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Alimentazione vacca latte


AGRLAVARONE

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Miglior contributo in questa discussione

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Bè teo non è che se decido di comprare o vendere lo faccio fra 10 anni ma lo faccio nel momento che lo decido. Basta prendere la calcolatrice e se i numeri son sempre numeri non ci vuole un gran genio a capire se ci guadagno o se ci perdo.

Poi ovviamente va da az ad az...tu sei un mega latifondista dove praticamente ti produci tutto e giustamente ragioni così, io viceversa sono un povero pirla con poca terra, che abita in una zona dove la terra vale come l'oro quindi per forza di cose o mi metto sul mercato, o ritorno come 50 anni fa alimentando le vacche solo con fieno ed erba...mi sembra scontato no?

Piccola parentesi...tu dici che diventiamo mungitori che comperano alimenti. A me sembra che molte stalle si producono gli alimenti e fanno mungere le proprie vacche agli extracomunitari...non so cosa sia peggio!

Sul fatto di quella stalla che si fa meno problemi di noi sull'alimentazione...proprio sicuro? Quella stalla è siguita da cargill e visto che di cargill ne so qualcosina e conosco i loro prodotti, quando l'ho visitata in uno dei milioni di portici che avevano ho notato bancali di sacchetti parecchio costosi...fidati:)

 

@crono: tu fai parmigiano!!! non vale paragonarsi a noi comuni mortali. Vorrei vedere se riusciresti a vivere con quell' alimentazione con il latte a 10 o addirittura in certi periodi 20 cent in meno.

Sul fatto che le vacche stiano da dio, per carità non lo metto in dubbio, ma vacche geneticamente portate a far latte messe li solo a fieno non so come si ridurrebbero al picco di lattazione...

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il mio doscorso era riferito e che se il nostro terreno puduce bene un prodotto, che ne so.... fieno come dicevi tu, perchè venderlo per poi comperare la medica? insomma, io se in azienda produco qualcosa cerco di valorizzarlo e trasformarlo. La vera "mission" del nostro alimentarista è quella di plasmare al meglio la nostra ricchezza=materia aziendale per farla trasformare al meglio dei nostri animali. Poco o tanto, bello o brutto... non centrano le estensioni... l'alimentarista deve fare il proprio lavoro come un sarto. Noi possiamo anche fornirgli dei semplici scampoli ed a lui aspetta il compito, con l'aggiunta di qualche tessuto, di far uscire il miglior vestito possibile. Questo è il succo del mio discorso

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Punto secondo. Il tuo concetto fila, però bisognerebbe vedere davvero chi ci guadagna o chi ci perde. Es: sei sicuro che ci guadagni di più usando il tuo fieno (a detta tua grossolano) oppure se lo vendi e ti compri della medica seria?

Voler usare quello che ci autoproduciamo secondo me non significa per forza guadagnarci....

 

Se rileggi bene ho detto strutturato, quindi che mi garantisce sempre una buona attività ruminale. L'epoca di sfalcio penso di beccarla abbastanza bene dato che nelle ultime analisi l'unifeed era sempre al 4.7 di zuccheri. Ma vuoi mettere la soddisfazione e soprattutto il divertimento (prendetemi pure per pazzo) di farsi tutto il fieno da solo, ogni sfalcio è una sfida a fare meglio, se dovessi fare per vendere avrei ben poche motivazioni. A quel punto era meglio se mi tenevo la sala.

 

Noi possiamo anche fornirgli dei semplici scampoli ed a lui spetta il compito, con l'aggiunta di qualche tessuto, di far uscire il miglior vestito possibile. Questo è il succo del mio discorso

teo81 for president!

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agri81 hai toccato il nocciolo della questione, dipende da che obiettivo ci poniamo. Questa discussione tocca tanti di quegli argomenti che non basterebbe un forum intero. Certo che se vi faceste vivi ai pranzi del forum si potrebbe discuterne più in fretta, senza la paura di far battute stupide che sul forum potrebbero venir fraintese e dareste un taglio ai lunghi discorsi foraggicolturiruminali che si instaurano tra me e federico (e finalmente avrei la possibilità tirare 2 bastonate ad un utente che proprio se le merita:asd:).

