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Quando si comincia con i trattamenti ??


frack71

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Allego altra fotina odierna (Zona Campea, alta collina ...) con sporulazione in atto.

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Visione flashiata

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Ecco perche' Gianni. E qui siamo in alta collina. Da te i vigneti abbandonati sono puliti. Da noi i vigneti gestiti cosi'. 

4 ore fa, superbilly1973 ha scritto:

Si. Cantiniere e coltivatore vanno d'amore e d'accordo. Mildicut e enervin top li ho già dall'anno scorso. Enervin top però non è che sia così più economico però di un peronoscporico completo più fosfik se non ricordo male. Il fosfik pk se non erro lo ho preso a 6 euor e qualcosa al litro. Ora non ho sottomano il costo preciso dell'enervin però tra il zorvec e una soluzione alternativa c'era poca differenza . Poi certo io lo dico perchè ho poca superficie e soprattutto, anche se siamo solo a maggio, penso che quest'anno farò il record dei trattamenti. Se tutto vabene 6 completi e poi 1-2 coperture ad agosto e stop. Ritornando ai post di una decina di giorni fa sulla solubilità e sulla adesività alle cere dell'acino, se quei diagrammi sono in scala logaritmica si avrebbe un'ordinata degli ultimi 3-4 prodotti 100, 1000 e 10000 volte superiore rispetto ai primi. E' mai possibile che sia l'unica variabile in gioco nella scelta della strategia? 

Io comunque questa settimana potrei avere qualche piovasco che con temperature intorno ai 30°C non è certo trascurabile. Mitroverò la vigna in una condizione molto variegata. Fioritura, pre-fioritura e qualcosa già post-fioritura. Precedenza alla lavorazione e alla rifinitura a zappa però dovrò per forza di cosa fare una scelta di convenienza. Non so se ordinare lo zorvec o vedere cosa ho in casa. Se non erro ho ancora un cabrio ( top o duo ? ) da usare.

L'Enervin top credo che per un hobbista vada a 35 eurini/ha i.e. aggiungendo altri 1.5 litri*6 eurini/litro di pk arrivi a 50 eurini/ha i.i. 

Il o Lo Zorvec (zoxa+oxa) a quanto viaggia? 

C'e' un altro fattore con il o lo Zorvec mi mangio 2 Zoxa che mi tornano utili in post fioritura (Electis mz) prima del Meldicut.

Ho un alternanza di p.a. incredibile e non ne stresso uno. 

Grafico: gli ultimi 3/4 sono sistemici ... fare paragoni con prodotti che non hanno capacita' traslaminare o sistemica e' come paragonare le prestazioni della mia bestia in uno sterrato. Il pandino 4*4 mi da pane e focaccia.

Se hai Cabrio top sei un signore, ti piace spendere Io lo userei in post fioritura. 

Cabrio duo non lo conosco. Conosco l'Enervin duo (mai usato) 

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7 ore fa, CBO ha scritto:

Io non sono un tecnico. Ogni tanto mi trilla il cell. ma devono essere casi veramente gravi. Mi devo divertire altrimenti dovrei farmi pagare e farsi pagare in black non e' lecito. 

Fortuna vuole che a prescindere dal meteo c'e' sempre un collega (conosciuto o meno, il passaparola e' infame) che trilla. 

Comunque non essendo un tecnico ma solo illustre non per meriti ma per cognome materdi' notte quando risalgo sono sicuro di non dovermi guardare le spalle.

Quello che ho scritto l'ho consigliato sottobanco anche in loco.

Per 2 motivi. 1 per ragioni gia' evidenziate nei post. 2 per una ragione che si e' confermata nell'ultimo mese ma che allora avevo solo annusato girando nel mio e nell'altrui: deficit di materiale.

Ora se per me la carta moneta non e' il fine ultimo, so che ci sono ancora tanti colleghi che convivono con questo assillo tremendo.

E allora in un calcolo di convenienza ho pensato che 70 eurini/ha i.e.*2= 140 eurini/ha i.e. fossero un costo necessario per partire bene in una stagione che potrebbe rivelarsi un 2017 con gli interessi.

Onde evitare futili commenti contabili pensateci bene. 

Per il resto scripta manent verba volant. 

 

 

 

 

Ps. Cavolo la bestia ha gia' piu' di un mese e io devo ancora capire come si memorizzano i sedili ?. Come passa il tempo. Siamo quasi in fioritura e la mortalita' e' gia' tra noi.

C.v.d. ovvero assunto dimostrato.

Ma ti costa tanto fare un fotina dei nomi?

Mica ti capisco. Vorrei sapere che c'e' scritto. Hai fatto un affermazione immagino ci sia un pensiero alla base.

Anche quello non e' lecito? Paura che finisca come nel caso del ditia vs folpo? Guarda che non a leggerti non ci sono solo io ma anche altri colleghi che potrebbero essere interessati anche piu' di me.

