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Restauro fedele, come appena uscito dalla fabbrica?


Trattore

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Bhe io credo proprio di si, tuttavia credo che il costo che bisognerebbe sostenere sia di gran lunga superiore di quello che costava la macchina appena uscita dalla fabbrica nella sua epoca..

 

Concorco con Dino! Il restauro integrale è possibile, il costo però dipende dallo stato in cui si trovava la macchina e dalle condizioni del motore. Per esperienza personale ( credo anche di molti altri appasionati di trattori) la maggior parte dei costi provengono proprio dal motore. PIù il mezzo è storico ( trattori pre anni 30) più è difficile reperire pezzi di ricambio e quindi molte delle volte ti trovi con dover progettare tu stesso i pezzi e portarli a far tornire o fondere con costi non indifferenti.

Una volta terminato il restauro però ti posso assicurare che è una grande soddisfazione vedere il proprio mezzo come doveva essere quando usciva dalla catena di montaggio! O0

 

Ecco due dei miei trattori completamente resturati come erano in origine

 

J.I. CASE R del 1938

 

CASE_R_00_perforum.jpg

 

J.I. CASE 12-25 del 1916

 

12-25_restarurato.jpg

 

12-25_riverniciato_00.jpg

 

A quest'ultimo in attesa di trovare le lame per le ruote posteriori ho applicato provvisoriamente dei copertoni per poter fare le sfilate. In Primavera provvederò a completare la carrozzeria con le decalcomanie e tutte le filettature

 

Ciao

 

Davide

Modificato da Dodo
Foto ripetuta
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E' sempre un gran piacere vedere le foto dei bellissimi trattori di Dodo..... O0

 

Come appena uscito dalla fabbrica? A volte è possibile ottenere pure un risultato "migliore", non sono rare le colature nelle verniciature originali di cambio e motore, un vero appassionato alla prima goccia che vede fare alla pistola a spruzzo va in delirio!

Anche le tinte, attualmente sono più brillanti e lucide di quelle di un tempo, quindi pare un paradosso ma in un restauro si può ottenere un impatto estetico più curato di quello originale (che poi sia un bene o un male è un altro discorso...).

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Inviato (modificato)

Le Vs. preziosissime testimonianze, son puro balsamo per me O0, in quanto temevo che un mezzo troppo antico, incontrasse limiti di ripristino "insormontabili". Praticamente, non lesinando sulle spese, si possono ottenere risultati migliori di quando il veicolo era nuovo fiammante, appena uscito dalla catena di montaggio :AAAAH:. Semplicemente eccezionale! Ma ciò è possibile pure con veicoli molto rari, che all'epoca stessa della loro carriera commerciale furon venduti in pochi esemplari e di cui esistono poche (o nulle) tracce documentali tecniche? In parole povere, un bravo e competente restauratore professionista, riuscirebbe a riportare come nuovo di fabbrica un mezzo agricolo antico, raro e con pochi dati tecnici conservati a disposizione?

 

P.S.: Complimenti vivissimi all'amico Dodo per i suoi SPLENDIDI capolavori d'epoca, sono bellissimi!!! Ma - solo per pura ipotesi, naturalmente - potrebbero nuovamente operare in campo come quand'erano "giovani", oppure non sono più idonei per lavorare?

Modificato da Trattore
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Ciao Trattore e Filippo

grazie per i vostri post! Rispondo a Trattore. Ti confermo che è possibile restaurare anche mezzi che già in origine vennero venduti in pochi esemplari, basta avere pazienza e tanta buona volontà e non bisogna avere fretta a completare il restauro. A volte la ricerca di pezzi mancanti può durare anche anni ma alla fine qualcosa si troverà. Se poi non si riesce ad ottenere il pezzo mancante, allora si cercano trattori uguali al tuo, si vanno a vedere, si fanno foto, si prendono misure e si ricostruisce il pezzo mancante.

 

Una volta restaurati sono come nuovi e quindi potrebbero essere utilizzati per lavorare la terra come si faceva all'epoca della loro vendita.

