bu$ine$$ Inviato 8 Aprile Condividi Inviato 8 Aprile (modificato) Fotovoltaico, nel primo bimestre in Italia 1,2 GW di nuove installazioni Leonardo Berlen 8 Aprile 2024 CATEGORIE: Fotovoltaico Rispetto ai primi due mesi del 2023 l'incremento è dell'81%, soprattutto per l'entrata in esercizio di più impianti del segmento C&I e utility scale. A fine febbraio nel nostro Paese 31,5 GW di potenza FV totale. Dopo due mesi del 2024 risultano installati e connessi alla rete in Italia impianti fotovoltaici per una potenza di 1.218 MW, con un incremento dell’81% rispetto ai primi due mesi del 2023. Un dato incoraggiante, nonostante sia esattamente la metà di quanto è stato fatto in Germania nello stesso lasso di tempo. Leggermente in calo (-2%), invece, il numero degli impianti di nuova realizzazione: 1.341 in meno. Nella tabella, elaborata da QualEnergia.it su fonte Gaudì (Gestione Anagrafica Unica degli Impianti e Unità di Produzione) di Terna, possiamo notare la potenza e il numero di impianti connessi a gennaio e febbraio 2024 rispetto allo stesso periodo 2023. Crescono gli impianti C&I e utility scale Come si può notare dalla tabella successiva, il maggiore incremento di potenza (+573 MW) dei primi due mesi dell’anno è dipeso dall’entrata in esercizio di più impianti C&I e utility scale; ad esempio, nessun nuovo impianto FV sopra i 10 MW risultava in esercizio lo scorso anno dopo due mesi. Il leggero calo in termini di numerosità è da collegarsi invece al sensibile rallentamento degli impianti residenziali (fino a 12 kWp), per l’esaurimento delle iniziative rientranti nel Superbonus: sono 3.148 impianti in meno rispetto al primo bimestre 2023. Nel periodo gennaio-febbraio la percentuale del numero di nuovi impianti di piccola taglia (fino a 12 kW) resta elevata: 91%. Costituiscono il 5% quelli della taglia superiore (12-20 kWp) e il 3% quelli tra 20 e 200 kW. Se passiamo a individuare la quota dei nuovi impianti in termini di potenza installata, abbiamo una rappresentazione più equilibrata, con ancora in testa la capacità per la taglia 1-12 kWp (27%), come si può notare dal grafico a torta qui sotto. Le installazioni di gennaio e febbraio A gennaio 2024 ha avuto seguito il trend positivo delle installazioni di dicembre, con nuovi 656 MW (per 31.380 impianti), dopo i 724 MW del mese precedente (+121% su gennaio 2023). A febbraio la nuova potenza FV installata è risultata, un po’ inferiore a gennaio: 562 MW (32.737 impianti), pari a +49% su febbraio 2023. Nel grafico l’andamento dei nuovi impianti connessi nei primi bimestri 2023 e 2024. Potenza FV cumulativa A fine febbraio 2024 la potenza fotovoltaica totale in Italia aveva raggiunto 31.500 MW, per un totale di 1.659.091 impianti. Pertanto, nel nostro paese negli ultimi dodici mesi la potenza FV è aumentata di 5.780 MW, grazie all’entrata in esercizio di nuovi 372.588 impianti. Ricordiamo che nel 2023 il parco fotovoltaico italiano è cresciuto di 5.234 MW (con 373.929 nuovi impianti), il secondo dato più elevato della storia nazionale della tecnologia, dopo il record del 2011 di 9,3 GW. L’incremento di potenza installata sul 2022 era stato del 111% (I numeri del fotovoltaico italiano del 2023. Superati i 30 GW, ma la strada è lunga). Per quanto riguarda la potenza fotovoltaica il divario con gli obiettivi 2030 indicati dal nuovo Pniec, che deve ancora essere approvato, è notevole, considerando che dovremmo avere operativi a quella data almeno 79-80 GW fotovoltaici. In linea generale sarà necessario un incremento medio per i prossimi anni di circa 8 GW/anno. Le altre rinnovabili Un accenno alle installazioni in Italia delle altre fonti rinnovabili. Poca la nuova potenza eolica nei primi due mesi del 2024: 117 MW. Per questa tecnologia la strada verso i target 2030 è ancora più in salita, visto che dovremo avere in esercizio a fine decennio circa 28 GW. Oggi siamo a 12,4 GW, con una media dell’installato negli ultimi tre anni di appena 472 MW, mentre dovrebbero essere in media 2.200-2.400 all’anno fino al 2030. Pressoché al palo, rispetto a fine 2023, idroelettrico e bioenergie, rispettivamente ferme a 21.729 