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Minima lavorazione e semina su sodo


Gian81

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Come scritto nel video è un sodo fatto in traffico controllato, un ulteriore estremizzazione dell'agricoltura conservativa fatto soprattutto nei terreni molto sabbiosi con bassa portanza.

 

Praticamente è un sodo su sodo dove con il trattore si passa sempre nello stesso punto.

 

Per coltivazioni che hanno bisogno di un poco più di lavorazione (soia, mais, girasole), davanti all'elemento di semina si mette un'ancora per rompere il terreno a 10-15 cm di profondità. Quando si semina il grano (chiaramente occorre una seminatrice larga come quella per le colture a ciclo primaverile-estivo) si passa sempre nelle solite passate.

 

In questo modo il terreno dove si fa il traffico controllato (le passate) diventa molto più portante e permette di poter entrare a fare interventi di controllo fisico delle infestanti (sarchiature, con ancore tradizionali, oppure abbinate a spazzole per ridurre la flora infestante sulla fila, oppure gliphosate localizzato) in ogni momento senza aspettare che il terreno si asciughi completamente in modo da evitare che le infestanti nate crescano troppo (maggiore è tempestività migliore e più efficace sarà il controllo delle infestanti).

 

In poche parole si pesta tanto il terreno ma su una superficie limitata, quindi si riduce la produzione su quelle file (con traffico controllato) ma poi si hanno tutte le altre file (e sono tante viste le larghezze di lavoro) dove per decenni il terreno non viene assolutamente pestato dal trattore e assume una struttura e una porosità perfetta per la germinazione e crescita delle colture.

 

Infinenon dimentichiamo che la totale assenza di passaggi con coltivatori combinati o erpici a dischi garantisce una costante copertura di residui colturali riducendo fortemente nei periodi estivi l'evaporazione di acqua dal suolo incrementando la disponibilità idrica per la coltura.

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Certo quello è scontato, bravo mauro con questo video mi hai fatto venire voglia di un argomento sul controllo fisico delle infestanti e il traffico controllato, nei prossimi giorni raccolgo un po' di materiale e poi vedo di scrivere qualcosa.

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ma quindi se non ho capito male per fare tale agricoltura bisogna prima adeguare il parco macchine in modo da avere attrezzi che hanno la stessa larghezza che possano passare sulla stessa passata,o sbaglio?

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ma quindi se non ho capito male per fare tale agricoltura bisogna prima adeguare il parco macchine in modo da avere attrezzi che hanno la stessa larghezza che possano passare sulla stessa passata,o sbaglio?

 

Si esattamente così ma sai facendo tutte le colture su sodo le macchine non sono poi molte: 2 seminatrici, la trebbia, e un'irroratrice.

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Un paio di grafici per i più scettici sul sodo....

 

Rese grano Sodo vs Convenzionale:

 

t43077_sodo-vs-lavorazione.jpg

 

Diffusione agricoltura conservativa nel mondo:

 

t43078_l-agricoltura-conservativa-nel-mondo.jpg

 

Mentre qui un bellissimo studio dei costi energetici delle lavorazioni rispetto al sodo (sempre per cereali autunno-vernini):

 

http://www.aiia2009.it/CD/pdf/7-38.pdf

Modificato da DjRudy
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Il Centro Prove Macchine Agricole (CPMA) del CRA-ING è specializzato nel rilievo delle prestazioni operative delle macchine per la lavorazione e la semina del terreno ed è accreditato per la certificazione ENAMA delle stesse. Nel corso di tale attività sono state effettuate le prove di 44 operatrici di varia tipologia, su parcelle di terreno omogeneo caratterizzato da una tessitura argillosa-limosa. In seguito alle prove, per ciascuna operatrice si è ottenuto un quadro completo delle prestazioni dal punto di vista dinamico-energetico e della qualità del lavoro svolto. La disponibilità di tali informazioni ha consentito di combinare i dati di macchine opportunamente selezionate (secondo criteri di omogeneità come il fronte e la profondità di lavoro, le richieste di potenza, ecc.) in modo da comporre 8 linee di lavorazione (3 tradizionali e 5 conservative) per le quali fornire una stima delle richieste di lavoro ed energia, attraverso l’analisi relativa ai tempi di lavoro, al consumo di combustibile, alle potenze richieste ed alla spesa globale di energia per unità di superficie.

