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Progetti e idee da realizzare


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Ok non avevo capito che volessi utilizzare l'impianto idraulico del trattore. Comunque se vuoi fare ritornare il pistone con l'idraulica del trattore devi prevedere una valvola di non ritorno sulla condotta che unisce le due camere del pistone altrimenti quando invii olio ti ritrovi con entrambe le camere nelle stesse condizioni di pressione.

Riguardo il calcolo delle leve se vuoi mettere una foto del'attrezzo ultimato possiamo provarci. Sempre meglio che andare a tentativi partendo da 0

 

si volevo usare l'idraulica del trattore per fare funzionare il tutto.non capisco il funzionamento di questa valvola antiritorno che dici,a che camera dovrei collegarla? le due camere del pistone non sono collegate insieme e io pensavo di riuscire a usare una pressione simile a quella del trattore x il cilindro di sicurezza.

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si volevo usare l'idraulica del trattore per fare funzionare il tutto.non capisco il funzionamento di questa valvola antiritorno che dici,a che camera dovrei collegarla? le due camere del pistone non sono collegate insieme e io pensavo di riuscire a usare una pressione simile a quella del trattore x il cilindro di sicurezza.

Era perché finora si è parlato di un pistone a doppio effetto quindi con entrambe le camere piene d'olio.

Forse tu intendi far lavorare una sola camera collegandola allo scarico (con valvola di massima)e alla presa idraulica del trattore e lasciare libera l'altra camera di far entrare ed uscire aria?

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Era perché finora si è parlato di un pistone a doppio effetto quindi con entrambe le camere piene d'olio.

Forse tu intendi far lavorare una sola camera collegandola allo scarico (con valvola di massima)e alla presa idraulica del trattore e lasciare libera l'altra camera di far entrare ed uscire aria?

 

no io le voglio far lavorare a doppio effetto il cilindro in modo che lo possa aprire x il trasporto(allungando il cilindro l'ancora si avvicina al trattore) e chiudere il giusto per la fase di lavoro, la camera lato fondello(visto che in caso di urto si chiude il cilindro) andrebbe collegata alla valvola di massima che metto in scarico al serbatoio

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no io le voglio far lavorare a doppio effetto il cilindro in modo che lo possa aprire x il trasporto(allungando il cilindro l'ancora si avvicina al trattore) e chiudere il giusto per la fase di lavoro, la camera lato fondello(visto che in caso di urto si chiude il cilindro) andrebbe collegata alla valvola di massima che metto in scarico al serbatoio

 

Capito, appena ho 2minuti faccio uno schema per far capire quello che intendo.

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Questo è il primo caso nel quale il pistone viene compresso dall'arretramento dell'ancora. L'olio fluisce in parte tra le due camere attraverso la condotta A e in parte va allo scarico.

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Questo invece il caso in cui il pistone viene spinto indietro dall'olio proveniente dal distributore del trattore e contemporaneamente esce dall'altra camera del pistone e torna verso il distributore.

Il problema è che la condotta A è aperta e mette entrambe le camere del pistone alla stessa pressione. E' vero che il pistone lato stelo ha una superficie utile minore di quello dall'altro lato, quindi genererà una forza minore e il pistone si muoverà comunque nella direzione desiderata ma comunque non è corretto concettualmente. Servirebbe come dicevo una valvola di non ritorno in A in modo che da tenere separate le due camere del pistone quando si aziona il pistone dal distributore.

Modificato da Nemox
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ma non basta un pistone a semplice effetto con valvola di blocco tarata metti la leva del distributore in flottante e quando scatta l'olio rientra nel trattore poi basta che lo allunghi nuovamente e via

Leva del distributore in flottante? Non so cosa sia ma immagino che serva a tenere aperte le valvole del distributore, i miei trattori non hanno nulla del genere...

Lui però vuole anche far avanzare la punta verso il trattore e questo complica le cose. Anche nel mio schema questa doppia funzione si realizza solo a condizione che la differenza di superficie tra le due diverse facce del pistone sia sufficiente a farlo muovere con entrambe le camere in pressione.

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Questo è il primo caso nel quale il pistone viene compresso dall'arretramento dell'ancora. L'olio fluisce in parte tra le due camere attraverso la condotta A e in parte va allo scarico.