Io mi sono gia' autodenunciato come sostenitori della strategia attendista se ci sono le premesse ma il 2021 e' un anno da fabbri, ricordi i fabbri di inizio mese? 

Certo che ti fai desiderare. Dai, allora questa arringa??

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Ecco perche' Gianni. E qui siamo in alta collina. Da te i vigneti abbandonati sono puliti. Da noi i vigneti gestiti cosi'. 
L'Enervin top credo che per un hobbista vada a 35 eurini/ha i.e. aggiungendo altri 1.5 litri*6 eurini/litro di pk arrivi a 50 eurini/ha i.i. 
Il o Lo Zorvec (zoxa+oxa) a quanto viaggia? 
C'e' un altro fattore con il o lo Zorvec mi mangio 2 Zoxa che mi tornano utili in post fioritura (Electis mz) prima del Meldicut.
Ho un alternanza di p.a. incredibile e non ne stresso uno. 
Grafico: gli ultimi 3/4 sono sistemici ... fare paragoni con prodotti che non hanno capacita' traslaminare o sistemica e' come paragonare le prestazioni della mia bestia in uno sterrato. Il pandino 4*4 mi da pane e focaccia.
Se hai Cabrio top sei un signore, ti piace spendere Io lo userei in post fioritura. 
Cabrio duo non lo conosco. Conosco l'Enervin duo (mai usato) 
Situazione extra grave.

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3 ore fa, CBO ha scritto:

Allego altra fotina odierna (Zona Campea, alta collina ...) con sporulazione in atto.

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Ecco perche' Gianni. E qui siamo in alta collina. Da te i vigneti abbandonati sono puliti. Da noi i vigneti gestiti cosi'. 

L'Enervin top credo che per un hobbista vada a 35 eurini/ha i.e. aggiungendo altri 1.5 litri*6 eurini/litro di pk arrivi a 50 eurini/ha i.i. 

Il o Lo Zorvec (zoxa+oxa) a quanto viaggia? 

C'e' un altro fattore con il o lo Zorvec mi mangio 2 Zoxa che mi tornano utili in post fioritura (Electis mz) prima del Meldicut.

Ho un alternanza di p.a. incredibile e non ne stresso uno. 

Grafico: gli ultimi 3/4 sono sistemici ... fare paragoni con prodotti che non hanno capacita' traslaminare o sistemica e' come paragonare le prestazioni della mia bestia in uno sterrato. Il pandino 4*4 mi da pane e focaccia.

Se hai Cabrio top sei un signore, ti piace spendere Io lo userei in post fioritura. 

Cabrio duo non lo conosco. Conosco l'Enervin duo (mai usato) 

Controllato. Enervin duo e i cabrio top e duo  entrambi perchè li ho usati in emergenza anche su carciofo in quanto sono gli unici antiperonosporici a 3 giorni. Ftti a novembre con la pianta in produzione. Lo zorvec se non ricordo male era a 60 euro/ha però ne ho fatto un solo trattamento perchè poi ero già fuori della fioritura. L'anno scorso ho fatto 8 trattamenti "seri" . Quest'anno 2 e sono già a fine maggio. Ok è in ritardo ( anno scorso ad oggi ero già fuori dalla fioritura) però per me quest'anno farò meno trattamenti :sgrat:. Non è che mi piace spendere , è che per ora ho solo una vigna da cui ci faccio il vino per me per cui la devo tenere pulita.

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9 ore fa, alefriuli ha scritto:

Certo che ti fai desiderare. Dai, allora questa arringa??

Ti riferisci a questo?

Informatore Agrario 18 maggio 2021

20210524_052523.jpg20210524_053703.jpg20210524_053755.jpg20210524_053732.jpg

In caso positivo puoi sviluppare il tuo ragionamento in modo compiuto? 

2019/20 anni difficili ...

Ad aprile/maggio 2019 ho ospitato nel mio vigneto di prova la parte pratica di un corso sulla gestione della vite iniziata a novembre: potatura al bruno e potatura al verde.

Mi ricordo bene che per mia curiosita' ho voluto seguire la squadra l'ultimo giorno. Il "maestro" era un tecnico ma prima di tutto amico che sono sicuro John conoscera' perche' e' tra i soci  dello studio di consulenza di riferimento del suo consorzio anche se nascono in Franciacorta dove seguono il top sia a livello di campo che di cantina.

Quindi ho un focale storico molto preciso e mi ricordo molto bene che dato il meteo tutti gli astanti, tecnici o non tecnici, si aspettavano un atomica con il primo inalzamento delle temperature. Atomica che non c'e' stata nell'immediato ma verso la seconda decade di giugno ma ormai il grosso sul glera era fatto.

Situazione con un maggio piovoso sotto controllo.

