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Il sollevatore (specie quello posteriore) delle trattrici gommate , ha un importanza fondamentale nel mezzo stesso.

 

Esso con la sua sensibilità,reattività,velocità e perchè no anche potenza , deve essere progettato in modo tale da soddisfare i vari clienti anche nelle applicazioni piu difficili.

 

CNH

 

Parlando (guarda caso) della serie Tm, new holland propone un sollevatore con varie regolazioni.

 

Alla destra del sedile , accanto alla leva del cambio marce, abbiamo una rotellina ed una levetta(per capirci tutt 'oggi questo sistema viene montato sui t6000 e t7000).

 

Sulla console di destra , dove c'e' il pannello per l inserimento trazione e bloccaggi , accanto abbiamo il pannello con varie impostazioni.

 

Son (chiamiamoli potenziometri, trimmer ) delle "manopole" , regolabili in senso orario che:

 

1) regolano la velocità massima di discesa(ed il blocco in caso di trasporto , che può attivare anche l ammortizzazione DRC).

 

2) regolano la massima alzata che si vuole impostare al sollevamento(visualizzabile nei display digitali (alla destra dello sterzo).

 

3) regolano pure il radar (qualora presente) e la sua % di slittamento (lo si può anche disattivare girando tutto il pomello).

 

4) regolano la sensibilità del sollevatore e dello sforzo controllato.

 

Accanto al bracciolo invece abbiamo , una rotella ed una levetta.

 

Funzionamento:

 

Se la rotella dello sforzo controllato la impostiamo sul numero 10 , il sollevatore funzionerà nella modalità posizione controllata(utile negli sfalci o dove ci serve un altezza prestabilita).

 

Se la levetta della profondità la mettiamo tutta giù ed usiamo la rotella , il sollevatore funzionerà nella modalità sforzo controllato.

 

John Deere

 

La John Deere ha un sollevamento un pò diverso dal new holland:

 

Sotto il bracciolo possiamo trovare una piccola manopola che serve a:

 

Dare sensibilità allo sforzo controllato e dare piu o meno sforzo(impostazioni da 1 a 5).

Quindi se vogliamo un sollevatore piu "fermo e preciso" abbassiamo (quindi 1-2) se vogliamo invece che lo sforzo agisce di piu , utile se c'e' piu slittamento o se il fondo è duro, impostiamo il tutto su (3-4-5).

 

Questa cosidetta "manopola" la si può anche escludere e accanto al bracciolo si può usare la "mezzaluna"(che quasi tutti conoscono) dove si può alzare in manuale il sollevatore.

 

Sistema molto utile e veloce che permette di superare ostacoli alzando di pochissimo questa semplice leva.E possibile con un fermo posto sulla leva di alzata per affinare le impostazioni. E pure possibile alzare tutta la leva ed il sollevatore funzionare(in trasporto) in modalità anti dumping(ammortizzazione del sollevatore con attrezzo portato).

Ci son anche dentro il bracciolo velocità di discesa e regolazione del alzata massima.

 

Qualora presente il radar(tipo serie 8020 per esempio ) è possibile attivarlo e impostare valori da 1 a 10 per la sensibilità dello slittamento delle ruote e quindi il diverso richiamo da parte di esso.

 

Nei modelli (7020,7030, e 8030, 8030T) la levetta del alzata manuale scompare per un sistema piu macchinoso ed elettronico.

 

Sul command arm ,da dove si alza il sollevatore , ci son degli scatti:

 

1) se alziamo o abbassimo di poco questo pulsante il sollevatore funzionerà come la vecchia levetta e sul display del command center vi è una scala (che sta ad indicare la posizione del sollevatore).

 

2) se invece alziamo o abbassiamo del tutto questo pulsante(io lo chiamo bottone del funzionamento come il finestrino del auto per capirci), funziona come alza -abbassa del attrezzo.

n.b. in questo sistema lo sforzo si regola dal command center ,dove si mettono i parametri e con una rotella li si variano.

