Primo Inviato 12 Marzo 2024 Condividi Inviato 12 Marzo 2024 Oggigiorno, a chiunque si interessi un minimo di energie alternative, sfogliando un giornale, aprendo una pagina web o ascoltando la televisione, sarà di sicuro capitato di leggere o sentir parlare delle CER, acronimo che sta per Comunità Energetiche Rinnovabili. Che cosa sono le CER? Come funzionano? Come vengono costituite e quali sono i benefici economici ed ambientali? Con questo topic speriamo di riuscire a mettere un po' in ordine le idee, per quanto ci possa essere possibile, nel marasma della confusione che sta regnando. Premetto che io non sono un esperto di agroenergie, tantomeno un tecnico del GSE, ma mi definisco un imprenditore agricolo che per necessità/curiosità/opportunità si è affacciato a questo mondo, pertanto potrebbe verificarsi che non sia tutto "oro colato" quel che dico, ma cercherò di fare del mio meglio e, soprattutto, chi ne sa di più che intervenga pure in correzione. Dopo tanto tempo, finalmente possiamo parlare delle CER in modo più concreto in quanto in data 23 gennaio 2024 è stato pubblicato il tanto atteso "Decreto CACER" e, a seguire, il 24 febbraio 2024 con il quel sono state pubblicate le "Regole operative per l’accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso e al contributo PNRR" che regolamentano in modo definitivo quanto previsto dai precedenti Decreti. Per chi fosse interessato, sul sito MASE sono disponibili anche le "FAQ". Per iniziare, le CACER (ossia le Configurazioni di Autoconsumo per la Condivisione dell'Energia Rinnovabile) si suddividono in 3 differenti configurazioni previste: 1- Comunità energetiche rinnovabili (CER); 2-Gruppo di autoconsumatori che agiscono collettivamente; 3-L'autoconsumatore individuale a distanza. Perchè tutta questa spinta verso la condivisione dell'energia prodotta da fonti rinovabili? Provo ad elencare alcune motivazioni plausibili sulle quali, se volete, potremo discuterne ed approfondire di seguito: -benefici ambientali derivanti dalle energie rinnovabili; -incentivazione della produzione e consumo dell'energia in loco, evitando investimenti colossali per l'adeguamento della rete di distribuzione dell'energia elettrica dovuto agli ambizioni obiettivi che ci siamo posti in riferimento alla produzione di energia green. D'ora in avanti in questo post parleremo solo ed esclusivamente delle CER. Per costituire una CER bisogna essere almeno in due, poi dovranno esserci almeno un produttore di energia rinnovabile ed un consumatore, e dovrà esserci la presenza di almeno due punti di connessione "POD" distinti ma sottostanti alla medesima cabina primaria di distribuzione. Per semplificarci la ricerca per quest'ultimo requisito, il GSE ha pubblicato una "mappa interattiva delle cabine primarie". La CER dovrà essere un ente giuridico a sé stante, un'Associazione Temporanea di Imprese (ATI), una Cooperativa, etc... comunque una delle forme legalmente riconosciute e dovrà prevedere un'adesione aperta e volontaria. La CER dovrà essere costituita prima dell'allaccio dell'Impianto alla rete. Da Decreto sono previste due forme incentivanti per le CER: 1- un contributo in conto energia che dipende dalla grandezza dell'impianto di produzione, dalla zona d'Italia in cui si trova e dal PUN, che per semplicità considereremo pari a 0,10 €/kWh: per i conteggi più precisi vi rimando ai documenti linkati sopra; 2- per i comuni con meno di 5.000 abitanti, un contributo in conto capitale a valere sui fondi PNRR con intensità di aiuto pari al 40% dei costi sostenuti per la realizzazione dell'impianto. Ora vediamo meglio, per sommi capi come potrebbe funzionare una CER. Il contributo in c/energia finanzia quella quota di energia contemporaneamente prodotta dall'impianto ad energia rinnovabile e consumata dal membro della CER. Il concetto di contemporaneità è fondamentale! Il produttore continuerà a cedere l'energia in rete, fatturandola al GSE, ed il consumatore continuerà a prelevare l'energia dalla rete pagandola al suo fornitore (Enel o altri) ma sulla quota di energia che il produttore immette in rete e la CER contemporaneamente consuma, verrà riconosciuto un contributo in conto energia pari a 0,10 €/kWh. Chiaramente, tale contributo andrà ripartito tra i produttori e consumatori della CER sulla base di quanto previsto dallo statuto che per semplificare consideriamo al 50%: 0,05 €/kWh ai produttori e 0,05 ai consumatori. Fin qui direi che è abbastanza semplice... 