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Mamma mia voi avete già fatto un bel pò di trattamenti, e noi facciamo domani il primo....:fiufiu::fiufiu: se smettesse questo vento:azz:.

Comunque le viti sono poche, circa 100, qualità Merlot.

Come prodotti Melody trio e zolfo bagnabile, per ora 3 trattamenti ogni 10-14 giorni.

Che dite può andare come strategia?:cheazz: Sono ben accetti consigli:)

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L'importante è non abusare del stesso principio attivo sistemico, pena rischio di creare resistenza nel fungo della peronospora e buttare soldi al vento.

Nella mia azienda domani tratto per la 4 volta con polyram e zolfo bagnabile tiovit. l'unico "sistemico"(se si può definire tale) che ho usato è stato il curzate (cimoxanil il principio attivo) ad attività citotropica traslaminare ma non sistemica nel primo trattamento di stagione a causa dell'eccessiva piovosità.

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A volte pensare di trattare solo col rame può essere anche più dannoso che dare un aiutino col cimoxanil(per esempio)poichè nelle prime fasi un attacco può causare la perdita di percentuali altissime di uva ed il rischio di non riuscire ad eradicare la peronospora,quindi io inizio con curzateR+tiovit e tranne che nell'intervallo della fioritura(dove vado di dimetomorf o metalaxilM)continuo sempre col citotropico+rame+zolfo.Il rame dall'inizio mi aiuta a contenere la vigoria della pianta,poi coi tempi(meteo)che corrono,con temperature tropicali,il rame sublima bene allungando i tempi di efficacia del trattamento,comunque la peronospora è una rogna anche quest'anno e un pò ce la dobbiamo sempre beccare!

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A volte pensare di trattare solo col rame può essere anche più dannoso che dare un aiutino col cimoxanil(per esempio)poichè nelle prime fasi un attacco può causare la perdita di percentuali altissime di uva ed il rischio di non riuscire ad eradicare la peronospora,quindi io inizio con curzateR+tiovit e tranne che nell'intervallo della fioritura(dove vado di dimetomorf o metalaxilM)continuo sempre col citotropico+rame+zolfo.Il rame dall'inizio mi aiuta a contenere la vigoria della pianta,poi coi tempi(meteo)che corrono,con temperature tropicali,il rame sublima bene allungando i tempi di efficacia del trattamento,comunque la peronospora è una rogna anche quest'anno e un pò ce la dobbiamo sempre beccare!

 

Se usi il cimoxanil preventivamente te la becchi di sicuro....

Il cimoxanil è curativo e non entra in circolo nella nuova vegetazione cresciuta dopo il trattamento. La sua peculiarità è la cura delle infezioni avvenute, non di quelle scatenatesi dopo il trattamento.

Le temperature non influiscono sull'efficacia del trattamento di rame, anzi.

Il rame è per eccellenza il prodotto di contatto quindi non c'è sublimazione in grado di contenere le spore della peronospora: diverso è il discorso per le ascospore dell'oidio (che appunto con lo zolfo vengono "colpite" tramite sublimazione).

L'ideale per il rame, nella forma idrossida, è l'umidità notturna che lo "diluisce" sulla foglia aumentando la superficie fogliare coperta.

Da un anno all'altro, il discorso peronospora si azzera, perché sebbene l'inoculo a terra delle oospore possa essere più o meno elevato, sono sempre le piogge a scatenare le infezioni. Diverso, anche qui, il discorso per l'oidio: le sue spore svernano sul cordone e non a terra, quindi l'inoculo causato da un attacco forte in un anno, può essere un problema anche per i 2-3 anni successivi.

Ciao!

 

Lorenzo

Modificato da LorenzVigna
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Noi usiamo Ridomil Gold MZ alternato con Pergado F in associazione a Topas 10EC, in genere con un intervallo di 12/14 giorni. Naturalmente il tutto basato sulle condizioni. Quest'anno la regola dei tre 10 si è fatta benedire. Le prime infezioni si sono avute su germogli di 4 cm. Perciò due trattamenti endoterapici a distanza di 5 giorni. Ha preso foglie e grappolini. Alta percentuale di rugiada al mattino, con foglia totalmente bagnata. Stiamo trattando ogni 7 giorni. A partire dal 15 Giugno usiamo prodotti di copertura, ma prestando molta attenzione.

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Non gode per niente!