 

I risultati dell’elaborazione mostrano che nel passaggio da linee di lavorazione tradizionali a linee progressivamente più conservative, nelle specifiche condizioni di prova, è possibile conseguire riduzioni dei parametri sopra considerati fino al 50%, per giungere a punte dell’80% nel caso della semina su sodo.

 

Attrezzatura utilizzata:

 

t43208_attrezzatura-utilizzata.jpg

 

Tutti gli attrezzi azionati da un Case MX 270 in modo da poter comparare i consumi.

 

Una tabella che fa riflettere....

 

t43204_confronto-energetico-tra-aratura-e-tecniche-conservative.jpg

Modificato da DjRudy
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  • 5 mesi dopo...

Nel primo video è TCS una manifestazione simile ad Agricoltura Blu, dove di seminatrici da sodo però non ne vedo, semmai vedo macchina per fare minima lavorazione o per la semina diretta che è diversa dalla semina su sodo.

 

Semina diretta = Semina direttamente su terreno sodo ma con seminatrici combinate dotate di carrier o erpice rotante o altri elementi lavoranti posti anteriormente all'elemento di semina.

 

Semina su sodo = Semina con seminatrici da sodo specifiche (normalmente dotate di dischi) dove vi è solo l'elemento di semina (appunto dotato di dischi) che apre un solco, depone il seme, e lo richiude.

 

Voi mi direte, si ma sempre sodo è, è vero, ma nel primo caso il terreno viene smosso su tutta la superficie sia in larghezza che in profondità (10-15 cm), mentre nel secondo caso il terreno non viene smosso eccetto che sulla fila, di conseguenza sempre tecniche conservative sono, ma la semina diretta è meno conservativa della semina su sodo.

 

Nel secondo video si illustra la tecnica dello Strip Tillage (in particolare un attrezzo specifico per fare strip tillage), un'altra tecnica conservativa, usata in molti paesi del mondo, sopratutto in quei terreni (sabbio-limosi) che tendono a compattarsi negli anni facendo sodo su sodo, allora gli agricoltori invece di decompattare ad anni alterni con il sub soiler, preferiscono lavorare ogni anno il terreno a 15-20 cm di profondità ma solo sulla fila.

 

Per cui le macchine per fare strip tillage sono costituite da elementi che spostano i residui colturali nell'interfila, (in questo modo aumenta la quantità di residuo nell'intefila incrementando l'effetto pacciamante riducendo l'emergenza di infestanti e incrementando la quantità di acqua disponibile nel terreno, inoltre si "pulisce" dai residui la fila di semina, qui però può essere un vantaggio in quanto si riduce il pericolo "filatura" della coltura emergente, ma la mancanza di copertura di residuo vegetale sulla fila potrebbe portare a un maggior pericolo di formazione di crosta in caso di forti piogge subito dopo la semina, successivamente vi è un ancora per la lavorazione sulla fila, poi dei rulli che chiudono il solco e infine una seminatrice di precisione a dischi.

 

mavhrplus.jpg

 

YouTube - 2984 Maverick HR Plus

 

http://www.yetterco.com/prod_striptill.php

 

Lo strip tillage è uno degli esempi di sinergia tra Agricoltura conservativa e Agricoltura di precisione.

 

nfatti soprattutto in USA e Canada, ci sono grosse aziende che fanno Strip Tillage continuativo da anni, usando la tecnologia RTK 2,5 cm seminano sempre nelle stesse file, trebbiano sempre nelle stesse file, ecc ecc, massimizzando la quantità di residuo colturale presente nell'interfila e tutti gli altri vantaggi in termini di strutturazione del suolo, miglioramento della fertilità fisica, chimica, biologica ecc.