Certamente ci sono stati morti. Ci sono sempre i morti anche l'anno scorso qualcuno e' riuscito ad arrivare in fioritura lordo di pero.

Ah dimenticavo tanto per darti la cifra della gravita' del 2019, visto che l'articolo si propone una gestione simile al mio docg dove il folpo e' ammesso solo in derogo in annate particolari, nel 2019 la deroga e' arrivata dal 3 al 10 giugno. Quest'anno dal 20 maggio al 12 giugno. 

Dimenticavo ancora: la prova e' stata fatta nel pordenonese. 

Non mi risulta che ci siano campi sperimentali per p.a. non commercializzati in zona. Da me ce ne sono ben 2 e uno lavora in alternanza agli altri 2, tutto in un raggio di 1 km scarso. 

Noi valutiamo i prodotti che userai tu dopo 3/5 anni. Il o lo Zorvec lo usavamo ben prima che tu te lo trovassi in prima pagina su questo ottimo settimane e veniva indicato con il codice maestro: R2S9

E' lecito. I codici maestro perdono valore una volta autorizzato il p.a. Un tempo quando il produttore era tenuto a fornire solo la formula bruta il codice maestro era piu' importante del nome commerciale.

E ti ripeto tra i 2 Zorvec nella nostra zona va usato solo il combo: zoxa+ oxy.

Aspetto la tua riflessione. Forse sbaglio ma vorrei capire perche'. Grazie. 

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12 ore fa, CBO ha scritto:

Allego altra fotina odierna (Zona Campea, alta collina ...) con sporulazione in atto.

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Ecco perche' Gianni. E qui siamo in alta collina. Da te i vigneti abbandonati sono puliti. Da noi i vigneti gestiti cosi'. 

L'Enervin top credo che per un hobbista vada a 35 eurini/ha i.e. aggiungendo altri 1.5 litri*6 eurini/litro di pk arrivi a 50 eurini/ha i.i. 

Il o Lo Zorvec (zoxa+oxa) a quanto viaggia? 

C'e' un altro fattore con il o lo Zorvec mi mangio 2 Zoxa che mi tornano utili in post fioritura (Electis mz) prima del Meldicut.

Ho un alternanza di p.a. incredibile e non ne stresso uno. 

Grafico: gli ultimi 3/4 sono sistemici ... fare paragoni con prodotti che non hanno capacita' traslaminare o sistemica e' come paragonare le prestazioni della mia bestia in uno sterrato. Il pandino 4*4 mi da pane e focaccia.

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In una situazione del genere che prodotti  consiglieresti, quale sarebbe la strategia curativa da seguire?

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50 minuti fa, Dario89 ha scritto:

In una situazione del genere che prodotti  consiglieresti, quale sarebbe la strategia curativa da seguire?

Non c'e' cura in una situazione del genere. C'e' solo contenimento. Sta piovendo di nuovo dalle 7. Il reticolo bianco ha gia' cambiato ospite. 

La "cura" e' rappresentata da un filotto di caldo africano senza bagnature notturne.

Sperare di non avere le seconde in questo periodo da noi e' come sperare di essere invitati a cena dalla Chiara e non pagare anche per lei.

Coperture strette in abbinamento a p.a. in grado di seguire la crescita anche del grappolo che per nostra fortuna non ha la stessa vascolarizzazione di una foglia. 

Certamente le defogliatrici quest'anno lavoreranno giorno e notte. I ragazzi sono gia' pronti. Vedremo se sono tanto care quanto performanti. Cadono a fagiuolo come si dice. 

Il 25/1/2021 Alle 08:32, CBO ha scritto:

Nell'attesa che arrivi aprile p.v. ieri sera notavamo che Olmi ha nuovamente problemi con sto brevetto

https://www.olmiagrivitis.it/

All'origine fu Collard, poi Olmi o Collard Olmi. 

Molto bene. Grazie.

17 minuti fa, Romagna-doc ha scritto:

E' uscito anche questo articolo sulle resistenze ai fungicidi.

TV-2021-14_P40-44_Difesa-vite.pdf 1 MB · 2 downloads

 

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Se posso portare un mio modesto contributo, personalmente, ritengo che una valida soluzione alle problematiche delle resistenze ed efficacia di monitoraggio e linee di difesa, sia la ricettazione da parte di tecnici professionisti.

Mi spiego...