Guistamente dici che vuoi fare tanto latte con poche vacche, mi pare che tu ci riesca e non vedo grosse alternative alla tua razione, anche se non lo escludo. Hai ipotizzato che io voglia arrivare al 100% di foraggi, beh ci sei andato vicino ...io punto al 100% di prodotti aziendali, non ci arriverò mai ma di anno in anno quella sarà la mia direzione, tanto per fare un esempio per 6 mesi del 2011 nell'unifeed delle vacche l'unico prodotto extraziendale oltre all'integratore era 1.3 Kg di f.e. di soia, poi pisello proteico e farina di segale prodotte in azienda, niente farina di mais, la granella la vendo e ripago quasi completamente quel cavolo di mangime che mi tocca usare nel robot, piccole soddisfazioni ...insignificanti pure.

Quello che non capisco è il continuo dire "le migliori aziende fanno così" ...migliori in cosa? quello che conta è il conto in banca e a mio avviso c'è da imparare tanto da questi quanto da chi fà 22 Kg di media e nonostante tutto compra terra a tutto spiano, e quando visiti l'azienda sgammata da tutti perchè con certe medie si pensa che siano dei cretini trovi soluzioni geniali che li fanno campare forse meglio di noi!

Quindi mi sento di sostenere le mie tesi, ciò che ho provato personalmente e provo di giorno in giorno ma non mi sentirei mai di dire così non si può fare perchè hanno già provato altri, abbiamo un cervello usiamolo, non facciamo i pecoroni, tutti a seguire i migliori e non aver paura di sbagliare e buttar via soldi, perchè anche dagli errori si impara.

Per rispondere a iltom una razione per delle vacche da 35 Kg con foraggi verdi non avrei la minima idea di come impostarla ma non mi sento di dire che sia una cosa impossibile, se l'hai provata (dubito) e non ci sei riuscito dicci almeno quali sono le problematiche che hai riscontrato, ma dire "quelli del parmigiano han detto così..." per me non è sufficiente.

O.T. che spettacolo sentire le vacche al pascolo!

 

Non è detto che l’autosufficienza alimentare si possa avere solo aumentando la quota foraggi... Con una razione con il 54-55% di foraggi riesco per tutto l’anno ad essere sempre sopra il 75% di approvvigionamento aziendale. E non penso che la mia razione costi di più di una con foraggi al 65, ma ho dalla mia la certezza della resa in latte. Ho notato che ad aumentare la quota foraggi l’indice di conversione dell’alimento in latte peggiora. Quindi non è oro tutto quello che luccica.

Non penso che se una stalla in questo momento sta producendo 22 kg di media siano degli stupidi, ma con i costi del giorno d’oggi (manodopera gasolio interessi prezzo della terra) stia guadagnando... A meno che la terra sia di proprietà da 5 generazioni, la stalla non si tocca da 40 anni, non abbia mutui, e come manodopera non ci siano dipendenti, e il lavoro dell’agricoltore sia remunerato per 3 euro l’ora... Ce ne sono di agricoltori così ma io la vedo in modo diverso, per il mio lavoro MINIMO devo guadagnare almeno come il mio dipendente, non so cosa pensate voi. Fine OT

Pian piano rispondo a tutti!

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il mio doscorso era riferito e che se il nostro terreno puduce bene un prodotto, che ne so.... fieno come dicevi tu, perchè venderlo per poi comperare la medica? insomma, io se in azienda produco qualcosa cerco di valorizzarlo e trasformarlo. La vera "mission" del nostro alimentarista è quella di plasmare al meglio la nostra ricchezza=materia aziendale per farla trasformare al meglio dei nostri animali. Poco o tanto, bello o brutto... non centrano le estensioni... l'alimentarista deve fare il proprio lavoro come un sarto. Noi possiamo anche fornirgli dei semplici scampoli ed a lui aspetta il compito, con l'aggiunta di qualche tessuto, di far uscire il miglior vestito possibile. Questo è il succo del mio discorso

 

Si bè tu puoi avere anche il miglior sarto del mondo ma se li dai delle stoffe scadenti ti uscirà fuori un vestito scadente. Sicuramente sarà cucito bene, ma sempre scadente rimarrà....

Per questo dico che usare i propri prodotti non significa per forza guadagnarci.