MW e 4.131 MW (per i dati 2023, vedi Infodata Energia). LINK: https://www.qualenergia.it/articoli/fotovoltaico-primo-bimestre-installati-1218-mw/ davvero ottimi numeri, anche perchè fatti senza la spinta del Superbonus, e figli dell'evidente aumento di installazioni di un certo livello (sopra i 20 ma anche e per fortuna dai 200KW) ora vediamo se regge o se sono impianti decisi e firmati quando il prezzo dell'energia era alto e adesso si è fermato tutto.... Modificato 8 Aprile da bu$ine$$ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 8 Aprile Condividi Inviato 8 Aprile Leggendo i dati mi pare di capire che sono diminuiti il numero di impianti connessi, ma è aumentata la potenza, il che significa impianti di taglia più grande: è giusto? Peccato che sia business solo per i gruppi di investimento e pochi altri, e non per gli agricoltori che preferiscono acquistare il trattore da 400.000 euro al posto di prendere in esame l'installazione di un FV... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 8 Aprile Condividi Inviato 8 Aprile Esattamente, sia per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici installati sia per quanto riguarda lo scetticismo degli agricoltori nei confronti del fotovoltaico. Dalla tabella si vede la netta differenza riguardo alle installazioni del 2023 e 2024, rallentamento degli impianti sotto ai 12kw, pareggio per quelli da 12 a 20kw, aumentati di 2,5 volte quelli da 20 a 200 kw e il doppio per quelli da 200 a 1000 kw... direi che gli impianti agricoli e industriali si vanno a insediare principalmente in queste 2 classifiche... mentre gli impianti più grandi sono praticamente tutti impianti a terra che come dici tu sono riservati a grandi e grandissimi gruppi. Ora bisogna capire se e in che modo manterranno la spinta le installazioni a tetto Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 8 Aprile Condividi Inviato 8 Aprile Con il bando Parco Agrisolare (autoconsumo) sono stati incentivati gli impianti tra 20 e 1000 kW. Con la spinta per l'agrivoltaico, di sicuro continueranno ad essere incentivati gli impianti di più grandi dimensioni. Oggi ho assistito ad un incontro online dove parlavano di un potenziale 3° bando Parco Agrisolare dedicato molto probabilmente alle regioni del Sud Italia. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enry99 Inviato 8 Aprile Condividi Inviato 8 Aprile Mi sto informando proprio in questo periodo per installare un impianto fotovoltaico in azienda e soprattutto valutarne la dimensione. Così a prima vista sembra che fare investimenti per impianti sovradimensionati rispetto all' autoconsumo non sia un buon investimento e difficilmente si guadagni. Al massimo si torna al pari con i soldi investiti dopo tot anni. Sbaglio e tramite alcuni accorgimenti si riuscirebbe a rendere la produzione di energia una minima fonte di guadagno? Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cri78 Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile Come fotovoltaico, se non hai autoconsumo, non essendoci una tariffa incentivante oggi non conviene anche perché il pun è basso, l'energia te ls pagano una miseria Solite robe all'italiana. Prima hanno dato degli 0,40-0,44 e li si che si straguadagnava. Come gli 0,28 del biogas. Oggi zero. Non era meglio dare 0,20 prima e 0,20 anche oggi? 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile 11 ore fa, Enry99 ha scritto: Mi sto informando proprio in questo periodo per installare un impianto fotovoltaico in azienda e soprattutto valutarne la dimensione. Così a prima vista sembra che fare investimenti per impianti sovradimensionati rispetto all' autoconsumo non sia un buon investimento e difficilmente si guadagni. Al massimo si torna al pari con i soldi investiti dopo tot anni. Sbaglio e tramite alcuni accorgimenti si riuscirebbe a rendere la produzione di energia una minima fonte di guadagno? Dipende da tante cose... in teoria un impianto in 7-8 anni si dovrebbe pagare, poi ne restano almeno 17 di utile. Se hai autoconsumo, rientri in meno anni. Poi c'è da prevedere un periodo temporaneo di discesa del prezzo dell'energia, ma 25 anni son lunghi, quindi tutto potrebbe accadere... 