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La coltivazione delle piante officinali è sempre stata una nicchia in Italia, nonostante siano presenti grossi ed importanti utilizzatori dei prodotti di queste colture, quali aziende farmaceutiche ed erboristerie, per la produzione di svariati prodotti come liquori, cosmetici, farmaci ecc. Così come altre colture secondarie (che secondo l'ISTAT sono classificate come colture industriali), presentano sia forme molto avanzate, con livelli di organizzazione e meccanizzazione spinta, sia realtà hobbistiche di privati o piccoli produttori.

 

La coltivazione di piante officinali potrebbe in un immediato futuro diventare una delle attività "necessarie" per mantenere la redditività delle piccole aziende agricole. In particolare si avvantaggerebbero le zone marginali, quali collina e prima montagna, dove la produzione delle principali colture nazionali (essenzialmente cereali), non garantisce già ad oggi una reddività adeguata.

A questo occorre aggiungere che c'è una discreta importazione di prodotto estero, dove la qualità non è sempre ottimale, ma soprattutto costante.

 

Su richiesta dell'utente TL90 riporto alcune linee guide sulla coltivazione della camomilla.

 

Esistono principalmente 2 specie camomilla:

 

- Camomilla comune - Matricaria chamomilla L.

 

t4432_camomilla1.jpg t4433_post33731176532389.jpg

 

- Camomilla romana - Anthemis nobilis L.

 

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Camomilla comune

 

Com'è noto è una pianta annuale, con portamento ramoso, alta 30-60 cm. I fiori sotto forma di capolino i frutti sono acheni (come per il girasole).

Predilige habitat aridi o comunque non umidi o molto piovosi, terreno con pH basici o sub-alcalini a scarsa matrice organica. Indifferente è l'ubicazione tra piano e collina, riservando per quest'ultima i versanti soleggiati disposti tra sud-est e sud.

 

Tecniche colturali

 

In campo si può iniziare la coltura con un trapianto o con la semina diretta in pieno campo.

Tralascerei la parte del trapianto, in quanto utilizzata solo quando si hanno sementi miste e con germinabilità diversa, ma soprattutto perchè alzerebbe i costi di produzione in modo sostanzioso. Il trapianto può essere riservato solo per piccolissime produzioni a livello amatoriale.

 

Per quanto riguarda la semina, si procede in autunno o primavera a seconda del clima, a righe continue distanti 30-40 cm. Per il trapianto si arriva a circa 8-10 piante/m2, per quanto riguarda la coltura seminata si arriva avere 100.000 piante/ha considerando un sesto di 0,40x0,25m.

 

Il terreno va preparato in precedenza con arature leggere o estirpature, volte soprattutto ad eliminare le infestanti, all'occorrenza possono essere integrate delle concimazioni di base con concimi complessi, ma a mio avviso solo se il terreno è particolarmente povero. Una dotazione media degli elementi (da analisi) è più che sufficiente.

Le altre cure colturali, sono essenzialmente il diserbo meccanico.

 

La raccolta deve essere fatta ad inizio fioritura (per gli stessi motivi dei foraggi), quando i principi attivi sono circa sei volti maggiori rispetto ai fiori a fine fioritura. La raccolta viene effettuata a mano per ottenere il massimo della qualità dei capolini.

Vi è però l'esigenza di meccanizzare tale operazione onde contenere i costi di produzione.

 

Le rese sono mediamente di 5-10q/ha di fiori fresco con una resa in secco del 20%. In distillazione in corrente di vapore, si ottiene circa il 0,2-1% di oli essenziali.

 

L'unica patologia conosciuta per questa coltura sono le ruggini (d'altronde onnipresente su quasi qualsiasi specie), in particolare la Ruggine bianca delle Asteracee.

 

Camomilla romana

 

A differenza della camomilla comune, è una piante erbacea poliennale, con portamento prostrato. La sua diffusione nello spazio è riconducibile a quella della fragola: uno stolone orizzontale strisciante che emette ai nodi radici e di conseguenza germogli. Il frutto è sempre un achene, portato da capolini.