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Questo invece il caso in cui il pistone viene spinto indietro dall'olio proveniente dal distributore del trattore e contemporaneamente esce dall'altra camera del pistone e torna verso il distributore.

Il problema è che la condotta A è aperta e mette entrambe le camere del pistone alla stessa pressione. E' vero che il pistone lato stelo ha una superficie utile minore di quello dall'altro lato, quindi genererà una forza minore e il pistone si muoverà comunque nella direzione desiderata ma comunque non è corretto concettualmente. Servirebbe come dicevo una valvola di non ritorno in A in modo che da tenere separate le due camere del pistone quando si aziona il pistone dal distributore.

 

anche se non vedo gli schemi che ai fatto comunque ho capito quello che dici. e ti do pienamente ragione e vero mettere una valvola unidirezionale non farebbe male. comunque se posso vorrei andare a fare un giro da un produttore qui vicino che lui li fa doppio effetto e mi ricordo che il suo ha 3 tubi ma non mi ricordo più come erano collegati e la valvola come era messa.

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Io ho un rossetto rdi ad un ancora e ha una valvola regolabile per il cilindro idraulico in caso di urto.

Peró ha un sistema a leva che fa funzionare il cilindro al contrario, in caso di urto il pistone si alllunga, non ho ben capito nel tuo progetto dove va posizionato il pistone.( al posto del terzo punto?)

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Io ho un rossetto rdi ad un ancora e ha una valvola regolabile per il cilindro idraulico in caso di urto.

Peró ha un sistema a leva che fa funzionare il cilindro al contrario, in caso di urto il pistone si alllunga, non ho ben capito nel tuo progetto dove va posizionato il pistone.( al posto del terzo punto?)

 

no va messo dietro al terzo punto,praticamente l'ancora non è fissa ma e imperianata al centro il che la fa basculare avanti indietro,il cilindro collega la parte superiore del ancora e si collega al castello dietro al terzopunto.

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dico la mia...usando un pistone a doppio effetto con una valvola di massima che va allo scarico succede che l'impianto idraulico del trattore deve sopportare l'intero sforzo dell' ancora fino a che la pressione non supera il valore della valvola di massima...io sul mio trattore non lo farei.

si potrebbe ,per risolverla in modo semplice ,mettere un sezionatore idraulico(un rubinetto per alte pressioni) all'uscita del distributore del trattore:quando l'ancora è in posizione di lavoro lo si chiude manualmente ed in questo modo a sopportare lo sforzo dell'ancora sarà il rubinetto e la valvola di massima che va in scarico salvaguardando l'idraulica del trattore.

ovviamente quando dopo un urto bisogna ripristinare la posizione bisogna aprire il rubinetto ,si aziona il distributore e poi lo si richiude.

il rubinetto può essere piazzato appena dopo il distributore in modo da arrivarci senza scendere dalla cabina(ovviamente in questo caso il tubo in gomma deve essere ben dimensionato perchè si beccherà l'intera pressione di sforzo compresi i picchi dovuti all'urto con gli ostacoli.

può sembrare macchinoso,ma è senza dubbio economico e funzionale.

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no va messo dietro al terzo punto,praticamente l'ancora non è fissa ma e imperianata al centro il che la fa basculare avanti indietro,il cilindro collega la parte superiore del ancora e si collega al castello dietro al terzopunto.

 

Capito quindi anche se non uguale il principio di funzionamento è uguale, incontrando un ostacolo si accorcia il cilindro, con la valvola tipo rossetto funziona benissimo e si può regolare la "durezza" di intervento.

Se serve la sigla provvedo a vedere cosa cè stampato sopra

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dico la mia...usando un pistone a doppio effetto con una valvola di massima che va allo scarico succede che l'impianto idraulico del trattore deve sopportare l'intero sforzo dell' ancora fino a che la pressione non supera il valore della valvola di massima...io sul mio trattore non lo farei.

si potrebbe ,per risolverla in modo semplice ,mettere un sezionatore idraulico(un rubinetto per alte pressioni) all'uscita del distributore del trattore:quando l'ancora è in posizione di lavoro lo si chiude manualmente ed in questo modo a sopportare lo sforzo dell'ancora sarà il rubinetto e la valvola di massima che va in scarico salvaguardando l'idraulica del trattore.