45 minuti fa, Cri78 ha scritto: Solite robe all'italiana. Prima hanno dato degli 0,40-0,44 e li si che si straguadagnava. Come gli 0,28 del biogas. Oggi zero. Non era meglio dare 0,20 prima e 0,20 anche oggi? Anche per il grano duro una volta pagavano 1.000.000,00 di lire all'ettaro di contributo a superficie ed ora non più... Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enry99 Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile Da un calcolo che ho fatto basandomi sulla previsione di produzione di un impianto situato nel nord Italia che vende tutta l' energia prodotta all' attuale prezzo risulta circa un ricavo di 66 €/anno/kW. È da vedere se poi sia veritiera la produzione su cui mi sono basato e il prezzo di mercato ma penso che sia un idea per valutare quanti anni ci vogliano solo per rientrare nelle spese nel caso peggiore in cui l' impianto è talmente sovradimensionato che il 100% delle energia viene pagata il minimo possibile. La percentuale che si autoconsuma va a migliorare il risultato dato che è come se venisse pagata circa 3 volte tanto. Comunque tornando ai 66€ a seconda di quanto ti viene a costare l' impianto si può fare una stima di quanti anni servono per tornare al pari e basandomi sempre sui prezzi di kit trovati online si avrebbe un rientro delle spese in circa 9 anni(sempre che non ci siano imprevisti). La soluzione migliore secondo me per un rientro veloce resta quindi quella di fare impianti leggermente sovradimensionati senza accumulo per fare fronte ai consumi propri anche in giorni di sole non perfetto ed il resto venderla anche se a poco ma almeno da rientrare nelle spese. Almeno per i consumi attuali in azienda risulterebbe un impianto massimo sui 6kw che risulterebbe quindi piccolo rispetto ai sopracitati da 200kw. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile 3 ore fa, Cri78 ha scritto: Come fotovoltaico, se non hai autoconsumo, non essendoci una tariffa incentivante oggi non conviene anche perché il pun è basso, l'energia te ls pagano una miseria Solite robe all'italiana. Prima hanno dato degli 0,40-0,44 e li si che si straguadagnava. Come gli 0,28 del biogas. Oggi zero. Non era meglio dare 0,20 prima e 0,20 anche oggi? in realtà quello che dici non è esatto al 100%, permettimi di aggiungere un paio di cose: gli 0,4 o 0,44 €/kw li davano quando si era agli inizi, gli impianti costavano circa 5/6.000 €/kwp e si era dei pionieri che non sapevi nenche quanto ...il rientro era in circa 10/12 anni, e in più c'era il problema che tutto dipendeva dall'incentivo, e non da prezzi di mercato...quindi a rischio sempre e cmq (spiace dirlo ma il ns. stato non gode di buona reputazione) ora gli impianti costano 1/10 (600 / 700 / 800 €/kwp) , ti danno dal 40 all'80 % di fondo perduto, e vuoi anche che ti incentivino la corrente?! ci sono le CER! da 100 €/mw a salire ...ma da dividere...per 20 anni! 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Primo Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile 40 minuti fa, bu$ine$$ ha scritto: ci sono le CER! da 100 €/mw a salire ...ma da dividere...per 20 anni! Per giusta regola va detto che le CER non sono così come appaiono... resta comunque un interessantissimo strumento di valorizzazione dell'energia elettrica, ma se hai avuto un contributo in c/capitale pari o inferiore al 405, il contributo viene dimezzato (50 €/MW), considerando anche che poi c'è il sistema di "tariffa eccedentaria" che si riduce dal 55 al 45%, mentre se invece hai un contributo in c/capitale maggiore del 40%, il contributo in c/energia per le CER non è cumulabile. Magari vediamo di approfondire meglio nella discussione apposita. Cmq ad oggi, anche grazie ai costi bassissimi, forse è conveniente investire in FV anche se l'energia la pagano poco; magari conviene valutare gli accumuli, così da poter cedere in rete l'energia elettrica nei momenti in cui il prezzo è più alto... 