Come esempio ecco il link di una delle mie locomobili a vapore durante una dimostrazione di trebbiatura del grano la scorsa estate

 

 

BUona visione

 

Davide

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complimenti a Davide,che conosco personalmente ed ho visto alcuni suoi mezzi restaurati...........personalmente sul discorso restauro ,penso che se si decide di restaurare un trattore sia esso di qualsiasi epoca,occorre eseguire un lavoro radicale per renderlo piu' possibile com'era quando è uscito dalla fabbrica.........(discorso economico a parte in quanto il costo del restauro ben fatto supera sempre il valore del trattore).........sicuramente oggi si puo' ottenere un risultato migliore che pero' non condivido...........migliorie tipo quella di usare bulloneria inox o zincata,cromature non presenti all'origine ecc.......a volte viene definito restauro una semplice verniciatura,magari anche con colori sbagliati rispetto a quelli originali........in piu' capita anche di vedere ancora presenti delle amaccature sulla carrozzeria........sotto la nuova verniciatura.............in quest'ultimo caso è meglio lasciare il tutto con i segni non solo del tempo,ma anche di tanto duro lavoro ..............ripeto .........questa è solo la mia opinione...........

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Ma ciò è possibile pure con veicoli molto rari, che all'epoca stessa della loro carriera commerciale furon venduti in pochi esemplari e di cui esistono poche (o nulle) tracce documentali tecniche? In parole povere, un bravo e competente restauratore professionista, riuscirebbe a riportare come nuovo di fabbrica un mezzo agricolo antico, raro e con pochi dati tecnici conservati a disposizione?

 

P.S.: Complimenti vivissimi all'amico Dodo per i suoi SPLENDIDI capolavori d'epoca, sono bellissimi!!! Ma - solo per pura ipotesi, naturalmente - potrebbero nuovamente operare in campo come quand'erano "giovani", oppure non sono più idonei per lavorare?

 

Ciao Trattore, eccoti un altro esempio di restauro o meglio ricostruzione integrale di un mezzo unico al mondo! Il collezionista partendo da due soli volani, qualche piccolo accessorio della caldaia e da foto originali dell'epoca è stato in grado di ricostruire fedelmente un cingolato a vapore della Ditta americana Holt. Oggi questo pezzo è l'unico esemplare esistente al mondo di una macchina costruita più di cento anni fa.

 

HOLT_00.jpg

 

HOLT_02.jpg

 

HOLT_01.jpg

 

UN VERO CAPOLAVORO!!!:AAAAH::ave:

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che spettacolo!!!!! restauro da amatori veri.

Se posso vorrei dire la mia sui restauri, secondo me ci sono quelli accuarti e nei minini particolari dove si tende a far tornare la macchina come appena uscita di fabbrica, ci sono quelli conservativi dove si tende a ripristinare alcuni malfunzionamenti o guasti ecc. e ci sono quelli fatti tanto per fare che peggiorano anche lo stato della macchina e che mi fanno inc............ ma che stessero fermi.

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Anch'io come DL30 non apprezzo molto bullonerie inox, piuttosto che fanali moderni, piuttosto che tutto il resto di particolari che dozzinalmente vengono appiccicati a macchine che nulla c'entrano con questi.

Colori troppo sgargianti idem.

 

Il restauro, se di questo si tratta, secondo me deve essere fatto rispettando le specifiche della macchina e della sua locazione temporale. Qualche licenza uno se la può prendere certamente, ma se si vuol procedere seriamente tali licenze devono rispettare i tempi del mezzo e il suo essere. Un esempio? Frecce e fanali stradali. Vedo un mare di macchine, alcune anche ben restaurate, con impianto elettrico regolare per la circolazione stradale, con fanali di tipo moderno.

E questo personalmente non mi piace, oltre a non comprenderne l'utilità (chi è il pazzo che circola coi landini testacalda?). Apprezzo invece molto di più quanto sta facendo, per esempio, Apozzo sul suo Om, modificando leggermente (con modifiche non invasive e del tutto retroattive) la fanaleria originale del suo trattore per potervi inserire indicatori di direzione.

 

Per quanto mi riguarda, ho in mente prossimamente (molto prossimamente) il recupero di un mio trattore, molto compromesso ma assolutamente ancora del tutto originale. La verniciatura è ormai quasi del tutto andata, ma sto studiando alcuni sistemi per recuperare parte del suo originario splendore, poi con adeguata vernice trasparente una passata per interrompere il processo di ossidazione. Meccanica invece completamente revisionata ripristinata.

