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non lo so da voi come funziona ma qui tutti i gommati lavorano rigorosamente con i tiranti laterali bloccati...se prendi una pietra e l aratro si sposta quando arriva a fine corsa da certi colpi!E poi lavorando con i tiranti liberi quando vai di lato l aratro non tende a scivolare verso il lavorato?e quando lo porti alzato non sbatte da un lato e dall altro?Comunque io lo porto bloccato e lo sforzo funziona lo stesso.Su qualche manuale tipo quello della serie L c era proprio scritto che aratro e trattore devono essere solidali senza giogo alcuno...Boh!

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non lo so da voi come funziona ma qui tutti i gommati lavorano rigorosamente con i tiranti laterali bloccati...se prendi una pietra e l aratro si sposta quando arriva a fine corsa da certi colpi!E poi lavorando con i tiranti liberi quando vai di lato l aratro non tende a scivolare verso il lavorato?e quando lo porti alzato non sbatte da un lato e dall altro?Comunque io lo porto bloccato e lo sforzo funziona lo stesso.Su qualche manuale tipo quello della serie L c era proprio scritto che aratro e trattore devono essere solidali senza giogo alcuno...Boh!

i tiranti laterali devi dargli un po' di gioco .......su alcuni fanno l'aggancio automatico cioe' ad attrezzo sollevato si blocca appena lo abbassi l'attrezzo si sblocca ......guarda un mio cliente sul manuale del tdd aveva scritto pure lui attrezzo e trattore devono essere solidali ma nei trasferimenti pero' (arava con i tiranti bloccati pure lui), in campo se non dai del gioco ai tiranti laterali lo sforzo non lavora o lavora malissimo (dato un po' di gioco ai tiranti andava con una marcia in piu' e piu' preciso nella profondita).L'aratro poi perche' dici che va storto se prendi un sasso?Se non si sposta pure il trattore non va storto ,semmai cosi' attutisce il colpo e ti evita che alla lunga dove ci sono i perni diventa non un foro ma un'asola senza contare le botte che prende il sollevatore stesso. Io fossi in te proverei a sbloccare un po' i tiranti anche sul tuo,non serve tanto pero' per lo meno fai lavorare meglio il sollevatore.

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Io non ho il sistema che aggancia in auto quando alzi per cui proprio non riesco a lavorare cosi...L aratro si sposta quando prendi un sasso se hai i tiranti liberi altrimenti la vedo dura perchè dovrebbe spostare tutto il trattore...capita ma molto di rado se prendi un sasso enorme e ben interrato altrimenti lo tira su...comunque appena ricomincio ad arare faccio una prova e vedo se c è differenza.Come ti regoli con l oscillazione laterale lavorando a bracci liberi?quanti cm si move piu o meno da un lato e dall altro?Quando scendi in solco l aratro non se ne va di lato sul lavorato?

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i tiranti laterali devi dargli un po' di gioco .......su alcuni fanno l'aggancio automatico cioe' ad attrezzo sollevato si blocca appena lo abbassi l'attrezzo si sblocca ......guarda un mio cliente sul manuale del tdd aveva scritto pure lui attrezzo e trattore devono essere solidali ma nei trasferimenti pero' (arava con i tiranti bloccati pure lui), in campo se non dai del gioco ai tiranti laterali lo sforzo non lavora o lavora malissimo (dato un po' di gioco ai tiranti andava con una marcia in piu' e piu' preciso nella profondita).L'aratro poi perche' dici che va storto se prendi un sasso?Se non si sposta pure il trattore non va storto ,semmai cosi' attutisce il colpo e ti evita che alla lunga dove ci sono i perni diventa non un foro ma un'asola senza contare le botte che prende il sollevatore stesso. Io fossi in te proverei a sbloccare un po' i tiranti anche sul tuo,non serve tanto pero' per lo meno fai lavorare meglio il sollevatore.

 

fermi tutti, ma con un po' di gioco cosa intendete?

 

lateralmente, se scuoto l'aratro con le mani, non più di 3-4 mm..

 

eppure lo sforzo controllato lavora benissimo, in quanto viene rilevato con una flessione insignificante dei perni inferiori..

 

questo sui fiatagri serie 66, se parliamo del rilevamento di same, con quel lungo braccio laterale, il discorso cambia..