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile (modificato) 4 ore fa, Primo ha scritto: Per giusta regola va detto che le CER non sono così come appaiono... resta comunque un interessantissimo strumento di valorizzazione dell'energia elettrica, ma se hai avuto un contributo in c/capitale pari o inferiore al 405, il contributo viene dimezzato (50 €/MW), considerando anche che poi c'è il sistema di "tariffa eccedentaria" che si riduce dal 55 al 45%, mentre se invece hai un contributo in c/capitale maggiore del 40%, il contributo in c/energia per le CER non è cumulabile. Magari vediamo di approfondire meglio nella discussione apposita. Cmq ad oggi, anche grazie ai costi bassissimi, forse è conveniente investire in FV anche se l'energia la pagano poco; magari conviene valutare gli accumuli, così da poter cedere in rete l'energia elettrica nei momenti in cui il prezzo è più alto... si hai ragione riguardo alle CER, però mi sembrava giusto segnalarlo, ora correggo il post (anzi non posso più perchè è passato troppo tempo) volevo aggiungere il link dell'altro 3d: https://www.tractorum.it/forum/topic/27825-cer-comunità-energetiche-rinnovabili-ed-affini-cosa-sono-e-come-funzionano/ Però la parte precedente del discorso mi sembra filare, e cmq non so quanti imprenditori agricoli sono così puntigliosi quando fanno un investimento... Modificato 9 Aprile da bu$ine$$ Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 9 Aprile Condividi Inviato 9 Aprile Parlando di convenienza a installare fotovoltaico, SENZA INCENTIVO, leggete qua: Eni – Avvia lavori parco fotovoltaico di Renopool in Spagna da 330 MW, il piu' grande mai realizzato da Plenitude Oggi 15:16 - MKI Plenitude, alla presenza di Ignacio Gragera, Sindaco di Badajoz, e di D. Vi'ctor del Moral Agu'ndez, Segretario generale per lo sviluppo sostenibile dell’Assessorato all’agricoltura, all’allevamento e allo sviluppo sostenibile dell’Estremadura, ha annunciato l’inizio dei lavori di costruzione del parco solare Renopool a Badajoz che, con una capacita' di 330 MW, sara' il piu' grande progetto fotovoltaico costruito dalla Societa' a livello globale. Il parco, realizzato con il supporto delle societa' di costruzione OHLA, Sacyr e Sarpel, generera' 660 GWh di energia all’anno, equivalenti al consumo di 200.000 famiglie[1] e comprendera' sette impianti fotovoltaici e una sottostazione elettrica nei pressi della localita' Solana de los Barros. Tutti gli impianti saranno realizzati utilizzando le migliori tecnologie disponibili sul mercato, tra cui moduli bifacciali, strutture a inseguimento solare e inverter centrali. L’esecuzione del progetto e' stata affidata a societa' di comprovata esperienza nel settore, con la formula “chiavi in mano”. La costruzione degli impianti sara' completata nel corso del 2025, generando opportunita' di lavoro sul territorio locale. Il parco solare di Renopool sara' collegato alla rete elettrica nazionale attraverso un’infrastruttura composta da tre nodi di connessione e una linea ad alta tensione costruita e condivisa con altri sviluppatori. Plenitude, societa' controllata da Eni, e' attiva in oltre 15 Paesi nel mondo con un modello di business che integra la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con oltre 3 GW di capacita' installata, la vendita di energia e soluzioni energetiche a 10 milioni di clienti europei e una rete capillare di 20.000 punti di ricarica per veicoli elettrici. Entro il 2027, l’azienda punta a raggiungere 11,5 milioni di clienti, oltre 8 GW di capacita' rinnovabile e 40.000 punti di ricarica installati. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 18 Aprile Condividi Inviato 18 Aprile I pannelli solari costano sempre meno. In alcuni paesi vengono persino installati come recinti di Massimiliano Di Marco - 04/04/2024 16:57 65 Succede in Germania e nei Paesi Bassi, secondo il Financial Times. E dagli Stati Uniti la segretaria al tesoro avvisa: "In Cina sovrapproduzione, ne parlerò con i miei omologhi cinesi" Il prezzo dei pannelli solari sarà uno dei temi che affronterà Janet Yellen, segretaria del tesoro degli Stati Uniti, durante il suo viaggio in Cina. Per un motivo in particolare: la produzione di pannelli solari in Cina è così alta da aver, di fatto, esagerato l'offerta rispetto alla domanda e aver