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Agricoltura biologica


100/90

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Non sono un'esperto del settore quindi sto a quello che dite voi e che daltronde penso anch'io quando si parla di biologico. Vedere prodotti biologici nei supermercati e compagnia perfetti, tutti uguali belli come il sole senza imperfezioni vicino ai convenzionali senza trovare differenze se non quelle di prezzo ovviamente, mi lascia perplesso sopratutto vedendo chi ha un orto a casa e che una volta un insetto che mangia una volta un verme che buca una volta una lumaca che morde ciò che esce non è minimamente paragonabile ai prodotti in vendita nella stragrande maggioranza casi. Mi vien da pensare che chi lavora in convenzionale o sia un pessimo agricoltore o che ci sia qualcosa che non torna molto più probabilmente.... come al solito siamo di fronte all'ennesima truffa legalizzata (pur restando che penso ci sia sicuramente qualcuno che sia veramente apposto e tanto di cappello a costoro) che fa ingrassare i soliti furbetti senza che nessuno faccia niente. Anzi sono pure portati in palmo di mano da media e TV che parlando a sproposito lodano il bio come se fosse il futuro e il resto degli agricoltori dei lestofanti attentatori alla salute pubblica. Mi domando perché  report  si perda a incolpare chi spande il liquame del diffondersi del covid e non vada a vedere cosa c'è dietro veramente al bio, probabilmente è un vaso di Pandora che non si vuole scoperchiare o non c'è interesse.... se si pensa che il futuro sia il bio (fatto veramente bio) siamo degli illusi e prepariamoci a delle vacche veramente magre..... il problema è che proprio chi ci governa vuole puntare molto se non tutto sul bio (vedasi come si sta prospettando la nuova pac per esempio) senza ricordarsi che la gente deve mangiare e non far la fame come 60 anni fa. L'agricoltura deve essere sostenibile  e fin qui sono d'accordo e il bio regolare mi spiace ma non è sostenibile e nemmeno sano come lo si vuole fare passare. Una spiga di mais veramente biologico senza concime e soprattutto diserbo e antiparassitari fa veramente schifo solo a vederla figuriamoci a mangiarla e chissà quante belle tossine che avrà ma che nessuno guarderà perché è bio quindi va bene.... vabbè sto divagando fatto sta che per me il bio non ha senso e se qualcuno si sta approfittando di questo business bhe sono contento per loro e i caproni che diventano matti a comprare bio gli sta bene pagare il doppio di quello che pagherebbero nello scaffale in parte. 
Tutto giusto. Il vaso di Pandora non lo scoprono xké gli interessi sono enormi. Pensate solo alle grandi aziende cerealicole, in pochi anni possono triplicare i ricavi spendendo relativamente poco, devi solo ingaggiare uno studio apposito che ti gestisca sapientemente la carta e faccia risultare tutto corretto al controllo. Di reale e fisico c'è poco xké molti prodotti utilizzati quotidianamente non residuano nel prodotto finale quindi vengono utilizzati costantemente anche nel bio. I concimi come fai a controllarli nella granella di mais se non becchi il tizio mentre lo spande? È impossibile. Tutti i pre emergenza non sono rilevabili nel prodotto finale ma solo nei terreni. Molti fungicidi e insetticidi non si trovano o cmq nei rari casi bloccano la partita e buonanotte. Molte volte federbio per difendere i suoi associati dopo un controllo positivo, ha tirato fuori la manfrina delle acque già fradice di principi attivi quindi di cascata anche i campi bio vengono contaminati. Ma vi rendete conto??? Cioè, io controllore faccio analisi su un pomodoro bio, trovo del metalaxil, e invece di andare a vedere se il tizio guarda caso detiene altre partite Iva dove sicuramente avrà scaricato quel prodotto, vado a dare la colpa al vicino che tratta il vigneto e secondo loro si diverte a gettare il ridomil nel fosso mentre stanno irrigando i pomodori contaminati. Ma dai, per favore. Stendiamo un velo pietoso

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Stare sparando a zero su un' intera categoria, generalizzando e facendo un gran calderone, tirando dentro tantissime piccole e medie aziende invece serie e rispettose.