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Non è detto che l’autosufficienza alimentare si possa avere solo aumentando la quota foraggi... Con una razione con il 54-55% di foraggi riesco per tutto l’anno ad essere sempre sopra il 75% di approvvigionamento aziendale. E non penso che la mia razione costi di più di una con foraggi al 65, ma ho dalla mia la certezza della resa in latte. Ho notato che ad aumentare la quota foraggi l’indice di conversione dell’alimento in latte peggiora. Quindi non è oro tutto quello che luccica.

Mi sarò espresso male ma l'autosufficenza e l'aumentare della quota di foraggi in razione non è detto che si debbano fare entrambe, si può benissimo farne anche una sola.

Per quanto riguarda l'indice di conversione hai perfettamente ragione, con una razione più ricca di foraggi peggiora proprio perchè si ha un aumento dell'ingestione. La mia umilissima opinione su questo indice è che è meglio lasciarlo a chi fà carne, dove dopo 60 gg il pollo và al macello. Le nostre vacche da latte oltre a produrre devono rimanere gravide, portare avanti una gravidanza e durare in stalla più a lungo il possibile, inoltre le primipare devono finire il loro sviluppo, quindi mi chiedo: quel chilo o 2 di s.s. in più ingerita è speso e basta o è un investimento sulla futura carriera delle nostre ragazze? non ho risposta, il tempo mi dirà se ho ragione o torto.

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in questa discussione Jd secondo me ha espresso il punto fondamentale di quella che può essere la miglior alimentazione e cioè quella che sfrutta e massimizza i tuoi prodotti aziendali! se non impariamo a far ciò restiamo solo dei mungitori che comperano alimenti, li danno alle vacche e le mungono! dobbiamo imparare a produrci il più possibile e no vendo questo compro l'altro etc... così facendo c'è il rischio che l'azienda resta troppo in balia del mercato... in alcuni momenti può essere conveniente, in altri meno... ma ma ciò non possiamo saperlo prima e ciò non ci permette di programmare al pieno i reinvestimenti aziendali che alla fine delle fiera sono quelli che l'azienda competitiva nel medio e lungo periodo.

 

 

ragionamento di fondo giustissimo, ma faccio presente che la produzione di latte in province come brescia cremona e mantova, il cuore dell'allevamento da latte, è adesso in concorrenza con il biogas, e dato che in queste zone il mais viene benissimo, non potendo darne 50 kg alle vacche può anche essere conveniente venderlo a 3000€ all'ettaro...

Si potrebbe mettere un prato, ma non rende quanto un mais ceroso... Quindi risulta conveniente vendere trinciato e comprare fieno... o no?

Io non ho mai fatto questo, ma sento ragionare colleghi che lo fanno e ne sono soddisfatti.

Questo è solo un esempio, ce ne sono molti altri. Faccio notare che la questione più foraggi in razione è nata negli USA dove produrli, costa meno della metà che da noi, e in confronto il prezzo della terra è una bazzecola...

In Israele che è più simile al nostro territorio con l'alimentazione si spinge come prima, e il fatto che sono leaders indiscussi per produzione parla per loro.

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concordo pienamente con le considerazioni di 5820jd...... Io utilizzo foraggio verde per circa 8mesi all'anno e vedo che le vacche stanno da dio.

 

 

il foraggio verde, potendolo fare, abbinandolo ai fieni, ti da una marcia in più. Dubito tu dia solo foraggio verde alle tue vacche... Ipotizzando ss 15% e una quota di 13 kg di foraggio 13/0,15 = 86,67kg e con i concentrati arriveresti ad un tal quale di quasi 100kg al giorno...

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che le tue vacche avranno problemi digestivi, alla faccia del pascolo...

Tornando ai concentrati, mettiamo anche che all'inizio ci andiamo cauti, ma dei clienti che seguite da molto, oggi, quante stalle da più di 35kg avete con razione da 65% foraggi?

 

Problemi digestivi? perchè vanno tenero?

Aziende nessuna oltre i 19 di media, quello è il nostro range...

 

Prova ad adattare una razione di una BLAP (bovina da latte ad alta produzione) con solo erba fresca e concentrati.

è un dato di fatto che con fieno secco in razione il tempo di ruminazione aumenta, con l'erba diminuisce, chiedi agli amici che fanno parmigiano che ne fanno uso.

 

Non penso sia possibile farla, ma si parlava di insilati o sbaglio?

