzi. Quest' anno solo tappettini rossi h24. Chi cede non ha capito cosa cede. Guarda la punta delle scarpe e non la sua ombra. 60 eurini/ha i.e. per raccolta + trasporto. Il bisnis pero' e' allo scarico. Materiale tal quale normalmente schifato oggi sta subendo una rivalutazione ?

Era anche una bella giornata.

Tutto fila come deve filare. 

https://www.italiaatavola.net/vino/cantine-consorzi/costo-del-vino-alle-stelle-ma-cantine-assicurano-tuteleremo-i-consumatori/84084/

 

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9 ore fa, CultivarSé ha scritto:

Ma se li anno concesso 1,1 ha da dove cavolo li hanno presi? Persi per forza, morte decuius, il fratello se ne sbatteva, terreno in vendita senza nessun compratore. Passati 5 anni e seguendo la nuova rinascita dopo i tristi meati patologici... O fare grano su grano, ceci, cipolle e zucche o tornare a fare vite. 20pm per incominciare, buttale via con 5 ha di rossi storici e classici. 20 ha non a Reaslingh di questi tempi dove li trovi... No nessuna passione per soluzioni classiche, l'ambito è la tradizione ma i vitigni sono diversi, dovrei andare a vedere del materiale per un impianto a marzo... visti i tempi. Impiantino è, nulla di grande.

Saranno la somma di autorizzazioni concesse anno su anno. 

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14 ore fa, CBO ha scritto:

Saranno la somma di autorizzazioni concesse anno su anno. 

Spero ma hanno ordinato barbatelle per 1,5 ha ma col secco che c'è c'è giusto l'umidità che è ervita per preparare il terreno senza scasso, vogliono l'impianto su linee impalcate e non a vigna nuda, impianto a badile, è bandita la trivella, faranno bene? Ad Aprile non è un pò tardino per radicare, so che tu sei l'unico che ho notizia che hai fatto impianti tardivi anche con roba vasettata. Noi tradizionalisti anche di origine trevigiana, facciamo tutto a radice nuda. Un impianto a vanga a radice nuda tardivo, ad aprile con minaccia di vento e neve, dopo Carnevale....  Ritorni di fiamma alla viticoltura dopo gli spaventi erbacei.... spaventi sempre più spaventi.

Tra secco e gelo non so chi sia meglio se prendersi un'altra trombata d'aria fredda o piantare nel secco.... io ho detto di aspettare gli impianti idraulici e vedere dopo, altro anno limite- Di mio devo finire quì, il resto è tutto un dipiù.

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