Come CBO ci ha fatto ben notare, l'aspetto fondamentale di una efficace ed intelligente ( = usare le cartucce giuste nel miglior periodo , con anche una valutazione di costi-benefici ) linea di difesa è basata sulla conoscenza:

  1. conoscenza della fisiologia della specie e dei vari cloni
  2. conoscenza della fisiologia dei parassiti
  3. aggiornamento costante con chi fa ricerca e sperimentazione con le molecole
  4. conoscenza della puntuale storia pedoclimatica della zona

Da questo, una semplice riflessione:

  • se una persona ha bisogno di curarsi, va dal medico, dallo specialista, che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura
  • se un animale ha bisogno di cure, si chiede supporto ad un veterinario che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura 
  • se una produzione vegetale ha bisogno di cure, invece ci si affida a consigli più o meno circostanziati di venditori, consulenti di vendita, ecc. e solo raramente a chi abbia i 4 requisiti di cui sopra. Non c'è bisogno di alcuna prescrizione e ricettazione ( = un professionista che ci metta la propria responsabilità ).. bensì è sufficiente aver sostenuto un esame Regionale per conseguire il patentino, e quindi avere carta bianca sul cosa fare. Perché in Italia il mondo degli AGROFARMACI ( mi rifiuto di chiamarli pesticidi!) e la loro prescrizione non passa attraverso la ricettazione di un professionista ( Agronomo o Perito Agrario) che come sappiamo hanno l'obbligo della formazione continua settoriale per rimanere operativi coi propri Albi di Iscrizione?!? 

Ecco.. a molti sfugge l'importanza ed il supporto decisionale che una rete di professionisti preparati potrebbe dare ai vari settori e filiere agricole.

Qualcuno potrebbe dire che ci siano professionisti più preparati ed altri meno.. vero.. ma pochi sanno che la formazione continua è anche settoriale, ed ogni professionista sceglie su quali materie spingere la propria specializzazione ed aggiornamento. Il mercato poi farà la selezione fra i professionisti più capaci e virtuosi da quelli pseudo hobbisti o poco professionali per un dato tema.

Rammento che altri paesi UE abbiano optato per la ricettazione obbligatoria, mentre in Italia le Regioni non vogliano cedere questa "competenza" operativa, lasciando di fatto un vuoto ed ai singoli agricoltori il rispetto dei vari Disciplinari di produzione.

Invece, in un sistema e filiere migliori, la Regione emetterà le sue linee guida e Disciplinari con la collaborazione dei Professionisti.

I Professionisti, che devono svolgere monitoraggio, prescrizione e ricettazione, saranno coloro che garantiranno il rispetto dei Disciplinari regionali, come una forma di autocontrollo del sistema stesso. Questo perché l'Azienda Agricola potrà acquistare solo con ricettazione, ed il Professionista non si sognerebbe mai di trovarsi una denuncia penale per non aver applicato i Disciplinari.

Cosa ne pensate? 

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Ieri V° passaggio a raso 

Delan Pro 

Rebel Top e 

Zolfo di accompagnamento 

E il mio vicino che mi pigliava per il culo oggi è in giro a asciugare le viti......................con lo straccetto "cosa fai che hai trattato lunedì????" a ora 12mm 

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Se posso portare un mio modesto contributo, personalmente, ritengo che una valida soluzione alle problematiche delle resistenze ed efficacia di monitoraggio e linee di difesa, sia la ricettazione da parte di tecnici professionisti.
Mi spiego...
Come CBO ci ha fatto ben notare, l'aspetto fondamentale di una efficace ed intelligente ( = usare le cartucce giuste nel miglior periodo , con anche una valutazione di costi-benefici ) linea di difesa è basata sulla conoscenza:
  1. conoscenza della fisiologia della specie e dei vari cloni
  2. conoscenza della fisiologia dei parassiti
  3. aggiornamento costante con chi fa ricerca e sperimentazione con le molecole
  4. conoscenza della puntuale storia pedoclimatica della zona
Da questo, una semplice riflessione:
  • se una persona ha bisogno di curarsi, va dal medico, dallo specialista, che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura
  • se un animale ha bisogno di cure, si chiede supporto ad un veterinario che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura 
  • se una produzione vegetale ha bisogno di cure, invece ci si affida a consigli più o meno circostanziati di venditori, consulenti di vendita, ecc. e solo raramente a chi abbia i 4 requisiti di cui sopra. Non c'è bisogno di alcuna prescrizione e ricettazione ( = un professionista che ci metta la propria responsabilità ).. bensì è sufficiente aver sostenuto un esame Regionale per conseguire il patentino, e quindi avere carta bianca sul cosa fare. Perché in Italia il mondo degli AGROFARMACI ( mi rifiuto di chiamarli pesticidi!) e la loro prescrizione non passa attraverso la ricettazione di un professionista ( Agronomo o Perito Agrario) che come sappiamo hanno l'obbligo della formazione continua settoriale per rimanere operativi coi propri Albi di Iscrizione?!? 
Ecco.. a molti sfugge l'importanza ed il supporto decisionale che una rete di professionisti preparati potrebbe dare ai vari settori e filiere agricole.
Qualcuno potrebbe dire che ci siano professionisti più preparati ed altri meno.. vero.. ma pochi sanno che la formazione continua è anche settoriale, ed ogni professionista sceglie su quali materie spingere la propria specializzazione ed aggiornamento. Il mercato poi farà la selezione fra i professionisti più capaci e virtuosi da quelli pseudo hobbisti o poco professionali per un dato tema.
Rammento che altri paesi UE abbiano optato per la ricettazione obbligatoria, mentre in Italia le Regioni non vogliano cedere questa "competenza" operativa, lasciando di fatto un vuoto ed ai singoli agricoltori il rispetto dei vari Disciplinari di produzione.
Invece, in un sistema e filiere migliori, la Regione emetterà le sue linee guida e Disciplinari con la collaborazione dei Professionisti.
I Professionisti, che devono svolgere monitoraggio, prescrizione e ricettazione, saranno coloro che garantiranno il rispetto dei Disciplinari regionali, come una forma di autocontrollo del sistema stesso. Questo perché l'Azienda Agricola potrà acquistare solo con ricettazione, ed il Professionista non si sognerebbe mai di trovarsi una denuncia penale per non aver applicato i Disciplinari.
Cosa ne pensate? 
A me sta bene, l'unico problema sorge quando, essendo costretto obbligatoriamente a seguire il "medico" altrimenti non mi vengono il prodotto, se poi qualcosa va male e mi becco una peronospora che mi crea un danno (grande o piccolo che sia) poi il tecnico formato e addestrato ce li mette lui i dindi che mancano al mio bilancio??? No xké altrimenti in caso contrario torniamo sempre lì, se devo sbagliare e rimetterci di tasca mia lo faccio di testa mia, troppo comodo che il tecnico prescriva a norma di legge rispettando il disciplinare poi per qualsiasi problema ciao ciao buonanotte tanto lui è nel giusto.