🙄 Ma se l'imprenditore agricolo sta realizzando un impianto FV avendo già beneficiato di un contributo in c/capitale, ad esempio quello del "Parco Agrisolare" oppure quello dell' "Agrovoltaico", potrà poi beneficiare del contributo in conto energia se costituirà una CER? La risposta è SI, ma il Decreto ha posto le seguenti limitazioni: -il contributo in c/energia è cumulabile solo con i contributi in c/capitale con un'intensità di aiuto massima pari al 40%; -nel caso di cui sopra, il contributo c/energia CER sarà decurtato del 50%. Pertanto, ipotizzando che l'impianto sarà realizzato con il contributo "Parco Agrisolare-Tab.4A" con un aliquota di aiuto in c/capitale pari al 40%, il contributo c/energia sarà cumulabile, ma anziché di 0,10 sarà di 0,05 €/kWh (decurtazione del 50% per cumulo). Lo stesso Decreto di cui appresso ha però previsto un ulteriore limitazione/opportunità (dipende dai punti di vista) alle CER: queste devono apportare non solo un beneficio economico agli attori della filiera dell'energia, ma anche alla comunità sociale... capisco che questa è più difficile da comprendere, ma provo a spiegarvela coi numeri. Tizio, Caio e Sempronio creano una CER dove, a fine anno, sono stai scambiati in contemporanea 100.000 kWh. Al punto 2.2.2.1.3 del Regolamento Operativo è scritto che "Il Decreto prevede che le CACER assicurino, mediante esplicita previsione statutaria, pattuizione privatistica, o, nel caso di autoconsumo individuale, dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che l’eventuale importo della tariffa premio eccedentario, rispetto a quello determinato in applicazione del valore soglia dell’energia oggetto di incentivazione, sia destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e\o utilizzato per finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione. I valori soglia dell’energia elettrica condivisa incentivabile espressi in percentuale sono i seguenti: a-nei casi di accesso alla sola tariffa premio: 55%; b-nei casi di cumulo della tariffa premio con un contributo in conto capitale: 45%." Per farla semplice, dei 100.000 kWh/anno contemporaneamente scambiati da Tizio, Caio e Sempronio avremo che: -nel caso "A" il fatturato della CER che si intascheranno i tre soci sarà quello relativo soltanto alla quota di energia condivisa del 55%, cioè 55.000 kWh/anno che andranno valorizzati sulla base del contributo in c/energia visto sopra; -nel caso "B" il fatturato sarà relativo alla quota di energia del 45%. La quota eccedente i limiti di cui sopra, sarà valorizzata allo stesso modo che per i soci, ma sarà utilizzata per "finalità sociali aventi ricadute sui territori ove sono ubicati gli impianti per la condivisione." e non chiedetemi in che modo che non ve lo so dire. Chiaro no? Io c'ho impiegato un mese a capirlo 😅 Ora che siete di certo diventati degli esperti di CER, vi propongo un quesito: Voi realizzate un impianto da 1,5 MWp il quale a regime produrrà 2.000 MWh, dei quali 1.000 MWh condivisi in CER; l'impianto è realizzato in un Comune con meno di 5.000 abitanti, pertanto avete diritto ad entrambi i contributi previsti dal "Decreto CER", sia quello del 40% in c/capitale che quello in c/energia che per semplicità stimiamo in 10 €/MWh e, sulla base dello statuto della CER sarà ripartito al 50% tra produttore e consumatori. A fine anno, a voi proprietari dell'impianto, quanto vi rimarrà in tasca dalla CER? Il voto non ve lo metto, state tranquilli !! Perdonate il tono "simil-scherzoso" che ho intrapreso, ma capirete che l'argomento si presta al burocratese ed è anche mediamente complicato da comprendere inizialmente. Spero comunque che queste prime informazioni possano essere spunto per avviare un dibatto costruttivo ma soprattutto privo dei soliti luoghi comuni "eh ma qui le cose semplici non le fanno mai" oppure "ma guarda te cosa tocca fare a noi che siamo abituati a stare sul trattore" etc... 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