ovviamente quando dopo un urto bisogna ripristinare la posizione bisogna aprire il rubinetto ,si aziona il distributore e poi lo si richiude.

il rubinetto può essere piazzato appena dopo il distributore in modo da arrivarci senza scendere dalla cabina(ovviamente in questo caso il tubo in gomma deve essere ben dimensionato perchè si beccherà l'intera pressione di sforzo compresi i picchi dovuti all'urto con gli ostacoli.

può sembrare macchinoso,ma è senza dubbio economico e funzionale.

certo è vero pero ogni cilindro di qualsiasi attrezzo privo di valvola di blocco lavora sul idraulica del trattore,basta un terzo punto idraulico oppure un caricatore frontale un trianciatutto un aratro il solo sollevatore posteriore vanno tutti a caricare la pressione sul impianto del trattore ma non mi sembra sia mai successo nulla da compromettere l'impianto idraulico del trattore,ogni distributore ha le valvole di massima pressione che scaricano loro in caso di eccesso di pressione,poi ce la valvola sul solllevatore e infine quella di sicurezza massima sempre sul sollevatore

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  • 2 settimane dopo...

ormai sono alla fine del progetto però e proprio adesso che ho i maggiori dubbi,sono tutti sulla parte inferiore del ripper, il coltello che taglia la terra lo messo inclinato 30 gradi rispetto agli scapini saldati al ancora xò non so se il coltello montarlo in modo che la parte superiore sia maggiore del diametro della boccia drenante o se lasciarlo appena inferiore in modo che la boccia compatti meglio il terreno.[ATTACH]32723[/ATTACH][ATTACH]32724[/ATTACH][ATTACH]32725[/ATTACH]

se il coltello taglia più del diametro della boccia ci sarà più terra smossa e quindi il foro tenderà a chiudersi prima ma se sarà troppo inferiore riuscirà a fare un foro da 110 mm?

non so se qualcuno ne ha uno se x cortesia mi puo dare un occhiata alle altezze dei coltelli da vedere come sono fatti.

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ormai sono alla fine del progetto però e proprio adesso che ho i maggiori dubbi,sono tutti sulla parte inferiore del ripper, il coltello che taglia la terra lo messo inclinato 30 gradi rispetto agli scapini saldati al ancora xò non so se il coltello montarlo in modo che la parte superiore sia maggiore del diametro della boccia drenante o se lasciarlo appena inferiore in modo che la boccia compatti meglio il terreno.[ATTACH]32723[/ATTACH][ATTACH]32724[/ATTACH][ATTACH]32725[/ATTACH]

se il coltello taglia più del diametro della boccia ci sarà più terra smossa e quindi il foro tenderà a chiudersi prima ma se sarà troppo inferiore riuscirà a fare un foro da 110 mm?

non so se qualcuno ne ha uno se x cortesia mi puo dare un occhiata alle altezze dei coltelli da vedere come sono fatti.

Secondo me senza dubbio palla più grande dello scalpello. Più che alto l'inclinazione dello scalpello mi sembra determinate sull'aggressività che avrà sul terreno e lo sforzo che porterà il trattore. Appena riesco guardo quello del mio vicino che è veramente un bell'attrezzo.

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Secondo me senza dubbio palla più grande dello scalpello. Più che alto l'inclinazione dello scalpello mi sembra determinate sull'aggressività che avrà sul terreno e lo sforzo che porterà il trattore. Appena riesco guardo quello del mio vicino che è veramente un bell'attrezzo.

esatto e proprio su queste inclinazioni che sono fermo non vorrei fare un attrezzo poi inusabile oppure che non faccia correttamente il suo lavoro!

adesso non ce terreno adatto ad essere usato xò vorrei finirlo prima possibile.