 

SDF serie Iron ed omologhi

 

Pur non essendo esperto in questi modelli , parlo un pò di ciò che ho visto nel Deutz 150.7 che ogni tanto uso.

 

Per effettuare il blocco, alza-abbassa, abbiamo accanto al bracciolo una levetta che fa destra e sinistra(colore verde son tutti i regolaggi del sollevatore in questo gruppo).

 

Sul pannello sulla destra abbiamo una piccola manopola che:

spostata in un verso fa funzionare il sollevatore in modalità sforzo controllato, mentre che spostata nel altro contrario fa funzionare il sollevatore il modalità posizione.

 

E possibile tramite una rotella sul pannello di destra, di modificare l alzata in manuale e tramite una picolla levetta posta proprio dietro a questa, si può dare un pò piu di sensibilità (detta di un meccanico ma chissà).

 

Il sistema lo trovo molto sensibile alle variazioni di sforzo un pò lento in discesa con attrezzi non proprio pesanti (risolvibile con delle valvole o eliminando i pistoni esterni).

 

A richiesta è possibile un radar che purtroppo non ho mai usato poichè non presente nei mezzi da me provati.

Accanto al bracciolo ci son le regolazioni di velocità di discesa ed altezza massima in alzata.

 

Claas

 

Pur non essendo un grand esperto in materia claas scrivo solo ciò che ho provato:

 

Sollevatore Claas Axion:

 

Sul pannello vicino al vetro posteriore, abbiamo:

 

- regolazione velocità discesa,

- regolazione alzata massima,

- regolazione sensibilità sollevatore,

- regolazione slittamento (radar se presente).

 

sul bracciolo invece abbiamo una rotella messa in verticale, dove si possono affinare le impostazioni.

 

Trovo il sistema molto semplice e nello stesso tempo veloce nel richiamo e impostabile in varie modalità .

 

Molto efficace l 'uso del radar dove impostando il valore si può mettere la rotella sulla massima profondità ed il radar mantiene il valore del massimo slittamento impostato in maniera eccellente.

 

Se ho errato qualcosa siete pregati di scriverlo e se ci son altri modelli ed altre modalità elencateli.

 

E voi quali usate , come vi trovate?

Cosa migliorereste nei vostri mezzi?

 

Personalmente nel mio new holland tm , migliorerei lo sforzo controllato, la sua reattività (sul secco peggiora), l'abbassamento lento e la gestione del radar; per l'uso collinare in pianura invece , rispetto all'anno del progetto lo ritengo un sistema discreto su terreni di medio impasto.

Modificato da DjRudy
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  • 7 mesi dopo...
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Miglior contributo in questa discussione

il Radar?

 

e una "scatola" elettronica , con una presa di corrente, con un raggio (tipo quelli del telecomando) che monitora i giri delle gomme posteriori.

 

Se rispetto alla velocità c'e' uno slittamento(la velocità reale è minore) lui agisce alzando il sollevatore posteriore.

 

C'e' un potenziometro , per esempio con una scala da 10 a 50% , che si regola dalla cabina ......

 

In pratica lavori in sforzo controllato?

metti 20% sul potenziometro nella regolazione del radar?

se il mezzo supera il 20% di slittamento , il sollevatore si alza fin quando non viene ristabilito lo slittamento su un valore inferiore a 20%.....

 

In teoria dovrebbe essere cosi , ma poi dipende la marca del mezzo ed il suo sistema del sollevatore, si possono vedere delle differenze.........

 

Sul tm il radar faceva........slitta il mezzo? ti faceva morire il motore e slittare ancora di piu.......dopodichè lo alzava tutto fuori........il mezzo stava al max dei giri........e dopo te lo abbassava di colpo(con evidente sforzo notevole del motore ) e ti slittava peggio di prima.....

Infatti li hanno inventato come non far funzionare bene il radar!

 

Stessa cosa su altri mezzi , i benefici che dovrebbe dare non esistono.