 

Qualcosa di questo tipo si sta affacciando anche in Italia:

 

YouTube - sistemaBACIO corn Mantua

 

Sistema Bacio - Una Nuova Tecnologia di Coltivazione

 

Estremizzando la cosa anche la Semeato SPE 06, dotata di ancora per la localizzazione del concime sulla fila che può andare fino a una profondità di 15 cm, volendo fa una sorta di strip tillage.

 

Nel terzo video invece si vede quanto siano avanti in Brasile in termini di Agricoltura conservativa, nonostante molte parti del Brasile siano povere e gli agricoltori nemmeno hanno il trattore, più di una volta ho visto foto sui libri di AC di vacche trainanti rulli per cover crop e piccole seminatrici mono e bifila da sodo, quindi non ci vedo nulla di strano al minuto 2.50 del terzo video.

Modificato da DjRudy
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Ogni tanto incontro qualche Agricoltore che usa non lavorare i terreni ma seminarli in modo diretto, dico cosi perchè , almeno dove c'e' qualche sassolino , una seminatrice a dischi come quella del djrudy , oltre la difficoltà a tirarla in collina per peso eccessivo e ruotate inimmaginabili, durerebbe pochi metri.

 

Da noi c'e' chi usa questa tecnica , seminare senza lavorare il terreno, col la normale seminatrice da grano con vibro, con molle, purchè non sia a dischi.

Beh ho visto personalmente rese di 50 quintali ettaro, ho visto pure seminare il grano dove l 'anno prima c'era sempre grano , facendo produzioni di tutto rispetto.

Ovviamente queste aziende seminano leguminose, quindi arrischiscono il terreno per uno o due anni col rilascio del N di esse.

 

Entrambi usano ghiphosate o chi per lui prima della semina, entrambi non ho sentito parlare del uso di fungicidi. Qui il clima è un pò diverso e in certe zone l umido è inesistente.

 

non posso che fare le solite prove per cercar di capire che si può fare cambiando tecnica.

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almeno dove c'e' qualche sassolino , una seminatrice a dischi come quella del djrudy , oltre la difficoltà a tirarla in collina per peso eccessivo e ruotate inimmaginabili, durerebbe pochi metri.

Devo corregerti anche se sarà DJRudy che può supportare le sue affermazioni con l'esperienza. Anche io sto acquistando una seminatrice identica a quella di DJ e mi butterò a capofitto nel sodo senza la minima esperienza, però ho trovato varie persone molto preparate e disponibilissime a collaborare e a darmi il know how per i primi anni. Ebbene prima di tutto gli elementi di semina Semeato sono forgiati e sono molto resistenti rispetto alla concorrenza. Certo le pietre molto grandi (che nel glorioso Molise chiamiamo "cantun") vanno ben gestite. Prima di tutto chi pensa di fare semina su sodo deve davvero abbandonare l'aratro e non fare come qualcuno un anno sodo e poi un anno aratura. A questo punto si prende una bella amazzone AD-P con erpice rotante aratore e si fa una minima lavorazione.

Eliminato l'aratro ed il ripuntatore (sostituito dal subsoiler o aratro talpa da usare nei casi estremi) si fa una bella spietrata dopo di che le pietre non rivengono più su e si risolve veramente il problema pietre.

La semina su sodo con un elemento a falcione non è semina su sodo intesa come filosofia agraria ma una semina diretta di fortuna.

Per quanto riguarda le carrate il discorso è relativo perchè anticipando la semina a fine settembre metà ottobre generalmente il terreno è asciutto o comunque umido ma non bagnato; inolte cosa molto importante negli anni il residuo colturale crea un cuscinetto e le carrate sono modeste.

Sono lieto di collaborare alla diffusione di questa tecnica perchè anch'io ero un sostenitore dell'aratro ma dopo 6 mesi di continue ricerche visite e colloqui sono passato al sodo.

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E pre seminare la coltura di rinnovo come fai .... semini diretto.

Per girasole, sorgo, foraggere occorre l'aratura o la ripuntatura almeno perchè i risultati con inima lavorazione o peggio su sodo non sono proprio esaltanti almeno da noi.