Secondo me più che i tempi di ruminazione cambiano i tempi di masticazione

 

Più che slogan io lo definirei una gran trovata pubblicitaria, e non lo dico in modo ironico, penso che sia stato un grande genio chi se l'è inventata ma niente di più..

Concordo...oppure invece del loieto le mettiamo su un prato di quinto taglio, faranno getti di mer... lunghi 5 metri:) Se invece quel quinto taglio lo diamo secco qualcosina migliora....

Stalle da 35 kg calcolando il silomais al 50% di concentrati non ne hanno manco una. E se ci sono potrebbero produrre di più...

Noi in nutristar abbiamo menti geniali??

guarda che forse stai parlano dei Puritani

 

i getti di mer.. lunghi 5 metri sono così allarmanti? se mangiano prodotti col il 15 di ss lo ritengo perlomeno normale

 

Riferirò agli allevatori interessati che qualcuno ha detto che potrebbero fare meglio senza nemmeno conoscerli, il silomais NON è 50% concetrato!!!

 

Guistamente dici che vuoi fare tanto latte con poche vacche, mi pare che tu ci riesca e non vedo grosse alternative alla tua razione, anche se non lo escludo. Hai ipotizzato che io voglia arrivare al 100% di foraggi, beh ci sei andato vicino ...io punto al 100% di prodotti aziendali, non ci arriverò mai ma di anno in anno quella sarà la mia direzione, tanto per fare un esempio per 6 mesi del 2011 nell'unifeed delle vacche l'unico prodotto extraziendale oltre all'integratore era 1.3 Kg di f.e. di soia, poi pisello proteico e farina di segale prodotte in azienda, niente farina di mais, la granella la vendo e ripago quasi completamente quel cavolo di mangime che mi tocca usare nel robot, piccole soddisfazioni ...insignificanti pure.

Quello che non capisco è il continuo dire "le migliori aziende fanno così" ...migliori in cosa? quello che conta è il conto in banca e a mio avviso c'è da imparare tanto da questi quanto da chi fà 22 Kg di media e nonostante tutto compra terra a tutto spiano, e quando visiti l'azienda sgammata da tutti perchè con certe medie si pensa che siano dei cretini trovi soluzioni geniali che li fanno campare forse meglio di noi!

Quindi mi sento di sostenere le mie tesi, ciò che ho provato personalmente e provo di giorno in giorno ma non mi sentirei mai di dire così non si può fare perchè hanno già provato altri, abbiamo un cervello usiamolo, non facciamo i pecoroni, tutti a seguire i migliori e non aver paura di sbagliare e buttar via soldi, perchè anche dagli errori si impara!

 

grande Thommy :)

 

....

Punto secondo. Il tuo concetto fila, però bisognerebbe vedere davvero chi ci guadagna o chi ci perde. Es: sei sicuro che ci guadagni di più usando il tuo fieno (a detta tua grossolano) oppure se lo vendi e ti compri della medica seria?

Voler usare quello che ci autoproduciamo secondo me non significa per forza guadagnarci....

 

Giustissimo quello che hai scritto non bisogna intestardirsi nell'usare per forza quello che è autoprodotto; tuttavia penso che, Thommy, abbia i dati (analisi SERIE) per fare tali valutazioni

 

in questa discussione Jd secondo me ha espresso il punto fondamentale di quella che può essere la miglior alimentazione e cioè quella che sfrutta e massimizza i tuoi prodotti aziendali! se non impariamo a far ciò restiamo solo dei mungitori che comperano alimenti, li danno alle vacche e le mungono! dobbiamo imparare a produrci il più possibile e no vendo questo compro l'altro etc... così facendo c'è il rischio che l'azienda resta troppo in balia del mercato... in alcuni momenti può essere conveniente, in altri meno... ma ma ciò non possiamo saperlo prima e ciò non ci permette di programmare al pieno i reinvestimenti aziendali che alla fine delle fiera sono quelli che l'azienda competitiva nel medio e lungo periodo.

l'azienda a ciclo completo (gestione degli animali e terreni) la troverò sempre più remunerativa che non chi deve accedere al mercato sempre;

poi se devo comperare i fieni, non ho concentrati di produzione aziendale, faccio solo (o nemmeno) il silomais perchè andare a comperare farine, fieni ecc per poi lavoraci ancore dietro con la preparazione (unifeed)???

mi compro il miscelone già fatto;

 

Bè teo non è che se decido di comprare o vendere lo faccio fra 10 anni ma lo faccio nel momento che lo decido. Basta prendere la calcolatrice e se i numeri son sempre numeri non ci vuole un gran genio a capire se ci guadagno o se ci perdo.