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57 minuti fa, Johndin ha scritto:

Ieri V° passaggio a raso 

Delan Pro 

Rebel Top e 

Zolfo di accompagnamento 

E il mio vicino che mi pigliava per il culo oggi è in giro a asciugare le viti......................con lo straccetto "cosa fai che hai trattato lunedì????" a ora 12mm 

A settembre vi consolerete a vicenda. Per allora lo straccetto si spera si sia asciugato. 

Non dire gatto se non hai il meteo del macaco.

Speren ben.

Adesso, Gianni il Folle ha scritto:

A me sta bene, l'unico problema sorge quando, essendo costretto obbligatoriamente a seguire il "medico" altrimenti non mi vengono il prodotto, se poi qualcosa va male e mi becco una peronospora che mi crea un danno (grande o piccolo che sia) poi il tecnico formato e addestrato ce li mette lui i dindi che mancano al mio bilancio??? No xké altrimenti in caso contrario torniamo sempre lì, se devo sbagliare lo faccio di tasca mia, troppo comodo che il tecnico prescriva a norma di legge poi per quando problema ciao ciao buonanotte tanto lui è nel giusto.

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L'operazione e' riuscita, il paziente e' morto.

Mia zia, che e' del mestiere, la usa spesso. Da piccolo, causa la mia crudita', mi chiedevo il senso di questa frase. La mia povera mamma ha dovuto spiegarmelo piu' volte ma niente. 

Ancora adesso fatico a comprenderla.

1 ora fa, Romagna-doc ha scritto:

Se posso portare un mio modesto contributo, personalmente, ritengo che una valida soluzione alle problematiche delle resistenze ed efficacia di monitoraggio e linee di difesa, sia la ricettazione da parte di tecnici professionisti.

Mi spiego...

Come CBO ci ha fatto ben notare, l'aspetto fondamentale di una efficace ed intelligente ( = usare le cartucce giuste nel miglior periodo , con anche una valutazione di costi-benefici ) linea di difesa è basata sulla conoscenza:

  1. conoscenza della fisiologia della specie e dei vari cloni
  2. conoscenza della fisiologia dei parassiti
  3. aggiornamento costante con chi fa ricerca e sperimentazione con le molecole
  4. conoscenza della puntuale storia pedoclimatica della zona

Da questo, una semplice riflessione:

  • se una persona ha bisogno di curarsi, va dal medico, dallo specialista, che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura
  • se un animale ha bisogno di cure, si chiede supporto ad un veterinario che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura 
  • se una produzione vegetale ha bisogno di cure, invece ci si affida a consigli più o meno circostanziati di venditori, consulenti di vendita, ecc. e solo raramente a chi abbia i 4 requisiti di cui sopra. Non c'è bisogno di alcuna prescrizione e ricettazione ( = un professionista che ci metta la propria responsabilità ).. bensì è sufficiente aver sostenuto un esame Regionale per conseguire il patentino, e quindi avere carta bianca sul cosa fare. Perché in Italia il mondo degli AGROFARMACI ( mi rifiuto di chiamarli pesticidi!) e la loro prescrizione non passa attraverso la ricettazione di un professionista ( Agronomo o Perito Agrario) che come sappiamo hanno l'obbligo della formazione continua settoriale per rimanere operativi coi propri Albi di Iscrizione?!? 