Il 2008, al contrario, è andato benissimo, bassissima pressione, siamo andati con i tre trattamenti ogni 15/16 giorni con ridolmil e dopo in copertura con coprantol. Il 2009 ci ha fregati! Adesso le condizioni sono migliorate ed ora stiamo quasi in fioritura, vedremo nelle prossime settimane. Se continuano le rugiade come se piovesse siamo di nuovo a spendere un monte.

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Al di là delle opinioni personali,l'areale di coltivazione,il vitigno e l'esperienza ti fanno optare per una o l'altra scelta,il fatto che il cimoxanil sia solo curativo e non preventivo è errato poichè se usato in purezza ha un indice di copertura preventiva di tre giorni(pochi ma più di niente)dispone inoltre di una retroattività pari ad altri tre giorni,il prezzo concorrenziale,la scarsissima attitudine a selezionare ceppi resistenti e il basso indice di tossicità fanno, allo stato attuale, propendere la bilancia verso tale principio,il fatto poi che al primo trattamento sia inutile lo ritengo quanto meno opinabile soprattutto nelle condizioni ambientali caratterizzate da altissima umidità e temperatura,piuttosto al posto di 0.ecc...starei attento a curare le infezioni con le fenillammidi,soprattutto se la pressione è elevata,il rischio di resistenze è altissimo,in tal caso il dimetomorf ha dimostrato una buona validità,sempre riducendo i trattamenti a due,atteso che anche tale principio ha mostrato il fianco a qualche resistenza.

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Al di là delle opinioni personali,l'areale di coltivazione,il vitigno e l'esperienza ti fanno optare per una o l'altra scelta,il fatto che il cimoxanil sia solo curativo e non preventivo è errato poichè se usato in purezza ha un indice di copertura preventiva di tre giorni(pochi ma più di niente)dispone inoltre di una retroattività pari ad altri tre giorni,il prezzo concorrenziale,la scarsissima attitudine a selezionare ceppi resistenti e il basso indice di tossicità fanno, allo stato attuale, propendere la bilancia verso tale principio,il fatto poi che al primo trattamento sia inutile lo ritengo quanto meno opinabile soprattutto nelle condizioni ambientali caratterizzate da altissima umidità e temperatura,piuttosto al posto di 0.ecc...starei attento a curare le infezioni con le fenillammidi,soprattutto se la pressione è elevata,il rischio di resistenze è altissimo,in tal caso il dimetomorf ha dimostrato una buona validità,sempre riducendo i trattamenti a due,atteso che anche tale principio ha mostrato il fianco a qualche resistenza.

 

Evidentemente le esperienze sono differenti.

Proprio il cimoxanil ha altissima attitudine a selezionare ceppi resistenti, e la sua "anzianità" non gioca a suo favore.

 

Un'imprecisione dovuta al meccanismo d'azione del cimoxanil ti fa dire che questa molecola può essere preventiva: in realtà penetrando nei tessuti entro 6 ore dal trattamento, compie un'azione citotropica e translaminare; il micelio viene attaccato dal momento della germinazione di zoospore o di conidi, sino a 3-4 giorni dopo.

Ma parliamo del micelio! Quindi, di fatto, una pioggia infettante a soli 2 giorni dal trattamento è potenzialmente pericolosissima (a 3 giorni non parliamone nemmeno...).

 

Sul suo utilizzo puro... hai detto che usi il Curzate. Questo prodotto contiene (come quasi tutti i formulati composti e che contengono cimoxanil, del resto) il 4,2% di cimoxanil. Siamo lontanucci da un utilizzo in purezza.

 

Quindi usarlo preventivamente, secondo me, significa buttare via denaro che potrebbe essere meglio speso con molecole più interessanti.

Tutto qui. Anche perché, ripeto, NON è sistemico. La parola non è da poco: i prodotti strettamente sistemici sono quelli in grado di proteggere la nuova vegetazione cresciuta dopo il trattamento e in grado di spostarsi in modo ascendente e discendente nella vegetazione.

Non è il caso del cimoxanil: la sua attività pseudo-sistemica non si sviluppa sulla vegetazione nuova, e tantomeno entra in circolo nella pianta.

Ovvio, questo lo fanno le fenilammidi (metalaxyl-m, ecc...), che secondo me hanno abbondantemente fallito e terminato il loro corso.