 

Non solo si deve saper usare perchè se si imposta 10% su un terreno duro(non tanto difficile da noi in estate) è normalissimo che l attrezzo lavori a poca profondità dato che il mezzo 10% ci slitta subito (data la resistenza al avanzamento causata dal terreno duro).

 

Se un radar funziona bene, usandolo, si esclude il sistema si sforzo e per l avanzamento ci pensa proprio lui.

Per esempio mi ricordo sul claas axion , guardando il monitor cebis, che appena il mezzo slittava 20 a 21% l attrezzo ......si alzava e si riabbassava(ciòè dava piccoli colpettini ma senza uscirti l attrezzo fuori).

 

Normalissimo è pure che:

il motore con 20% di slittamento ti lavora meno sottosforzo che per esempio se imposti 30% , dove il sollevatore sta piu in pressione(sforzo nel terreno duro per mantenere l attrezzo piantato per bene) .

 

E' utile ma........

Letame e liquame qui non c'e' ne , quindi se hai un buon sollevatore tutto ciò non te ne fai nulla, però se conosci bene il mezzo e la tua terra, ogni bene funzionante che non da danno al lavoro ........dopo averlo pagato perchè non usarlo......

 

E' normale che se lo metti su 30% e salti un dosso e il mezzo ha poco grip ti ritrovi con l attrezzo per aria.......

Ripeto sta al sistema alzare ed abbassare velocemente senza far troppi danni.

 

Se non sono stato chiaro ripeto da capo.

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Beh, in poche parole, il radar rileva la velocità effettiva della macchina, questa, rapportata con quella delle ruote, da la percentuale di slittamento.

Il radar serve anche a far capire al sollevatore, allo sforzo controllato per la precisione, che la macchina è in difficoltà di trazione e quindi deve adeguare il richiamo dell'attrezzo. L'esempio più facile da capire è: aratura su fondo scivoloso (letame, liquame , fango) la macchina procede con una determinata regolazione dello sforzo controllato e incontra una zona più dura, più difficile ma, anche per questo, inizia a scivolare e quindi lo sforzo controllato (senza radar) non richiama l'aratro perchè la forza che sente sulle stegole è minore (visto che il trattore scivola) . Se il radar è montato, ed è attivo, rileva che lo sforzo sulle stegole è minore , ma lo slittamento aumenta quindi richiama l'attrezzo.

Ci sono radar inseribili, quindi solo attivato o escluso, e radar regolabili, nei quali si può regolare,tramite potenziometro, la sensibilità di intervento.

Per noi che ariamo su terreni liquamati e letamati è molto utileO0

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direi che angelillo ha spiegato che si dovrebbe usare in caso di letame e liquame(che è la cosa piu giusta e consigliata da molti tecnici ) .

 

in Teoria il radar supera il riconoscimento dello sforzo controllato e agisce ogni qual volta si supera la soglia di slittamento impostata dal potenziometro

 

PEr esempio su newholland c'e un potenziometro da 10 a 40 o 50%

Sul john deere 8000 ce un tasto (dove si puo attivare o escludere) con una scala (visualizzazione sul comand center laterale(sulla destra) che va da 1 a 10 (ma il sistema è un pò fatto a caso e non è proprio eccelso).

 

Sul claas axion 800 per esempio c'e' un bottone dove si attiva e un potenziometro con la soglia da 10 a 50(circa) e ricordo che dal monitor a colori si vedeva benissimo che appena superare la soglia impostata il sollevatore alzava e il motore soffriva di meno(ovvio te lo alza.....).

 

L importante è che il sistema , si te lo alza, ma te lo deve abbassare subito!

Sta proprio li , un radar "efficace".

 

Poi di sicuro ci son quelli che li usano su zone (tipo angelillo ) che ne sanno sicuramente piu di me, che di letame e liquame non ne vedo ( a stento vedo zolle dure ), quindi se imposto il radar a 20% anche una zolla mi fa uscire fuori l arato(perchè nel momento che il mezzo l attraversa è normalissimo che slitta tanto(causa dimensioni zolla eccessive).