Ecco.. a molti sfugge l'importanza ed il supporto decisionale che una rete di professionisti preparati potrebbe dare ai vari settori e filiere agricole.

Qualcuno potrebbe dire che ci siano professionisti più preparati ed altri meno.. vero.. ma pochi sanno che la formazione continua è anche settoriale, ed ogni professionista sceglie su quali materie spingere la propria specializzazione ed aggiornamento. Il mercato poi farà la selezione fra i professionisti più capaci e virtuosi da quelli pseudo hobbisti o poco professionali per un dato tema.

Rammento che altri paesi UE abbiano optato per la ricettazione obbligatoria, mentre in Italia le Regioni non vogliano cedere questa "competenza" operativa, lasciando di fatto un vuoto ed ai singoli agricoltori il rispetto dei vari Disciplinari di produzione.

Invece, in un sistema e filiere migliori, la Regione emetterà le sue linee guida e Disciplinari con la collaborazione dei Professionisti.

I Professionisti, che devono svolgere monitoraggio, prescrizione e ricettazione, saranno coloro che garantiranno il rispetto dei Disciplinari regionali, come una forma di autocontrollo del sistema stesso. Questo perché l'Azienda Agricola potrà acquistare solo con ricettazione, ed il Professionista non si sognerebbe mai di trovarsi una denuncia penale per non aver applicato i Disciplinari.

Cosa ne pensate? 

Condivido tutto ma chi paga il professionista? Con 2500 eurini/mese lordi la Chiara non mi caga nemmeno di striscio.

Il nuovo pan comunque portera' qualche novita' economicamente interessante al riguardo. 

Mr Tristezza e' stato chiaro 

 

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Condivido tutto ma chi paga il professionista? Con 2500 eurini/mese lordi la Chiara non mi caga nemmeno di striscio.
Il nuovo pan comunque portera' qualche novita' economicamente interessante al riguardo. 
Mr Tristezza e' stato chiaro 
 
Si ma nel caso del paziente morto, almeno l'operazione la fanno loro e si prendono le proprie responsabilità. Invece in agricoltura oltretutto le operazioni dobbiamo farle noi!!! Così diventa troppo facile, se tutto va bene siamo stati bravi, al primo problema è inevitabile che il professionista tecnico scarichi la colpa sull'agricoltore accusando per tempistiche/esecuzione del trattamento. Mi sembra lampante. Quindi situazione peggiorativa rispetto ad ora

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16 minuti fa, CBO ha scritto:

A settembre vi consolerete a vicenda. Per allora lo straccetto si spera si sia asciugato. 

Non dire gatto se non hai il meteo del macaco.

Speren ben.

Io non ho detto che sono pero-free se il tempo sarà galantuomo renderà merito a quelli che si sono applicati, la bacchetta magica ce l'hanno solo quelli che fanno bio...................

Per il meteo del macaco ho fatto un abbonamento quinquiennale....................... meglio farseli amici anche se ho le mie centraline 

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10 minuti fa, alexbrown ha scritto:

scusate, magari me lo sono perso, ma qualcuno ha già parlato di sto scempio?

https://www.wired.it/attualita/politica/2021/05/21/agricoltura-biodinamica-biologica-cornoletame-senato/?refresh_ce=

Debunking

Il 23/5/2021 Alle 09:33, CBO ha scritto:

ma c'e' chi effettivamente parla di scempio. Sei nella maggioranza.

31 minuti fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si ma nel caso del paziente morto, almeno l'operazione la fanno loro e si prendono le proprie responsabilità. Invece in agricoltura oltretutto le operazioni dobbiamo farle noi!!! Così diventa troppo facile, se tutto va bene siamo stati bravi, al primo problema è inevitabile che il professionista tecnico scarichi la colpa sull'agricoltore accusando per tempistiche/esecuzione del trattamento. Mi sembra lampante. Quindi situazione peggiorativa rispetto ad ora

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Effettivamente quando mi chiedono se sono un medico e dico di si sorridendo non penso che il mio paziente non parla la mia lingua e che chi opera veramente e' uscito da una fabbrica di bulloni che hanno un valore solo se sono tutti uguali allo stampo di partenza.

Da oggi non voglio piu' fare il medico ma l'artista di strada.

Grazie per l'illuminazione.

Ma va a cagher.