Il problema del sodo è l'incostanza nella produzione.Da noi ci sono solo insuccessi :il motivo è presto detto, i terreni sono così eterogenei come struttura, tessitura e caratteristiche chimiche che cambiano anche nell'arco di pochi metri.

E poi è obbligatorio il trattamento in spigatura cosa che per la giacitura dei nostri terreni è impossibile o meglio antieconomica.

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Perché non riprovare!? fare grano su girasole è ottimo addirittura potresti provare anche a farlo con un coltivatore che faccia una profondità di una ventina di centimetri.

 

Non hai avuto fortuna tranquilloO0

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E pre seminare la coltura di rinnovo come fai .... semini diretto.

Per girasole, sorgo, foraggere occorre l'aratura o la ripuntatura almeno perchè i risultati con inima lavorazione o peggio su sodo non sono proprio esaltanti almeno da noi.

Il problema del sodo è l'incostanza nella produzione.Da noi ci sono solo insuccessi :il motivo è presto detto, i terreni sono così eterogenei come struttura, tessitura e caratteristiche chimiche che cambiano anche nell'arco di pochi metri.

E poi è obbligatorio il trattamento in spigatura cosa che per la giacitura dei nostri terreni è impossibile o meglio antieconomica.

Ho appena visto un appezzamento che si trova andando dall'uscita del casello Ancona Nord verso Ancona appena finisce il tratto a doppia corsia (caffetteria) sulla destra del ponte prima della galleria (probabilmente lo conosci come posto) seminato a girasoli su sodo con una matermac. E' penoso.

Il problema nelle Marche è prima di tutto le macchine poco adatte perchè i conce devono avere in catalogo questo tipo di macchine ma (perlomeno on quelli che ho avuto modo di parlare mi hanno data questa impressione) seconda cosa tutti capiscono e tutti sono bravi. Il primo anno, dopo una prova, siccome al 99% va male (perchè il terreno non è strutturato ecc...) si decreta che il SODO NON VA BENE. All'obiezione ma nel resto del mondo va bene la risposta è "i terreni sono diversi". Io sono 6 mesi che sto dietro a 2 università, 3 agronomi e 2 tecnici oltre che agricoltori e parto con il principio che i primi 3 anni devo aspettarmi una produzione bassa, errori vari ecc....

Ti porto l'esprienza del primo agricoltore marchigiano che oramai sono 18 anni che fa sodo.

le culture da rinnovo le fa in questo modo:

-passaggio di subsoiler per drenare l'acqua

- rassaggio di vibroflex kongskilde (VIBRO FLEX 4200 series)

- semina a questo punto con sfoggia a dischi.

Non fa semina diretta su sodo delle colture da rinnovo perchè (non si è ancora capito il motivo, forse l'eccessiva umidità) le lumache se il terreno non è leggermente smosso distruggono il raccolto. Ha provato con i lumachicidi che si possono usare in Italia ma sono solo paliativi e molto costosi. Invece con una leggera lavorazione le lumache non si formano. Ieri ho saputo che è uscito un novo prodotto (non ditemi come si chiama perchè devo informarmi) che dovrebbe dare buoni risultati ad un costo normale.

Questa tecnica non è proprio semina su sodo però è una vera minima lavorazione.

Questo agrioltore NON conosce più l'aratro ne il ripuntatore ma solo subsoiler ed è davvero soddisfatto.

Purtroppo è difficile per il mondo agricolo far capire che l'agricoltura su sodo è una metodologia però se fatta bene funzona. Bisogna impegnarsi per farla bene ma questo vale in tutto. Quando un prodotto è di qualità si vende di sicuro quando è a costà poco magari se ne vende parecchi all'inizio ma poi nel tempo se finisce gambe all'aria.

Sono stato un pò provocante ma non penso che te la prenderai. Ho voluto solo dire quello che penso. Spero che intervengano anche persone con maggiore esperienza e conoscenze in questa discussione in modo far capire che anche in Italia è ora di cambiare e mettersi a competere con il resto del mondo.

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Vorrei aggiungere che la semina su sodo vuole anche un terreno trattato bene, nel senso che se alla raccolta cominci a fare ruotate con la trebbia e con i dumper, addio ai risultati dell'anno seguente.