 

se becchi un sasso comunque l'aratro non si sposta, in quanto appoggia sulla parete laterale..

 

verissimo che se uno lavora in collina, l'attrezzo non deve muoversi quando lo alzi, troppo pericoloso..

 

ciao

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3;4 mm lo fanno tutti causa giogo dei vari perni in questione...Anch io ho sempre lavorato cosi e lo sforzo apparentemente lavora bene però mai essere ottusi e troppo convinti quindi una prova la farò,però voglio capire bene l escursione da dare il fine corsa come lo centri e tutto il resto...

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3;4 mm lo fanno tutti causa giogo dei vari perni in questione...Anch io ho sempre lavorato cosi e lo sforzo apparentemente lavora bene però mai essere ottusi e troppo convinti quindi una prova la farò,però voglio capire bene l escursione da dare il fine corsa come lo centri e tutto il resto...

 

no, i miei perni non hanno nessun gioco, anzi, i perni inferiori oltre ad essere di misura, ci ho pure aggiunto una specie di guarnizione tagliandola da una camera d'aria da bicicletta, per evitare ogni minima vibrazione che potesse muovere i sollevatori all'attacco con il trattore quando uso le scavapatate..

 

per darti un'idea, a mettere il bullone finale che bolcca tutto il perno inferiore ci sono voluti dieci minuti in due, in quanto è tutto in pressione..

 

i tiranti laterali non hanno gioco, e comunque se ne avessero sarebbe tolto dal fatto che vengono tesi..

 

quando monto l'aratro poi, una volta infilate le spine, spingo i sollevatori a battuta all'esterno, proprio perchè non possano muoversi, poi tendo le catene dino a quanto riesco a mano e tolgo mezzo giro a una delle due..

 

provando (in piano) a mollare i tiranti non ho riscontrato differenze apprezzabili sullo sforzo controllato..

 

sul same (condor) non si riesce a tirare tutti i perni fino in fondo, a causa delle catene un po' lunghe e quindi non so dire cosa succeda se si bloccano troppo i tiranti..

 

 

ciao

 

 

ciao

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Facciamo una breve parentesi dei tenditori laterali dei bracci del sollevatore posteriore

 

1)tenditori fissi e avvitabili manualmente, se si mette il fermo in un certo punto non si blocca ma rimane il gioco, prima di andar per strada la si mette dove blocca è il gioco è fatto.

 

2)tenditori a sgancio automatico, tramite delle catene di regolazione quando si abbassa l attrezzo si ha un pò di gioco 3cm per lato almeno, quando lo si alza il gancio ad U incastra nel tirante e stanno fissi.

 

3)tenditori a saponetta, li montano di solito i mezzi grossi, tg, jd8000, non hanno nessun tirante hanno delle basi messe sulla piastra della barra traino in verticale , su esse strofinano i bracci, quindi, ad altrezzo alzato non avrà gioco, ad attrezzo abbassato son liberi.

 

4)tenditori stile 6000jd , son anche idraulici e dal monitor si può impostare il gioco che si vuol dare, appena si alza l'attrezzo , dato che ad attrezzo abbassato hanno gioco , esso si reallinea nella trattrice idraulicamente, ideale per colline.

 

 

se l'arato si muove con i tenditori liberi, si perchè con i tenditori fissi si possono spezzare anche i bracci del sollevatore, occorre un castelletto con un pistone dove si può regolare l arato un pò verso sx guardando da dietro, cosi in collina in pendeza la prima vomera non va dietro la gomma posteriore.

 

in una piccola curva con i tenditori bloccati, si spezzano , per me è un assurdo farli andar cosi, per di piu che in tutti i sistemi automaticamente o con un fermo su quelli manuali si lavora con tutti gli attrezzi con i bracci liberi.

infatti ci son anche gli snodi superiori e sul terzo punto proprio per non far sforzare tutto il sistema del sollevamento .

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Bravo conte ! in più vorrei aggiungere come si fa ad andare storti se la risultante di trazione del trattore è diritta ( a meno di non avere lunghezze differenti nei tiranti superiori delle leve con scopo di registrare meglio le buri rispetto al piano .....operazione questa scorretta in teoria in quanto tali regolazioni andrebbero effettuate solo sull'aratro se provvisto di vite o pistone con memoria ...ma ahimè non tutti gli aratri ne son provvisti ...andando così ad intervenire allungando uno dei due con la conseguenza di sbilanciare la trattrice .....) io col mio ho arato addirittura con una sola catena in quanto l'altra mi si era spezzata .......ed essendo che in aratura mi è stato insegnato che non si sterza a meno di non effettuare solchi ad ampio raggio ....sta cosa dello andare storti non l'ho capita

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conte io aggiungerei i tenditori a catena, con la regolazione a vite, dove puoi eliminare il gioco..