DjRudy Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 Argomento molto interessante! Bravo Primo! A 50 km da me un gruppetto di persone si è messo insieme, ha acquistato 2 ettari di terreno, e farà un impianto CER con un'industria, il business plant sta in piedi, ti dirò come proseguirà la loro avventura. Riguardo a un impianto CER fatto da un agricoltore in collaborazione con industria o Comune sicuramente anche li i conti tornano, ma rimane il problema di tirare fuori minimo 800 mila € compreso contributo del 40 % per fare l'impianto, cifra che ben pochi agricoltori possono permettersi. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cava90 Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 2 ore fa, DjRudy ha scritto: Argomento molto interessante! Bravo Primo! A 50 km da me un gruppetto di persone si è messo insieme, ha acquistato 2 ettari di terreno, e farà un impianto CER con un'industria, il business plant sta in piedi, ti dirò come proseguirà la loro avventura. Riguardo a un impianto CER fatto da un agricoltore in collaborazione con industria o Comune sicuramente anche li i conti tornano, ma rimane il problema di tirare fuori minimo 800 mila € compreso contributo del 40 % per fare l'impianto, cifra che ben pochi agricoltori possono permettersi. Ma uno potrebbe anche fare un impianto da 200 kW, poi non so che cifre girano al KWp... Io comunque mi chiedo: (estremizzo) non considerando il business plan, trovo una famiglia che consumerà 3000 kWh in un anno, installo 1 mW di pannelli... Usufruisco del 40% a fondo perduto? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 Buongiorno a tutti, e grazie a @Primo che ha aperto il nuovo 3d mettendo subito in apertura un bel messaggio completo. La settimana scorsa si è tenuto nel mio piccolo comune (ma siamo 5300 abitanti per cui niente 40% ☹️) la prima riunione per spiegare ai presenti come funziona una CER e mi è spiaciuto constatare che è mancato sia l'interesse (con solo una 30ina di presenti e 10/12 collegati da casa) sia le conoscenze di base su come funzioni una CER. Un'altra cosa che mi ha infastidito è il pressapochismo e la mancanza di spirito di squadra (forse dettato da questo periodo di campagna elettorale) che c'è sia tra i cittadini sia tra istituzioni locali, nel nostro caso la cabina primaria comprende ben 3 comuni "pieni" e un paio parzialmente, ma nessuno si è degnato di organizzarla cumulativa questa CER con tutti....le CER devono unire non dividere ciò che viene creato per agevolare le unioni....BASTA CAMPANILISMO! a proposito di vorrei lasciarvi un link di una conferenza che a mio modo di vedere analizza bene il tema CER: Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 13 Marzo 2024 Autore Condividi Inviato 13 Marzo 2024 1 ora fa, bu$ine$$ ha scritto: Buongiorno a tutti, e grazie a @Primo che ha aperto il nuovo 3d mettendo subito in apertura un bel messaggio completo. La settimana scorsa si è tenuto nel mio piccolo comune (ma siamo 5300 abitanti per cui niente 40% ☹️) la prima riunione per spiegare ai presenti come funziona una CER e mi è spiaciuto constatare che è mancato sia l'interesse (con solo una 30ina di presenti e 10/12 collegati da casa) sia le conoscenze di base su come funzioni una CER. Un'altra cosa che mi ha infastidito è il pressapochismo e la mancanza di spirito di squadra (forse dettato da questo periodo di campagna elettorale) che c'è sia tra i cittadini sia tra istituzioni locali, nel nostro caso la cabina primaria comprende ben 3 comuni "pieni" e un paio parzialmente, ma nessuno si è degnato di organizzarla cumulativa questa CER con tutti....le CER devono unire non dividere ciò che viene creato per agevolare le unioni....BASTA CAMPANILISMO! Purtroppo, a mio avviso, la mancanza di interesse è dettata da ignoranza intesa come "non conoscenza della materia". Secondo me non bisogna costruire impianti per le CER, ma piuttosto collegarci altri impianti nati per altri scopi (es. business, bonifica tetti da amianto, etc...). C'è da dire che il concetto di CER è molto ampio: non dobbiamo pensare ad una Comunità Energetica come tra Tizio Caio Sempronio e basta, ma il concetto è molto più ampio! Ad esempio, una CER potrebbe essere a livello comunale, quindi un Comune costituisce una CER all'interno della quale ci saranno più configurazioni, ciascuna delle quali non può avere una potenza maggiore di 1MWp; la configurazione può essere costituita solo da Tizio e Caio, oppure da Tizio Caio e Sempronio. Se non capiamo bene il concetto sopra, rischiamo di travisare il significato delle CER. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 Primo però vorrei discutere meglio questo passaggio dove scrivi: 5 ore fa, Primo ha scritto: Secondo me non bisogna costruire impianti per le CER, ma piuttosto collegarci altri impianti nati per altri scopi (es. business, bonifica tetti da amianto, etc...). Permettimi ma mi viene difficile pensare a una CER senza impianti creati appositamente, in quanto la normativa impone agli impianti già installati e allacciati (ma dopo dicembre 2021) che all'interno della CER questi ultimi "non possono superare il 30% del totale impianti presenti" ; quindi per gli impianti allacciati prima del 2022 direi che è quasi impossibile entrare. A questo punto sarà basilare costruire impianti, che permettano alla CER inizialmente di partire, e poi pian piano di svilupparsi facendo permettendo ad altri (con impianto già installato, ma dopo il 2022) di entrare e quindi permettere al "volano" di prendere il giro... il primo passo deve assolutamente essere fatto... Se poi questi impianti partono grazie ad agricoltori e/o aziende che bonificano amianto bene, ma probabilmente bisognerà capire come far partire il movimento, ad esempio con della finanza etica: tanti piccoli aderenti alla CER raccolgono del capitale, viene richiesto un finanziamento e si costruisce un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola o dell'oratorio ecc ecc. Nel link che hai messo riguardo alla comunità energetica di Gubbio che ha installato una pala eolica ho sognato che davvero in alcuni casi si potrebbe ambire a diventare più indipendenti, ad esempio nel mio comune ci sono 3 centrali idroelettriche ad acqua fluente, se allarghiamo alla cabina primaria siamo a 7/8 o forse più...se la CER dovesse riuscire a stringere un accordo (non dico comprarle) sarebbe un sogno! Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 https://www.mase.gov.it/sites/default/files/ALLEGATO 1 Regole operative CACER def.pdf Queste sono le regole applicative, in teoria dal 10 aprile sul sito del GSE ci sarà una pagina dedicata, di seguito un mio copia/incolla: Inoltre, ai fini dell’accesso agli incentivi previsti dal Decreto CACER, gli impianti/UP inseriti nelle configurazioni di CER, Gruppo di autoconsumatori o autoconsumatore a distanza devono rispettare i requisiti che seguono: a. essere stati realizzati tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti; b. avere potenza massima di 1 MW (per la definizione di potenza di un impianto di produzione/UP si rimanda anche alle precisazioni di cui al paragrafo 1.2.1.5 Parte II); c. essere entrati in esercizio a partire dal giorno successivo alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 199/2021 (ovvero entrati in esercizio dal 16 dicembre 2021); d. non essere finalizzati alla realizzazione di progetti relativi all'idrogeno che comportino emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 tonnellate di CO2 equivalente per tonnellata di H2; e. rispettare i requisiti previsti dal principio DNSH, come meglio specificati nell’Appendice C; f. nel caso di impianti alimentati a biogas o biomassa rispettare i criteri definiti nell’Appendice D; g. essere realizzati esclusivamente con componenti di nuova costruzione, se fotovoltaici. Per gli impianti diversi dai fotovoltaici è previsto l’uso anche di componenti rigenerati, come definiti dalle “Procedure Operative - Gestione esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diversi dai fotovoltaici ammessi agli incentivi” (nel seguito anche Procedure Operative GEI), pubblicate dal GSE in attuazione ai criteri previsti dall’art. 30 del decreto 23 giugno 2016 del Ministro dello Sviluppo Economico. Sulla base delle suddette Procedure Operative GEI: • la rigenerazione è un’attività finalizzata a riportare il componente nelle condizioni funzionali e prestazionali nominali dal punto di vista tecnico e della sicurezza, eseguita da un’officina specializzata; • un’officina si intende specializzata se, tra le attività elencate nella visura camerale della stessa, rientrano l’attività di rigenerazione e/o costruzione e/o riparazione e/o revisione e/o manutenzione del componente in questione. pag. 10...sottolineatura e grassetto li ho messi io, attenzione che c'è (sempre a pag. 11 e 12) un apertura anche per gli impianti costruiti in data antecedente: Nel caso di configurazioni di CER, in aggiunta ai requisiti sopra descritti, ai fini dell’acceso agli incentivi gli impianti/UP non devono essere entrati in esercizio prima della regolare costituzione della CER ovvero prima che lo statuto/atto costitutivo della CER rispetti tutte le indicazioni contenute al paragrafo 1.2.2.2 Parte II. Per gli impianti/UP entrati/e in esercizio prima dell’entrata in vigore del Decreto CACER (ovvero prima del 24/01/2024) dovrà essere prodotta idonea documentazione da cui si ricavi che l’impianto/UP sia stato/a realizzato/a ai fini del suo inserimento in una configurazione di CER. In tal caso il requisito dovrà essere dimostrato dalla produzione di documenti sottoscritti in data anteriore a quella di entrata in esercizio dell’impianto (con tracciabilità certificata della firma) e la richiesta di accesso alla tariffa incentivante dovrà essere presentata entro 120 giorni dalla data di apertura del Portale del GSE. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mbx Inviato 13 Marzo 2024 Condividi Inviato 13 Marzo 2024 è talmente contorto e complicato che a pensar male si intravede l’intenzione di far passar la voglia al semplice privato con la sua casa di risparmiare in bolletta 🤷♂️ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