Ma se uno vuole davvero stare dalla "parte del frumentone" e dormire sonni tranquilli, allora non c'è che da usare fosfiti di potassio o fosetil-al.

Ciao!

 

Lorenzo

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Ciao Lorenzo hai comincia la pettinatura?

 

Grasparossa e marzemino già aperte da 5 giorni.

Martedì/mercoledì procedo all'apertura su malbo, maestri, ancellotta.

Attendo le calende greche per il cabernet sauvignon (è indietro come al solito).

 

Per la pettinatura manuale degli impianti vecchi, credo che andremo a metà della prox settimana, quando poi chiuderemo grasparossa e marzemino.

Ciao!

 

Lorenzo

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Ma perchè in ogni post c'è sempre il professore di turno che fin quando dice cose sensate,sono pronto ad ascoltarlo,ma quando ti mette in bocca cose che non hai detto,mi fa arrabbiare un pochino:MI sembra di aver detto che Qualora il cimoxanil venisse usato in purezza(ed in commercio esiste il formulato Cimoxan df,che contiene il 50%di cimoxanil,ma si adopera per miscelarlo ad altri principi attivi)e sicuramente non viene adoperato in purezza,poichè sia l'R che l'MZ è in abbinamento con principi attivi di contatto,poi mi dici come mai se cade una pioggia dopo 2 giorni si è fuori protezione?forse che il rame presente non è dello stesso tipo di quello in purezza,la retroattività ed il potere curativo è o non è fra quelli più alti nei principi attivi oggi disponibil in commercio.

Non ho forse detto che il cimoxanil è soggetto a resistenze,benchè resti il più ostico fra i citotropici e sistemici,il metalaxil ha dimostrato in condizioni avverse di avere una protezione limitata ad 8 giorni(compreso la retroattività),il rame non è forse anziano ed è tuttora il principale principio attivo usato in viticoltura?Forse che i nuovi sistemici vanno meglio?(non ce n'è stato uno ,dal Quadris in poi che non abbia immediatamente selezionato ceppi resistenti),Il Fosetil alluminio,come ben sai,ha bisogno di entrare in circolo per essere efficace,e perciò ci vuole del tempo che con infezioni in atto proprio non hai,ed ecco che si usa aggiungere Cimoxan al formulato contenente F.AL,e via discorrendo,ma mica stiamo facendo una tesi universitaria,tanto più che dopo anni ti dicono che forse il tal prodotto non era come si pensava ecc.. ecc......

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Fai come ti pare, usa pure il cimoxanil che vuoi. Io t'ho detto la mia (ma non faccio il professore) e quella di praticamente TUTTI i professori non di turno ma in servizio in cattedra.

Il resto... sono chiacchiere da venditori di prodotti: a te credere a loro o a chi queste cose le studia.

 

Sul perché dopo due giorni sei fuori copertura?

Semplice.... La zoospora germina dopo circa 24 ore dalla pioggia infettante. Il cimoxanil ha 3 giorni "in avanti" di copertura sul micelio. Se piove al secondo giorno, il micelio si farà vivo alla fine del terzo giorno, cioè quando il cimoxanil è alla fine della sua attività preventiva.

Sul rame: anziano ma funziona. Peccato solo che sia pesantemente inquinante.

Sul metalaxyl, perfettamente d'accordo con te.

Sul Quadris, innegabile.

Sul fosetil.... beh, con infezioni in atto mica userei del fosetil! Userei senz'altro del dimetomorf o, in alternativa, dei fosfiti di potassio contenenti GLUTATIONE. In pratica, il Kendal della Valagro. Non è un fitofarmaco ma un concime fogliare. Ha spiccate doti curative, eradicanti ed è semplicemente eccezionale. Io l'ho sperimentato sulla mia pelle nel 2008. La cosa buffa, è che come tutti i fosfiti di potassio non agisce sul fungo ma si limita a stimolare le difese endogene della pianta.

In pratica, la pianta inizia a produrre una quantità di fitoalessine talmente elevata da arrivare a combattere il fungo da sola.

Quello che volevo fosse chiaro è che secondo me il costo del cimoxanil rapportato alle sue potenzialità non lo giustifica come trattamento preventivo. Spendendo la stessa cifra otteniamo risultati superiori.