Sono d'accordo con te che ci vogliono alcuni anni per beneficiare dei risultati e con questo ti auguro buona fortuna per gli iniziO0

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Per un buon successo delle tecniche alternative all’aratura bisogna tenere presente alcune cose:

 

Rotazione: per attuare tecniche alternative all’aratura è indispensabile la rotazione, infatti la monocoltura (di qualsiasi specie) mal si adatta a queste tecniche perché il mancato interramento dei residui colturali si può avere una maggiore incidenza di malattie.

 

La rotazione delle colture permette anche una lotta agronomica alle infestanti infatti alternando le colture tra microterme (cereali autunno vernini, e brassicacee) e macroterme (colture estive: mais, sorgo, barbabietole, girasoli ecc) si ha maggiore incidenza di disturbo nei confronti delle infestanti microterme (es. lolium), e l’anno successivo di macroterme (es. abutilon), se invece si effettua una monosuccessione per molti anni senza aratura si può andare in contro a un progressivo incremento di una o poche infestanti (spesso arrivare alla flora di sostituzione) difficilmente controllabili con i normali diserbanti.

 

Discorso diverso in Brasile dove grazie alla Soja RR (Roundup Ready) da anni ormai fanno monosuccessione di Soja su sodo con un intervento in presemina e uno in post semina.

 

La rotazione deve essere impostata in relazione anche al tipo di attrezzatura utilizzata, inoltre cercare di anticipare il più possibile le semine soprattutto delle estive in modo da anticipare la raccolta. Ad esempio è inutile pensare di voler fare semina su sodo di cereali dopo girasoli se i girasoli vengono seminati a maggio che significa raccoglierli a fine settembre con elevata probabilità che al momento della raccolta il terreno non sia in tempera con relative carreggiate da parte della mietitrebbia, se invece i girasoli li seminiamo a fine marzo-inizi di aprile, per la fine di agosto sono pronti da trebbiare ed è molto meno probabile che il terreno al momento della raccolta sia bagnato.

 

Altro vantaggio soprattutto della tecnica sodiva è l’incremento dello spazio temporale per la semina, infatti la semina del frumento su sodo può essere anticipata di qualche giorno senza grossi problemi di eccessiva crescita della coltura in quando su sodo la pianta nei primi stadi di sviluppo ha una crescita più rallentata.

 

Per evitare insuccessi (soprattutto sul sodo) evitare di seminare con terreno bagnato in questi casi è bene stare sotto la capanna…. In poche parole se si ha un andamento stagionale brutto, e siamo arrivati a dicembre e ancora il grano non è stato seminato evitare di volerlo seminare per forza ed entrare con la seminatrice da sodo facendo ruotate, destrutturando il terreno ecc. in questo caso è meglio seminare un’estiva.

 

Invece molto spesso (almeno nella mia zona) a metà degli anni 90 quando ha iniziato ad affacciarsi la tecnica del sodo gli agricoltori (e spesso anche i terzisti) seminavano su sodo anche in condizioni proibitive ottenendo poi produzioni scarse, dicendo vedi se aravo facevo 20 q.li in più ad ettaro ecc… soliti discorsi da bar.

 

Nella nostra esperienza pluriennale abbiamo visto che le tecniche alternative all’aratura se attuate con criterio permettono un risparmio di tempo, e denaro, senza incidere significativamente sulla produttività.

 

In poche parole per fare il sodo va rivista tutta la rotazione ma soprattutto la tecnica colturale, uno non si sveglia la mattina e dice bene faccio il sodo.

 

@ 13500 C se il sodo non si fa ripetutamente negli anni i risultati non possono essere che deludenti, nella nostra azienda ci sono alcuni appezzamenti gestiti da 5 anni con minima lavorazione (ma proprio minima max 15 cm), e altri appezzamenti gestiti con regime totalmente sodivo da 3 anni, e già si iniziano a vedere i primi miglioramenti quanto a strutturazione, fertilità, e anche produzioni.