EnricoTr Inviato 15 Marzo 2024 Condividi Inviato 15 Marzo 2024 Il 13/3/2024 at 20:48, mbx ha scritto: è talmente contorto e complicato che a pensar male si intravede l’intenzione di far passar la voglia al semplice privato con la sua casa di risparmiare in bolletta 🤷♂️ Per il semplice privato che vuole fare parte di una CER ci sono solo vantaggi, modesti sia chiaro, ma è tutto di guadagnato e tutt'altro che complicato, le complicazioni" se vogliamo, ci sono per chi vuole creare la CER. Se nella mia zona qualcuno la facesse aderirei ad occhi chiusi anche solo come consumatore Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 15 Marzo 2024 Condividi Inviato 15 Marzo 2024 Modestissimo parere, io penso sia ottima, solo ci vorrà del tempo e un cambio di mentalità, non tanto per quanto riguarda il consumo dell'energia elettrica ma in un'ottica di visione futura. Pensiamo solo alle auto elettriche (anche elettriche plug-in), all'uso delle pompe di calore, dei fornelli a induzione, l'energia elettrica non potrà che crescere ma al momento (e anche nel futuro prossimo) le reti non sono in grado di gestire. Nell'ambito di un ragionamento local, così come l'acquisto di prodotti a km 0, in questo caso dovremo organizzarci per produrre e consumare energia "tra vicini" e quando c'è. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 15 Marzo 2024 Autore Condividi Inviato 15 Marzo 2024 6 ore fa, bu$ine$$ ha scritto: Modestissimo parere, io penso sia ottima, solo ci vorrà del tempo e un cambio di mentalità, non tanto per quanto riguarda il consumo dell'energia elettrica ma in un'ottica di visione futura. Pensiamo solo alle auto elettriche (anche elettriche plug-in), all'uso delle pompe di calore, dei fornelli a induzione, l'energia elettrica non potrà che crescere ma al momento (e anche nel futuro prossimo) le reti non sono in grado di gestire. Nell'ambito di un ragionamento local, così come l'acquisto di prodotti a km 0, in questo caso dovremo organizzarci per produrre e consumare energia "tra vicini" e quando c'è. Parole sacrosante, le condivido in pieno. Per quanto riguarda la mia affermazione sul "non vanno costruiti impianti appositi per le CER", intendevo dire che il business non stà nelle Comunità Energetiche; il businessplan deve "girare" anche senza CER, poi quelle rappresenteranno un valore aggiunto a livello economico e soprattutto ambientale. Il discorso è differente per i comuni con meno di 5000 abitanti dove c'è anche il contributo in c/capitale ma, non essendo la casistica a me interessante, non ho avuto modo di approfondirla. Il 13/3/2024 at 09:26, Cava90 ha scritto: Io comunque mi chiedo: (estremizzo) non considerando il business plan, trovo una famiglia che consumerà 3000 kWh in un anno, installo 1 mW di pannelli... Usufruisco del 40% a fondo perduto? Non ho studiato il caso del contributo a fondo perduto del 40%, ma mi verrebbe da dire che quasi sicuramente avranno previsto un nesso tra la potenza dell'impianto e la quantità minima di energia da condividere all'interno della CER, ad es.: impianto 1 MWp, almeno 600.000 kWh devono essere condivisi per beneficiare del contributo al 40%. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dino62 Inviato 16 Marzo 2024 Condividi Inviato 16 Marzo 2024 Nel mio comune (5700 abitanti) abbiamo fatto riunione settimana scorsa,come comune siamo interessati,adesso la società preparerà un piano di studio e fattibilità poi vedremo cosa si potrà fare. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 22 Marzo 2024 Condividi Inviato 22 Marzo 2024 non si è, praticamente, ancora partiti e già saltano fuori le beghe e le interpretazioni... ora posto l'articolo della "famosa CER della turbina eolica" in cui c'è il rischio che non venga loro riconosciuta....no comment... https://www.enostra.it/news-eventi/prosegue-la-saga-del-progetto-cer-al-castiglione/ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 23 Aprile 2024 Condividi Inviato 23 Aprile 2024 CACER, pubblicato il Decreto Corrispettivi per il GSE provvedimento ministeriale riporta i corrispettivi richiesti per l’accesso ai benefici in materia di comunità energetiche e autoconsumo diffuso. Approvata inoltre la nuova versione delle regole operative del GSE Dal 24 aprile stop al regime transitorio Tutto è pronto per dire addio al regime transitorio in materia di comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo diffuso, ed abbracciare definitivamente il “nuovo” Decreto CACER (o Decreto CER). A partire dalle 18.00 di domani, infatti, non sarà più possibile inviare sul portale del GSE le richieste di incentivazione relative al vecchio meccanismo incentivante, quello che – per intenderci – ha sostenuto il comparto in attesa del nuovo regime. Per quest’ultimo, lo scorso 8 aprile sono stati attivati i portali per l’invio delle richieste e ieri si è definitivamente concluso l’iter con l’approvazione degli ultimi elementi normativi: il Decreto Corrispettivi e le Regole Operative aggiornate. CACER e Decreto Corrispettivi Il provvedimento in questione (pdf) indica i corrispettivi che il Gestore dei Servizi Energetici richiederà ai beneficiari degli incentivi CACER e dei contributi PNRR. I soggetti beneficiari della tariffa incentivante sono infatti tenuti a versare su base annua un corrispettivo mediante compensazione delle somme erogate al soggetto Referente, ai fini della copertura dei costi gestionali ed operativi. Per la precisione l’atto ministeriale riporta: Per gli incentivi a CER e autoconsumo diffuso Nessun corrispettivo in caso di potenza fino a 3 kW; 15 euro/anno in caso di potenza superiore a 3 kW e fino a 20 kW; 15 euro/anno per impianti di potenza superiore a 20 kW + un corrispettivo variabile di 1 euro/kW/anno per ogni kW aggiuntivo oltre i primi 20 kW Per gli incentivi PNRR 50 euro per impianti fino a 20 kW; 450 euro per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW; 1.300 euro per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW; 2.300 euro per impianti di potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW. Approvazione delle Regole Operative del GSE Nello stesso giorno il MASE ha anche dato l’ok alla nuova versione delle Regole Operative GSE in materia di CER e autoconsumo diffuso che introducono, tra le altre cose, anche la descrizione dei nuovi criteri di calcolo per l’applicazione delle decurtazioni nel caso di cumulo della tariffa incentivante con contributi e forme di sostegno pubblico specificati nelle Regole Operative. Il testo riporta inoltre le modalità di determinazione del valore soglia di quota di energia condivisa e “l’introduzione della cessione del credito e del mandato all’incasso, che potranno essere consentiti nel rispetto, da parte del Soggetto Referente, del principio della destinazione della tariffa premio eccedentaria ai solo consumatori diversi dalle imprese e/o utilizzato per finalità sociali“. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enry99 Inviato 25 Aprile 2024 Condividi Inviato 25 Aprile 2024 In tutto ciò che ho letto riguardo le CER non ho mai trovato soluzioni alla domanda: Come faccio a sapere le CER attualmente attive nella mia zona? Dato che non ha senso crearne una nuova quando ne esistono già. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 22 Maggio 2024 Condividi Inviato 22 Maggio 2024 buongiorno a tutti, questa è la mail che ho ricevuto dal proponente della CER del mio paese, avevo compilato la domanda per entrare a farne parte solo come consumatore, ma avendo già un 199,42KWp in SSP (che non voglio e non posso far entrare in CER) questa è la risposta: Gentilissimo xxxxxxxxx, la ringraziamo per il suo riscontro. Essendo attivo il contratto di scambio sul posto con il GSE, alla luce del nuovo decreto CACER, al momento non potrà essere membro del CER. Per completezza riporto uno stralcio del decreto: “Si segnala, poi, che non è possibile far parte, come clienti finali, di una configurazione di comunità per le utenze in relazione alle quali risulti attivo il servizio di Scambio sul Posto, stante il fatto che l’energia elettrica prelevata da tali utenze concorre già alla quantificazione dell’energia elettrica scambiata e non può essere quindi conteggiata ai fini del calcolo dell’energia elettrica incentivata e di quella autoconsumata.” Segnaliamo inoltre che a fine 2024 i contratti di scambio sul posto dovrebbero cessare e con il GSE saranno rivisti tutti i contratti (ora non si sanno ancora la modalità, visto che non sono ancora stati pubblicati dei Decreti al riguardo), pertanto la sua adesione per il momento verrà “congelata”, ma potrebbe essere rivista a fine anno. Con l’occasione porgo cordiali saluti 