 

Ah, il cimoxan al 50% va usato a dosaggi tali da creare poi delle miscele che riportano la presenza al 5% circa. Sinceramente non darei un prodotto così in purezza... poi se uno vuole farlo è libero e padrone di sé stesso!

Ciao!

 

Lorenzo

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Fai come ti pare, usa pure il cimoxanil che vuoi. Io t'ho detto la mia (ma non faccio il professore) e quella di praticamente TUTTI i professori non di turno ma in servizio in cattedra.

Il resto... sono chiacchiere da venditori di prodotti: a te credere a loro o a chi queste cose le studia.

 

Sul perché dopo due giorni sei fuori copertura?

Semplice.... La zoospora germina dopo circa 24 ore dalla pioggia infettante. Il cimoxanil ha 3 giorni "in avanti" di copertura sul micelio. Se piove al secondo giorno, il micelio si farà vivo alla fine del terzo giorno, cioè quando il cimoxanil è alla fine della sua attività preventiva.

Sul rame: anziano ma funziona. Peccato solo che sia pesantemente inquinante.

Sul metalaxyl, perfettamente d'accordo con te.

Sul Quadris, innegabile.

Sul fosetil.... beh, con infezioni in atto mica userei del fosetil! Userei senz'altro del dimetomorf o, in alternativa, dei fosfiti di potassio contenenti GLUTATIONE. In pratica, il Kendal della Valagro. Non è un fitofarmaco ma un concime fogliare. Ha spiccate doti curative, eradicanti ed è semplicemente eccezionale. Io l'ho sperimentato sulla mia pelle nel 2008. La cosa buffa, è che come tutti i fosfiti di potassio non agisce sul fungo ma si limita a stimolare le difese endogene della pianta.

In pratica, la pianta inizia a produrre una quantità di fitoalessine talmente elevata da arrivare a combattere il fungo da sola.

Quello che volevo fosse chiaro è che secondo me il costo del cimoxanil rapportato alle sue potenzialità non lo giustifica come trattamento preventivo. Spendendo la stessa cifra otteniamo risultati superiori.

 

Ah, il cimoxan al 50% va usato a dosaggi tali da creare poi delle miscele che riportano la presenza al 5% circa. Sinceramente non darei un prodotto così in purezza... poi se uno vuole farlo è libero e padrone di sé stesso!

Ciao!

 

Lorenzo

 

Volevo sapere se il Kendal è possibile utilizzarlo per tutta la fase vegetativa della vite o i suoi risultati sono migliori solo in alcune fasi. Essendo un "concime fogliare" è possibile che il suo uso sia ottimale solo sulla vegetazione ben distesa? Se ci dovessero essere attacchi precocissimi come si comporterebbe? Altra domanda: in anni con piogge nei mesi di luglio e agosto è possibile continuare a fare i trattamenti con questi biostimolanti? Leggevo che potrebbe aumentare i tenore di un acido non tanto digeribile (fosforico?).

Ciao

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Volevo sapere se il Kendal è possibile utilizzarlo per tutta la fase vegetativa della vite o i suoi risultati sono migliori solo in alcune fasi. Essendo un "concime fogliare" è possibile che il suo uso sia ottimale solo sulla vegetazione ben distesa? Se ci dovessero essere attacchi precocissimi come si comporterebbe? Altra domanda: in anni con piogge nei mesi di luglio e agosto è possibile continuare a fare i trattamenti con questi biostimolanti? Leggevo che potrebbe aumentare i tenore di un acido non tanto digeribile (fosforico?).

Ciao

 

Credo che l'utilizzo non debba andare oltre la fioritura. Come tutti questi prodotti, lavora per accumulo nella pianta e non riuscirebbe a lavorare altrettanto bene nelle fasi successive dove il flusso della linfa inverte parzialmente il suo corso.

Oltretutto, essendo appunto un concime e contenendo una parte di azoto, ne sconsiglio l'uso tardivo.

A luglio e agosto conviene usare il buon vecchio rame, che tra le altre cose ha un ottimo potere contro black-rot, escoriosi e così via, oltre ad aiutare moltissimo la lignificazione dei germogli.

 

Lorenzo

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Inviato (modificato)

Io fin'ora ho fatto 2 trattamenti con erresei triplo blu + penconazolo + zolfo bagnabile, e le viti fin'ora sono sane, adesso sono in fiore quindi appena avrà sfiorito tratterò con erresei sbr37 (mancozeb + ossicloruro di rame) + penconazolo... poi verso luglio vado con la vecchia poltiglia bordolese + penconazolo...