 

Proprio ieri abbiamo trebbiato un appezzamento di 11 ettari gestito da 5 anni con minima lavorazione (e l'ultimo anno seminato grano su sodo), ha fatto 740 q.li di grano duro su 11 ettari, vista l'annata direi che non è andata male ed è dal 2004 che quel campo non vede l'aratro e il prossimo anno ci facciamo i girasoli su sodo.

 

Sono 2 anni che faccio girasoli su sodo, lo scorso anno hanno fatto 30 q.li, quest'anno (se guardi le foto nell'argomento specifico) non sono da meno, quindi se ben fatto (con le cover crop, buone rotazioni ecc), il sodo delle estive può dare buone rese. Il problema è iniziare, e per iniziare ci vogliono le macchine giuste, solo per la seminatrice da sodo delle colture estive abbiamo speso più di 25 mila €, questa spesa è stata fatta perchè poi riusciamo ad ammortizzarla con del terzismo e perchè abbiamo una certa superficie, invece aziende più piccole (molto più frequenti in Italia) non possono permettersi spese del genere, si devono affidare al terzista che di solito la macchina del sodo non ce l'ha o se ce l'ha non la sa usare, è anche per questo che il sodo in Italia si è sviluppato poco, sono problemi non solo di terreno argilloso, giacitura ecc, ma anche problemi strutturali dell'agricoltura Italiana.

 

@naturenergy il grano su sodo in centro italia è bene seminarlo dal 15 ottobre al 30 ottobre, il problema che i primi anni la gente faceva così poi dopo ha iniziato a seminare su sodo anche a dicembre (soprattutto quando non riuscivano a seminarlo con tecnica tradizionale), poi a malapena riuscivano a seminarlo su sodo con terra tipo pantano, poi alla raccolta (i soliti 20 q.li/ha): vedi è colpa del sodo.

 

Quest'anno ho iniziato a seminare il grano il 17 ottobre, e il 30 ottobre avevo seminato quasi 300 ettari tra nostro e conto terzi, praticamente quasi sempre con la terra che faceva polvere, 0 ruotate, terreno ben strutturato ecc, e ora alla trebbiatura i risultati si vedono, ottime produzioni e grano con fusarium quasi totalmente assente.

 

Dal conte non si può seminare così presto, da lui si parte a fine novembre a seminare altrimenti con il caldo siciliano il grano spiga a Natale, ecco perchè in quegli ambienti è più difficoltoso applicare la tecnica sodiva totale come la intendiamo noi, ma sono sicuro che nell'azienda del conte, il passaggio da un regime di aratura a un regime di minina lavorazione (con erpice a dischi e coltivatori), si può tranquillamente effettuare senza avere ripercussioni in quanto alla produttività delle colture, magari dopo 5-6 anni di esperienza di minima lavorazione a quel punto il passaggio al totale regime sodivo è più semplice sia dal punto di vista tecnico che psicologico.

Modificato da DjRudy
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:n2mu: Grazie!

 

Intanto non fare numeri al lotto perchè ti arriva una bella testa di maiale sulla seminatrice a sodo che ti fa calmare le battute. :fiufiu:

 

Pensate in collina

Erosioni

Solchi , specie su terreni con minima lavorazione dove l 'acqua taglia in senso verticale , ogni anno .

Seminatrice a dischi di 20 25 quintali? ma chi la tira ? l'8000 jd !

 

Una semina diretta non è una semina di fortuna, perchè fare 50 quintali ad ettaro non è questione di fortuna .

Poi vorrei capire cosa cambia seminare col disco o con un braccio a coltello che deposita il seme sotto .

 

Mi sembra che siete diventati troppo fini , troppo facili a pagare 30 40 mila euri negli attrezzi col grano a 12 centesimi. Sicuramente vivete in zona ove fate 80 90 quintali ad ettaro.

 

Io mi accodo al Landini 13500c , molto molto come da noi. :n2mu:

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Matteo non ti adirare con naturenergy, lui non vuole insegnare a nessuno a fare l'agricoltore anche perchè più volte ha sempre specificato che si è affacciato in questo mondo da poco e che vuole fare esperienza, (tanto che chiede sempre consigli ad amici, agronomi ecc).

