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Il balletto del concessionario!


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Il 3/12/2020 Alle 10:51, Raffa_mito_ev ha scritto:

Scusami Dj, una mia curiosità, che sicuramente saprete dirmi. Qui da noi ovviamente c'è la Pm&B, e da ciò che ho visto si sono " dovuti" allargare prendendo comunque anche mezza Toscana e oltre. Ecco, dopo un investimento del genere, se JD dovesse portare realmente a 3 concessionarie in tutta Italia, una come la Pm&B che ha comunque la sua grandezza, che fine farebbe?? 

MA guarda che per JD i concessionari devono essere proprietari e le officine di manutenzione devono essere interne quindi chiunque faccia la vendita deve avere il proprio personale e le proprie sedi per assistenza e vendita così come il personale tutto interno. 

Il vantaggio di una struttura del genere sarà che le aziende saranno più strutturate e ci sarà una equità nei prezzi sia per le macchine che per le manutenzioni.

Inoltre i prezzi saranno alzati di sicuro per le ragioni di cui sopra perchè JD in tutta europa è più caro che in Italia e la cosa non va bene.

Per il cliente finale cambierà che al posto dell'insegna Rossi che c'è adesso ci sarà verdi ma la sede probabilmente resterà sempre quella. 

Ancora se uno dei tre non andasse bene la JD potrebbe assorbire la concessionaria senza troppi problemi e non è detto che non sia lo scopo finale quello di inglobare tutta la rete vendita.

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Comunque se io fossi un conce storico che comunque fa un fatturato nn da poco e che ci ha messo sudore e fatiche per vendere e mi vengono a dire “guarda da oggi diventi dipendente del tale conce perché fattura di più” prendo i jd e li brucio in mezzo alla strada e tengo un altro marchio che spingo a manetta, poi vediamo cosa succede


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Non daranno fuoco ai trattori, ma ci saranno dei cambi di casacca di sicuro
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Questa è l’unione di qualche mese fa per il sud, a predominio Bruno, che ha unito La stella verde di Spinazzola e Agreen, di Altamura.

Quest’ultima sta spostando la sua sede in un più grande per poter servire meglio la clientela, malgrado l’accorpamento con Bruno.

 

A capo di tutto ciò c’è anche un’ulteriore Unione di concessionarie JD, anche del nord, che si chiama Agri Dealer con sede a Verona e presidente Antonio Bruno, cazzuto 25 enne.

 

Comprende Bruno, Consorzio Agrario dell’Emilia, e Bassan. c3c54d6c70e0d9a7837911ae3b0c7553.jpg

 

 

https://www.agri-dealer.com/chi-siamo/

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Fabio questa società l'hanno fatta per la commercializzazione degli attrezzi in italia partendo per esempio da Vaderstadt

Sì, Vaderstadt è il primo marchio che hanno preso come importatori.
Inoltre hanno fatto creare una linea per manutenzione del verde a loro marchio.
In attesa di percorrere gli step successivi
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11 ore fa, Johndin ha scritto:

In società ci sono quelli che diventeranno i concessionari JD per l'Italia, Bruno Bassan e penso ci sia pure Bertocchi.

Insomma ho beccato la puttana che ha cantato? in confidenza ha parlato con il conce JD anche se è un discorso di inizio dicembre ? vi ricordo che io sono della provincia di Latina....cmq torniamo a noi il conce ha confermato che dovrebbe entrare Bruno a coprire la zona....ho detto dovrebbe perché lui dice che se rientra in tot fatturato può restare indipendente....ora non so come ha chiuso il 2020 cmq staremo a vedere....

Modificato da thedavidesame
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11 ore fa, Calle 89 ha scritto:

Forse L ho già chiesto ma nn ricordo, tutta sta storia di fusione tra conce vale solo per L agricolo o anche per il giardinaggio?


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Tutta la linea prodotti andrà nella stessa direzione.

@thedavidesameSicuramente ti ha detto troppo e avrà cercato di fare la retro ma non sarà come dice lui, lui venderà a Bruno e magari resterà come direttore della filiale della tua zona come suo dipendente.

Non è una questione di macchine vendute perchè se no ci sono certi concessionari che non andrebbero toccati è una scelta aziendale.

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5 ore fa, valeriol25 ha scritto:

A Cesena  da poco non c'è più Raggi  JD,  si è trasferito nel nuovo capannone a Forlì o è una vittima della John Deere?