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La diffusione del sollevatore elettronico con radar si deve certamente a Fendt, Massey Ferguson, John Deere, Same (dovrebbero piu o meno essere in ordine temporale). Il prodotto piu gettonato nel tempo è stato certamente l'EHR della Bosch.

 

Circa gli impieghi, non ritengo possa essere relegabile solo a terreni liquamati o letamati, ma anche terreni umidi, con abbondanti residui culturali (pensiamo ad un ipotetico sovescio, magari pure bagnato). Sull'asciutto, e sul tenace, in effetti perde parte della sua reale utilità, ma comunque in genere è stato (ed è) una manna dal cielo per quelle macchine che, diversamente, sarebbero dotate di un ridicolo ed inefficace controllo dello sforzo di tipo classico.

 

Comunque ricordo che il sollevatore elettronico in certi casi si puo' avere anche senza radar.

 

 

Per Angelo: perchè non proviamo a spiegare anche il funzionamento del sollevatore meccanico Same le cose tipo posizione/sforzo/flottante, ecc...

 

Finchè aspettiamo Angelo, intendi il funzionamento di utilizzo (cioè quello che può/deve fare l'Utilizzatore) oppure i concetti di funzionamento della cinematica del sollevatore? (distributore interno, leveraggi etc etc)

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Interessante direi,sia l'oggetto della discussione di cui ne ignoravo l'esistenza,sia la vosta efficacia nella spiegazione............cmq credo sia un optinals che viene usato da chi fa arature,erpicature e lavorazioni simili.......non credo sia molto importante nei vigneti/oliveti.............

Filippo ,sarebbe interrante sapre come funziona il sollevatore,"interno",levaraggi calcoli ecc...e la differanza tra un sollevatore meccanico e uno elettronico............

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L importante è che il sistema , si te lo alza, ma te lo deve abbassare subito!

Sta proprio li , un radar "efficace".

 

Più che altro parlerei di controllo dello sforzo efficace.Il radar si occupa solamente di leggere le reale velocità al suolo e,raffrontandola con i giri compiuti dalle ruote,trasmette al controllo dello sforzo i dati relativi allo slittamento.

E' quest'ultimo ad intervenire per alzare e riabbassare l'attrezzo su indicazione del radar.

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si infatti , perchè se un sollevatore funziona male,nel senso che richiama e riabbassa male , esempio tipico il tm(di newholland) che per lentezza non lo batte nessuno, usando il radar ,peggiora il tutto perchè non c'e' proprio verso di non farti uscire fuori il mezzo dato che il sollevatore ti carica e scarica la macchina per come vuole lui(ciòè tutto al opposto di come dovrebbe fare).

 

ottimo gian come sempre.

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Ma se quando lo sforzo controllato ti alza l'atrezzo e poi te lo riabbassa subito,non è il massimo per quella poca arura che faccio(anche perchè non ho un trattore adatto e nemmeno un aratro!diciamo che mi arrangio...)se mi abbassa subito l'atrezzo sono al punto di prima.....non riesco ad andare avanti nella mia collina se trovi un punto duro a volte prosegue anche per un paio di metri....solitamente lo metto nella posizione in cui da i colpetti,ma spesso devo intervenire manualmente............

Ribabisco,sono in collina e faccio pochissima aratura............

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ma non ti pare che lo metti a 6(per esempio ) e lavori tutto il giorno senza correggerlo in manuale, specie in collina......

devi trovare il giusto compromesso tra terreno durezza, attrezzo .......molte volte zavorrando diversamente un mezzo qualcosa cambia.......

poi tra lo scrivere e l applicare .......non è cosi facile

 

perchè basta regolare il terzo punto male e il mezzo col sollevatore migliore va peggio di quello che c'e' lha meno reattivo....

