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Ciao non mi son trovato bene perchè ho notato che la terra è diventata durissima solo con 3 anni di inerbimento, e non è che il grado zuccherino dell'uva sia migliorato gran che... Allora per quest'anno ho deciso di rompere la terra e di interrarci del fosfato di potassio... Faccio una prova tanto ho solo un ettaro di vigna :)

Saluti

Ah una cosa, chi di voi conosce l'uva longanesi? Mi era venuta voglia di piantarne 25 viti... :)

ecco xchè mi piace il forum... le chiacchiere nn sono i fatti.....raccontavano di effetti speciali sull'inerbimento......

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Bhe no dai dipende se l'inerbimento fatto con testa e dove serve è un ottima soluzione,anche se son del'idea che una passata di arieggiatore e quasi indispensabile,passare solo e sempre il trincia per me non è una ottima cosa.

 

Fiat 27 se le tue viti son sempre state lavorate,non puoi pensare di inerbirle e trovare vantaggi anzi o che si inerbisce dal secondo terzo anno o si lavora,li sono scelte che fa l'agricoltore in base alle sue terre clima ecc ecc

Modificato da Alessio
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Premettendo sempre il fatto che ogni zona ha le sue esigenze. Rimango dell'avviso che meno si spende in ore e carburante, quindi rotture, ecc. e meglio è. Alla luce di quanto sopra se io lascio inerbito e gli dò due volte all'anno con il trincia, e un paio di diserbate interfilari, avrò meno spese e quindi mi resterà di più.

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Bhe Alfieri io rippo poi lascio stare quando si molla un pò estirpo e prima di vendemmiare trincio

son tre passate....e poi si ovvio passo a trinciare i tralci...ma quello credo lo farai anche ti o aspetti primavera a trinciarli cosi fai che l'erba?

 

Dove trincio solamente faccio lo stesso tre passaggi......

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Infatti ho anche la fresa interfilare, di solito prima fresavo, poi passavo con l'estirpatore per rompere la suola che fasotto... quest'anno volevo provare ad estirpare e a dare il diserbo nel sottofila, praticamente ho già trinciato i sarmenti, e invece di ripassare a trinciare l'erba do l'estirpatore... i passaggi son gli stessi solo che con l'estirpatore il trattore tira di più :)

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Purtroppo ho solo questo, e un'altro uguale però ha 7 ancore...

t79363_talpa-e-rabi.jpg

 

Vai tranquillo,anche perchè ci metterai un pò di più che col frangi zolle però mi pare tu abbia un ettaro di viegneto o due,te li puo fare anche la domenica mattina con tutta calma.......

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Con questo cosa vorresti dire scusa??

quello che ho detto?ho sentito molte volte che l'inerbimento era molto meglio x i vigneti(chiacchiere) poi mi sembra che la maggioranza qui parla di arieggiare/ossigenare(fatti)....questo volevo dire

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Ok carvigna però non ci hai ancora detto cosa fai tu.....

bravo alex nn e che io poi sia tanto perfetto....di solito la prima passata faccio lama sarchiante e stirpatore/rippuntatore/coltivatore...(che confusione!)oppure vangatrice larga(una passata a filare)poi dipende....magari anche con fresa x chiudere da noi il sole picchia(sempre una passata)

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Si, nell'azienda dove lavoro e in tutte le aziende del GIV sono già 4 o 5 anni che si pota con tale metodo. Io ho sempre lavorato in viticoltura e ho studiato a S. Michele all'Adige (TN) e devo dire che il loro sistema di lavoro è ottimo e pulito. Si basa su semplici regole da rispettare rigorosamente per impostare correttamente la testa di salice nel guyot e per mantenerla integra per il tempo più lungo possibile. La prima regola è quella di non effetuare tagli di ritorno su legno che abbia più di 2 anni di età per non creare gravi coni di dissecamento all'interno delle teste e dei fusti che comprometterebbero seriamente la vitalità dell'apparato linfatico. Lo stesso dicasi per la gestione del cordone speronato dove, individuati i 5 punti vegetativi su cui far lavorare gli speroni, si mantengono vitali i cordoni per molto più tempo rispetto ai sistemi di potatura tradizionali.