 

la questione dei tenditori che si tendono alzando l'attrezzo: tutto dipende da dove sono i perni dei tenditori, se sono allineati con i perni delle parallele inferiori non succede..

 

cioè, in realtà avendo le parallele superiori leggermente più chiuse di quelle inferiori, per il peso la parallela inferiore tende ad andare verso l'interno come un pendolo, ma nei tenditori con perni coassiali a quelli delle parallele inferiori, se fosse che alzando si tendono quando io li tengo tesi in basso alzando dovrebbe rompersi qualcosa, in realtà non succede perchè la distanza tra perni dei tenditori ed attacchi sulla parallela non cambia..

 

poi ad esempio alcuni trattori (alcuni same per certo, gli altri non ne ho la certezza) hanno anche più di un attacco per i tenditori, uno coassiale ai perni delle paralleel e uno no, proprio per fare l'effetto alza e tendi..

 

tenditori a saponetta: ci sono anche sui trattori da frutteto, perchè le parallele inferiori sono a filo ruota, ma non mi picacciono mica tanto..

 

sul discorso di rompere i sollevatori in curva, a apre che non si dovrebbe curvare con un attrezzo portato piantato, o almeno non bruscamente, le saponette da questo punto di vista sono le peggiori, in quanto vanno a bloccare il braccio lontano dallo sforzo (dell'attrezzo) e quindi portano maggior momento flettente sulle parallele..

 

 

fuoritema: i tenditori a catena, che sembrano i più rozzi a primo impatto, quando ci devi attaccare gli attrezzi sono i più comodi, pecie se non ha ii ganci rapidi, per contro senza attrezzo ci devi montare o una barra, o legarli per evitare che si muovano..

 

io ho una molla lunga, molto utile perchè si adatta a tutte le larghezze (non se tieni i solevatori molto stretti, lì oscillano un po' sulle curve), non serve mai toglierla e quando monti un attrezzo basta spingere con le mani, poi una vola montato si regolano i tenditori..

 

 

un esempio stupito nel quale i tenditori non vanno tenuti laschi? semplice, con la trincia a spostamento laterale, altriemnti invece di spostare l'attrezzo si muovono le parallele..

 

con attrezzi pesanti in pendenza..

 

con attrezzi che vibrano..

 

quando si è al limite con la larghezza (si sfiorano le gomme)

 

 

poi ogni sistema ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi, a ognuno trovare il sistema più adatto a lui..

 

 

ciao

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noi usiamo quelli a saponetta in collina con 40 qli di arato 5 vomeri portato lungo 5 metri passati, funzionano bene .

 

l'arato se lo si sposta per portare piu terra quando si ara di traverso (con un castelletto) bisognerebbe con un pistone idraulico sul arato ad addrizzare il tiro perche su un mezzo sotto gli 80 qli , le sbandate son troppe.

 

comunque sia ragazzi ognuno di voi ha messo la sua, adesso per chi vuol far prove che le faccia , io il mio consiglio ve lho dato con piacere.

 

 

saluti

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  • 3 settimane dopo...
@IlCoNtE:il radar non c è purtroppo quindi si va solo con le regolazioni base.da quello che ho potuto capire però non richiama bene(quasi per niente) bisogna guardarlo un po meglio con occhi piu tecnici...al tagliando spero che gli risolveranno sta cosa perchè gli dovrebbero consegnare a breve il trivomere e di lavorare cosi non è cosa.Tende a tenere sempre l attrezzo tutto interrato ed essendo un bivomere nardi con ali da 10 lo fa schiattare sia di motore che di aderenza.

@Agroverde:niente radar e tiranti rigorosamente bloccati.In queste condizioni di lavoro se li porti liberi rischi di spezzare i bracci ogni giro...