Si distingue dalla C.comune, per adeguarsi anche ad ambienti più freschi, ma mai umidi. Così come per la C.comune, le nebbie e l'alta umidità sono molto dannosi per i fiori. Per quanto riguarda il terreno, le esigenze sono simili.

 

Tecniche colturali

 

L'impianto avviene per via esclusivamente vegetativa (da un m2 di piante madri di 4 anni si ottengono circa 240-320 cespi per nuove piantine), inoltre ad ogni autunno ogni pianta emette germogli che possono essere usati per moltiplicare la pianta.

I sesti d'impianto prevedono circa 0,50-0,70 x 0,20-0,20m e circa 100.000 piante/ha. I sesto d'impianto possono essere modificati per venire incontro ad esigenze tecniche per le sarchiature

 

Per quanto riguarda la preparazione del terreno, valgono le stesse indicazioni per la C.comune.

Evitare per quanto possibile le irrigazioni soprachioma, per i motivi sopra indicati.

 

La fioritura inizia a metà giugno per protrarsi fino a tutto agosto, dando luogo a circa 5 epoche di raccolta. La raccolta dei capolini deve essere effettuata nelle ore calde e con tempo asciutto. Il capolino va raccolto quando completamente aperto, in quanto se raccolto in anticipo essiccando diventa verde, se in ritardo annerisce.

La raccolta manuale ha una resa di circa 1-2Kg/ha.

Così come per la C.comume, sono in studio macchine per la racolta.

 

L'impianto dura 3 anni con rese che partono da 30q/ha, per arrivare a 50q/ha, di fiore fresco. La resa secca è di circa 10-16q/ha a seconda degli anni.

La resa in olio essenziale è in relazione alle condizioni ambientali:

- fiori freschi 0,15-0,4%

- fiori secchi 0,3-0,7%

- pianta fresca 0,1-0,3%

- pianta secca 0,5% con un calo da verde a secca di 3:1

 

Riferimenti

 

Euro Prima: Harvesting and post-harvesting machines for aromatic and medicinal herbs and spices macchina per raccolta meccanica

Effects of planting time and plant density on flower yield and active substance of Chamomile (Matricaria chamomilla L.) studio sulle densità d'impianto. La riporto come per conoscenza, infatti le prove sono state effettuate in un contesto molto diverso dall'Italia, pertanto i dati devo essere dovutamente paragonati.

http://www.pianteofficinali.org/main/Schede/Camomilla.pdf scheda sulla coltura

 

Coltivazioni delle piante officinali - Valeria Lugani - Clesav editore

 

Considerazioni personali

 

Caro Tl90 è molto bello vedere come qualcuno si applichi per trovare alternative fonti di reddito.

Detto ciò, ho cercato di riportare "tutto" quello che ho trovato in merito alla coltivazione della camomilla, sperando di aver dato almeno le basi.

A mio avviso prima di intraprendere un'eventuale fase produttiva di questa coltura, è sempre necessario avere un contratto di conferimento con un'azienda trasformatrice, che tra l'altro dovrebbe anche essere in grado di dare indicazioni in merito alla coltivazione.

In campana però ! Non vorrei che queste lodevoli iniziative facciano la fine di tante "micro-filere" canapa et simili...dove l'azienda chiude ed all'agricoltore rimane nel cortile un mucchio di erba secca.

 

Trattandosi di una minore e poco conosciuta c'è da aspettarsi problemi ed anche insuccessi, avendo una a disposizione poche esperienze in merito.

 

Detto questo Buon lavoro !

Modificato da Mapomac
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  • 2 mesi dopo...
che tipo di terreno desidera? ph tipologia ecc

Predilige habitat aridi o comunque non umidi o molto piovosi, terreno con pH basici o sub-alcalini a scarsa matrice organica. Indifferente è l'ubicazione tra piano e collina, riservando per quest'ultima i versanti soleggiati disposti tra sud-est e sud.

 

Maggiori indicazioni ?

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  • 1 anno dopo...
  • 5 anni dopo...

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