 

il sollevatore non deve essere "ballerino" , lui deve stare fermo e richiamare (su e giu) rispetto allo sforzo.....piu corregge meglio senza farti zappare , migliore è fatto il tutto.....

 

ma oggi c'e' ne veramente tanti tipi.

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"poi tra lo scrivere e l applicare .......non è cosi facile"

Ecco appunto l'hai detto!itrovare il giusto compromesso non è facile perchè:

1 non sono un aratore

2 con un trattore con le gomme posteriori da 20"...cosa vuoi arare!!!

3 al posto di un aratro serio ho una zappa storta

4 tra tutte le regolazioni fa a finire che quando è regolato "bene" ho finito di arare!

il mio era un intervento per cercare di capire come si dovrebbe fare nel caso avessi (con le macchine adatte)del terreno da arare......scusami Conte..........

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Finchè aspettiamo Angelo, intendi il funzionamento di utilizzo (cioè quello che può/deve fare l'Utilizzatore)

 

Anche se non una guida passo passo per i meno esperti, anche una illustrazione sul funzinamento generale dei sistemi meno moderni, mi spiego: tra un Landini ed un Same, il rilevamento dello sforzo avviene in maniera completamente diversa, poichè per il primo il rilevamento avviene al terzo punto, mentra per il secondo sulle parallele.

Poi ho nominato Angelo, perchè pratico di Same, ma chiunque possa dare un contributo è ben accetto

 

 

oppure i concetti di funzionamento della cinematica del sollevatore? (distributore interno, leveraggi etc etc)

 

Questo magari con calma anche perchè credo non sia facile spiegare il funzionamento ad un profano.

 

Poi il massimo si avrebbe se qualcuno illustrasse gli usi piu comuni del sollevatore a doppio effetto che viene installato sul Fendt ad esempio

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Anche se non una guida passo passo per i meno esperti, anche una illustrazione sul funzinamento generale dei sistemi meno moderni, mi spiego: tra un Landini ed un Same, il rilevamento dello sforzo avviene in maniera completamente diversa, poichè per il primo il rilevamento avviene al terzo punto, mentra per il secondo sulle parallele.

Poi ho nominato Angelo, perchè pratico di Same, ma chiunque possa dare un contributo è ben accetto

 

Visto che ce gli ho in casa tutti e due, comincio a mettere le foto poi qualche esperto magari potrà chiarire le differenze nel funzionamento tra questi due sistemi:

 

i21557_Sforzo345.jpg

i21558_Sforzolandini.jpg

 

La prima immagine è relativa al controllo di sforzo del Lambo 345, la seconda è relativa al Landini 5860

 

Ciao

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  • 1 mese dopo...

Provo a dare il mio contributo, per i neofiti, sull’uso dello sforzo controllato per i trattori vigneto/frutteto e mi limiterò ai sollevatori che rilevano lo sforzo ai bracci inferiori, sistema che secondo me è migliore rispetto a quello che rileva lo sforzo al terzo punto, perché più reattivo, sensibile e veloce.

Premetto che lo sforzo va usato non solo con l’aratro ma anche con altri attrezzi tipo tiller, vibricult ecc eccetto le frese, le vangatrici perché spingono e gli attrezzi trainati tipo la seminatrice o il frangizolle. Quindi lavorare, come fa qualcuno, ad esempio con un tiller, con tutte e due le leve calate e aiutandosi con due rotelline davanti l’attrezzo, non va bene!!.

Le rotelline sono utili per regolare la profondità dell’attrezzo, ma non possono rendere lo sforzo costante. Ad ogni cosa il giusto ruolo.