 

Per tiranti liberi si intende non avere la spina che li blocca, non che sbattano, se li regoli in appoggio da ambo le parti non possono sbattere ma in traino sono liberi, in effetti si chiamano telescopici, lavorano in spinta ma permettono il gioco del perno sensore sforzo.

Non sono le catene, per l'incisione dell'aratro poi, più lavori "puntato" peggio è, obblighi il sollevatore ad un carico elevato e non hai nessun appoggio posteriore, quindi non penetra e se penetra non lo tieni più.

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Provo a dare anch'io ilmio piccolo contributo con i sollevatori completamente meccanici com'è quello del mio vecchio 1580:

 

In aratura oltre all'utilizzo dello sforzo controllato con il quale regolo la profondità di lavoro, preferisco dare anche un limite alla profondità massima, in modo che se l'aratro trova una vena di terreno soffice non sprofonda oltre il dovuto per poi mettere sotto sforzo macchina e sollevatore una volta che ritrova il terreno duro.

In pratica a sforzo controllato già regolato in base alla profondità voluta, parto abbassando del tutto la leva del sollevatore. Una volta che l'aratro è arrivato alla profondità di lavoro alzo la leva del sollevatore fino a quando non sento che il sollevatore non comincia effettivamente ad alzare l'aratro: questo è il limite massimo di profondità oltre il quale l'aratro non si potrà spingere a prescindere dall'azione dello sforzo controllato.

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usando il sistema che dice Nemox nel newholland , trovo che sia l'unico per lavorare con un estirpatore senza che sprofondi nel vuoto .

se si alza la levetta, del comando del sollevatore , non la rotella, finchè nel display appare la scritta DR, esso lavorerà sempre in sforzo controllato, ma non potrà sprofondare nella terra piu leggera.

 

se si alza troppo la levetta , sul display apparira un numero, che è pari al altezza del uso del sollevatore in posizione controllata e li come dice devilman , l'arato ti esce fuori per il motivo di cui parlava sopra.

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Provo a dare anch'io ilmio piccolo contributo con i sollevatori completamente meccanici com'è quello del mio vecchio 1580:

 

In aratura oltre all'utilizzo dello sforzo controllato con il quale regolo la profondità di lavoro, preferisco dare anche un limite alla profondità massima, in modo che se l'aratro trova una vena di terreno soffice non sprofonda oltre il dovuto per poi mettere sotto sforzo macchina e sollevatore una volta che ritrova il terreno duro.

In pratica a sforzo controllato già regolato in base alla profondità voluta, parto abbassando del tutto la leva del sollevatore. Una volta che l'aratro è arrivato alla profondità di lavoro alzo la leva del sollevatore fino a quando non sento che il sollevatore non comincia effettivamente ad alzare l'aratro: questo è il limite massimo di profondità oltre il quale l'aratro non si potrà spingere a prescindere dall'azione dello sforzo controllato.

 

Ciao, praticamente lavori in posizione controllata, lo sforzo controllato è un altra cosa e non necessariamente è vincolato alla profondità, non ha grande importanza che tu abbia un sollevatore meccanico, perchè il principio è lo stesso, la differenza semmai sta nella frequenza e nella sensibilità di risposta, come misurare il mm con il metro o con il calibro, cambia la scala di lettura.

La difficoltà nel lavorare a sforzo controllato completamente sta nella uniformità o meno del terreno, cosa difficile da trovare, (almeno su questo pianeta) per assurdo le Ns. macchine andavano in difficoltà nella sabbia, mi spiego: imposto il carico dello sforzo su terreno impegnativo, quando arrivo nella zona di terreno sabbioso, questo chiaramente varia e di parecchio, il sollevatore che non sà il perchè di questa variazione, ripristina il carico impostato, la profondità improvvisamente mi passa da 40 a 60 cm ed il trattore và in crisi.

Abbiamo dovuto faticare parecchio per risolvere il problema senza pregiudicare la penetrazione nel terreno duro, mantenendo la stabilità di carico e di profondtà nel tenero senza che l'operatore debba agire sul sistema sforzo/ profondità/sensibilità che comportava un attenzione spasmodica e quindi un affaticamento notevole ma che comunque non risolveva il problema, non tutti gli operatori sono disposti o preparati , senza offesa per nessuno, almeno, Io non riuscivo a gestire il lavoro in questo modo specie nelle ore notturne, saluti Gabriele.

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con qualche mega ruotino vicino ai bracci!