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  • 2 settimane dopo...

io sto andando avanti ormai manca più che il cilindro di sicurezza e basta,ma vorrei un vostro parere.

come da foto il cilindro verrebbe collegato sopra al ancora di 250 mm(dove si vede quella asta blu)e si collega appena sopra ul tubo trasversale di attacco dove partono i 2 piatti che vanno al collegamento terzopunto.

la corsa di sgancio sta sui400 450 mm ma il poiu che mi preoccupa e il dimensionamento del cilindro,io sarei orientato a un cilindro alesaggio 70 stelo 40 che produce un carico da 3840 kg a 100 bar.

sarà sufficiente? nn sono in grado di calcolare la forza necessaria con le leve in gioco e quindi non ho nulla su cui basarmi

[ATTACH]32776[/ATTACH][ATTACH]32777[/ATTACH][ATTACH]32778[/ATTACH]

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Beh calcolare la forza teorica di sgancio non è un problema:

tu hai un 880 che credo pesi sui 4000kg

 

la forza massima di trazione del trattore è uguale al suo peso per il coefficiente di aderenza: 4000Kg*0,33=1320kg

 

questa forza possiamo pensarla applicata ai 9/10 della distanza tra lo scalpello e il punto di rotazione dell'ancora: 1320kg*1m*9/10=1215kg*m (momento sul perno di rotazione)

 

Per ottenere la forza generata dall'asta lunga 250mm si divide il momento per la lunghezza dell'asta: 1215kgm/0,25m= 4860kg

 

Sono conti teorici ma secondo me ci hai preso abbastanza bene. Per arrivare a 4800-4900kg puoi far lavorare il cilindro a pressione più alta oppure allungare l'asta.

 

Ripeto però che sono conti teorici, è bene che la valvola di pressione massima sul pistone sia regolabile per tararla in condizioni di lavoro reali, anche perché con il calcolo fatto così in teoria il pistone apre quando il trattore slitta mentre forse è meglio farlo aprire prima di questo limite.

Modificato da Nemox
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Beh calcolare la forza teorica di sgancio non è un problema:

tu hai un 880 che credo pesi sui 4000kg

 

la forza massima di trazione del trattore è uguale al suo peso per il coefficiente di aderenza: 4000Kg*0,33=1320kg

 

questa forza possiamo pensarla applicata ai 9/10 della distanza tra lo scalpello e il punto di rotazione dell'ancora: 1320kg*1m*9/10=1215kg*m (momento sul perno di rotazione)

 

Per ottenere la forza generata dall'asta lunga 250mm si divide il momento per la lunghezza dell'asta: 1215kgm/0,25m= 4860kg

 

Sono conti teorici ma secondo me ci hai preso abbastanza bene. Per arrivare a 4800-4900kg puoi far lavorare il cilindro a pressione più alta oppure allungare l'asta.

 

Ripeto però che sono conti teorici, è bene che la valvola di pressione massima sul pistone sia regolabile per tararla in condizioni di lavoro reali, anche perché con il calcolo fatto così in teoria il pistone apre quando il trattore slitta mentre forse è meglio farlo aprire prima di questo limite.

eee la maddonna quanti conti...io mai ci saprei arrivare.

comunque si il trattore e 42 quintali quindi più o meno il conto e li,io pensavo a tarare la valvola di massima sui 150 massimo 200 bar perché poi quella pressione la deve tenere pure i tubi del trattore e i vari innesti rapidi e distributore,non vorrei andare oltre i 200 bar,infatti stavo valutando se montare un alesaggio 80 stelo 40 oppure 50 dato che lavora praticamente sempre con 400 mm di stelo tutto fuori e lavorare a pressione più bassa. xo pensavo di tararla a un carico una volta e mezzo il peso del trattore perché io mi sono basato sul bullone di sicurezza di un ripper di un mio vicino che però lavora a tirare,e un M12 classe 8.8 e facendo i calcoli ha la rottura e a 6280kg.ben oltre superiore al peso del trattore che lo deve tirare. comunque poi la regolazione la faro in campo a macchine terminata,adesso devo scegliere se cilindro alesaggio 70 o 80 stelo 40 o 50

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Guardando solo i conti sembra difficile ma è proprio banale: Moltiplichi la forza applicata allo scalpello per la lunghezza dell'ancora, la dividi per la lunghezza dell'asta e ottieni la forza al pistone. A grandi linee eh.. poi bisogna vedere l'inclinazione dell'ancora in posizione di lavoro che fa diminuire il braccio di leva quindi diminuisce tutte le forze in gioco.

 

Io comunque cercherei di farlo lavorare basso di pressione max 150bar eventualmente anche allungando l'asta.

Ho anche guardato come è fatto l'attrezzo del mio vicino e la sezione frontale dello scalpello in posizione di lavoro (larghezza e altezza) è uguale al diametro della palla/cono che gli sta dietro.