Perchè quindi recuperare integralmente la meccanica e non riverniciarlo? Semplicemente perchè mi piace l'idea di avere una macchina completamente in ordine ma ancora col suo colore originale, anche se non più particolarmente sana. Ed anche perchè, detto tra noi, la verniciatura è la pratica che meno mi piace nel recupero di un trattore. Non è lavoro per me.

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Inviato (modificato)

Le macchine del buon Dodo sono ASSOLUTAMENTE FANTASTICHE :ave::ave::ave:!!! Meravigliosa pure l'Opera d'Arte del collezionista americano che - partendo quasi da zero - ha "resuscitata" una macchina unica O0! Grazie di esistere, amici, è merito di persone in gamba come voi se si preservano dall'oblio codesti pezzi di Storia. Anch'io intendo il restauro effettuato minuziosamente a regola d'arte, esclusivamente ripristinando il veicolo così com'era in origine e senza aggiungere o togliere nulla che non fosse unicamente presente nella macchina. In parole povere, se non c'erano (ad es.) i fanali, NON li metterei MAI, neppure se fossero presenti in modelli analoghi dell'epoca. Invece, se determinate dotazioni erano - magari - previste tra gli accessori o gli optional a richiesta dallo stesso Costruttore, li prenderei in considerazione ;). Presumo, inoltre, che quando si riporta in "vita" un simile oggetto - a torto - considerato un ferrovecchio buono solo per il rottamaio, la gioia e la soddisfazione di rivederlo nuovo di zecca com'era un tempo, dev'essere IMPAGABILE!!!

Modificato da Trattore
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Amici, dal mio piccolo "archivio" ho tratto queste foto di trattori d'epoca che paiono ben restaurati :). Secondo la vs. qualificata esperienza, sono davvero ripristinati com'erano in origine, oppure ci son particolari che "stonano" :cheazz:?

 

1zpha0x.jpg

 

2wrj6o9.jpg

 

2mn0jr9.jpg

 

dr4c2d.jpg

 

xc5a41.jpg

 

2d14g8k.jpg

 

2vsq1he.jpg

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Fiat 211, colore interpretazione personale del proprietario, fari anteriori non originali, fanali posteriori e relativi supporti orribili, pneumatici rovesci al posteriore. Pare inoltre abbia sull'assale anteriore dei tondi che fungono da zavorra.

 

Il velite pare avere solo le gomme fuori standard (ripeto, pare)

 

Lo schluter sembra ben curato, non fosse altro per i fanali di posizione-freccia che ritengo non originali, almeno montassero gli Hella rotondi come da buona tradizione teutonica.

 

Sul Peschiera e Folli non mi pronuncio, veramente scarsa conoscenza da parte mia sulle macchine di questo Costruttore.

 

Lo Steyr ha fanali italiani (fiat Nastro d'oro grandi), vale stesso discorso dello Schluter.

 

 

 

Le mie naturalmente sono solo opinioni del tutto personali, ognuno coi propri beni fa cio' che meglio ritiene :)

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Beh certi dettagli si possono tralasciare, ma fare un fiat verde...........:AAAAH::AAAAH:

Ecco credo che quello sia decisamente l'opposto di un restauro ben fatto.

Naturalmente è solo il mio parere, ma concordocon Filippo che sia una "interpretazione" del proprietario.

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Concordo anch'io!

Un Fiat verde è proprio fuori da ogni logica di estetica!:AAAAH::AAAAH:

Tutto quel lavoro per restaurare una macchina e poi lo si invalida con un colore sbagliato!!!:cheazz: E direi nel caso in questione...VOLUTAMENTE SBAGLIATO!!!:AAAAH:

Se posso esprimere la mia direi che la 25C però non è male!

Che de dite?

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Io non riesco a distinguere la targa; se è coeva allora il tutto è secondo liberissima scelta del proprietario; fosse non coeva , pur non essendo il canonico verde militare, rimane non da escludere anche una fornitura di ridotto numero alle FFAA e successiva vendita ad utente civile. Breda, Vender, Fiat, etc.etc. od in grandi quantità od in ridottissime sempre han fornito trattori e dozer per fini logistici.