 

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2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si ma nel caso del paziente morto, almeno l'operazione la fanno loro e si prendono le proprie responsabilità. Invece in agricoltura oltretutto le operazioni dobbiamo farle noi!!! Così diventa troppo facile, se tutto va bene siamo stati bravi, al primo problema è inevitabile che il professionista tecnico scarichi la colpa sull'agricoltore accusando per tempistiche/esecuzione del trattamento. Mi sembra lampante. Quindi situazione peggiorativa rispetto ad ora

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Anche nel caso di Professionisti iscritti agli Albi, in quanto hanno obbligo di copertura RC per il loro operato.. esattamente come i Medici ed i Veterinari .. ovvero i professionisti in genere.

E comunque il nocciolo della mia riflessione era focalizzato sulla ricettazione o meno... 

Sicuramente anche negli Agrofarmaci ci sono prodotti da libera da vendita ed altri che necessiteranno di ricettazione professionale.
Girandola.. perché non facciamo a meno di medici per la prescrizione dei farmaci o di veterinari per quella degli animali??

Si tratta pur sempre e comunque di Farmaci con un profilo tossicologico specifico; cambia solo il destinatario, anziché un essere umano od un animale, in questo caso è un vegetale
 

Modificato da Romagna-doc
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Anche qui a Sassari piove, non tanto diciamo una pioggerellina, domani sera ripasso, darò un bel r6 albis 1,5 kg/ha con 500 gr/ha di Aliette e un Flint Max 200gr/ha e poi il solito tiovit jet sui 3 kg/ha.

Quest'anno mi sento John Hammond " qui non si bada a spese"

Fottuto oidio.

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4 ore fa, Romagna-doc ha scritto:

Se posso portare un mio modesto contributo, personalmente, ritengo che una valida soluzione alle problematiche delle resistenze ed efficacia di monitoraggio e linee di difesa, sia la ricettazione da parte di tecnici professionisti.

Mi spiego...

Come CBO ci ha fatto ben notare, l'aspetto fondamentale di una efficace ed intelligente ( = usare le cartucce giuste nel miglior periodo , con anche una valutazione di costi-benefici ) linea di difesa è basata sulla conoscenza:

  1. conoscenza della fisiologia della specie e dei vari cloni
  2. conoscenza della fisiologia dei parassiti
  3. aggiornamento costante con chi fa ricerca e sperimentazione con le molecole
  4. conoscenza della puntuale storia pedoclimatica della zona

Da questo, una semplice riflessione:

  • se una persona ha bisogno di curarsi, va dal medico, dallo specialista, che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura
  • se un animale ha bisogno di cure, si chiede supporto ad un veterinario che valuta il da farsi, diagnosi e prescritta una cura 
  • se una produzione vegetale ha bisogno di cure, invece ci si affida a consigli più o meno circostanziati di venditori, consulenti di vendita, ecc. e solo raramente a chi abbia i 4 requisiti di cui sopra. Non c'è bisogno di alcuna prescrizione e ricettazione ( = un professionista che ci metta la propria responsabilità ).. bensì è sufficiente aver sostenuto un esame Regionale per conseguire il patentino, e quindi avere carta bianca sul cosa fare. Perché in Italia il mondo degli AGROFARMACI ( mi rifiuto di chiamarli pesticidi!) e la loro prescrizione non passa attraverso la ricettazione di un professionista ( Agronomo o Perito Agrario) che come sappiamo hanno l'obbligo della formazione continua settoriale per rimanere operativi coi propri Albi di Iscrizione?!? 

Ecco.. a molti sfugge l'importanza ed il supporto decisionale che una rete di professionisti preparati potrebbe dare ai vari settori e filiere agricole.

Qualcuno potrebbe dire che ci siano professionisti più preparati ed altri meno.. vero.. ma pochi sanno che la formazione continua è anche settoriale, ed ogni professionista sceglie su quali materie spingere la propria specializzazione ed aggiornamento. Il mercato poi farà la selezione fra i professionisti più capaci e virtuosi da quelli pseudo hobbisti o poco professionali per un dato tema.

Rammento che altri paesi UE abbiano optato per la ricettazione obbligatoria, mentre in Italia le Regioni non vogliano cedere questa "competenza" operativa, lasciando di fatto un vuoto ed ai singoli agricoltori il rispetto dei vari Disciplinari di produzione.

Invece, in un sistema e filiere migliori, la Regione emetterà le sue linee guida e Disciplinari con la collaborazione dei Professionisti.

I Professionisti, che devono svolgere monitoraggio, prescrizione e ricettazione, saranno coloro che garantiranno il rispetto dei Disciplinari regionali, come una forma di autocontrollo del sistema stesso. Questo perché l'Azienda Agricola potrà acquistare solo con ricettazione, ed il Professionista non si sognerebbe mai di trovarsi una denuncia penale per non aver applicato i Disciplinari.

Cosa ne pensate? 