 

Nel suo caso specifico ha una nuova azienda, dove non vi è praticamente meccanizzazione (nessun trattore, nessun attrezzo se non qualche attrezzetto per l'hobbismo o poco più), quindi si trova davanti a un foglio bianco dove deve fare molte scelte in poco tempo:

 

1) Che tecniche usare (aratura o tecniche conservative)

 

2) Che attrezzi utilizzare per applicare la tecnica di gestione del terreno scelta

 

3) Che trattori acquistare per gli attrezzi scelti

 

Partendo da un foglio bianco, naturenergy dopo essersi informato sulla possibilità di applicazione nel suo areale delle tecniche conservative ha scelto:

 

- Semina su sodo perpetua

- Attrezzatura ridotta al minimo: sistema di guida GPS, uno spandiconcime, un'irroratrice, un arieggiatore, e 2 seminatrici: una di precisione (mais, girasoli, sorgo ecc), una a linea continua (cereali e colza).

- Trattori un 90-100 cv per irroratrice e spandiconcime, e un 180-200 cv non troppo pesante (tipo Fendt 818-820) ben gommato per poter seminare in collina senza problemi e passare ad anni alterni l'arieggiatore.

 

Gran parte di questa attrezzatura verrà acquistata con il PSR quindi il costo si abbasserà di una buona percentuale. A mio parere ha avuto coraggio, ma se applicherà in modo corretto i dettami dell'agricoltura conservativa le sue scelte si riveleranno vincenti con risparmi sia nel breve che nel lungo periodo.

 

Discorso diverso per chi come te caro Matteo ha un'azienda già avviata con una meccanizzazione già pressochè completa, in questo caso ha poco senso spendere subito tanti soldi per una seminatrice da sodo a dischi, molto meglio abbandonare progressivamente l'aratura, passando dall'aratura alla minima lavorazione effettuata con erpici a dischi e coltivatori se poi uno vede che si trova o rimane a fare minima lavorazione oppure fa un'investimento e passa al sodo definitivo.

 

Riguardo al discorso semina diretta = semina di fortuna, naturenergy non si riferiva al fatto che è una questione di fortuna fare 50 q.li con una semina diretta, ma quanto che per chi intende fare sodo su sodo continuativo (come vuole fare lui), l'anno che per qualche motivo non riesce a fare il sodo, passa con un coltivatore e fa semina diretta in alternativa alla semina su sodo, come ripiego appunto di fortuna (modo di dire), tutto qui, non certo voleva denigrare chi fa semina diretta che ricordo fa sempre parte delle tecniche di agricoltura conservativa.

 

Solo che naturenergy dopo aver letto il libro Agricoltura Blu (che consiglio di leggere vivamente a tutti coloro che intendono avviarsi verso l'agricoltura conservativa) è diventato un po' "talebano" ed estremista, quindi vuole cercare di far capire che l'AC estrema (sodo su sodo), è l'unica agricoltura da fare oggi :D

 

Invece bisogna essere un po' più "tolleranti" e capire che esistono vari gradi di agricoltura conservativa, e si può iniziare per gradi (come sta facendo il conte), magari dopo una leguminosa (veccia) invece di arare passare solo l'estirpatore o l'erpice a dischi e poi seminare con le tipiche seminatrici ad ancore che usano in Sicilia ottenendo risparmi in termini di gasolio e tempo, ma garantendosi comunque ottime produzioni.

 

Riguardo alle seminatrici con ancore o dischi caro conte ai fini pratici entrambe seminano il grano senza problemi su sodo, ma c'è una differenza sostanziale quelle con le ancore smuovono in superficie il terreno 3-4 cm, invece quelle a dischi tagliano e depongono il seme, senza smuovere praticamente per niente il terreno.

 

Per chi fa sodo continuativo (sodo su sodo senza mai arare o rippare) è importante che non venga smosso il terreno in superficie (per sfruttare tutti i vantaggi di questa tecnica), per di più chi fa sodo su sodo ha sempre molti residui colturali (stocchi di colza, stocchi di girasoli ecc che spesso nemmeno vengono trinciati), per cui in questi casi è impossibile seminare con seminatrici con ancore perchè ammucchierebbero cosa che invece non succede con le seminatrici a dischi.