Se non denunciate quello che vedete siete dei collusi tanto quanto i falsi bio.

L' azienda che non segue il regolamento deve ridare i contributi del bio ricevuti e c'è denuncia per frode. 

Modificato da blu1
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1 ora fa, blu1 ha scritto:

Stare sparando a zero su un' intera categoria, generalizzando e facendo un gran calderone, tirando dentro tantissime piccole e medie aziende invece serie e rispettose.

Se non denunciate quello che vedete siete dei collusi tanto quanto i falsi bio.

L' azienda che non segue il regolamento deve ridare i contributi del bio ricevuti e c'è denuncia per frode. 

Esatto. Denunciateli tutti. É molto semplice. Altrimenti siete complici.

Modificato da K71
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4 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Fidati di me, i controlli ci sono ma sono solo "cartacei" e chi entra nel bio in modo serio sa benissimo a chi appoggiarsi per avere consulenza ed eluderli con facilità. Qui è pieno di gente con 3 partite Iva che scarica concimi e fito in quantità, se ti fai un giro da noi ormai ti ritrovi i campi bio con meno erba dei convenzionali, gente che ha preso lo strigliatore solo per coprire il nitrato ammonico appena steso, gente che fa il pre emergenza nel pomodoro e poi trapianta tanto il residuo non si trova, gente che imbarca rimorchi di frumento o soia del campo vicino trasformandolo magicamente in bio, insomma se ne vedono di ogni e nessuno dice nulla pur sapendo xke oramai è un business troppo grande da fermare, ci sono troppi milioni in ballo, gente che ha triplicato il fatturato in pochi anni è disposta a tutto pur di continuare in tal senso.

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Ti garantisco che da noi i controlli avvengono a sorpresa, fisicamente, con prelievo ed analisi di campioni ed almeno una volta l’anno, spesso due. Poi dalle foto aeree, AGEA verifica l’esatta superficie coltivata e corregge i contributi bio. Se gli oliveti non sono potati e spollonati riducono il contributo bio x quelli. E potare/spollonare é molto costoso. Idem per i noccioleti. Se non sei in grado di provare che una certa coltura (es una delle orticole, che hanno contributi maggiori delle ceralicole) l’hai non solo seminata correttamente ma l’hai anche curata e cercata di raccogliere, il contributo te lo scordi. Non basta la fattura di acquisto del seme, la fattura del terzista per la smorganatura, preparazione e semina: una volta al mese, con copia di un quotidiano di quel giorno, mi tocca fotografare la crescita delle piante, in piú col drone fotografo i vari appezzamenti. Denunciate chi ruba.

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Stare sparando a zero su un' intera categoria, generalizzando e facendo un gran calderone, tirando dentro tantissime piccole e medie aziende invece serie e rispettose.
Se non denunciate quello che vedete siete dei collusi tanto quanto i falsi bio.
L' azienda che non segue il regolamento deve ridare i contributi del bio ricevuti e c'è denuncia per frode. 
Non fraintendetemi, sono più che contento se molte aziende sane svolgono attività bio regolare come le vostre. Ma purtroppo il fenomeno è risaputo e nessuno ci mette una pezza, anzi. Cosa volete che mi metta a denunciare, io faccio il mio lavoro e gli organi controllori devono fare il loro. Ogni volta che vedete uno in macchina sfrecciare ai 100km orari chiamate i vigili? Credo proprio di no. In quel caso carabinieri e polizia hanno la responsabilità di fermarlo e sanzionarlo, proprio come dovrebbe accadere nel bio.
Oltretutto penso sia pure sbagliato togliere i contributi a tutte le aziende xke so benissimo che il biologico, se fatto bene, non è così remunerativo anzi le tante aziende che in principio si gettarono a capofitto pensando di fare soldi in modo agevole senza truffe hanno già smesso e sono ritornate al convenzionale, solo pochi che veramente ci credono e lavorano diligentemente riescono a fare reddito sul bio reale. Ecco queste aziende sono da ammirare a livello imprenditoriale, non etico xké a mio modo di vedere come espresso da altri utenti sopra, bio non è sinonimo di prodotti migliori anzi nella maggior parte delle volte la qualità va a farsi benedire.