 

taluni investimenti sono difficili da calcolare sul breve periodo

 

Sul fatto di quella stalla che si fa meno problemi di noi sull'alimentazione...proprio sicuro? Quella stalla è siguita da cargill e visto che di cargill ne so qualcosina e conosco i loro prodotti.....

 

ma guarda un pò Cargill e stalle famose van proprio a braccetto....

 

 

 

.... La vera "mission" del nostro alimentarista è quella di plasmare al meglio la nostra ricchezza=materia aziendale per farla trasformare al meglio dei nostri animali. Poco o tanto, bello o brutto... non centrano le estensioni... l'alimentarista deve fare il proprio lavoro come un sarto. Noi possiamo anche fornirgli dei semplici scampoli ed a lui aspetta il compito, con l'aggiunta di qualche tessuto, di far uscire il miglior vestito possibile. Questo è il succo del mio discorso

 

Il sarto può pure procuraseli i tessuti (concentrati), oppure lavorare al meglio per trovare le giuste connessioni tra i tessuti che gli vengono dati...

 

Non è detto che l’autosufficienza alimentare si possa avere solo aumentando la quota foraggi... Con una razione con il 54-55% di foraggi riesco per tutto l’anno ad essere sempre sopra il 75% di approvvigionamento aziendale. E non penso che la mia razione costi di più di una con foraggi al 65, ma ho dalla mia la certezza della resa in latte. Ho notato che ad aumentare la quota foraggi l’indice di conversione dell’alimento in latte peggiora. Quindi non è oro tutto quello che luccica.!

 

il fattore di conversione può pure peggiorare nel breve periodo, ma nel lungo andare ti premia,

certezza della resa a latte? perchè una dieta al 60 di foraggi non dovrebbe essere certa come resa?

 

l'oro non sempre luccica, il più delle volte bisogna scoprirlo....

 

... Le nostre vacche da latte oltre a produrre devono rimanere gravide, portare avanti una gravidanza e durare in stalla più a lungo il possibile, inoltre le primipare devono finire il loro sviluppo, quindi mi chiedo: quel chilo o 2 di s.s. in più ingerita è speso e basta o è un investimento sulla futura carriera delle nostre ragazze? non ho risposta, il tempo mi dirà se ho ragione o torto.

 

Giusto!

abbiamo perso di vista che i nostri animali fino al 3 parto stanno ancora crescendo?

nelle conversioni teniamo conto di questo?

 

ragionamento di fondo giustissimo, ma faccio presente che la produzione di latte in province come brescia cremona e mantova, il cuore dell'allevamento da latte, è adesso in concorrenza con il biogas, e dato che in queste zone il mais viene benissimo, non potendo darne 50 kg alle vacche può anche essere conveniente venderlo a 3000€ all'ettaro...

Si potrebbe mettere un prato, ma non rende quanto un mais ceroso... Quindi risulta conveniente vendere trinciato e comprare fieno... o no?

 

E' il sistema sbagliato!!!

come possono i bioschifogas imporci cosa dobbiamo dare da mangiare ai nostri animali? affamando le aziende di terreno perchè con loro siamo in concorrenza molto SLEALE... terribile!

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l'allevamento da latte, è adesso in concorrenza con il biogas, e dato che in queste zone il mais viene benissimo, non potendo darne 50 kg alle vacche può anche essere conveniente venderlo a 3000€ all'ettaro...

Se la tua terra rende tanto di più a biogas che a latte al diavolo l'autoapprovigionamento! ...invece di subire la concorrenza sleale sfruttala.

 

Federico, vedo che impari in fretta il lavoro, un post di un chilometro con 300 quote per dire niente! non arrabbiarti:asd: la mia è una critica a fin di bene ma sai sul forum sei visto come uno di parte:leggi: anche se, conoscendoti, sò che molte delle cose che dici le hai provate di persona pestando la merda in stalla.