abbassato di molto i prezzi. Al punto che in alcuni paesi, come la Germania e i Paesi Bassi, molte persone stanno iniziando a usare i pannelli solari come recinto della propria abitazione. Le dichiarazioni di Yellen "In particolare, mi preoccupano le ricadute globali derivanti dall’eccesso di capacità cui stiamo assistendo in Cina", ha detto recentemente Yellen durante una visita in una fabbrica di celle solari in Georgia, facendo riferimento, per l'attuale mercato, a settori "nuovi" come l'energia solare, i veicoli elettrici e le batterie agli ioni di litio. "L’eccesso di capacità produttiva della Cina distorce i prezzi globali e i modelli di produzione e danneggia le imprese e i lavoratori americani, così come le imprese e i lavoratori di tutto il mondo. Le sfide per le singole imprese possono portare a catene di approvvigionamento concentrate, con un impatto negativo sulla resilienza economica globale. Queste sono preoccupazioni che sento sempre più spesso provenienti dalle controparti governative dei paesi industrializzati e dei mercati emergenti, così come dalla comunità imprenditoriale a livello globale". Yellen ha aggiunto che "farò pressione sui miei omologhi cinesi affinché adottino le misure necessarie per affrontare questo problema". Secondo le stime dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (IEA) entro la fine del 2024 saranno prodotti in tutto pannello fotovoltaici per 1.100 GW, il triplo dell'effettiva domanda. Già dal 2019 è avvenuto il superamento dell'offerta rispetto alla domanda e la proporzione non ha fatto che crescere nel corso degli anni. Alla fine di marzo il costo di un pannello solare era di 0,11 dollari per Watt, la metà del prezzo di marzo 2023. L'installazione dei pannelli solari come recinto è una conseguenza inconsueta dell'abbassamento dei prezzi. "È il risultato del fatto che i pannelli solari costano così poco al punto che li puoi installare ovunque", ha commentato al Financial Times Jenny Chase, analista capo per il solare di BloombergNEF. "Visto che i costi di installazione - la manopera, l'impalcatura - sono la maggioranza del costo dell'installazione sul tetto di un sistema fotovoltaico, ha senso". Il rendimento è molto minore ma con costi di installazione così bassi possono essere un'idea. La sovrapproduzione ha avuto un'altra conseguenza: le aziende si ritrovano con molti pannelli solari invenduti, sono costrette a ridurre il personale e si trovano, in definitiva, in una situazione complicata da gestire. Per vendere l'inventario in eccesso bisogna abbassare ulteriormente i prezzi, alimentando così una dinamica di mercato al ribasso che finisce per aggravarne la condizione generale. Alessandro Barin, amministratore delegato di FuturaSun, che produce in Cina, ritiene che margini così bassi impediscono di investire in Europa. "Non ce la puoi fare con un margine così basso che non ripagherà nulla", ha detto al Financial Times. Anzi, Barin anche anticipato che la fabbrica che FuturaSun intende aprire vicino a Cittadella, in provincia di Padova, di questo passo sarà una fabbrica da "megawatt" e non da "gigawatt". link: https://www.dday.it/redazione/48962/i-pannelli-solari-costano-sempre-meno-in-alcuni-paesi-vengono-persino-installati-come-recinti 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cri78 Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Scusate ma è normale questa cosa? Hanno finito l'impianto a settembre. Ad ottobre abbiamo dato fine lavori. L'enel si è presentata ieri (6 mesi) e da ieri devo ancora aspettare 60 giorni per le dogane Cioè 6+2 = 8 mesi di impianto fermo tra l'altro questi due mesi sono i più produttivi Ah e dei soldi del fondo perduto naturalmente non si è visto niente, e l'impianto già pagato tutto Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vara Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Impianto finito a gennaio 23 connesso 21 novembre 23...Inviato dal mio Pixel 7 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vara Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Enel non ha bisogno della pratica dogane per connettere...Inviato dal mio Pixel 7 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enry99 Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Ciò mi fa dubitare ulteriormente se abbia senso investire nel fotovoltaico. Nel medio periodo può portare a dei risparmi ma all' inizio fra una cosa e l' altra bisogna sborsare un bel po'. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Cri78 Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio 44 minuti fa, vara ha scritto: Enel non ha bisogno della pratica dogane per connettere... Inviato dal mio Pixel 7 utilizzando Tapatalk Mi hanno detto che ho bisogno io il nulla osta delle dogane che in parole povere attesta che sono un produttore di energia Un pezzo di carta insomma. 60 giorni. Dopo sti 6 mesi per venire qua a prendere dei dati Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
vara Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Dopo la connessione si apre officina elettrica alle dogane....Inviato dal mio Pixel 7 utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ducati TB Inviato 4 Maggio Condividi Inviato 4 Maggio Il 1/5/2010 at 04:58, alEX 235 ha scritto: Io sono un indeciso nella vita in generale, ma qualcuno mi batte... + volte sei stato invitato ad esporre i fatti e le tue ragioni, ma mai nulla di concreto hai scritto. io li ho istallati a maggio 2023 , a tetto , funzionano bene , ma quello che sostiene Lancillotto ha notevoli punti corretti , io non mi sono messo le bende sugli occhi e i problemi ci sono , in famiglia ero il più scettico , non sono l'uovo di colombo , danno una mano e basta , ma non fanno neanche bene al pianeta , produrli e smaltirli producono inquinamento e parecchio . poi quando si vedono , sempre più spesso , distese di pannelli su terreni agricoli mi viene il prurito di abbatterli con la pala. 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Calle 89 Inviato 6 Maggio Condividi Inviato 6 Maggio Tra i 12 articoli della bozza del decreto Agricoltura oggi in Consiglio dei ministri, c'è lo stop agli impianti fotovoltaici nelle zone agricole. La mediazione trovata dia ministeri di Agricoltura e Ambiente dovrebbe essere questa: esentati dal divieto i pannelli installati a terra che non interferiscono con le coltivazioni e quelli montati sopra i tetti delle stalle e delle serre.Articolo letto stamattina,da me molto li hanno già messi,cosa succederà?Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 6 Maggio Condividi Inviato 6 Maggio 5 ore fa, Calle 89 ha scritto: Tra i 12 articoli della bozza del decreto Agricoltura oggi in Consiglio dei ministri, c'è lo stop agli impianti fotovoltaici nelle zone agricole. La mediazione trovata dia ministeri di Agricoltura e Ambiente dovrebbe essere questa: esentati dal divieto i pannelli installati a terra che non interferiscono con le coltivazioni e quelli montati sopra i tetti delle stalle e delle serre. Articolo letto stamattina,da me molto li hanno già messi,cosa succederà? Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk Quindi agrivoltaico si ma fotovoltaico su tutta la superficie no. Strano perchè ormai tutti i vari "promotori" spingevano per agrivoltaico ma coltivato da loro eh . Comunque finchè non si mette la catena al collo ai vari "fondi di investimento" non si otterrà nulla. Da me la nuova giunta regionale vorrebbe bloccare tutti i progetti in quanto speculativi e deturpnti per il paesaggio. Fotovoltaico ed eolico. Baaaa Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 8 Maggio Condividi Inviato 8 Maggio Il CdM conferma: basta impianti fotovoltaici in aree agricole Lollobrigida: “Poniamo fine alla installazione selvaggia del fotovoltaico a terra” A poco sono valse le rimostranze di ambientalisti e associazioni di settore. Nel DL Agricoltura, approvato ieri in Consiglio dei Ministri, ha trovato conferma il nuovo divieto alla realizzazione di impianti fotovoltaici in aree agricole. Ben inteso, l’articolo si presta ad alcune evidenti eccezioni per salvaguardare i fondi europei che oggi sostengono due configurazioni essenziali del fotovoltaico a terra: l’agrivoltaico avanzato e gli impianti realizzati nell’ambito della Comunità Energetiche