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il corso dovrebbe costare 280 euro,in trentino costa 140 perche da il contributo la provincia,ieri mi hanno mandato il modulo per iscrivermi,sono 20 ore a meta febbreaio sulla potatura e 12 in primavera sulla gestione del verde

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Confermo quanto detto da Dadorex. Si Alessio, quello del video è il metodo Simonit, chiaramente applicato a vigneti che però lo hanno già supportato negli anni. Non è semplice da applicare, soprattutto se parliamo di impianti in conversione cioè vigneti che se prima si potavano in maniera tradizionale, adesso si vogliono lavorare con tale metodo. Per contro è un sistema che offre numerosi vantaggi soprattutto in funzione della vitalità della pianta nel tempo. Anche in altre zone di italia come qui in Valpolicella nn è raro vedere impianti di guyot e di cordone in deperimento a causa di una non corretta gestione delle operazioni di potatura. Lo dico già da subito, è un sistema rigido che richiede perizia nell'esecuzione per cui bisogna crederci se lo si vuole adottare! Richiede precisione sia dei tagli che della legatura che della gestione a verde e può dare qualche calo di produttività nella fase di riconversione. Quando i vigneti però sono a posto è tutto un altro lavorare. Le viti sono tutte omogenee e con le stesse formazioni fruttifere per cui potare diventa un giochetto. Per darvi un idea, da noi col metodo tradizionale la potatura completa avveniva con circa 70 ore/ha (stralciatura compresa). Durante la fase di riconversione siamo arrivati ad oltre 90 ore/ha. Adesso che gli impianti sono pressochè a posto viaggiamo sulle 45- 50 ore con l'obiettivo di ridurle ancora di più (arrivare almeno a 40 ore).

Nelle grandi aziende come quella dove lavoro io è forse l'unica soluzione di lavoro possibile perchè si inquadrano gli operai secondo regole di lavoro fisse che non lasciano nessuno spazio all'"inventiva personale, uniformand il più possibile gli impianti e risparmiando ore di manodopera.

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allora e' come pensavo io nel senso che a me e' capitato di prendere un vigneto di 25 anni in gestione a pergola doppia potato abbastanza male direi...nel senso che se continuavano di quel passo si andava ad avere il cavo produttivo sugli ultimi fili della pergola....li non avevo molte alternative se no tagliare per riportare la parte produttiva indietro

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Luksenior,spero che in quelle tu sia compresa la legatura,altrimenti non ci siamo!

 

Comunque io non poto cosi non prendo mai se possibile il tralcio sul vecchio o che prendo il tralcio dalle sperone o prendo il primo tralcio del cordone vecchio il tralcio sul vecchio fa meno uva e fa troppa vegtazione e lo sperone lo lascio davanti,mai dietro,non piace fare la curva nel tralcio che andrò a legare anche perchè è più facile che durante la piegatrura si strozzi con le conseguenze negative del caso.

 

Dadorex,in quei casi cè poco o nulla da fare il primo anno che prendi in mano devi speronare il più possibile e l'hanno dopo tagliar via tutto il vecchio e riprenderla dalla testata

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Allora ho visto anch'io i video della scuola di potatura. Nella nostra zona è inapplicabile quel sistema di potatura. Le produzioni sarebbero scarsissime, inoltre stando così lontani dal cordone la macchina ne lascierebbe troppa da raccogliere. Come sempre ogni zona ha le sue caratteristiche. Dimenticavo stavo parlando di cordone speronato su GDG.

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I tagli grossi (di legno vecchio co più di tre anni di età) sono abbastanza pericolosi per la vite per almeno 2 motivi:

si creano dei coni di dissecamento tali che con l'andar del tempo indeboliscono l'apparato linfatico delle piante

la vite al contrario di molte altre piante da frutto fatica molto a cicatrizzare le ferite per cui più e ferite sono grandi più sono fonte di malattie del legno di varia natura.

Le pergole se non altro hanno il vantaggio che essendo forme di allevamento espanse sopportano sicuramente meglio i tagli grossi rispetto al guyot.

 

Per Alessio: 40 ore/ha in un impianto che ha 6000 ceppi/ha non mi sembrano così male come ore di potatura contando che sono tutte tagliate con forbici manuali Felco 13. Fare tagli precisi e puliti nel rispetto delle corone e la pulizia del secco è vero implica tempo però converrai con me che la pulizia dei tagli accelera la cicatrizzazione da parte delle gemme di corona e rende l lavoro molto più decoroso.

Eccettuati i casi di restauro il legno del capo a frutto nuovo non si prende dal legno vecchio ma o dal vecchio capo a frutto o dallo sperone che sta dalla pate opposta.

La curvatura corretta, al contrario di quanto pensate, è importantissima perchè serve per bilanciare la tendenza acrotona della vite. Una curva corretta a chiudere sulla testa assicura un'ottima ripartenza alla base del capo a frutto anche su varietà dove l'acrotonia è spiccata.

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Ciao a tutti. Quest'anno vorrei piantare qualche filare (5 o 6) d'uva per lambrusco; qualcuno può darmi qualche consiglio su come preparare il terreno, predisporre i filari(magari dicendomi quale secondo voi è il miglior tipo d'impianto per la tipologia d'uva, mi hanno suggerito il metodo Guyot), i pali da usare e sul come piantare le barbatelle. Grazie mille a chiunque abbia voglia e tempo di rispondermi...

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