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Mi sarò espresso male ma l'autosufficenza e l'aumentare della quota di foraggi in razione non è detto che si debbano fare entrambe, si può benissimo farne anche una sola.

Per quanto riguarda l'indice di conversione hai perfettamente ragione, con una razione più ricca di foraggi peggiora proprio perchè si ha un aumento dell'ingestione. La mia umilissima opinione su questo indice è che è meglio lasciarlo a chi fà carne, dove dopo 60 gg il pollo và al macello. Le nostre vacche da latte oltre a produrre devono rimanere gravide, portare avanti una gravidanza e durare in stalla più a lungo il possibile, inoltre le primipare devono finire il loro sviluppo, quindi mi chiedo: quel chilo o 2 di s.s. in più ingerita è speso e basta o è un investimento sulla futura carriera delle nostre ragazze? non ho risposta, il tempo mi dirà se ho ragione o torto.

 

Te lo auguro di cuore, non sono sarcastico.

personalmente ritengo che per far rimanere le vacche in stalla serva fertilità, dunque energia in razione. Tu cerchi la stessa cosa da un'altra strada. Speriamo di riuscirci entrambi. Non si può continuare a riformare il 30% delle vacche o più ogni anno.

 

Problemi digestivi? perchè vanno tenero?

Aziende nessuna oltre i 19 di media, quello è il nostro range...

 

Non penso sia possibile farla, ma si parlava di insilati o sbaglio?

Secondo me più che i tempi di ruminazione cambiano i tempi di masticazione

 

l'azienda a ciclo completo (gestione degli animali e terreni) la troverò sempre più remunerativa che non chi deve accedere al mercato sempre;

poi se devo comperare i fieni, non ho concentrati di produzione aziendale, faccio solo (o nemmeno) il silomais perchè andare a comperare farine, fieni ecc per poi lavoraci ancore dietro con la preparazione (unifeed)???

mi compro il miscelone già fatto;

 

il fattore di conversione può pure peggiorare nel breve periodo, ma nel lungo andare ti premia,

certezza della resa a latte? perchè una dieta al 60 di foraggi non dovrebbe essere certa come resa?

l'oro non sempre luccica, il più delle volte bisogna scoprirlo....

 

Giusto!

abbiamo perso di vista che i nostri animali fino al 3 parto stanno ancora crescendo?

nelle conversioni teniamo conto di questo?

 

 

E' il sistema sbagliato!!!

come possono i bioschifogas imporci cosa dobbiamo dare da mangiare ai nostri animali? affamando le aziende di terreno perchè con loro siamo in concorrenza molto SLEALE... terribile!

 

1 con classe hai glissato la mia domanda

2 si parlava di erba fresca vs fieno, cosa fa ruminare di più?

3 ti rispondo alla fine

4 il fattore di conversione è più alto con i foraggi? Poniamo una razione di 22kg ss 50%foraggi che converte a 1,50 fa 33 kg, con foraggi al 60 come si comporta?

5 e visto che una vacca matura fino al terzo parto cali la concentrazione della dieta? e allora la vacca dove va a trovare il nutrimento?

6 in lombardia si produce più del 40% del latte italiano ed è infestata da biogas. Queste politiche non le decido io e nemmeno tu, ma per i prossimi 15 anni, per i certificati verdi, dovremo fare i conti con uno spietato concorrente, finito il lavoro nei campi, la serà si dovranno fare i conti su cosa è più conveniente, in uno scenario che continua a mutare, l'errore che possiamo fare è intestardirci su una nostra posizione presa in passato, serve essere sempre pronti a mettersi in discussione.

Anche ad acquistare il 90% dei prodotti personalmente, non opterei per il miscelone, sono contrario alle miscele fatte da altri, è sempre meglio controllare personalmente il singolo ingrediente.

Modificato da iltom
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Te lo auguro di cuore, non sono sarcastico.

personalmente ritengo che per far rimanere le vacche in stalla serva fertilità, dunque energia in razione. Tu cerchi la stessa cosa da un'altra strada. Speriamo di riuscirci entrambi. Non si può continuare a riformare il 30% delle vacche o più ogni anno.