È a Forlì, a 1 minuto dal casello, a fianco dell’officina MAN truck 

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  • 4 settimane dopo...
Buona sera qualcuno di voi ha qualche novità sulla situazione Lazio per quanto riguarda CNH?!?! Ho sentito una voce che mi ha detto che la Romana Diesel cede il comparto agricolo...."pensiero mio visto che il conce JD è in bilico 2+2 fa sempre la stessa somma"
Se RD cede il comparto agricolo non lo sò, però di sicuro non lo ''spinge'' abbastanza e neppure ne ha bisogno visto che il core business è un altro. Staremo a vedere

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7 ore fa, Fabio_89 ha scritto:

Se RD cede il comparto agricolo non lo sò, però di sicuro non lo ''spinge'' abbastanza e neppure ne ha bisogno visto che il core business è un altro. Staremo a vedere

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Per questo ci quasi credo Fabio....

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Raccolto oggi lo sfogo di un ex concessionario Jd.. Là politica di jd e di non avere più di n. 6 concessionari in Italia a breve termine.. . Ma quando 2 di questi a fine anno si trovano nel bilancio quote di jd Italia in costante aumento.. Vuol dire che i conti non vanno tanto bene

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Jd negli anni ha sempre avuto atteggiamenti contraddittori nella gestione dei dealer.
Può anche essere, come da politiche economiche USA, che se non riesci a fare i numeri a budget, compri la concorrenza, oppure fai crescere il tuo fatturato prendendoti la fetta di torta che lasciavi al dealer.
L'importante è crescere.
Staremo a vedere.
Qui un conce storico, ma che non fa i numeri necessari, sta diventando satellite di quello di Brescia.

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Jd negli anni ha sempre avuto atteggiamenti contraddittori nella gestione dei dealer.
Può anche essere, come da politiche economiche USA, che se non riesci a fare i numeri a budget, compri la concorrenza, oppure fai crescere il tuo fatturato prendendoti la fetta di torta che lasciavi al dealer.
L'importante è crescere.
Staremo a vedere.
Qui un conce storico, ma che non fa i numeri necessari, sta diventando satellite di quello di Brescia.

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Di dove sei?

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6 ore fa, Cat power ha scritto:

Raccolto oggi lo sfogo di un ex concessionario Jd.. Là politica di jd e di non avere più di n. 6 concessionari in Italia a breve termine.. . Ma quando 2 di questi a fine anno si trovano nel bilancio quote di jd Italia in costante aumento.. Vuol dire che i conti non vanno tanto bene

Per adesso sul fronte numero di concessonari ci ha guadagnato la concorrenza e secondo me è qualcosa "per la concorrenza ovviamente" poi sono curiosissimo sul sapere che fine farà questo conce JD vicino casa gasatissimo di forte a qualsiasi altro marchio che non era verde giallo....

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  • 4 settimane dopo...

citazione da questo articolo:

https://www.trattoriweb.com/john-deere-pubblicati-i-dati-del-primo-trimestre-2021-lutile-vola-a-1224-miliardi-le-vendite-crescono-del-23/

John Deere, ecco il nuovo modello operativo

A partire dall’anno fiscale 2021 l’azienda ha implementato una nuova strategia, un nuovo modello operativo e una nuova struttura di reporting. A seguito di questi cambiamenti la divisione Agriculture & Turf è ora suddivisa in due unità commerciali principali. Da una parte il segmento Production & Precision Ag a cui fanno capo la definizione, lo sviluppo e la fornitura di attrezzature e soluzioni tecnologiche a livello globale e alto valore aggiunto per i clienti coltivatori su larga scala di grandi cereali, piccoli cereali, cotone e zucchero. In questo caso i prodotti principali includono trattori di alta potenza, mietitrebbie, raccoglitrici di cotone, raccoglitrici e caricatrici di canna da zucchero e attrezzature per la preparazione del suolo, la semina, il trattamento e la cura delle colture. –

Dall’altra invece il segmento Small Ag & Turf a cui fanno capo la definizione, lo sviluppo e la fornitura di prodotti rivolti a coltivatori e produttori di medie e piccole dimensioni a livello globale nonché ai proprietari di aree a verde. Le attività sono organizzate principalmente per supportare la zootecnia, le colture ad alto valore aggiunto e i professionisti della cura del verde. I prodotti principali includono alcuni trattori di medie e piccole dimensioni, attrezzature per fieno e foraggio, attrezzature per la cura del verde, attrezzature per campi da golf e veicoli utilitari.

Non sono state apportate modifiche alle modalità di reporting per i segmenti Construction & Forestry e dei Servizi Finanziari. Di conseguenza, l’azienda include quattro aree di attività monitorate.

 

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