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3 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Non fraintendetemi, sono più che contento se molte aziende sane svolgono attività bio regolare come le vostre. Ma purtroppo il fenomeno è risaputo e nessuno ci mette una pezza, anzi. Cosa volete che mi metta a denunciare, io faccio il mio lavoro e gli organi controllori devono fare il loro. Ogni volta che vedete uno in macchina sfrecciare ai 100km orari chiamate i vigili? Credo proprio di no. In quel caso carabinieri e polizia hanno la responsabilità di fermarlo e sanzionarlo, proprio come dovrebbe accadere nel bio.
Oltretutto penso sia pure sbagliato togliere i contributi a tutte le aziende xke so benissimo che il biologico, se fatto bene, non è così remunerativo anzi le tante aziende che in principio si gettarono a capofitto pensando di fare soldi in modo agevole senza truffe hanno già smesso e sono ritornate al convenzionale, solo pochi che veramente ci credono e lavorano diligentemente riescono a fare reddito sul bio reale. Ecco queste aziende sono da ammirare a livello imprenditoriale, non etico xké a mio modo di vedere come espresso da altri utenti sopra, bio non è sinonimo di prodotti migliori anzi nella maggior parte delle volte la qualità va a farsi benedire.

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Dipende dai prodotti. Sicuramente la frutta in bio è un delirio. Come ha scritto qualcuno è tendenzialmente più buona ma solo perchè viene colta quando è praticamente matura. Ma da noi viene rovinatissima e ne viene poca. Sugli olivi non c'è praticamente differenza, nè di quantità nè di qualità, l'unico problema (enorme) è la difesa dalla mosca, che è raticamente impossibile, per cui certi anni non cogliamo nulla. Le nocciole vengono benissimo, rendono solo un pò meno (in media 20 q.li/ha contro circa 30) ma vengono pagate di più: il delta prezzo è troppo poco, ma non facendo alcun trattamento si risparmia con i minori costi. Il frumento viene qualitativamente ottimo; la resa è sensibilmente inferiore ma il prezzo è buono e recuperi il gap.  La nostra è stata una scelta ideologica, che avremmo fatto comunque, ma devo dire che, con le dovute attenzioni (e sono tantissime), un ottimo agronomo e un pò di culo andiamo avanti moderatamente soddisfatti. Poi, certo, uno non deve fermarsi mai, deve guardare 5 anni avanti e cercare nicchie di mercato.     

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Il 23/5/2021 Alle 10:05, Niky199 ha scritto:

Meglio che stia zitto. L'unico intervento magistrale l'ha fatto la Cattaneo. CBO mi son letto quell'articolo e mi sembra che tenti di mettere una toppa che è peggio del buco. Gli interpellati hanno infilato una serie di sfondoni che ne basterebbe la metà.

Mi spieghi? Grazie.

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Mi spieghi? Grazie.
Premesso che ognuno nella propria terra può coltivare quello che più gli aggrada nel modo che preferisce.
Ma non si può sostenere che l'agricoltura biologica ha minore impatto sul suolo perché sappiamo che non è vero, dato il maggior numero di lavorazioni meccaniche (e quelle si che l'impatto ce l'hanno), che è direttamente legato alle maggiori emissioni di CO2 (consumi più gasolio). Anche il calo delle produzioni sarebbe un problema visto che dovremmo deforestare aree intere per compensarlo. Poi ad un certo punto dice che la biodinamica è valida perché viene insegnata in corsi universitari, embè? Anche l'omeopatia viene insegnata nelle università, questa mica la rende valida. Qui il problema non è tanto chi fa biodinamica in sé ma il fatto di metterla sullo stesso piano del biologico.
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4 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Premesso che ognuno nella propria terra può coltivare quello che più gli aggrada nel modo che preferisce.
Ma non si può sostenere che l'agricoltura biologica ha minore impatto sul suolo perché sappiamo che non è vero, dato il maggior numero di lavorazioni meccaniche (e quelle si che l'impatto ce l'hanno), che è direttamente legato alle maggiori emissioni di CO2 (consumi più gasolio). Anche il calo delle produzioni sarebbe un problema visto che dovremmo deforestare aree intere per compensarlo. Poi ad un certo punto dice che la biodinamica è valida perché viene insegnata in corsi universitari, embè? Anche l'omeopatia viene insegnata nelle università, questa mica la rende valida. Qui il problema non è tanto chi fa biodinamica in sé ma il fatto di metterla sullo stesso piano del biologico.