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Anch'io, come ciascuno di voi, sono per il ripristino assolutamente FEDELE all'origine e non comprendo proprio - sebbene rispetto i gusti e le scelte di ognuno - perchè "stravolgere" l'aspetto (o la parte tecnica) d'un veicolo storico. Ripeto quanto già scritto in precedenza, potrei al limite chiudere un occhio esclusivamente se dovessi scegliere dei particolari già previsti all'origine dal Costruttore e appartenenti alla lista degli accessori o degli optional a richiesta. Per chiarire, se all'epoca del trattore XY che mi accingo di far restaurare, la Casa prevedeva tra gli accessori a richiesta - che so - il tappo del radiatore "cromato", mentre quello presente sul trattore è nero, allora scelgo tra le due soluzioni espressamente previste dalla Ditta costruttrice. Ma se, viceversa, al posto della strumentazione originale, voglio piazzare un bel display digitale, quello è un'assoluta assurdità :AAAAH:! O sbaglio?

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Lo Steyr ha fanali italiani (fiat Nastro d'oro grandi), vale stesso discorso dello Schluter.

 

 

 

Le mie naturalmente sono solo opinioni del tutto personali, ognuno coi propri beni fa cio' che meglio ritiene :)

 

Mi dispiace contraddirti caro filippo ma lo steyr i primi con il modello 80 macola e zandona li importavano con i fari normali che poi applicheranno i carrello (versione italiana)

il mio e del 1951 e monta quel tipo di fanali....

 

inoltre i parafanghi quadrati erano montati nel modello 84 ma venivano installati anche nei altri modelli (con parafango tondo o senza ) per fare posto alla morosa.....

scherzi a parte per far salire qualcuno in quanto in austria queste macchine erano omologate per 2..

Modificato da steyr 80
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Nel restauro quello che io tento di fare e quello di un recupero totalmente fedele all'originale (nei limiti del possibile), così ho fatto con qualche moto e così sto cercando di fare con il mio 312C (magari anche in modo esagerato), anche di quelle parti o componenti che non stanno a vista.

Anche perchè la ricerca sia dei ricambi, sia il capire di casa era in origine, è una delle cose che mi piace.

Quindi per esempio, nel ricostruire l'impianto elettrico, la ricerca dei colori e delle sezioni dei cavi, del diametro delle guaine della forma e del materiale dei capicorda e dei morsetti, nei manicotti la ricerca delle vecche fascette a copiglia piuttosto che quelle inossidabili a vite, bulloneria non inox e magari delle stesse forme (vedi dadi più alti o più bassi messi a controdado o per esempio bulloni con vite da 10 e inchiavatura da 13 invece che da 17), o come ricercava anche apozzo qualche tempo fa le vitarelle a testa tonda per chiudere i fari, etc. etc..

E allora se proprio non si riesce a trovare, ci metto quello che ho a disposizione ma la ricerca della parte originale continua, tanto prima o poi qualcosa uscirà.

Faccio questo non per aumentare il valore del mezzo che sto restaurando, ma semplicemente perchè e quello che mi appaga e ripaga del lavoro e dei soldi spesi.

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Anche per me a mio modo di vedere bisogna rispettare al massimo le carattereristiche originali, infatti per il mio OM 45 ho impiegato mesi per trovare il manometro ed il termometro originali di diametro 60, tutti i ricambisti a cui chiedevo tornavano con la stessa solfa, da 60 non lo fanno più è inutile che lo cerchi prendi questo da 50 mm e poi ci fai un'adattore.. e io pensavo "metticelo al tuo l'adattatore.."

Però devo ammettere che per fare un lavoro in stile 100 % originale possono occorrere anni per la ricerca dei pezzi allora magari qualche cosa si reinterpreta cercando di essere poco invasivi, per esempio siccome sono sicuro che farò a malapena in tempo a finire il mio OM per fine agosto, troverò impossibile dedicarmi alla verniciatura dei bulloni e quindi opterò magari solo per quest'anno per della bulloneria inox per i lamierati pur consapevole di commettere un'errore storico temporale, ma l'importante è cmq che poi questi adattamenti si possano togliere per poter ripristinare il tutto come all'origine magari con più calma.

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Mi dispiace contraddirti caro filippo ma lo steyr i primi con il modello 80 macola e zandona li importavano con i fari normali che poi applicheranno i carrello (versione italiana)

il mio e del 1951 e monta quel tipo di fanali....

 

Forse si riferiva alle luci di posizione/frecce sui parafanghi, che sono quelle dei nastro oro recenti.

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