 

Quindi tu punti ad ottenere 120qli di media con meno del 30% di vacche scartate?? eh auguri:)

Sul fatto dell'energia sono d'accordo. Se ci pensate 50 anni fa le vacche mangivano fieno nei periodi freddi e erba o pascolo nei periodi caldi. Soia e mais non sapevano neanche cosa fossero, ma erà già molto far fare 20 kg di latte a una vacca. Col passare del tempo vuoi la meccanizzazione, vuoi il miglioramento genetico, vuoi il progresso in generale si è cercato sempre più di spingere.

Nel 2012 voler tornare un pò indietro cercando di usare più foraggi mi sembra un pò un controsenso almeno con valori genetici medio buoni. Manze che già dopo 10gg dal parto fanno 40 kg di latte hanno bisogno di energia c'è poco da fare.

Per come la vedo io oggi quella genetica bisogna "butarla fuori" e non dimenticarsela...anche perchè ricordiamoci che una vacca che fa 80qli di latte all'anno e una che ne fa 120 mangeranno sempre lo stesso quantitativo per "riempirsi la pancia" poi ovviamente quella da 120 mangierà di più perchè produrrà di più, ma farà anche 40 qli di latte in più..

C'è anche da prendere in considerazione un'altra cosa, i costi fissi! Voler mungere la stessa quota annua con più vacche, con una razione più economica ci può stare, ma carburanti, ellettricità, ore di lavoro,lettiere ect ect sono sempre li stessi se non di più...

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agri però ti sei dimenticato il grosso passo avanti che si è fatto e che si sta ancora facendo sulla qualità dei foraggi. Le vacche son costantemente migliorate negli ultimi 50 anni, i foraggi non con lo stesso passo, negli ultimi tempi invece la questione ha preso importanza e i miglioramenti ci sono, prova solo a pensare alla testa che ci fanno per sfaciare nel momento ideale o alla ricerca di nuovi ibridi di mais adatti all'insilamento per non parlare di tutti gli inoculanti che dovrebbero degradare la fibra, quindi un "tornare indietro" a razioni che qualche anno fà servivano a fare 80 qli non necessariamente vuol dire perdere latte.

Lo scorso anno ho provato questi sull'insilato e sul fasciato di loietto e mi son trovato veramente bene! quest'anno proverò a trattare tutti i foraggi destinati alle vacche da latte.

Modificato da 5820jd
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In parte hai ragione.

Il fieno maggengo lo puoi tagliare giovane fin che vuoi ma più di tanto non è che puoi fare. Dalle mie parti in annate buone si taglia già in aprile riuscendo a fare 6 tagli. C'è anche il proverbio "se a marso marsega a april se sega". Tanto per farti capire che si fa da molto, non dico da secoli ma ci manca poco. Sul silomais invece abbiamo si e no 40 anni di esperienza per questo si trovano sempre ibridi nuovi.

Comunque sulla qualità dei foraggi mi trovi pienamente d'accordo, anzi provabilmente sono anche più fissato di te:asd:

Il mio alimentarista continua a ricordarmi che una medica che fa 40 di ndf contro una che ne fa 60, quella da 40in porporzione farà il 15% di latte in più.

Il punto di fondo però è: con foraggi di buonissima qualità riesci a mungere senza soia, cotone e mais??

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cià che facciamo incazzare Agri(ops mo mi ammoniscono in forum per la parola)

ok sul discorso prato e soprattutto medica...

ma il Mais quando lo trinciamo?

sai c'è un grosso gruppo(....) che continua a volerlo far fare sempre più giovane, ma non c'è il rischio che non ti fanno fare la granella per vendertela poi loro???

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Il mais lo trinciamo giovane, ma con giovane non si intende senza granella!!!

Quel grosso gruppo dice di tagliare il mais senza granelle e quindi di usarlo solo come foraggio in america, dove le estensioni e le stalle sono un tantin diverse da qui...

Tu conosci qualcuno che trincia così? io no anche se sono un loro cliente, e tanto per capirci il mio silomais attuale fa 31 e qualcosa di amido.