Credevo che il punto in discussione fosse se finanziare la biodinamica in quanto tale o finanziarla in quanto gestione certificata bio.

Cosa dice la Cattaneo al riguardo? 

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34 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Premesso che ognuno nella propria terra può coltivare quello che più gli aggrada nel modo che preferisce.
Ma non si può sostenere che l'agricoltura biologica ha minore impatto sul suolo perché sappiamo che non è vero, dato il maggior numero di lavorazioni meccaniche (e quelle si che l'impatto ce l'hanno), che è direttamente legato alle maggiori emissioni di CO2 (consumi più gasolio). Anche il calo delle produzioni sarebbe un problema visto che dovremmo deforestare aree intere per compensarlo. Poi ad un certo punto dice che la biodinamica è valida perché viene insegnata in corsi universitari, embè? Anche l'omeopatia viene insegnata nelle università, questa mica la rende valida. Qui il problema non è tanto chi fa biodinamica in sé ma il fatto di metterla sullo stesso piano del biologico.

Sui metodi biodinamici non mi esprimo perché non li conosco ma sulla medicina omeopatica ti posso dire che è un valido strumento. Poi non si può fare tutto con quello

Modificato da davide lei
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10 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Premesso che ognuno nella propria terra può coltivare quello che più gli aggrada nel modo che preferisce.
Ma non si può sostenere che l'agricoltura biologica ha minore impatto sul suolo perché sappiamo che non è vero, dato il maggior numero di lavorazioni meccaniche (e quelle si che l'impatto ce l'hanno), che è direttamente legato alle maggiori emissioni di CO2 (consumi più gasolio). Anche il calo delle produzioni sarebbe un problema visto che dovremmo deforestare aree intere per compensarlo. Poi ad un certo punto dice che la biodinamica è valida perché viene insegnata in corsi universitari, embè? Anche l'omeopatia viene insegnata nelle università, questa mica la rende valida. Qui il problema non è tanto chi fa biodinamica in sé ma il fatto di metterla sullo stesso piano del biologico.

Dai, della biodinamica non so nulla e no nparlo, ma della biologica l'impatto sul suolo (e su acqua ed aria) è innegabilmente minore, se non altro perchè non si utilizzano diserbanti e pesticidi. Maggior consumo di gasolio? Forse. Più lavorazioni ma più leggere. Bisogna vedere.  Calo delle produzioni? si, quello c'è. E' un'agricoltura per consumatori ricchi, senza dubbio, disposti a pagare di più per un prodotto (teoricamente) più sano. Ma questo è il mercato a cui dobbiamo puntare.  Il nostro olio sarà SEMPRE esageratamente costoso rispetto agli intrugli chimici delle imprese industriali. Io contro un olio venduto a 5 o 6 euro al litro non potrò mai competere. Farlo mi costa circa il doppio, quindi devo puntare ad un mercato di qualità ed a consumatori disposti a pagare questa qualità. Facile? affatto. Se potessi li espianterei tutti e così farebbero quasi tutti, per quello gli olivi sono protetti.

 

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6 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Non fraintendetemi, sono più che contento se molte aziende sane svolgono attività bio regolare come le vostre. Ma purtroppo il fenomeno è risaputo e nessuno ci mette una pezza, anzi. Cosa volete che mi metta a denunciare, io faccio il mio lavoro e gli organi controllori devono fare il loro. Ogni volta che vedete uno in macchina sfrecciare ai 100km orari chiamate i vigili? Credo proprio di no. In quel caso carabinieri e polizia hanno la responsabilità di fermarlo e sanzionarlo, proprio come dovrebbe accadere nel bio.
Oltretutto penso sia pure sbagliato togliere i contributi a tutte le aziende xke so benissimo che il biologico, se fatto bene, non è così remunerativo anzi le tante aziende che in principio si gettarono a capofitto pensando di fare soldi in modo agevole senza truffe hanno già smesso e sono ritornate al convenzionale, solo pochi che veramente ci credono e lavorano diligentemente riescono a fare reddito sul bio reale. Ecco queste aziende sono da ammirare a livello imprenditoriale, non etico xké a mio modo di vedere come espresso da altri utenti sopra, bio non è sinonimo di prodotti migliori anzi nella maggior parte delle volte la qualità va a farsi benedire.