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 2 Luglio 2024 Condividi Inviato 2 Luglio 2024 (modificato) Buon pomeriggio, il discorso CER stenta a decollare, oltre a piccole comunità dove la spinta pubblica è forte, nei restanti casi ognuno continua solo ed esclusivamente a seguire il proprio orticello. Sicuramente non essendo appetibilissime per le utility, il discorso tende ad essere ignorato o addirittura boicottato dai più...c'è poca voglia di fare comunità e di mettersi in gioco. i piccoli non vogliono investire, i medi in attesa di capire come funzionerà con il FER X e i grandi pare siano in ballo con agrivoltaico o altro...insomma una gran confusi di cui non c'era bisogno...ma si sa che in Italia è sempre tutto in divenire...non v'è certezza di nulla... l'unica utility che sembra ci stia credendo davvero è Octopus, probabilmente per crearsi una pipeline di produzione in loco, visto che non è al livello delle altre.. https://octopusenergy.it/solar-club-comunita-energetiche-octopus Modificato 2 Luglio 2024 da bu$ine$$ 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 8 Luglio 2024 Condividi Inviato 8 Luglio 2024 Il 2/7/2024 at 16:04, bu$ine$$ ha scritto: Buon pomeriggio, il discorso CER stenta a decollare, oltre a piccole comunità dove la spinta pubblica è forte, nei restanti casi ognuno continua solo ed esclusivamente a seguire il proprio orticello. Sicuramente non essendo appetibilissime per le utility, il discorso tende ad essere ignorato o addirittura boicottato dai più...c'è poca voglia di fare comunità e di mettersi in gioco. i piccoli non vogliono investire, i medi in attesa di capire come funzionerà con il FER X e i grandi pare siano in ballo con agrivoltaico o altro...insomma una gran confusi di cui non c'era bisogno...ma si sa che in Italia è sempre tutto in divenire...non v'è certezza di nulla... l'unica utility che sembra ci stia credendo davvero è Octopus, probabilmente per crearsi una pipeline di produzione in loco, visto che non è al livello delle altre.. https://octopusenergy.it/solar-club-comunita-energetiche-octopus Un esempio è Torre Beretti mi sembra ben solida poi serve la tecnologia di gestione della messa in rete e trovare un modo per gestire lo stoccaggio. Vediamo con gli elettrolizzatori ma tutto si può fare. Serve conoscenza e cultura non pressapochismo o sentito dire. L'effetto delle Regioni è dirompente, basta uno che legifera. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 10 Luglio 2024 Condividi Inviato 10 Luglio 2024 @CultivarSé ti andrebbe di parlarcene sul funzionamento effettivo ? (se lo sai) Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 10 Luglio 2024 Condividi Inviato 10 Luglio 2024 (modificato) 5 ore fa, bu$ine$$ ha scritto: @CultivarSé ti andrebbe di parlarcene sul funzionamento effettivo ? (se lo sai) Sulle Comunità energetiche come credo sai da noi non c'è nulla seppur si sono sempre beati di essere evoluti. Come sai sono zone dove le Aziende Energetiche dette in maiuscolo sono sempre state altromodo forti ad essere eufemisti. Avendo i campioni nazionali e le supermunicipalità. Parlo forse a chi sa del suo territorio dove si sono sempre dibattuti temi simil ecologisti per non parlare di bassa politica. Non ho mai appurato la questione Comunità energetiche ma mi sono interessato non potendo partecipare sul territorio neppure a conferenze perchè le hanno sempre fatte in periodi terribili dell'anno, autunno-inverno in zone non troppo ben servite, però la realtà di Torre Beretti, dato anche un certo isolamento spaziale, è molto forte e sta facendo scuola. Purtroppo noi esseri di queste terre siamo in balia dei Grandi, delle grandi o meglio delle furbesche centrali energetiche prima che di potere i padroni dell'elettrone che siano idroelettrico, biogas, biometano compresi quei mostri di ex municipalizzate che di certo al solare non guardano se non ad alcuni ancor più grossi gruppi privati. Le briciole per le comunità energetiche in molti territori non le danno. Il funzionamento delle Comunità dipende molto dallo statuto dei partecipanti credo che andare sul territorio, vedere la realtà sia la prima cosa.... poi certo mi criticherete perchè è una realtà molto piccola anche rispetto ai nostri paesi forse più piccola e atomizzata rispetto ad altri sistemi come quello Trentino AltoAdigese. Tutto parte dal territorio e direi purtroppo seppur la normativa c'è ma fa tutto come viene messa in pratica. Il solare adesso è diventato un pulviscolo che ricorda l'elettrificazione dei primi decenni quel caos che poi ha portato alla