 

comunque nel cnh questo sistema funziona , si può gestire, occorre però parecchio saperci fare, perchè a passare da sforzo a posizione è un attimo.

il menu solo puo aiutare

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con qualche mega ruotino vicino ai bracci!

 

comunque nel cnh questo sistema funziona , si può gestire, occorre però parecchio saperci fare, perchè a passare da sforzo a posizione è un attimo.

il menu solo puo aiutare

Non proprio, nessuna ruota vicino ai bracci, il fatto che l'operatore agisca, potrebbe essere una soluzione ma pensi di lavorare così per qanto tempo? 1-2 forse tre ore e poi, pensa all'abs delle vetture, quanti possono fare senza ed ottenre lo stesso risultato, un pilota, ma senza offesa io non lavoro per piloti e ho l'ambizione di farli andare uguale lo stesso!

Il trattore è molto più rapido dell'operatore, sia come analisi sia come risposta, è fatto per quello, se non riesci a sfruttarlo come tale, pensa e chiediti perchè!

Per devil man: adesso non esageriamo con le domande! Noi abbiamo cercato di risolvere i problemi nostri, ognuno risolva i propri!

Saluti Gabriele.

P.S. non è che parlo di cose astratte, ci sono i video a buon intenditore....

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Ciao, praticamente lavori in posizione controllata, lo sforzo controllato è un altra cosa e non necessariamente è vincolato alla profondità, .

 

Per nulla, io lavoro di sforzo controllato, se poi decido di non tenere il sollevatore alla massima profondità è per un eccesso di zelo, se anche non lo facessi nella mia terra (che non ha grosse variazioni di tessitura)non cambierebbe quasi nulla

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Per nulla, io lavoro di sforzo controllato, se poi decido di non tenere il sollevatore alla massima profondità è per un eccesso di zelo, se anche non lo facessi nella mia terra (che non ha grosse variazioni di tessitura)non cambierebbe quasi nulla

 

Scusa non capisco, come sarebbe a dire non cambia nulla, se abbassi il sollevatore del tutto l'attrezzo sprofonda, se non cambia nulla c'è qualcosa che non quadra.

se non ricordo male sul 1580 una leva và abbassata del tutto mi sembra quella piu lunga, quella più corta, lo sforzo controllato, va regolato in funzione del carico, poi dovrebbe esserci sotto il sedile un pomello con + centro e - qiella dovrebbe a memoria essere la sensibilità di risposta, però il tutto funziona se messo in condizioni dall'attrezzatura e dall'operatore di funzionare, chiaramente se non ricordo male!

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Per devil man: adesso non esageriamo con le domande! Noi abbiamo cercato di risolvere i problemi nostri, ognuno risolva i propri!

Saluti Gabriele.

P.S. non è che parlo di cose astratte, ci sono i video a buon intenditore....

Ce l hai un rappresentante al sud per vedere da vicino il tuo ferro,per quest anno ho finito ma una mezza intenzione di cambiare il trivomere ci sarebbe,non tanto per problemi di struttura e via dicendo ma sopratutto perchè non lavora a dovere nell accoppiata tra le varie passate...

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Scusa non capisco, come sarebbe a dire non cambia nulla, se abbassi il sollevatore del tutto l'attrezzo sprofonda, se non cambia nulla c'è qualcosa che non quadra.

 

L'aratro sprofonda ma solo fino a quando lo sforzo controllato glielo consente. Il fatto che io poi tiri su parzialmente il sollevatore serve solo a prevenire uno sprofondamento eccessivo e temporaneo a causa di vene di terreno più soffice.

Quando dico che da me non cambia nulla è per il fatto che da me il terreno è piuttosto uniforme e tali vene non ci sono (al limite ci sono di terreno più duro ma li non posso farci nulla: lo sforzo controllato richiama l'aratro e diminuisce la profondità, pazienza...), si tratta come detto più che altro di un "principio" di lavoro che io trovo corretto nelle mie condizioni di lavoro

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L'avevo già accennato ma se qualcuno ha ancora dei dubbi Gabriele ha avuto un simposio sullo sforzo controllato con l'amico del T7 (Mattia). A parte gli scherzi. Io per esempio non trovo eccezionale anche se tanti lo fanno il sollevatore del silver, preferivo quello che avevo sul lambo.

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