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È un confronto che non regge, chi va a 100km/ha se s'ammazza sono affari suoi, e se coinvolge qualcuno c'è l'assicurazione obbligatoria, chi non rispetta il regolamento del bio commette una frode grave ai d'anni dello stato e quindi della collettività, e dovresti avere il senso civico per denunciare, il confronto eventualmente sarebbe come assistere ad uno scippo, in tal caso tu ti giri dall' altra parte asserendo che devono pensarci gli altri a vigilare.

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Sui metodi biodinamici non mi esprimo perché non li conosco ma sulla medicina omeopatica ti posso dire che è un valido strumento. Poi non si può fare tutto con quello
Beh non so di quale utilità possa essere cospargere delle zigulì con acqua shakerata nella quale del principio attivo originario non è rimasta mezza molecola, ma qui siamo OT
Dai, della biodinamica non so nulla e no nparlo, ma della biologica l'impatto sul suolo (e su acqua ed aria) è innegabilmente minore, se non altro perchè non si utilizzano diserbanti e pesticidi. Maggior consumo di gasolio? Forse. Più lavorazioni ma più leggere. Bisogna vedere.  Calo delle produzioni? si, quello c'è. E' un'agricoltura per consumatori ricchi, senza dubbio, disposti a pagare di più per un prodotto (teoricamente) più sano. Ma questo è il mercato a cui dobbiamo puntare.  Il nostro olio sarà SEMPRE esageratamente costoso rispetto agli intrugli chimici delle imprese industriali. Io contro un olio venduto a 5 o 6 euro al litro non potrò mai competere. Farlo mi costa circa il doppio, quindi devo puntare ad un mercato di qualità ed a consumatori disposti a pagare questa qualità. Facile? affatto. Se potessi li espianterei tutti e così farebbero quasi tutti, per quello gli olivi sono protetti.
 
Attenzione: biologico non vuol dire non trattato con agrofarmaci (pesticidi non è termine propriamente corretto). Anzi, parliamo di un metodo di coltivazione che spesso ha fatto del suo cardine il rame, che è peggio di tanti prodotti di sintesi (se non altro perché è un metallo pesante e non si degrada mai) o lo zolfo che deriva dalla raffinazione del petrolio. Per non parlare del rotenone (oggi revocato). Poi anche in convenzionale si può sempre fare meglio, ad esempio essere passati dai litri di atrazina ai pochi grammi di solfoniluree mi pare un ottimo risultato.
Ripeto, massimo rispetto per chi fa agricoltura biologica seriamente ed è libero di farlo, anzi da un lato comprendo anche lo sforzo sicuramente maggiore in quanto hai meno prodotti che ti rendono semplice il tutto. Ma quando si inizia a spalare fango sul lavoro altrui o a fare i furbetti (come ha riportato Gianni) allora lì mi inalbero parecchio.


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40 minuti fa, Niky199 ha scritto:

Beh non so di quale utilità possa essere cospargere delle zigulì con acqua shakerata nella quale del principio attivo originario non è rimasta mezza molecola, ma qui siamo OT

Guarda noi la usiamo in allevamento(tra altro siamo bio). Ti assicuro che per alcune patologie è sufficiente quella!