Il sollevatore presenta due leve, in genere una gialla detta di posizione e una rossa con cui possiamo regolare lo sforzo richiesto dal trattore. Con leva gialla tutta giù, man mano che solleviamo la leva rossa, diminuiamo lo sforzo sino a pelare il terreno e quindi se l’abbassiamo aumenterà lo sforzo/slittamento. Attenzione che tutta calata significa massimo sforzo cioè massimo slittamento, in altre parole nessun intervento del sollevatore. Quindi la useremo in una posizione intermedia che permetta sia un buon interramento dell’attrezzo e sia uno sforzo/slittamento accettabile. Cosi il trattore lavorerà a sforzo controllato e vi accorgerete che il sollevatore interverrà sollevando e calando un po’ l’attrezzo ed il procedere sarà fluido e costante. Sul corpo del sollevatore ci potranno essere presenti (io ho un Fiat 55/66 DTF) due levette con un + e un - . Una serve a regolare la velocità di discesa dell’attrezzo in base al suo peso (a potrà essere girata tutta sul – per bloccare l’attrezzo per il trasporto su strada in sicurezza) e l’altra a regolare la sensibilità dello sforzo (colpetti rapidi e veloci oppure più lenti) in base alla tenacità del terreno. A fine solco non sposteremo la regolazione della leva rossa ma solleveremo l’attrezzo con la leva gialla di posizione o se presente col bottone di sollevamento.

Saluti a tutti e buon lavoro.

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Tutto bene quanto ha esposto Tarcisio...ricordo però che il più dei trattori permette un mix di controllo con tutte due le leve...questo appunto per limitare gli eccessi di alzata e rilascio del sollevamento in punti critici...quelli a controllo elettronico risultano piu pratici e più sensibili tanto da rendere il radar quasi superfluo.

Sollevatore doppio effetto Fendt..io lo uso con una lama livellatrice per ripristinare strade ghiaite....

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  • 3 mesi dopo...

ragazzi è normale che nel mio lamborghini 1050 se tiro tutta indietro (sul numero 0) la leva dello sforzo il sollevatore si alzi? se, il sollevatore è abbassato si alza, se già alzato, si alza ulteriormente realizzando così la massima alzata.

il sollevatore se alzato non dovrebbe invece rimanere alla stessa altezza indipendentemente se la leva di sforzo è in posizione 0 oppure 12?

Ps. per per l'utilizzo di un vibrocultore si usa lo sforzo controllato o la posizione flottante?

Modificato da lamborghini95
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Certo, è normale!

E' normale che, usando la posizione controllata, anche con il sollevatore alto tutto lo sforzo controllato possa ulteriormente richiamare un pochino. E' così da sempre (quasi) nelle sac same.

quindi che succede se alzo e abbasso l'attrezzo mentro lavoro con la leva dello sforzo? ha forse meno forza il sollevatore o rischio di rompere qualcosa?

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E perchè mai dovresti usare la leva di regolazione dello sforzo per alzare abbassare?:cheazz:

era solo una coriosità la mia data dal fatto che alcune volte (quando ad esempio il trattore è con le ruote in un punto "a conca" dell'appezzamento del terreno e l'attrezzo benchè alzatto striscia lo stesso a terra) avrei bisogno di un alzata maggiore e ho notato che la leva dello sforzo portata a 0 me la da!

che ne dici invece angelillo per la mia domanda circa la modalità d'uso del vibro?

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Il vibro io l'ho sempre utilizzato in flottante, naturalmente se l'attrezzo ha rulliera posteriore e (preferibilmente) livella anteriore.

 

Lo 0 del controllo sforzo io lo usavo come "sicura" per il trasporto su strada delle attrezzature. La leva gialla infatti diventa inutilizzabile con leva verde a fine corsa.

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grazie ragazzi per le delucidazioni

 

Il vibro io l'ho sempre utilizzato in flottante, naturalmente se l'attrezzo ha rulliera posteriore e (preferibilmente) livella anteriore.

 

Lo 0 del controllo sforzo io lo usavo come "sicura" per il trasporto su strada delle attrezzature. La leva gialla infatti diventa inutilizzabile con leva verde a fine corsa.

perciò io che non ho la rulliera ne tantomeno la livella sarebbe meglio che usassi in sforzo controllato? oppure in posizione?

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