Ah una domanda; contro l'oidio è meglio il penconazolo o il dinocap?

saluti :)

Modificato da FIAT 27C DIESEL
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  • 1 mese dopo...
Come vi organizzate coi trattamenti?qui da me piove due volte al giorno!e un'umidita folle!!!!

 

Io ho smesso di trattare per la peronospora perché non ce n'è. Nemmeno sui campi spia non trattati...

L'inoculo è infimo e ormai il grappolo è quasi salvo.

 

Per l'oidio, invece, sto andando a manetta di zolfo bagnabile una volta alla settimana con 4,5 kg/ha.

Sulle varietà più sensibili lunedì faccio un'impolverata con circa 20-25 kg/ha di prodotto, così se per caso c'è qualcosa MUORE sul nascere.

:asd:

 

Lorenzo

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ormai il grappolo è quasi salvo

 

L'hai detto!è quasi salvo!è quel quasi che mi preoccupa!io non tratto con lo zolfo ventilato,non sono molto convinto della sua efficacia,vado con 5 etti/q e 5 etti/q di rame,una parte alta dei un vigneto ha un pò di peronospera larvata,solo sulla corvina............

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A causa delle forti e perduranti piogge (15 giorni) stiamo avendo grossi problemi di Botrite. Non c'è nessuna associazione nè con oidio nè tignoletta.

 

Ecco, questo è un bel problema! La botrite quest'anno si è manifestata molto presto: ora bisogna solo sperare che la stagione giri "asciutta" a luglio, altrimenti saran dolori per chi ha già queste infezioni. Il consiglio mio è poche righe più avanti....

 

L'hai detto!è quasi salvo!è quel quasi che mi preoccupa!io non tratto con lo zolfo ventilato,non sono molto convinto della sua efficacia,vado con 5 etti/q e 5 etti/q di rame,una parte alta dei un vigneto ha un pò di peronospera larvata,solo sulla corvina............

 

Un attacco su grappolo ora darebbe problemi piuttosto limitati, in ogni caso. Ma fai bene a trattare se le previsioni ti mettono molta pioggia.

Sullo zolfo in polvere: sinceramente credo tu sia l'unica persona al mondo a non essere convinto della sua efficacia.... :asd: Sono comunque curioso di sapere il perché di questa diffidenza, visto che è anche di fatto l'unico antioidico eradicante e che funziona con infezioni in atto.

Oltre ad avere un non trascurabile effetto collaterale antibotritico! E infatti consiglio a chi ha i primi attacci di botrite di procedere a una bella impolverata con 20-25 kg/ha.

 

Lorenzo

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L'unico problema che non ho è proprio la botrite,ho fatto un solo trattamento e ne farò un altro all'invaiatura,riguardo alla peronospera,io tratto anche perchè oltre alla pioggia che mettono domenica,parlano di un'umidità con picchi dell'84%,anche oggi c'era una cappa micidiale, ciò non mi fa stare affatto tranquillo!

Riguardo alla zolfo ventilato,so che siamo in pochissime persone che non credono molto alla sua efficacia,non mi convince questa polvere che si poggia sui grappoli,in più per chi come me sono senza cabina è schifoso da dar via........ho visto molti l'anno scorso dar via zolfo ventilato come lo zucchero a velo sul panettone,io non l'ho dato e avevo un prodotto uguale al suo..... che sia pure antibotrittico sono d'accodo con te.....

Con questo non mi ritengo più bravo di altri............

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L'unico problema che non ho è proprio la botrite,ho fatto un solo trattamento e ne farò un altro all'invaiatura,riguardo alla peronospera,io tratto anche perchè oltre alla pioggia che mettono domenica,parlano di un'umidità con picchi dell'84%,anche oggi c'era una cappa micidiale, ciò non mi fa stare affatto tranquillo!

 

L'umidità può scatenare infezioni secondarie, effettivamente: ma se hai della larvata ormai puoi fare poco, perché il grappolo è compromesso.

Ma se su altri vigneti non hai manifestazioni di infezioni primarie, l'umidità NON PUO' scatenarle: per le primarie serve SEMPRE il velo d'acqua.

 

Ah... PeronospOra, con la O.... :asd:

Ciao!

 

Lorenzo

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