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2 ore fa, Niky199 ha scritto:

Beh non so di quale utilità possa essere cospargere delle zigulì con acqua shakerata nella quale del principio attivo originario non è rimasta mezza molecola, ma qui siamo OTAttenzione: biologico non vuol dire non trattato con agrofarmaci (pesticidi non è termine propriamente corretto). Anzi, parliamo di un metodo di coltivazione che spesso ha fatto del suo cardine il rame, che è peggio di tanti prodotti di sintesi (se non altro perché è un metallo pesante e non si degrada mai) o lo zolfo che deriva dalla raffinazione del petrolio. Per non parlare del rotenone (oggi revocato). Poi anche in convenzionale si può sempre fare meglio, ad esempio essere passati dai litri di atrazina ai pochi grammi di solfoniluree mi pare un ottimo risultato.
Ripeto, massimo rispetto per chi fa agricoltura biologica seriamente ed è libero di farlo, anzi da un lato comprendo anche lo sforzo sicuramente maggiore in quanto hai meno prodotti che ti rendono semplice il tutto. Ma quando si inizia a spalare fango sul lavoro altrui o a fare i furbetti (come ha riportato Gianni) allora lì mi inalbero parecchio.

 

i furbetti fanno incazzare anche noi corretti, siamo i primi ad essere accomunati a dei semplici ladri (o truffatori?). Noi sono 20 anni che non diamo assolutamente nulla, neanche il rame o lo zolfo e nessun fertilizzante, neanche lo stallatico, andiamo avanti con rotazioni continue (la successione delle colture è decisa dall'agronomo proprio in funzione di come lasciano il terreno), erba medica, favino e sovesci.  Dicerie di paese e vicini invidiosi non mancano, ovviamente, e il ritornello è sempre lo stesso, che è quello letto anche qui. Forse per quello i controlli sono piuttosto frequenti e molto attenti.  

 

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Si si logico, quello dipende anche da che colture uno ha intenzione di fare in biologico. Ad esempio orticole o vigneti senza almeno qualche fungicida la vedo dura (almeno da me). Poi non mi fraintendere, io anche sul convenzionale un paio rameici io non glieli leverei.

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Concordo con quello detto da diversi utenti sopra. Ognuno è libero di fare ciò che vuole e fare scelte imprenditoriali che puntano a un determinato settore il più redditizio possibile e se il mercato richiede il bio giustamente chi non ha alternative valide si orienta verso il bio. Ciò nonostante penso che non sia il futuro come non può esserlo l'agricoltura estensiva purtroppo.... alla fine siamo 7 miliardi di persone e pensare di sfamarle con 10 o 20 qli/ettaro di grano tenero  quando si ha la possibilità di farne 90 per me è utopia... che poi ci siano prodotti che si adattano bene  senza grossi cali produttivi ben venga, purtroppo sono ignorante in materia e non so quale possa essere. So per certo però quanto sia difficile a volte produrre in convenzionale figuriamoci in bio.... scordiamoci poi certi livelli di qualità che abbiamo raggiunto grazie alla tecnologia e che non potrebbero essere assolutamente mantenuti specie se parliamo di allevamento magari pure antibiotic-free (ma qui si apre un altro discorso). Penso piuttosto che bisogna proseguire nel processo di  miglioramento dei prodotti fitosanitari e compagnia rendendoli sempre meno impattanti mantenendo l'efficacia, cosa che si sta facendo da anni, i diserbi e i pesticidi di 20 anni fa erano molto più invasivi di oggi. Ricordiamo anche che comunque c'è sempre una cosa chiamata tempi di carenza prima che il prodotto venga raccolto o consumato. Ed è proprio questa la cosa che non sopporto di chi alla TV o dal pulpito della saggezza di imternet fa passare "noi convenzionali"  come inquinatori e produttori di cibi avvelenati mentre mistifica il bio come la salvezza della patria muovendo l'opinione pubblica in una determinata direzione che viene poi seguita da chi governa ma non sa di cosa parla se non per sentito dire o per stereotipi. Ormai si è radicata l'idea che  quando si parla di biologico si pensa alla mucca felice al pascolo e il contadino che la munge a mano in mezzo all'erba o la fattoria stile mulino bianco (che fattoria non è ?) tutto genuino e perfetto mentre quando si pensa al convenzionale si pensa alle classiche immagini di animali maltrattati sfruttati e trattori con botti del diserbo in mezzo ai campi a spargere veleno quando invece non è così.

Aggiungo poi che chi fa bio seriamente per carità tanto di cappello ma come detto da più utenti di gente poco onesta ce n'è ed è un mercato dove stanno entrando parecchi soldi facile preda dei soliti furbetti.