Rinnovabili. E non pone vincoli su cosiddetti terreni non produttivi, come cave o margini stradali. Ma per il resto linea dura, applicando il divieto non solo ai nuovi impianti ma anche ad eventuali estensioni di quelli già esistenti. “Interveniamo e poniamo fine alla installazione selvaggia del fotovoltaico a terra“, ha commentato a termine del Consiglio il Ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, confermando la piena sintonia con il collega alla Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “Ovviamente interveniamo con pragmatismo salvaguardando alcune aree […] e limitando questo divieto ai terreni produttivi“. Stop fotovoltaico in aree agricole: le eccezioni Le esenzioni nel dettaglio riguardano gli impianti solari realizzati in cave, miniere, aree in concessione a Ferrovie dello Stato e ai concessionari aeroportuali, aree di rispetto della fascia autostradale (fino a 300 metri dai lati stradali) e zone interne ad impianti industriali. Salvi anche tutti gli interventi in corso di approvazione “perché per noi vige la certezza del diritto”, afferma Lollobrigida. Dove collocare la barra di stop nell’iter autorizzativo? I dettagli devono ancora essere finalizzati. Per Pichetto “anche solo con l’istanza per avere il preventivo rispetto la TICA, possiamo definire gli impianti autorizzati. Chiaramente dovranno esserci degli atti regolamentari”. “Io ho chiesto di verificare il target d’obiettivo, quello definito nel Piano nazionale Energia e Clima, ossia un po’ meno di 40 GW (per la precisione 38 GW fotovoltaici) al 2030, tenendo conto della varie forme”, ha aggiunto il ministro dell’Ambiente. “La questione fotovoltaico è una delle forme. Rimane totalmente la presenza dell’agrivoltaico che permetta la coltivazione sotto [i moduli]”. Inoltre “si è convenuto di salvaguardare tutto quello che è inerente al PNRR, e in particolare le comunità energetiche ma sono impianti che ricordiamo sono al massimo di 1 MW”. Il lungo conflitto degli impianti fotovoltaici in aree agricole La misura mette idealmente un punto alla questione degli impianti fotovoltaici in aree agricole più volte sollevata nel corso degli ultimi anni; questione che ha portato alcune Regioni a scontrarsi con il potere centrale a causa di un processo di individuazione delle Aree Non Idonee alle rinnovabili troppo rigido e in conflitto con la normativa nazionale più permissiva. Una prima toppa doveva arrivare con il D.lgs. 199/2021, che recepisce la Direttiva europea sulle rinnovabili RED II. L’articolo 20 ha delineato, infatti, le zone adatte e non allo sviluppo delle FER, fotovoltaico a terra compreso in attesa di norme più specifiche per l’identificazione (il c.d. Decreto Aree Idonee). Ma quest’ultime tardano ancora ad arrivare. Il nuovo Decreto Aree Idonee è attualmente impantanato da mesi nella Conferenza Stato-Regioni e ad oggi non si hanno notizie di passi avanti. Di contro il D.lgs. 199/2021, afferma il ministro Lollobrigida, “risulta di difficile applicazione. E una volta applicata ha degli articoli che la renderebbero inefficace alla difficile lettura che ne deriva”. Il risultato? In questi anni le Regioni hanno emanato in autonomia le proprie Aree Idonee risultando ancora una volta, nella maggior parte dei casi, non allineate alle regole nazionali. Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
superbilly1973 Inviato 9 Maggio Condividi Inviato 9 Maggio Devono capire che non è a colpi di decreti legge che si mettono le cose in riga. Se anoi l'energia serve, la dobbiamo produrre in maniera intelligente e soprattutto non la si può far produrre a fondi di investimento esteri Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bu$ine$$ Inviato 6 Giugno Condividi Inviato 6 Giugno Buongiorno, non ho news (se non che a breve monteremo un 5 kw anche a mia mamma) ma questa mattina ho letto questo interessante articolo e mi sembra giusto mettere il link: https://www.qualenergia.it/pro/documenti/consumi-energia-elettrica-e-fonti-rinnovabili-in-italia-2023/#fv-installato Cita Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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