nazionalizzazione. Modificato 10 Luglio 2024 da CultivarSé Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 10 Luglio 2024 Condividi Inviato 10 Luglio 2024 Un'altra cosa che non si dice mai sono i sistemi di rete su come gestire, ripartire specialmente i surplus e le infrastrutture di conservazione e stoccaggio. Non dico gli elettrolizzatori ma quantomeno i sistemi di continuità, batterie, celle a combustibile. In svizzera stoccano di tutto da noi il vuoto. Il Gse non ama troppo la messa in rete continua e senza una pianificazione cosa che le fonti rinnovabili fanno per loro natura per cui la questione di Comunità Energetica si incaglia sempre lì, dosaggio e stoccaggio. Mesi fa si parlava della Spagna e della copertura energetica che hanno avuto ma il grande neo, la ciste seborroica, è sempre quella di gestire il surplus al fine di godere l'energia del giorno e della bonaccia anche di notte. Ad oggi si può giocare con biogas-biometano- idrogeno nei digestori ma per il futuro resta un problemino di .... dove metterla. Problemino incrementato dalla polverizzazione tipica delle forniture rinnovabili che siano elettricità e o calore con ovvia cogenerazione perchè anche il fatto di essere piccole comunità non esclude dal fatto del surplus e della rete che mal digerisce. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Click0 Inviato 11 Luglio 2024 Condividi Inviato 11 Luglio 2024 la Comunità Energetica è proprio l'opposto dello stoccaggio... ciò che viene prodotto in eccedenza, viene "incentivato" ad essere consumato senza accumularlo altrimenti ciò che produco, me lo immagazzino (aumento più che posso l'accumulo) e me lo autoconsumo Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 14 Luglio 2024 Condividi Inviato 14 Luglio 2024 Il 11/7/2024 at 12:48, Click0 ha scritto: la Comunità Energetica è proprio l'opposto dello stoccaggio... ciò che viene prodotto in eccedenza, viene "incentivato" ad essere consumato senza accumularlo altrimenti ciò che produco, me lo immagazzino (aumento più che posso l'accumulo) e me lo autoconsumo Sì ma quello che si vuole ad oggi è la continuità energetica ed è certo che è la messa in condivisione ma se è in eccesso... Quello che il Gse non vuole proprio perchè si inceentivano le fonti rinnovabili. Ad oggi con i bisogni di oggi si fa a pugni. LA comunità energetica non è che svanisce di notte come la luce, per cui il tema rientra, il problema è la continuità energetica e furbescamente il meno esborso durante le fasi up e down del mercato e dello scambio in rete. Continuità anche come prezzo remunerato. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Click0 Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 14 ore fa, CultivarSé ha scritto: Sì ma quello che si vuole ad oggi è la continuità energetica ed è certo che è la messa in condivisione ma se è in eccesso... che è ciò che si prefigge la comunità energetica, l'eccesso di qualcuno, viene già "destinato" a essere consumato da altri che poi ci sia la necessita di accumulare, in un "utopico" mondo di sole rinnovabili, è un "dato di fatto" Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
CultivarSé Inviato 15 Luglio 2024 Condividi Inviato 15 Luglio 2024 2 ore fa, Click0 ha scritto: che è ciò che si prefigge la comunità energetica, l'eccesso di qualcuno, viene già "destinato" a essere consumato da altri che poi ci sia la necessita di accumulare, in un "utopico" mondo di sole rinnovabili, è un "dato di fatto" Sì per l'appunto ma non è mai stata un'utopia è comunque una necessità e la Svizzera lo sta già facendo e non solo con energia potenzia da bacini idrici Il punto di poca gestione è l'eccesso che alla fine diventa sistematico. Una centrale la puoi modulare ma un impianto solare o eolico no per cui il punto del Gse è questo, il rischio concreto di surplus o meglio di tanti surplus che il Gse non vuole troppo pagare. Purtroppo delle rinniovabili c'è necessità atrimenti ne va la stessa vita dell'agricoltura se aumentiamo la non voluta.... concimazione carbonica che va bene in serra ma non va bene, decisamente, a pieno campo. Visto che poi il meteo avverso abbatte felicemente anche gli alberi direi che tema agricoltura ed energia siano ormai tutto uno. Vediamo l'evolversi ma un conto è una comunità di un paese piccolo come citato, un altro è un paese decisamente più grosso e l'effetto additivo di tante comunità che da sempre il solito problema ossia surplus con deficit. 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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