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Infatti la comunicazione ci mette del suo. Prodotti dati per ricoperti di pesticidi (mentre in realtà i residui sugli alimenti sono talmente scarsi che a noi non fanno una mazza fionda), ti fanno vedere questi orientali che sembra che buttino del gas nervino e poi ci camminano in mezzo. Mai uno che mettesse una macchina di quelle che usiamo in Italia oggi. Che diamine, uno si sarebbe anche rotto di farsi dare dell'inquinatore seriale a gratis da gente che neanche sa dov'è la terra. Scusate l'OT





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Infatti la comunicazione ci mette del suo. Prodotti dati per ricoperti di pesticidi (mentre in realtà i residui sugli alimenti sono talmente scarsi che a noi non fanno una mazza fionda), ti fanno vedere questi orientali che sembra che buttino del gas nervino e poi ci camminano in mezzo. Mai uno che mettesse una macchina di quelle che usiamo in Italia oggi. Che diamine, uno si sarebbe anche rotto di farsi dare dell'inquinatore seriale a gratis da gente che neanche sa dov'è la terra. Scusate l'OT






Purtroppo l'andazzo è scritto, i politici ci marciano, le aziende meccaniche pure, stanno inventando certi arnesi che nemmeno lo scienziato pazzo farebbe, l'unione Europea vuole distinguersi dal resto del mondo e lo vuole fare così, poi i cavoli saranno i nostri e dovremmo cercare delle soluzioni. La fetta che viene tolta alle multinazionali chimiche relativa ai prodotti che verranno revocati, è già stato deciso che verrà sempre più reintegrata coi vari principi attivi bio, funghi funghetti sali estratti alghe ecc ecc. Sicuramente anche i social non aiutano a fare chiarezza, c'è talmente un pentolone di fake news che disorienta anche gli addetti al settore, figuriamoci la casalinga o l'insegnante di yoga.

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Purtroppo l'andazzo è scritto, i politici ci marciano, le aziende meccaniche pure, stanno inventando certi arnesi che nemmeno lo scienziato pazzo farebbe, l'unione Europea vuole distinguersi dal resto del mondo e lo vuole fare così, poi i cavoli saranno i nostri e dovremmo cercare delle soluzioni. La fetta che viene tolta alle multinazionali chimiche relativa ai prodotti che verranno revocati, è già stato deciso che verrà sempre più reintegrata coi vari principi attivi bio, funghi funghetti sali estratti alghe ecc ecc. Sicuramente anche i social non aiutano a fare chiarezza, c'è talmente un pentolone di fake news che disorienta anche gli addetti al settore, figuriamoci la casalinga o l'insegnante di yoga.

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Le grandi aziende Gianni hanno già fiutato il business. Quelle della chimica specialmente secondo te non sono contente di vendere fitofarmaci bio magari al triplo del prezzo e di farsi due risate sotto ai baffi?
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12 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Purtroppo l'andazzo è scritto, i politici ci marciano, le aziende meccaniche pure, stanno inventando certi arnesi che nemmeno lo scienziato pazzo farebbe, l'unione Europea vuole distinguersi dal resto del mondo e lo vuole fare così, poi i cavoli saranno i nostri e dovremmo cercare delle soluzioni. La fetta che viene tolta alle multinazionali chimiche relativa ai prodotti che verranno revocati, è già stato deciso che verrà sempre più reintegrata coi vari principi attivi bio, funghi funghetti sali estratti alghe ecc ecc. Sicuramente anche i social non aiutano a fare chiarezza, c'è talmente un pentolone di fake news che disorienta anche gli addetti al settore, figuriamoci la casalinga o l'insegnante di yoga.

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Se l'europa vuole distinguersi dal resto del mondo il resto del mondo se ne sbatte le palle. Mi spieghino loro poi come puoi andare a sfamare  un miliardo e mezzo di cinesi col corno letame ( cito l'intervento della senatrice Cattaneo) o andare a esportare in America dove proprio li di regole non ce ne sono nemmeno in convenzionale e mangiano scusate il termine "la merda " veramente piena di ormoni e pesticidi.... la verità sta sempre nel mezzo gli estremi non portano da nessuna parte nell'uno e nell'altro verso. 

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