 

Ps il calcolo l'ho fatto considerando che lo scalpello dista dal suo perno di rotazione 100cm ma in realtà non so quanto sia questa misura, me la devi dire tu se vuoi un calcolo più preciso(oltre all'inclinazione ancora in posizione di lavoro come detto).

Modificato da Nemox
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si lo scalpello pure io lo messo in modo uguale alla sfera posteriore. ma il calcolo 1320kg*1m*9/10=1215kg*m non risulta 1188? io ho provato a rifarlo e mi da questo risultato forse sbaglio qualcosa nel eseguirlo.

comunque la punta dello scalpello in posizione di lavoro si trova a 105 cm dal centro del perno del ancora, e la distanza tra il foro del attacco cilindro sul ancora e il centro del perno di rotazione e di 350mm,almeno io pensavo di restare cosi per ora non ho ancora fatto nessun attacco e quindi mi posso allungare o accorciare un pò.

tu che cilindro consigli?70 con stelo 40 oppure 80 stelo50?

[ATTACH]32785[/ATTACH]

Modificato da luigi_f
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Beh calcolare la forza teorica di sgancio non è un problema:

tu hai un 880 che credo pesi sui 4000kg

 

la forza massima di trazione del trattore è uguale al suo peso per il coefficiente di aderenza: 4000Kg*0,33=1320kg

Se vogliamo dei dati "certi", mi son preso la briga di buttare per aria il mio archivio e guardare i dati di omologazione dello 880 a 4 cilindri (motore OM) atto n° 2795 del 10-01-1079, prove effettuate su pista con rivestimento in cemento, senza zavorre (tot 3320 kg in ordine di lavoro) esso sviluppa un massimo di 2400 kg con le sole 2 ruote motrici posteriori e nelle prime 8 marce, fino a calare a 835 in XII°; con la DT inserita sviluppa 3100 kg fino alla VII° e 910 in XII°.

Zavorrato e pesante 4400 kg, esso sviluppa kg 3900 fino in VI° marcia.

Ovviamente su campo i valori diminuiscono ma se il fondo è buono si possono spuntare ottimi valori egualmente, perciò accorre tenerne conto per non trovarsi con l'attrezzo danneggiato, specialmente con lo sforzo controllato cui il valore di sollevamento va ad incidere sullo sforzo di trazione aumentandolo anche più che con le zavorre.

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Se vogliamo dei dati "certi", mi son preso la briga di buttare per aria il mio archivio e guardare i dati di omologazione dello 880 a 4 cilindri (motore OM) atto n° 2795 del 10-01-1079, prove effettuate su pista con rivestimento in cemento, senza zavorre (tot 3320 kg in ordine di lavoro) esso sviluppa un massimo di 2400 kg con le sole 2 ruote motrici posteriori e nelle prime 8 marce, fino a calare a 835 in XII°; con la DT inserita sviluppa 3100 kg fino alla VII° e 910 in XII°.

Zavorrato e pesante 4400 kg, esso sviluppa kg 3900 fino in VI° marcia.

Ovviamente su campo i valori diminuiscono ma se il fondo è buono si possono spuntare ottimi valori egualmente, perciò accorre tenerne conto per non trovarsi con l'attrezzo danneggiato, specialmente con lo sforzo controllato cui il valore di sollevamento va ad incidere sullo sforzo di trazione aumentandolo anche più che con le zavorre.

Graie Tiziano dei tuoi dati. Dunque ho guardato meglio altre fonti sul coefficiente di aderenza e su asfalto coincidono con i dati di prove reali da te riportati su cemento ovvero 0,9.

Sempre queste fonti riportano il coefficiente di aderenza su terra battuta attorno ai 0,6-0,65 max. Ma non andrei oltre perché l'attrezzo si userà verosimilmente su stoppia non su terra battuta vera e propria.

Partendo da qui rifaccio i calcoli anche considerando la geometria dell'attrezzo che adesso mi è più chiara.

 

In ogni caso "l'errore" fatto nei prima calcoli era per difetto di coefficiente di aderenza quindi al massimo avremmo avuto un'ancora che sganciava troppo presto di certo non dei danni all'attrezzo.

 

Abbiate pazienza appena ho tempo rifaccio i conti magari con un disegno.

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