Non puoi equiparare medici e veterinari a noi agricoltori. Noi non "curiamo" le nostre colture. Ce ne occupiamo nella speranza che ci diano reddito il che è ben diverso. Il nocciolo della questione quale è ? Usiamo sostanze che non possono essere date ? Usiamo male o troppo i fitofarmaci e poi ci sono residui oltri i limiti di legge? Siamo delinquenti o deficienti ? Ma secondo te che senso avrebbe avere a libro paga un professionista che ti prescrive una strategia di difesa per le tue viti seguendo i disciplinari che comunque tu stesso sei tenuto a seguire. Se mi vieni a dire che molti di noi non hanno studi specifici per cui non conosciamo approfonditamente certe molecole etc etc posso anche darti ragione ma a que punto fai corsi di aggiornamento, fai testi in cui spieghi i meccanismi attraverso i quali si diffondono le patologie di una coltura, come agiscono i vari principi attivi ma non puoi dire che devi andare da tizio a farti dare la ricetta ( che poi la sceglie lui o mi dà quello che gli chiedo ? ) per comprare i fitofarmaci. Qualsiasi cosa serva per elevarci ad una preparazione superiore è ben accetta ma per me questa soluzione va in direzione opposta. Tu paghi ( se ne fai di soldi eh) e poi devi solo distribuire il prodotto ? No non pare proprio il caso. Non prendiamo neanche in considerazione il caso in cui il professionista in questione si possa fare addolcire da questa o quella agraria o ditta produttrice proprio.

2 ore fa, Gianni il Folle ha scritto:

Si ma nel caso del paziente morto, almeno l'operazione la fanno loro e si prendono le proprie responsabilità. Invece in agricoltura oltretutto le operazioni dobbiamo farle noi!!! Così diventa troppo facile, se tutto va bene siamo stati bravi, al primo problema è inevitabile che il professionista tecnico scarichi la colpa sull'agricoltore accusando per tempistiche/esecuzione del trattamento. Mi sembra lampante. Quindi situazione peggiorativa rispetto ad ora

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Quanti ne devi avere a libro paga? Uno per tutte le colture che fai o uno per ogni coltura?

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Riguardo a "chi paga".. le soluzioni possono essere molteplici.

I servizi regionali non avrebbero più i costi di sorveglianza e controllo, con snellimento della parte Pubblica Amministrazione. Tali fondi sarebbero da destinare alla ricettazione Professionale. Rammento inoltre che oggi i vari servizi regionali pagano già X di contribuzione per i vari servizi tecnici di assistenza diffusa sul territorio. Si tratterebbe quindi di spendere meglio quanto già oggi erogato.

La vendita degli agrofarmaci diverrebbe una semplice vendita, senza gli oneri accessori di servizi espliciti e/o mascherati di oggi; quindi a prezzi più bassi.

A questo si aggiunge che la parte professionale sarebbe in grado di fornire un Servizio specializzato molto mirato e calzato sulla realtà aziendale anziché la soluzione generica da "hobbysta". In questo Forum @CBO ci ha dato ampia dimostrazione che bisogna essere competenti ed esperti sul tema per poter usare al meglio le armi possibili di lotta ai patogeni. Da qui, un professionista in un dato areale avrebbe il suo ettaraggio di Clienti per i quali proporrebbe la migliore difesa. E di fronte ad una difesa oculata e fatta bene, in un dato areale, sarebbe facile per il professionista seguire anche oltre 1000 Ha a vigneto. Con questo la spesa €/anno/Ha per un vigneto sarebbe esigua, ed i benefici molto maggiori. Sicuramente, per colture estensive, l'ettaraggio dovrebbe essere più elevato per contenere il costo.  

 

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News

dal 15 aprile 2021 Enervin Top, fungicida a base di ametoctradin e metiram, è stato ri-registrato con alcune modifiche dell'etichetta, fra cui il numero di trattamenti ammessi su patata, che scendono da 3 a 2, nonché l'aggiunta dell'indicazione: “Enervin Top svolge un'azione collaterale nei confronti del Marciume nero o Black-rot della vite".

dal 22 aprile 2021 è stata approvata l'estensione d'impiego di Mimic, insetticida contenente tebufenozide, per il controllo della tignola rigata della vite (Cryptoblabes gnidiella)

 

Articolo

Difesa vite, da Giornate fitopatologiche 2020 con contatto UniBO  giornatefitopatologiche@unibo.it a cui richiedere documentazione di approfondimento

http://www.giornatefitopatologiche.it/it/giornate-fitopatologiche/18/giornate-fitopatologiche-2020-il-programma-i-video-degli-interventi-e-le-presentazioni/55/

https://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2021/05/18/la-difesa-della-vite-dalle-malattie/70459?utm_campaign=newsletter&utm_medium=email&utm_source=kANSettimanale&utm_term=769&utm_content=3715&ilntaglist=difesa,vite-per-uva-da-tavola,vite-per-uva-da-vino&refnlagn=title

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