Sul fatto che ti vendono la granella questa non l'ho capita...almeno qui da me non me l'hanno mai proposta o venduta con il loro marchio.

quindi più che farmi incazzare hai detto una cazzata, ma visto l'ora in qui hai scritto immagino il perchè....:gluglu::asd:

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ok, mi sono espresso male! ho parlato di granella, ma in realtà intendevo concentrati in generale che devo aggiungere per garantire un adeguato apporto nutrizionale... e comunque anche se indirettamente, ti garantisco che quel gruppo è il più grande commercializzatore di granaglie privato al mondo... quindi anche se non ti arriva con un marchio conosciuto ti lascio intendere chi fa arrivare in Italia mais, soia etc...

l'altra sera ero appunto a una cena organizzata da questo gruppo... ho detto ciò a uno dei loro tecnici... sembrava cadere dal melo...

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"concentrati in generale che devo aggiungere per garantire un adeguato apporto nutrizionale"

Perchè tu non lo fai? O lo dici solo perchè tu sei latifondista e quindi ti produci tutto e fai il sborone...:cheazz:

Purina,veronesi,consorzio, cortal, nutriland, dairy line ect ect non vendono i loro concentrati per questo? E chi va a materie prime non le compra comprando poi gli integratori?? cosa cambia scusa?

 

Poi che cargill sia una multinazionale penso che lo sanno anche i muri, che purina cerca di restare "bassa" con l'amido per favorire cargill nel vendere il mais mi sembra già più complicato. Io direi che in italia questo giochetto di giocare con la borsa merci del mais lo fa più veronesi che cargill ma vabbè io son stupido e non so niente.....

Quanto mais importa l'italia dall'estero? sulla soia ok, ma di chi è colpa se non ne produciamo e viene dallìaltra parte del mondo?

 

ps:federico ti ricordi la proposta di razione che mi avevi fatto? mi avevi aumentato 1kg di mais per far guadagnare cargill??:asd:

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va che recepisci male il mio disorso!

il mio concetto di base è che una azienda zootecnica deve cercare sempre di sfruttare al meglio il suo terreno per restare sempre il meno possibile in balia delle borse merci e dei listini!

questo concetto è ancora più importante per le aziende che comprano tanto! il mio concetto di base è diverso da quello che mi stai dicendo. Il nostro compito è quello di investire sempre di più su noi stessi perchè noi siamo gli unici che crediamo nelle nostri aziende.

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No non sono io che recepisco male, sei tu che stai cambiando discorso...

Sei partito dicendo che cargill consiglia di tagliare presto il mais perchè così è favorita nel venderti il resto...

Ipotizzando anche che fosse così (ma non lo è) che c'è di male? Sono libero di spendere i mie soldi come voglio o no? Perchè se io spendo di più in alimentazione sono un co...ne invece se uno spende per prendersi un robot è un genio?

Poi cargill è una cosa purina è un'altra...come dire barilla e mulino bianco..hai mangiato ancora i spaghetti del mulino bianco?

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va che recepisci male il mio disorso!

il mio concetto di base è che una azienda zootecnica deve cercare sempre di sfruttare al meglio il suo terreno per restare sempre il meno possibile in balia delle borse merci e dei listini!

questo concetto è ancora più importante per le aziende che comprano tanto! il mio concetto di base è diverso da quello che mi stai dicendo. Il nostro compito è quello di investire sempre di più su noi stessi perchè noi siamo gli unici che crediamo nelle nostri aziende.

 

concordo in toto

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Facile quotare stefano, ma dipende dalla situazione aziendale.

Ovvio che se uno ha forza lavoro interna e terra di proprietà li conviene autoprodursi quello che userà in stalla, ma se uno ha situazioni diverse cosa deve fare?

 

Esempio: prendere la terra in affitto per farci mais, con magari l'operaio in stalla e il proprietario sul trattorone che ara o che irriga siamo sicuri che fa davvero guadagnare?

Se ci metti affitto, macchinari, semente, concime, antiparassitario, irrigazione, ore dai lavoro (perse dalla stalla e usate per la coltura) son proprio curioso di vedere cosa ci guadagnate. Cero se mi dite che il silomais lo prendete a 3000euro all'ettaro ok, ma dalle mie parti tralasciando i vari bla bla bla quelle cifre non si sono mai spese e prese, manco 2500.

Poi sul guadagnare è tutto molto relativo...

Ragionimo da allevatori e non da agricoltori che è quello il nostro lavoro...poi ripeto che è ovvio che se in un'az ci sono 6 persone 3 staranno in stalla e 3 staranno nei campi...ma quante ce ne sono così?

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  • 2 mesi dopo...

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