 

Chi invece fa minima lavorazione non ha bisogno di seminatrici a dischi, perchè lavorando (anche solo superficialmente il terreno), effettua sempre un parziale interramento dei residui colturali permettendo una buona semina anche con seminatrici ad ancore (tipo Europa Siderman) che hanno anche il vantaggio di essere più leggere e creare meno problemi di traino in collina.

 

Quindi non esiste una sola tecnica, ogni tecnica di AC va applicata e adattata alle specifiche esigenze aziendali, tipo di terreno, giacitura ecc, in modo da evitare di trovarsi a dire: maledetta quella volta che non ho arato, visto quest'anno non ho arato e ho fatto la metà della produzioni, o altre frasi del genere.

Modificato da DjRudy
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Quando si parla di marche bisogna ricordarsi che vi sono differenze abbisali in pochi metri in fatto di tessitura e giacitura dei terreni. Se si deve aspettare qualche anno per ottenere dei risultati..... allora si va in rovina per di più per seminare occorrono degli accorgimenti troppo onoresi e non sempre applicabili meglio un minima lavarazione con un erpice leggero ti dà più garanzie si possono usare le seminatrici classiche e non occorre per forza un passaggio con glifosate in più le erbe perenni come il bromus o lo stoppione ma anche gli equisiti danno meno problemi.

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Domanda per i sodisti: facendo grano e dovendo concimare o diserbare in un annata come quella che è stata, si vanno a creare delle belle carreggiate, il problema viene risolto con l'arieggiatore? però a questo punto non possiamo più parlare di semina su sodo o sbaglio?

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Intanto sul grano su sodo si fanno molte meno ruotate che sul grano fatto con minima o tradizionale, detto questo in una particolare annata come quest'anno le ruotate (anche se meno profonde su sodo) soprattutto con le irroratrici con ruote strette si sono certamente fatte.

 

I cultori più estremisti del sodo, dicono addirittura di passare il sub soiler solo nelle passate dell'irroratrice dove sono state fatte le ruotate.

 

Nella nostra azienda dove stiamo progressivamente provando a passare al regime sodivo continuativo stiamo facendo le cose per gradi. Infatti se da una parte l'80 % del grano ormai lo seminiamo su sodo, per quanto riguarda le brassicacee invece effettuiamo sempre una minima lavorazione perchè su sodo altrimenti ci sono sempre troppi problemi di limacce, anche se quest'anno una prova su sodo di qualche ettaro voglio farla di Colza seminata sia a 45 con la SPE 06, sia a linea continua con la TNDG 300.

 

Mentre per quanto riguarda il girasole, lo scorso anno la veccia da cover crop è stata seminata facendo le seguenti lavorazioni: Crakker, rotante e semina, quest'anno con l'introduzione del subsoiler, per seminare la veccia si faranno le seguenti lavorazioni: Subsoiler, grubber e semina, in modo da eliminare il rotante (che era indispensabile passare dopo il crakker data la zollosità che crea), quindi per ora non siamo ancora sul vero regime sodivo continuativo, in quanto per la veccia e per le brassicacee facciamo ancora la minima lavorazione.

 

Per ora solo 5 ettari sono veramente a regime sodivo continuativo (prova fatta insieme all'Università), e proprio su questi 5 ettari quest'anno proviamo a estremizzare il tutto: semina di veccia da cover crop su sodo e a primavera sorgo su sodo su cover crop, vediamo che succede, nel sorgo si può anche provare a fare un sodo su sodo del genere, ma nel girasole se non si smuove un po' il terreno almeno per seminare la veccia le limacce vanno a nozze.

Modificato da DjRudy
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se volessi seminare il grano dietro il grano.. in assenza di pagli ache la pressiamo, sarebbe giusto un passaggio con ripuntatore craker e poi un passaggio in combinata ?

 

cioè può dar noia quei residui alla combinata ? io ho il falcione..

inoltre creo qualche tipo di muffa etcc che danneggia la pianta ?

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